SALDO ITALIA

Eppure credevo che il Governo fosse organo nazionale. Cioè che la rappresentanza maggioritaria degli Italiani (che in Parlamento hanno mandato altri) fosse valido, valevole e rappresentasse il cittadino della Penisola, da Trieste a Palermo.
Non mi dà fastidio la raccolta fondi per aiutare Venezia, che pure è stata colpita da un fenomeno previdibile e non tanto inatteso, ma non da una catastrofe naturale che, Iddio non voglia, non auguriamo a nessuno. Mai.
Dà fastidio che tale raccolta fondi sia stata lanciata dalla Protezione Civile che è dipartimento della Presidenza del Consiglio dei Ministri, o meglio, il fastidio nasce dal fatto che tale questua sia nata solo per Venezia e non per le altre città che sono state colpite in maniera uguale o peggiore di Venezia.
Il Presidente del Consiglio dei Ministri, il pugliese Giuseppe Conte, dovrebbe essere portavoce dell’italia tutta e garante dell’equità di trattamento degli elettori. Anche di quelli che, per mere ragioni geografiche, conosce meglio. Mi riferisco a Matera, sempre più capitale di certa cultura ormai in scadenza, invasa dall’acqua in maniera più sorprendentemente insolita rispetto a Venezia. Mi riferisco a Napoli dove le scuole sono state chiuse per buona parte della prima metà di Novembre e che continua a sprofondare a colpi di buche e di voragini magistrali. Mi riferisco a Firenze, culla della civiltà rinascimentale tanto caro al professore di Volturara Appula, fucina di beni culturali aiutata, come Pisa, da militari che un Ministro, il (loro) Ministro della Difesa (del proprio alloggio assegnato al marito) pensò bene di snobbare alla parata del 2 Giugno. Mi riferisco ai tarantini ed ai genovesi lasciati con l’acqua alla gola, anche se non proprio colpiti dalla copiose piogge. Colpiti, però, dai rappresentanti (?) del popolo che, ancora una volta, stanno svendendo la Nazione che dovrebbero onorarsi di rappresentare. Se non più nobilmente di servire.
Quella colpita dal flagello meteorologico, dalla piaga della disoccupazione, dalla vergogna della povertà, dalla susseguente criminalità, dall’inevitabile insicurezza, dal logico disagio e che, invece, si ignora. Quella Nazione della svendita per ordine europeo della ferreria di Trieste come della Whirlpool di Napoli, dell’indotto genovese collegato al colosso dell’acciaio del Mezzogiorno. La Nazione cui si offre l’assistenzialismo pietoso del reddito di cittadinanza per metterla a tacere, come se di solo pane vive l’uomo. Eppure l’esecutore materiale del “saldo Italia” è pure Cristiano, Cattolico e vicino al francescanesimo e dovrebbe saperlo bene! Quella Nazione che si gestisce, si usa e non si assiste, quella da cui si trae profitto come con un cliente qualsiasi. E nulla più. Quella che il viaggio da Volturara a Roma passa per Bruxelles. E che si comanda a Roma perché si obbedisce a Bruxelles. Che comanda realmente. Allora in piena autonomia si decide di aderire a piani economici come se la Nazione fosse cosa propria, si modificano e si accettano trattati per trattare i cittadini come sudditi. Come schiavi. Li si vende. Quando va bene. E quando va male li si ignora. Ci ignorano. Se ne strafregano. Tanto ci sostituiscono. Ecco perché mentre 18000 famiglie rischiano di andare ad ingrossare le fila dei nuovi poveri, mentre Venezia riparte dai 20 milioni stanziati dal Governo (nazionale?), Matera conta solo sull’autarchia dell’organizzazione autonoma Sudexit, Napoli nemmeno su quella, il Pd, il copartecipatario abusivo che fa abusivo lo stesso Governo, parla del suo vero ed unico obiettivo: lo ius soli, mascherato da ius culturae. Ovvero delegittimare gli Italiani veri e sostituirli con nuovi occupanti del Belpaese. Portarli in massa, deportarli, farci invadere e consentire di farli fare ciò che vogliono, purché votino. Votino loro. Il solo modo per tornare al Governo. Come se non ci fossero già. Come se non avessero i personaggi giusti nei posti giusti che li mettono nel posto (per gli Italiani) sbagliato nella maniera sbagliata.
Verrebbe da chiedere perché allora simili distruttori ed odiatori d’Italia si presentano agli elettori italiani, perché si sceglie l’Italia come Stato da governare. Forse perché solo nel nostro Paese è possibile tanto schifo. Forse perché nel nostro Paese è possibile trovare tanta immobilità. Forse perché nel nostro Paese si continua a combattere contro una ideologia morta 75 anni fa e ancora viva solo nella mente di coloro che odiano. Altrimenti, in assenza di idee, programmi e proposte, sarebbero morti anche loro. Ecco spiegate le commissioni antiviolenza contro una violenza del tutto inesistente. Ecco spiegato i raduni di piazza contro l’odio da parte di coloro che odiano a loro volta chi non è come loro. Coloro che si ergono a difensori della democrazia, ma non ci pensano due volte a dare addosso a chi dice cose diverse dalle loro.
Forse perché nel nostro Paese gli inoccupati si occupano dell’amministrazione dello Stato per conto dei Giudici e dei Magistrati apolitici e apartitici che fanno politica invece di fare giustizia. E che si occupano esclusivamente di un antipatico e sconveniente Ministro nell’esercizio delle proprie funzioni e premiano un personaggio che dovrebbe essere oggetto di indagini e processi.
E se i giudici esercitano il potere legislativo, l’avvoca(ca)to del popolo esercita il potere esecutivo… dell’obbedienza.
Se poi sei anche un gagà “mevidionale” che per sentirti meno provinciale ed essere ammesso al salotto della catasta e al circolo del bridge, non guasta prendere le distanze dal Sud piagnone d’origine. Che non vuol dire trasferimento a Roma senza ritorno, ma fottere e fottersene se la via d’andata porta ad una terra ormai andata. E che a sentirli parlare sembrano tutti uguali: “l’Italia deve ripartire”. Bistrattato tacco, punta e sulla dello Stivale, che poi non ho mica capito dove cazzo dobbiamo andare.

SALDO ITALIAultima modifica: 2019-11-27T20:12:29+01:00da tony.fabrizio

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