DISCUSSIONI


Qui sono presenti solo le prime 89 discussioni. Tutte possono essere lette nel seguente blog:

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Il piano divino e il giudizio finale.

Post n°1 pubblicato il 13 Luglio 2009 da ruggero1949

 

Come avverrà il giudizio finale per i credenti delle varie religioni? Un verso del “Corano” (45:27) dice: “Vedrai allora ogni nazione genuflessa, ogni nazione verrà chiamata al suo Libro [e verrà detto]: – Oggi verrete retribuiti di ciò che avete operato. –“ Questo verso invita ciascuna nazione a rivolgersi al suo Libro sacro, perché ciascuno verrà giudicato in base a quel Libro. Ora vi dico come avverrà il giudizio per ciascuna confessione religiosa, quindi ciascuno studi bene il proprio Libro per essere preparato. Gli ebrei verranno giudicati in base a “Levitico” 19:18, che ordina: “Ama il tuo prossimo come te stesso.” I cristiani verranno giudicati su queste parole: “Dunque, tutto ciò che volete che gli altri facciano a voi, anche voi fatelo a loro. Questa, infatti, è la legge e i profeti.” (Matteo 7:12) I mormoni verranno giudicati in base al “Terzo libro di Nefi” 14:12, che dice: “Tutte le cose, dunque, che voi volete che gli uomini vi facciano, fatele altresì voi a loro, poiché questa è la legge ed i profeti.” I musulmani verranno giudicati in base al verso 5:53 del “Corano”: “Gareggiate quindi nel compiere le buone opere.” Compiere buone opere verso il prossimo significa amarlo. I buddhisti verranno giudicati in base a “Bodhicaryavatara” 8:90: “Poiché sia tu che gli altri cercate la felicità, tratta gli altri come ti comporteresti con te stesso.” Gli induisti verranno giudicati in base a “Srimad Bhagavatam” V:2: “Ama tutti gli esseri come te stesso.” I taoisti verranno giudicati in base a “Il vero libro di Nan-hua” (Chuang-tzu) 174: “Nella somma urbanità non vi sono altri.” Questo significa che gli altri siamo noi, dobbiamo trattarli come noi stessi. I confuciani verranno giudicati in base a “L’invariabile mezzo” 13: “Chi ha il senso della lealtà e della reciprocità non è lontano dal giungere alla Via: ciò che non vuole sia fatto a sé non fa agli altri.” Gli zoroastriani verranno giudicati in base a “I consigli di Aturpat, figlio di Mahraspand” 5 (Testi Pahlavi p. 58): “Non fare agli altri quello che non reputi buono per te.”
Come avrete notato, in tutte queste citazioni si naviga dal “non fare agli altri quello che non vorresti fosse fatto a te” al “fare agli altri ciò che vorresti fosse fatto a te”.
Qual è il piano divino riguardo alle religioni? Si trova nel “Secondo libro di Nefi”, che fa parte del “Libro di Mormon”, al capitolo 30 (vv. 8 – 14): “Perché mormorate, per il fatto di ricevere altre mie parole? Non sapete che la testimonianza di due nazioni è per voi una prova ch’Io sono Dio e che ricordo una nazione come l’altra? Pertanto, Io dico le stesse parole ad una nazione come ad un’altra. E quando le due nazioni si uniranno, le testimonianze delle due nazioni saranno pure riunite. Ed Io faccio questo per dar prova a molti ch’Io sono il medesimo ieri, oggi e in eterno; e che Io pronuncio le mie parole secondo il mio piacimento. E perché Io ho detto una parola, non dovete supporre che non posso dirne un’altra; poiché la mia opera non è ancora finita, né lo sarà fino alla fine dell’umanità, né dopo quel tempo ed eternamente. Dunque, per avere voi una Bibbia, non dovete supporre ch’essa contenga tutte le mie parole; né dovete supporre ch’Io non ne abbia fatto scrivere altre. Poiché Io ordino a tutti gli uomini, sia a levante che a ponente, sia a settentrione che al meridione e sulle isole del mare, ch’essi scrivano le parole ch’Io dico loro; poiché Io giudicherò il mondo mediante i libri che saranno scritti, ogni uomo secondo le sue azioni, secondo quanto è scritto. Ecco, infatti, Io parlerò agli Ebrei ed essi scriveranno; Io parlerò ai Nefiti ed essi scriveranno; Io parlerò pure alle altre tribù del casato d’Israele, che ho condotte via, ed esse scriveranno; ed Io parlerò pure a tutte le nazioni della terra ed esse scriveranno quanto avrò detto loro. Ed accadrà che gli Ebrei avranno le parole dei Nefiti e i Nefiti le parole degli Ebrei; e i Nefiti e gli Ebrei avranno le parole delle tribù perdute d’Israele; e le tribù perdute d’Israele avranno le parole dei Nefiti e degli Ebrei. Ed accadrà così che il mio popolo, che è del casato d’Israele, sarà radunato in patria sulle loro terre avite; e la mia parola sarà pure riunita in una. Ed Io mostrerò a coloro che combattono contro la mia parola e contro il mio popolo, che è del casato d’Israele, ch’Io sono Dio e che Io feci alleanza con Abramo di rammentare la sua posterità in eterno.”

 

 

Risurrezione, paradiso, inferno.

Post n°2 pubblicato il 17 Novembre 2009 da ruggero1949

La risurrezione. Ho detto che la risurrezione consisterebbe in una reincarnazione e in una risurrezione di tipo spirituale, in base alla conoscenza. La conoscenza che sto cercando di dare dovrebbe servire alla risurrezione. A proposito di reincarnazione, nel “Libro dei misteri” (Mani – Il libro dei misteri – ap. Al-Beruni, Hennecke III, 191) troviamo: “Dopo che i discepoli ebbero conseguita la certezza che le anime non muoiono, che anzi ripetutamente vengono immesse in varie forme delle quali si rivestono, perfino nelle bestie, nelle quali esse vengono trasferite, e finalmente in ogni possibile forma, nel cui interno vengono infuse, interrogarono allora il Messia circa la fine delle anime che non abbiano conseguito la verità e che non abbiano conosciuto le radici del loro essere. Allora egli disse: – Ogni anima debole, la quale non accoglie la sua chiamata alla verità, perisce e non ha pace.”

Questo perire e non aver pace è una condanna all’inferno, dove la vita non è vera vita. Chi, avendo ascoltato la verità, vi rinuncia perché non ha la forza di cambiare la propria vita, da quel momento è consapevole di vivere nella menzogna e questa consapevolezza non gli dà pace.

Nella “Pistis Sophia” (125:1) leggiamo: “Maria proseguì ancora e disse al Salvatore: – Mio Signore, dato che la fede e i misteri si manifesteranno, e dato che le anime vengono al mondo in molti cicli, se [queste] non hanno cura di ricevere i misteri nella speranza di riceverli quando verranno in un altro ciclo, non si troveranno in pericolo di non pervenire a ricevere i misteri? –“ Più oltre (125:4-5) è detto: “Infatti, al sopraggiungere del tempo nel quale il numero delle anime perfette sarà completo – prima che io abbia dato fuoco al mondo per purificare gli eòni, le cortine e [i] firmamenti, tutta la terra intera e tutte le materie che in essa si trovano – l’umanità esisterà ancora. In quel tempo, dunque, in quei giorni si manifesteranno ancora maggiormente la fede e i misteri. Molte anime giungeranno attraverso i cicli delle trasformazioni del corpo e, tra quelle che giungono nel mondo, ve ne saranno alcune che mi hanno ascoltato proprio in questo tempo mentre insegnavo; dopo che il numero delle anime perfette è giunto a compimento, esse troveranno i misteri della luce, li accoglieranno, verranno alle porte della luce, ma scopriranno che il numero delle anime perfette è completo, scopriranno cioè il compimento del primo mistero e la conoscenza del tutto: troveranno chiuse le porte della luce e constateranno che da allora in poi è impossibile che qualcuno entri o esca.”

In sostanza viene detto che non si può aspettare all’infinito per accettare il messaggio divino, perché a un certo punto la porta viene chiusa.

Nella Yogatattva Upanisad (1:3, 4), testo indù, troviamo scritto: “Ognuno, dopo aver bevuto il latte e premuto i seni, gode di quella matrice nella quale, quando fu gravida, è stato generato. Quella che era madre, diventa poi sposa, la sposa diventa madre, il padre diventa figlio e il figlio di nuovo padre…”

Il paradiso. È interessante osservare qualche descrizione di quello che potrà essere il paradiso terrestre. Prima, però, bisogna convincersi che il modo di ragionare attuale è opposto a quello divino, tant’è che gli uomini cercano il progresso scientifico-tecnologico, mentre nel paradiso non avremo né automobili né televisori né aerei né centrali nucleari ecc. Negli “Atti di Pietro” (38:1, 2) si legge: “Pietro, che è crocifisso a testa in giù, dice: Apprendete il mistero di tutta la natura e il principio di tutte le cose, quale esso è stato. Poiché il primo uomo, della razza del quale io porto l’immagine, cadde a terra a testa in giù e mostrò una natura differente da quella che era da prima. Egli allora organizzò tutto l’ordinamento del cosmo ad immagine della sua vocazione. E, infatti, fece destra ciò che era sinistra e sinistra ciò che era destra; e mutò tutti i segni della natura, al punto di considerare bello ciò che era brutto, e di considerare buono ciò che, nella realtà, era malvagio. A questo proposito il Signore ha detto: Se voi non farete la destra come la sinistra e la sinistra come la destra, e quello che è inferiore come il superiore, quello che è posteriore come l’anteriore, non avrete la conoscenza del Regno.”

Facciamo un esempio per spiegare questo testo: se un capo di stato è un mafioso, un guerrafondaio, un sanguinario o un ladro, bisogna tenerlo come superiore rispetto a un disgraziato che lavora onestamente otto ore al giorno per mantenere la famiglia e cerca di comportasi bene? La risposta è no, bisogna fare quello che è inferiore come il superiore.

Ne “Il vero libro della sublime virtù del cavo e del vuoto” (64), testo taoista, si ha una descrizione di qualcosa che si avvicina al paradiso: “Il clima è mite e non provoca epidemie. Gli abitanti, essendo di carattere gentile e compiacente, non litigano e non contendono; avendo il cuore molle e le ossa deboli, non sono alteri né servili; vivendo separati anziani e giovani, non hanno prìncipi né sudditi; andando frammisti uomini e donne, non hanno paraninfi (che combinano matrimoni) e sponsali; vivendo in vicinanza dell’acqua, non arano e non seminano; essendo il clima mite e uniforme, non tessono e non si vestono. Muoiono a cent’anni, senza morti premature o malattie; il popolo si moltiplica a iosa (non per la nascita di bambini, ma perché a molti piacerà vivere lì e, se ne saranno degni, potranno farlo), gode di piaceri e di gioie e non conosce decadimento e vecchiaia, tristezza e dolore. Per costume sono amanti della musica e, prendendosi per mano, cantano a turno senza mai smettere per tutto il giorno.”

Vengono confermati i temi dell’inutilità del matrimonio e dei vestiti, quando fa caldo. Un parallelismo si ha nel “Libro di Isaia” (65:18 – 20): “Rendo Gerusalemme una gioia, il suo popolo un godimento. Io gioirò di Gerusalemme, godrò del mio popolo. Non si udranno più in essa voci di pianto né grida di angoscia. Non ci sarà più in essa un bimbo che viva solo pochi giorni, né un vecchio che non compia i suoi giorni; il più giovane morirà a cento anni, chi non raggiunge cento anni sarà maledetto (perché non sarà stato degno di vivere a lungo).“

In una citazione di Ippolito (comm. in Dan. 4.60) leggiamo: “Mentre il Signore parlava ai discepoli del futuro Regno dei Santi e come e quanto glorioso e mirifico esso sarà, Giuda, stupito per tale discorso, disse: – Ma chi vedrà mai queste cose? – Il Signore disse: – Tali cose vedranno coloro che ne sono divenuti degni.”

In una citazione di Ireneo (c. haer. 5.33; ed. Sixtus Colombo, 132) leggiamo: “Nello stesso modo, gli anziani che videro Giovanni, il discepolo del Signore, ricordano di avere udito da lui parlare del modo nel quale il Signore insegnava circa quei tempi, e diceva: – Verranno giorni nei quali nasceranno le viti, e su una sola vite vi saranno diecimila rami, e su un solo ramo diecimila getti, e, ancora in un solo ramo, diecimila tralci, e su ogni tralcio diecimila grappoli, e in ogni grappolo diecimila acini, e ogni acino premuto darà venticinque metrete di vino. E, quando un santo andrà a cogliere un grappolo, un altro grappolo griderà: – Io sono un grappolo migliore! Prendimi, per me benedici il Signore! – Parimenti, un grano di frumento produrrà diecimila spighe, e ogni spiga porterà diecimila grani, e ogni grano [darà] cinque libbre doppie di fiore di farina bianca. E tutti gli altri frutti e semi ed erbe produrranno secondo corrispondenti proporzioni. E tutti gli animali, prendendo nutrimento da questi cibi che ricevono dalla terra, diverranno pacifici e concordi fra loro, assoggettandosi all’uomo con piena obbedienza.”

L’inferno. Premesso che nessun testo sacro delle religioni e neppure i testi “apocrifi” parlano di purgatori o di limbi, quanto durerà l’inferno? Non all’infinito, come parrebbe nella Bibbia. La verità è che durerà migliaia di anni e per questo si parla di inferno senza fine. Provate a chiedere a uno che ha passato venti o trenta anni in un carcere, se non gli è parso un tempo infinito. Ma leggiamo cosa dice un testo zoroastriano di nome “Bundahishn”: “Poi i salvati saranno separati dai dannati e i salvati saranno portati via in paradiso e i dannati rigettati nell’inferno; e per tre giorni e tre notti questi abitatori dell’inferno sopporteranno il castigo nell’inferno, nei loro corpi e nelle loro anime, mentre i salvati godranno la gioia nei loro corpi durante i loro tre giorni e tre notti in paradiso… ma nessun uomo dovrà subire la punizione degli interi tre giorni.”

A questo punto possiamo dire che l’inferno durerà circa duemilacinquecento anni, infatti nella Bhagavad Gītā (8:17), testo indù, si afferma: “Coloro che sanno che il giorno di Brahmā ha la durata di mille età e che la notte [di Brahmā] mille età dura, quegli uomini sono i conoscitori del giorno e della notte.”

Brahmā è il nome del Dio creatore, corrispondente a Jahve degli ebrei e Allah dei musulmani.

Nel Corano (22:46) troviamo qualcosa di simile: “Un giorno è presso il tuo Signore quanto mille anni di quelli che [voi] contate.”

Anche nella Bibbia si dice la stessa cosa nella “Seconda lettera di Pietro” (3:8): “Una cosa però non dimenticate, o carissimi: che un giorno solo presso il Signore è come mille anni e mille anni sono come un solo giorno .”

Comunque, la durata dell’inferno non dipenderà né da Dio né da Satana, ma dagli abitatori dell’inferno, infatti, quando costoro cominceranno a comportarsi come gli abitatori del paradiso, anche l’inferno diventerà paradiso. E’ comunque prevedibile un graduale passaggio degli abitatori dell’inferno nel paradiso man mano che abbiano scontato i loro delitti e gli abitatori del paradiso non facciano giustificata opposizione.

Sempre nel “Bundahishn” leggiamo: “Allora tutti gli uomini si riuniranno nella più grande gioia, padre e figlio, fratelli e tutti gli amici. E un uomo domanderà all’altro: – Che cosa ha fatto la tua anima durante tutti questi anni? Fosti salvato o fosti dannato?”

 

Siccome qui ci si riferisce all’anima, i tormenti dell’inferno riguarderanno soprattutto l’anima, sarà una sofferenza interiore, mentale, del cuore più che fisica, anche se i dannati dovranno continuare a sudarsi il pane e potranno ammalarsi, ma non morire. Bisogna pensare che ora i mascalzoni possono sfruttare la “brava gente” per fare i “mangiaoro” di professione, mentre all’inferno dovranno scontrarsi tra loro per una pagnotta.

Dio, le percocche, il pane d’orzo e…

Post n°3 pubblicato il 17 Novembre 2009 da ruggero1949

Gli uomini non se ne rendono conto, ma quando “creano” nuovi frutti, nuove piante, nuovi fiori, nuovi animali mediante incroci, offendono Dio. Praticamente è come se dicessero a Dio: non hai creato abbastanza specie, meno male che ci siamo noi a crearne di nuove con in nostri incroci, innesti, ecc. Provate a mettervi nei panni di Dio: ha creato un’infinità di specie, perché crearne di nuove?
La conferma si trova in “Levitico” (19:17-19): “Non accoppiare animali di specie diverse; non seminare nel tuo campo semente di specie diverse; non indossare una veste di diverse specie di tessuto .”
Se uno è allergico alla lana, penso che sia concesso indossare una maglia con all’interno uno strato di cotone. Bisognerebbe, invece, evitare i tanto diffusi tessuti misti e i tessuti sintetici. Quando acquisterete nuovi capi di vestiario, potreste farci caso.
Il pane d’orzo. Nel testo di Algazel – Libro della rinascita delle scienze religiose – (IV, 164, 14; Asin y Palacios n. 80): “Diceva il Messia – che Iddio benedica e salvi! – ai figli di Israele: – Vi raccomando l’acqua pura e le erbe selvatiche e il pane di orzo! E guardatevi dal pane di frumento, poiché non potrete mai rendere degne grazie a Dio a mezzo di esso! –“
Per quanto riguarda l’orzo, nel libro di J. Valnet – Cura delle malattie con ortaggi, frutta e cereali – Ed. Giunti, si trova scritto: “Proprietà: emolliente, tonico generale e nervino, tonicardiaco, ricostituente, digestivo, drenatore epatico, antidiarroico, rinfrescante, ipertensivo (per vasocostrizione).
Indicazioni: affezioni polmonari (tubercolosi, bronchiti croniche), demineralizzazione, crescita, atonia gastrica e intestinale, epatismo, temperamenti biliari, enteriti, diarree, dissenterie, forme tifoidee, malattie infiammatorie delle vie urinarie (nefriti, cistiti), stati febbrili, ipotensione.”
D’altra parte, anche il frumento ha le sue proprietà e indicazioni, sempre secondo il libro già citato: “Proprietà e indicazioni: è stato detto che il chicco del grano è un vero ‘uovo’ vegetale. Esso contiene tutti gli elementi necessari al buon funzionamento del nostro organismo. Il frumento germinato sarà sempre somministrato con vantaggio in tutte le forme di demineralizzazione, anemia, astenia fisica o intellettuale, crescita, rachitismo, tubercolosi, gravidanza, allattamento. Il grano germinato non si conserva: occorre, quindi, prepararlo ogni giorno. Per coloro che non hanno il tempo di preparare il frumento germinato, esistono diversi preparati in commercio.
Il pane bianco contiene, grosso modo, 3 volte meno vitamine e oligoelementi del buon pane integrale. Il magnesio è addirittura ridotto di 5-6 volte.”
La preparazione del frumento germinato, non difficile, richiede però tempo. Bisogna lavare il grano, metterlo in un recipiente pieno di acqua tiepida per 24 ore, ecc. Il frumento non germinato ha proprietà meno evidenti. Questo vale anche per molti altri alimenti naturali: per avere effetti più evidenti, bisogna prepararli in un certo modo. Nel caso del cotogno, ad esempio, si possono fare: composte, creme, gelatine, sciroppo di succo, apozema, ecc.
Un altro alimento consigliato da Dio è il miele. Nel Corano viene detto che in esso c’è una cura per le malattie. Da quando ne faccio uso, difficilmente mi viene mal di gola.

