IL BÁB
ANTOLOGIA
Il Bàb fu il precursore di Bahà’u’llàh. Questa è una selezione dell’antologia degli scritti del Bàb. Il testo intero può essere letto nel sito Bahà’ì Milano – Biblioteca digitale.
PAROLE RIVOLTE A SULAYMÁN,
UNO DEI TEOLOGI MUSULMANI
NELLA TERRA DI MASQAT
Benché t’avessimo creato
acché tu potessi mirare il Nostro volto, e nonostante che siamo
discesi realmente nel sito ove ti trovi, nondimeno non hai
adempiuto lo scopo per cui fosti creato e questo, malgrado abbia
tu adorato Iddio per tutta la vita. Perciò il tuo ben operare
sarà vano, perché è come se un velo ti velasse dalla Nostra presenza
e dai Nostri Scritti. È questo un irrevocabile decreto da
Noi prescritto. In verità nel Nostro giudicare siamo equi.
Se avessi esaminato il contenuto dell’Epistola che ti inviammo,
ciò ti avrebbe giovato molto più che adorare Iddio dal
principio che non ha principio fino ad oggi, e ne avresti in verità
avuto maggior merito che nel dimostrarti interamente devoto
nei tuoi atti di culto. E se, giunto al cospetto del tuo Signore su
questa terra, tu fossi stato tra coloro i quali credono
sinceramente che nella persona del Punto Primo si vede il Volto
di Dio, ciò t’avrebbe avvantaggiato molto più del prostrarti in
adorazione dal principio che non ha principio fino al tempo
presente…
In verità ti saggiammo, trovando che non eri tra coloro cui è
dato intendere, perciò, in segno di giustizia dalla Nostra presenza,
ti comminammo il verdetto della negazione; e certo siamo
equi.
Eppure se ritornerai a Noi, trasformeremo in affermazione il
tuo rifiuto.
Viene confermato che rinnegare gli inviati di Dio azzera i meriti per le buone azioni compiute e il rispetto del culto di Dio attraverso i riti.
DAL
QAYYÚMU’L-ASMÁ’
Capitolo I
OGNI lode a Dio, Che con la forza della Verità ha inviato al
Suo servo questo Libro, acché tenga luogo di fulgida luce per
l’intera umanità…
Ecco, questa è l’eterna Verità che Dio, l’Antico dei
Giorni, ha rivelato al Suo Verbo onnipotente – Colui Che è stato
suscitato dal mezzo del Roveto Ardente; questo è il Mistero che
è stato celato a tutti coloro che sono in cielo e sulla terra e che,
in questa mirabile Rivelazione, la mano di Dio, l’Eccelso, ha
rivelato nel Libro Primigenio…
O consesso di re e di figli di re! Abbandonate, tutti, il vostro
potere che appartiene a Dio…
Ecco un chiarissimo invito ai potenti ad abbandonare il potere.
Nel “Vangelo copto di Tomaso”:
81. Gesù disse: – Colui che si è fatto ricco, diventi re; e colui che ha il potere, vi rinunci. –
Qui si parla di ricchezza spirituale. Quanto più si riconosce la preminenza dello spirito, tanto più si è ricchi spiritualmente, perchè lo spirito si può manifestare chiaramente attraverso opere che non hanno cieche motivazioni materiali ed egoistiche.
Chi ha il potere deve rinunciarvi sia perchè ne fa cattivo uso, sia perchè l’obiettivo da raggiungere è l’abolizione di ogni potere di un uomo su un altro uomo.
Capitolo III
In verità, abbiamo inviato al Nostro Servo (il Bàb) questo Libro divinamente ispirato…
Capitolo VII
S’ILLUDE l’uomo che Noi siamo assai distanti, lontani dai
popoli del mondo? Nient’affatto, il giorno in cui li faremo
assalire dagli spasimi della morte, sulla piana della
Resurrezione, vedranno quant’erano vicini il Signore
Misericordioso e il Suo Ricordo.
Capitolo XVII
O SERVITORI di Dio! In verità, non crucciatevi se qualcosa
che Gli (al Bàb) avete chiesta rimane inascoltata, perché Iddio Gli ha
prescritto il silenzio, silenzio che è in verità degno di lode.
Ecco, T’abbiamo Noi dato di vedere realmente in sogno una
certa misura della Nostra Causa, ma dovessi Tu informarli del
recondito Mistero, ne discuterebbero tra loro la verità.
Sicuramente il Tuo Signore, il Dio della verità, conosce
gl’intimi segreti dei cuori…
Capitolo XLVI
Affratellatevi nell’unica, indivisibile religione di Dio, liberi
da distinzioni, poiché in verità Dio desidera che i vostri cuori si
facciano specchi pei vostri fratelli nella Fede, sì che vi ritroviate
riflessi in loro come essi in voi. Questa è la vera Via di Dio,
l’Onnipotente, ed, ecco, Egli è vigile sul vostro agire.
Capitolo LVIII
INVERO, il Signore M’ha ispirato: In verità, in verità Io
sono Dio, Colui oltre al quale non v’è altro Dio: in verità, Io
sono l’Antico dei Giorni…
Capitolo LXXXI
O ACCOLTA dei fedeli! Non proferite contro Me parole
mentitrici, allorché sia palesata la Verità, poiché il mandato del
Báb v’è già stato dicevolmente proclamato nel Corano. Giuro
sul vostro Signore, questo Libro è quello stesso Corano che fu
inviato in antico.
Capitolo LXXXV
Ecco Iddio T’ha eletto per ammonire la gente, ben guidare i
credenti e delucidare i segreti del Libro.
Capitolo XLVIII
IN verità, agli occhi di Dio, questa Religione è l’essenza
della Fede di Muhammad; accorrete dunque disiosi al Paradiso
celestiale e al superno Giardino del Suo compiacimento al cospetto
dell’Unico vero Dio, sol che foste pazienti e grati innanzi
all’evidenza dei segni di Dio.
