Basta con le umiliazioni! Siamo Italiani e siamo fin troppo stufi !!

essuno è profeta in Patria e questi sono geni….. incomprensibili.
In questa politica senza idee né sogni, ma che continua indistintamente e a priori la lotta dell’uno contro l’altro, perenne campagna elettorale, eterna nuova promessa, la fu ministro dell’istruzione Valeria Fedeli – dell’istruzione, badate bene! – via Twitter ha avuto il coraggio di inventarsi persino il mare in Afghanistan: scambiando il deserto per un’enorme spiaggia e lodando il locale popolo femminile che, distanziato come in una Europa qualunque, attendeva di sostenere l’esame scolastico. Lo studio appunto!
E se questa è la politica della competizione in questo tutti contro tutti, non è stata sicuramente da meno la sua omologa attualmente in carica, la signora Lucia Azzolina che, in una trasmissione televisiva in prima serata, continua la sua (personale?) battaglia a favore dei banchi con le ruote a vantaggio del distanziamento sociale. A scuola che, per antonomasia, dovrebbe essere il luogo della socializzazione. Forse è vero l’esatto contrario ovvero che bisognava tassellare i banchi a terra per degli studenti per cui anche una semplice biro diventa una potenziale cerbottana Ma la ruota ( è storia come già gli antichi Sumeri insegnavano) , ha sempre favorito gli spostamenti e inibito l’immobilità. Una delle invenzioni storiche appunto, da cui tutto ha avuto inizio.
La Azzolina viene poi invitata dal conduttore a prendere posto nei prototipi del nuovo arredamento scolastico ed è lì che scopriamo il nuovo postulato. Il contemporaneo assioma della moderna matematica: se il dizionario Rocci, quello storico greco-italiano per intenderci, non ci sta sul banchetto non è una questione di numeri né di dimensioni, ma di malafede del conduttore. E allora vaffanculo pure a Pitagora! (Chiaramente è un invito al moto a luogo…istituzionale).
Troppa malafede se pensiamo ai tempi di consegna dei tre milioni di banchi previsto – sempre a dire della Signora Ministro – per il 31 agosto quando il bando sarà pubblicato solo il 2 di agosto?
E se Di Maio, che potrebbe rappresentare l’antonomasia di questi obbrobri – ricordo quando in visita in Puglia chiese al governatore Emiliano (che non è l’appartenenza geografica!) cosa si dicesse nella lucana Matera che è in Basilicata – non si è ancora espresso sulla ormai guerra fredda tra USA e Cina forse perché sta ancora tentando di capire che, essendo noi colonia americana, aprire la Via della Seta è stata una “genialata” che pagheremo (e abbiamo già iniziato a pagare) a caro prezzo. E non si pronuncia nemmeno sulla riapertura al culto (islamico) della basilica di Santa Sophia nel giorno del trattato di Losanna da parte del suo amico Erdogan. Ossia in un giorno molto significativo per l’impero ottomano, Forse perché, evidentemente, starà cercando ancora Costantinopoli sulla guida Michelin.
Inutile aspettarsi allora qualche minima sillaba dal ministro Franceschini – lui che ha già dato in  “cartonato” e pure con largo anticipo! – circa la copertura dei simboli religiosi che sono pur sempre patrimonio Unesco.
E poi gli inviti a cambiar mestiere se la gente rinchiusa in casa non affolla più i ristoranti; l’orgoglio per un ponte crollato perché abbandonato all’incuria e ricostruito ma percorribile massimo a 70 km/h; i giubili e le lodi – previa  telefonata indottrinatrice – perché altri comanderanno in casa nostra in cambio dei nostri soldi prestati in misura minore di quanto abbiamo già dato e che dovremmo pure restituire. Roba che nemmeno un promotore finanziario improvvisato e deficiente riuscirebbe a proporre!
Persino le richieste di spiegazione ai propri elettori circa l’appoggio al governo Conte da parte di Berlusconi passa in secondo piano, rispetto alla notizia del risarcimento che il Guru di FI dovrà corrispondere alla signora  Francesca Pascale, per la loro storia terminata e consumata.
E poi Carabinieri che spacciano e delinquono come i peggiori criminali; assassini anche plurimi che vengono rimessi in libertà per un virus che ha costretto tutti agli arresti domiciliari, quindi alla disoccupazione ed alla povertà. E se avete fame? Loro ti danno i monopattini. Anzi, il bonus!
Non è una questione di destra e sinistra ormai, di sopra sotto o davanti e dietro: qua la questione è di chi ama o meno la propria Nazione, di chi è orgoglioso o meno di essere Italiano, di chi ci tiene a continuare ad esserlo.
Ci avete fatto votare, il popolo ha scelto: ve ne siete fregati di questa scelta per mettere in atto la distruzione dell’Italia. State continuando e perpetuando questa distruzione, ma adesso basta! Non voglio essere umiliato ancora, non voglio essere umiliato così.  Non voglio essere umiliato oltre!