Religione e sessualità: le novità.

Post n°4 pubblicato il 17 Novembre 2009 da ruggero1949

Nel “Primo libro di Nefi” (14:1): “Ed avverrà che se i Gentili daranno ascolto all’Agnello di Dio, in quel giorno egli si manifesterà loro in parole e in potenza e in atti, fino a toglier loro le pietre dello scandalo.”
Di pietre dello scandalo possono essercene parecchie, tra esse si possono certamente mettere i peni e i clitoridi. Essi diventano duri come pietre durante l’eccitamento sessuale. Gli organi sessuali non hanno sempre fatto scandalo nelle Chiese?
In “Apocalisse” (2:17): “Chi ha orecchio ascolti ciò che lo Spirito dice alle Chiese: – A colui che vince gli darò da mangiare dalla manna nascosta e gli darò un sassolino bianco sul quale è scritto un nome nuovo, che nessuno conosce all’infuori di chi lo riceve . -”
Cosa sarà questo sassolino bianco se non il pene per l’uomo e il clitoride per la donna, divenuti puri, perchè considerati strumenti di godimento massimo, anzichè strumenti di peccato?
Cos’è la manna nascosta, se non la saliva e le secrezioni degli organi sessuali? L’uomo si nutrirà della donna e viceversa. Sarà tutta manna, nutrimento prezioso.
Nella “Brhadaranyaka upanisad” (VI, 4:2), testo indù: “Prajapati pensò di dover dare all’uomo un sostegno e allora creò la donna. Creatala, la onorò di sotto, perciò bisogna venerare la donna di sotto. Egli trasse fuori dal suo corpo quella pietra che serve a premere il soma e con essa attaccò la donna. Il grembo di lei è l’altare, i peli il letto di erbe, la pelle il torchio per spremere il soma, la matrice il fuoco di mezzo.”
Qui è del tutto evidente, senza interpretazioni, che la pietra è il pene, che serve a premere per far uscire il soma, che è la bevanda dell’immortalità. Per la legge della reciprocità ciò vale anche per la donna. Soma e manna nascosta rappresentano la stessa cosa. A questo punto diventa difficile smentire le interpretazioni precedenti.
Ne “La raccolta della roccia blu” (Caso 17): “(Un monaco) chiese ancora: – Cos’è l’affare al di sotto della veste di pezze? – Lin disse: – La conflagrazione alla fine dei tempi consuma la montagna. -”
L’affare al di sotto della veste di pezze è il pene, ma anche il clitoride. La conflagrazione alla fine dei tempi è il conflitto tra gli uomini grezzi e gli ipocriti. Gli uomini grezzi sono convinti che il pene e il clitoride, con la vagina, vadano usati frequentemente e correttamente come strumenti di godimento per sé e per il prossimo; gli ipocriti affermano che bisogna nascondere il pene e la vagina e usarli solo per mettere al mondo figli. Questo conflitto consumerà la montagna d’orgoglio degli ipocriti.

666: una possibile interpretazione.

 

Post n°5 pubblicato il 17 Novembre 2009 da ruggero1949

Nel libro dell’Apocalisse (13:16-18) si legge un numero da interpretare per conoscere in anticipo il nome dell’anticristo: “…E fa sì che tutti, i piccoli ed i grandi, i ricchi ed i poveri, i liberi e gli schiavi, ricevano un marchio sulla loro mano destra o sulla loro fronte, e che nessuno possa comprare o vendere all’infuori chi ha il marchio, che è il nome della fiera o il numero del suo nome. Qui è la sapienza. Chi ha intelligenza computi il numero della fiera. È infatti un numero d’uomo, e il suo numero seicentosessantasei .”

Oggi una cosa del genere si realizza già col codice fiscale, senza il quale non si possono comprare o vendere molte cose: o uno mostra il tesserino col codice con la mano destra, se non è mancino, o deve ricordarlo a memoria, stampandoselo in testa. Secondo l’alfabeto fonetico-numerico, inventato da Stanislaus Mink von Wennsshein verso la metà del XVII secolo, il numero 6 corrisponde alle consonanti c e g con suono dolce. Questo alfabeto viene utilizzato per facilitare la memorizzazione di numeri, trasformandoli in parole. Ad ogni numero da 0 a 9 corrisponde il suono di una consonante o di un gruppo di consonanti. Si possono aggiungere vocali a piacere e le consonanti doppie valgono come una sola. La h è muta e non vale nulla come le vocali. Nel caso specifico, a titolo di esempio, sarebbero nomi validi: Gicic, Agiacic, Giucic o una sigla tipo C.G.C. Potrebbe andar bene anche un nome cinese, tipo Chao Che Chi, se si legge Ciao Ce Ci. Esempi di frasi 666: Ciccio c’è, oggi c’è agio. Non ci sarebbe da stupirsi che il nome della fiera avesse un suono dolce, in modo da ingannare meglio! Per curiosità: 0= s, z; 1= t, d; 2= n, gn; 3= m; 4= r; 5= l, gl; 6= c(i), g(i) dolci; 7= c(h), g(h) aspre, k, q; 8= f, v; 9= p, b. Questo alfabeto fonetico-numerico non è casuale, infatti vengono accoppiate le consonanti a suono simile. Sappiamo che esistono consonanti dentali, labiali, palatali, ecc. Chi conosce la stenografia – io l’ho insegnata – sa che i sistemi italiani Meschini, Cima e Stenital prevedono per quelle coppie di consonanti segni simili. Inoltre, l’asta di t e d ricorda l’1, la n ha due gambe, la m ha tre gambe, la f imparata alle elementari ricorda un 8 allungato, la p assomiglia al 9, ecc. Detto questo, è solo un’interpretazione possibile.

 

 

Gli uomini possono continuare a cibarsi di animali, sapendo che…?

Post n°6 pubblicato il 18 Novembre 2009 da ruggero1949

Un tema degno di attenzione è quello degli animali. La verità è che bisogna diventare vegetariani, non solo per la salute degli animali. Esaminando la Bibbia, si comprende che Dio non creò gli animali come cibo per gli uomini, ma per loro compagnia. Nella Genesi (1:26-28) si legge: “Dio disse: – Facciamo l’uomo a nostra immagine, secondo la nostra somiglianza, e abbia dominio sui pesci del mare e sui volatili del cielo, sul bestiame, su tutte le fiere della terra e su tutti i rettili che strisciano sulla terra. – Dio creò l’uomo a sua immagine, a immagine di Dio lo creò; maschio e femmina li creò. Dio li benedisse.” Aver dominio sugli animali non significa ucciderli a proprio piacimento, cibarsene, ridurli in schiavitù per lavori pesanti. Aver dominio su qualcosa significa aver potere su di essa, ma il potere deve essere usato correttamente.
Sempre nella Genesi, di seguito (1:29-31), si legge ancora: “Poi Dio disse: Ecco, io vi do ogni sorta di graminacee produttrici di semente, che sono sulla superficie di tutta la terra, e anche ogni sorta di alberi in cui vi sono frutti portatori di seme: costituiranno il vostro nutrimento. Ma a tutte le fiere della terra, a tutti i volatili del cielo e a tutti gli esseri che strisciano sulla terra e nei quali è l’alito di vita, io do come nutrimento le erbe verdi. – E così avvenne. E Dio vide tutto ciò che aveva fatto, ed ecco, era molto buono.” Ecco subito la conferma: il nutrimento per l’uomo deve venire da alimenti di origine vegetale. Pare importante anche nutrirsi di latte e suoi derivati, ricchi di proteine di origine animale. Poiché i formaggi contengono caglio – intestino animale – sarà bene trovare qualcosa di vegetale che lo sostituisca. Per la verità c’è anche una pianta erbacea che si chiama caglio e che veniva usata per cagliare il latte, ma non so se il sapore dei formaggi ne risentirebbe in negativo. Anche il tuorlo d’uovo è ricco di proteine di origine animale. Proteine si trovano pure nei legumi.
Do una lista del contenuto di proteine di alcuni alimenti, ogni 100 g: uova 12,8 g; tuorlo d’uovo 16,1 g; latte di vacca 3,2 g; emmental 27,4 g; parmigiano 35,6 g; ricotta magra 17,2 g; pane integrale 6,8 g; fiocchi d’avena 13,8 g; pasta integrale 12,5 g; riso integrale 7,5 g; granoturco 9,2 g; farina integrale di frumento 11,7 g; germi di frumento 26,6 g; fagioli secchi 20,7 g; piselli cotti 5,4 g; lenticchie 23,5 g; farina di soia sgrassata 43,4 g; nocciole 13 g; mandorle dolci 19 g; arachidi 26 g; pinoli 13 g. I formaggi, quindi, danno un buon apporto di proteine di origine animale. Non so quale sia l’apporto del caglio a questo riguardo. I cibi integrali debbono prendere il posto di quelli anemici, raffinati, che favoriscono l’insorgenza del cancro, soprattutto a livello del tubo digerente. I cibi integrali, infatti, favoriscono una rapida eliminazione dei prodotti di scarto degli alimenti. I cibi integrali aumentano inoltre le difese dell’organismo contro le malattie. L’ho constatato su me stesso. Se il dietologo vi dice che per stare bene dovete mangiare la mucca pazza, non credetegli. Se il dietologo vi dice che per stare bene dovete mangiare il pesce al mercurio, non credetegli. Se il dietologo vi dice che per stare bene dovete mangiare i polli con l’influenza, non credetegli. Se il dietologo vi dice che per stare bene dovete mangiare i maiali con l’influenza, non credetegli. Se il dietologo vi dice che per stare bene dovete mangiare mucche, pesci, polli e maiali sani, non credetegli lo stesso.
In principio anche gli animali oggi predatori erano vegetariani. Essendo per molti di loro difficile raggiungere la frutta degli alberi, devono nutrirsi di erbe verdi. Se torna vegetariano l’uomo, torneranno vegetariani anche gli animali carnivori.
Fa riflettere un’altra citazione della Genesi (8:20, 21): “Allora Noè edificò un altare a Jahve, prese ogni sorta di animali puri e ogni sorta di volatili puri e offrì olocausti sull’altare. Jahve ne odorò la soave fragranza e Jahve disse nel suo cuore: – Io non maledirò più la terra a causa dell’uomo, perché l’istinto del cuore umano è malvagio fin dall’adolescenza; e non colpirò più ogni essere vivente come ho fatto (tramite il diluvio universale).” E’ possibile che il sacrificio di animali puri non sia piaciuto a Dio, nonostante la soave fragranza di ciò che è puro e viene stroncato, e per questo si parli di malvagità del cuore umano. Penso proprio che sia così. Successivamente Dio consentì agli ebrei di cibarsi di quasi tutti gli animali e ordinò perfino sacrifici animali per riscattare peccati e inadempienze varie, ma tutto ciò dopo aver preso atto che l’umanità decaduta era malvagia. Gesù Cristo stesso consentì ai suoi seguaci di cibarsi di ogni animale, sapendo che di lì a poco uomini malvagi avrebbero assassinato lui pure. Anche il Corano consente agli islamici di cibarsi di animali. Gli uomini si uccidono tra loro, perché non dovrebbero uccidere gli animali? La verità è che bisogna risalire la china: prima di tutto gli uomini non devono uccidersi tra loro, poi devono evitare di uccidere gli animali. Chi non uccide gli uomini può già cominciare a non uccidere gli animali.
Nel Libro di Daniele (1:8-16) è scritto: “Ma Daniele aveva deciso nel suo cuore di non contaminarsi con i cibi del re (Nabucodonosor, re di Babilonia) e con il vino da lui bevuto e domandò al capo degli eunuchi di non essere contaminato. Dio concesse a Daniele il favore e la simpatia del capo degli eunuchi. Questi, allora, disse a Daniele: – Temo che il mio signore il re, che ha fissato ciò che dovete mangiare e bere, non veda le vostre facce più magre di quelle dei giovinetti vostri coetanei e mi rendiate responsabile di fronte al re. – Ma Daniele disse all’assistente, che il capo degli eunuchi aveva designato per Daniele, Anania, Mishael, Azaria: – Ebbene, metti alla prova i tuoi servitori per dieci giorni: ci siano dati legumi da mangiare e acqua da bere e siano esaminate davanti a te la nostra faccia e quella dei ragazzi che mangiano della cucina del re e, da quanto avrai constatato, agirai con noi. – E quegli li assecondò in questa proposta e li mise alla prova per dieci giorni. Allo scadere dei dieci giorni il loro aspetto risultò più bello ed essi più nutriti di tutti i ragazzi che si servivano della cucina del re. Così l’assistente fece togliere il loro cibo e il vino che dovevano bere e diede loro legumi.“ Mi pare che più chiaro di così non sia possibile.
Per quanto riguarda il futuro, ci viene in aiuto il Libro di Isaia (11:6, 7): “Il lupo dimorerà insieme con l’agnello, la pantera si sdraierà accanto al capretto, toro e leoncello pascoleranno insieme: un ragazzino li guiderà. Vacca e orsa pascoleranno insieme, si sdraieranno insieme i loro piccoli. Il leone come il bue si ciberà di paglia.” Alla fine il cerchio si chiuderà e sia uomini che animali torneranno ad essere vegetariani. Perché non cominciare subito?
Sul rapporto degenerato tra uomini e animali è interessante anche una citazione da un testo taoista “Il vero libro della sublime virtù del cavo e del vuoto” (32): “Nei tempi antichissimi (gli animali) dimoravano insieme agli uomini e camminavano a fianco degli uomini. All’epoca degli imperatori e dei re cominciarono a spaventarsi e a disperdersi. Giunti a questa corrotta generazione si tengono nascosti o fuggono a rintanarsi per evitare dolori e danni. Anche oggi ad oriente, nel regno di Chieh, moltissime persone comprendono il linguaggio dei sei animali domestici, cosa a cui si può giungere con una limitata sapienza. Gli antichissimi uomini sovrannaturali e santi conoscevano perfettamente i sentimenti delle diecimila creature ed intendevano del tutto le grida e i suoni delle varie specie, le riunivano e le ammaestravano, alla pari degli esseri umani. Perciò prima conoscevano gli esseri spirituali e i geni montani, poi comprendevano gli uomini di ogni parte del mondo e da ultimo adunavano gli animali e gli insetti. Il cuore e la saggezza delle specie viventi di sangue e di ch’i non sono diversi e lontani. Gli uomini sovrannaturali e santi sapevano che è così, perciò nessuna di esse era esclusa dal loro ammaestramento.” Il ch’i è il soffio vitale, energia vitale.

 

La creazione: descrizioni diverse.

Post n°7 pubblicato il 24 Novembre 2009 da ruggero1949

Risparmio la creazione descritta nella Bibbia, perchè tutti dovremmo conoscerla e, comunque, tutti possiamo andare a rileggerla.

Nella “Srimad Bhagavatam” (III:2), testo indù: “Egli (Brahma) è anche chiamato il primogenito di Dio. Le prime creazioni umane di Brahma furono dei santi che, non appena creati, caddero in profonda meditazione, non trovando interesse nelle cose del mondo. Così, per mezzo loro, Brahma non vide possibilità di propagare la specie umana. Mentre meditava sulla decisione da prendere, la sua stessa forma si divise: una metà divenne uomo e l’altra metà divenne donna. L’uomo fu chiamato Manu e la donna Satarupa; da loro è nato tutto il genere umano.”

Nel testo zoroastriano “Bundahishn indiano”: “[Ohrmadz] dice nella Religione: – Creai l’uomo in dieci specie. Il primo fu quello che è brillante e con occhi chiari, lo sferico Gayomart. Delle dieci specie, una è Gayomart e le [altre] nove derivano da lui. La decima è la scimmia, l’infima tra gli uomini. -” (Bundahishn indiano 15:1)

“Quando Gayomart morì e lasciò cadere il suo seme, il seme venne purificato dalla luce del Sole, due parti di esso vennero preservate da Neryosang[1] ed una parte fu ricevuta da Spandarmat, [la Terra]. Per quaranti anni rimase nella terra. Quando i quaranta anni furono trascorsi, Mashye e Mashyane sorsero dalla terra con la forma di una pianta di rabarbaro: aveva uno stelo e quindici germogli. Era come se le loro mani fossero chiuse sui loro orecchi ed essi fossero congiunti l’uno all’altra, congiunti nelle membra e nella forma e su di essi aleggiava la loro khwarr[2]. Erano legati così strettamente assieme che non era chiaro chi fosse il maschio e chi la femmina. La khwarr, che era stata creata da Ohrmadz e che li accompagnava ed è la khwarr [anima e dignità] del genere umano, venne data loro.” (Bundahishn indiano 15:2)

[1] Divinità messaggera degli dèi.

[2] Essenza, anima.

Nel “Trattato tripartito”, che dovrebbe far parte dei manoscritti di Qumran: “Tuttavia innumerevoli, illimitate, imperscrutabili sono le procreazioni esistenti che procedettero come baci dal Figlio e dal Padre, [come dei baci] a motivo della moltitudine di coloro che si baciano vicendevolmente con un pensiero buono e insaziabile. Questo bacio è uno solo, benché involva molte [persone].”

La prima descrizione della creazione, quella indù, aiuta a far capire che gli uomini sono effettivamente parte di Dio, figli di Dio.

La descrizione del “Trattato tripartito” mostra la creazione come atto d’amore, rappresentato dai baci.

Domanda retorica: Dio si è accorto di aver dato diverse descrizioni della creazione? La risposta ne “Il vero libro di Nan-hua” (42), testo taoista: “- Come hai appreso tutto ciò? – domandò Nan-kuo Tzu-ch’i. – L’ho appreso dal figlio della scrittura, che l’apprese dal nipote della lettura, che l’apprese dall’intelligenza, che l’apprese dalla ritenzione[1], che l’apprese dalla pieghevolezza, che l’apprese dal trasformatore, che l’apprese dal mistero, che l’apprese dal dubbio inizio[2]. -”

[1] Ritenzione = tenere a mente.