Questa citazione mi interessa perché descrive un paradiso che non è fisico, ma legato al compiacimento di Dio, alle leggi divine che discendono dal Cielo. Tutto ciò significa che il paradiso potrebbe anche essere localizzato in zone desertiche o polari. Ovviamente ci auguriamo di abitare in zone climatiche migliori, ma non è il clima a fare il paradiso, ma un corretto rapporto con Dio, con il prossimo e con la natura.
Capitolo LXXXVIII
Orbene Io non son altro che un uomo come voi. Ma Dio Mi
elargisce le grazie che vuole come Gli piace e non vi sono
limiti a ciò che il vostro Signore ha decretato nel Libro Primigenio.
DAL
BAYÁN PERSIANO
Il Bayán si divide in váhid e capitoli. Nelle citazioni ho seguito la successione presente nell’antologia, che non è quella del testo intero.
II, 16
È MEGLIO guidare una sola anima che possedere tutto ciò
che è sulla terra, poiché fino a quando quell’anima guidata
rimarrà nell’ombra dell’Albero dell’Unità Divina, ella e chi le
fu guida saranno oggetti dell’amorevole misericordia di Dio,
laddove il possesso delle cose terrene finirà nell’ora della morte.
La via della retta guida è una via d’amore e simpatia, non di
forza e coercizione. Tale è stato il metodo di Dio in antico e tale
continuerà ad essere in futuro! Egli accoglie chi Gli piaccia
all’ombra della Sua Misericordia. In verità, è il Protettore
Supremo, il Generosissimo.
Non v’è per l’uomo paradiso più meraviglioso che trovarsi
esposto alla Manifestazione di Dio nel Suo Giorno, ascoltare i
Suoi versetti e in essi credere, pervenire al Suo cospetto, che è
la presenza di Dio, veleggiare sul mare dell’empireo regno del
Suo compiacimento e gustare i frutti prelibati del paradiso della
Sua Unicità divina.
Ancora una volta c’è il riferimento a un paradiso spirituale. Il paradiso materiale sarà una conseguenza del paradiso spirituale.
VII, 19
ADORA Iddio in tal guisa che, se pur ti sospingesse verso il
fuoco, quell’adorazione non subirebbe mutamento alcuno, e
altrettanto se la tua mercede fosse il paradiso. Così e così soltanto
ha da essere il culto confacente all’unico Vero Dio. AdorarLo
per paura sarebbe sconveniente nella Corte santificata
della Sua presenza e non potrebbe essere stimato atto da te dedicato
all’Unicità del Suo Essere. O se tu, mirando al paradiso,
Lo adorassi con questa intima speranza, daresti a Dio la creazione
per compagna, ancorché il paradiso sia ambito dagli uomini.
La preghiera più gradita è quella offerta in perfetta spiritualità
e radiosità; a Dio non è mai stato né è caro ch’essa debba
prolungarsi. Al Suo cospetto quanto più distaccata e pura, tanto
più gradita è l’orazione.
VIII, 9
IL Dì della Resurrezione è un giorno in cui il sole come
sempre si leva e declina. Quante volte è albeggiato il Giorno
della Resurrezione e le genti della contrada dove ciò avvenne
non ebbero contezza dell’evento. Quand’anche avessero sentito,
non avrebbero creduto, e pertanto non furono informati!
I loro cuori, orbati della facoltà del vero intuito, non possono vedere,
mentre coloro cui sono dati occhi dello spirito volteggiano quali
falene attorno alla Luce della Verità fino ad esserne bruciati.
Ecco perché si dice che tra tutti i giorni il Dì della Resurrezione
è il più grande, ancorché sia come tutti gli altri.
I giorni della risurrezione sono tanti.
V, 19
A GIUDIZIO dei credenti nell’Unità Divina, non v’è
paradiso più sublime dell’ottemperare ai comandamenti di Dio,
e agli occhi di chi ha conosciuto Dio e i Suoi Segni, non v’è
fuoco più bruciante del trasgredire alle Sue leggi e angariare
altrui, fosse solo nella misura d’un granello di senape.
VIII, 19
DEL pari considera la manifestazione del Punto del Bayán.
Vi sono taluni che ogni notte stanno rivolti in adorazione a Dio
fino al mattino; e oggi che l’Astro della Verità sta toccando lo
zenit nel firmamento della sua Rivelazione non hanno ancora
abbandonato i loro tappeti da preghiera. Ma quelli tra loro ai
quali fossero recitati i mirabili versetti di Dio, esclamerebbero:
«Perché mi distogli dalle mie orazioni?» O tu che sei avvolto
dai veli! Se menzioni Dio, perché mai tolleri di essere escluso
da Colui Che ha acceso la luce dell’adorazione nel tuo cuore?
S’Egli non avesse in antico rivelato l’ingiunzione «In verità
menzionate il nome di Dio» (Corano, 8:45; 33; 41; 62:10)
che cosa t’avrebbe spinto a supplicare
Dio e dove ti volgeresti nella preghiera?
Sappi per certo che ogni qual volta menzioni Colui Che Iddio
manifesterà, solo allora fai menzione di Dio. Altrettanto, se
tu dessi ascolto ai versetti del Bayán e ne riconoscessi la verità,
solo allora i versetti rivelati da Dio ti gioverebbero. Altrimenti
quale vantaggio potrai trarne? E dovessi prosternarti adorante
dall’inizio alla fine della vita e dedicare i tuoi giorni al rimembrare
Iddio, senza peraltro credere nell’Esponente della Sua
Rivelazione per la tua èra, t’illudi forse che i tuoi atti ti porterebbero
qualche beneficio? D’altro canto, se credi in Lui e Lo
riconosci con vera comprensione, e se Egli dice: «Ho accettato
tutta la tua vita spesa ad adorarMi», allora sicuramente L’hai
adorato con gran fervore. Lo scopo per cui tu compi le tue opere
è che Dio Si degni di accettarle; e l’approvazione divina non
può essere conseguita per altra via che attraverso l’approvazione
di Colui Che è l’Esponente della Sua Rivelazione. Per esempio,
ogni qual volta l’Apostolo di Dio – le benedizioni divine
discendano su di Lui – accettasse una certa opera, in verità Dio
l’accettava: altrimenti, trattenuta fra gli egoistici capricci del suo
esecutore, essa non giungeva innanzi a Dio. Ugualmente,
ogni atto che il Punto del Bayán accetta, Dio lo accetta,
poiché il mondo contingente non ha altro accesso alla presenza
dell’Antico dei Giorni. Qualunque cosa sia inviata viene tramite
l’Esponente della Sua Rivelazione, qualunque cosa ascenda
perviene all’Esponente della Sua Rivelazione.
