SPIGOLATURE


SPIGOLATURE

Il testo “Spigolature” appartiene alla religione Bahà’ì. Si tratta di una raccolta di scritti di Bahà’u’llàh: sono state scelte le parti ritenute più interessanti delle rivelazioni da lui ricevute. Qui presento una ulteriore selezione fatta da me, molto più concentrata. Il testo intero può essere letto nel sito Bahà’ì Milano – Biblioteca digitale.

http://www.bahaimilano.it/bibliotecadigitale/

Bahà’u’llàh nacque a Shiraz, in Persia, il 20 ottobre 1819. Nel 1844,  proclamò di essere l’Inviato di Dio e il Precursore di Uno Più Grande di Lui, la cui venuta avrebbe compiuto le profezie di tutte le grandi religioni e inaugurato una nuova Era. A causa dei suoi insegnamenti, egli e i suoi discepoli furono perseguiti dal clero mussulmano. Queste persecuzioni continuarono durante la sua reclusione e culminarono col suo martirio pubblico nel 1850 a Tabriz, nel nord dell’Iran. Circa ventimila dei suoi discepoli furono anche martirizzati durante i primi anni della storia della Fede Bahá’í.

SPIGOLATURE

13:2 Di conseguenza, quella condotta non può essere

attribuita ad altro che alla meschinità di anime che

percorrono la valle dell’arroganza e dell’orgoglio,

che si perdono nelle selve della lontananza, camminano

su vie di fantasie oziose e seguono i dettami

dei capi della loro fede. Loro principale interesse

è l’opposizione, loro unico desiderio ignorare

la verità. A ogni osservatore perspicace è evidente

e chiaro che se nei giorni di ciascuna delle

Manifestazioni del Sole della Verità questa gente

avesse purificato occhi, orecchi e cuore da tutto

ciò che aveva veduto, udito e provato, certamente

non le sarebbe stato negato di contemplare le beltà

di Dio, né si sarebbe allontanata dalle dimore della

gloria. Ma hanno pesato la testimonianza di Dio

con le norme del loro sapere, raccolto dagli insegnamenti

dei capi della loro fede e, avendolo trovato

in contrasto con la loro limitata comprensione,

si sono levati a perpetrare simili indegnità…

13:5 A coloro che sono dotati di comprensione è chiaro e

manifesto che quando il fuoco dell’amore di Gesù arse

i veli delle limitazioni giudaiche e la Sua autorità fu

resa manifesta e parzialmente fatta valere, Egli, Rivelatore

della Beltà invisibile, rivolgendoSi un giorno ai

Suoi discepoli accennò alla Sua dipartita e, accendendo

nei loro cuori il fuoco del cordoglio, disse: «Vado e

tornerò a voi». Altrove disse: «Vado e verrà un altro,

che vi dirà tutto ciò che Io non vi ho detto e adempirà

tutto ciò che ho detto». Queste due frasi hanno un unico

significato, se rifletterai con divina penetrazione sulle

Manifestazioni dell’Unità di Dio.

13:11 È evidente che i cambiamenti apportati in ogni

Dispensazione costituiscono le nubi oscure che si

frappongono tra l’occhio della comprensione umana

e il divino Luminare che risplende dall’alba

dell’ Essenza divina. Considerate come, per gene-

razioni, gli uomini abbiano ciecamente imitato i

loro padri e siano stati educati secondo le regole e

i principi stabiliti dai dettami della loro Fede. Perciò

se improvvisamente scoprissero che un Uomo

vissuto fra loro, il Quale, rispetto a ogni limitazione

umana, è stato loro eguale, Si è levato ad

abolire tutti i principi tradizionali imposti dalla

loro Fede – principi che li avevano disciplinati per

secoli, ogni avversario e negatore dei quali

s’erano abituati a considerare infedele, scellerato e

malvagio – sarebbero certamente ottenebrati e ostacolati

nel riconoscere la Sua verità. Queste cose

sono come «nubi» che velano gli occhi di coloro il

cui intimo essere non ha assaporato il Salsabíl del

distacco, né bevuto dal Kawthar della conoscenza

di Dio. Costoro, quando ne vengono informati,

sono così accecati che senza la minima esitazione

dichiarano la Manifestazione di Dio infedele e Lo

condannano a morte. Devi aver sentito dire che

simili cose sono accadute in tutte le epoche e le

vedi anche in questi giorni.

14:4 Potresti scoprire altri che Me, o Penna, in questo

Giorno? Cos’è avvenuto della creazione e delle sue

manifestazioni? Cosa dei nomi e del loro regno?

Dove sono andate tutte le cose create visibili e invisibili?

Cos’è avvenuto dei segreti celati dell’universo

e delle sue rivelazioni? Ecco: l’intera creazione è

scomparsa! Null’altro rimane se non il Mio Volto,

l’Eterno, il Risplendente, il Gloriosissimo.

5 Questo è il Giorno in cui null’altro si vede fuor

che gli splendori della Luce che risplende dal volto

del Tuo Signore, il Benigno, il Generosissimo. In

verità, abbiamo fatto spirare ogni anima in virtù della

Nostra irresistibile sovranità che tutto soggioga e

poi, in segno di grazia verso gli uomini, abbiamo

chiamato all’esistenza una nuova creazione. Io sono,

invero, il Generosissimo, l’Antico dei Giorni.

14:11 Dì: Questo è il Paradiso sul cui fogliame il

nèttare della Parola ha impresso la testimonianza:

«Colui Che era celato agli occhi degli uomini Si è

rivelato, cinto di sovranità e potenza!». Questo è il

Paradiso, il fruscio delle cui foglie proclama: «O abitatori

dei cieli e della terra! È apparso ciò che non

era mai apparso prima. Colui Che dall’eternità aveva

nascosto il Volto alla vista della creazione è ora venuto».

Dalla sussurrante brezza che spira fra i suoi

rami si leva il grido: «Colui Che è il Signore sovrano

di tutto Si è manifestato: il Regno è di Dio!»., mentre

dalle sue acque scorrenti si ode il mormorio:

«Tutti gli occhi si rallegrano, poiché Colui Che nessuno

aveva veduto, il Cui segreto nessuno aveva penetrato,

ha sollevato il velo della gloria e scoperto il

volto della Bellezza».

14:15 Non guardare le creature di Dio se non con

occhio benevolo e misericordioso, poiché la Nostra

amorevole provvidenza ha pervaso tutte le cose create

e la Nostra grazia ha abbracciato la terra e i cieli.

Questo è il Giorno in cui i veri servi di Dio gustano

le acque vivificatrici del ricongiungimento, il Giorno

in cui coloro che Gli sono vicini possono dissetarsi

al fiume dolcemente scorrente dell’immortalità e coloro

che credono nella Sua unità possono bere il vino

della Sua Presenza, riconoscendo in Lui il Supremo

e Ultimo Fine di tutto, in Cui la Lingua della Maestà

e della Gloria lancia l’appello: «Il Regno è Mio. Io

sono, per Mio diritto, il suo Sovrano».

14:16 Così v’istruisce Colui che ha con Sé

il Libro Primigenio.

14:18 Beati coloro che, librandosi sulle ali della rinunzia,

hanno raggiunto lo stadio che, come Dio ha disposto,

prende sotto la sua ombra la creazione intera,

coloro che né vane fantasie di sapienti, né moltitudini

di eserciti terreni hanno potuto far deviare dalla

Sua Causa.

15:2 O mio servo, che hai cercato il beneplacito di

Dio e ti sei stretto al Suo amore nel Giorno in cui

tutti, fuorché i pochi dotati d’intuito, si sono staccati

da Lui! Ti renda Iddio, per la Sua grazia, una ricompensa

generosa, incorruttibile ed eterna per averLo tu

cercato nel Giorno in cui gli occhi erano ciechi. Sappi

che se ti rivelassimo una sola goccia dei diluvi che

per volere di Dio si sono riversati su di Noi per mano

degli invidiosi e dei maligni, piangeresti copiose

lacrime e lamenteresti giorno e notte la Nostra sorte.

Oh, potesse trovarsi un’anima perspicace ed equa

che riconoscesse le meraviglie di questa Rivelazione,

meraviglie che proclamano la sovranità di Dio e la

grandezza del Suo potere. Potesse tale uomo sorgere

e unicamente per amor di Dio ammonire privatamente

e apertamente gli uomini sì che s’adoprino ad aiutare

questo Essere vilipeso Che gli artefici d’iniquità

hanno così crudelmente afflitto.

15:5 O viandante, sorgi sul sentiero dell’Amore di Dio

e sostieni la Sua Causa. Dì: O genti, non barattate

questo Giovane né con le vanità di questo mondo né

con le delizie del cielo. Per la giustizia del vero unico

Dio! Un Suo capello vale più di tutto quello che è

nei cieli e sulla terra. Attenti, o uomini, a non lasciarvi

tentare di separarvi da Lui, in cambio dell’oro

e dell’argento che possedete. Che il Suo amore sia

una riserva di tesori per le vostre anime nel Giorno

in cui nessun altro che Lui vi gioverà, il Giorno in

cui ogni colonna sarà scossa, in cui persino la pelle

degli uomini si raggriccerà, in cui gli occhi tutti saranno

spalancati per il terrore. Dì: O genti! Temete

Dio e non vi allontanate sdegnosamente dalla Sua

Rivelazione. Prostratevi col viso a terra innanzi a

Dio e giorno e notte celebrate la Sua lode.

16:2 Il cuore umano si è così ottenebrato che né la

distruzione della città, né lo sgretolarsi della montagna

e neppure lo spaccarsi della terra ne scuotono il

torpore. Le allusioni fatte dalle Scritture sono state

spiegate, i segni in esse predetti sono stati rivelati e

il grido profetico si è levato incessantemente. Eppure

tutti, salvo quelli che Dio Si è compiaciuto di guidare,

sono disorientati dall’ebbrezza dell’ignavia!

3 Vedete come ogni giorno il mondo sia afflitto da

nuove calamità. La sua tribolazione continua ad ag-

gravarsi. Dal momento della rivelazione della Súriyi-

Rá’ís (Tavola a Rá’ís) sino al giorno d’oggi il

mondo non si è placato, né si sono tranquillizzati i

cuori dei suoi popoli. Ora è stato agitato da lotte e

dissensi, ora è stato sconvolto da guerre ed è caduto

vittima di malattie croniche. Il suo male s’avvicina

alla fase dell’inguaribilità assoluta, perché s’impedisce

al vero Medico di somministrare il rimedio,

mentre ai ciarlatani è fatta benevola accoglienza e

accordata piena libertà di azione… La polvere della

sedizione ha ottenebrato il cuore degli uomini e ne

ha accecato gli occhi. Ben presto si accorgeranno

delle conseguenze di ciò che le loro mani hanno operato

nel Giorno di Dio. Così vi ammonisce Colui

Che di tutto è informato, per ordine di Colui Che è il

Potentissimo, l’Onnipotente.

17:3 La terra è stata scossa, le montagne sono scomparse

e gli angeli Ci sono apparsi schiera a schiera.

La maggior parte della gente è confusa dall’ubriachezza

e porta impressi sul viso i segni della collera.

Così abbiamo radunato gli artefici d’iniquità. Li vediamo

precipitarsi verso il loro idolo. Dì: Nessuno

sarà al sicuro dal verdetto di Dio in questo Giorno. È

davvero un Giorno tremendo. Noi indichiamo loro

quelli che li hanno condotti alla perdizione. Li vedono,

ma non li riconoscono. Hanno gli occhi allucinati:

sono, in verità, ciechi. Prova ne siano le calunnie

che hanno pronunziato; le loro calunnie sono condannate

da Dio, l’Aiuto nel Pericolo, Colui Che esiste

da Sé.

17:6 Dì: La tribolazione è un orizzonte della Mia

Rivelazione. L’astro della grazia vi risplende, irradiandone

una luce che né nubi di fatue chimere umane

né fantasie di aggressore possono oscurare.

18:1 Dì: Abbiamo fatto sgorgare dal Nostro trono i

fiumi della parola divina sì che dal suolo dei vostri

cuori potessero sbocciare le tenere pianticelle della

saggezza e della comprensione. Non siete riconoscenti?

Coloro che non si degnano di adorare il loro

Signore saranno fra i reietti. E ogni qual volta son

loro ripetuti i Nostri versetti, persistono in orgoglioso

disprezzo e flagrante violazione della Sua legge, e

non lo sanno. Coloro che non hanno creduto in Lui

saranno in ombra di denso fumo. «L’Ora» li ha colti

nella dissolutezza. Sono stati acciuffati per i capelli,

e non lo sanno.

18:4 Dì: Non avete letto il Corano? Leggetelo, caso

mai troviate la verità, poiché questo Libro è in verità

la Retta Via. È la Via di Dio per tutti coloro che sono

nei cieli e per tutti coloro che sono in terra. Se

non vi siete curati del Corano, non può dirsi che il

Bayán vi sia lontano. Tenetelo aperto davanti agli

occhi. Leggetene i versetti, caso mai evitiate di

commettere ciò che farebbe lamentare e gemere i

Messaggeri di Dio.

5 Affrettatevi a uscire dai sepolcri. Per quanto

tempo ancora volete dormire? La tromba ha squillato

per la seconda volta. Chi state guardando? Questo è

il vostro Signore, il Dio di Misericordia. Guardate

come vi opponete ai Suoi segni! La terra ha tremato

per una forte scossa e ha deposto i suoi fardelli. Non

volete ammetterlo? Dì: Non volete riconoscere che

le montagne sono diventate come fiocchi di lana, che

le genti sono profondamente sgomente davanti alla

tremenda maestà della Causa di Dio? Guardate come

le loro case non siano che vuote rovine e loro stessi

un esercito sconfitto.

9 O Mio servo che hai volto il viso verso di Me!

Rendi grazie a Dio ché ti ha inviato questa Tavola in

questa Prigione, perché tu ricordi alle genti i giorni

del tuo Signore, il Gloriosissimo, l’Onnisciente. In

tal guisa abbiamo fondato per te, con le acque della

Nostra saggezza e dei Nostri detti, le basi del tuo

credo. Questa è, invero, l’acqua su cui è stato innal

zato il Trono del tuo Signore. «Il Suo Trono si librava

sulle acque». Medita in cuor tuo, sì che tu ne

comprenda il significato. Dì: Sia lode a Dio, Signore

di tutti i mondi.

19:1 A ogni cuore sottile e illuminato è evidente che

Dio, Essenza inconoscibile, Essere divino, è immensamente

eccelso al di là d’ogni attributo umano, come

esistenza corporea, ascesa e discesa, egresso e

regresso. Lungi dalla Sua gloria qualsiasi cosa lingua

umana possa adeguatamente cantare in Sua lode, o

cuore umano comprendere il Suo insondabile mistero!

Egli è, ed è sempre stato, celato nell’eternità antica

della Sua Essenza e resterà eternamente nascosto,

nella Sua Realtà, alla vista degli uomini. «Non

L’afferrano gli sguardi ed Egli tutti gli sguardi afferra.

È di sguardo sottile e di tutto ha notizia»…

4 Questi attributi di Dio non sono e non sono mai

stati concessi specialmente a certi Profeti e negati ad

altri. Anzi tutti i Profeti, gli eletti, i santi e i Messaggeri

prescelti di Dio sono senza eccezione portatori

dei Suoi nomi e personificazioni dei Suoi attributi.

Differiscono soltanto nell’intensità della rivelazione

e nella relativa potenza della luce. Così come Egli ha

rivelato: «Di tali Apostoli alcuni li abbiam resi superiori

agli altri».

5 È perciò dimostrato in modo chiaro ed evidente

che nell’intimo Tempio di questi Profeti ed Eletti di

Dio è rispecchiata la luce dei Suoi nomi infiniti e dei

Suoi eccelsi attributi, anche se la luce di alcuni di

loro può apparentemente non essere rivelata agli occhi

degli uomini da questi Templi luminosi. Se un

certo attributo di Dio in apparenza non è stato manifestato

esteriormente da queste Essenze del Distacco,

ciò non implica affatto che Coloro Che sono Albe

degli attributi di Dio e Tesori dei Suoi santi nomi,

effettivamente non lo posseggano. Dunque queste

Anime illuminate, questi Volti leggiadri, sono stati

tutti dotati di tutti gli attributi di Dio, quali sovranità,

dominio e simili, anche se esteriormente sembrano

privi di ogni maestà terrena.

