A CHI IL NO-BEL?

Premesso che non me ne frega un emerito, emirato, emigrato fiko secco, ma sono curioso di sapere chi porterà a cas(s)a l’ambito riconoscimento del no-bel per la pace.
Per coerenza al no-bel prendiamo, dunque, in considerazione solo onorevoli candidature.
Andrà al moVimento Black lives matter il cui leader ha sequestrato, ammazzato e squartato una ragazzina di 3 anni e per questo è stato condannato e che non è lo stesso che fece a pezzi Pamela?
O andrà alla (s)Carola “senza sizz” e pure senza reggipetto, unica, vera, speronatrice di capi di bestiame di guardia riciclati in guardia di bestiame, di militi muti e obbedienti gratificati con il rancio sulle scale?
Andrà, forse, alla gretina e alla sua rinko girl, scongelate e usate all’uopo e a piacere con la stessa tecnica usata per i vaccini: da -80° con scorta, al buco libero in spiaggia a +40? Vere taumaturghe, tanto da stanare internauti internati cronici e irrecuperabili e trascinarli in strada dove hanno operato il miraculo di non far gridare ad alcuno dei numerosi giorna(bal)listi all’assembra(de)menti, alla mascherina, al contagio? Police free.
La spunterà la cloaca invisibile, innominata e innominabile, vicina-troppo-vicina a De Donno e all’altro medico suicidati(sì!) dal lungo Tevere mentre era a cena con amici per mettere pace tra scienza e fede, ovvero a quella credenza stipata, accettata e che non si osa mettere in discussione per $cienzah e non per fede. Quella fede per fode nella Medicina di Ippocrate tradito e che è stato sostituito con il green pass, unico vero requisito per l’ammissione in facoltà e per la permanenza nell’Ordine. Disordinato.
Forse si premierà il Ministero della pubblica (d)istribuzione incapace di scindere, in realtà volontà di non scindere tra pace e pacifismo. Che organizza la parte-cipAzione dei novelli virgulti alla marcia – ma non era una brutta parola? – sulle orme del fraticello di Assisi? Che abbracciava i lebbrosi, lui sì, ad esempio di quegli scolari che, imbavagliati, non possono nemmeno ruotare di 180° verso il compagno – questa sì che è una bella parola!- di classe seduto al banco retrostante? Che tra i numerosi Fioretti che il figlio di Pietro di Bernardone ci ha lasciato, le oltre mille pagine che siamo in grado di leggere da fonte originale, la copiosa testimonianza della Santa di lui innamorata, Chiara, sceglie che sia lodato Aldo Capitino e non per esersi inventato la marcia della non violenza(?), non per essere filosofo e poeta, non per essere stato tra i primi in Italia ad accogliere il pensiero gandiano, ma per essere antifascista. Anche lui, genio, a Fascismo finito. Che è il vero valore aggiunto. Il placet che serve. Perché serve. Come se il “Fassismo fosse stato solo olio di ricino e manganello” per cui Qualcuno chiese di prendersi interamente la colpa. Altri uomini. Ma vabbè…
A proposto di Gandi: potrebbe meritarselo la new entry Nandra Schilirò? L’eroina novella, in attesa di punizione, del contenere 100mila in una piazza, altro che Dalla con i suoi “100mila in uno stadio”! Questa sì che è stata davvero… la giornata dei miracoli!
Quattro parole “improvvisate” per 10 minuti in cui non ha detto nulla se non il pensiero di quelli che erano in quella piazza mettendoci ugualmente la faccia, a volte feccia, ma che è servito per addobbiare il dissenso. Opportunamente addobbato.
E che facciamo, non consideriamo Mimmo Lucano? Il primo martire perseguitato dalla stessa magistratura amica arruolata, che subisce il calvario in nome dell’ultimo, su cui lucrava e che è diventato un modello? Un modello sul come far soldi sulla pelle della povera gente e non della gente povera. Il Gramsci 2.0.
E Ciccio? Ciccio di bianco vestito meno armi e più vaccini? Vacciccio! Vai Ciccio, vai! Che poi chi glielo dice, perché lo sa, che il vaccino è proprio un’arma con la quale stiamo combattendo questa che è una guerra, forse la più grande guerra religiosa? Con lui nelle vesti – o nella veste che è più politically correct – di Badoglio dell’enclave che apre le porte… all’inferno.
Ma questa è l’epoca covid, perché, dunque, non considerare l’oms? Quella organizzazione deputata e depurata al controllo della sanità che del farsi i cazzi suoi ha fatto un vero toccasana. Farsi i cazzi suoi inteso proprio come affari, guadagno, pecunia. Che non olet, ma contagia. Affari suoi come starsene in disparte per far sì che negli ospedali si adoperassero dei protocolli governativi al posto di quelli sanitari – non del cesso – elaborati da tecnici e non da medici coordinati dal Ministro della Sanità, da uno che ha tutte le carte in regola per okkupare il posto che occupa: non è un medico, né un infermiere, né ha probabilmente mai messo un cerotto in vita sua nemmeno su un suo ginocchio sbucciato. In compenso, è amico degli amici e si è formato nelle scuole giuste, in istituti che si evolveranno poi istituzioni che contano e che sono un investimento nella vita.
Non pervenute le virostar a cinque punte indagati come Galli della Loggia(!), Bassetti, Pregliasco & co. Non si vede un virologo manco a pagarlo!
Ovviamente nessuna lotta intestina e tutti in pace (?) tra di loro.
Si accettano scommesse. E sommosse.
Chissà quando potremo ritornare a parlare di cose serie.

A CHI IL NO-BEL?ultima modifica: 2021-10-08T01:35:25+02:00da tony.fabrizio

Lascia un commento

Se possiedi già una registrazione clicca su entra, oppure lascia un commento come anonimo (Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato ma sarà visibile all'autore del blog).
I campi obbligatori sono contrassegnati *.