VIII, 14
E sappi per certo che Paradiso significa riconoscere
Colui Che Dio manifesterà e sottomettersi a Lui e fuoco [vuol
dire] la compagnia di quelle anime che non si sottopongono a
Lui né si arrendono al Suo compiacimento.
VI, 15
NELLA manifestazione dell’Apostolo di Dio (Maometto), tutti stavano
aspettandoLo con trepidazione, eppure hai udito come fu trattato
al Suo apparire, ancorché se ne pavoneggiasse chiunque
mai Lo vedesse in sogno.
Anche nella manifestazione del Punto del Bayán la gente si
alzava alla menzione del Suo Nome (il Bàb) e notte e dì invocava con
fervore il Suo avvento e chi fra loro Lo sognasse si gloriava del
suo sogno…
Questo passo mi interessa perché conferma la presenza di persone che vedono in sogno gli inviati di Dio, anche se poi li rinnegano.
V, 5
State in guardia, perché sostanza ed essenza della religione di Dio non è
osservare, al tempo della Sua apparizione, quegli atti che sono
prescritti nel Bayán, bensì soccorrerLo. Ma chiunque, prima
ch’Egli Si manifesti, contravvenga alle ordinanze, anche nella
misura di un chicco d’orzo, avrà trasgredito al Suo comando.
VIII, 19
È PER Dio che operate dal principio alla fine della vostra
vita eppure non compite un solo atto per amore di Colui Che è
la Sua Manifestazione, Cui ogni buona opera ritorna. Se aveste
così agito, il Dì della Resurrezione non avreste sofferto tanto.
VI, 16
IN ogni tempo e circostanza, Iddio è stato del tutto indipendente
dalle Sue creature. Egli ha sempre desiderato – e così
sempre vorrà – che tutti gli uomini pervengano ai giardini del
Suo Paradiso in perfetto amore, senza che alcuno abbia a rattristare
altrui, neppure per un istante, e tutti posino entro la culla
della Sua protezione e sicurezza fino al Dì della Resurrezione,
che segna l’aurora della Rivelazione di Colui Che Dio
manifesterà.
Il Signore dell’universo non ha mai suscitato profeta né inviato
Scrittura senza aver stabilito il Suo patto con tutti gli uomini,
invitandoli ad accettare la Rivelazione e il Libro successivi,
poiché le effusioni del Suo favore sono incessanti e illimitate.
II, 1
Non è molto lontano il giorno in cui
capirete prontamente che la vostra gloria è nel credere in questi
santi versetti.
V, 4
Del pari, se non vi fosse stata la religione insegnata da Adamo,
questa Fede non sarebbe giunta al suo presente stadio. Così
considera l’evolversi della Fede di Dio fino alla fine che non ha
fine.
IV, 18
Così il Dì della Resurrezione Iddio chiederà a
ciascuno che cosa abbia compreso e non se abbia seguito orme
d’altri. Quante persone, avendo prestato ascolto ai santi versetti,
si sono umilmente inclinate e hanno abbracciato la Verità, ma
non così il loro maestro. Perciò fa d’uopo che ciascuno si assuma
la propria responsabilità e che nessun altro la porti per lui.
VII, 13
MEGLIO è trascrivere sia pure un unico dei Suoi versetti
che ricopiare il Bayán intero e tutti i libri scritti nella
Dispensazione del Bayán, perché tranne le Sue Scritture, che
dureranno fino alla Rivelazione successiva, tutto sarà eliminato.
E chi trascriva con vera fede anche una sola lettera di quella
Rivelazione, la sua ricompensa sarà maggiore che se avesse
ricopiato tutte le Scritture divine del passato e tutto quello che è
stato scritto durante le precedenti Dispensazioni. Continua in
ugual modo a risalire attraverso le Rivelazioni, l’una dopo
l’altra, sapendo che il tuo progredire nella Conoscenza di Dio
così non avrà mai fine, come non può avere alcun principio.
Mi pare che il significato sia questo: chi trascrive un versetto lo fa sia perché ci crede fermamente sia perché vuole impararlo bene, magari anche a memoria, e probabimente ne ha anche capito almeno il significato principale. Chi copia un intero libro di Dio può anche essere ateo, non aver capito nulla del contenuto e non soffermarsi a riflettere nemmeno su un solo versetto. Credo che sia proprio questo il problema: “perdersi” in un Libro enorme senza riflettere sui versetti più importanti. L’importanza di riflettere e capire anche un solo versetto si deduce da “La raccolta della Roccia Blu”, testo buddhista, (Caso 1):
Se sai penetrare in una sola frase, nello stesso istante penetri in mille, diecimila frasi.
La parte finale conferma “Dottrina e alleanze”, testo mormone, (sez. 11):
22 Ma adesso, stai in pace, studia la mia parola che è già uscita fra i figli degli uomini e studia pure la mia parola che uscirà fra i figli degli uomini o che si sta traducendo, sì, fino a che tu abbia ottenuto tutto ciò che accorderò ai figli degli uomini in questa generazione, e dipoi ogni altra cosa vi sarà aggiunta.
