BORDELLO ITALIA

È legittimo l’obbligo vaccinale.
Lo ha stabilito il Consiglio di Stato, rigettando la richiesta di alcuni medici e paramedici del Friuli Venezia Giulia che si appellavano alla libertà di scelta.
Non sono un virologo – ribadisco – e non aspiro ad esserlo, ma il punto, secondo me, non è l’obbligo vaccinale o meno (sul quale io sarei d’accordo a patto e condizioni che il Governo, cui sono deputate le scelte politiche della Nazione, se ne assuma tutte le responsabilità). Imponi pure l’obbligo vaccinale, ma prima di eliminare ogni tipo di limitazioni alla libertà, tu Governo elimini la sottoscrizione del consenso informato, ovvero la delega della responsabilità che, cosa che il Consiglio di Stato non ha tenuto conto, o forse sì, è assunta direttamente dal singolo operatore medico, paramedico, sanitario, etc.
Dico forse sì, perché il Consiglio di Stato potrebbe essersene completamente fregato. Voce del verbo dipiciemme, dl, circolare ministeriale. Ovvero facciamo come ci pare e senza nemmeno modificare la legge. Che presupporrebbe un passaggio – almeno pro forma – per il Parlamento che è stato del tutto esautorato. Voce del verbo “non conta più un cazzo”. Dunque, ha senso combattere legalmente appellandosi a quella magistratura palamarizzata, colorata, politicizzata, asservita, alleata, complice e collabirazionista? In uno stato di diritto che di diritto non ha più nulla?
Tuttavia, continuo a credere che il vaccino non sia il fine, bensì un mezzo, il mezzo per portarti a chiedere il green pass. Anche per la libera circolazione in casa tua, che in quanto a concessione manda a puttane il concetto stesso di libertà. Che, con buona pace di Friederich Nietzsche, “non è fare tutto ciò che si vuole, ma volere tutto ciò che si fa”. O magari potremmo finire, come diceva Sartre, ad “essere condannati ad essere liberi”.
Sarà perché sono un inguaribile italofilo, un autentico fondamentalista italico, ma non mi spiego, e di rimando li detesto, tutti coloro che combattono la certificazione verde – scusate se uso l’italiano, ma siano ancora nel settecentenario della morte di Dante e non possiamo solo parlare della porta dell’inferno al Qui…rinale – con il mantra – non must – “siamo gli unici al mondo”. Per quanto può essere detto in buona fede, questa premessa, secondo me, equivale ad una senso di inferiorità e di dipendenza dagli altri, concetti ormai insiti e radicati nell’animo. D’altronde anche i governanti, da Conte in poi, parlano di “modello Italia” e dicono la verità. Altro che complottismo! Questi parlano chiaro. Il modello Italia, ovvero il laboratorio sperimentale di lorenziniana memoria, prevede che l’Italia faccia da apripista anche sulla certificazione verde. Studiamo cosa succede in Italia e vediamo come applicarlo nel resto del mondo. Solo che in Italia è accaduto qualcosa di eccezionale: Trieste, senza la pretesa di essere modello, è stata seguita da tantissime piazze del centro-nord, qualcuna pure al Sud. È arrivata la solidarietà nei fatti (e nelle piazze) dalla Francia, dall’Inghilterra, dalla Slovenia, dalla Serbia, dalla Polonia (che ha letteralmente piantato le palle della sovranità a terra contro l’ingerenza di Bruxelles in casa propria, ma guai a nominare Visegrád), addirittura dall’Australia, che stanno messi (non so se) peggio di noi.
È di queste ore la notizia che il Regno Unito proroga di sei mesi il “Coronavirus act”, senza alcun voto del parlamento (su modello Italia, potremmo dire). Solo 90 minuti (fantozziani) per il dibattito. Quasi nessun parlamentare si è presentato per discuterne. Il vicepresidente dice: “non è umore della Camera votare sulla questione”. Poi tutti a festeggiare a Palazzo: guest star il filantropo e coltivatore di esperimenti di ingegneria genetica, passione ereditata dalla mamma, e proprietario della Pfizer, il miliardario Bill Gates.
Mentre in Francia, con 109 voti contro 66 è stato approvato l’articolo 1 del DDL sulla vigilanza sanitaria. Ovvero la proroga del quadro normativo per lo stato di emergenza sanitaria fino al 31 luglio 2022.
L’Ansa, protuberanza ed escrenza del PD, solo ieri batteva (!) la notizia che il nostro futuro verde-green sarà a prova di emissioni di CO2 che sarà misurato dalla certificazione verde cui sarà legato ogni aspetto delle vostre vite. Quindi, potrebbero decidere che tu non avrai energia elettrica nel fine settimana perché la pasta e fagioli cucinata il giorno prima ti ha trasformato in un pericoloso e criminale malato cronico compulsivo affetto da aerofagia e meteorismo. Parola di green pass. E dopo il poliziotto in borghese che, nel mezzo di una guerriglia testa il moto ondulatorio del mezzo già collaudato, io mi aspetto di tutto.
Ma questo modello Italia sembra non essere tanto gradito né debba trovare molto seguito: al G20 di Draghi mancheranno i capi di stato Putin (Russia) Bolsonaro (Argentina), Xi Jinping, (Cina) Kishida (Giappone), Obrador Messico).
Praticamente Mariolino, il primo della cla$$€, quello che vuol dimostrare di aver fatto bene i compito a casa e di aver anche approfondito per “conto” suo, faceva bene ad organizzare un pigiama party.
Ecco perché è importante la protesta di Trieste, ecco perché (anche) nel resto nel mondo hanno capito che è fondamentale essere solidali con i portuali di Trieste. A Trieste si sta combattendo per le sorti del mondo, a Trieste si sta facendo la storia. Di nuovo. Ancora. La nostra.
Se poi questa non la ritenere una buona notizia potete sempre gioire per la riduzione, grazie al PD, del 10% dell’IVA sugli assorbenti. Un risparmio di 0,30 eurocent al mese. In attesa che, come sostenuto, venga il ciclo anche agli uomini.

BORDELLO ITALIAultima modifica: 2021-10-20T13:17:40+02:00da tony.fabrizio

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