Napoli, quei 16 milioni del Pnrr per ristrutturare un centro sociale rosso
Napoli, 22 feb – A Napoli, sullo storico rione Materdei, da destra a manca, piovono fondi del Pnrr. Soldi nostri, versati in una “cassa comune” per esserci, poi, prestati per un “tot” deciso da altri e restituiti con gli interessi. Soldi aspersi ad uso e consumo di “sinistri” tecnici del Comune. Se da un lato, i nostri “eroi” sono riusciti a farsi stanziare, come da decreto dirigenziale n. 84 del 25/02/2022, ben 4 milioni 763mila euro, per l’abbattimento e la ricostruzione dell’asilo nido Rocco Jemma, dall’altro hanno ottenuto soverchi 16 milioni di euro per la ricostruzione dell’ex Ospedale Psichiatrico Giudiziario, in condizioni fatiscenti e oggi centro sociale occupato, dopo il trasferimento nella nuova struttura di Secondigliano.
A proposito di edifici e ristrutturazioni
Nulla di strano, se non che la struttura scolastica napoletana, che oggi ospita anche le scuole elementare e media De Simone, si trova all’interno di un edificio che obbedisce ai canoni dell’architettura razionalista degli anni ’30, ex sede dell’Opera Nazionale Maternità e Infanzia creata con apposita legge del 1925 in risposta all’elevata mortalità infantile. La struttura è un possente modello di architettura circolare, unico esempio in città ed è tuttora perfettamente funzionale, tanto che il sito web del Comune la presenta come “una delle istituzioni più antiche della città di Napoli. Situato nel cuore del centro storico, […] vanta una tradizione decennale di accoglienza per la primissima infanzia. L’edificio, ampio e luminoso, è suddiviso in due piani, dotato di ambienti comodi e soleggiati, pensati e organizzati in funzione del bambino”.
I burosauri, però, hanno avanzato dubbi – finora mai espressi – circa la “tempra” della struttura, sui criteri di sismicità (il plesso sembra non avere questi problemi, stante i disastrosi terremoti del ’62 e dell’80 assorbiti e che non hanno minimamente indebolito la struttura). Dubbi propositivi, invece, della Soprintendenza dei Beni Culturali che ha vincolato la struttura quale bene storico, salvandola così dalla strumentale furia distruttrice della sinistra progressista, obbediente solo allo scempio del cancella-culture e alla tasca.
Milioni di euro (pubblici) per ristrutturare il centro sociale rosso
Discorso diverso per l’ex Ospedale Pediatrico Giudiziario, stesso quartiere, oggi centro sociale occupato dai collettivi di sinistra che vi hanno fondato lo “spazio di comunità “Je so’ pazzo”, in seguito, sede del partito Potere al Popolo; progetto che hanno tentato di esportare in tutta Italia. Non fanno mistero del loro modo di operare. Sul sito “ufficiale” del collettivo si legge: “Chi ha la fortuna di trovare un accompagnatore che apra i lucchetti, può esplorare alcuni corridoi e celle di quello che un tempo fu il carcere destinato ai criminali con patologie psichiche”, riferito a quando c’era una Legge in tal senso ma che loro evidentemente ignorano. Fa davvero ridere quel neomelodico “chi ha la fortuna di trovare un accompagnatore” nella loro proprietà (concetto dei tempi moderni) esclusiva, ab-usata a loro piacimento.
Il conferimento del sito è stato reso possibile grazie alla sinistra istituzionale cittadina; ieri, dall’ex sindaco Luigi de Magistris, amico dei centri sociali delle cui greggi necessitava per fare la “rivoluzione arancione” (incompiuta), quel sindaco con la bandana in testa e le pezze al cubo… di Rubrick, stante il costante deficit del Comune a rischio commissariamento. Oggi, ugualmente amministra una sinistra, forse meno “guevariana” ma con più raffinata mangiatoia bassa per quei figli di papà che giocano a fare i ribelli. Non sarà certo “la credit-card di papi” a ristrutturare la “casetta del popolo“, ma il paparino (o meglio, papocchio) riuscirà con qualche archistar a far felici i pupi, con i soldi degli altri.
Parlateci ora di popolo e bene comune
Chissà, se dopo queste laute elargizioni di denaro pubblico, avranno ancora il coraggio di andare in giro a parlare di popolo e collettività, di bene comune e di chiedere lo sgombero di “ben altri palazzi davvero utili alla società invisibile”: miracolo possibile solo contando sulle generose forze di volontari che si occupano fattivamente degli ultimi e dei dimenticati, tra ideali ed idee… mica come questi imberbi palazzinari “di potere”, riuniti nei loro covi asociali a giocare a “guerra di bande”, tra un involtino primavera e un Dom Perignon, mentre le lancette dei Rolex del papi continuano a segnare il tempo che scorre: il loro tempo sprecato rispetto al tempo di altri che hanno provveduto a edificare ciò che, nonostante tutto e nonostante loro, per dirla come loro, ancora “resiste”.
https://www.ilprimatonazionale.it/politica/napoli-pnrr-centro-sociale-milioni-256534/
L’ULTIMA FOLLIA: 16 MILIONI DI EURO DEL PNRR AGLI OCCUPANTI DELL’EX OPG!