VII, 9
O GENTI dei Bayán! State in guardia, perché il Dì della
Resurrezione nessuno troverà luogo ove fuggire. Egli sfolgorerà
improvviso e pronuncerà il verdetto che Gli piacerà. Se lo
vorrà, innalzerà gli umili e umilierà i potenti, come fece nel
Bayán, oh se poteste capire! E salvo Lui, nessuno è pari a
questo. Ciò che ordinerà sarà portato a compimento e nulla
rimarrà incompiuto.
VII, 15
GLI uomini, poiché sono tutti scaturiti dall’ombra dei Segni
della Sua Divinità e Signoria, tendono sempre a seguire una
strada nobile e eccelsa. E poiché mancano d’occhio veggente
onde riconoscere l’Amato, vengono meno al loro dovere di palesare
mansuetudine e umiltà verso di Lui. Nondimeno dall’inizio
alla fine delle loro vite, ossequienti alle leggi sancite nella
precedente religione, essi adorano Dio, Lo pregano devoti,
s’inchinano innanzi alla Sua Realtà divina e si mostrano sottomessi
alla Sua sublime Essenza. Ma nell’ora della Sua manifestazione,
rivolgono tutti lo sguardo verso il proprio essere, escludendosi
così da Lui, perché nel loro elucubrare vedono in
Lui un uomo come loro. Lungi dalla Gloria di Dio sia tale paragone.
In verità quell’Essere augusto rassomiglia al sole materiale,
i Suoi versetti sono come i raggi e quei credenti che in Lui
credono sinceramente sono tutti quali specchi ove il sole si rifletta.
La loro luce è pertanto un mero riflesso.
VIII, 1
GLI atti di Colui Che Dio manifesterà sono come il sole e le
opere d’uomo, purché si conformino al beneplacito di Dio, si
rassomigliano a luna o stelle… Così, al tempo dell’apparizione
di Colui Che Dio manifesterà, qualunque seguace del Bayán si
attenga ai Suoi precetti e vegga se stesso e le proprie azioni
come stelle esposte alla luce del sole avrà còlto il frutto della
propria esistenza; sennò quel titolo di ‘stella’ non gli si attaglierà.
IX, 10
In verità chiunque con vera
fede guardi alle Sue Parole è meritevole del Paradiso e colui la
cui coscienza con vera fede renda testimonianza alle Sue Parole
abiterà nel Paradiso e giungerà al cospetto di Dio; e colui la cui
bocca con vera fede proferisca le Sue Parole avrà dimora in
Paradiso, dove estasi lo rapirà nel suo lodare e glorificare Dio,
l’Eterno, le Cui Rivelazioni di gloria mai finiscono, le brezze
salutari della Cui santità mai cessano. E la mano che con vera
fede trascriva le Sue Parole sarà colmata da Dio, in questo
mondo e nell’altro, di cose assai pregiate; e il petto che affidi
alla memoria le Sue Parole, se è petto di credente, Iddio lo farà
traboccante del Suo amore…
III, 12
SE al tempo dell’apparizione di Colui Che Iddio manifesterà
tutti coloro che dimorano sulla terra testimoniassero una cosa in
un modo ed Egli in modo differente, la Sua testimonianza
sarebbe come il sole e le loro quale miraggio riprodotto in uno
specchio che non si trovi innanzi al sole, ché altrimenti la loro
testimonianza sarebbe stata fedele riflesso della Sua.
Giuro per la più sacra Essenza di Dio che un solo rigo delle
Parole da Lui proferite è più sublime delle parole dette da tutti
coloro che dimorano sulla terra.
Se il Giorno della Sua manifestazione un re facesse cenno
della propria sovranità, sarebbe come se uno specchio sfidasse
il sole dicendo: « La luce è in me »; e del pari se, quel Giorno,
un uomo di cultura si proclamasse esponente del sapere, o un
facoltoso possidente facesse sfoggio di opulenza, o un’autorità
affermasse il suo potere, o un grande personaggio ostentasse la
sua gloria. No, costoro farebbero di sé lo zimbello dei pari loro,
e come sarebbero giudicati da Colui Che è il Sole della Verità!
V, 8
GIURO per la santissima Essenza di Dio – esaltato e glorificato
sia – che il Giorno dell’apparizione di Colui Che Dio manifesterà,
aver letto mille volte il Bayán non sarà come aver letto
un solo versetto rivelato da Colui Che Dio manifesterà.
e fondamentale inizio nel Libro di Dio. Considera in
egual modo il giorno della Rivelazione di Colui Che Dio manifesterà,
Colui nel Cui pugno si trova la sorgente delle prove, e
non permettere che fallaci considerazioni ti chiudano a Lui,
perché Egli le sopravanza di gran lunga e tutte le prove procedono
dal Libro di Dio, che è di per sé la suprema testimonianza
non essendo dato ad alcuno di produrne l’uguale. Se miriadi di
dottori, pur versati nella logica, nella scienza della grammatica,
nel diritto, nella giurisprudenza e simili, si allontanassero dal
Libro di Dio, essi sarebbero tutti dichiarati miscredenti.
Così il frutto è nella suprema testimonianza, non nelle cose da
essa derivate. E sappi per certo che ogni lettera rivelata nel
Bayán è intesa solamente a suscitare sottomissione a Colui Che
Dio manifesterà, perché è Lui Che, ancor prima di manifestarSi,
ha rivelato il Bayán.
II, 1
È per le Sue dispensazioni che sono suscitati
Messaggeri divini e inviate Scritture celestiali. Se esseri umani
avessero potuto compiere questa impresa, sicuramente qualcuno
avrebbe prodotto almeno un versetto durante il periodo di
milleduecentosettant’anni intercorsi tra la rivelazione del Corano
e quella del Bayán. Ma gli uomini se ne sono dimostrati incapaci
e non vi son riusciti, benché abbiano tentato, con la loro
violenta possanza, di spegnere la fiamma del Verbo Divino.