21:1 O Salmán! La porta della sapienza dell’Essere

Antico è sempre stata e continuerà per sempre ad

essere chiusa agli uomini. Nessun intelletto umano

otterrà mai accesso alla Sua santa corte. Però, come

pegno della Sua misericordia e come prova della Sua

premura amorosa, Egli ha manifestato agli uomini

gli Astri della Sua guida divina, i Simboli della Sua

unità divina e ha stabilito che conoscere queste sante

Persone equivalga a conoscere la Sua Persona. Chi

riconosce loro ha riconosciuto Dio. Chi porge orecchio

al loro appello ha porto orecchio alla Voce di

Dio e chi attesta la verità della loro Rivelazione ha

attestato la verità di Dio Stesso. Chi s’allontana da

loro s’è allontanato da Dio e chi non crede in loro

non ha creduto in Dio. Ciascuno di loro è la Via di

Dio che unisce questo mondo coi reami superni e lo

Stendardo della Sua Verità per tutti coloro che sono

nei regni della terra e del cielo. Essi sono le Manifestazioni

di Dio fra gli uomini, le testimonianze della

Sua Verità e i segni della Sua gloria.

22:3 Pertanto se una di queste sante Manifestazioni proclamasse:

«Sono il ritorno di tutti i Profeti», direbbe la

pura verità. In tal modo, in ogni Rivelazione che segue

vi è di fatto il ritorno di quella precedente e questa

verità è conclusivamente comprovata…

4Com’Egli disse: «Di tali Messaggeri Divini alcuni li

abbiam resi superiori ad altri; fra essi c’è chi parlò

con Dio, ed Egli ne ha elevati alcuni di vari gradi.

Così demmo a Gesù, figlio di Maria, prove chiare e

Lo confermammo con lo Spirito Santo».

5 A causa di questa differenza di stadio e missione

le parole e le affermazioni che scaturiscono da queste

Sorgenti di sapienza divina sembrano contraddirsi

e differire. Ma agli occhi di coloro che sono iniziati

ai misteri della saggezza divina, tutti i loro discorsi

non sono, in realtà, che espressione di un’unica Verità.

La maggior parte della gente, non essendo riuscita

a valutare gli stadi ai quali Ci siamo riferiti, è perplessa

e inquieta di fronte alle espressioni diverse

pronunziate dalle Manifestazioni, che sono, poi, essenzialmente

le stesse.

7 Osservate alla luce del secondo stadio – stadio di

diversità, differenziazione, limitazioni temporali,

caratteristiche e regole – esse dimostrano assoluto

asservimento, completa abnegazione e totale rinunzia.

Com’Egli ha detto: «Sono il servo di Dio. Non

sono che un uomo come voi»…

8 Se una delle Manifestazioni universali di Dio

dichiarasse: «Sono Dio», direbbe esattamente la verità

senza dare adito a dubbi. Poiché è stato ripetutamente

dimostrato che con la loro Rivelazione, i loro

attributi e nomi, appaiono nel mondo la Rivelazione,

il nome e gli attributi di Dio. Così Egli ha rivelato:

«E non eri Tu a lanciar frecce, bensì Dio le lancia-

va». E inoltre dice: «In verità, coloro che prestano

giuramento di fedeltà a Te, prestan giuramento di

fedeltà a Dio». E se una di esse proferisse questa dichiarazione:

«Sono il Messaggero di Dio», direbbe la

verità senz’alcun dubbio. Com’Egli dice: «Muḥammad

non è padre di nessuno fra i vostri uomini, bensì

è il Messaggero di Dio». Esaminate sotto questa luce,

non sono altro che Messaggeri di quel Re ideale,

di quell’essenza immutabile. E se tutte affermassero:

«Sono il suggello dei Profeti», affermerebbero il vero,

senza la minima ombra di dubbio. Poiché sono

una sola persona, una sola anima, un solo spirito, un

solo essere, una sola rivelazione. Sono tutte Manifestazioni

del «Principio»e della «Fine», del «Primo» e

dell’«Ultimo», del «Visibile» e del «Celato», di tutto

ciò che concerne Colui Che è l’intimo Spirito degli

Spiriti e l’eterna Essenza delle Essenze.

9Poiché entro quella Corte il minimo sussurro di sé è

segno di autoaffermazione e di esistenza indipendente.

Agli occhi di coloro che sono pervenuti a quella

Corte un’idea simile è, di per sé, una grave trasgressione.

23:1 Considera le precedenti generazioni. Osserva

come ogni qual volta l’Astro della generosità divina

ha irradiato la luce della Sua Rivelazione sul

mondo, la gente della Sua Era si è sollevata contro

di Lui e ha respinto la Sua verità. Coloro che erano

considerati capi fra gli uomini si sono invariabilmente

sforzati d’impedire ai loro seguaci di

volgersi verso Colui Che è l’Oceano della sconfinata

generosità di Dio.

2 Vedi come, in seguito al verdetto pronunciato dai

teologi della Sua epoca, la gente abbia gettato nel

fuoco Abramo, l’Amico di Dio, come Mosè, Colui

Che conversò con l’Onnipotente, sia stato accusato

di essere un impostore e un calunniatore. Rifletti

come Gesù, lo Spirito di Dio, sia stato trattato dai

Suoi nemici, nonostante la Sua ineffabile mansuetudine

e la sublime tenerezza Suo cuore. L’ostilità che

Egli, Essenza dell’Essere e Signore del visibile e

dell’invisibile, dové affrontare, fu così feroce che

non aveva neppure dove posare il capo. Errò senza

posa da un luogo all’altro privo di una stabile dimora.

Rifletti su quello che accadde a Muḥammad, il

Suggello dei Profeti, possa la vita di tutti esserGli

offerta in sacrificio! Quali gravi afflizioni i capi degli

Ebrei e degli idolatri inflissero a Colui Che è il

Signore sovrano di tutto, per aver Egli proclamato

l’unità di Dio e la verità del Suo Messaggio! Per la

giustizia della Mia Causa! La Mia Penna geme e tutte

le cose create versano tutte le loro lacrime davanti

ai dolori che Egli soffrì per mano di coloro che hanno

infranto il Patto di Dio, violato il Suo Testamento,

respinto le Sue prove e contestato i Suoi segni.

Narriamo ciò che è accaduto nel passato perché tu

comprenda.

3 Hai saputo quanto duramente siano stati afflitti i

Profeti di Dio, i Suoi Messaggeri e i Suoi Eletti. Soffermati

a meditare sul motivo e sulla ragione che

hanno causato tale persecuzione. In nessuna epoca,

in nessuna Dispensazione, i Profeti di Dio sono sfuggiti

alla blasfemia dei nemici, alla crudeltà degli

oppressori, alla denunzia dei dotti del tempo che

apparivano camuffati di rettitudine e pietà. Giorno e

notte hanno sopportato agonie che nessuno potrà mai

misurare eccetto la sapienza dell’unico vero Dio,

esaltata sia la Sua gloria.

24:1 Badate, o credenti nell’Unità di Dio, di non

essere tentati di fare differenze fra le Manifestazioni

della Sua Causa o di discriminare i segni che hanno

accompagnato e proclamato la loro Rivelazione.

Questo è indubbiamente il vero significato

dell’Unità divina, se siete di coloro che comprendono

e credono in questa verità. Siate certi soprattutto

che le opere e le azioni di tutte queste Manifestazioni

di Dio, anzi qualunque cosa appartenga a loro o

essi manifesteranno in avvenire, sono tutte cose ordinate

da Dio e tutte riflettono la Sua Volontà e il

Suo Intento. Chi fa la benché minima differenza fra

le loro persone, le loro parole, i loro messaggi, i loro

atti e le loro maniere non ha invero creduto in Dio,

non ha accettato i Suoi segni e ha tradito la Causa

dei Suoi Messaggeri.

25:1 È evidente che ogni epoca in cui è vissuta una

Manifestazione di Dio è divinamente ordinata e, in

un certo senso, può essere definita il Giorno fissato

di Dio. Ma il Giorno presente è unico e deve essere

distinto da quelli che l’hanno preceduto. La designazione

«Suggello dei Profeti» rivela pienamente il

Suo stadio. Il Ciclo Profetico si è veramente chiuso.

La Verità Eterna è ora apparsa. Egli ha issato

l’Insegna del Potere e irradia ora sul mondo il terso

splendore della Sua Rivelazione.

26:2 Un’emanazione dell’insondabile profondità della

Sua Volontà sovrana e onnipresente ha, dal nulla assoluto,

tratto all’esistenza una creazione infinita nella

sua portata e immortale nella sua durata. Le meraviglie

della Sua munificenza non potranno mai cessare

e il rivolo della Sua grazia misericordiosa non

potrà mai essere arrestato. Il processo della Sua creazione

non ha avuto principio e non può aver fine.

27:1 Come avrebbe altrimenti potuto

l’assoluto nulla acquistare da sé la dignità e la capacità

di emergere dallo stato dell’inesistenza al regno

dell’esistenza?

2 Dopo aver creato il mondo e tutto ciò che in esso

vive e si muove, Egli, per opera del Suo Volere sovrano

e illimitato, scelse di conferire all’uomo

l’esclusivo privilegio e la facoltà di conoscerLo e

amarLo – una facoltà che deve essere considerata

l’impulso generatore e lo scopo principale che contrassegna

l’intera creazione…

4 E siccome non può esservi alcun legame di

diretta comunicazione che unisca l’unico vero Iddio

alla Sua creazione e nessuna somiglianza potrà mai

esistere fra il transitorio e l’Eterno, il contingente e

l’Assoluto, Egli ha comandato che in ogni epoca e in

ogni dispensazione un’Anima pura e immacolata si

manifesti nei regni della terra e del cielo. A

quest’Essere imponderabile, misterioso ed etereo,

Egli ha assegnato una doppia natura, quella fisica,

che appartiene al mondo della materia, e quella spiri-

tuale che nasce dalla sostanza di Dio Stesso. Gli ha

inoltre conferito un doppio stadio. Il primo stadio,

relativo all’intima realtà, Lo rappresenta come Uno

la Cui voce è la voce di Dio Stesso. Lo attesta la

tradizione: «Complessa e misteriosa è la Mia

relazione con Dio. Io sono Lui Stesso ed Egli è Me

Stesso, eccetto che io sono quel che sono ed Egli è

quel che è». Egualmente le parole: « Sorgi, o

Muḥammad, poiché, ecco, Amante e Amato sono

ricongiunti e resi una cosa sola in Te». Egli ha anche

detto: «Non v’è alcuna differenza fra Te e Loro,

eccetto che Essi sono Tuoi servi». Il secondo stadio è

quello umano, illustrato dai seguenti versetti: «Io

non sono che un uomo come voi», «Dì: Lode al mio

Signore! Sono Io, un apostolo, più di un uomo?».

Queste essenze della Rinunzia, queste Realtà

risplendenti sono i canali dell’onnipresente grazia di

Dio. Guidate dalla luce dell’inestinguibile guida e

investite di suprema sovranità, sono incaricate di

servirsi dell’ispirazione delle loro parole, delle

effusioni della loro infallibile grazia e della

santificante brezza della loro Rivelazione per

purificare dalla patina e dalla polvere delle cure e

delle limitazioni terrene ogni cuore desideroso e ogni

spirito ricettivo. Allora e soltanto allora il Pegno di

Dio, latente nella realtà dell’uomo, emergerà

risplendente come l’Astro ascendente della divina

Rivelazione da dietro il velo che lo cela e pianterà il

vessillo della sua rivelata gloria sulle vette dei cuori

umani.

5 Dalle allusioni e dai passi precedenti risulta

indubbiamente chiaro che nei regni della terra e del

cielo bisogna che si manifesti un Essere, un’Essenza

che agisca da Manifestazione e Veicolo per trasmettere

la grazia della Divinità, il Signore sovrano di

tutto. Grazie agli Insegnamenti di questo Astro di

Verità, tutti gli uomini progrediscono e si sviluppano

fino conseguire lo stadio in cui possono mostrare le

forze potenziali delle quali il loro intimo vero essere

è stato dotato. È proprio per questo scopo che in ogni

epoca e in ogni dispensazione sono apparsi fra

gli uomini i Profeti di Dio e i Suoi Eletti e hanno

emanato un tale potere che non poteva essere generato

altro che da Dio e una potenza che soltanto

l’Eterno può rivelare.

29:1 Lo scopo di Dio nel creare l’uomo è stato e sarà

sempre quello di renderlo capace di conoscere il suo

Creatore e di pervenire alla Sua Presenza. Di questa

mèta eccelsa, di questo supremo fine fanno fede inequivocabilmente

tutti i Libri sacri e tutte le potenti

Scritture divinamente rivelate. Chi ha riconosciuto

l’Alba della guida divina ed è entrato nella Sua santa

corte s’è avvicinato a Dio e ha raggiunto la Sua Presenza,

Presenza che è il vero Paradiso di cui le più

alte magioni del cielo non sono che un simbolo.

3 Che le Manifestazioni della giustizia divina, le

Albe della grazia celeste siano sempre state prive di

dominio terreno e sprovviste di mezzi di autorità terrena

al loro apparire fra gli uomini dev’essere attribuito

allo stesso principio di separazione e distinzione

che animò il divino Intento. Se l’Essenza Eterna

manifestasse tutto ciò che è latente in Lei, se splendesse

in piena gloria, non si troverebbe alcuno che

dubitasse del Suo potere o rinnegasse la Sua verità.

Anzi tutte le cose create sarebbero così abbagliate e

folgorate dall’evidenza della Sua luce da esserne annientate.

Come si potrebbero allora separare in tali

circostanze i timorati di Dio dai perversi!

4 Questo principio si è estrinsecato in tutte le

precedenti Dispensazioni ed è stato abbondantemente

dimostrato… È per questa ragione che, in ogni

epoca, quando è apparsa una nuova Manifestazione e

una nuova rivelazione del potere trascendente di Dio

è stata concessa agli uomini, coloro che non hanno

creduto in Essa, ingannati dall’apparizione dell’impareggiabile

ed eterna Beltà in forma di uomo mortale,

non sono riusciti a riconoscerLa. Hanno errato

lontano dal Suo sentiero e schivato la Sua compagnia…

la compagnia di Colui Che è il Simbolo della

vicinanza di Dio. Sono perfino insorti a decimare i

ranghi dei fedeli e a sterminare coloro che credevano

in Lui.

31:1 Osserva con l’occhio interiore la catena di

Rivelazioni successive che collega la Manifestazione

di Adamo a quella del Báb. Attesto innanzi a Dio

che ciascuna di queste Manifestazioni è stata inviata

per opera della Volontà e Finalità divine, che ciascuna

di esse è stata apportatrice di un Messaggio specifico,

che a ciascuna è stato affidato un Libro divinamente

rivelato e ordinato di svelare i misteri di una

Tavola possente. La portata della Rivelazione con la

quale ciascuna di loro si è identificata era stata esattamente

predisposta. In verità, questo è un pegno del

Nostro favore verso di esse, se foste di coloro che

capiscono questa verità… E quando questo processo

di Rivelazione progressiva è culminato nello stadio

in cui il Suo sembiante impareggiabile, sacrosanto

ed eccelso doveva svelarsi agli occhi degli uomini,

Egli ha deciso di nascondere la Sua Persona dietro

mille veli per tema che occhi profani e mortali scoprissero

la Sua gloria. Lo ha fatto nel momento in

cui si riversarono su di Lui i segni e i pegni di una

Rivelazione divinamente designata – segni e pegni

che nessuno può ravvisare eccetto il Signore, vostro

Dio, il Signore di tutti i mondi. E allorché il tempo

stabilito per l’occultazione si fu compiuto, benché

avvolto ancora in miriadi di veli, sprigionammo un

bagliore infinitesimo della sfolgorante Gloria che

avvolge il Volto del Giovane ed ecco, tutte le schiere

degli abitatori dei Reami supremi furono colte da

violento turbamento e i favoriti di Dio si prostrarono

adoranti innanzi a Lui. In verità, Egli ha manifestato

una gloria che nessuno nell’intera creazione aveva

mai veduto, poiché Si è levato di persona a proclamare

la Sua Causa a tutti coloro che sono nei cieli e

in terra.

32:2 Tali sono state le perversità e le colpe degli uomini,

così crudeli le prove inflitte ai Profeti di Dio e ai loro

prediletti, che l’umanità intera merita di essere

tormentata e perire. Però, la celata e amorevolissima

provvidenza di Dio l’ha protetta e continuerà a proteggerla,

con mezzi visibili e invisibili, dal castigo

che merita per la sua malvagità. Pondera ciò in cuor

tuo perché ti sia rivelata la verità e resti saldo sul

Suo cammino.

33:1 Abbiamo decretato che il Verbo di Dio e tutte le

sue potenzialità si manifestino agli uomini in esatta

conformità con le condizioni già predisposte da Colui

Che è l’Onnisciente, il Più Saggio. Abbiamo inoltre

ordinato che il velo che Lo cela non sia altri che

la sua Persona. Questo è invero il Nostro potere di

raggiungere il Nostro Scopo. Se il Verbo liberasse

all’improvviso tutte le energie latenti, nessuno potrebbe

sopportare il peso di una così potente Rivelazione.

Anzi tutto quello che è in cielo e in terra fuggirebbe

costernato davanti ad esso.