Il Pnrr distrugge, il Pnrr preserva. Solo qualche giorno fa da queste colonne veniva lanciato l’allarme sulla furia distruttrice della sinistra istituzionale della città che avrebbe voluto “abbattere per ricostruire” – ovvero cancellare – la struttura della “Maternità” di Materdei, ex Opera O.N.M.I. (Opera Nazionale Maternità ed Infanzia), struttura unica nel suo stile in tutta la città ed esempio funzionale e ancora funzionante di quell’architettura razionalista della cosiddetta Era Fascista, tanto da dare ospitalità addirittura ad un asilo per bambini i cui utenti non solo non erano stati messi a conoscenza del loro “progetto”, ma addirittura per loro non era stata trovata alcuna soluzione alternativa adeguata. Sfrattati, insomma.
Campo Sud ha seguito la vicenda denunciando puntualmente nelle sedi opportune la vicenda e con gioia ha, poi, dato la notizia che, grazie alla mobilitazione dei comitati cittadini sensibili a questa sciagurata decisione e all’interessamento del napoletano ministro della cultura Gennaro Sangiuliano, l’abbattimento della struttura era stato fortunatamente evitato.
Se il Comune avanza ancora dubbi (legittimi, per carità) riguardo l’adeguamento alle norme antisismiche mai avanzati prima, cioè dopo i disastrosi terremoti del ’62 e dell’80 che la struttura, ha assorbito, retto e sembra non averli proprio accusati, provveda in merito e in autonomia. Senza fondi del Pnrr che – non abbiamo modo di pensare – sarebbero stati destinati interamente all’uso dichiarato.
Ma l’attuale classe dirigente sembra che col Pnrr ci sappia davvero fare, visto che è riuscita ad ottenere e a destinare ben 16 milioni di euro dei fondi per il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza addirittura per l’ex Ospedale Psichiatrico Giudiziario di Materdei.
Nulla di male, se non che la struttura, abbandonata nel 2000 a favore della nuova struttura costruita ex novo nel quartiere di Secondigliano, è stata occupata dai collettivi di sinistra che hanno fondato lo “spazio di comunità Je so’ pazzo”. Molto più semplicemente un centro sociale che, poi, ha dato vita al partito politico del PAP, potere al popolo che si è candidato alle ultime elezioni in tutta Italia. Non fanno mistero nememno della loro okkupazione tanto che sul sito “ufficiale” si legge proprio che “Chi ha la fortuna di trovare un accompagnatore che apra i lucchetti, può esplorare alcuni corridoi e celle di quello che un tempo fu il carcere destinato a ai criminali con patologie pscichiche”, ovvero quando vi era una legge in tal senso a loro sfugge. Ma ciò che che fa davvero ridere è quel “chi ha la fortuna di trovare un accompagnatore” cioè è loro proprietà (concetto dei tempi moderni) assoluta e ne usano e ne abusano a loro piacimento.
Tutto ciò è stato reso possibile grazie alla sinistra istituzionale del capoluogo campano, a quel Gigino de Magistris amico dei centri sociali, a quel rivoluzionario con la bandana arancione in fronte – o forse sarebbe meglio dire co’ la pezze ‘ngapo e un’altra… altrove, visti i debiti accumulati dal Comune di Napoli che ha sempre rischiato il deficit – e che per fare la sua rivoluzione colorata aveva bisogno anche di loro. Poi, si sa, la rivoluzione non l’hanno fatta e con il partito tentano di diventare istituzionali e conquistare il potere. In attesa di fare tutto ciò, avranno la loro sede abusiva ed okkupata completamente restaurata e a spese dei cittadini! Con il beneplacito della sinistra connivente che presenta per loro nelle sedi opportune anche le domande per accedere ai fondi. Raschiando veramente il fondo! Nel frattempo i soliti “figli di papà” che giocano alla rivoluzione con i soldi del paparino e che adesso paparino aggiusterà per loro anche la “casetta del popolo”, stavolta con i soldi degli altri, loro continuano a non fare niente per il “bene collettivo”, anzi l’ultima iniziativa è la solidarietà espressa ad una donna aggredita all’uscita della Metro di Materdei e chiedersi cosa succede alla nostra città. Ignorano del tutto, evidentemente, il problema sicurezza, l’abbandono di chi loro accolgono con megafono e… basta quando sbarcano dalle carrette del mare e che viene lasciato a dormire in strada, senza poter mangiare e costui deve anche mangiare. Ma loro chiedono lo sgombero di altri locali occupati e a loro volta okkupano anche l’università Orientale per protestare contro il 41bis a favore di Cospito per le cui condizioni c’è un solo “colpevole”: l’attuale governo di “estrema” destra. Che, di fronte a tutti questi scempi, da Roma a Napoli, tace.
https://www.camposud.it/lultima-follia-16-milioni-di-euro-del-pnrr-agli-occupanti-dellex-opg/tony-fabrizio/