IV, 12
È chiaro ed evidente che il fine
di tutte le Dispensazioni precedenti è stato quello di spianare la
via all’avvento di Muhammad, l’Apostolo di Dio. Queste Dispensazioni,
compresa quella di Muhammad, hanno avuto a
loro volta come mèta la Rivelazione proclamata dal Qá’im.
L’intimo scopo di questa Rivelazione, come delle precedenti, è
stato quello d’annunziare l’avvento della Fede di Colui Che Dio
manifesterà. E a sua volta questa Fede – la Fede di Colui Che
Dio manifesterà – assieme a tutte le Rivelazioni che la
precorsero, ha per obiettivo la Manifestazione destinata a succederle.
E quest’ultima, non diversamente da tutte le precedenti,
prepara la via per la Rivelazione che dovrà ancora seguirla. Il
corso del sorgere e declinar del Sole della Verità continuerà così
indefinitamente – è un corso che non ha avuto principio né avrà
fine.
Beato colui che in ogni Dispensazione riconosce l’Intendimento
di Dio per quella Dispensazione e non se ne priva rivolgendo
lo sguardo alle cose del passato.
II, 7
L’ESSENZA di questo capitolo è come segue: ciò che
s’intende per Dì della Resurrezione è il Giorno in cui l’Albero
della Realtà divina appare, ma tra i seguaci dell’Islám sciita non
si vede alcuno che ne abbia capito il senso; essi al contrario
hanno fantasticato una cosa che non ha realtà presso Dio. A Suo
giudizio e nell’uso di coloro che sono iniziati ai misteri divini,
Dì della Resurrezione significa questo: che dall’apparizione di
Colui Che è l’Albero della Realtà divina, in qualunque periodo e
con qualsivoglia nome, fino all’istante della Sua scomparsa,
quello è il Dì della Resurrezione.
II, 8
LA rivelazione della Realtà Divina è stata perennemente
identica al Suo occultamento e il Suo occultamento identico alla
Sua rivelazione. Ciò che s’intende per ‘Rivelazione di Dio’ è
l’Albero della Verità divina che non sta ad indicare altri che Lui,
ed è quest’Albero divino che ha suscitato e susciterà Messaggeri
e ha rivelato e rivelerà Scritture. Dall’eternità all’eternità
quest’Albero di Verità divina è stato e sarà sempre quale trono
della rivelazione e dell’occultamento di Dio frammezzo alle Sue
creature, e in ogni età esso è manifestato pel tramite di chi Gli
aggradi. Al tempo della rivelazione del Corano, Egli asserì la
Sua forza trascendente mediante l’avvento di Muhammad e
in occasione della rivelazione del Bayán, dimostrò la Sua potenza
sovrana mediante l’apparizione del Punto del Bayán, e al
primo fulgore di Colui Che Dio manifesterà giustificherà per
Suo tramite la verità della Sua Fede, come Gli piaccia, con qua-
lunque cosa Gli piaccia e per qualunque cosa Gli piaccia. Egli è
con tutte le cose, ma nulla è con Lui. Egli non è né dentro né
sopra né dietro nessuna cosa. Qualsivoglia allusione al Suo insediarSi
in trono significa che l’Esponente della Sua Rivelazione
è assurto al seggio di trascendente autorità…
Egli è perpetuamente esistito e in perpetuo continuerà ad
esistere. È stato e rimarrà sempre imperscrutabile a tutti, poiché
tutto fuorché Lui è stato e sarà sempre creato mercé la forza del
Suo comando.
DAL
DALÁ’IL-I-SAB’IH
(Le Sette Prove)
HAI posto un quesito sugli elementi fondamentali e le
ordinanze della religione: sappi che nella religione prima e al di
sopra di ogni cosa vi è la conoscenza di Dio, la cui perfezione
consiste nel riconoscere la Sua unità divina…
I dotti del Cristianesimo son reputati
tali perché tutelarono l’insegnamento di Cristo, eppure pensa
che proprio a causa loro molti non accettarono la Fede e non
pervennero a salvazione! E vuoi tu ancora calcare le loro
orme? I seguaci di Gesù si assoggettarono al clero per essere
salvati il Dì della Resurrezione e a cagione di questa obbedienza
finirono nel fuoco e il Giorno in cui l’Apostolo di Dio apparve
si sbarrarono la via al riconoscimento della Sua Eccelsa Persona.
Desideri forse imitare quei teologi?
DAL
KITÁB-I-ASMÁ’
(Il Libro dei Nomi)
XVI, 19
Vi abbiamo creati da un
unico albero, fatti foglie e frutti della stessa pianta, acché
poteste divenire fonte di mutuo benessere. Abbiate degli altri la
medesima considerazione che avete di voi stessi, sì che tra voi
non s’insinui sentimento ostile a sbarrarvi fuori da Colui Che
Dio manifesterà il Dì della Resurrezione. Fa d’uopo che siate
tutti un unico popolo indivisibile, così potrete ritornare a Colui
Che Dio manifesterà.
Non fate delle vostre religioni strumenti
di venale lucro, consumando la vita in cose vane e avendone
così in retaggio, il Di della Resurrezione, ciò che rattristerebbe
Colui Che Dio manifesterà, mentre tenete per giusto ciò
che fate.
XVI, 17
Se cercate Dio v’incombe di cercare Colui Che Dio manifesterà…
XVII, 15
O VOI cui fu dato il Bayán! Vigilate il Dì della
Resurrezione, perché quel Giorno crederete fermamente nel
Váhid del Bayán, ma come a nulla giovò la vostra antica
religione, così a nulla può valere questa, salvo che non aderiate
alla Causa di Colui Che Dio manifesterà e non crediate in ciò
che Egli prescrive. Fate perciò bene attenzione a non escludervi
da Colui Che è la Fonte Primigenia di tutti i Messaggeri e le
Scritture, per aggrapparvi a porzioni degli insegnamenti che da
queste fonti sono emanati!