2 Considera ciò che è stato inviato a Muḥammad,

l’Apostolo di Dio. La portata della Rivelazione della

quale era latore era stata chiaramente prestabilita da

Colui Che è l’Onnipotente, il Potentissimo. Ma coloro

che Lo sentirono poterono capire il Suo fine soltanto

secondo la misura del proprio stadio e della

propria capacità spirituale. Egli perciò scoprì il Volto

della Saggezza adeguatamente alla loro possibilità

di sostenere il peso del Suo Messaggio. Non appena

l’umanità ebbe raggiunto lo stadio della maturità, il

Verbo rivelò agli occhi degli uomini le energie latenti

delle quali era stato dotato – energie che si palesarono

nel pieno della gloria quando l’Antica Beltà

apparve nell’anno sessanta nella persona di ‘Alí-

Muḥammad, il Báb.

34:3 Nella tua stimata lettera Mi chiedi

quale dei profeti di Dio si debba considerare superiore

agli altri. Sappi per certo che l’essenza di tutti i

Profeti di Dio è una e la stessa. La loro unità è assoluta.

Dio, il Creatore, dice: Non v’è differenza alcuna

fra i Latori del Mio Messaggio. Hanno tutti un

solo scopo; il loro segreto è lo stesso segreto.

5 A ciascun Profeta Che l’Onnipotente e

Impareggiabile Creatore ha designato di inviare ai

popoli della terra è stato affidato un Messaggio e dato

l’incarico di agire nel modo migliore per venire

incontro alle esigenze dell’epoca in cui è apparso.

Nell’inviare i Suoi Profeti agli uomini, Dio ha un

duplice scopo. Il primo è quello di liberare i figli degli

uomini dalle tenebre dell’ignoranza e di guidarli

verso la luce della vera comprensione. Il secondo è

quello di assicurare la pace e la tranquillità

dell’umanità provvedendo tutti i mezzi adeguati per

poterle stabilire.

6 I Profeti di Dio devono essere considerati dei

medici il cui compito è quello di favorire il benessere

del mondo e dei suoi popoli e di guarire, mediante

lo spirito dell’unicità, la malattia di un’umanità divisa.

Nessuno ha il diritto di dubitare delle loro parole

e di criticarne il comportamento, poiché essi sono gli

unici che possono pretendere di aver capito il paziente

e diagnosticato esattamente i suoi mali.

7 Poiché ogni epoca richiede una nuova misura della

luce di Dio. Ogni Rivelazione divina è stata inviata

in modo confacente alle condizioni dell’epoca in cui

è apparsa.

35:1 Poiché in quei giorni Colui

Che è la Verità Eterna Si manifesta conformemente

a ciò che Egli Stesso ha stabilito e non secondo i desideri

e le aspettative degli uomini. Com’Egli ha ri-

velato: «Ogni qual volta un Apostolo viene a voi con

ciò che le vostre anime non desiderano, vi gonfiate

d’orgoglio e trattate gli uni come impostori e trucidate

gli altri».

3 Considera la Dispensazione di Gesù Cristo.

Osserva come i sapienti di quella generazione, benché

aspettassero ansiosamente la venuta del Promesso,

Lo abbiano rinnegato. Tanto Anna, il più sapiente

teologo del Suo tempo, quanto Caifa, il grande sacerdote,

Lo accusarono ed emisero una sentenza di

morte contro di Lui.

4 Egualmente, quando apparve Muḥammad, il

Profeta di Dio – possano tutti gli uomini essere sacrificati

per Lui – nei primi tempi della Sua Rivelazione

i sapienti della Mecca e di Medina insorsero

contro di Lui e respinsero il Suo Messaggio, mentre

coloro che erano privi di ogni sapere riconobbero e

abbracciarono la Sua Fede.

6 Che essi credano o no nella

Mia Causa non può né giovarMi né nuocerMi. Li

invitiamo unicamente per amor di Dio. Egli, in verità,

può fare a meno di tutte le Sue creature.

37:1 Benedetto l’uomo che fa professione di fede in

Dio e nei Suoi segni e riconosce che «non Gli sarà

chiesto conto delle Sue azioni». Dio ha fatto di questo

riconoscimento l’ornamento e il vero fondamento

di ogni credo. Da questo dipende l’accettazione di

ogni buona azione. Fissate bene gli occhi su di esso a

che, forse, il sussurrio dei ribelli non vi faccia errare.

2 Se anche Egli decretasse che è permesso ciò che

da tempo immemorabile è stato proibito, e proibito

ciò che in ogni epoca è stato ritenuto giusto, nessuno

avrebbe il diritto di discutere la Sua autorità. Colui

che esitasse, anche meno di un attimo, sarebbe considerato

trasgressore.

3 Chiunque non abbia riconosciuto questa sublime

e fondamentale verità e non sia riuscito a raggiungere

questo stadio eccelso, i venti del dubbio lo

agiteranno e i discorsi degli infedeli gli

frastorneranno l’anima. Colui che avrà riconosciuto

questo principio avrà il dono della più perfetta

costanza.

38:1 Sappi con certezza che in ogni Dispensazione la

luce della Rivelazione divina è stata concessa agli

uomini in proporzione diretta alla loro capacità spirituale.

43:6 Per opera di ogni versetto rivelato dalla Penna dell’Altissimo, le

porte dell’amore e dell’unità sono state disserrate e

spalancate innanzi agli uomini. Abbiamo già dichia-

rato tempo addietro – e la Nostra Parola è verità:

«Associatevi con i seguaci di tutte le religioni in ispirito

di amicizia e di cameratismo». Tutto ciò che

ha portato i figli degli uomini a sfuggirsi ed è stato

ragione di discordia e divisione fra loro e stato annullato

ed abolito per opera della rivelazione di queste

parole.

8 Gli appelli e il messaggio

che abbiamo lanciati non sono stati destinati a raggiungere

o a beneficare una nazione o un popolo soltanto.

L’umanità intera deve attenersi con fermezza a

tutto ciò che le è stato concesso e rivelato. Allora, e

soltanto allora, raggiungerà la vera libertà.

Vedi come alla maggioranza degli uomini sia stata

conferita la capacità di ascoltare l’eccelso Verbo di

Dio – Verbo dal quale dipendono l’unione e la resurrezione

spirituale di tutti gli uomini.

10 O voi che dimorate sulla terra! I tratti distintivi

dell’eccellenza di questa Rivelazione Suprema consistono

nell’aver Noi, da un canto, cancellato dalle

pagine del Sacro Libro di Dio tutto ciò che è stato

ragione di discordia, malvagità e cattiveria fra i figli

degli uomini e, dall’altro, decretato i requisiti essenziali

della concordia, della comprensione e dell’unità

completa ed eterna. Felici coloro che osservano i

Miei statuti!

44:2 Certuni, tanto fra il popolo quanto fra i nobili,

hanno obiettato che quest’Essere vilipeso non appartiene

ad alcun ordine ecclesiastico né discende dal

Profeta. Dì: O voi che ritenete di esser giusti! Fermatevi

a riflettere e riconoscerete quanto infinitamente

superiore sia il Suo presente rango a quello che secondo

voi dovrebbe possedere. La Volontà dell’Onnipotente

ha decretato che la Sua Causa uscisse e si

manifestasse da una casa completamente sprovvista

di tutto ciò che i teologi, i dottori, i sapienti e gli studiosi

comunemente posseggono.

51:1 O Genti! Giuro per l’unico vero Dio! Questo è

l’Oceano dal quale sono derivati tutti i mari e nel

quale, infine, ciascuno di essi confluirà. Da Lui sono

stati generati tutti i Soli e a Lui tutti ritorneranno.

Per Suo potere gli Alberi della Rivelazione divina

hanno dato i loro frutti, ciascuno dei quali è stato

inviato in forma di Profeta, recando un messaggio

alle creature di Dio in ciascuno dei mondi, il numero

dei quali soltanto Dio, nella Sua sapienza universale,

può contare. Tutto questo Egli ha fatto con una sola

Lettera del Suo Verbo, rivelata dalla Sua Penna –

Penna guidata dal Suo Dito, Dito sorretto dal potere

della Verità divina.

52:4 Dì: La prima e principale testimonianza che

afferma la Sua verità è il Suo Essere. Dopo questa

testimonianza viene la Sua Rivelazione. Per coloro

che sono incapaci di riconoscere l’una o l’altra Egli

ha stabilito quale prova della Sua realtà e della Sua

verità le parole che ha rivelate.

6 Purificate la vista per poterne scorgere la gloria con i vostri

occhi e non dipendere dalla vista d’altri fuor che

la vostra, poiché Dio non ha mai sovraccaricato

un’anima al di là delle sue forze. Questo è stato inviato

ai Profeti e ai Messaggeri dell’antichità e riportato

in tutte le Scritture.

59:1 Benché l’intento di Colui Che è la Verità Eterna sia stato

quello di conferire vita eterna a tutti gli uomini e di

garantire sicurezza e pace, pure, osserva com’essi si

siano levati a spargere il sangue dei Suoi diletti e

abbiano pronunziata contro di Lui sentenza di morte.

5 Se fossero svelati i misteri che nessuno tranne

Dio conosce, l’umanità intera constaterebbe le prove

di una perfetta e compiuta giustizia. Con indiscussa

certezza tutti gli uomini si atterrebbero ai Suoi comandamenti

e li osserverebbero scrupolosamente.

61:1 Il mondo è in agitazione e la sua inquietudine

aumenta di giorno in giorno. Il suo viso è rivolto verso

la perversità e la miscredenza. Tale sarà la sua

triste sorte che svelarla adesso non sarebbe né conveniente

né opportuno. La sua perversità durerà a

lungo e all’ora stabilita apparirà improvvisamente

ciò che farà tremare le membra dell’umanità. Allora,

e soltanto allora, sarà issato lo Stendardo divino e

l’Usignolo del Paradiso gorgheggerà la sua melodia.

66:6 O genti, i giorni della vostra vita sono quasi tutti

trascorsi e la fine s’avvicina rapidamente. Mettete

dunque da parte le cose che avete escogitato e alle

quali siete attaccati e aggrappatevi saldamente ai

precetti di Dio, sì che possiate ottenere ciò che Egli

ha predisposto per voi ed esser fra coloro che

percorrono una retta via. Non gioite delle cose del

mondo e dei suoi effimeri ornamenti, né riponete su

di essi le vostre speranze. Confidate nel ricordo di

Dio, l’Eccelso, il Più Grande. Fra non molto Egli

ridurrà in nulla tutte le cose che possedete. Siate

timorati di Lui. Non dimenticate il Suo patto con voi

e non siate fra coloro che sono separati da Lui come

da un velo.

8 Non caricate nessun’anima con un fardello che

non desiderereste fosse posto su di voi e non desiderate

per nessuno ciò che non desiderereste per voi

stessi. Questo è il Mio miglior consiglio per voi, se

solo l’osservaste!

9 Rispettate i teologi e i sapienti fra voi, coloro il

cui comportamento è in armonia con quello che professano,

che non oltrepassano i limiti fissati da Dio e

giudicano conforme ai Suoi comandamenti rivelati

nel Suo Libro. Sappiate che essi sono le lampade che

guidano coloro che sono nei cieli e sulla terra. Coloro

che ignorano e trascurano i teologi e i sapienti che

vivono fra loro hanno invero barattato il favore che

Dio aveva loro accordato.

10 Egli, invero, accrescerà la ricompensa

di coloro che sopportano pazientemente.

11 Sappiate che, da tempo immemorabile, le prove e

le tribolazioni sono state la sorte dei Prescelti e degli

amati di Dio e di quelli fra i Suoi servi che si sono

distaccati da tutto fuorché da Lui, coloro che né beni

né traffici distraggono dal ricordo dell’Onnipotente,

coloro che non parlano prima ch’Egli abbia parlato e

al Suo comando operano. Tale è il metodo di Dio

applicato in passato e tale rimarrà in avvenire. Benedetti

coloro che sopportano con fermezza, coloro che

sono pazienti nelle infermità e nelle privazioni, che

non si lamentano di ciò che accade loro e percorrono

la via della rassegnazione…

12 S’avvicina il giorno in cui Dio susciterà un

popolo che rammenterà i Nostri giorni, che narrerà la

storia dei Nostri patimenti, che chiederà la reintegrazione

dei Nostri diritti a coloro che senza ombra di

prova Ci hanno trattato con manifesta ingiustizia.

Dio ha certamente il dominio sulla vita di coloro che

Ci hanno fatto torto e ben conosce le loro azioni.

Senza dubbio li colpirà per i loro peccati. In verità,

Egli è il più severo dei giustizieri.

67:1 In questa Rivelazione è apparso ciò che non era

mai apparso prima. Quanto agli infedeli che hanno

visto ciò che si è manifestato, essi mormorano e dicono:

«In verità, egli è un mago che ha ordito una

menzogna contro Dio». Sono invero gente abietta.

5 Per il Mio Essere! Chiunque nelle ère passate Ci

abbia chiesto di produrre i segni di Dio, non appena

glieli rivelammo, rinnegò la verità di Dio. Ma la gente

è rimasta, perlopiù, indifferente.

68:2 O frutto del Mio Albero, sappi che i decreti

dell’Ordinatore Sovrano relativi al fato e alla predestinazione

sono di due generi. Devono essere ubbiditi

e accettati entrambi. L’uno è irrevocabile, l’altro,

come lo chiamano gli uomini, è imminente. Al primo,

tutti devono sottomettersi incondizionatamente,

perché è fissato e stabilito. Dio può, però, cambiarlo

o revocarlo. Ma poiché il male che risulterebbe da

un tale cambiamento sarebbe peggiore che se il decreto

rimanesse inalterato, tutti devono volontariamente

sottomettersi a ciò che Dio ha voluto e attenervisi

con fiducia.

3 Il decreto imminente, invece, è tale che la

preghiera e le suppliche possono riuscire a stornarlo.

70:1 L’equilibrio del mondo è stato sconvolto dalla

vibrante influenza di questo grandioso, di questo

nuovo Ordine Mondiale. La vita ordinata dell’umanità

è stata rivoluzionata dall’azione di questo Sistema

unico e meraviglioso, di cui occhio mortale

non ha mai visto l’eguale.

2 Immergetevi nell’oceano delle Mie parole per

districarne i segreti e scoprire le perle di saggezza

celate nelle sue profondità. Attenti a non esitare nella

vostra determinazione di accettare la verità di questa

Causa, una Causa per la quale le potenzialità della

possanza di Dio sono state rivelate e la Sua sovranità

stabilita. Con volti raggianti di gioia accorrete a Lui.

71:1 Chi Mi ha riconosciuto si leverà

a servirMi con tale risolutezza che le forze della terra

e del cielo saranno incapaci di sconfiggere il suo

proponimento.

72:1 Che i vostri cuori non si turbino, o genti, quando

la gloria della Mia Presenza si ritrarrà e l’oceano dei

Miei detti si placherà. V’è una saggezza nella Mia

presenza fra voi e ve n’è un’altra ancora nella Mia

assenza, imperscrutabile a tutti fuorché a Dio,

l’Incomparabile, l’Onnisciente. In verità, vi osserviamo

dal Nostro regno di gloria e aiuteremo chiunque

si leverà per il trionfo della Nostra Causa con le

schiere delle legioni superne e una corte dei Nostri

angeli prediletti.

2 O popoli della terra! Dio, l’Eterna Verità, Mi è

testimone che rivoli d’acque fresche dolcemente

scorrenti sono sgorgate dalle rocce per la dolcezza

delle parole pronunciate dal vostro Signore, l’Incoercibile;

e ancora voi dormite. Gettate via ciò che

possedete e, sulle ali del distacco, libratevi al di sopra

di tutte le cose create. Così vi ordina il Signore

del creato, il movimento della Cui Penna ha rivoluzionato

l’anima dell’umanità.

4 Badate che i desideri della carne e di una corrotta

inclinazione non provochino divisioni fra voi. Siate

come le dita di una mano e le membra di un corpo.

Così vi consiglia la Penna della Rivelazione, se siete

fra coloro che credono.

73:1 Come la concezione della fede esiste dal principio che non

ha principio e durerà fino alla fine che non ha fine,

così il vero credente vivrà ed esisterà eternamente. Il

suo spirito graviterà per sempre attorno alla Volontà

di Dio. Egli durerà quanto durerà Dio Stesso.

74:1 Ogni parola che esce dalla bocca di Dio è dotata

di tale potenza da infondere nuova vita in ogni forma

umana, se siete fra coloro che comprendono questa

verità.

79:1 In verità Io dico che la creazione di Dio abbraccia mondi oltre

questo mondo e altre creature oltre queste. In ciascuno

di questi mondi Egli ha creato cose che nessuno può

indagare all’infuori di Lui, l’Indagatore di tutto, il Più

Saggio. Medita su ciò che ti abbiamo rivelato affinché

tu possa scoprire il disegno di Dio, il tuo Signore, il

Signore di tutti i mondi. In queste parole sono racchiusi

i misteri della saggezza divina. Ci siamo astenuti

dal soffermarCi su questo tema a causa delle azioni

di coloro che le Nostre parole hanno creato, se

siete di quelli che porgono orecchio alla Nostra Voce.