https://www.camposud.it/2020/07/basta-con-le-umiliazioni-siamo-italiani-e-siamo-fin-troppo-stufi/

Il quarto potere alla guerra contro i valori della Cristianità !!

Alla fine il mainstream assoldato e prezzolato ha funzionato ancora. Il quarto potere continua a prendere parte a  quella missione che è la formazione nell’informazione. Mentre ci propina le immagini della chiesa di Nantes avvolta dalle fiamme, a partire dall’organo fino al rosone, (immagini che ci riportano alla memoria il “corto circuito” della chiesa di Notre Dame) e per il cui incendio è stato fermato ma subito lasciato, perché sospettato ma con prove ritenute insufficienti un ruandese con permesso di soggiorno non rinnovato – quasi fosse questo un buon motivo e costituisse pure l’alibi – soggetto perfettamente inserito socialmente, tanto da detenere le chiavi del luogo sacro ed esserne addetto alla chiusura. L’informazione si dimenticava di dirci che in Sicilia, non in Bretagna, a Favara, in provincia di Agrigento quindi molto più vicino a noi rispetto a Nantes e addirittura in Italia e negli stessi giorni, la chiesa madre, luogo di culto e devozione dell’intera provincia, è stata interessata da un “misterioso” incendio.
A partire dall’organo e fino al rosone.
Indovinate un po’? Pare essere colpa di un cortocircuito.
Che se non ha compromesso la struttura, ha danneggiato, sembra irrimediabilmente, i dipinti sacri. Quasi verrebbe da rimpiangere i momenti, seppur recenti e chissà se mai tramontati, in cui certi simboli “avvers(ar)i” venivano imbrattati e bastava una pulita per cancellare le tracce di tanta barbara ignoranza.
Si è passati poi alla decapitazione delle statue – fa ridere ma evidentemente la guerra iconoclasta questo prevede – per giungere all’obiettivo finale ovvero la sostituzione.
Se qualcuno avanzasse ancora dubbi riguardo la riconversione della basilica di Santa Sophia di Istanbul in moschea, potrà smentirsi non compiacendosi che proprio in quella stessa basilica i simboli cristiani saranno coperti. Con silente benedizione del Papa, vicario di Cristo e massima incarnazione della Sua testimonianza sulla terra che si limita a far sapere che “se ne dispiace”. Punto.
Però si potrà far visita, eccetto che negli orari di preghiera ovvero 5 volte al giorno, al monumento in cui saranno nascosti, azzarderei rimossi, i simboli cristiani e che è, dunque, una moschea a tutti gli effetti.
Una visita propedeutica all’evangelizzazione coranica in attesa della conversione.
E la sostituzione è compiuta.
Un po’ come l’omaggio cartonato a ricoprire le statue dei musei capitolini dell’ancora ministro Franceschini all’islamico Rohani.
La sostituzione è già in atto e pure in stato avanzato e passa per la cancellazione (a quando la pubblica abiura?) dei nostri valori, delle nostre radici: sarà un caso, ma il Covid-19 si è portato via gran parte di persone anziane per cui abbiamo perso la nostra memoria che è di fatto le nostre radici.
Se questa è una guerra, una nuova guerra “santa” ed è giusto che ognuno scelga da che parte stare, è ugualmente giusto chiedersi come e perché tutto ciò sia potuto arrivare a questo punto. Che, forse, DIO, PATRIA e FAMIGLIA andavano difesi o difesi meglio, se a questa gente è ancora possibile affidare la difesa delle nostre identità. Che non è più possibile né concepibile delegare la difesa di ciò che noi siamo, la difesa di noi stessi. E non è questione di credo religioso: le Madonne, al di là della potenza taumaturgica e miracolosa che se ne potrebbe riconoscere, rappresentano un tributo ed un valore all’arte. Lo stesso può dirsi per i rosoni. Idem per gli organi e le chiese in generale.
Si deve informare per formare e, se ciò non avviene, è opportuno informarsi per formarsi perché magari la prossima volta – che può essere adesso – potrebbe toccare veramente a noi. Perché, magari, la volta prossima potremmo non essere più in tempo. Perché magari la prossima volta potremmo non esserci già più.