[2] Il figlio della scrittura prima ha dovuto leggere la scrittura. Se prima ha letto scritture della scienza umana nelle scuole, è nipote di quella lettura. L’intelligenza lo ha spinto a leggere la scrittura. L’intelligenza è nata dal tenere a mente ciò che aveva imparato. La ritenzione è figlia della pieghevolezza: chi si piega accoglie ciò che impara. La pieghevolezza è resa necessaria dai cambiamenti, che sono inevitabili in questa vita. Perché sono necessari i cambiamenti rimane un mistero. Cosa è successo veramente all’inizio?

La Chiesa Cattolica ha il primato delle eresie.

Post n°8 pubblicato il 24 Novembre 2009 da ruggero1949

Ho già parlato della arbitraria sottrazione di testi alla Bibbia, fatta a Nicea. Questa è sicuramente eresia.
Ho già accennato anche all’invenzione di riti come la cresima e di credenze dottrinali come il limbo, il purgatorio, l’infallibilità dei Papi. Nei testi “canonici” non esiste nemmeno un riferimento alla confessione.
Le chiese cattoliche sono piene di statue e immagini sacre, dinanzi alle quali molti fedeli si prostrano. Ciò è in totale contrasto con “Esodo” (20:4, 5), anche se le offerte fanno comodo alla Chiesa Cattolica: “Non ti farai immagini scolpite né alcuna figura di quanto è in alto nei cieli, né di quanto è in basso sulla terra, né di quanto è sotto la terra nelle acque. Non ti prostrerai davanti ad essi, né renderai loro un culto, poiché io, Jahve tuo Dio, sono un Dio geloso…”
Nemmeno il culto prestato a Cristi, madonne e santi è gradito a Dio, come dice nel Corano (39:5-6): “[Quanto a] coloro che hanno preso dei patroni, all’infuori di lui, [dicendo]: – Non li adoriamo se non perché ci portino vicini a Dio. -, Dio certamente giudicherà tra essi [e i] credenti riguardo a quello intorno a cui essi sono [ora] discordi. In verità Dio non dirige chi è mendace, miscredente. Se Dio avesse voluto prendere per sé della prole, certamente avrebbe scelto, fra ciò che ha creato, quel che voleva; gloria a lui! Egli è Dio, l’unico, il dominatore.”
Più avanti (39:44, 45): “Forse prenderanno, all’infuori di Dio, [altri] intercessori? Dì: – [Farete ciò] anche se non possono nulla e non intendono? – Dì: – A Dio [spetta] esclusivamente l’intercessione; a lui [appartiene] il regno dei cieli e della terra; alla fine, a lui sarete ricondotti. -”
E ancora (9:30, 31): “I giudei dicono: – Uzair [Esdra] è figlio di Dio. – e i cristiani dicono: – Il Messia è figlio di Dio. -; questo è ciò che essi dicono colle loro bocche, imitando i detti di coloro che, prima [di loro], non credettero; Dio li combatta! Quanto vanno errati! Essi hanno preso i loro dottori, i loro monaci e il Messia, figlio di Maria, per [loro] signori all’infuori di Dio, mentre non era stato ordinato loro se non di adorare un solo Dio, oltre il quale non vi è [altro] dio; gloria a lui! [Egli è ben superiore] a ciò che [gli] associano.”
La gerarchia cattolica, prima in eresie e “fai da te” religioso, ha avuto la faccia tosta di catturare, torturare, processare e mettere a morte al rogo un’infinità di persone, presunte eretici o streghe e maghi.
Qualcuno, nel Nuovo Testamento, aveva autorizzato qualcosa di simile, quand’anche ci fosse una vera strega? Questo è ciò che mi è venuto in mente ora, ma sicuramente ci sono un’infinità di altri crimini veri e propri, testimoniati dalla storia.

La Bibbia attuale è circa un terzo della Bibbia reale: i nuovi insegnamenti.

Post n°9 pubblicato il 24 Novembre 2009 da ruggero1949

E’ importante per i credenti conoscere l’opinione attuale di Dio su alcune questioni. Premesso che Dio ha dato rivelazioni parzialmente diverse a seconda del tempo e della popolazione alla quale si è rivolto, come è detto nel Corano (10:48): “Ogni nazione ha un apostolo; e quando il loro apostolo giunga [fra di essi], ha luogo fra di loro un’equa decisione né essi vengono trattati ingiustamente.”, si deve sapere che la Bibbia attualmente in uso tra i cristiani è largamente incompleta, come è detto nel “Primo libro di Nefi” (13:24, 26, 27): “E l’angelo del Signore continuò: Hai visto che il libro uscì dalla bocca d’un Ebreo. E dopo che fu passato per mani dei dodici apostoli dell’Agnello, dagli Ebrei ai Gentili, hai visto la fondazione della grande e abominevole chiesa, la più abominevole di tutte le chiese; vedi infatti, essa ha tolto dal Vangelo dell’Agnello molte parti chiare e preziosissime. Tutto ciò è stato fatto per pervertire le vie diritte del Signore.”
Da qui si deduce che i Vangeli ritenuti apocrifi in realtà sono validissimi. Ma non solo quelli, infatti ci sono molti testi dell’antico e del nuovo testamento importanti e validi, che sono stati definiti apocrifi sia dagli ebrei che dai cristiani. Gli stessi Vangeli “canonici” testimoniano della loro incompletezza, infatti Giovanni termina il suo Vangelo dicendo (Gv. 21:25): “Ci sono poi molte altre cose compiute da Gesù, che se si scrivessero ad una ad una, neppure il mondo stesso, credo, potrebbe contenere i libri che ne risulterebbero.”
Il giudizio sulla Chiesa Cattolica, ma anche sulle altre Chiese, è ampliato nel “Secondo libro di Nefi” (28:10-20): “Ed il sangue dei santi griderà dalla terra contro di loro. Sì, tutti si sono sviati, si sono tutti corrotti. A causa dell’orgoglio, dei falsi istruttori e delle false dottrine le loro chiese si sono corrotte ed esaltate; gli uomini sono pieni d’orgoglio. Essi derubano i poveri a prò dei loro ricchi santuari, spogliano i poveri per le loro vesti sontuose e perseguitano i miti ed i poveri, che sono veramente tali, essendo gonfi d’orgoglio. Vanno con il collo rigido ed il capo eretto, sì, e per l’orgoglio, la malvagità, le abominazioni e le fornicazioni si sono tutti sviati, salvo un piccolo numero, che sono gli umili seguaci di Cristo; ciònonostante questi sono condotti in modo da errare ben sovente, essendo istruiti con precetti umani. O saggi, o eruditi, o ricchi, che siete riempiti d’orgoglio nei vostri cuori, e voi tutti che predicate false dottrine, e voi fornicatori, e voi che pervertite il retto cammino del Signore, guai, guai, guai a voi, dice il Signore Iddio Onnipotente, poiché sarete precipitati in inferno! Guai a coloro che respingono il giusto per un nonnulla e che resistono a tutto ciò che è buono e dicono che sono cose senza valore! Poiché viene il giorno in cui il Signore Iddio visiterà prontamente gli abitanti della terra ed in quel giorno, allorché saranno pienamente maturi in iniquità, essi periranno. Ma, ecco, se gli abitanti della terra si pentiranno della loro malvagità e delle loro abominazioni, non saranno distrutti, dice il Signore degli eserciti. Ma, in verità, quella grande ed abominevole chiesa, la prostituta di tutta la terra, dovrà crollare e la sua caduta sarà necessariamente grande. Poiché il regno del diavolo ne sarà scosso e coloro che vi appartengono dovranno essere spronati al pentimento, altrimenti il diavolo li imprigionerà con le sue catene eterne ed essi saranno aizzati all’ira e periranno. Sappiate infatti che in quel giorno egli imperverserà nei cuori dei figlioli degli uomini e li spingerà alla rivolta rabbiosa contro ciò che è buono.”
Esaminiamo ora alcuni argomenti importanti. Il matrimonio. Nel “Vangelo di Luca” (20:34-36) si legge: “E disse loro Gesù: – I figli di questo mondo prendono moglie e prendono marito, ma quelli che son fatti degni di avere parte di quell’altro mondo e della risurrezione dei morti, non prendono moglie né marito; non potranno infatti nemmeno più morire, ma sono pari agli angeli e sono figli di Dio, essendo figli della risurrezione. –“ L’altro mondo è quello che deve essere realizzato. La risurrezione consiste in una reincarnazione e in una risurrezione di tipo spirituale in base alla conoscenza. Orbene, in base alle parole di Gesù, chi si sposa afferma solennemente davanti a Dio: “Sono figlio di questo mondo, non sono degno di avere parte di quell’altro mondo e della risurrezione dei morti, posso morire, non sono pari agli angeli, non sono figlio di Dio e non sono figlio della risurrezione.” Ve ne rendete conto? In un testo taoista, “Il vero libro di Nan-Hua” (Chuang-Tzu) (103), si afferma: “Al principio v’era la parentela naturale, mentre oggi le donne sono mogli.” La verità è che bisogna moltiplicare l’amore, anche quello sessuale, andando oltre la famiglia tradizionale, creata soltanto perché uomini e donne sono diventati ladri, dopo la caduta. Il matrimonio è una forma di possesso.
I figli. Nel “Vangelo degli Egiziani” (Clemente Alessandrino – Strom. 3.9.64; P.G., VII 1165 e Strom. 3.9; P.G., VIII, 1168) troviamo: “Salomè dice: – Fino a quando gli uomini continueranno a morire? – Il Signore risponde: – Fino a quando le donne continueranno a partorire. – Poi, avendo Salomè detto: – Ho dunque ben fatto a non partorire -, replica il Signore, dicendo: – Mangia di ogni erba, ma non quella che porta amarezza.” La verità è che mettere al mondo figli era necessario quando questo pianeta era poco abitato, ma ora… Nelle città viviamo in enormi caseggiati, messi uno sopra l’altro. Bisogna occuparsi di coloro che ci sono già, non mettere al mondo altre vite. Se uno deve lavorare, occuparsi del compagno/a e di figli, come può trovare tempo per il prossimo?
Pornografia. L’opinione di Dio si trova, oltre che nel “Libro della Genesi” dove si afferma che l’uomo si coprì solo dopo aver commesso il peccato originale, nel “Vangelo di Tomaso “ (37): “I suoi discepoli domandarono: In che giorno ti manifesterai a noi e in che giorno ti vedremo? Gesù rispose: Quando vi spoglierete del vostro pudore, quando deporrete i vostri abiti e li metterete sotto i vostri piedi, come fanno i bambini piccoli, e li calpesterete, allora vedrete il figlio del Vivente senza alcun timore.” Ciò è del tutto logico, in quanto è previsto un ritorno al paradiso terrestre, dove Adamo ed Eva erano nudi. La verità è che la pornografia nasce dal fatto che ci sono molte inibizioni sessuali e ci si copre troppo, anche quando fa caldo.
Sul ritorno al paradiso terrestre cito il “Vangelo di Tomaso” (18): “I discepoli di Gesù dissero: – Manifestaci quale sarà la nostra fine. Gesù rispose: – Avete voi scoperto il principio che vi interessate della fine? Nel luogo infatti ove è il principio, là sarà anche la fine.” Qualcosa di simile si legge anche nell’”Epistola di Barnaba” (6:3): “Dice il Signore: Ecco faccio le cose finali come le prime.”

Cristo, le lettere alle Chiese e… la fine dei riti!

Post n°10 pubblicato il 24 Novembre 2009 da ruggero1949

Innanzitutto è bene sapere qual è il modo corretto di considerare le varie religioni. Troviamo la risposta ne “Il documento di Tsung Ching su Hui Hai” (12), un testo del buddhismo zen: “Il Confucianesimo, il Taoismo e il Buddhismo corrispondono in realtà a una o a tre dottrine? Maestro (Hui Hai): Usati dagli uomini di grande abilità sono identici. Compresi dagli uomini di intelletto limitato sono differenti.” Perché le religioni sono identiche per gli uomini di grande abilità? Perché costoro considerano l’essenza delle religioni: sono di origine divina, insegnano a compiere il bene e a vivere secondo natura. Gli uomini di intelletto limitato considerano i particolari e allora trovano un’infinità di differenze! Detto questo, qual è il modo per poter giungere all’unità delle religioni? In realtà è impossibile fondere religioni che prevedono riti diversi, perciò si deve arrivare all’unità dei credenti attraverso l’abolizione dei riti. Chi abolisce i riti è anche tenuto a spiegare qual è stata la loro funzione fino a oggi. Dio ha istituito i riti probabilmente facendo questo ragionamento: “Ogni volta che i credenti compiranno un rito, quale che sia, saranno obbligati a pensare a me. Forse, pensando a me, eviteranno di compiere il male e magari compiranno anche buone azioni!” Chi è sempre consapevole della presenza di Dio, della necessità di evitare il male e della necessità di compiere il bene, non ha alcuna necessità di compiere riti. Per costoro i riti sono aboliti. Una conferma della giustezza di ciò si trova in un testo taoista “Il libro del Tao e della virtù” (38:17 e seguenti): “Perduto il Tao venne poi la virtù, perduta la virtù venne poi la carità, perduta la carità venne poi la giustizia, perduta la giustizia venne poi il rito: il rito è labilità della lealtà e della sincerità e foriero di disordine.” Tao significa Via.
Facciamo un salto indietro: Cristo venne per gli ebrei perché loro erano in possesso della Bibbia e avrebbero potuto comprendere il “nuovo” messaggio portato da lui. Cristo liberò, altresì, gli ebrei dai tanti riti ai quali erano obbligati perché si dimenticavano spesso di Dio e istituì qualche nuovo rito. Come ringraziamento fu crocifisso. Ad avvantaggiarsi del suo “nuovo” messaggio furono soprattutto i Gentili, i non ebrei. La morte di Cristo in croce, comunque, aprì la strada per la vita eterna a quelli che se la sarebbero meritata.
Alla seconda venuta, Cristo cos’altro potrebbe fare se non rivolgersi ai credenti di tutte le religioni, in grado di comprendere il “nuovo” messaggio che porta? Cos’altro potrebbe fare, se non liberare i credenti dai riti ai quali sono obbligati? Qual è il ringraziamento che riceve? Una seconda forma di crocifissione: ignorare e tenere nascosto il “nuovo” messaggio in un tempo in cui la comunicazione è ai massimi livelli, anche tecnologici. Chi si avvantaggerà del “nuovo” messaggio? Soprattutto coloro che si sono già liberati della schiavitù delle religioni, pur credendo all’esistenza di un Dio. Questa seconda forma di crocifissione di Cristo, paragonabile all’inferno, alla seconda morte, apre la strada per il paradiso terrestre a quelli che se lo meriteranno.
In sostanza, occorrono almeno due vite di sofferenza per due importanti conquiste: la vita eterna e il paradiso terrestre. E questo vale per tutti.
Tra la fine degli anni 70 e l’inizio degli anni 80, in ogni caso entro i primi mesi del 1981, scrissi sette lettere a sette chiese. Chi conosce la Bibbia sa che il “Libro dell’Apocalisse” si apre con sette lettere a sette chiese. Le sette chiese, se la memoria non mi inganna, furono: ebraica, cattolica, testimoni di Geova, mormoni, islamica, indù, buddhista. Porto questa testimonianza in modo da poter situare l’inizio dell’epoca apocalittica. Non ho più la copia di quelle lettere, comunque, a parte il valore storico, nulla è andato perduto, in quanto ciò che sto scrivendo nelle discussioni di questo forum comprende ciò che scrissi alle chiese, a parte alcune critiche individuali. Mi pare importante sapere anche che queste lettere sono state reali e quindi non ci può essere alcuna interpretazione simbolica.
Quale sarà la funzione di Cristo, a parte il soggiorno all’inferno e il “nuovo” messaggio? Nel “Libro dell’Apocalisse” (20:4) troviamo: “E vidi dei troni, e le anime dei decapitati per la testimonianza di Gesù e per la parola di Dio, i quali non adorarono la fiera né la sua immagine e non ricevettero il marchio sulla fronte e sulla loro mano; e sedettero sui troni e il giudizio fu dato loro; e vissero e regnarono con il Cristo per mille anni.”
Come sarà questo regno millenario di Cristo che dovrà riportare al paradiso terrestre? Nel “Libro di Enoc”, “apocrifo” del vecchio Testamento, (46:4-6), troviamo scritto: “E questo figlio dell’uomo, che tu hai visto, toglierà i re e i potenti dalle loro sedi ed i forti dai loro troni, scioglierà i freni dei forti (senza freni cadranno in caduta libera) e spezzerà i denti dei peccatori. Ed egli rovescerà i re dai loro troni e dai loro regni poiché non lo esaltano, non lo lodano e non gli si umiliano. Da dove é stato dato loro il regno? (Da quelli che li hanno votati nelle libere elezioni barabbiche, alle quali possono partecipare tutti i partiti demoniaci. Che differenza c’è tra un demone cristiano, un demone comunista e un demone fascista?). Ed egli piegherà la faccia dei potenti, li riempirà la vergogna e la tenebra sarà la loro sede e i vermi il loro letto (riposeranno sugli invertebrati che li hanno colpevolmente votati. I votanti sono vermi poiché non credono alla possibilità di giungere all’autogoverno) e non avranno speranza di sollevarsi dal loro letto perché non esaltano il nome del Signore degli spiriti.” Il testo tra parentesi tonda, ovviamente, è una mia aggiunta esplicativa. Ciò è confermato dalla “Lettera agli Efesini” (6:12): “La nostra lotta, infatti, non è contro il sangue e la carne, ma contro i principati, contro le potestà, contro i signori di questo mondo tenebroso, contro gli spiriti del male nelle regioni celesti.”
I potenti non saranno contenti e si infurieranno? Nel “Secondo libro di Nefi” (28:28) è detto: “E infine, guai a tutti coloro che tremano e sono infuriati contro la verità divina! Colui, infatti, che è fondato sulla roccia riceve la verità con contentezza; ma colui che ha fondamenta di sabbia, trema, temendo di cadere.”
L’importanza del regno messianico è sottolineata anche in un testo zoroastriano, Dēnkart (ed. Madan, pp. 129-30): “La cosa contro cui lo Spirito Distruttore lotta più violentemente è la riunione nella piena forza delle dignità della monarchia e della Buona Religione, poiché una simile congiunzione è quella che deve distruggerlo… Ogni volta che in questo mondo la pietà è legata al buon governo in un unico pio e buon sovrano, allora il vizio è indebolito e la virtù accresciuta, l’opposizione diminuisce e la cooperazione aumenta, c’è maggiore santità e minore peccaminosità tra gli uomini, i buoni prosperano e prevalgono e i malvagi sono repressi e privati di sovranità, il mondo è prospero, tutta la creazione si rallegra, e la gente del popolo sta bene; e per tutte queste cose il mondo è ben ordinato ed adorno. Quando queste due dignità si incontreranno in un unico uomo, allora l’Aggressore sarà definitivamente vinto e la creazione salvata e purificata. Da ciò procede la Riabilitazione finale. La Buona Religione rivela che queste due dignità si incontreranno assieme in Sōshyans.”