80:1 Mi hai chiesto se, a parte i Profeti e gli eletti di

Dio, l’uomo conserverà, dopo la morte fisica, la

stessa individualità, personalità, coscienza e intelletto

che caratterizzano la sua vita in questo mondo. Se

così fosse, tu dici, come mai, mentre una piccola lesione

delle facoltà mentali, come uno svenimento o

una grave malattia, lo priva della coscienza e

dell’intendimento e invece la morte, che implica la

decomposizione del corpo e la dissociazione dei suoi

elementi, non ha il potere di distruggere

quell’intelletto e di estinguere quella coscienza?

Come si può concepire che la coscienza e la personalità

dell’uomo permangano, quando gli essenziali

strumenti necessari a farle esistere e funzionare sono

completamente disintegrati?

2 Sappi che l’anima umana è al disopra e indipendente

da tutte le infermità del corpo o della mente. Il

fatto che una persona malata mostri segni di debolezza

è da ricercarsi negli ostacoli che s’interpongono

fra l’anima e il corpo, poiché l’anima, di

per sé, resta immune da qualsiasi infermità del corpo.

Considera la luce di una lampada. Benché un oggetto

esterno possa interferire con la sua luminosità,

la luce continua a splendere con potere inalterato.

Similmente ogni malattia che affligge il corpo

dell’uomo è un impedimento che impedisce

all’anima di manifestare la sua forza e il suo potere

intrinseci. Ma quando lascia il corpo, essa mostra

tale ascendenza e rivela tale potenza che nessuna

forza terrena può eguagliare. Ogni anima pura, gentile

e santificata è dotata d’immensa forza e gode di

una gioia immensa.

82:2 Chiunque in questo Giorno non abbia lasciato

che i dubbi e le idee degli uomini lo allontanino da

Colui Che è l’Eterna Verità e non abbia permesso

che il tumulto provocato dalle autorità ecclesiastiche

e secolari lo distolga dal riconoscere il Suo Messaggio

sarà considerato da Dio, il Signore di tutti gli

uomini, uno dei Suoi potenti segni e sarà annoverato

fra coloro i cui nomi sono iscritti nel Suo Libro dalla

Penna dell’Altissimo.

82:11 I sapienti che hanno fissato a parecchie migliaia di anni

l’età della terra non hanno mai potuto stabilire, durante

il lungo periodo delle loro osservazioni, il numero

e l’età degli altri pianeti. Tieni conto, inoltre,

delle molteplici divergenze di opinioni che sono sorte

dalle teorie esposte da questi uomini. Sappi che

ogni stella fissa ha i propri pianeti e ogni pianeta le

proprie creature il cui numero nessuno può valutare.

12 O tu che hai fissato gli occhi sul Mio sembiante!

L’alba della Gloria ha manifestato, in questo Giorno,

la sua radiosità e la Voce dell’Altissimo chiama. In

altri tempi abbiamo pronunciato queste parole: «Non

è questo il giorno in cui qualcuno possa interrogare il

suo Signore. Chiunque abbia udito l’Appello di Dio,

lanciato da Colui Che è l’Alba della Gloria, si levi e

gridi: “Eccomi, eccomi, o Signore di tutti i Nomi;

eccomi, eccomi, o Artefice dei cieli! Io attesto che

per la Tua Rivelazione si sono palesate tutte le cose

celate nei libri di Dio e si è compiuto tutto ciò che è

scritto dai Tuoi Messaggeri nelle Sacre Scritture”».

84:4 L’essenza del credo nell’unità divina consiste nel

considerare Colui Che è la Manifestazione di Dio e

Colui Che è l’invisibile, inaccessibile e inconoscibile

Essenza, un’unica identica cosa. Con ciò s’intende

che qualunque cosa appartenga al primo, tutti i Suoi

atti e le Sue azioni, ciò che ordina o vieta dev’essere

considerato, sotto ogni aspetto e circostanza e senza

riserva alcuna, identico alla Volontà di Dio. Questo è

lo stadio più elevato che un vero credente nell’unità

di Dio possa mai sperare di raggiungere. Beato

l’uomo che è pervenuto a questo stadio ed è di coloro

che sono saldi nel loro credo.

86:1 E ora a proposito della tua domanda se le anime

umane continuino a essere coscienti l’una dell’altra

dopo la separazione dal corpo. Sappi che le anime

della gente di Bahá, che sono entrate nell’Arca Cremisi

e vi si sono stabilite, si uniranno e comunicheranno

intimamente fra loro e saranno così strettamente

unite nella vita, nelle aspirazioni, negl’intenti

e negli sforzi da essere come una sola anima.

5 Questo è il Giorno in cui gli amati di Dio devono

tenere gli occhi rivolti verso la Sua Manifestazione e

fissarli su qualunque cosa essa si compiaccia di rivelare.

Certe tradizioni dei tempi antichi non hanno

alcun fondamento, mentre le nozioni adottate dalle

generazioni passate e riportate nei loro libri, sono

state, per la massima parte, influenzate da desideri di

inclinazioni corrotte. Puoi constatare quanto infondati

siano la maggior parte dei commentari e delle

interpretazioni delle parole di Dio che circolano adesso

fra gli uomini. La loro falsità si è talvolta palesata

allorché i veli interposti sono stati strappati. Essi

stessi hanno riconosciuto di non essere riusciti a

comprendere il significato di alcune delle parole di

Dio.

6 Il Nostro scopo è quello di dimostrare che, se gli

amati di Dio si purificheranno il cuore e gli orecchi

dai vani detti pronunziati nel passato e si volgeranno

con tutta l’anima a Colui Che è l’Alba della Sua Rivelazione

e a tutto ciò che Egli ha manifestato, tale

comportamento sarà considerato altamente meritorio

innanzi a Dio…

87:1 E ora a proposito del tuo quesito: «Come mai

non si trova traccia dei Profeti che hanno preceduto

Adamo, il Padre dell’Umanità, o dei re che vissero

nei loro giorni?». Sappi che la mancanza di riferimenti

non dimostra che essi non siano veramente

esistiti. Il fatto di non avere nessuna prova tangibile

a loro riguardo è da attribuirsi all’estrema lontananza

nei tempi, nonché ai grandi cambiamenti ai quali la

terra è stata soggetta dai loro tempi in poi.

2 Inoltre le forme e i metodi di scrittura ora in uso

fra gli uomini erano sconosciuti alle generazioni che

vissero prima di Adamo. C’è stata persino un’epoca

in cui gli uomini ignoravano completamente l’arte

della scrittura e avevano adottato un sistema del tutto

differente da quello ora in uso. Per una più esatta

esposizione di questo tema occorrerebbe una elaborata

spiegazione.

6 Il Nostro scopo nel rivelare queste parole è

quello di dimostrare che l’unico vero Dio, nel Suo

altissimo stadio trascendente, è sempre stato e sarà

in eterno eccelso al di sopra della lode e della conce-

zione di chiunque altro non sia Lui. La Sua creazione

è sempre esistita e da tempo immemorabile le

Manifestazioni della Sua gloria divina e le Albe della

santità eterna sono state inviate col compito di

convocare l’umanità all’unico vero Dio. Che il nome

di alcune di esse sia dimenticato e siano perdute le

tracce della loro vita è da attribuirsi ai turbamenti e

ai cambiamenti che il mondo ha subito.

7 In certi libri si fa menzione di un diluvio che

causò la distruzione di tutto ciò che esisteva sulla

terra, tracce storiche e altro ancora. Inoltre si sono

prodotti numerosi cataclismi che hanno cancellato le

tracce di molti avvenimenti. E in più nei documenti

storici esistenti si riscontrano versioni differenti e

ciascuno dei diversi popoli del mondo ha la propria

versione sull’età e sulla storia della terra. Alcuni ne

fanno risalire l’origine a ottomila anni, altri a dodicimila.

Per chi abbia letto il libro di Júk è chiaro ed

evidente quanto diverse siano le informazioni fornite

dai vari libri.

8 Voglia Dio che tu volga gli occhi verso la Più

Grande Rivelazione senza curarti di queste storie e

tradizioni contrastanti.

88:1 Se gli uomini scoprissero il movente della Rivelazione di Dio respingerebbero

certamente ogni timore e con cuore

colmo di gratitudine gioirebbero in grande letizia.

89:1 Sappi, per certo, che come credi fermamente che

il Verbo di Dio, esaltata sia la Sua gloria, durerà per

sempre, devi egualmente credere con sicura fede che

il suo significato non si esaurirà mai. Però, soltanto

coloro che ne sono gl’interpreti designati, i cui cuori

sono depositari dei suoi segreti, possono compren-

derne la multiforme saggezza. Chiunque leggendo le

Sacre Scritture sia tentato di scegliervi ciò che gli

serva a sfidare l’autorità del Rappresentante di Dio

fra gli uomini è, in verità, come un morto, sebbene

in apparenza sembri camminare e conversare con il

prossimo condividendo con gli altri cibi e bevande.

89:3 Quante verità la veste delle parole non potrà mai

contenere! Quante sono le verità che nessuna espressione

può descrivere adeguatamente, il cui significato

non potrà mai essere spiegato, alle quali non si

può fare la benché minima allusione! Quante verità

dovranno rimanere inespresse finché non sia giunto

il momento stabilito! Così com’è stato detto: «Non

tutto ciò che un uomo sa può essere svelato, né tutto

ciò che egli può svelare è da considerarsi opportuno,

né ogni parola opportuna può essere reputata adeguata

alle capacità di chi ascolta».

4 Di queste verità alcune possono essere svelate

solo nella misura della capacità dei depositari della

luce del Nostro sapere e dei destinatari della Nostra

grazia nascosta. Imploriamo Iddio di rafforzarti con

il Suo potere e di permetterti di riconoscere Colui

Che è la Sorgente di ogni sapere, sì che tu possa di-

staccarti da ogni apprendimento umano, perché «a

che gioverebbe a un uomo inseguire la sapienza

quando abbia già trovato e riconosciuto Colui Che di

ogni sapere è Oggetto?». Aggrappati alla Radice del

Sapere e a Colui Che ne è la Fonte, sì da trovarti indipendente

da tutti coloro che pretendono di essere

profondi nel sapere umano, la cui pretesa né chiara

prova, né testimonianze di illuminanti libri potranno

suffragare.

90:1 Come brillano le luci di sapienza che

splendono in un atomo e che vasti oceani di saggezza

fluttuano in una goccia! Ciò è vero in grado supremo

per l’uomo, che fra tutte le cose create è stato

ricoperto del manto di questi doni e prescelto per la

gloria di questa distinzione. Poiché in lui sono potenzialmente

rivelati tutti gli attributi e i nomi di Dio

a un grado tale, che nessun altro essere creato poté

mai superare o sorpassare. Tutti questi nomi e attri-

buti sono a lui applicabili. Così com’Egli ha detto:

«L’Uomo è il Mio mistero e Io il mistero suo». Molti

versetti, ripetutamente rivelati in tutti i Libri celesti e

le Sacre Scritture, trattano questo tema sottilissimo e

sublime. Così Egli ha rivelato: «Mostreremo loro i

segni Nostri nel mondo e fra di essi». Ancora dice:

«E dentro voi stessi ancora: non scorgete i segni di

Dio?». E ancora rivela: «E non siate come coloro che

dimenticano Dio e ai quali Iddio ha fatto dimenticare

se stessi». A questo riguardo, Colui Che è il Re eterno

– le anime di tutti coloro che dimorano entro il

mistico Tabernacolo Gli siano offerte in sacrificio –

ha detto: «Ha conosciuto Dio chi ha conosciuto se

stesso».

93:5 Che il cuore sia il trono al cui centro è la Rivelazione

di Dio, il Misericordioso, lo attestano le sante

parole che abbiamo già rivelato. Fra le altre si trova

questo detto: «Terra e cielo non possono contener-

Mi; ciò che può contenerMi è soltanto il cuore di

colui che crede in Me ed è fedele alla Mia Causa».

Quante volte il cuore umano, che è ricettacolo della

luce di Dio e sede della rivelazione del Misericordioso,

si è allontanato da Colui Che è Sorgente di

quella luce e Fonte di quella rivelazione. È il traviamento

che allontana il cuore da Dio e lo condanna

alla lontananza da Lui. Ma i cuori che sono coscienti

della Sua Presenza Gli sono vicini e sono da considerarsi

vicini al Suo trono.

6 Considera, inoltre, quante volte l’uomo dimentichi

il proprio essere, mentre Dio, con la Sua sapienza

che tutto abbraccia, rimane consapevole della Sua

creatura e continua a riversare su di lei il manifesto

fulgore della Sua gloria. È perciò evidente, in simili

circostanze, che Egli le è più vicino di quanto ella

non sia a se stessa. Egli, invero, resterà per sempre

così, poiché, mentre l’unico vero Dio sa tutto, scorge

tutto e comprende tutto, l’uomo mortale è incline

all’errore e ignora i misteri che sono nascosti in

lui…

12 La gente che ha vissuto nei giorni delle Manifestazioni

di Dio ha fatto, per la maggior parte, apprezzamenti

sconvenienti. Questi sono stati minuziosamente

annotati nei Libri rivelati e nelle Sacre Scritture.

13 Vero credente nell’Unità di Dio è chi riconosce

in ciascuna cosa creata il segno della rivelazione di

Colui Che è la Verità Eterna, e non chi sostiene che

la creatura non differisce dal Creatore.

17 «Dio era solo e oltre a Lui non v’era alcuno».

94:1 E ora riguardo al tuo accenno all’esistenza di due

Iddii. Attento, attento a non dare associati al Signore

tuo Dio. Egli è e, dall’eternità, è stato unico e solo,

senza pari o uguali, eterno nel passato, eterno

nell’avvenire, separato da tutte le cose, immortale,

immutabile ed esistente per virtù Propria. Egli non

ha mai nominato nessun socio per Se Stesso nel Suo

Regno, nessun consigliere per aver consiglio, nessuno

da potersi paragonare a Lui, nessuno che potesse

rivaleggiare con la Sua gloria. Ne fa fede ogni atomo

dell’universo e inoltre ne fan fede gli abitatori dei

reami superni, coloro che occupano i seggi più ec-

celsi, i cui nomi sono ricordati innanzi al Trono di

Gloria.

95:1 Sappi che secondo ciò che il tuo Signore, il

Signore di tutti gli uomini, ha decretato nel Suo Libro,

i favori concessi all’umanità sono stati e sempre

saranno illimitati nella loro portata. Il primo e il

principale di questi favori conferiti all’uomo

dall’Onnipotente è il dono della comprensione. Il

Suo scopo nel conferirgli un tal dono non è stato altro

che quello di render capace la Sua creatura di conoscere

e ravvisare l’unico vero Dio – esaltata sia la

Sua gloria. Questo dono dà all’uomo il potere di discernere

la verità in tutte le cose; lo guida verso ciò

che è giusto e lo aiuta a scoprire i segreti della crea-

zione. Dopo di questo, per importanza, viene il potere

della visione, il principale strumento grazie al

quale la sua comprensione può funzionare. Anche i

sensi dell’udito, del cuore e simili devono annoverarsi

fra i doni di cui è dotato il corpo umano. Immensamente

esaltato è l’Onnipotente Che ha creato

questi poteri e li ha rivelati nel corpo umano.

2 Ognuno di questi doni è un’indubbia prova della

maestà, del potere, del prestigio, della sapienza universale

dell’unico vero Iddio – esaltata sia la Sua

gloria. Considera il senso del tatto. Guarda come il

suo potere si estenda all’intero corpo umano. Mentre

i sensi della vista e dell’udito sono localizzati ciascuno

in un centro speciale, il senso del tatto pervade

tutto il corpo umano. Glorificato sia il Suo potere,

magnificata la Sua sovranità!

3 Questi doni sono inerenti all’uomo stesso. Il

dono superiore a tutti gli altri, di natura incorruttibile

e appartenente a Dio, è quello della Rivelazione divina.

Ogni grazia, tanto materiale quanto spirituale,

conferita all’uomo dal Creatore è subordinata a questa.

Essa è, in essenza, il Pane che discende dal Cielo

e sempre lo sarà. È la suprema testimonianza di Dio,

la più chiara evidenza della Sua verità, il segno della

Sua compiuta generosità, il pegno della Sua misericordia

che tutto abbraccia, la prova della Sua provvidenza

amorosa, il simbolo della Sua perfettissima

grazia. Chi, in questo Giorno, ha riconosciuto la Sua

Manifestazione, ha davvero partecipato a questo supremo

dono di Dio.

4 Rendi grazie al tuo Signore per averti accordato

un così grande dono. Leva la voce e dì: Ogni lode a

Te, o Desiderio d’ogni cuore che comprende!