XVII, 15
CONSIDERA come all’apparire di ciascuna Rivelazione,
chiunque apra il cuore al Suo Autore riconosca la Verità,
mentre i cuori di coloro che non riescono ad afferrare la Verità
siano serrati, perché a Lui si sono chiusi. Nondimeno, l’aprirsi
del cuore è elargito da Dio ad ambo le parti parimenti. Iddio
non desidera sigillare cuore alcuno, foss’anche di formica, e
tantomeno di creatura superiore, salvo che essa non si lasci
avvolgere dai veli, perché Dio è il Creatore di tutte le cose.
Se aprirai il cuore di una sola anima aiutandola ad abbracciare
la Causa di Colui Che Dio manifesterà, le ispirazioni di
quell’augusto Nome colmeranno il tuo intimo essere. V’incombe
pertanto di compiere questa impresa nei Giorni della Resurrezione,
poiché tra gli uomini i più sono smarriti, ma se tu ne
dilatassi i cuori discacciandone ogni incertezza, essi avrebbero
accesso alla Fede di Dio. Palesa dunque questo attributo al
massimo delle tue capacità nei giorni di Colui Che Dio manifesterà.
Se infatti dischiuderai un cuore per amor Suo, ciò ti
varrà più di tutte le azioni virtuose, perché le opere sono subordinate
alla fede in Lui e alla certezza nella Sua Realtà.
Qui si parla di aprire i cuori e anche di dilatarli. Io stesso, tempo fa, parlai della necessità di avere un cuore più grande per amare maggiormente il prossimo, da un punto di vista umano.
XVII, 16
ADOPRATI di considerare attentamente qualunque parola,
poi attieniti alle prove attestanti la verità. E se, in quella parola,
non riesci a scoprire la verità, non farne motivo di contesa, perché
nel Bayán vi è stato proibito di abbandonarvi a vane dispute
e controversie, affinché il Dì della Resurrezione non abbiate a
scendere in polemiche e diàtribe con Colui Che Dio manifesterà.
XVIII, 3
IL Dì della Resurrezione, quando Colui Che Dio manifesterà
verrà a voi col suffragio di prove inconfutabili, stimerete priva
di verità la Sua Causa, mentre Dio vi ha notificato nel Bayán
che tra la Causa di Colui Che Dio manifesterà e cause d’altri
non esiste alcuna somiglianza. Come potrà altri che Dio rivelare
un versetto che sopraffaccia l’intera umanità? Dite, Dio è
grande! Oltre a Colui Che Dio manifesterà chi può recitare
spontaneamente versetti provenienti dal Suo Signore – impresa
alla quale nessun mortale potrà mai aspirare?
La verità non può essere confusa con altro che se stessa, se
solo ponderaste la Sua prova. Né l’errore può essere scambiato
con la Verità, se solo rifletteste sulla testimonianza di Dio,
l’Unico Vero.
Quanti si sono bugiardamente detti portatori di una causa
nell’Islám e voi ne avete seguito le orme senza avere veduto una
sola prova. Quale prova potrete dunque produrre al cospetto del
vostro Signore, sol che meditaste un attimo?
Studiatevi di non essere nella vostra notte (periodo che intercorre tra una Rivelazione e la successiva) cagione di tristezza
per alcuno, riusciate a scoprire prove in lui oppure no,
acché per avventura il Dì della Resurrezione non abbiate a contristare
Colui nel Cui pugno si trova ogni prova. E colui nel
quale non vedrete la testimonianza di Dio non riuscirà ad ap-
palesare la forza della Verità; e basta Dio ad occuparSene. Certo
per nessun motivo dovrete addolorare altrui; sicuramente
Iddio lo porrà a cimento e lo porterà alla resa dei conti. Fa
d’uopo che vi atteniate alla testimonianza della vostra Fede e
ottemperiate alle ordinanze promulgate nel Bayán.
Rassomigliate all’uomo che allestisce un frutteto e vi pianta
alberi da frutta d’ogni specie. Quando è vicina l’ora in cui egli, il
signore, è pronto a venire, voi vi sarete impadroniti del frutteto
in suo nome e allorché verrà personalmente, voi gliene
sbarrerete la strada.
In verità noi piantammo l’Albero del Corano e rifornimmo il
suo Frutteto di frutta d’ogni sorta, cui tutti avete attinto. Ma poi
quando giungemmo per cogliere ciò che avevamo piantato,
avete finto di non conoscere Quei Che ne è il Signore.
Non siate per Noi motivo di rammarico, non cacciateCi via
da questo Frutteto che Ci appartiene, ancorché siamo indipendenti
da tutto ciò che possedete. Tanto più che a nessuno di voi
affideremo legalmente questo fondo, neppure nella misura di un
granello di senape. In verità, siamo Noi Che computiamo.
Abbiamo piantato il Giardino del Bayán in nome di Colui
Che Dio manifesterà e vi abbiamo accordato il permesso di viverci
fino al momento della Sua manifestazione; poi dall’istante
in cui la Causa di Quei Che Dio manifesterà sarà inaugurata, vi
interdiciamo le cose che stimate vostre, a meno che, col permesso
del vostro Signore, non ne potrete riprendere possesso.
XVI, 13
O VOI cui fu dato il Bayán! Siate vigili affinché nei giorni
di Colui Che Dio manifesterà, mentre stimerete d’inseguire il
beneplacito di Dio, in realtà non vi ostiniate in ciò che potrebbe
solo rattristarLo, a simiglianza di coloro che vissero nei giorni
del Punto Primo, ai quali mai sovvenne che stavano inseguendo
cose contrarie a quanto Dio aveva inteso. Essi si esclusero da
Lui, come con un velo, e non ottemperarono a ciò che Egli
aveva desiderato facessero quali sinceri credenti. Non meditarono
sulle genti vissute nei giorni di Muhammad, altrettanto
convinte d’inseguire il beneplacito di Dio, mentre in realtà se ne
erano rescisse, non essendo riuscite ad avere il beneplacito di
Muhammad. Eppure non comprendono.