Cose importanti da sapere.

Post n°11 pubblicato il 24 Novembre 2009 da ruggero1949

Dal “Trattato tripartito”, che dovrebbe far parte dei manoscritti di Qumran: “L’umanità è, infatti, divisa in tre specie in base alla natura [di ognuna], cioè: la pneumatica, la psichica e la ilica, mantenendo il tipo della triplice disposizione del Logos dalla quale furono prodotti gli ilici, gli psichici e i pneumatici. Ognuna di queste tre stirpi si riconosce dal suo frutto. Esse, tuttavia, non erano conosciute prima: fu l’avvento del Salvatore che illuminò i santi su se stessi e rivelò di ognuno ciò che è. La stirpe pneumatica, essendo luce da luce e spirito da spirito, allorché apparve la sua testa si precipitò verso di lui per incontrarlo: diventò come un corpo davanti alla propria testa, accolse con sollecitudine la conoscenza per mezzo della rivelazione. La stirpe psichica , essendo una luce che viene dal fuoco , esitò a ricevere la conoscenza di colui che le si era rivelato in modo sovrabbondante, [esitò] a precipitarsi verso di lui con fede, nonostante fosse stata istruita abbondantemente dalla viva voce ; mentre [questa stirpe] non era lontana dalla speranza, in conformità della promessa, si ritenne soddisfatta avendo ricevuto, per così dire come un pegno, la conferma delle cose future. La stirpe ilica , al contrario, è “straniera” sotto ogni aspetto: in quanto è oscurità, al sorgere della luce si scarterà, poiché il suo apparire la distrugge, in quanto essa non ha accolto più la sua unità ed è piena di odio verso il signore che si rivela.”
“Srimad Bhagavatam”, testo indù, libro I, cap. I: “La religione non ha lo scopo di assicurare un posto in paradiso. Essa è ricerca della verità e il suo ideale è la conoscenza e la realizzazione della verità.”
Dal Corano: “Egli è quello che ha fatto scendere su di te il Libro; in esso sono brani fermamente stabiliti, che sono la base del Libro, e altri ambigui; però coloro nel cui cuore è deviamento, seguono quel che vi è di ambiguo per desiderio di scisma e per desiderio di interpretazione, però [nessuno] conosce l’interpretazione di [essi], se non Dio; i saldi nella scienza diranno: – Crediamo in esso, tutto [viene] da parte del nostro Signore. -; però non riflettono [su ciò] se non i dotati di intelletto.” (3:5)
“Non vedono che essi vengono provati ogni anno una o due volte? Frattanto non si ravvedono né riflettono.” (9:127)
“E chi sarà stato cieco [alla verità] in questa [vita], sarà cieco [anche] nella futura e sarà [ancora] più sviato dalla via [retta].” (17:74)
“L’uomo è creato [per agire con troppa] fretta. Vi farò vedere presto i miei segni, però non mi sollecitate!” (21:38)
“[Noi] non abbiamo mandato prima di te alcun apostolo o profeta senza che, quando predicava e recitava [appassionatamente], Satana non gettasse [qualche errore] nella sua predicazione; però Dio annienta quel che Satana [vi] getta [di errore]; Dio, quindi, confermerà i suoi segni e Dio è sapiente [e] saggio.” (22:51)
“Quanto all’uomo, quando il suo Signore lo prova [colla prosperità], lo onora e gli accorda favori, [egli] dice: – Il mio Signore mi onora. -; però, quando [quegli] lo prova [con afflizioni] e gli limita la provvigione, dice: – Il mio Signore mi disprezza. – Affatto! -” (89:14-18)

Affatto significa a fatto, cioè “è proprio così a fatti”. Di conseguenza la traduzione non deve essere corretta. Dovrebbe essere: niente affatto!

Un futuro già cominciato.

Post n°12 pubblicato il 08 Settembre 2010 da ruggero1949

Da “Spigolature”, testo bahà’i:
117:1 Desideroso di rivelare i fondamenti della pace e della tranquillità del mondo e del progresso dei suoi popoli, il Grande Essere ha scritto: Verrà il tempo in cui sarà universalmente sentita l’impellente necessità di costituire una vasta assemblea che rappresenti tutti gli uomini. I potenti e i re della terra dovranno intervenire e, partecipando alle sue deliberazioni, prendere in considerazione le vie e i mezzi su cui si baseranno le fondamenta della Grande Pace Mondiale fra gli uomini. Una simile pace esige che per amore della tranquillità dei popoli della terra, le Grandi Potenze si decidano a riconciliarsi pienamente fra di loro. Se un re si levasse in armi contro un altro, tutti dovranno sorgere uniti contro di lui ed impedirglielo. Se ciò accadrà le nazioni del mondo non avranno bisogno di alcun altro armamento oltre a quello necessario per conservare la sicurezza dei loro regni e mantenere l’ordine interno nei loro territori. Così si garantirà la pace e la serenità di tutti i popoli, i governi e le nazioni. Osiamo sperare che i re e i sovrani della terra, specchi del benevolo e onnipotente nome di Dio, assurgano a questo grado e proteggano l’umanità dal massacro e dalla tirannia… Si avvicina il giorno in cui tutti i popoli della terra adotteranno una lingua universale e un’unica scrittura. Quando ci si sarà giunti, in qualsiasi città arrivino, ai viaggiatori sembrerà di entrare a casa propria. Tutto ciò è obbligatorio e assolutamente essenziale. Incombe ad ogni uomo illuminato e perspicace cercare di mettere in atto ciò che è stato scritto. È un vero uomo colui che si dedica oggi a servire l’intera razza umana. Il Grande Essere dice: Benedetto e felice colui che si leva a promuovere i migliori interessi dei popoli e delle tribù della terra. In un altro passo Egli ha proclamato: Non ci si deve gloriare di amare la propria patria ma piuttosto di amare il mondo intero. La terra è un solo paese e l’umanità i suoi cittadini.
Molti vorrebbero adottare l’inglese come lingua universale. Alcuni vorrebbero adottare lo spagnolo, essendo molto diffuso. Io ho già detto che dovrebbe essere adottato l’esperanto, visto che è stato inventato proprio a questo scopo.

Il testo baha’ì “Spigolature” mi ha fatto ricredere su una cosa.

Post n°13 pubblicato il 08 Settembre 2010 da ruggero1949

Parecchi anni fa mi imbattei in un pieghevole che pubblicizzava la religione bahà’i, definendo il suo fondatore un profeta. Costui, Bahà’u’llàh, nacque a Tihrán (Iran) il 12 novembre 1817 e morì il 29 maggio 1892. Basandomi sul Corano, che definisce Maometto il suggello dei profeti, scartai ulteriori indagini su quella religione. Ecco il testo: “Non è Maometto il padre di alcuni dei vostri uomini, bensì l’apostolo di Dio e il suggello dei profeti, e Dio è onnisciente.” (33:40)
Recentemente, in altro forum, mi è capitato di leggere citazioni da testi bahà’i e, trovandole ispirate, mi sono fatto inviare un primo testo, “Spigolature”. Cosa ci ho trovato? 22:8 “Se una delle Manifestazioni universali di Dio dichiarasse: «Sono Dio», direbbe esattamente la verità senza dare adito a dubbi. Poiché è stato ripetutamente dimostrato che con la loro Rivelazione, i loro attributi e nomi, appaiono nel mondo la Rivelazione, il nome e gli attributi di Dio. Così Egli ha rivelato: «E non eri Tu a lanciar frecce, bensì Dio le lancia- va». E inoltre dice: «In verità, coloro che prestano giuramento di fedeltà a Te, prestan giuramento di fedeltà a Dio». E se una di esse proferisse questa dichiarazione: «Sono il Messaggero di Dio», direbbe la verità senz’alcun dubbio. Com’Egli dice: «Muḥammad (Maometto) non è padre di nessuno fra i vostri uomini, bensì è il Messaggero di Dio». Esaminate sotto questa luce, non sono altro che Messaggeri di quel Re ideale, di quell’essenza immutabile. E se tutte affermassero: «Sono il suggello dei Profeti», affermerebbero il vero, senza la minima ombra di dubbio. Poiché sono una sola persona, una sola anima, un solo spirito, un solo essere, una sola rivelazione. Sono tutte Manifestazioni del «Principio»e della «Fine», del «Primo» e dell’«Ultimo», del «Visibile» e del «Celato», di tutto ciò che concerne Colui Che è l’intimo Spirito degli Spiriti e l’eterna Essenza delle Essenze.”
Alla luce di queste parole, quel verso, di per sé chiaro, non ambiguo né di difficile interpretazione, va interpretato in questo modo: ciascun profeta è il suggello dei profeti, l’ultimo profeta… fino a quel momento, fino all’arrivo di un nuovo profeta.
E’ da notare che, nonostante abbia letto molti libri profetici, ho trovato quell’espressione solo nel Corano, riferita a Maometto, altrimenti, ovviamente, non mi sarei azzardato a dare una facile interpretazione letterale.
Al di là di tutto ciò, mi preme ancora una volta affermare che se uno si autodefinisce infallibile, come hanno fatto i Papi, o nella verità, come hanno fatto i Testimoni di Geova, diventa quasi impossibile ricredersi, anche davanti a prove evidenti e perciò costoro rimangono nell’errore fino alla morte. Tutto ciò è molto triste ed è figlio di orgoglio e presunzione.

Gli errori dei governanti e la soluzione divina.

Post n°14 pubblicato il 13 Settembre 2010 da ruggero1949

Da “Spigolature”, testo bahà’i:

 

120:1 O rappresentanti eletti dal popolo in ogni terra!

Consultatevi e il vostro intento sia soltanto quello di

giovare all’umanità e migliorarne le condizioni, se

siete di coloro che osservano con profitto. Paragonate

il mondo al corpo umano che, per quanto sano e

perfetto al momento della creazione, è stato afflitto,

per cause diverse, da gravi disturbi e malanni. Neppure

per un solo giorno ha trovato pace, anzi la sua

malattia s’è sempre più aggravata perché è caduto

sotto le cure di medici ignoranti, che dando libero

sfogo ai loro desideri personali hanno commesso

madornali errori. E se, una volta, in seguito alle cure

di un abile medico, un membro di quel corpo fu ri-

sanato, gli altri rimasero afflitti dal male come prima.

Questo vi rivela l’Onnisciente, il Sapientissimo.

2 Lo vediamo, oggi, alla mercé di governanti così

ebbri d’orgoglio che non riescono a scorgere chiaramente

il loro vero tornaconto e tanto meno a

riconoscere una Rivelazione così sbalorditiva e

ardita. Ogni qual volta uno di loro si è accinto a

migliorarne le condizioni, il suo intento, confessato

o no, è stato quello del proprio tornaconto, e

l’indegnità di questo scopo ne ha limitato il potere di

3 guarigione. Ciò che  Dio ha ordinato quale sovrano rimedio e

come il più possente strumento per la guarigione del

mondo è l’unione di tutti i suoi popoli in una Causa

universale e in una Fede comune. Ciò può ottenersi

soltanto per mezzo di un Medico abile, potentissimo

e ispirato. Questa è la verità e tutto il resto non è altro

che errore.

Parole che uniscono le religioni.

Post n°15 pubblicato il 14 Settembre 2010 da ruggero1949

Da “Spigolature”, testo bahà’i:

125:10 Ogni mille anni circa questa Città (della Certezza) sarà rinnovata e riadornata… 11 Quella Città non è altro che il Verbo di Dio rivelato in ogni epoca e Dispensazione. Al tempo di Mosè fu il Pentatèuco; al tempo di Gesù il Vangelo; al tempo di Muḥammad, il Messaggero di Dio, il Corano; ai giorni nostri è il Bayán e nella dispensazione di Colui Che Dio manifesterà, il Suo Libro, il Libro cui tutti i libri delle Dispensazioni precedenti si riferiscono, il Libro più trascendente ed eccelso di tutti.

Il Bayàn dovrebbe essere la rivelazione data a Bahà’u’llàh. Il Libro cui tutti i libri delle Dispensazioni precedenti si riferiscono dovrebbe essere quello che ho scritto io e che ho intitolato “I libri della conoscenza – La Bibbia del 2000”, che raccoglie le parti più interessanti di tutti i libri di Dio a me noti.

La Città della Certezza potrebbe anche essere la Gerusalemme Celeste, fatta di uomini e donne che credono nel Verbo di Dio. Sulla Gerusalemme Celeste, però, ci sono novità nel libro mormone che citerò più in là.

Si può godere dei beni della terra o bisogna solo fare penitenza?

Post n°16 pubblicato il 21 Settembre 2010 da ruggero1949

Da “Spigolature”:

128:4 Se un uomo desidera abbellirsi con gli ornamenti della terra, indossarne le sontuose vesti o partecipare ai benefici che essa può concedere, nessun male lo coglierà se non permetterà che assolutamente nulla si intrometta fra lui e Dio, poiché Dio ha ordinato ogni buona cosa creata nei cieli e sulla terra per quei Suoi servi che credono fedel- mente in Lui. Godete, o genti, delle buone cose che Dio vi ha concesso e non privatevi dei Suoi meravigliosi doni. RendeteGli grazie e lodateLo e siate di coloro che sono sinceramente grati.

La violenza di alcuni musulmani è giustificata da Dio?

Post n°17 pubblicato il 21 Settembre 2010 da ruggero1949

Da “Spigolature”:
132:1 Lo Scopo per cui l’unico vero Dio, esaltata sia la Sua gloria, Si è rivelato agli uomini è quello di portare alla luce le gemme nascoste nella miniera del loro vero e intimo essere. Che alle diverse comunità della terra e agli svariati sistemi di credi religiosi non debba essere permesso di alimentare sentimenti di animosità fra gli uomini è, in questo Giorno, l’essenza della Fede e della Religione di Dio. Questi principi, queste leggi, questi potenti sistemi così solidamente insediati sono scaturiti da un’unica Sorgente e sono raggi di una sola Luce: la differenza che si riscontra fra loro deve attribuirsi alle diverse esigenze delle età in cui furono promulgati. 2 L’odio e il fanatismo religioso sono per il mondo un fuoco divoratore la cui violenza nessuno può placare: soltanto la Mano del potere divino può liberare l’umanità da questa desolante afflizione…
139:5 Sappi che abbiamo abolito la legge della spada a sostegno della Nostra Causa, sostituendola col potere che nasce dalla parola umana. Così abbiamo irrevocabilmente decretato in virtù della Nostra grazia.
154:1 Chi desidera diffondere la Causa dell’unico vero Dio la propaghi per mezzo della penna e della lingua piuttosto che ricorrendo alla spada o alla violenza. Abbiamo rivelato in precedenti occasioni quest’ingiunzione e ora la confermiamo, se solo comprendeste!

Ritorno e rinascita.

Post n°18 pubblicato il 22 Settembre 2010 da ruggero1949

Da “Spigolature”:
125:7 Quando il canale dell’anima umana sia purificato da ogni ostacolo di attaccamenti terreni, sentirà infallibilmente l’alito del Beneamato da smisurate distanze e, guidata dal suo profumo, raggiungerà la Città della Certezza e vi entrerà. 8 Qui discernerà le meraviglie della Sua antica saggezza e dal fruscio delle foglie dell’Albero che vi fiorisce percepirà tutti gli insegnamenti celati. Con le orecchie interiori ed esteriori udrà gl’inni di gloria e le lodi ascendere dalla polvere al Signore dei Signori e con l’occhio interiore scoprirà i misteri del «ritorno» e della «rinascita».
L’Albero che fiorisce nella Città della Certezza penso che sia Cristo.

Per “ritorno” si deve intendere ritorno a Dio.

Per “rinascita” si deve intendere una rinascita spirituale in base alla conoscenza.

Quando un inviato di Dio porta un nuovo messaggio, è lecito esitare?

Post n°19 pubblicato il 22 Settembre 2010 da ruggero1949

Da “Spigolature”:
37:1 Benedetto l’uomo che fa professione di fede in Dio e nei Suoi segni e riconosce che «non Gli sarà chiesto conto delle Sue azioni». Dio ha fatto di questo riconoscimento l’ornamento e il vero fondamento di ogni credo. Da questo dipende l’accettazione di ogni buona azione. Fissate bene gli occhi su di esso a che, forse, il sussurrio dei ribelli non vi faccia errare. 2 Se anche Egli decretasse che è permesso ciò che da tempo immemorabile è stato proibito, e proibito ciò che in ogni epoca è stato ritenuto giusto, nessuno avrebbe il diritto di discutere la Sua autorità. Colui che esitasse, anche meno di un attimo, sarebbe considerato trasgressore. 3 Chiunque non abbia riconosciuto questa sublime e fondamentale verità e non sia riuscito a raggiungere questo stadio eccelso, i venti del dubbio lo agiteranno e i discorsi degli infedeli gli frastorneranno l’anima. Colui che avrà riconosciuto questo principio avrà il dono della più perfetta costanza.

Dio si allontanerà per un periodo dalla terra? E quali le conseguenze?