97:1 Considera i dubbi che coloro che hanno attribuito

compagni a Dio hanno istillato nel cuore della gente

di questo paese. «È mai possibile», essi chiedono,

«che il rame si trasformi in oro?». Dì: Sì, per il mio

Signore, è possibile! Ma il suo segreto è celato nella

Nostra Sapienza. Lo riveleremo a chi vorremo.

Chiunque dubita del Nostro potere chieda al Signore

suo Dio che gli sveli il segreto e lo assicuri della sua

verità. Prova sufficiente che il rame possa cambiarsi

in oro è che l’oro può, nella stessa guisa, trasformarsi

in rame, se solo capissero questa verità! Ogni minerale

può acquistare la densità, la forma e la sostanza

di qualsiasi altro minerale. La conoscenza che ne

abbiamo è presso di Noi nel Libro Celato.

98:1 Dì: O capi della religione! Non giudicate il Libro

di Dio con le misure e le scienze in uso fra voi, poiché

il Libro stesso è l’infallibile Bilancia istituita fra

gli uomini. Su questa perfettissima Bilancia dovrà

essere pesato tutto ciò che posseggono i popoli e le

tribù della terra, mentre la misura del suo peso dovrà

essere saggiata in base alla sua stessa qualità, se solo

lo sapeste.

4 Abbiamo decretato, o genti, che fine sommo e

ultimo d’ogni dottrina sia riconoscere Colui Che è

l’Oggetto di ogni sapere; eppure, vedete come avete

permesso che la vostra dottrina vi separasse, come

un velo, da Colui Che è l’Alba di questa Luce, per

opera del Quale ogni cosa celata è stata rivelata. Se

poteste soltanto scoprire la sorgente da cui si diffonde

lo splendore di questa parola, abbandonereste i

popoli del mondo e tutto ciò che posseggono e vi

avvicinereste a questo beatissimo Seggio di gloria.

5 Dì: In verità, questo è il cielo ove è custodito il

Libro Primigenio: se solo lo capiste. È Lui Che ha

fatto sì che la Roccia gridasse e il Roveto Ardente

sul Monte che sorge in Terra Santa levasse la voce

per proclamare: «Il Regno è di Dio, il Signore sovrano

di tutto, l’Onnipotente, l’Amoroso!».

6 Non abbiamo frequentata alcuna scuola né letta

alcuna delle vostre dissertazioni. Porgete orecchio

alle parole con cui Questo illetterato vi chiama a

Dio, l’Eterno. Questo è meglio per voi di tutti i tesori

della terra, se solo lo capiste.

99:1 La vitalità della fede degli uomini in Dio va spegnendosi

in ogni paese; null’altro che la Sua salutare

medicina potrà mai ripristinarla. La corrosione

dell’empietà sta distruggendo l’essenza della società

umana; che cosa, tranne l’Elisir della Sua potente

Rivelazione, può purificarla o rinnovarla? O Ḥakím,

è nei limiti del potere umano di effettuare negli elementi

costituenti di una qualsiasi delle piccole particelle

indivisibili della materia una trasformazione

così completa da tramutarla nell’oro più puro? Per

quanto sconcertante e difficile ciò possa apparire,

pure, Ci è stato dato il potere di effettuare l’ancor più

ardua impresa di convertire la forza satanica in potenza

celeste. La Forza capace di una tale trasformazione

trascende la potenza dello stesso Elisir. Il Verbo

di Dio soltanto può vantare la distinzione di essere

dotato della capacità necessaria per un sì grande e

vasto cambiamento.

100:2 Sarebbe impossibile concepire un atto

più spregevole che sollecitare, nel nome dell’unico

vero Dio, le ricchezze che gli uomini posseggono.

3 Incombe a te e ai seguaci di Colui Che è la Verità

Eterna il dovere di invitare tutti gli uomini a liberarsi

in qualsiasi modo da qualunque attaccamento alle

cose terrene e a detergersi delle loro impurità, perché

tutti coloro che Lo amano possano aspirare il soave

profumo della veste del Gloriosissimo.

4 Coloro che posseggono ricchezze, però, devono

avere la massima considerazione per i poveri, poiché

grande è l’onore destinato da Dio a quei poveri che

sono saldi nella pazienza. Per la mia vita! Non v’è

onore, ad eccezione di quello che a Dio piaccia concedere,

che possa paragonarsi a questo. Grande è la

benedizione destinata ai poveri che sopportano pazientemente

e nascondono le loro sofferenze e beati i

ricchi che elargiscono le loro ricchezze ai bisognosi

e li preferiscono a se stessi.

5 Voglia Dio che i poveri si adoprino e si sforzino

di guadagnare i mezzi di sostentamento. È questo un

dovere prescritto a tutti in questa grande Rivelazione

e considerato, agli occhi di Dio, al pari di una buona

azione. A chiunque osservi questo dovere non mancherà

certamente l’aiuto dell’Invisibile. Egli può arricchire

– per grazia Sua – chiunque voglia. Egli,

invero, ha potere su tutte le cose…

6 O ‘Alí, dì agli amati di Dio che l’equità è la più

fondamentale delle virtù umane. La valutazione di

tutte le cose deve dipendere necessariamente da essa.

8 Colui Che è la Verità Eterna

ben sa ciò che si nasconde nel petto degli uomini. La

Sua lunga tolleranza ha imbaldanzito le Sue creature

poiché, finché non sarà giunto il momento designato,

Egli non strapperà alcun velo. La Sua suprema misericordia

ha trattenuto il furore della Sua collera e indotto

la maggior parte della gente a immaginare che

l’unico vero Iddio è inconsapevole delle cose da loro

commesse in segreto. Per Colui Che è l’Onnisciente,

il Consapevole! Lo specchio della Sua sapienza riflette

con completa nitidezza, precisione e fedeltà le

azioni di tutti gli uomini. Dì: Lode a Te, o Occultatore

dei peccati dei deboli e degli indifesi! Magnificato

sia il Tuo nome, Tu Che perdoni i negligenti che

peccano contro di Te!

11 Segni della vera fede sono amicizia e

rettitudine, non discordia e cattiveria.

101:1 Lo scopo recondito della rivelazione di ogni

Libro celeste, anzi, di ogni versetto divinamente rivelato

è quello di dotare gli uomini di rettitudine e di

comprensione, affinché la pace e la tranquillità siano

saldamente stabilite fra loro.

103:6 Egli dispensa i Suoi favori a chi

vuole e a chi vuole li toglie. Fa ciò che desidera. Se

il mondo fosse stato di qualche valore ai Suoi occhi,

sicuramente non avrebbe mai permesso ai Suoi nemici

d’impossessarsene, neppure nella misura di un

seme di senape. Egli ha fatto sì che foste impigliati

nei suoi affari in cambio del male che le vostre mani

hanno fatto alla Sua Causa. Questo è, invero, un castigo

che vi siete inflitti di vostra propria volontà, se

solo ve ne accorgeste!

104:1 O popoli del mondo! Sappiate in verità che

un’impreveduta calamità v’insegue e una dolorosa

punizione v’attende. Non crediate che le azioni che

avete commesse siano state occultate alla Mia vista.

Per la Mia bellezza! Ogni vostro atto è stato inciso

dalla Mia penna, a chiare lettere, su tavole di crisòlito.

106:1 Il Medico Onnisciente ha le dita sul polso

dell’umanità. Con la Sua infallibile saggezza identifica

la malattia e prescrive il rimedio. Ogni epoca ha

il proprio problema e ogni anima la propria particolare

aspirazione. Il rimedio necessario al mondo nelle

sue attuali afflizioni non potrà mai essere lo stesso

che un’epoca futura potrà richiedere. Interessatevi

premurosamente delle necessità dell’epoca in cui

vivete e accentrate le vostre deliberazioni sulle sue

esigenze e necessità.

2 Sappiamo bene che la razza umana è assediata da

gravi e innumerevoli afflizioni. La vediamo languire

sul letto dell’infermità, crudelmente provata e disil-

lusa. Coloro che sono ebbri di vanagloria s’interpongono

fra lei e l’infallibile Medico divino. Guardate

come abbiano avviluppato tutti gli uomini, inclusi se

stessi, nelle reti dei loro espedienti. Non sanno scoprire

la causa dell’infermità e non conoscono il rimedio.

Hanno immaginato contorto ciò che è diritto

e considerato l’amico un nemico.

107:1 Colui Che è il vostro Signore, il Più Misericordioso,

nutre in cuor Suo il desiderio di vedere

l’intera razza umana divenire un’anima sola e un solo

corpo. Affrettatevi a guadagnare la vostra parte

della buona grazia e della misericordia di Dio in

questo Giorno, che eclissa tutti gli altri Giorni creati.

Grande la felicità che attende l’uomo che abbandona

tutto ciò che ha, nel desiderio di ottenere le cose di

Dio! Un uomo simile, lo attestiamo, è fra i benedetti

da Dio.

108;1 O genti, vi abbiamo fissato un tempo determinato.

Se all’ora stabilita non vi volgerete a Dio, Egli,

invero, vi prenderà con violenza e vi farà assalire da

ogni parte da gravi afflizioni. Severo sarà allora, invero,

il castigo col quale il vostro Signore vi punirà.

110:1 Il Grande Essere dice: O figli degli uomini! Lo

scopo fondamentale che anima la Fede di Dio e la

Sua Religione è quello di salvaguardare gli interessi

della razza umana, svilupparne l’unità e accrescere

lo spirito d’amore e di fraternità fra gli uomini.

111:1 O popoli e tribù contendenti della terra! Volgete

il viso verso l’unità e lasciate che lo splendore della

sua luce risplenda su di voi. Riunitevi e, per amor di

Dio, decidetevi a sradicare tutto ciò che è fonte di

dissidio fra voi. Allora lo splendore del grande Luminare

del mondo avvolgerà il mondo intero e i suoi

abitanti diverranno cittadini di una sola città e siederanno

sullo stesso trono. Sin dai primi anni della Sua

vita, questo Essere vilipeso non ha avuto altro desiderio

e continuerà a non formulare altro voto che

questo. Non v’è alcun dubbio che i popoli del mondo,

a qualsiasi razza o religione appartengano, si ispirano

a un’unica Fonte celeste e sono sudditi di un

solo Dio. La differenza degli ordinamenti sotto cui

vivono deve attribuirsi ai mutevoli bisogni e alle

cangianti esigenze del tempo in cui essi furono rivelati.

Tranne alcuni che sono frutto della perversità

umana, tutti gli altri sono stati decretati da Dio e sono

un riflesso della Sua Volontà e del Suo Disegno.

Sorgete e, armati del potere della Fede, infrangete

gl’idoli delle fatue idee, che mettono discordia fra

voi. Attenetevi a ciò che vi avvicina e vi unisce.

Questa è invero la Parola più eccelsa che il Libro

Primigenio vi ha inviato e rivelato. Lo attesta la Lingua

della Grandezza, dalla Sua dimora di gloria.

112:1 Può dirsi che non si trovino due

uomini esteriormente e interiormente uniti. I segni

della discordia e della malizia appaiono dappertutto,

benché tutti gli uomini siano stati creati per l’unione

e l’armonia. Il Grande Essere dice: O benamati! È

stato innalzato il tabernacolo dell’unione; non vi

considerate estranei l’uno all’altro. Siete frutti di un

unico albero e foglie di un solo ramo. Nutriamo speranza

che la luce della giustizia risplenda sul mondo

e lo purifichi dalla tirannide.

In un altro passo Egli ha scritto: Attenti, o coorte

di sovrani del mondo! Non v’è altra forza sulla terra

paragonabile, per il suo potere conquistatore, alla

forza della giustizia e della saggezza… Benedetto il

re che marcia con le insegne della saggezza spiegate

innanzi e i battaglioni della giustizia ammassati a

retroguardia.

113:6 La vostra iniquità divenne sempre più grande,

finché non uccideste Colui Che non aveva mai distolto

gli occhi dal volto di Dio, l’Eccelso,

l’Altissimo. Lo aveste almeno ucciso con i sistemi

usati dagli uomini per uccidere un altro uomo! E invece

Lo assassinaste in circostanze che nessuno aveva

mai visto. Per Lui i cieli hanno versato lacrime

amare e per la Sua afflizione hanno pianto le anime

di coloro che son vicini a Dio. Non era un Rampollo

dell’antica Casa del vostro Profeta? E la Sua fama di

diretto discendente dell’Apostolo non era stata divulgata

fra voi? Perché dunque Gli avete inflitto ciò

che nessuno, per quanto lontano possiate risalire nel

tempo, ha mai inflitto ad altri? In nome di Dio!

L’occhio della creazione non ha mai veduto esseri

come voi. Uccidete Colui Che è il Rampollo della

Casa del vostro Profeta e gioite e festeggiate assisi

sui vostri seggi d’onore! Imprecate contro coloro che

vi hanno preceduti e che hanno perpetrato quello che

avete perpetrato voi e non vi rendete conto delle vostre

enormità.

114:9 Non oltrepassare i limiti della moderazione e

tratta giustamente coloro che ti servono. Concedi

loro ciò che le loro necessità richiedono, ma non in

misura tale da poter accumulare ricchezze personali,

abbigliarsi con fasto, abbellire le loro case, acquistare

cose che non saranno per loro di alcun beneficio

ed essere annoverati fra i dissipatori. Agisci con rigorosa

giustizia, in modo che nessuno versi in miseria

o ecceda nel lusso. Questa è evidente giustizia.

115:2 Ora che Si trova nella Più Grande Prigione, la

Lingua dell’Antico dei Giorni ancora una volta rivela

queste parole vergate in questa nivea Pergamena:

O diletti dell’unico vero Dio! Uscite dagli angusti

recessi dei desideri malvagi e corrotti, entrate nelle

immense distese del regno di Dio e dimorate nei prati

della santità e del distacco, sì che la fragranza delle

vostre opere guidi l’intera umanità all’oceano della

inestinguibile gloria di Dio. Evitate d’interessarvi

delle faccende di questo mondo e di tutto ciò che lo

riguarda e d’immischiarvi nelle attività di coloro che

ne sono esteriormente i capi.

7 Attesto che il Tuo potere ha pervaso l’universo intero

e che mai potranno le legioni della terra scoraggiarTi

o il dominio di tutti i popoli e di tutte le nazioni

impedirTi di effettuare il Tuo piano. Confesso

che non hai altro desiderio che quello di rigenerare il

mondo intero, di creare l’unità dei suoi popoli e di

salvare tutti coloro che vi dimorano.

116:1 O Re Cristiani! Non avete sentito le parole di

Gesù, lo Spirito di Dio: «Vado e tornerò a voi»? Perché,

dunque, quando è ritornato a voi nelle nuvole

del cielo, siete stati incapaci di avvicinarvi a Lui per

contemplare il Suo volto ed essere di coloro che sono

giunti alla Sua Presenza? Egli dice in un altro

passo: «Quando verrà lo Spirito di Verità, Egli vi

guiderà alla verità tutta intera». Eppure osservate

come, allorché vi ha portato la verità, vi siete rifiutati

di volgere il viso verso di Lui, persistendo nel sollazzarvi

in capricci e passatempi. Non Lo avete accolto,

non avete cercato la Sua Presenza per sentire

dalla Sua bocca i versetti di Dio e per ricevere la vo-

stra parte della multiforme saggezza dell’Onnipotente,

del Gloriosissimo, del Più Saggio. Per colpa

della vostra mancanza, avete impedito che il soffio

di Dio alitasse su voi e avete privato le vostre anime

della dolcezza della Sua fragranza. Continuate a errare

beatamente nella valle dei vostri desideri corrotti.

Voi e tutto ciò che possedete passerà. Di certo

tornerete a Dio e vi sarà chiesto conto delle vostre

azioni alla presenza di Colui Che radunerà la creazione

intera…

3 Dio ha posto nelle vostre mani le redini del

governo dei popoli, perché li governiate con giustizia,

salvaguardiate i diritti degli oppressi e puniate i

malfattori. Se trascurate il dovere che Dio vi ha pre-

scritto nel Suo Libro, i vostri nomi saranno annoverati

fra quelli degli ingiusti ai Suoi occhi. Grave sarà

davvero il vostro errore. Vi attenete a quello che la

vostra fantasia ha architettato e vi gettate alle spalle i

comandamenti di Dio, l’Eccelso, l’Inaccessibile,

l’Irresistibile, l’Onnipotente?

117:1 Desideroso di rivelare i fondamenti della pace e

della tranquillità del mondo e del progresso dei suoi

popoli, il Grande Essere ha scritto: Verrà il tempo in

cui sarà universalmente sentita l’impellente necessità

di costituire una vasta assemblea che rappresenti tutti

gli uomini. I potenti e i re della terra dovranno

intervenire e, partecipando alle sue deliberazioni,

prendere in considerazione le vie e i mezzi su cui si

baseranno le fondamenta della Grande Pace Mondiale

fra gli uomini. Una simile pace esige che per amore

della tranquillità dei popoli della terra, le Grandi

Potenze si decidano a riconciliarsi pienamente fra di

loro. Se un re si levasse in armi contro un altro, tutti

dovranno sorgere uniti contro di lui ed impedirglielo.

