ABBIATE (PIETÀ DELLA) MEMORIA

Certo che la pandemia ci ha davvero cambiati: ci ha mostrati per quelli che siamo per davvero.
Le mascherine e i bavagli vari hanno funzionato per davvero, inibito ogni attività, anche minima, neuronale e sinaptica. Persino di coscienza.
Nessun buono più buono, buonissimo e buonista dice nulla contro la Fo(j)a di mammaRAI per non aver inserito – azzardiamo pure eliminato – dal palinsesto della prima serata della sacra ricorrenza del 27 gennaio i pluripremiati docufilm strappalacrime su commi$$ione. Stesso dicasi per le reti commerciali beru$coniane che avrebbero potuto davvero informare e formare, ma che alla testa hanno preferito la ta$ca. Penso all’intramontabile bambino col pigiama a righe o all’evergreeen Diario di Anna Frank. Schindler’s list meglio di no. Meglio tutti fetenti, meglio tutti bastardi senza gloria, meglio fare di tutta l’erba un fascio.
Certo, ormai il Giorno della memoria che è una sola ed appartiene solo a loro è patrimonio genetico di tutti noi, ma quest’anno c’è la pandemia, rischiamo di morire e restare in casa non è una buona scusa per riflettere, se non per odiare Renzi che apre una crisi in piena pandemia e commiserare e non commisurare la Conte & CasalinA che, vorrei vedere, nessun altro al loro posto avrebbe fatto meglio.
Che poi non ho ancora capito perché per valutare c’è sempre bisogno di paragonare. E se paragoniamo, il modello Italia che è il modello dell’inefficienza, se non dell’incapacità, è l’unico valido e le notizie che (quando) arrivano – e non passano per la censura di regime – sono bollate come fake news.
Forse perché i campi di concentramento dei fetenti tedeschi non sono poi tanto passati rispetto ai campi di prigionia Covid che a Dresda sono già una realtà: qualche tempo fa utilizzati per ospitare i migranti, oggi usati per chi non si sottopone a quarantena o a chi -pare – rifiuterà di farsi inoculare il vaccino. Il suino. E pure l’equino. La porcheria dei tamponi anali per rilevare la positività al Covid è una realtà made in china.
Forse perché le docce famose di Auschwitz e Birkenau rassomigliano tanto ai cannoni d’acqua di moda ormai in Olanda a chi ha la sventura (tale è diventata) di trovarsi per strada mentre si protesta.
Ebbene sì, in altri stati si protesta e per molto meno. In Italia, invece, siamo ancora convinti che se restiamo a casa andrà tutto bene. Nonostante tutto, ancora oggi.
Forse perché quei criminali indemoniati che utilizzavano le persone dei campi per fare gli esperimenti ricordano molto i peperoni che hanno eseguito un fine progetto di ingegneria sociale denominato Covid-19?
Forse perché il filo spinato, nell’immaginario collettivo su format skolastico, è diventato sinonimo di Germania che è SS che è svastica che è male assoluto è lo stesso che per protezione cinge la Casa Bianca, sede della democrazia più grande del mondo finalmente ritrovata. Che come prima cosa ha ordinato l’invasione del nord della $iria. Se è vero (che anche Bidet riesca a lavorare in un edificio perennemente al buio e che appena insediatosi sospende le attività per due mesi ed oltre).
Abbiatene memoria.
Abbiate memoria che gli unici in fuga non sono solo gli €brei con la stella gialla al petto, tanti simile alla primula sul capezzolo che oggi vogliono apporvi. Senza opporvi.
Esistono gli istriani-giuliani-dalmati che sono gli esclusi eccellenti dalla giornata della memoria, colpevoli di avere una nazionalità e una patria e per i quali si è dovuto creare una “festa sussidiaria”, una giornata del ricordo per i non ammessi a quella ufficiale.
Esistono gli Armeni e il genocidio degli Artsach, per esempio.
Esistono testimonianze sconosciute o okkultate persino nelle squole recenti come Magazzino 18 o più datate come La masseria delle allodole, ovvero cosa può l’islamismo e l’ideologia marxista ai danni di un popolo dalla forte tradizione cristiana, come quello armeno.
Esistono i Mattarella e i Di Maio che fanno la loro comparsa anche il 27 di gennaio (non il 10 di febbraio vivaddio!) dopo che hanno stretto la mano a gentaglia come (m)erdogan o al dittatore sanguinario dell’Azerbaijan. Quest’ultimo amico anche del s’indaco t(r)ogato Luigi de Magistris.
Esistete voi che in nome del Covid avete giustificato la distruzione della memoria vivente che erano i parenti, i genitori, i nonni e ne avete accettato la morte.
Esistete voi? Abbiatene memoria.

ABBIATE (PIETÀ DELLA) MEMORIAultima modifica: 2021-01-27T18:08:53+01:00da tony.fabrizio

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