O voi cui fu dato il Bayán! Non pensate d’essere quali le
genti cui furono dati il Corano o il Vangelo o altra Scrittura antica,
poiché al tempo della Sua manifestazione vi allontanerete
da Dio più di loro. E se vi capiterà di escludervi, mai vi sfiorerà
il pensiero di esserveNe distolti. Fa d’uopo che pensiate come
alle genti cui fu dato il Corano sia stata preclusa la Verità, perché
certo agirete similmente, pur stimandovi bene operanti. Se
capirete fino a qual segno vi sarete privati di Dio, desidererete
scomparire dalla faccia della terra e sprofondare nell’oblio.
Verrà il giorno in cui anelerete ardentemente di conoscere ciò
che incontri il beneplacito di Dio, ma, ahimè, non troverete alcuna
via verso di Lui. Come cammelli vaganti senza mèta, non
troverete pascolo dove radunarvi e unirvi in una Causa in cui
credere sicuri. Allora Iddio farà risplendere il Sole della Verità
e traboccare gli oceani della Sua munificenza e grazia, ma voi
avrete eletto ad oggetto del vostro desiderio piccoli spruzzi
d’acqua privandovi delle copiose acque dei Suoi oceani.
Se avete dubbi a tal proposito, considerate le genti cui fu
dato il Vangelo. Non avendo accesso agli apostoli di Gesù, cercarono
l’assenso del Signore nelle loro chiese, confidando
d’imparare cose benaccette a Dio, ma non vi trovarono via verso
di Lui. Quando poi Dio manifestò Muhammad quale Suo
Messaggero e Depositario del Suo compiacimento, non si curarono
di ravvivare le loro anime alla Fonte d’acque vive sgorganti
dalla presenza del loro Signore e continuarono a peregrinare
inquieti sulla terra alla ricerca di una gocciolina d’acqua, convinte
d’agire in giusto modo. Si comportarono come si comportano
ora le genti cui fu dato il Corano.
O voi cui fu dato il Bayán! Anche voi potete agire in ugual
modo. Attenti, dunque, a non precludervi di pervenire alla pre120
senza di Colui Che è la Manifestazione di Dio, ancorché notte e
dì abbiate pregato di mirare il Suo sembiante; e badate che non
vi sia interdetto di adire all’oceano del Suo compiacimento,
quando inquieti vanamente vagolerete sulla terra alla ricerca di
una goccia d’acqua.
Dite, la testimonianza di Dio s’è compiuta nel Bayán, mediante
la cui rivelazione la grazia di Dio è pervenuta a somma
perfezione per tutta l’umanità. Nessuno di voi dica che Dio v’ha
negato l’effondersi del Suo favore, perché sicuramente la
misericordia di Dio verso coloro ai quali il Bayán fu dato è stata
adempiuta e completata fino al Dì della Resurrezione. Se solo
credeste nei segni di Dio!
XVI, 18
In verità nello spazio di due
giorni e due notti Mi è stato rivelato l’equivalente di ciò che Dio
rivelò a Muhammad nel corso di ventitre anni. Ma, per ordine di
Dio, tra i due non si deve fare alcuna distinzione. In verità, Egli
è potente sopra tutte le cose.
Giuro per la vita di Colui Che Dio manifesterà! In verità, la
Mia Rivelazione è ben più meravigliosa di quella di Muhammad,
l’Apostolo di Dio, se solo ti soffermassi a riflettere sui
giorni di Dio.
XVII, 2
Quanti versetti sono stati rivelati sulle dure prove alle quali
sarete esposti il Giorno del Giudizio, eppure pare che non li
abbiate mai letti; quante sono le tradizioni rivelate sui cimenti
che vi sopraggiungeranno il Dì del Nostro Ritorno, ma sembra
che non vi abbiate mai posato sopra gli occhi.
Trascorrete tutti i vostri giorni escogitando forme e regole
per i principi della vostra Fede, mentre in tutto questo vi giova
soltanto di comprendere il beneplacito del vostro Signore e ottenere
chiara contezza del Suo supremo Intendimento.
Dio vi ha fatto conoscere il Suo Essere, ma voi non l’avete
riconosciuto e ciò che il Giorno del Giudizio vi allontanerà da
Dio è la speciosità delle vostre opere. Per tutta la vita seguite la
religione nell’intento di cattivarvi il beneplacito di Dio, eppure
l’Ultimo Giorno vi chiudete a Dio e vi discostate da Colui Che è
il vostro Promesso.
O VOI cui fu dato il Bayán! Sarete saggiati, come coloro ai
quali fu dato il Corano. Abbiate pietà di voi stessi, perché ve123
drete il Giorno in Cui Iddio rivelerà Colui Che è la Manifestazione
del Suo Essere, confortato da prove chiare e inconfutabili,
ma vi aggrapperete tenacemente alle parole che i Testimoni del
Bayán hanno proferito. Quel Giorno continuerete a vagolare
inquieti come cammelli alla ricerca di una goccia d’acqua di
vita. Dio farà prorompere oceani d’acqua viva dalla presenza di
Colui Che Dio manifesterà, ma voi vi rifiuterete di spegnere con
essi la vostra sete, ancorché vi stimiate testimoni della vostra
Fede timorati di Dio. No, e ancora no! Vi travierete ancor più
delle genti alle quali furono dati il Vangelo o il Corano o altra
Scrittura. State dunque in guardia, giacché la Causa di Dio vi
sopraggiungerà in un momento in cui sarete tutti a scongiurare e
a implorare lacrimanti da Dio l’avvento del Giorno della Sua
Manifestazione, ma quando Egli verrà, vacillerete e non sarete
tra coloro che hanno ferma certezza nella Sua Fede.