Se ciò accadrà le nazioni del mondo non avranno

bisogno di alcun altro armamento oltre a quello necessario

per conservare la sicurezza dei loro regni e

mantenere l’ordine interno nei loro territori. Così si

garantirà la pace e la serenità di tutti i popoli, i governi

e le nazioni. Osiamo sperare che i

re e i sovrani della terra, specchi del benevolo e onnipotente

nome di Dio, assurgano a questo grado e

proteggano l’umanità dal massacro e dalla tirannia…

Si avvicina il giorno in cui tutti i popoli della terra

adotteranno una lingua universale e un’unica scrittura.

Quando ci si sarà giunti, in qualsiasi città arrivino,

ai viaggiatori sembrerà di entrare a casa propria.

Tutto ciò è obbligatorio e assolutamente essenziale.

Incombe ad ogni uomo illuminato e perspicace cercare

di mettere in atto ciò che è stato scritto. È un

vero uomo colui che si dedica oggi a servire l’intera

razza umana. Il Grande Essere dice: Benedetto e felice

colui che si leva a promuovere i migliori interessi

dei popoli e delle tribù della terra. In un altro passo

Egli ha proclamato: Non ci si deve gloriare di

amare la propria patria ma piuttosto di amare il

mondo intero. La terra è un solo paese e l’umanità i

suoi cittadini.

118:1 Non trascurate il timor di Dio, o re della terra, e

state attenti a non oltrepassare i limiti fissati

dall’Onnipotente. Osservate i comandamenti del Suo

Libro e fate bene attenzione a non valicarne i confini.

Siate vigili, sì che non siate ingiusti verso nessuno,

neppure nella misura di un granello di senape.

Seguite la via della giustizia, perché in verità essa è

la retta via.

2 Componete le vertenze e riducete gli armamenti,

perché sia alleviato l’onere delle spese e le menti e i

cuori siano pacificati. Componete i dissensi che vi

dividono e così non avrete più bisogno di armamenti,

fuorché per la protezione delle città e delle terre.

Temete Iddio e badate di non oltrepassare i limiti

della moderazione e di non farvi annoverare fra i

dissipatori.

3 Abbiamo appreso che aumentate di anno in anno

le spese e ne fate sopportare il peso ai sudditi. Questo

è, invero, superiore a quello che essi possono

sopportare ed è una grave ingiustizia. Decidete equamente

fra gli uomini e siate l’emblema della giustizia

fra loro. Questo, se giudicate equamente, è il

dovere che v’incombe e che s’addice al vostro stato.

4 Attenti a non trattare ingiustamente chi si appella

a voi e si rifugia sotto la vostra ombra. Attenetevi al

timor di Dio e siate di coloro che conducono vita

pia. Non fate assegnamento sul potere, sugli eserciti

e sui tesori. Riponete tutta la fiducia e la sicurezza in

Dio, Che vi ha creati, e chiedete il Suo aiuto in tutti i

vostri affari. Solo da Lui viene il soccorso. Egli soccorre

chi vuole con le schiere dei cieli e della terra.

5 Sappiate che i poveri sono il pegno di Dio fra

voi. Badate di non tradire la Sua fiducia, di non

comportarvi ingiustamente verso di loro e di non seguire

il cammino dei perfidi. Sarete sicuramente

chiamati a rispondere del Suo pegno il giorno in cui

sarà preparata la Bilancia della Giustizia, il giorno in

cui ad ognuno sarà dato ciò che gli spetta e saranno

pesate le azioni di tutti gli uomini, ricchi e poveri.

6 Se non darete ascolto ai consigli che vi abbiamo

rivelati in questa Tavola in linguaggio impareggiabile

e inequivocabile, il castigo divino vi assalirà da

ogni parte e sarà pronunziata contro di voi la sentenza

della Sua giustizia. Quel giorno non avrete alcun

potere di resisterGli e riconoscerete la vostra impotenza.

Abbiate pietà di voi stessi e di coloro che sono

sotto di voi. Giudicateli secondo i precetti prescritti

da Dio nella Sua santissima ed eccelsa Tavola, una

Tavola in cui Egli ha assegnato a ogni singola cosa

la misura stabilita, in cui ha dato una precisa spiegazione

di tutte le cose e che è in se stessa un monito

per coloro che credono in Lui.

119:1 O governanti della terra! Perché avete offuscato

il fulgore del Sole impedendogli di splendere? Date

ascolto al consiglio che la Penna dell’Altissimo vi

dà, sì che tanto voi quanto i poveri possiate conseguire

tranquillità e pace. Imploriamo Dio di assistere

i re della terra a instaurare la pace sulla terra. Egli fa

invero ciò che vuole.

2 O re della terra! Vediamo che aumentate le spese

di anno in anno e ne fate sopportare il peso ai sudditi.

Questa è, invero, un’assoluta e grande ingiustizia.

Temete i sospiri e le lacrime di quest’Essere vilipeso

e non imponete oneri eccessivi ai vostri popoli. Non

li derubate per edificarvi dei palazzi; anzi, scegliete

per loro ciò che scegliereste per voi stessi. In tal guisa

esponiamo ai vostri occhi quello che vi gioverà,

se solo lo capiste! I vostri popoli sono i vostri tesori.

State attenti che il vostro dominio non violi i comandamenti

di Dio e non consegnate in mano dei

ladri coloro che avete in custodia. È per i vostri popoli

che governate, per loro mezzo che vi sostentate,

con il loro aiuto che conquistate. Eppure con quale

disprezzo li guardate! Strano, strano davvero!

3 Ora che avete rifiutato la Più Grande Pace,

tenetevi saldamente a questa, la Pace Minore, sì che

possiate, almeno in una certa misura, migliorare le

vostre condizioni e quelle dei vostri sudditi.

4 O governanti della terra! Riconciliatevi in modo

da non aver più bisogno di armamenti, salvo quelli

occorrenti a difendere i vostri territori e domini. Attenti

a non trascurare il consiglio dell’Onnipotente,

del Fedele.

5 Siate uniti, o re della terra! In tal modo si calmerà

la tempesta della discordia fra voi e i vostri popoli

troveranno riposo, se siete di coloro che comprendono.

Se uno di voi prende le armi contro un altro, insorgete

tutti contro di lui, poiché questa non è altro

che palese giustizia.

120:1 O rappresentanti eletti dal popolo in ogni terra!

Consultatevi e il vostro intento sia soltanto quello di

giovare all’umanità e migliorarne le condizioni, se

siete di coloro che osservano con profitto. Paragonate

il mondo al corpo umano che, per quanto sano e

perfetto al momento della creazione, è stato afflitto,

per cause diverse, da gravi disturbi e malanni. Neppure

per un solo giorno ha trovato pace, anzi la sua

malattia s’è sempre più aggravata perché è caduto

sotto le cure di medici ignoranti, che dando libero

sfogo ai loro desideri personali hanno commesso

madornali errori. E se, una volta, in seguito alle cure

di un abile medico, un membro di quel corpo fu ri-

sanato, gli altri rimasero afflitti dal male come prima.

Questo vi rivela l’Onnisciente, il Sapientissimo.

2 Lo vediamo, oggi, alla mercé di governanti così

ebbri d’orgoglio che non riescono a scorgere chiaramente

il loro vero tornaconto e tanto meno a

riconoscere una Rivelazione così sbalorditiva e

ardita. Ogni qual volta uno di loro si è accinto a

migliorarne le condizioni, il suo intento, confessato

o no, è stato quello del proprio tornaconto, e

l’indegnità di questo scopo ne ha limitato il potere di

3 guarigione. Ciò che Dio ha ordinato quale sovrano rimedio e

come il più possente strumento per la guarigione del

mondo è l’unione di tutti i suoi popoli in una Causa

universale e in una Fede comune. Ciò può ottenersi

soltanto per mezzo di un Medico abile, potentissimo

e ispirato. Questa è la verità e tutto il resto non è altro

che errore.

121:2 Per la giustizia dell’unico vero Dio! Se respingerete

questa Rivelazione, tutte le nazioni della terra

rideranno e si burleranno di voi, perché siete stati voi

a portare davanti ai loro occhi le testimonianze di

Dio, il Protettore Sovrano, il Più Potente, il Gloriosissimo,

l’Onnisciente, per rivendicare la verità della

vostra Causa. Eppure, non appena vi è stata inviata

la Sua successiva Rivelazione rivestita della gloria di

un’irresistibile sovranità, ve la siete gettata alle spalle,

o voi che siete annoverati fra gl’indifferenti!

121:8 Avete mai sentito narrare dai vostri antichi

padri o dalle generazioni che li precedettero, fino al

primo Adamo, che uno che venga avvolto nelle nubi

della rivelazione, investito di palese e trascendente

sovranità, alla sua destra il Regno di Dio, alla sinistra

tutto il potere e la gloria del Suo dominio eterno,

preceduto dalle schiere di Dio, l’Onnipotente,

l’Assoluto, il Più Possente, che reciti di continuo

versetti il cui senso le menti dei più dotti e dei più

saggi fra gli uomini sono incapaci di sondare, possa

mai essere latore di un messaggio che non venga da

Dio? Abbiate discernimento, dunque, e dite la verità,

la pura verità, se vi ritenete onesti e magnanimi.

9 Dì: I versetti che abbiamo rivelato sono tanto

numerosi quanto quelli che furono fatti discendere

sul Báb nella precedente Rivelazione.

10 Dì: Per la giustizia dell’Onnipotente! La misura

dei favori di Dio è stata colmata, il Suo Verbo completato,

la luce del Suo sembiante rivelata, la Sua

sovranità ha abbracciato la creazione intera, la gloria

della Sua Rivelazione è stata manifestata e i Suoi

doni si sono riversati su tutta l’umanità.

122:1 L’uomo è il Talismano supremo. La mancanza di

un’adeguata educazione l’ha però privato di ciò che

inerentemente possiede. Da una parola uscita dalla

bocca di Dio egli è stato tratto all’esistenza; da

un’altra è stato guidato a riconoscere la Sorgente da

cui attingere la sua educazione e da un’altra ancora

gli furono garantiti rango e destino. Il Grande Essere

dice: Considera l’uomo una miniera ricca di gemme

di inestimabile valore. Soltanto l’educazione può

rivelarne i tesori e permettere all’umanità di goderne.

Se l’uomo meditasse su ciò che le Scritture inviate

dal cielo della santa Volontà di Dio hanno rivelato,

riconoscerebbe senza indugio che il loro scopo è

quello che tutti gli uomini si considerino come

un’anima sola, acciocché il sigillo che porta incise le

parole «Il Regno sarà di Dio» s’imprima in ogni cuore

e la luce della munificenza, della grazia e della

misericordia divina avviluppi tutta l’umanità.

L’Unico vero Dio, sia esaltata la Sua gloria, non ha

desiderato nulla per Sé. La fedeltà degli uomini non

Gli giova, né Gli nuoce la loro perversità. L’Uccello

del reame dei Detti lancia continuamente questo appello:

«Tutto ho voluto per te, e te pure, per amor

tuo». Se i sapienti e i saggi d’oggigiorno permettessero

all’umanità di aspirare la fragranza della fraternità

e dell’amore, ogni cuore sensibile comprenderebbe

il significato della vera libertà e scoprirebbe il

segreto della pace indisturbata e dell’assoluta tranquillità.

Se la terra raggiungesse questo stadio e fosse

illuminata dalla sua luce, se ne potrebbe veramente

dire: «non vi vedrai né depressioni né colline!».

125:1 Fratello mio, quando un vero ricercatore si

accinga a iniziare la ricerca sul sentiero che conduce

alla sapienza dell’antico dei Giorni, deve prima di

tutto mondarsi e purificarsi il cuore, che è la sede

della rivelazione dei profondi misteri di Dio, dalla

polvere ottenebrante di tutta la sapienza acquisita e

dalle allusioni delle personificazioni di fantasie sataniche.

Deve nettarsi il petto, santuario dell’eterno

amore del Beneamato, da ogni lordura, purificarsi

l’anima da tutto ciò che appartenga all’acqua e al

fango e da ogni attaccamento basso ed effimero. Deve

tanto mondarsi il cuore che nessuna traccia

d’amore o di odio vi si attardi, perché l’amore non lo

conduca ciecamente in errore e l’odio non lo respin-

ga lungi dalla verità. Come anche tu puoi constatare,

oggigiorno la maggior parte delle persone a causa di

quest’amore e di quest’odio s’è privata del Volto

immortale, si è smarrita lontana dalle Personificazioni

dei misteri divini e, senza pastore, va raminga

nel deserto dell’oblio e dell’errore.

2 Questo ricercatore deve sempre confidare in Dio,

rinunciare agli uomini della terra, distaccarsi dal

mondo della polvere e aggrapparsi a Colui Che è il

Signore dei Signori. Non deve mai esaltare se stesso

al di sopra degli altri, deve cancellare dalla tavola

del cuore ogni traccia d’orgoglio e vanagloria, armarsi

di pazienza e di rassegnazione, osservare il

silenzio e astenersi da discorsi fatui. Poiché la lingua

è un fuoco che cova e l’abuso di parole un veleno

mortale. Il fuoco materiale consuma il corpo, ma il

fuoco della lingua divora tanto il cuore quanto

l’anima. La forza del primo è di breve durata, mentre

gli effetti dell’ultimo durano per secoli.

3 Quel ricercatore deve anche considerare la

maldicenza come una grave colpa e tenersene lontano,

poiché essa spegne la luce del cuore e distrugge

la vita dell’anima. Deve contentarsi di poco e affrancarsi

da tutti i piaceri sfrenati. Deve far tesoro della

compagnia di coloro che hanno rinunciato al mondo

e considerare prezioso beneficio lo sfuggire alla gente

millantatrice e mondana. All’alba d’ogni giorno

deve comunicare con Dio e perseverare con tutta

l’anima nella ricerca del Beneamato. Deve distruggere

ogni pensiero perverso con la fiamma

dell’amorosa menzione di Lui e, con la rapidità della

folgore, oltrepassare tutto ciò che non sia Lui. Deve

soccorrere i miseri e mai distogliere le sue cure dai

derelitti. Dev’essere gentile con gli animali e tanto

più coi suoi simili dotati del potere della parola. Non

deve esitare ad offrire la vita per il Beneamato, né

lasciare che le critiche degli uomini lo distolgano

dalla Verità. Non deve desiderare per gli altri quello

che non desidera per sé, né promettere ciò che non

può mantenere. Il ricercatore deve evitare con tutto il

cuore la compagnia dei malvagi e pregare per la remissione

dei loro peccati. Deve perdonare il peccatore

e mai disprezzarne l’infimo stato poiché nessuno

sa quale sarà la propria fine. Quante volte nell’ora

della morte un peccatore ha raggiunto l’essenza della

fede e, bevendone il nettare immortale, ha spiccato il

volo verso le Coorti celesti. E quante volte un credente

devoto, al momento dell’ascesa dell’anima, è

talmente cambiato da cadere nel fuoco dell’abisso.

4 Il Nostro scopo nel rivelare queste parole ponderose

e convincenti è quello di persuadere il ricercatore

a considerare transitorio tutto ciò che non è Dio e

a ritenere tutto, fuorché Colui Che è l’Oggetto di tutta

l’adorazione, nullità assoluta.

6 Allora i molteplici favori e l’effusione della grazia del santo

ed eterno Spirito conferiranno al ricercatore una vita

talmente nuova, che egli si troverà dotato di un nuovo

occhio, d’un nuovo orecchio, d’un nuovo cuore e

di una nuova mente. Contemplerà i segni palesi

dell’universo e penetrerà gli occulti misteri

dell’anima. Osservando con l’occhio di Dio scorgerà

in ogni atomo una porta che conduce agli stadi

dell’assoluta certezza. In ogni cosa scorgerà i misteri

della Rivelazione divina e i segni di una

manifestazione eterna.

7 Quando il canale dell’anima umana

sia purificato da ogni ostacolo di attaccamenti

terreni, sentirà infallibilmente l’alito del Beneamato

da smisurate distanze e, guidata dal suo profumo,

raggiungerà la Città della Certezza e vi entrerà.

8 Qui discernerà le meraviglie della Sua antica

saggezza e dal fruscio delle foglie dell’Albero che vi

fiorisce percepirà tutti gli insegnamenti celati. Con le

orecchie interiori ed esteriori udrà gl’inni di gloria e

le lodi ascendere dalla polvere al Signore dei Signori

e con l’occhio interiore scoprirà i misteri del «ritorno»

e della «rinascita».