Post n°20 pubblicato il 22 Settembre 2010 da ruggero1949

In “Spigolature”:
72:1 Che i vostri cuori non si turbino, o genti, quando la gloria della Mia Presenza si ritrarrà e l’oceano dei Miei detti si placherà. V’è una saggezza nella Mia presenza fra voi e ve n’è un’altra ancora nella Mia assenza, imperscrutabile a tutti fuorché a Dio, l’Incomparabile, l’Onnisciente. In verità, vi osserviamo dal Nostro regno di gloria e aiuteremo chiunque si leverà per il trionfo della Nostra Causa con le schiere delle legioni superne e una corte dei Nostri angeli prediletti.
Negli “Atti del Santo apostolo ed evangelista Giovanni, il teologo”:
“Chi sono io, lo saprai quando parto. Ciò che ora io sembro, non lo sono. Ciò ch’io sono, lo vedrai quando tu vieni.”
Ciò è riferito a Cristo. Il Padre parte e Cristo resta. Ma poi si allontanerà anche Cristo. Quali le conseguenze dell’allontanamento di Dio? Io direi: quali i segni della “presenza” di Dio? In “Gioele” (2:28-30):
“Avverrà in seguito: io riverserò il mio spirito su ogni carne e diventeranno profeti i vostri figli e le vostre figlie, i vostri anziani sogneranno sogni, i vostri giovani vedranno visioni. Anche sui vostri schiavi e sulle vostre schiave in quei giorni riverserò il mio spirito. Darò segni prodigiosi in cielo e in terra, sangue e fuoco e colonne di fumo. Il sole si cambierà in tenebre e la luna in sangue, prima della venuta del giorno di Jahve grande e terribile. Avverrà: chiunque invocherà il nome di Jahve sarà salvato, poiché sul monte di Sion e a Gerusalemme ci sarà la salvezza, come dice Jahve; tra i superstiti ci saranno coloro che Jahve avrà chiamato.”
Attualmente, anche se ciò viene tenuto nascosto, molti dovrebbero avere visioni e sogni. Questo è confermato da Papiri frammentari [Ox. pap. n. 1081] (25-40):
“I discepoli: – Signore, come dunque possiamo trovare la fede? – Risponde loro il Salvatore: – Passando dall’oscurità alla luce delle visioni, e questa stessa emanazione del pensiero vi mostrerà come si possa trovare la fede manifesta del Padre che non ha padre. Chi ha orecchie per ascoltare, ascolti! Il padrone di tutto non è il padre, ma il progenitore. Infatti, il padre è il principio soltanto delle cose future; ma il di lui padre è Dio, il progenitore di tutte le cose dall’origine in poi … –“
Questi sogni e visioni cosa riguardano? Il Cristo della seconda venuta. Si tratta di una specie di reality della vita e del pensiero di Cristo, una specie di “Truman show”, ripreso dalle “telecamere” dello spirito. Un’altra conferma si ha nell’Inno 10, che fa parte dei manoscritti di Qumran:
“Mi hanno colpito in strettoie ove non v’era alcun rifugio e allorché mi inseguivano, non c’era alcun luogo di riposo. Hanno fatto echeggiare sull’arpa il mio conflitto e su di un complesso di strumenti a corda le loro critiche; tra il fracasso e lo strepito mi avvinsero indignazioni ed angosce, come le doglie di una partoriente.”
Quindi i “visionari” e i “sognatori” hanno pure fatto canzoni. La cessazione di sogni e visioni dovrebbe avere conseguenze nel mondo dell’arte in generale. Si dovrebbe avere un appiattimento di tutto sulla sola realtà materiale. Forse anche di persone considerate “molto” spirituali, ma guidate e ispirate soprattutto da sogni o visioni.
Quanto all’allontanamento di Cristo, il suo silenzio, probabilmente per delusione per i modesti risultati ottenuti dalla sua predicazione, visto che viene trascurato e misconosciuto, dovrebbe avere conseguenze piuttosto limitate.
Quanto detto non esclude conseguenze molto più gravi di quelle da me ipotizzate, sulla base degli elementi a me noti a questo momento.

Ancora sulla seconda morte di Cristo.

Post n°21 pubblicato il 22 Settembre 2010 da ruggero1949

Come già dissi, questa questione non riguarda solo Cristo, ma tutti coloro che hanno conquistato la vita eterna nella precedente incarnazione. Da “Spigolature”:
113:6 La vostra iniquità divenne sempre più grande, finché non uccideste Colui Che non aveva mai distolto gli occhi dal volto di Dio, l’Eccelso, l’Altissimo. Lo aveste almeno ucciso con i sistemi usati dagli uomini per uccidere un altro uomo! E invece Lo assassinaste in circostanze che nessuno aveva mai visto. Per Lui i cieli hanno versato lacrime amare e per la Sua afflizione hanno pianto le anime di coloro che son vicini a Dio. Non era un Rampollo dell’antica Casa del vostro Profeta? E la Sua fama di diretto discendente dell’Apostolo non era stata divulgata fra voi? Perché dunque Gli avete inflitto ciò che nessuno, per quanto lontano possiate risalire nel tempo, ha mai inflitto ad altri? In nome di Dio! L’occhio della creazione non ha mai veduto esseri come voi. Uccidete Colui Che è il Rampollo della Casa del vostro Profeta e gioite e festeggiate assisi sui vostri seggi d’onore! Imprecate contro coloro che vi hanno preceduti e che hanno perpetrato quello che avete perpetrato voi e non vi rendete conto delle vostre enormità.
Io applico queste parole al Cristo della seconda venuta, perchè quello della prima venuta venne assassinato con uno dei sistemi usati dagli uomini, sebbene terribile e lento nel risultato. L’ignorare volutamente il Cristo della seconda venuta, che è una condanna all’inferno per una vita intera, in quanto gli viene impedita ciò che è la sua missione, viene considerata morte peggiore di quella fisica.
Ancora da “Spigolature”:
116:1 O Re Cristiani! Non avete sentito le parole di Gesù, lo Spirito di Dio: «Vado e tornerò a voi»? Perché, dunque, quando è ritornato a voi nelle nuvole del cielo, siete stati incapaci di avvicinarvi a Lui per contemplare il Suo volto ed essere di coloro che sono giunti alla Sua Presenza? Egli dice in un altro passo: «Quando verrà lo Spirito di Verità, Egli vi guiderà alla verità tutta intera». Eppure osservate come, allorché vi ha portato la verità, vi siete rifiutati di volgere il viso verso di Lui, persistendo nel sollazzarvi in capricci e passatempi. Non Lo avete accolto, non avete cercato la Sua Presenza per sentire dalla Sua bocca i versetti di Dio e per ricevere la vo- stra parte della multiforme saggezza dell’Onnipotente, del Gloriosissimo, del Più Saggio.
Mi pare che non ci sia dubbio alcuno che questi versi si riferiscano al Cristo della seconda venuta, stante anche il riferimento, come nell’Apocalisse, al ritorno sulle nuvole del cielo. Ho già detto che le nuvole rappresentano l’ingiustizia del cielo del potere, al di sopra della quale appare Cristo.

Finalmente Dio parla degli E.T.

Post n°22 pubblicato il 05 Ottobre 2010 da ruggero1949

Da “Spigolature”:

79:1 In verità Io dico che la creazione di Dio abbraccia mondi oltre questo mondo e altre creature oltre queste. In ciascuno di questi mondi Egli ha creato cose che nessuno può indagare all’infuori di Lui, l’Indagatore di tutto, il Più Saggio. Medita su ciò che ti abbiamo rivelato affinché tu possa scoprire il disegno di Dio, il tuo Signore, il Signore di tutti i mondi. In queste parole sono racchiusi i misteri della saggezza divina. Ci siamo astenuti dal soffermarCi su questo tema a causa delle azioni di coloro che le Nostre parole hanno creato, se siete di quelli che porgono orecchio alla Nostra Voce.

82:11 I sapienti che hanno fissato a parecchie migliaia di anni l’età della terra non hanno mai potuto stabilire, durante il lungo periodo delle loro osservazioni, il numero e l’età degli altri pianeti. Tieni conto, inoltre, delle molteplici divergenze di opinioni che sono sorte dalle teorie esposte da questi uomini. Sappi che ogni stella fissa ha i propri pianeti e ogni pianeta le proprie creature il cui numero nessuno può valutare.

Ai tempi di Bahà’u’llàh, duecento anni fa, i sapienti di allora fissavano a parecchie migliaia di anni l’età della Terra

Finalmente Dio parla delle generazioni preadamitiche.

Post n°23 pubblicato il 06 Ottobre 2010 da ruggero1949

 

Da “Spigolature”:

87:1 E ora a proposito del tuo quesito: «Come mai non si trova traccia dei Profeti che hanno preceduto Adamo, il Padre dell’Umanità, o dei re che vissero nei loro giorni?». Sappi che la mancanza di riferimenti non dimostra che essi non siano veramente esistiti. Il fatto di non avere nessuna prova tangibile a loro riguardo è da attribuirsi all’estrema lontananza nei tempi, nonché ai grandi cambiamenti ai quali la terra è stata soggetta dai loro tempi in poi. 2 Inoltre le forme e i metodi di scrittura ora in uso fra gli uomini erano sconosciuti alle generazioni che vissero prima di Adamo. C’è stata persino un’epoca in cui gli uomini ignoravano completamente l’arte della scrittura e avevano adottato un sistema del tutto differente da quello ora in uso. Per una più esatta esposizione di questo tema occorrerebbe una elaborata spiegazione.

La vera libertà si ha solo ubbidendo a Dio?

Post n°24 pubblicato il 12 Ottobre 2010 da ruggero1949

 

Da “Spigolature”:

159:2 La libertà, alla fine, conduce necessariamente

alla sedizione, le cui fiamme nessuno può spegnere.

Così vi ammonisce Colui Che valuta, l’Onnisciente.

Sappiate che personificazione e simbolo della libertà

è l’animale. Quel che si addice all’uomo è la

sottomissione a tali limitazioni che lo proteggano

dalla sua stessa ignoranza e lo difendano dall’insidia

dei malevoli. La libertà induce l’uomo a sorpassare i

limiti della decenza e a venir meno alla dignità del

suo stadio, abbassandolo a un livello di estremo

pervertimento e malvagità.

3 Considerate gli uomini come un armento di

pecore che ha bisogno della protezione di un pastore.

Questa è la verità, l’indiscutibile verità. Noi approviamo

la libertà in alcune circostanze e rifiutiamo di

sanzionarla in altre. In verità, siamo gli Onniscienti.

4 Dì: Per quanto non lo sappiate, la vera libertà

consiste nella sottomissione dell’uomo ai Miei comandamenti.

Se gli uomini osservassero quel che

inviammo loro dal Cielo della Rivelazione, sicuramente

otterrebbero la perfetta libertà. Felice colui

che ha compreso lo Scopo di Dio in tutto ciò che Egli

ha rivelato dal Paradiso del Suo Volere, che pervade

tutto il creato! Dì: La libertà che vi giova non si

trova altrove che nel completo asservimento a Dio,

l’Eterno Vero. Chiunque ne abbia gustata la dolcezza

rifiuterà di barattarla per tutti i regni della terra e

del cielo.

Ancora sulla moderazione.

Post n°25 pubblicato il 19 Ottobre 2010 da ruggero1949

 

Da “Spigolature”:

163:1 O membri della razza umana! Aggrappatevi

saldamente alla Corda che nessuno potrà mai tagliare.

Ciò, invero, vi gioverà per tutti i giorni della vita,

perché la sua forza proviene da Dio, il Signore di

tutti i mondi. Attenetevi alla giustizia e all’equità e

allontanatevi dai sussurri degli stolti, coloro che si

sono estraniati da Dio, che si sono acconciati il capo

con l’ornamento dei sapienti e hanno condannato a

morte Colui Che è la Fonte della saggezza. Il Mio

nome li ha elevati ad alti gradi, eppure, non appena

Mi rivelai ai loro occhi, pronunziarono con palese

ingiustizia la Mia sentenza di morte. In tal guisa, la

Nostra Penna ha rivelato la verità e ancora la gente è

immersa nell’ignavia.

2 Chiunque sia ligio alla giustizia non può in

nessuna circostanza oltrepassare i limiti della moderazione.

Egli discerne la verità in tutte le cose per

mezzo della guida di Colui Che è l’Onniveggente.

La civiltà così spesso esaltata dai dotti esponenti delle

arti e delle scienze porterà, se le si permetterà di

oltrepassare i limiti della moderazione, grandi mali

all’umanità. Così vi ammonisce Colui Che è

l’Onnisciente. Spinto all’eccesso, l’incivilimento si

risolverà in una feconda sorgente di male, come lo

sarebbe stato di bene, se contenuto nell’ambito della

moderazione. Meditate, o genti, e non siate fra coloro

che vagano smarriti nel deserto dell’errore.

S’avvicina il giorno in cui la sua fiamma divorerà le

città, in cui la Lingua della grandezza proclamerà:

«Il Regno è di Dio, l’Onnipotente, il Lodatissimo!».

3 Ogni altra cosa è soggetta a questo stesso principio

di moderazione. Rendi grazie al tuo Signore che

ti ha ricordato in questa meravigliosa Tavola. Ogni

lode a Dio, il Signore del trono glorioso!

Avevano ragione gli alchimisti?

Post n°26 pubblicato il 25 Ottobre 2010 da ruggero1949

Da “Spigolature”:

97:1 Considera i dubbi che coloro che hanno attribuito compagni a Dio hanno istillato nel cuore della gente di questo paese. «È mai possibile», essi chiedono, «che il rame si trasformi in oro?». Dì: Sì, per il mio Signore, è possibile! Ma il suo segreto è celato nella Nostra Sapienza. Lo riveleremo a chi vorremo. Chiunque dubita del Nostro potere chieda al Signore suo Dio che gli sveli il segreto e lo assicuri della sua verità. Prova sufficiente che il rame possa cambiarsi in oro è che l’oro può, nella stessa guisa, trasformarsi in rame, se solo capissero questa verità! Ogni minerale può acquistare la densità, la forma e la sostanza di qualsiasi altro minerale. La conoscenza che ne abbiamo è presso di Noi nel Libro Celato.

Sorge spontanea una domanda: perchè Dio ha voluto parlare di questo? Io un’idea ce l’ho, ma aspetto a esporla quando potrò suffragarla con la citazione del libro mormone “Dottrina e alleanze”. Quindi tornerò sull’argomento.

Queste parole si riferiscono al secondo avvento di Cristo?

Post n°27 pubblicato il 26 Ottobre 2010 da ruggero1949

Da “Spigolature”:

14:11 Dì: Questo è il Paradiso sul cui fogliame il nèttare della Parola ha impresso la testimonianza: «Colui Che era celato agli occhi degli uomini Si è rivelato, cinto di sovranità e potenza!». Questo è il Paradiso, il fruscio delle cui foglie proclama: «O abitatori dei cieli e della terra! È apparso ciò che non era mai apparso prima. Colui Che dall’eternità aveva nascosto il Volto alla vista della creazione è ora venuto». Dalla sussurrante brezza che spira fra i suoi rami si leva il grido: «Colui Che è il Signore sovrano di tutto Si è manifestato: il Regno è di Dio!»., mentre dalle sue acque scorrenti si ode il mormorio: «Tutti gli occhi si rallegrano, poiché Colui Che nessuno aveva veduto, il Cui segreto nessuno aveva penetrato, ha sollevato il velo della gloria e scoperto il volto della Bellezza».

151:1 O usignoli di Dio, liberatevi dalle spine e dai rovi dell’infelicità e della disperazione e spiccate il volo verso il roseto d’inalterabile splendore. O amici Miei che abitate nella polvere! Affrettatevi verso la vostra dimora celeste. Annunziate a voi stessi la lieta novella: «Colui Che è l’Amatissimo è giunto. Egli Si è incoronato della gloria della Rivelazione di Dio e ha dischiuso agli uomini le porte del Suo antico Paradiso». Gioisca ogni occhio, si rallegri ogni orecchio, poiché questo è il tempo di mirare la Sua beltà, questo è il momento opportuno per ascoltare la Sua voce. Proclamate a ogni bramoso amante: «Guarda, il tuo Benamato è venuto fra gli uomini!», e ai messaggeri del Monarca dell’amore comunicate la novella: «Ecco, l’Adorato è apparso ammantato in piena gloria!». O amanti della Sua bellezza! Mutate l’angoscia per la separazione da Lui nel gaudio dell’eterno ricongiungimento e lasciate che la dolcezza della Sua presenza dissipi l’amarezza della lontananza dalla Sua corte. 2 Mirate come le molteplici grazie di Dio che discendono dalle nubi della gloria divina abbiano pervaso, in questo giorno, il mondo. Poiché, mentre nei giorni passati l’amante supplicava e cercava il Benamato, adesso è il Benamato Che chiama gli amanti e li invita alla Sua presenza. Attenti a non perdere un così prezioso favore, guardatevi di non sminuire un così cospicuo pegno della Sua grazia. Non abbandonatene i benefici incorruttibili e non accontentatevi di ciò che è perituro. Alzate il velo che vi oscura la vista e dissipate le tenebre che l’avviluppano, così che possiate vedere la nuda beltà del volto del Benamato, contemplare ciò che mai occhio ha contemplato e udire ciò che mai orecchio ha udito.

 

Io dico che queste parole si riferiscono al secondo avvento di Cristo

Ma è così cattiva, poi, la morte?

Post n°28 pubblicato il 02 Novembre 2010 da ruggero1949

Sappiamo che ci sono persone che si suicidano, anche giovani e perfino ragazzi: per tutti costoro la vita è più “cattiva” della morte. Ma cosa ne pensa Dio della morte? Da “Spigolature”:
165:1 Sappi che ogni orecchio che ode, se tenuto puro e immacolato, deve sempre e da ogni parte ascoltare la voce che pronunzia queste sante parole: «In verità, veniamo da Dio e a Lui ritorneremo». I misteri della morte e del ritorno dell’uomo non sono stati divulgati e rimangono ancora sconosciuti. Per la giustizia di Dio! Se fossero rivelati, provocherebbero un tale spavento e un tale dolore che alcuni morrebbero, mentre altri sarebbero colti da tale gioia da desiderare la morte e implorare con incessante brama l’unico vero di Dio –esaltata sia la Sua gloria – di affrettare la loro fine. 2 La morte offre a ogni fiducioso credente la coppa che è vera vita. Dona gioia ed è apportatrice di contentezza. Conferisce il dono della vita eterna. 3 Quanto a coloro che hanno gustato il frutto dell’esistenza terrena dell’uomo, che è il riconoscimento dell’unico vero Dio – esaltata sia la Sua gloria – la loro vita ulteriore sarà tale che non possiamo descriverla. Ne ha conoscenza solo Dio, il Signore di tutti i mondi.
Casualmente, o forse per volere di Dio, questa discussione è capitata proprio oggi. In genere ho seguito la numerazione del testo per le citazioni da “Spigolature”, tranne qualche citazione che ritenevo più importante. Questa è la penultima, da un punto di vista numerico. Domani penso di chiudere.

Conclusione con possibile interpretazione.

Post n°29 pubblicato il 03 Novembre 2010 da ruggero1949

Da “Spigolature”:

166:1 Chiunque accampi il vanto di una diretta Rivelazione da Dio, prima che spirino appieno mille anni, è sicuramente un mendace impostore. Preghiamo Dio che lo aiuti benevolmente a ritrattare e ripudiare tale vanto. Se se ne pentirà, senza dubbio Iddio lo perdonerà. Ma se persisterà nel suo errore, sicuramente Iddio invierà qualcuno che lo tratterà senza misericordia. Terribile, invero, è Dio nel punire! Chiunque interpreterà questo versetto in modo differente dal suo evidente significato, sarà privato dello Spirito di Dio e della Sua misericordia che abbraccia tutte le cose create. Temete Dio e non seguite le vostre fatue immaginazioni. Seguite piuttosto il comando del vostro Signore, l’Onnipotente, il Sapientissimo!