https://www.camposud.it/2020/07/il-quarto-potere-alla-guerra-contro-i-valori-della-cristianita/

L’incomprensibile e bonario riconoscimento di un accordo europeo fallimentare!

La Meloni, non Fratelli d’Italia, dopo le dichiarazioni sul vertice di Bruxelles è destinata a superare di poco il 10% perché non ha un Borghi o un Bagnai (che non sono leghisti) all’interno del suo partito.
Sarà un mio limite, ma sui temi economici non ho mai stimato la Meloni e già quando la sentivo difendere il pareggio di bilancio in costituzione mi faceva venire l’orticaria.

Non è bastata la copertina del Times e la benedizione a stelle e strisce per incoronarla leader: purtroppo è ancora legata a papà-Silvio che le ha messo in piedi il partito e che ieri l’ha richiamata a sé.

Avevo già espresso i miei dubbi sulla battaglia della pulzella, solo l’ultima quella sulle barricate da lei annunciate se fosse passata la sanatoria sui migranti: la sanatoria è passata, è legge, ma non si è visto nemmeno un (suo) ponteggio.

Non voglio entrare in tecnicismi che non mi competono (anche se già i soldi che arriveranno a rate dalla seconda metà di giugno 2021 dietro richiesta di riforme – austerity – e che ormai si chiamano risorse, non fanno presagire nulla di buono). Ma perché, esprimere un giudizio proprio su Conte, o meglio legittimare il suo appoggio simil-Berlusconi, chiedersi se Conte ne è uscito in piedi e non pensare agli Italiani che, se non sono stesi, sono piegati a 90°, o pronti a quattro zampe?

Me ne frego di come ne esce Conte e da una che è leader di un partito che dovrebbe fare opposizione (non oppio-sizione né oppo-finzione) mi sarei aspettato avesse pensato di più ai “suoi” fratelli d’Italia.

E la coerenza, altro punto di forza della Vispa Teresa? Ezra Pound diceva che “chi non s’intende di economia non capisce la storia” quindi come può voler fare la storia?

Tutto questo, però, le darà il merito (non a Fratelli d’Italia) di aver ingrossato le fila dei voti alla Lega di Salvini che ha tenuto fede almeno alla parola. Meno di Berlusconi che va a fare il Calenda a Calenda.

Conviene ancora far parte del berlusconismo e non mettersi in proprio? Perché questa perdita di carisma da un annetto a questa parte? Cosa lega ancora Giorgina a Silvio? O semplicemente conviene più stare all’opposizione? Si può chiamare opposizione se poi si finisce con il concordare la svendita della propria Patria al miglior offerente con la scusa che poteva andare peggio?

Li commissioni pure, oggi i sondaggi e ci faccia sapere quale percentuale ha raggiunto. O forse lo ha fatto stando alle dichiarazioni riparatorie delle ultime ore? O alle critiche che le sono piovute sui social più dei miliardi di Bruxelles a Conte? O si è ravveduta ed allineata a qualche dichiarazione a caldo di esponenti del suo stesso partito in netta antitesi con quanto da lei affermato?
Intanto al popolo che ha fame lei dice che è contenta perché gli sono state date le posate e magari loda chi gliele ha fornite d’argento.https://www.camposud.it/2020/07(l-incomprensibile-e-bonario-riconoscimento-di-un-accordo-europeo.fallimentare/

L’idiozia che imbratta e decapita statue e monumenti: La Crociata iconoclasta!