10 Ogni mille anni circa questa Città (della Certezza)

sarà rinnovata e riadornata…

11 Quella Città non è altro che il Verbo di Dio

rivelato in ogni epoca e Dispensazione. Al tempo di

Mosè fu il Pentatèuco; al tempo di Gesù il Vangelo; al

tempo di Muammad, il Messaggero di Dio, il Corano;

ai giorni nostri è il Bayán e nella dispensazione di

Colui Che Dio manifesterà, il Suo Libro, il Libro cui

tutti i libri delle Dispensazioni precedenti si riferiscono,

il Libro più trascendente ed eccelso di tutti.

126:4 O amici! Aiutate l’unico vero Dio, esaltata sia la

Sua gloria, con le vostre buone azioni, con un comportamento

e un carattere ben accetti ai Suoi occhi.

Colui che cerca di essere di aiuto a Dio in questo

Giorno chiuda gli occhi a tutto ciò che possiede e li

apra alle cose di Dio. Cessi di occuparsi di ciò che lo

avvantaggia e si occupi di ciò che esalti l’irresistibile

nome dell’Onnipotente. Liberi il proprio cuore da

ogni bassa passione e piacere corrotto, poiché il timor

di Dio è l’arma che può farlo trionfare, il migliore

strumento per riuscire nel suo intento. Il timor

di Dio è l’armatura che protegge la Sua Causa, lo

scudo che permette alle Sue genti di conseguire la

vittoria. È uno stendardo che nessun uomo può abbattere,

una forza che nessun potere può eguagliare.

Col Suo aiuto e col permesso di Colui Che è il Signore

degli Eserciti, coloro che si sono avvicinati a

Dio hanno potuto sottomettere e conquistare le cittadelle

dei cuori umani.

128:4 Sappiate che «mondo» sta a significare l’ignoranza

di Colui Che è il vostro Artefice e l’assorbimento

in tutto ciò che non è Lui. «Vita avvenire»,

d’altro canto, significa ciò che vi avvicina in sicurezza

a Dio il Gloriosissimo, l’Incomparabile. Tutto

ciò che in questo Giorno vi distoglie dall’amare Dio

non è altro che il mondo. Rifuggitelo, per essere annoverati

fra i beati. Se un uomo desidera abbellirsi

con gli ornamenti della terra, indossarne le sontuose

vesti o partecipare ai benefici che essa può concedere,

nessun male lo coglierà se non permetterà che

assolutamente nulla si intrometta fra lui e Dio, poiché

Dio ha ordinato ogni buona cosa creata nei cieli

e sulla terra per quei Suoi servi che credono fedel-

mente in Lui. Godete, o genti, delle buone cose che

Dio vi ha concesso e non privatevi dei Suoi meravigliosi

doni. RendeteGli grazie e lodateLo e siate di

coloro che sono sinceramente grati.

10 Dì: Insegnate la Causa di Dio, o genti di Bahá,

poiché Dio ha prescritto a ciascuno il dovere di proclamare

il Suo Messaggio e ritiene questa la più meritevole

di tutte le azioni.

11 Non entrate in discussione con nessuno riguardo

alle cose e agli affari di questo mondo, poiché Dio li

ha abbandonati a coloro che vi hanno posto il loro

affetto. Del mondo intero Egli ha scelto per Sé i cuori

degli uomini – cuori che le schiere della rivelazione

e della parola possono soggiogare.

129:4 È celata sotto il Santo Velo e pronta a servire Dio

una compagnia dei Suoi prescelti che si paleseranno

agli uomini, assisteranno la Sua Causa e non temeranno

nessuno, anche se l’intera razza umana si sollevasse

a combatterli. Essi sono coloro che si alzeranno

davanti agli occhi degli abitanti della terra e

degli ospiti del cielo e, a gran voce, acclameranno il

nome dell’Onnipotente e chiameranno i figli degli

uomini sulla via di Dio, il Gloriosissimo, il Più Lodato.

Segui i loro passi e non lasciarti scoraggiare da

nessuno.

6 Dì: Questo è il mistico Rotolo sigillato, il depositario

dell’irrevocabile Decreto di Dio, che contiene

le parole tracciate dal Dito della Santità, avvolto nel

velo del mistero impenetrabile, ora inviato quale pegno

della grazia di Colui Che è l’Onnipotente,

l’Antico dei Giorni. In esso abbiamo fissato i destini

di tutti gli abitanti della terra e degli abitatori del cielo

e abbiamo scritto la conoscenza di tutte le cose,

dalla prima all’ultima. Nessuna cosa, sia essa stata

creata in passato o in futuro, può sfuggirGli o vanificarLo.

Se solo lo capiste!

7 Dì: La Rivelazione inviata da Dio si è certissimamente

ripetuta e la Mano protesa del Nostro potere ha

protetto tutti coloro che sono nei cieli e sulla terra.

13 Coloro che hanno rifiutato di credere in Dio e si

sono ribellati alla Sua sovranità sono le vittime impotenti

della propria natura e dei propri desideri corrotti.

Devono ritornare alla loro dimora nel fuoco

dell’inferno, orrenda è la dimora degli iniqui!

132:1 Lo Scopo per cui l’unico vero Dio, esaltata sia la

Sua gloria, Si è rivelato agli uomini è quello di portare

alla luce le gemme nascoste nella miniera del

loro vero e intimo essere. Che alle diverse comunità

della terra e agli svariati sistemi di credi religiosi non

debba essere permesso di alimentare sentimenti di

animosità fra gli uomini è, in questo Giorno,

l’essenza della Fede e della Religione di Dio. Questi

principi, queste leggi, questi potenti sistemi così solidamente

insediati sono scaturiti da un’unica Sorgente

e sono raggi di una sola Luce: la differenza che

si riscontra fra loro deve attribuirsi alle diverse esigenze

delle età in cui furono promulgati.

2 L’odio e il fanatismo religioso sono per il mondo un

fuoco divoratore la cui violenza nessuno può placare:

soltanto la Mano del potere divino può liberare

l’umanità da questa desolante afflizione…

3 Tanto potente è la luce dell’unità, da illuminare

il mondo intero. L’unico vero Dio, Colui Che

conosce tutte le cose, attesta, Egli Stesso, la verità di

queste parole.

4 Adoperatevi a raggiungere questo stadio trascendente

e sublime, lo stadio che può assicurare la protezione

e la sicurezza dell’umanità intera. Questa meta

sorpassa ogni altra meta e questa aspirazione è la sovrana

di tutte le aspirazioni.

134:2 Le virtù e gli attributi appartenenti a Dio sono

tutti palesi e manifesti e sono stati citati e descritti in

tutti i Libri celestiali. Fra questi vi sono la lealtà, la

franchezza, la purezza di cuore nella comunione con

Dio, la tolleranza, la rassegnazione a tutto ciò che

l’Onnipotente ha decretato, l’accontentarsi di ciò che

la Sua Volontà dispone, la pazienza, anzi la gratitudine,

fra le tribolazioni e la completa fiducia in Lui,

in ogni circostanza. Queste sono annoverate, nella

stima di Dio, fra le più elevate e lodevoli azioni. Tutte

le altre sono, e sempre saranno, secondarie e subordinate

a queste…

135:3 Dal Suo Regno di gloria, il tuo Signore, l’Altissimo

(il Báb), ti ha rivolto queste parole…

4 Vedete come, non appena Mi rivelai, respingeste la Mia verità,

allontanandovi da Me, e foste fra coloro che considerarono

i segni di Dio un gioco e un passatempo!

5 Per la Mia Bellezza! Nulla sarà accettato da voi

in questo Giorno, anche se continuerete ad adorare

Dio e a prostrarvi dinanzi a Lui per l’eternità del Suo

dominio. Tutto dipende dalla Sua Volontà e il valore

di tutti gli atti è subordinato alla Sua accettazione e

al Suo gradimento. L’universo intero non è che un

pugno di creta nella Sua mano. A meno che uno non

riconosca Dio e Lo ami, Dio non ascolterà il suo grido

in questo Giorno. Questa è l’essenza della Sua

Fede, se solo lo sapeste!

6 Vi accontenterete di ciò che è come la foschia su

una pianura e rinunzierete all’Oceano le Cui acque

ritemprano le anime degli uomini per virtù della Volontà

di Dio? Guai a voi per aver ripagato la munificenza

di Dio con cosa tanto vana e spregevole. In

verità, siete di coloro che Mi hanno respinto nella

Mia precedente Rivelazione. Se solo il vostro cuore

lo capisse!

7 Sorgete e innanzi agli occhi di Dio espiate per aver

mancato ai vostri doveri verso di Lui. Ecco il Mio

comandamento per voi, se porgeste orecchio al Mio

comandamento! Per il Mio Essere! Né le genti del Corano,

né i seguaci della Torà o del Vangelo, né i seguaci

di altri Libri hanno commesso ciò che le vostre

mani hanno perpetrato.

137:3 Coloro che dimorano

nel tabernacolo di Dio e si sono assisi sui

seggi della gloria eterna, anche se muoiono di fame,

si rifiutano di allungar la mano per impadronirsi illecitamente

dei beni del prossimo, per quanto vile e

insignificante egli sia.

139:5 Sappi che abbiamo abolito la legge della spada a

sostegno della Nostra Causa, sostituendola col potere

che nasce dalla parola umana. Così abbiamo irrevocabilmente

decretato in virtù della Nostra grazia.

Dì: O genti! Non spargete semi di discordia fra gli

uomini e astenetevi dal combattere col prossimo,

perché il vostro Signore ha affidato il mondo e le sue

città alle cure dei re della terra e ne ha fatto emblemi

del Suo potere, in virtù della sovranità che ha voluto

conceder loro. Ha rinunziato a riservarSi una qualsiasi

parte del dominio di questo mondo. Lo attesta

Colui Che è in Se Stesso la Verità Eterna. Ciò che

Egli Si è riservato sono le città dei cuori degli uomini,

per purificarle da ogni contaminazione terrena e

permetter loro di avvicinarsi al santo Luogo che le

mani degli infedeli non potranno mai profanare. O

genti, aprite la città del cuore umano con la chiave

della vostra parola. In tal guisa vi abbiamo prescritto

il vostro dovere, secondo una norma prestabilita.

140:2 Non ti curare dell’umiliazione alla quale i

benamati di Dio sono stati sottoposti in questo Giorno.

Quest’umiliazione è orgoglio e gloria di ogni onore

temporale e d’ogni rango terreno. Quale più

grande onore può immaginarsi di quello conferito

dalla Lingua dell’Antico dei Giorni quando ricorda i

Suoi benamati nella Più Grande Prigione?

S’avvicina il giorno in cui le frapposte nubi saranno

completamente dissipate, quando la luce delle parole:

«Ogni onore appartiene a Dio e a coloro che Lo

amano», apparirà, palese come il sole, sull’orizzonte

della Volontà dell’Onnipotente.

141:1 In verità, questo è un Libro fatto discendere sugli

uomini d’intuito! Esso ordina alle genti di osservare

l’equità e di operare la giustizia, proibisce di seguire

tendenze corrotte e desideri carnali, caso mai i figli

degli uomini si destino dal sonno.

142:1 Non ho mai potuto rassegnarMi alle afflizioni incontrate

dai Miei amati o a qualunque difficoltà abbia

offuscato la gioia dei loro cuori.

4 Lo giuro, per l’Astro che risplende sull’orizzonte

dell’eternità, sono addolorato per la tua pena e Mi

dolgo con te delle tue tribolazioni… Attesto i servigi

che Mi hai reso e faccio fede delle molteplici avversità

che hai sopportato per amor Mio. Tutti gli atomi

della terra proclamano il Mio amore per te.

9 Non lasciare che la tua ignoranza nella scienza umana

e la tua incapacità di leggere o scrivere addolori il

tuo cuore.

143:2 Se sei colpito dalle tribolazioni per amor Mio,

rammenta le Mie pene e i Miei tormenti e ricorda il

Mio esilio e la Mia prigionia. Così ti demandiamo

ciò che Ci è stato inviato da Colui Che è il Gloriosissimo,

il Sapientissimo.

3 Per il Mio essere! S’avvicina il giorno in cui

abrogheremo l’ordine del mondo e ciò che esso contiene,

dispiegando un nuovo ordine in sua vece. Egli

ha, invero, potere su tutte le cose.

144:1 La Penna dell’Altissimo ha decretato l’obbligo

d’insegnare questa Causa e lo ha imposto a tutti…

Dio ispirerà, senza dubbio, chiunque si allontani da

tutto fuorché Lui e faccia sgorgare e scorrere copiosamente

dal proprio cuore le pure acque della saggezza

e dell’eloquenza.

3 Procedi diritto e persevera al Suo servizio. Dì: O

uomini! Il Giorno che vi è stato promesso in tutte le

Scritture è ora giunto. Temete Dio e non esitate a

riconoscere Colui Che è lo Scopo della vostra creazione.

Affrettatevi verso di Lui. Vale più questo, per

voi, che il mondo e tutto quel che contiene. Se solo

lo capiste!

145:1 Se incontrate i miseri o gli oppressi, non allontanatevene

sdegnosi, perché il Re della Gloria veglia

sempre su di loro e li circonda di tale tenerezza che

nessuno può comprendere, tranne coloro che hanno

sommerso desideri e aspirazioni nella Volontà del

vostro Signore, il Benevolo, il Saggio. O ricchi della

terra! Non fuggite davanti al povero riverso nella

polvere, ma siategli amici e lasciate che vi narri la

storia dei guai, dai quali l’imperscrutabile Decreto di

Dio ha fatto sì che fosse colpito. Per la giustizia di

Dio! Mentre state con lui, le Coorti Supreme vi

guarderanno, intercederanno per voi, esalteranno il

vostro nome e glorificheranno le vostre azioni. Benedetti

i sapienti che non si vantano del loro sapere e

beati i giusti che non deridono i peccatori, ma ne

tengono nascosti i peccati, affinché le proprie mancanze

restino nascoste agli occhi degli uomini.

146:1 È Nostro desiderio e aspirazione che ognuno di

voi divenga fonte di bene per gli uomini ed esempio

di rettitudine per l’umanità. Attenti a non preferire voi

stessi al prossimo. Fissate lo sguardo su Colui Che è il

Tempio di Dio fra gli uomini. Egli, in verità, ha offerto

la vita per la redenzione del mondo, Egli è, invero,

il Munifico, il Benevolo, l’Altissimo. Se fra voi sorge

qualche discordia, vedete Me davanti agli occhi e, per

amore del Mio nome e in pegno del vostro amore per

la Mia Causa manifesta e radiosa, non considerate i

reciproci difetti. Ci piace vedervi sempre amichevolmente

uniti e concordi nel paradiso del Mio

beneplacito e aspirare dalle vostre azioni la fragranza

dell’amicizia e dell’unità, della gentilezza e della fratellanza.

Così vi consiglia l’Onnisciente, il Fedele.

Saremo sempre con voi e, se aspireremo il profumo

della vostra fratellanza, il Nostro cuore si rallegrerà

certamente, perché null’altro può appagarCi. Ne fa

fede chi possiede vera comprensione.

147:1 Il Più Grande Nome Mi è testimone! Che tristezza

se qualcuno in questo Giorno ponesse il cuore

sulle cose effimere di questo mondo! Sorgete e aggrappatevi

saldamente alla Causa di Dio. Siate affettuosi

l’uno verso l’altro. Unicamente per amore del

Benamato, bruciate il velo dell’egoismo alla fiamma

del Fuoco imperituro e, con viso raggiante e luminoso,

associatevi con il prossimo.

150:1 Allorché sarà conseguita la vittoria, ogni persona

si professerà credente e si affretterà verso il rifugio

della Fede di Dio. Felici coloro che nei giorni in cui

le prove hanno afflitto il mondo sono rimasti saldi

nella Causa e si sono rifiutati di deviare dalla sua

verità!

151:1 O usignoli di Dio, liberatevi dalle spine e dai rovi

dell’infelicità e della disperazione e spiccate il volo

verso il roseto d’inalterabile splendore. O amici Miei

che abitate nella polvere! Affrettatevi verso la vostra

dimora celeste. Annunziate a voi stessi la lieta

novella: «Colui Che è l’Amatissimo è giunto. Egli Si

è incoronato della gloria della Rivelazione di Dio e

ha dischiuso agli uomini le porte del Suo antico

Paradiso». Gioisca ogni occhio, si rallegri ogni

orecchio, poiché questo è il tempo di mirare la Sua

beltà, questo è il momento opportuno per ascoltare la

Sua voce. Proclamate a ogni bramoso amante:

«Guarda, il tuo Benamato è venuto fra gli uomini!», e ai messaggeri

del Monarca dell’amore comunicate la

novella: «Ecco, l’Adorato è apparso ammantato in

piena gloria!». O amanti della Sua bellezza! Mutate

l’angoscia per la separazione da Lui nel gaudio

dell’eterno ricongiungimento e lasciate che la dolcezza

della Sua presenza dissipi l’amarezza della

lontananza dalla Sua corte.