Vista la severità di ciò che è dichiarato in questi versi, posso solo avanzare un’ipotesi di interpretazione diversa da quella letterale e assoluta. E’ possibile che Dio si riferisca solo al territorio dove si manifestò Bahà’u’llàh, l’Iran e zone circostanti. Ricordate la questione di Maometto suggello dei profeti?

Due età per i risorti: 15 anni e 40 anni.

Post n°30 pubblicato il 09 Novembre 2010 da ruggero1949

Da “Il libro del consiglio di Zarathushtra e altri testi” – Ed. Ubaldini – p. 108; 18: “Anche questo è detto, che tutti gli uomini che avevano raggiunto l’età matura risorgeranno come [uomini di] quarant’anni e coloro che morirono giovani risorgeranno come [giovinetti] di quindici anni.”
Io credo che qui ci si riferisca all’età mentale dei risorti, ossia: i bambini che risorgono in base alla conoscenza, matureranno fino a un’età mentale di circa 15 anni; i ragazzi e i giovani manterranno l’età mentale che hanno; le persone mature manterranno un’età mentale di circa 40 anni; le persone anziane ringiovaniranno mentalmente.
Nell’”Apocalisse di Giovanni”, testo “apocrifo”: “Domandai ancora: – I morti da Adamo fino a oggi, gli abitanti degli inferi dall’eternità e i morti negli ultimi secoli, come risorgeranno? – E udii una voce che mi disse: – Ascolta, giusto Giovanni! Tutta l’umana natura risorgerà di trent’anni. –“

Anche se in questo secondo testo l’età è diversa, un’età media giovanile, l’interpretazione è la stessa: chi risorge in giovanissima età matura mentalmente; chi risorge in età avanzata ringiovanisce mentalmente

Joseph Smith: gli inizi della fede.

Post n°31 pubblicato il 15 Novembre 2010 da ruggero1949

Da “Perla di gran prezzo” – Joseph Smith 2 – testo mormone:
3. Io nacqui nell’anno del Signore 1805, il 23 dicembre, nel comune di Sharon, Contea di Windsor, Stato del Vermont. Mio padre, Joseph Smith Senior, lasciò lo Stato del Vermont e si trasferì a Palmyra, Contea di Ontario [oggi Wayne], nello Stato di New York, quando io ero press’a poco nel mio decimo anno. Circa quattro anni dopo l’arrivo a Palmyra, mio padre si trasferì con la sua famiglia a Manchester, nella stessa Contea di Ontario. 4. La sua famiglia consisteva di undici anime, vale a dire mio padre, Joseph Smith, mia madre, Lucy Smith (il cui nome, prima del matrimonio era Mack, figlia di Salomon Mack), mio fratello Alvin (che morì il 19 novembre 1824, nel suo 27° anno d’età), Hyrum, io stesso, Samuel Harrison, William, Don Carlos e le mie sorelle Sophronia, Catherine e Lucy. 5. Nel corso del secondo anno dopo il nostro trasferimento a Manchester, nel luogo ove vivevamo vi fu un’insolita agitazione a proposito della religione. Furono i metodisti che iniziarono il movimento, ma esso divenne presto generale fra tutte le sette in quella regione. In realtà, tutta la regione ne sembrò affetta, e grandi moltitudini si unirono alle diverse comunità religiose che crearono non poco subbuglio e non poca divisione fra il popolo, gli uni gridando: – Vedete qui! – ed altri: – Vedete là! -. Gli uni lottavano per la fede metodista, altri per i Presbiteriani ed altri ancora per Battisti. 6. Poiché, nonostante il grande amore che i convertiti a queste diverse fedi esprimevano al tempo della loro conversione, e il grande zelo manifestato dal loro rispettivo clero, che era attivo nel creare e nel promuovere questa scena straordinaria di sentimento religioso al fine di convertire ognuno, come si compiacevano di affermare, qualunque fosse la setta alla quale si unissero, però, appena i convertiti cominciarono ad affiliarsi, gli uni ad un partito, gli altri ad un altro, si poté costatare che i buoni sentimenti tanto dei ministri che dei convertiti erano più apparenti che reali; poiché ne seguì una scena di grande confusione e di animosità: ministro lottava contro ministro e convertito contro convertito; cosicché tutti i loro buoni sentimenti reciproci, se mai ve ne furono, rimasero interamente sommersi da una querela di parole e da una discussione di opinioni. 7. A quel tempo io ero nel mio quindicesimo anno. La famiglia di mio padre si affiliò alla comunità Presbiteriana, e quattro di essi si unirono a quella chiesa, cioè, mia madre Lucy, i miei fratelli Hyrum e Samuel Harrison e mia sorella Sophronia. 8. Durante questo periodo di grande agitazione, la mia mente fu indotta a serie riflessioni e fu provata da una grande inquietudine; ma benché i miei sentimenti fossero profondi e spesso pungenti, mi tenni tuttavia in disparte da tutti questi partiti, benché assistessi alle loro numerose riunioni ogni volta che l’occasione me lo permetteva; coll’andar del tempo, la mia mente pendé piuttosto verso la comunità Metodista, ed io provai qualche desiderio di unirmi a loro; ma così grandi erano la confusione e le lotte fra le diverse confessioni, che era impossibile, per una persona giovane come me e così inesperta di uomini e di cose, di giungere ad una sicura conclusione su chi avesse ragione e chi avesse torto. 9. La mia mente era talvolta eccitatissima, talmente le grida e il tumulto erano grandi e incessanti. I Presbiteriani erano i più accaniti avversari dei Battisti e dei Metodisti, ed usavano tutti i poteri sia del ragionamento che della sofistica per dimostrare i loro errori, o almeno per far credere al popolo che essi erano nell’errore. D’altro canto, i Battisti e i Metodisti a loro volta erano egualmente zelanti nello sforzo di far prevalere i propri princìpi e di dimostrare la falsità di tutti gli altri. 10. In mezzo a questa guerra di parole e a questo tumulto di opinioni, io mi dicevo spesso: Che si deve fare? Quale di tutti questi partiti ha ragione? O sono tutti quanti nell’errore? E se uno di essi è giusto, qual è e come saperlo? 11. Mentre ero travagliato dalle estreme difficoltà causate dal conflitto di questi partiti religiosi, stavo un giorno leggendo l’Epistola di Giacomo, primo capitolo, versetto quinto, che dice: “Se alcuno di voi manca di sapienza, la chieda a Dio, che dona a tutti liberalmente senza rinfacciare, e gli sarà donata.” 12. Giammai alcun passo delle Scritture non penetrò con più potenza nel cuore di un uomo, che questo non penetrasse allora nel mio. Sembrava penetrare con grande forza in ogni sentimento del mio cuore. Vi riflettevo continuamente, ben sapendo che se qualcuno aveva bisogno di sapienza da Dio, quello ero io, poiché non sapevo come agire e a meno di ottenere maggior sapienza che non avessi allora, non lo avrei mai saputo; poiché gli insegnanti di religione delle diverse sette interpretavano gli stessi passi delle Scritture in modo così differente che distruggevano ogni fiducia di appianare la questione con un appello alla Bibbia. 13. Alla fine giunsi alla conclusione che dovevo o rimanere nelle tenebre e nella confusione o altrimenti avrei dovuto fare come insegna Giacomo, cioè chiedere a Dio. Infine giunsi alla determinazione di chiedere a Dio, concludendo che se Egli dava la sapienza a coloro che ne mancavano e che dava liberalmente senza rinfacciare, potevo tentare. 14. Così, in accordo con questa mia determinazione di chiedere a Dio, mi ritirai nei boschi per fare il tentativo. Era il mattino di una bella giornata serena dell’inizio della primavera del 1820. Era la prima volta in vita mia che facevo un simile tentativo, poiché in mezzo a tutte le mie ansietà, non avevo mai provato a pregare ad alta voce. 15. Dopo che mi fui ritirato nel luogo dove avevo precedentemente risoluto di recarmi, essendomi guardato attorno e trovandomi solo, mi inginocchiai e cominciai ad aprire i desideri del mio cuore a Dio. Lo avevo appena fatto, che fui immediatamente sopraffatto da un certo potere che mi immobilizzò completamente ed ebbe su di me un effetto così sorprendente da legare la mia lingua, tanto che non potevo più parlare. Folte tenebre si addensarono attorno a me e mi sembrò per un momento che fossi condannato ad una improvvisa distruzione. 16. Ma, facendo tutti i miei sforzi per invocare Iddio di liberarmi dal potere di questo nemico che mi aveva afferrato, e nel momento stesso in cui ero pronto a sprofondare nella disperazione e ad abbandonarmi alla distruzione – non ad una rovina immaginaria, ma al potere di qualche essere reale del mondo invisibile, che aveva un potere così prodigioso come mai prima lo avevo sentito in nessun essere -, proprio in questo istante di grande allarme vidi esattamente sopra la mia testa una colonna di luce più brillante del sole, che discese gradualmente fino a che cadde su di me. 17. Era appena apparsa, che mi trovai liberato dal nemico che mi teneva legato. Quando la luce si fermò su di me, io vidi due Personaggi il cui splendore e la cui gloria sfidano ogni descrizione, ritti sopra di me, a mezz’aria. Uno di essi mi parlò, chiamandomi per nome e disse, indicando l’altro: – Questo è il mio Beneamato Figliolo. Ascoltalo! – 18. Il mio scopo, nell’andare a chiedere al Signore, era di conoscere quale di tutte le sette fosse quella giusta, per sapere a quale dovevo unirmi. Non appena, dunque, ebbi ripreso abbastanza possesso di me per poter parlare, chiesi ai Personaggi che stavano sopra di me nella luce, quale di tutte le sette fosse nella verità ed a quale dovevo unirmi. 19. Mi fu risposto che non dovevo che non dovevo unirmi ad alcuna di esse, poiché erano tutte nell’errore; e il Personaggio che si rivolse a me disse che tutte le loro professioni di fede erano un’abominazione ai Suoi occhi; che quei maestri erano tutti corrotti; che “essi si avvicinano a me con le loro labbra, ma i loro cuori sono lungi da me, poiché insegnano per dottrine i comandamenti degli uomini ed hanno una forma di religiosità, ma ne rinnegano la potenza.” 20. Mi proibì nuovamente di unirmi ad alcuna di esse e molte altre cose aggiunse, che non posso scrivere a questo tempo. Quando rinvenni, mi trovai steso sulla schiena, rivolto verso il cielo. Quando la luce scomparve, non avevo alcuna forza, ma, riavutomi presto in parte, ritornai a casa. E mentre mi appoggiavo al camino, mia madre mi chiese che cosa c’era. Risposi: – Non è nulla; va tutto bene; ora sto abbastanza bene. – Dissi poi a mia madre: – Ho appreso da me stesso che la fede dei Presbiteriani non è quella giusta. – L’avversario deve aver saputo fin dai primi anni della mia vita che io ero destinato a scuotere e a minacciare il suo regno, altrimenti, perché l’opposizione e la persecuzione si sarebbero accanite su di me fin dall’infanzia? 21. Alcuni giorni dopo aver avuto questa visione, mi trovai in compagnia di uno dei predicanti metodisti che era assai attivo nella precitata agitazione religiosa; e conversando con lui di religione, colsi l’occasione per fargli un racconto della visione che avevo avuto. Fui grandemente sorpreso del suo atteggiamento: egli trattò la mia comunicazione non solo con leggerezza, ma con grande disprezzo, dicendo che era tutta opera del diavolo, che ai nostri giorni non v’erano più visioni o rivelazioni, che tutte queste cose erano cessate cogli apostoli e che non ve ne sarebbero mai più state. 22. Trovai presto, però, che il mio racconto aveva destato molta ostilità contro di me fra i ministri di religione e che fu causa di una grande persecuzione che continuò ad accrescersi; e benché fossi un ragazzo sconosciuto, di appena quattordici o quindici anni, la cui posizione nella vita era quella di un fanciullo senza importanza nel mondo, pure uomini di alto ceto mi giudicarono abbastanza importante da eccitare contro di me l’opinione pubblica e provocare un’accanita persecuzione; e ciò fra tutte le sette: tutte si unirono per perseguitarmi. 23. Ciò mi fece riflettere assai sia allora che in seguito, quanto fosse strano che un fanciullo ignoto, di poco più di quattordici anni, condannato per necessità a procacciarsi una magra esistenza col suo lavoro quotidiano, fosse ritenuto tanto importante da attirare l’attenzione dei grandi delle sette più popolari del giorno, destando in loro uno spirito di acuta persecuzione e calunnia. Ma, strano o no, così era e mi fu spesso causa di grande tristezza.

Joseph Smith: il martirio.

Post n°32 pubblicato il 15 Novembre 2010 da ruggero1949

Da “Dottrina e Alleanze” (sezione 135):

Martirio di Joseph Smith, il profeta, e di suo fratello Hyrum Smith, il patriarca, a Carthage, Illinois, il 27 giugno 1844.

  1. Per suggellare la testimonianza di questo libro e del Libro di Mormon, noi annunciamo il martirio di Joseph Smith, il profeta, e di Hyrum Smith, il patriarca. Essi furono uccisi nella prigione di Carthage il 27 giugno 1844, verso le cinque del pomeriggio, da una plebaglia armata costituita da centocinquanta a duecento uomini che si erano annerito il viso. Hyrum fu ucciso per primo e cadde serenamente, esclamando: –  Sono un uomo morto! – Joseph saltò dalla finestra e fu colpito a morte nel tentativo, esclamando: – O Signore, mio Dio! – Si sparò su di loro in modo brutale, anche dopo che erano morti, ed entrambi furono colpiti da quattro pallottole.
  2. John Taylor e Willard Richards, due membri del Quorum dei Dodici, erano le sole persone nella stanza in quel momento; il primo fu colpito selvaggiamente da quattro pallottole, ma in seguito guarì; il secondo, per la provvidenza di Dio, sfuggì senza neppure un foro nei vestiti.
  3. Joseph Smith, il profeta e veggente del Signore, ha fatto più, ad eccezione del solo Gesù, per la salvezza degli uomini in questo mondo, di qualsiasi altro uomo che vi abbia mai vissuto. Nel breve spazio di vent’anni egli portò alla luce il Libro di Mormon, che egli tradusse per dono e potere di Dio, e che fece pubblicare in due continenti; fece proclamare ai quattro canti della terra la pienezza del Vangelo che esso conteneva, portò alla luce le rivelazioni e i comandamenti che compongono questo libro di Dottrina e Alleanze e molti altri documenti e istruzioni sagge per il beneficio dei figli degli uomini; radunò molte migliaia di Santi degli Ultimi Giorni, fondò una grande città e lasciò una fama e un nome imperituri. Visse da grande e morì da grande agli occhi di Dio e del suo popolo, e come la maggior parte degli unti del Signore dell’antichità, egli ha suggellato la missione e le opere compiute col suo sangue, e così pure suo fratello Hyrum. Durante la loro vita non furono punto divisi e nella morte non furono separati!

 

  1. Hyrum Smith aveva compiuto quarantaquattro anni nel febbraio del 1844 e Joseph Smith trentotto nel dicembre del 1843, e d’ora innanzi i loro nomi saranno annoverati fra i martiri della religione

L’apostolo Giovanni e altri tre apostoli americani non sono mai morti.

Post n°33 pubblicato il 22 Novembre 2010 da ruggero1949

Da “Dottrina e Alleanze”, sezione 7:

Rivelazione data a Joseph Smith, il profeta, e a Oliver Cowdery ad Harmony, Pennsylvania, nell’aprile del 1829, quando si informarono mediante l’Urim e il Thummim se Giovanni, il discepolo prediletto, era rimasto nella carne o era morto. Questa rivelazione è la versione tradotta della testimonianza scritta su pergamena da Giovanni e da lui stesso nascosta.

  1. Ed il Signore mi disse: – Giovanni, mio diletto, che desideri? Poiché qualunque cosa tu richieda, ti sarà accordata. – 2. Ed io gli risposi: – Signore, dammi il potere sulla morte, ch’io possa vivere e portarti delle anime. – 3. Ed il Signore mi disse: – In verità, in verità io ti dico, poiché tu desideri questo, tu rimarrai fino a che io venga in gloria e profetizzerai dinanzi a nazioni, tribù, lingue e popoli. – 4. Ed è per questo che il Signore disse a Pietro: – Se voglio che rimanga fino a che io venga , che t’importa? Poiché egli desiderò portarmi delle anime, ma tu desiderasti venire rapidamente a me nel mio regno. 5. Io ti dico, Pietro, questo era un buon desiderio, ma il mio diletto ha desiderato di fare di più o di compiere una più grande opera fra gli uomini di quella che ha già fatto finora. 6. Sì, egli ha intrapreso un’opera più grande, pertanto lo renderò simile a un fuoco fiammeggiante e a un angelo ministrante, poiché egli servirà coloro che saranno eredi della salvezza e che abitano sulla terra. 7. Ed io ti farò ministro suo e di tuo fratello Giacomo, e a voi tre darò questo potere e le chiavi di questo ministero fino a che io venga. 8. In verità io vi dico, avrete ambedue secondo i vostri desideri, poiché entrambi gioite in ciò che avete desiderato. –

Dal “Terzo libro di Nefi”, (28:1-10):

“Ed avvenne che dopo che Gesù ebbe pronunciato queste parole, parlò ai suoi discepoli, uno ad uno, e disse loro: – Che desiderate da me, dopo che sarò tornato al Padre? – E tutti risposero, eccetto tre: – Desideriamo che il nostro ministero al quale tu ci hai chiamati, si termini quando avremo raggiunto l’età dell’uomo, affinché possiamo venire subito a te nel tuo regno. – E Gesù rispose loro: – Beati siete voi, per aver desiderato questo da me, perciò, quando avrete raggiunto l’età di settantadue anni, voi verrete da me, nel mio regno, e presso di me troverete riposo. – Poi che si fu così espresso con loro, si rivolse ai tre, e disse loro: – E voi, che desiderate che vi faccia, quando sarò andato al Padre? – Ma essi erano attristati nei loro cuori, perchè non osavano chiedergli ciò che desideravano. Ed egli soggiunse: – Ecco, io conosco i vostri pensieri; voi avete desiderato ciò che desiderò Giovanni, il mio diletto, che era meco nel mio ministero, prima che fossi elevato sulla croce dai Giudei. Perciò più beati siete voi, poiché non sentirete mai la morte, ma vivrete per vedere tutti gli atti del Padre verso i figlioli degli uomini, fino a che tutto si compia secondo la volontà del Padre, allorché verrò nella mia gloria con le potenze celesti. E voi non avrete mai a soffrire le angosce della morte, ma quando verrò nella mia gloria, sarete mutati in un batter d’occhio dalla mortalità all’immortalità ed allora sarete beati nel regno di mio Padre. E ancora, voi non avrete dolori, mentre dimorerete nella carne, né tristezze, se non per i peccati del mondo; e farò tutto ciò per via di quanto avete desiderato da me, poiché avete desiderato di potermi portare le anime degli uomini, fintantoché durerà il mondo. Per questo voi avrete piena allegrezza e vi assiderete nel regno di mio Padre; sì, la vostra gioia sarà completa, proprio come la gioia che il Padre mi ha data; e sarete come sono io, ed io sono come il Padre; ed il Padre ed io siamo uno.”