Attenti a non affliggere Colui Che è la Suprema Manifestazione
del vostro Signore; in verità Egli può ben permetterSi di
far senza la vostra fedeltà. State accorti, non siate causa di travaglio
per alcuno, perché sarete certo cimentati.
XVII, 4
Dite, dovesse Colui Che Dio manifesterà tacciare di falsità
un devoto e sincero seguace del Bayán, s’impone che vi sottomettiate
al Suo decreto, perché Dio lo ha affermato nel Bayán;
in verità, quando lo voglia, Egli può trasformare la luce in fuoco;
Egli è certo potente sopra tutte le cose. E se dichiarasse che
una persona da voi stimata aliena dalla verità vi abbia affinità,
non cadete nell’errore di reclamare, nelle vostre fantasie, contro
la sua decisione, poiché Colui Che è la Verità Sovrana crea le
cose mediante la forza del Suo decreto. In verità, Iddio converte
il fuoco in luce come Gli aggrada; Egli è certo potente sopra
tutte le cose.
RIFLETTETE sulle genti alle quali fu dato il Vangelo. Le
loro guide religiose erano considerate veraci Guide del Vangelo,
eppure quando si chiusero a Muhammad, l’Apostolo di Dio,
si mutarono in guide d’errore, nonostante che per tutta la vita
avessero fedelmente ottemperato ai precetti della loro religione,
per ottenere il Paradiso; ma non vi entrarono quando Iddio
glielo palesò. Altrettanto fecero coloro cui fu dato il Corano.
Essi eseguirono le loro devozioni per amor di Dio, sperando
ch’Egli li accompagnasse ai giusti in Paradiso. Ma allorché le
porte del Paradiso si spalancarono dinanzi ai loro volti, si rifiutarono
d’entrarvi. Si lasciarono andare dentro il fuoco, benché
ne avessero cercato riparo presso Dio.
Quanti, il Dì della Resurrezione, stimeranno d’essere nel
giusto, mentre saranno reputati in errore per decreto della
Provvidenza, poiché si escluderanno, come con un velo, da Colui
Che Dio manifesterà e si rifiuteranno d’inchinarsi adoranti
innanzi a Colui Che, come Iddio ha ordinato nel Libro, è lo
Scopo della loro creazione.
Nel Bayán Iddio ha proibito qualunque verdetto di condanna,
per tema che alcuno non abbia a condannare Dio, suo
Signore, e pur si consideri tra i giusti, perché nessuno sa qual
principio e quale fine avrà la Causa di Dio.
SCRITTI VARI
S’avvicina il Giorno in cui Iddio farà trionfare le milizie della
Verità e purificherà il mondo intero, a tal segno che nell’ambito
della Sua conoscenza non sopravviverà neppure un’anima
che non creda sinceramente in Dio, che adori altro Dio, che
notte e dì non s’inchini adorante innanzi a Lui e che non sia nel
novero di coloro cui è data intima certezza.
LA gloria di Colui Che Dio manifesterà è infinitamente
superiore a ogni altra e la Sua maestà di gran lunga ogni altra
sopravanza. La sua beltà supera qualunque incarnazione di beltà
e la Sua grandezza di molto sovrasta a qualsiasi manifestazione
di grandezza. Innanzi alla radiosità della Sua luce ogni luce
impallidisce e ogni esponente di misericordia è scarso davanti ai
segni della Sua misericordia. Ogni perfezione è zero al cospetto
della Sua consumata perfezione e ogni sfoggio di potenza è un
nulla dinanzi alla Sua assoluta potenza. I Suoi nomi sono superiori
a tutti gli altri nomi. Il Suo compiacimento ha la precedenza
su ogni altra espressione di compiacimento. La Sua suprema
esaltazione è lungi di là da ogni altro simbolo di esaltazione. Lo
splendore della Sua apparizione di molto sorpassa il fulgore
d’ogni altra apparizione. Il Suo divino occultamento è ben più
profondo d’ogni altro occultamento. La Sua sublimità è infinitamente
superiore a ogni altra sublimità. Il Suo benevolo favore
è ineguagliato da qualunque altro segno di favore. La Sua forza
trascende ogni altra forza. La Sua sovranità è invitta al cospetto
d’ogni altra. Il Suo celeste imperio è magnificato di là da ogni
altro imperio. La Sua conoscenza abbraccia tutto il creato. La
Sua possanza suprema sovrasta a tutti gli esseri.
TUTTI gli uomini sono venuti da Dio e a Lui tutti
ritorneranno; tutti appariranno innanzi a Lui per il giudizio. Egli
è il Signore del Dì della Resurrezione, della Rigenerazione e del
Rendiconto e la Sua Parola rivelata è la Bilancia.
Certo non inizieremo mai nessuna religione
che non sia rinnovata nei giorni avvenire: è una promessa
solenne che abbiamo fatto, e in verità siamo supremi sopra tutte
le cose…
PREGHIERE E MEDITAZIONI
IMPARTISCI le Tue benedizioni, o mio Dio, all’Albero del
Bayán, alle sue radici e ai suoi rami, virgulti, foglie e frutti e a
tutto ciò che esso protegge o ricopre. Fa’ poi che quest’Albero
sia trasformato in una magnifica Pergamena da offrire alla presenza
di Colui Che manifesterai il Giorno del Giudizio, acciocché
Egli Si degni di concedere che tutta la schiera dei seguaci
del Bayán sia restituita a vita e, mercé la Sua munificenza, inauguri
una nuova creazione.
Tu hai sottratto loro le cose che ne acquietano
i cuori, affinché avessero certezza che tutto quello che è
associato al Tuo santo Essere è di gran lunga più eccelso ed elevato
di ogni altra cosa che potrebbe soddisfarli, perché la Tua
forza irresistibile pervade tutte le cose e nulla potrà mai vanificarla!
Ero bramoso di adorarTi, ma non mi è stato dato di adorarTi se non
nell’amare coloro che Ti amano. Tranne Te non riconosco
nessuno, o mio Dio.