2 Mirate come le molteplici grazie di Dio che

discendono dalle nubi della gloria divina abbiano

pervaso, in questo giorno, il mondo. Poiché, mentre

nei giorni passati l’amante supplicava e cercava il

Benamato, adesso è il Benamato Che chiama gli amanti

e li invita alla Sua presenza. Attenti a non perdere

un così prezioso favore, guardatevi di non sminuire

un così cospicuo pegno della Sua grazia. Non

abbandonatene i benefici incorruttibili e non accontentatevi

di ciò che è perituro. Alzate il velo che vi

oscura la vista e dissipate le tenebre che

l’avviluppano, così che possiate vedere la nuda beltà

del volto del Benamato, contemplare ciò che mai

occhio ha contemplato e udire ciò che mai orecchio

ha udito.

153:1 O esiliato e fedele amico! Spegni la sete

dell’accidia con le sacre acque della Mia grazia e

scaccia lo sconforto della lontananza con la luce

mattutina della Mia presenza divina. Non permettere

che il sito in cui dimora il Mio sempiterno amore per

te sia distrutto da tirannie di cupidi desideri e non

oscurare la beltà del Giovane celestiale con polvere

di egoismo e di passione. Vèstiti dell’essenza della

rettitudine e il tuo cuore non tema altri che Dio. Non

offuscare la sorgente luminosa dell’anima tua con

spine e rovi di affetti disordinati e vani e non ostacolare

il flusso delle acque vivificatrici che sgorgano

dalla fonte del tuo cuore. Poni ogni speranza in Dio

e aggrappati tenacemente alla Sua infallibile misericordia.

Chi altri fuorché Lui può arricchire il povero

e risollevare il colpevole dalla sua degradazione?

2 O Miei servi! Se poteste scoprire gli oceani celati

e sconfinati della mia incorruttibile ricchezza certamente

considerereste il mondo, anzi l’intera creazione,

un nulla. Fate che la fiamma della ricerca bruci

con tale ardore nel vostro cuore da permettervi di

raggiungere la vostra suprema ed eccelsa meta – lo

stadio al quale possiate avvicinarvi ed essere uniti al

vostro Prediletto…

6 O Miei servi! Se comprendeste quali meraviglie

della Mia munificenza e della Mia generosità ho voluto

affidare alle vostre anime, vorreste, in verità,

liberarvi da ogni attaccamento a tutte le cose create e

acquistereste una vera conoscenza di voi stessi, una

conoscenza che è lo stesso della comprensione del

Mio proprio Essere. Vi trovereste indipendenti da

tutto fuorché Me, con l’occhio interiore ed esteriore

scorgereste i mari della Mia amorosa premura e della

Mia munificenza agitarsi in voi, evidenti come la

rivelazione del Mio fulgente Nome.

Perciò, o Miei servi, non

imbrattatevi le ali con fango di malvagità e fatui de-

sideri e non permettete che esse siano macchiate da

polvere d’invidia e odio, perché non vi sia impedito

di librarvi nei cieli della Mia divina sapienza.

7 O Miei servi! Per il potere di Dio e per la Sua

possanza ho tratto dal tesoro della Sua sapienza e

della Sua saggezza le perle celate nelle profondità

del Suo oceano eterno e ve le ho rivelate.

9 O Miei servi! Non addoloratevi se in questi

giorni e su questa terra sono state ordinate e manifestate

da Dio cose contrarie ai vostri desideri, poiché

vi sono sicuramente serbati giorni di gioia ineffabile,

di delizia paradisiaca. Mondi santi e spiritualmente

gloriosi si sveleranno ai vostri occhi. Egli vi ha destinati

a partecipare ai loro benefici, a condividerne

le gioie e ad ottenere una parte della loro grazia sostenitrice

in questo mondo e nel mondo di là. Li conseguirete

tutti senza dubbio.

154:1 O Salmán, ammonisci gli amati dell’unico vero

Dio di non giudicare con occhio troppo critico i detti

e gli scritti degli uomini. Si avvicinino piuttosto a

questi detti e a questi scritti con spirito di larghe vedute

e affettuosa simpatia. Coloro però che in questo

Giorno sono stati indotti ad assalire con scritti incendiari

gl’insegnamenti della Causa di Dio devono

essere trattati diversamente. Incombe a tutti, ciascuno

secondo la propria capacità, il compito di confutare

le argomentazioni di coloro che hanno attaccato

la Fede di Dio. Così è stato decretato da Colui Che è

il Potentissimo, l’Onnipotente. Chi desidera diffondere

la Causa dell’unico vero Dio la propaghi per

mezzo della penna e della lingua piuttosto che ricorrendo

alla spada o alla violenza. Abbiamo rivelato in

precedenti occasioni quest’ingiunzione e ora la

confermiamo, se solo comprendeste! Per la

rettitudine di Colui Che in questo Giorno grida

nell’intimo cuore di tutte le cose create: «Dio, non

v’è altro Dio che Me!». Chiunque si levi a difendere

con i propri scritti la Causa di Dio dai suoi assalitori,

per quanto insignificante sia la sua parte, sarà così

onorato nel mondo avvenire che la Coorte superna

ne invidierà la gloria. Nessuna penna può descrivere

la sublimità del suo stadio, nessuna lingua può

descriverne lo splendore. Poiché a chiunque sarà

saldo e tenace in questa santa, gloriosa ed eccelsa

Rivelazione sarà accordato un potere tale che potrà

affrontare e sconfiggere tutto ciò che è in cielo e in

terra. Dio Stesso ne è testimone.

2 O benamati di Dio! Non restate adagiati sui

vostri giacigli, ma non appena riconoscete il vostro

Signore, il Creatore, alzatevi e, udito ciò che Gli è

accaduto, correte ad assisterLo. Sciogliete la lingua

per proclamare incessantemente la Sua Causa. Ciò vi

servirà più di tutti i tesori del passato e dell’avvenire,

se siete di coloro che comprendono questa verità.

6 Ogni qual volta le Mie leggi si mostrano come il

sole nel cielo dei Miei detti, devono essere fedelmente

obbedite da tutti, anche se il Mio decreto fosse

tale da squarciare il cielo di ogni religione. Egli fa

ciò che Gli piace. Egli sceglie e nessuno può opporsi

alla Sua scelta. Tutto ciò ch’Egli, il Benamato, ordina,

è in verità amato. Me ne fa fede Colui Che è il

Signore di tutta la creazione.

156:1 Beato colui che si

unisce a tutti gli uomini in ispirito di massima gentilezza

e di profondo amore.

158:1 Dio ha prescritto a ciascuno il dovere di insegnare

la Sua Causa. Chiunque si levi ad assolvere un

tale dovere deve, prima di proclamare il Suo Messaggio,

abbellirsi dell’ornamento di un carattere retto

e lodevole, cosicché le sue parole attraggano il cuore

di coloro che rispondono al suo appello. Senza questo

non potrà mai sperare di influenzare i propri ascoltatori.

159:2 La libertà, alla fine, conduce necessariamente

alla sedizione, le cui fiamme nessuno può spegnere.

Così vi ammonisce Colui Che valuta, l’Onnisciente.

Sappiate che personificazione e simbolo della libertà

è l’animale. Quel che si addice all’uomo è la

sottomissione a tali limitazioni che lo proteggano

dalla sua stessa ignoranza e lo difendano dall’insidia

dei malevoli. La libertà induce l’uomo a sorpassare i

limiti della decenza e a venir meno alla dignità del

suo stadio, abbassandolo a un livello di estremo

pervertimento e malvagità.

3 Considerate gli uomini come un armento di

pecore che ha bisogno della protezione di un pastore.

Questa è la verità, l’indiscutibile verità. Noi approviamo

la libertà in alcune circostanze e rifiutiamo di

sanzionarla in altre. In verità, siamo gli Onniscienti.

4 Dì: Per quanto non lo sappiate, la vera libertà

consiste nella sottomissione dell’uomo ai Miei comandamenti.

Se gli uomini osservassero quel che

inviammo loro dal Cielo della Rivelazione, sicuramente

otterrebbero la perfetta libertà. Felice colui

che ha compreso lo Scopo di Dio in tutto ciò che Egli

ha rivelato dal Paradiso del Suo Volere, che pervade

tutto il creato! Dì: La libertà che vi giova non si

trova altrove che nel completo asservimento a Dio,

l’Eterno Vero. Chiunque ne abbia gustata la dolcezza

rifiuterà di barattarla per tutti i regni della terra e

del cielo.

160:1 È realmente un vero credente nell’unità di Dio

colui che, in questo Giorno, Lo considera immensamente

eccelso al di sopra di tutti i confronti e di tutte

le somiglianze ai quali gli uomini Lo hanno

paragonato. Ha gravemente errato colui che ha

confuso questi confronti e queste somiglianze con

Dio stesso. Riflettete sulla relazione fra artefice e

opera, fra pittore e dipinto. Può mai sostenersi che il

lavoro prodotto dalle mani di un artefice sia uguale a

lui? Per Colui Che è il Signore del Trono eccelso e

della terra quaggiù! Queste opere non possono essere

considerate altro che prove che proclamano

l’eccellenza e la perfezione del proprio autore.

2 O Shaykh, tu che hai arreso la volontà a Dio! Per

dedizione e unione perpetua con Dio si deve intendere

che gli uomini devono sommergere completamente

la loro volontà nella Volontà di Dio e considerare

un mero nulla i loro desideri al cospetto del Suo Intento.

Qualunque cosa il Creatore comandi alle creature

di osservare, esse devono compierlo diligentemente

e con immensa gioia e fervore. Non devono in

alcun modo permettere alla fantasia di ottenebrare il

loro giudizio, né considerare le loro immaginazioni

la voce dell’Eterno. Nella Preghiera del Digiuno abbiamo

rivelato: «Se la Tua Volontà decretasse che

queste parole Ti uscissero dalla bocca e fossero loro

rivolte: “Osservate, o genti, il digiuno per amor della

Mia Beltà e non ponete limiti alla sua durata”, giuro

per la maestà della Tua gloria che tutti l’osserverebbero

fedelmente, si asterrebbero da qualunque

cosa violi la Tua legge e così continuerebbero fino a

renderTi l’anima». In questo consiste la completa

resa della volontà alla Volontà di Dio. Medita su ciò,

affinché tu possa bere le acque di vita eterna che scaturiscono

dalle parole del Signore di tutta l’umanità

e attestare che l’unico vero Dio è sempre stato incommensurabilmente

superiore alle Sue creature.

Egli è, invero, l’Incomparabile, l’Eterno, l’Onnisciente,

il Sapientissimo. Lo stadio dell’assoluta dedizione

trascende e sempre sorpasserà ogni altro stadio.

3 Fa d’uopo che ti consacri alla Volontà di Dio.

Tutto ciò che è stato rivelato nelle Sue Tavole non è

che un riflesso della Sua Volontà. La tua consacrazione

dev’essere così completa da cancellarti dal

cuore ogni traccia di desiderio mondano. Questo è il

significato della vera unità.

4 Implora Dio di farti restare saldo su questo

sentiero e di aiutarti a guidare i popoli del mondo verso

Colui Che è il vero Sovrano, Che Si è rivelato in

una veste speciale, Che dà voce a uno specifico Messaggio

divino. Questa è l’essenza della fede e della

certezza. Coloro che adorano l’idolo forgiato dalla

loro immaginazione e lo chiamano Realtà Essenziale

sono, in verità, da annoverarsi fra i pagani. Ne fa testimonianza

il Misericordiosissimo nelle Sue Tavole.

Egli è, invero, l’Onnisciente, il Sapientissimo.

161:4 In verità Io dico che in questa potentissima

Rivelazione tutte le Dispensazioni del passato hanno

raggiunto la loro più alta consumazione, la consumazione

finale. Così vi consiglia il vostro Signore,

l’Onnisciente, il Sapientissimo. Lode a Dio, il Signore

di tutti i mondi!

162:1 Il Misericordiosissimo ha conferito all’uomo la

facoltà della vista e l’ha dotato del potere dell’udito.

Alcuni l’hanno definito «microcosmo», mentre dovrebbe

essere considerato un «macrocosmo». Le potenzialità

inerenti allo stadio di uomo, la grande dignità

del suo destino sulla terra, l’innata eccellenza

della sua realtà si paleseranno appieno in questo

Giorno promesso di Dio.

2 La Penna dell’Altissimo ha, sempre e in ogni

circostanza, ricordato con gioia e tenerezza i Suoi

diletti consigliandoli di seguire il Suo cammino. Beato

colui al quale le vicissitudini del mondo non

hanno impedito di riconoscere l’Alba dell’Unità di

Dio, colui che con ferma determinazione ha libato,

in nome di Colui Che esiste da Sé, il Vino suggellato

della Sua Rivelazione. Un tale essere sarà annoverato

nel Libro di Dio, il Signore di tutti i mondi, fra gli

ospiti del Paradiso.

163:1 O membri della razza umana! Aggrappatevi

saldamente alla Corda che nessuno potrà mai tagliare.

Ciò, invero, vi gioverà per tutti i giorni della vita,

perché la sua forza proviene da Dio, il Signore di

tutti i mondi. Attenetevi alla giustizia e all’equità e

allontanatevi dai sussurri degli stolti, coloro che si

sono estraniati da Dio, che si sono acconciati il capo

con l’ornamento dei sapienti e hanno condannato a

morte Colui Che è la Fonte della saggezza. Il Mio

nome li ha elevati ad alti gradi, eppure, non appena

Mi rivelai ai loro occhi, pronunziarono con palese

ingiustizia la Mia sentenza di morte. In tal guisa, la

Nostra Penna ha rivelato la verità e ancora la gente è

immersa nell’ignavia.

2 Chiunque sia ligio alla giustizia non può in

nessuna circostanza oltrepassare i limiti della moderazione.

Egli discerne la verità in tutte le cose per

mezzo della guida di Colui Che è l’Onniveggente.

La civiltà così spesso esaltata dai dotti esponenti delle

arti e delle scienze porterà, se le si permetterà di

oltrepassare i limiti della moderazione, grandi mali

all’umanità. Così vi ammonisce Colui Che è

l’Onnisciente. Spinto all’eccesso, l’incivilimento si

risolverà in una feconda sorgente di male, come lo

sarebbe stato di bene, se contenuto nell’ambito della

moderazione. Meditate, o genti, e non siate fra coloro

che vagano smarriti nel deserto dell’errore.

S’avvicina il giorno in cui la sua fiamma divorerà le

città, in cui la Lingua della grandezza proclamerà:

«Il Regno è di Dio, l’Onnipotente, il Lodatissimo!».

3 Ogni altra cosa è soggetta a questo stesso principio

di moderazione. Rendi grazie al tuo Signore che

ti ha ricordato in questa meravigliosa Tavola. Ogni

lode a Dio, il Signore del trono glorioso!

165:1 Sappi che ogni orecchio che ode, se tenuto puro e

immacolato, deve sempre e da ogni parte ascoltare la

voce che pronunzia queste sante parole: «In verità,

veniamo da Dio e a Lui ritorneremo». I misteri della

morte e del ritorno dell’uomo non sono stati divulgati

e rimangono ancora sconosciuti. Per la giustizia di

Dio! Se fossero rivelati, provocherebbero un tale

spavento e un tale dolore che alcuni morrebbero,

mentre altri sarebbero colti da tale gioia da desiderare

la morte e implorare con incessante brama l’unico

vero di Dio –esaltata sia la Sua gloria – di affrettare

la loro fine.

2 La morte offre a ogni fiducioso credente la coppa

che è vera vita. Dona gioia ed è apportatrice di contentezza.

Conferisce il dono della vita eterna.

3 Quanto a coloro che hanno gustato il frutto

dell’esistenza terrena dell’uomo, che è il riconoscimento

dell’unico vero Dio –esaltata sia la Sua gloria

– la loro vita ulteriore sarà tale che non possiamo

descriverla. Ne ha conoscenza solo Dio, il Signore di

tutti i mondi.

166:1 Chiunque accampi il vanto di una diretta Rivelazione

da Dio, prima che spirino appieno mille anni, è

sicuramente un mendace impostore. Preghiamo Dio

che lo aiuti benevolmente a ritrattare e ripudiare tale

vanto. Se se ne pentirà, senza dubbio Iddio lo perdonerà.

Ma se persisterà nel suo errore, sicuramente

Iddio invierà qualcuno che lo tratterà senza misericordia.

Terribile, invero, è Dio nel punire! Chiunque

interpreterà questo versetto in modo differente dal

suo evidente significato, sarà privato dello Spirito di

Dio e della Sua misericordia che abbraccia tutte le

cose create. Temete Dio e non seguite le vostre fatue

immaginazioni. Seguite piuttosto il comando del vostro

Signore, l’Onnipotente, il Sapientissimo!

SPIGOLATUREultima modifica: 2019-04-03T11:24:23+02:00da ruggerorv


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