La fase due è appena cominciata e dilaga ovunque trovando persino terreno fertile. Non è una nuova ondata di Covid-19 bensì un virus ugualmente contagioso e che fa danni terribili. È quello dell’idiozia umana che si manifesta con l’imbrattamento, la decapitazione, la distruzione delle statue ritenute razziste. Avete capito bene: le statue! E non se ne salva nessuna: da Montanelli a Colombo, dalla sirenetta Ariel a Jefferson. Persino la statua di Haile Salassie, icona dell’antirazzismo e mito  del politically correct.
Ma se in un primo momento la foga devastatrice si estingueva appena finita la vernice rosa o rossa, appena la testa rotolava giù al culmine dell’orgasmo dell’imbecillità plaudente, la fase due prevede la sostituzione di tali effigi con tutto ciò che il pensiero unico, sempre più unico pensiero, impone per essere imposto universalmente.
Una settimana fa, uno street artist anonimo ha, infatti, deciso, di prendere in prestito il volto dell’influencer campana trapiantata a Milano Flavia Corrado, nickname per i social “Zia Flavia Food and Boobs” – letteralmente cibo e tette – e di montarla  su un corpo di una Madonna prosperosa, quasi giunonica, dalle forme procaci e dalle grazie bene esposte grazie al drappo aperto sul petto a vantaggio del reggiseno. (un déjà vu della moda lanciata solo un anno fa in solidarietà di un’altra donna – si può ancora dire? – scaricatrice in porto e piatta come una tavola che fece togliere il reggiseno alle donne in forma di solidarietà. O forse di uni-formità).
Iniziativa apprezzata dalla sexy cuoca star del web che vide la validità di tale messaggio nella desessualizzazione della donna, creata in un contesto patriarcale, che ha da sempre derubato le donne del piacere carnale. Una lettura che basta solo ai loro occhi, senza il minimo senso della democrazia, del rispetto di chi crede, all’arte in primis, estesa – leggasi imposta – a tutti. Come dire: meglio una copulazione della Madonna che il dogma dell’Immacolata Concezione, con la specialità di essere alle altre uguale. Uniformata.
Se questi sono i muri di Napoli, nelle sale cinematografiche, prossimamente (speriamo vivamente di no!), per una strana alternanza della parità dei sessi, potremo assistere all’ennesimo film (Habit) che oltraggia la figura di Gesù Cristo, interpretato da un’attrice dai discutibili comportamenti, una lesbica che si abbandona a gesti lussuriosi con un’altra donna.
Se è vero che questa follia nero-rossa devastatrice ha già avuto ampio risalto, è altrettanto vero che – almeno in Italia – non una parola è stata spesa da alcun membro (ogni riferimento è puramente causale) del Governo Conte bis, quello che annovera – ancora! – al Ministero per i beni e le attività culturali un certo Dario Franceschini, una cosa a metà tra Ministro e un distruttore ante litteram, un precursore dell’oltraggio al patrimonio artistico che si trova a gestire, un avanguardista del cartonato con cui ricoprì le statue dei musei capitolini in occasione della visita del presidente iraniano Hassan Rouhani. Una sorta di partecipata distruzione istituzionale che non risparmia di passare per la scristianizzazione del sacro. Il tutto – manco a dirlo – sotto religioso silenzio del Bergoglio di Romana chiesa: non una parola in merito alle madonne rivisitate secondo il “novo impressionismo” che dona loro sufficienti sembianze di vulva, nessun biasimo per la blasfemia perpetrata, nessun cenno di difesa dei cristiani offesi. O fessi, stando all’atteggiamento di papi e governat(t)ori. E se la distruzione, che altro non è che distrazione, viene tollerata, subita, taciuta e coadiuvata, nessuno si scandalizzi se i distruttori scendono in strada a volto coperto, armati e marciano in stile militare. Nessuno gridi al razzismo, nessuna guardi al pericolo, nessuno strillo di violenza. È intollerante la pedina degli scacchi, la parolina colorata presente sulla confezione dello shampoo, il film storico che ha sancito il primo Nobel conferito ad un’attrice di colore, il calciatore che non si inginocchia o la macchina da corsa cui va cambiata la livrea. Eccedendo nel senso opposto e valicando quel confine che si chiama libertà, quella altrui invasa in nome della propria.

Una farsa che è durata abbastanza, priva di consistenza e, dunque, montata a dovere. Una forza ciclonica conferita dai collusi dell’ignoranza che deve essere spazzata via con la stessa facilità con cui si è affermata.
Per cui… via col vento!