La vera dottrina di Cristo.

Post n°34 pubblicato il 13 Dicembre 2010 da ruggero1949

Da “Dottrina e Alleanze” (Sez. 10), testo mormone:
62. Sì, e porterò alla luce il mio Vangelo, che fu insegnato a loro, ed ecco, essi non contraddiranno quello che hai già ricevuto, ma lo riedificheranno e porteranno alla luce i veri punti della mia dottrina, sì, e la sola dottrina che è in me. 63. E faccio questo per poter stabilire il mio Vangelo, che non vi siano tante contese; sì, Satana aizza i cuori del popolo alla contesa riguardo ai punti della mia dottrina; ed in queste cose errano, poiché straziano le scritture e non le comprendono. 64. Perciò rivelerò loro questo grande mistero; 65. ecco, infatti, io li radunerò come una chioccia raccoglie i suoi pulcini sotto le sue ali, se non vorranno indurire i loro cuori; 66. sì, se vorranno venire, lo potranno, e potranno avere liberalmente le acque della vita. 67. Ecco, questa è la mia dottrina: chiunque si pente e viene a me, questi è la mia chiesa. 68. Chiunque dichiara di più o di meno di questo, non è con me ma è contro di me, perciò non è della mia chiesa.
(Sez. 11:22) Ma adesso, stai in pace, studia la mia parola che è già uscita fra i figli degli uomini e studia pure la mia parola che uscirà fra i figli degli uomini o che si sta traducendo, sì, fino a che tu abbia ottenuto

La durata dell’inferno.

Post n°35 pubblicato il 20 Dicembre 2010 da ruggero1949

Abbiamo già visto in un testo zoroastriano che l’inferno durerà circa 2500 anni. Ora vediamo cosa dice “Dottrina e alleanze” alla sez. 19:

  1. Ciònondimeno, non è scritto che non vi sarà fine a questo tormento, ma è scritto tormento infinito. 7. Ed ancora è scritto dannazione eterna; è dunque più esplicito che le altre scritture, perché possa operare sui cuori dei figli degli uomini; in tutto per la gloria del mio nome.
  2. Ecco, infatti, il mistero della divinità come è grande! Ecco, infatti, io sono infinito e la punizione che è inflitta dalla mia mano è una punizione infinita, poiché infinito è il mio nome. Perciò: 11. punizione eterna è la punizione di Dio, 12. punizione infinita è la punizione di Dio.

Come si può notare al verso 6, si “apre” a una fine dell’inferno, mentre nel Nuovo Testamento non c’era alcuna specificazione in questo senso.

In seguito viene data una spiegazione dell’eternità della punizione, da un punto di vista divino: siccome Dio è infinito, tutto ciò che fa, come conseguenza, diventa infinito.

Io avevo dato una spiegazione diversa, ma da un punto di vista umano, di chi subisce la punizione: se a un carcerato può sembrare infinita una condanna a 20 o 30 anni di prigione, tanto più se la condanna è a centinaia di anni o migliaia di anni all’inferno.

Le due spiegazioni sono compatibili? Direi proprio di sì, partendo da punti di vista diversi.

Un’interpretazione errata?

Post n°36 pubblicato il 01 Febbraio 2011 da ruggero1949

Tutte le sezioni di “Dottrina e Alleanze” sono precedute da un breve preambolo con indicati il ricevente della rivelazione, la data e il luogo. Tutto ciò è interessante. Riporto la sez. 22.

Rivelazione data tramite Joseph Smith, il Profeta, alla Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni… Data a Manchester, New York, nell’aprile del 1830, in conseguenza del fatto che alcuni, battezzati in precedenza, desideravano unirsi alla Chiesa senza essere ribattezzati. È chiaramente enunciata l’indispensabilità del battesimo nel modo prescritto e tramite l’autorità data dal Signore.

1 Ecco, io vi dico che ho fatto abolire tutti gli antichi patti in merito a queste cose; e questo è una nuova ed eterna alleanza, anzi quella che esisteva fin dal principio. 2 Pertanto, anche se un uomo fosse stato battezzato cento volte, ciò non vale nulla per lui, poiché non potete entrare per la porta stretta mediante la legge di Mosè né con le vostre opere morte. 3 E’ infatti a causa delle vostre opere morte che ho fatto stabilire questa ultima alleanza e questa chiesa per me, proprio come nei tempi antichi. 4 Entrate dunque per la porta, come io vi ho comandato, e non cercate di consigliare il vostro Dio. Amen.

Nel caso specifico mi pare che l’interpretazione data nel preambolo dalla Chiesa mormone non sia corretta. Entrare per la porta stretta significa farsi battezzare nel modo prescritto da Gesù, mediante immersione in acqua, ecc.? Sicuramente ci sono altre sette cristiane che praticano il battesimo nel modo corretto, ma se il rito non è seguito da una conduzione di vita adeguata, il rito in se stesso non porta a nulla, neanche se ripetuto cento volte. L’interpretazione corretta mi pare questa, a parte il fatto dell’ormai superata questione dei riti.

Quali miracoli chiedere…, se chiederli?

Post n°37 pubblicato il 02 Febbraio 2011 da ruggero1949

Abbiamo già visto in “Spigolature” che Dio preferisce l’accettazione del destino e, a volte, non vuole nemmeno intervenire, perchè il miracolo sarebbe peggiore della situazione da superare. Vediamo cosa dice “Dottrina e Alleanze” alla sez. 24:
13 Non richiedere miracoli, a meno che non te lo comandi, a meno che non si tratti di espellere demoni, guarire i malati, combattere i serpenti velenosi e i veleni mortali. 14 Tutte queste cose tu non le farai, a meno che non ti siano richieste da coloro che le desiderano, affinché le scritture possano essere compiute, poiché dovrete agire in conformità con ciò che è scritto.

Non bisogna aver fretta di saper tutto.

Post n°38 pubblicato il 07 Febbraio 2011 da ruggero1949

Da “Dottrina e Alleanze” (sez. 25):

 

1 Ascolta la voce del Signore tuo Dio, mentre io parlo a te, Emma Smith, figlia mia; poiché in verità io ti dico che tutti coloro che ricevono il mio Vangelo sono figli e figlie nel mio regno.

 

6 Non mormorare a causa delle cose che non hai vedute, poiché sono tenute nascoste a te e al mondo, il che è secondo la mia saggezza per un tempo avvenire.

Un accenno alla nuova Sion e una lunga profezia.

Post n°39 pubblicato il 14 Febbraio 2011 da ruggero1949

Da “Dottrina e Alleanze” (sez. 28):

4 Ed ora, ecco, io ti dico che non è rivelato e nessun uomo conosce dove sarà costruita la città di Sion, ma ciò sarà rivelato più tardi. Ecco, io ti dico che sarà sulle frontiere dei Lamaniti.

Come è anticipato, più oltre si parla diffusamente della nuova Sion. Perchè questo accenno? Forse perchè arrivare per gradi alla verità dà maggiori soddisfazioni. In realtà, già nel “Libro di Mormon” si diceva che la nuova Gerusalemme sarebbe stata edificata sul continente americano.

Veniamo alla lunga profezia contenuta nella sezione 27, che cito per intero. Non tutto ciò che vi è scritto è nuovo, se uno conosce bene la Bibbia “canonica” e quella “apocrifa”, ma la ritengo interessante e ci sono alcune cose nuove.

1 Ascolta la voce di Gesù Cristo, tuo Signore, tuo Dio e tuo Redentore, la cui parola è rapida e possente. 2 Poiché, ecco, io ti dico che poco importa ciò che mangerete o ciò che berrete, quando prenderete il sacramento, se lo fate con occhio fisso unicamente alla mia gloria, rammentando al Padre il mio corpo, che fu dato per voi, ed il sangue, che fu versato per la remissione dei vostri peccati. 3 Vi do, dunque, un comandamento, che voi non compriate vino né bevanda forte dai vostri nemici. 4 Non ne berrete, dunque, alcuna, a meno che non sia di nuova fattura fra di voi, sì, in questo regno di mio Padre, che sarà edificato sulla terra. 5 Ecco, questa è la mia saggezza, dunque non meravigliatevi, poiché viene l’ora in cui berrò del frutto della vigna con voi sulla terra, e con Moroni, che vi ho mandato per rivelarvi il “Libro di Mormon”, che contiene la pienezza del mio Vangelo eterno, al quale ho date le chiavi degli annali del legno di Efraim; 6 ed anche con Elias, al quale ho consegnato le chiavi della restaurazione di tutte le cose, di cui hanno parlato tutti i santi profeti fin dal principio del mondo riguardo agli ultimi giorni; 7 ed anche con Giovanni, il figlio di Zaccaria, Zaccaria che egli [Elias] visitò e al quale promise che avrebbe avuto un figlio, il cui nome sarebbe Giovanni, e che sarebbe nato riempito dello spirito di Elias; 8 il quale Giovanni ho mandato a voi, miei servitori, Joseph Smith jun. e Oliver Cowdery, per ordinarvi a questo primo sacerdozio, che avete ricevuto, affinché poteste essere chiamati e ordinati come lo fu Aaronne. 9 Ed anche con Elia, al quale ho dato le chiavi del potere di volgere i cuori dei padri verso i figli e i cuori dei figli verso i padri, affinché tutta la terra non sia colpita di maledizione; 10 come pure in compagnia di Giuseppe, di Giacobbe, di Isacco e di Abrahamo, vostri padri, grazie ai quali rimangono le promesse; 11 ed anche con Michele, o Adamo, il padre di tutti, il principe universale, l’anziano dei giorni; 12 e pure con Pietro, Giacomo e Giovanni, che vi ho mandati e per mezzo dei quali vi ho ordinati e confermati per essere apostoli e testimoni speciali del mio nome per portare le chiavi del vostro ministero e delle stesse cose che ho rivelate loro; 13 a cui ho date le chiavi del mio regno ed una dispensazione del Vangelo per gli ultimi tempi e per la pienezza dei tempi , nei quali radunerò in uno tutte le cose, tanto quelle che sono in cielo quanto quelle che sono in terra; 14 ed in compagnia di tutti coloro che il Padre mi ha dato fuori dal mondo . 15 Elevate, dunque, i vostri cuori e gioite e cingete i vostri fianchi e prendete su di voi tutta la mia armatura, affinché siate in grado di resistere al giorno malvagio, avendo fatto tutto per poter resistere. 16 State dunque ritti con i vostri fianchi cinti di verità, rivestiti della corazza di giustizia, i vostri piedi calzati con la preparazione del Vangelo di pace, che ho mandato i miei angeli a trasmettervi; 17 prendendo lo scudo della fede, col quale sarete in grado di respingere tutti i fieri dardi dei malvagi; 18 e prendete l’elmo della salvezza e la spada del mio Spirito, che riverserò su di voi, e la mia parola che vi rivelerò, e siate uniti in ogni cosa che mi chiederete, e siate fedeli fino a che io venga, e sarete elevati , affinché là dove io sono possiate essere voi pure. Amen.

Molto importante, mi pare, che Cristo affermi che berrà vino insieme a tutti i patriarchi biblici, confermando che c’è una seconda venuta nella carne, mentre i Testimoni di Geova affermano che Cristo sta regnando in cielo dal 1914 insieme ad alcuni di loro defunti, e non ci sarà una seconda venuta nella carne. Come si vede, ai versi 12 e 13 si parla di una dispensazione del Vangelo data a Pietro, Giacome e Giovanni. A me pare un riferimento esplicito a Vangeli scritti da Pietro e Giacomo, che non compaiono nella Bibbia “canonica”. Potrebbe anche trattarsi di Apocalissi, visto che si parla degli ultimi tempi: esiste, come abbiamo già visto, una seconda Apocalisse di Giovanni ed esiste anche una Apocalisse di Pietro. Al verso 14, credo che si debba intendere “persone che non sono del mondo”, persone che hanno una vita spirituale che va al di là del mondo materiale. Al verso 18, “sarete elevati” al di sopra del mondo materiale, pur restando nel mondo materiale. Cfr. “Dottrina e Alleanze” (sez. 29:4): “In verità io ti dico che siete scelti fuori dal mondo per annunciare il mio Vangelo con accenti di allegrezza, come con voce di tromba.”

Adamo, il libero arbitrio e alcune spiegazioni.

Post n°40 pubblicato il 28 Febbraio 2011 da ruggero1949

Da “Dottrina e Alleanze”, sez. 29:

 

26 Ma, ecco, in verità io vi dico, prima che la terra passi, Michele, il mio arcangelo, suonerà la sua tromba ed allora tutti i morti si risveglieranno,.poiché le loro tombe si apriranno ed essi verranno fuori, sì, proprio tutti. 27 Ed i giusti saranno raccolti alla mia destra per la vita eterna; ed i malvagi alla mia sinistra mi vergognerò di  presentarli al Padre. 28 Perciò dirò loro: – Dipartitevi da me, voi maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e i suoi angeli. – 29 Ed ora, ecco, io vi dico che giammai ho dichiarato dalla mia propria bocca ch’essi ritorneranno, poiché là dove io sono essi non possono venire, poiché sono destituiti di potere. 30 Ma rammentate che i miei giudizi non sono tutti dati agli uomini e siccome le parole sono uscite dalla mia bocca, così esse saranno adempiute, in modo che i primi saranno gli ultimi e che gli ultimi saranno i primi, in tutte le cose ch’io abbia create mediante la parola del mio potere, che è il potere del mio Spirito. 31 Poiché le creai col potere del mio Spirito, sì, tutte le cose, siano esse spirituali o temporali; 32 in primo luogo spirituali ed in secondo temporali, il che è il principio della mia opera; e di nuovo, dapprima temporali ed in seguito spirituali, il che è la fine della mia opera. 33 Parlandovi in modo che voi possiate comprendere, naturalmente, ma per me le mie opere non hanno né principio né fine, ma vi è accordato in modo che possiate capire, poiché me lo avete chiesto e siete uniti. 34 Quindi, in verità io vi dico che tutte le cose per me sono spirituali ed in nessun tempo vi diedi una legge che fosse temporale, né ad alcun uomo né ai figlioli degli uomini né ad Adamo, vostro padre, ch’io creai. 35 Ecco, gli accordai di agire di sua volontà e gli diedi un comandamento, ma giammai gli diedi un comandamento temporale, poiché i miei comandamenti sono spirituali; essi non sono né naturali né temporali, né carnali né sensuali. 36 Ma avvenne che Adamo, essendo tentato dal diavolo – poiché ecco, il diavolo era prima di Adamo e si ribellò infatti contro di me, dicendo: – Dammi il tuo onore -, che è il mio potere, e riuscì pure a trascinar seco una terza parte degli eserciti celesti, lungi da me, per il loro libero arbitrio; 37 ed essi furono precipitati e divennero così il diavolo e i suoi angeli; 38 ed ecco, vi è un luogo preparato per loro fin dal principio, luogo che è l’inferno.

39 Ed è necessario che il diavolo tenti i figlioli degli uomini, altrimenti non potrebbero esercitare il loro libero arbitrio; se difatti non avessero mai l’amaro, essi non potrebbero conoscere il dolce. –; 40 quindi avvenne che il diavolo tentò Adamo ed egli prese il frutto proibito e trasgredì il comandamento e si assoggettò alla volontà del diavolo, perché cedette alla tentazione. 41 Ragione per cui io, il Signore Iddio, feci sì che fosse cacciato dal giardino di Eden, dalla mia presenza, per la sua trasgressione, in seguito alla quale egli divenne spiritualmente morto, il che è la prima morte, ossia la stessa morte che è l’ultima morte, che è spirituale, che sarà pronunciata sui malvagi quando io dirò loro: – Dipartitevi, voi maledetti. –

42 Ma, ecco, io vi dico che io, il Signore Iddio, diedi ad Adamo ed alla sua progenie che non morissero, quanto alla morte temporale, fino a che io, il Signore Iddio, mandassi loro degli angeli per annunciar loro il pentimento e la redenzione, mediante la fede nel nome del mio Unigenito Figliolo. 43 E così io, il Signore Iddio, accordo all’uomo i suoi giorni di prova, affinché per la sua morte naturale possa essere elevato in immortalità alla vita eterna, sì, tutti quanti vorranno credere; 44 e coloro che non credono alla dannazione eterna; essi non possono infatti essere redenti dalla loro caduta spirituale, perché non si pentono. 45 Essi, infatti, amano le tenebre piuttosto che la luce e le loro opere sono malvage ed essi ricevono il salario da colui a cui scelgono di obbedire. 46 Ma ecco, io vi dico che i fanciulli sono riscattati fin dalla fondazione del mondo tramite il mio Unigenito, 47 perciò non possono peccare, poiché il potere non è accordato a Satana di tentare i fanciulli, fino a che essi comincino a divenir responsabili dinanzi a me; 48 poiché è accordato loro, proprio secondo la mia volontà e il mio beneplacito, che grandi cose possono venire richieste dalla mano dei loro padri. 49 E di nuovo io ti dico: a chi, che non sia dotato di conoscenza, non ho io comandato di pentirsi? 50 E quanto a colui che non ha intelletto, sta a me di agire nei suoi riguardi secondo quanto è scritto. Ed ora non vi dichiaro di più a questo tempo. Amen.

Abbiamo letto che la prima morte è spirituale come l’ultima, mentre credevamo che fosse quella temporale. Abbiamo, quindi, preso una cantonata?

La verità è che come prima conseguenza della disobbedienza a Dio si ebbe un allontanamento da lui e quindi una morte spirituale, e solo successivamente subentrò la morte temporale. Rimane anche il fatto che Gesù dovette subire una morte temporale per riscattare quel tipo di morte, non fu sufficiente una morte spirituale.

Parlare di morte spirituale è solo un modo di dire per farsi capire, perché lo spirito, in se stesso, non può morire né modificarsi in alcun modo, può solo essere nascosto, essere dimenticato dagli uomini, essere sepolto in noi, e solo in questo senso si può parlare di morte spirituale. D’altra parte le pene dell’inferno rappresentano una morte spirituale, pure se uno è spiritualmente vivo.

Comunicazione.

Post n°41 pubblicato il 01 Marzo 2011 da ruggero1949

Mi pare che anche nel forum di religione di Geniv, ogni volta che entro col mio nickname, mi vengano affibbiati dei virus, perciò non potrò più intervenire lì.

Questo potrebbe accadere anche qui, quindi, se non aggiornerò per lungo tempo questo blog, senza prima avvertire, significherà che l’interruzione sarà dovuta a causa di forza maggiore.

Chi, nei forum, chiude la bocca degli interlocutori in questo modo spregevole è convinto di essere un gran furbone, ma le cose fondamentali io le ho già comunicate ed è scritto nel “Terzo Libro di Nefi” (28:35):

“E sarebbe meglio per loro che non fossero mai nati. Credete forse di poter sfuggire alla giustizia di un Dio offeso, che è stato calpestato dagli uomini per procurarci la salvezza?”

Esistono le cospirazioni pretesche?

Post n°42 pubblicato il 23 Marzo 2011 da ruggero1949

Direi proprio di sì. Da “Dottrina e Alleanze” (sez. 33):

4 E la mia vigna si è corrotta completamente e non v’ è alcuno che faccia il bene, se non alcuni pochi; ed essi errano in molti casi a causa delle cospirazioni pretesche, avendo tutti la mente corrotta.

Se non esistessero le cospirazioni sacerdotali, Gesù non sarebbe stato assassinato. E anche ora…

 

L’importanza di ricevere la pienezza del Vangelo, l’essenza dei Libri di Dio.

Post n°43 pubblicato il 28 Marzo 2011 da ruggero1949

Da “Dottrina e Alleanze” (sez. 39):

 

1 Tu predicherai la pienezza del mio Vangelo, che io ho emanato in questi ultimi giorni, l’alleanza che ho mandato per ristabilire il mio popolo, che è della casa d’Israele.

 

14 Ecco, in verità, in verità io ti dico che tu non sei chiamato ad andare nelle regioni a oriente, ma sei chiamato a recarti nell’Ohio. 15 E se il mio popolo si radunerà nell’Ohio, ho in riserva una benedizione tale quale non è conosciuta tra i figli degli uomini e sarà riversata sul loro capo. E di là degli uomini si recheranno fra tutte le nazioni. 16 Ecco, in verità, in verità io ti dico che il popolo nell’Ohio mi invoca con molta fede, credendo che arresterò la mia mano nel giudizio pronunciato contro le nazioni, ma non posso rinnegare la mia parola. 17 Mettiti dunque all’opera con tutte le tue forze e chiama lavoratori fedeli alla mia vigna, perché possa venir potata per l’ultima volta. 18 Ed in quanto essi si pentiranno e riceveranno la pienezza del mio Vangelo e si santificheranno, io arresterò la mia mano in giudizio.

 

Questo brano si riferisce ai primi mormoni del 1800, ma rimane attuale, se riferito alla pienezza del Vangelo rivelata con il secondo avvento di Cristo.

 

Gli angeli e le trombe.

Post n°44 pubblicato il 04 Aprile 2011 da ruggero1949

Da “Dottrina e Alleanze” (sez. 42):

 

6 E voi andrete innanzi col potere del mio Spirito, predicando il mio Vangelo, due a due, in nome mio, levando le vostre voci come con suono di tromba, annunciando la mia parola simili ad angeli di Dio.

In “Apocalisse” (1:20):

 

Il mistero delle sette stelle che hai viste sulla mia destra, assieme alle sette lampade d’oro, è: le sette stelle sono gli angeli delle sette Chiese, le sette lampade sono le sette Chiese.

 

In “Apocalisse” (8:1, 2):

 

E quando l’Agnello aprì il settimo sigillo, si fece un silenzio nel cielo di circa mezz’ora. E vidi i sette angeli che stanno ritti davanti a Dio: furono date ad essi sette trombe.

 

In sostanza: i sette angeli dovrebbero essere i capi delle “sette” Chiese e le trombe dovrebbero rappresentare la loro voce squillante. E’ evidente che non si tratta degli attuali capi religiosi, rinnegatori di Cristo. Chissà quanti decenni dovranno passare prima che arrivino i  capi “giusti”!

Nella sez. 34 di “Dottrina e Alleanze”:

8 E sarà una grande giornata, al tempo della mia venuta, poiché tutte le nazioni tremeranno. 9 Ma prima che venga quel gran giorno, il sole sarà oscurato e la luna sarà trasformata in sangue, e le stelle rifiuteranno di brillare ed alcune cadranno, e grandi distruzioni attendono i malvagi.

Se le stelle, come dice “Apocalisse”, sono i sette angeli delle Chiese, è evidente che attualmente si rifiutano di brillare e speriamo che alcune cadano. Per quanto riguarda il sole nero di rabbia e la luna rossa di vergogna, ne ho già parlato.

 

Nella sez. 42 di “Dottrina e Alleanze” troviamo anche:

 

9 Fino al giorno in cui vi sarà rivelato dall’alto quando la città della Nuova Gerusalemme sarà preparata, affinché possiate essere radunati in uno, che voi possiate essere il mio popolo ed io sia il vostro Dio.

61 Se tu chiederai, riceverai rivelazione su rivelazione, conoscenza su conoscenza, affinché tu possa conoscere i misteri e le cose di pace, ciò che porta la gioia, ciò che porta la vita eterna, 62 Tu domanderai e ti sarà rivelato al tempo a me opportuno dove sarà costruita la Nuova Gerusalemme.

 

In questi versi si ha un altro accenno alla Nuova Gerusalemme.

 

Dio le ha provate tutte con gli uomini.

Post n°45 pubblicato il 11 Aprile 2011 da ruggero1949

Da “Dottrina e Alleanze”, sez. 43:

 

18 Viene infatti il giorno in cui il Signore proclamerà la sua voce dal cielo; i cieli tremeranno, la terra sarà scossa, la tromba di Dio suonerà a lungo e fortemente e dirà alle nazioni dormienti: Voi, santi, alzatevi e vivete; voi, peccatori, rimanete e dormite fino a che vi chiami di nuovo.

 

25 Quante volte vi ho chiamato per bocca dei miei servitori, e per il ministero degli angeli, e con la mia propria voce, e con la voce dei tuoni, e con la voce dei lampi, e con la voce delle tempeste, e con la voce dei terremoti e di grandi grandinate, e con la voce di carestie o di pestilenze di ogni sorta, e col grande suono di una tromba, e con la voce del giudizio, e con la voce della misericordia per tutta la giornata, con la voce della gloria, dell’onore e delle ricchezze della vita eterna, e vi avrei salvato con una salvezza eterna, ma voi non avete voluto!

26 Ecco, è venuto il giorno in cui la coppa della mia indignazione è colma.

27 Ecco, in verità io vi dico che queste sono le parole del Signore vostro Dio.

28 Lavorate, dunque, lavorate nella mia vigna per l’ultima volta; chiamate per l’ultima volta gli abitanti della terra al pentimento, 29 poiché al tempo a me opportuno io scenderò sulla terra in giudizio e il mio popolo sarà redento e regnerà con me sulla terra. 30 Il grande Millennio infatti, di cui ho parlato per bocca dei miei servitori, verrà. 31 Poiché Satana sarà legato, e quando sarà sciolto di nuovo non regnerà che per una breve stagione, poi verrà la fine della terra.

32 E colui che vive in giustizia sarà trasformato in un batter d’occhio e la terra passerà come attraverso il fuoco. 33 Ed i malvagi se ne andranno nel fuoco inestinguibile e nessun uomo sulla terra conosce la loro fine, né la conoscerà mai fino a che vengano dinanzi a me in giudizio.

34 Ascoltate queste parole! Ecco, io sono Gesù Cristo, il salvatore del mondo. Fate tesoro di queste cose nel vostro cuore e che le solennità dell’eternità rimangano nella vostra mente. 35 Siate sobri. Osservate tutti i miei comandamenti. Così sia. Amen

 

Una  profezia su questo tempo.

Da “Dottrina e Alleanze” 45:

26 Ed in quei giorni si udrà parlare di guerre e di rumori di guerre, e tutta la terra sarà in commozione e il cuore degli uomini verrà loro meno e si dirà che il Cristo rinvia la sua venuta fino alla fine della terra. 27 E l’amore degli uomini si raffredderà e l’iniquità abbonderà. 28 E quando saranno giunti i tempi dei Gentili, una luce scoppierà fra quelli che sono assai nelle tenebre, e sarà la pienezza del mio Vangelo; 29 ma essi non lo ricevono, poiché non percepiscono la luce e distolgono il loro cuore da me a causa dei precetti degli uomini. 30 Ed in quella generazione si compiranno i tempi dei Gentili. 31 E vi saranno uomini di quella generazione che non passeranno fino a che abbiano veduto un flagello traboccante, poiché un’infermità desolante ricoprirà la terra. 32 Ma i miei discepoli staranno in luoghi santi e non ne saranno cacciati; ma fra i malvagi gli uomini leveranno la voce, malediranno Iddio e morranno. 33 E vi saranno pure terremoti in diversi luoghi e molte desolazioni; eppure gli uomini induriranno il loro cuore contro di me e impugneranno la spada, gli uni contro gli altri, e si uccideranno l’un l’altro. 34 Ed allora, quando io, il Signore, ebbi detto queste cose ai miei discepoli, essi furono turbati. 35 E dissi loro: – Non siate turbati, perché quando tutte queste cose avverranno, voi potrete sapere che le promesse che vi furono fatte si compiranno. –

Si tratta di un brano simile a quello che si trova nei Vangeli, ma con qualche spiegazione e notizia aggiuntive.

Alcuni desiderano conoscere solo una parte della verità: la conferma.

Da “Dottrina e Alleanze” 49:

2 Ecco, io vi dico che essi desiderano conoscere la verità in parte, ma non tutta, poiché non sono retti dinanzi a me ed hanno bisogno di pentirsi.

Norme ancora valide nel 1800.

Da “Dottrina e Alleanze” 49:

15 E di nuovo, in verità io vi dico che chiunque proibisce il matrimonio non è ordinato da Dio, poiché il matrimonio è ordinato da Dio all’uomo. 16 E’ dunque legittimo ch’egli abbia una moglie ed entrambi saranno una sola carne, e tutto ciò perché la terra possa rispondere ai fini della sua creazione 17 e ch’essa possa essere riempita alla misura dell’uomo, secondo la sua creazione da prima che fosse creato il mondo.

18 E chiunque ordina di astenersi dalla carne, che l’uomo non ne mangi, non è ordinato da Dio, 19 poiché ecco, le bestie dei campi e gli uccelli dell’aria e tutto ciò che viene dalla terra è ordinato per l’uso dell’uomo, per cibo e per veste, e perché possa averne in abbondanza.

Adesso siamo nel 2000 e le esigenze sono cambiate, per questo ho consigliato di non sposarsi e di astenersi dal cibarsi di animali.

 

La liberta’ di Dio nello stabilire le norme.

Da “Dottrina e Alleanze” 56:

4 Pertanto io, il Signore, comando e revoco come mi pare opportuno e tutto ciò ricade sulla testa dei ribelli, dice il Signore.

Lo abbiamo già visto, ma una conferma non guasta.

Il sito scelto per la Nuova Gerusalemme.

Da “Dottrina e Alleanze” 57:

1 Ascoltate, o voi anziani della mia chiesa, dice il Signore vostro Dio, voi che vi siete riuniti secondo i miei comandamenti in questa terra, che è la terra del Missouri, che è la terra che ho designato e consacrato per il raduno dei santi. 2 Questa, dunque, è la terra promessa e il luogo della città di Sion.

3 E così dice il Signore vostro Dio, se voi volete ricevere saggezza, ecco la saggezza. Ecco, il luogo ora chiamato Independence è il posto centrale; e un posto per il tempio è situato ad ovest, su una parcella che non è lungi dal tribunale. 4 E’ dunque saggio che la terra sia acquistata dai santi, come pure ogni terreno sito a ponente, fino al confine che passa direttamente fra Ebrei e Gentili. 5 Ed anche ogni regione confinante alle praterie, per quanto i miei discepoli siano in grado di acquistare terre. Ecco, qui sta la saggezza, affinché possano ottenerla per eredità perpetua.

8 Ed ancora, in verità io vi dico, che il mio servitore Sidney Gilbert si stabilisca in questo luogo ed apra un negozio, affinché possa vendere merci senza frode, per poter ottenere denaro con cui comprare terre per il bene dei santi, e ch’egli possa ottenere tutte le cose di cui i discepoli possano aver bisogno per stabilirsi nella loro terra ereditaria[1].

Sezione 58:

52 Poiché ecco, in verità io vi dico, il Signore vuole che i discepoli e i figlioli degli uomini aprano i loro cuori per acquistare tutta questa regione, appena il tempo lo permetterà. 53 Ecco, qui sta la saggezza. Così debbono fare, altrimenti non avranno eredità, se non per spargimento di sangue. 54 E man mano che sarà comprato terreno, vi si mandino operai di ogni sorta per lavorare per i santi di Dio.

Sezione 63:

25 Ecco, il paese di Sion, io, il Signore, lo tengo nelle mani; 26 ciònondimeno, io, il Signore, rendo a Cesare quel che è di Cesare. 27 Pertanto io, il Signore, voglio che voi acquistiate le terre, affinché ne abbiate un vantaggio di fronte al mondo e un diritto, e non li mettiate in collera contro di voi. 28 Poiché Satana ispira nei loro cuori l’ira contro di voi e li incita a versare il vostro sangue. 29 Perciò il paese di Sion sarà ottenuto solo per acquisto o per sangue, altrimenti non v’è per voi alcuna eredità. 30 E se l’ottenete per acquisto, ecco, voi siete benedetti. 31 E se l’ottenete per spargimento di sangue, poiché ciò vi è vietato, ecco che i vostri nemici sono su di voi e voi sarete flagellati da città in città, da sinagoga in sinagoga, e pochi soltanto rimarranno per ricevere un’eredità.

Mi pare importante far notare che i territori necessari per la costruzione della Nuova Gerusalemme sono stati acquistati, non dati da Dio gratis a chi se li merita. Ciò varrà anche per altri territori destinati ai santi e, dunque, anche per i territori del paradiso terrestre, che dovrà essere restaurato.

Ricordate la questione della trasformazione del rame in oro, che abbiamo trovato in “Spigolature”? Dissi che sarei tornato sull’argomento. Ecco, è possibile che l’oro che si può ottenere dal rame possa essere utilizzato per l’acquisto di terre per il paradiso.

Dio ha sempre predicato la sobrietà, di non cercare le ricchezze, quindi la maggior parte di coloro che meriteranno il paradiso sarà abbastanza povero e allora dove si troverà il denaro per i territori paradisiaci da acquistare?

Non bisogna sempre attendere gli ordini di Dio, prima di agire.

Da “Dottrina e Alleanze” 58:

26 Non è opportuno che io comandi in tutte le cose, poiché colui che è costretto in tutto è un servitore indolente e non saggio, pertanto non riceve ricompensa. 27 In verità io vi dico, gli uomini dovrebbero ansiosamente essere impegnati in una buona causa e compiere molte cose di loro spontanea volontà e fare opere di giustizia.

Non e’ bene cercare segni.

Da “Dottrina e Alleanze” 63:

7 E colui che cerca dei segni, vedrà dei segni, ma non per la salvezza. 8 In verità io vi dico, ve ne sono fra voi che cercano dei segni e ve ne sono stati fin dal principio, 9 ma, ecco, la fede non viene dai segni, ma i segni seguono coloro che credono. 10 Sì, i segni vengono dalla fede, non per la volontà degli uomini né come piace a loro, ma per la volontà di Dio. 11 Sì, i segni vengono mediante la fede, per il compimento di opere potenti, poiché senza la fede nessun uomo piace a Dio e colui con cui Iddio è adirato non può godere del favore di Dio, pertanto a costui egli non mostra segni, salvo nella sua ira e per condannarlo. 12 Io dunque, il Signore, non mi compiaccio di coloro fra voi che hanno cercato segni e prodigi per credere e non per il bene degli uomini a gloria mia.

Vita e morte.

Da “Dottrina e Alleanze” 63:

49 Sì, e benedetti sono i morti che d’ora innanzi muoiono nel Signore, poiché, quando verrà il Signore e le vecchie cose passeranno e tutte le cose diverranno nuove, essi risorgeranno dai morti e non morranno più, e riceveranno un’eredità dinanzi al Signore nella città santa. 50 E colui che vive quando verrà il Signore ed ha conservato la fede, è benedetto, ciònondimeno è destinato a morire all’età dell’uomo. 51 I bambini cresceranno e invecchieranno, i vecchi morranno, ma non dormiranno nella polvere, ma saranno trasformati in un batter d’occhio. 52 Per questo gli apostoli predicarono al mondo la risurrezione dei morti. 53 Queste sono le cose che voi dovete ricercare e, parlando alla maniera del Signore, esse sono prossime, in un tempo a venire, anzi, nel giorno della venuta del Figliol dell’uomo.

E’ evidente che quelli del versetto 49 hanno conquistato la vita eterna nella loro incarnazione, morendo nel Signore. Quelli del versetto 50, invece, pur essendo spiritualmente vivi, non hanno ancora conquistato la vita eterna.

I vecchi del versetto 51 morranno quanto alle cose vecchie e saranno trasformati in un batter d’occhio a causa della conoscenza delle cose nuove.

La chiesa di Cristo.

Da “Dottrina e Alleanze” 72:

54 Sono quelli che sono la chiesa del Primogenito. 55 Sono coloro nelle cui mani il Padre ha dato tutte le cose. 56 Sono coloro che sono sacerdoti e re, che hanno ricevuto della sua pienezza e della sua gloria. 57 E sono sacerdoti dell’Altissimo, secondo l’ordine di Melchisedec, che era secondo l’ordine di Enoc, che era secondo l’ordine del Figlio Unigenito.

58 Pertanto, come sta scritto, essi sono dèi, anzi i figli di Dio. 59 Pertanto, tutte le cose appartengono loro, sia la vita, sia la morte, le cose presenti o le cose a venire, tutte sono loro, ed essi sono di Cristo e Cristo è di Dio. 60 Ed essi vinceranno tutte le cose.

61 Ordunque, che nessuno si glorifichi nell’uomo, ma che si glorifichi piuttosto in Dio, che soggiogherà tutti i nemici sotto i suoi piedi.

62 Questi dimoreranno nella presenza di Dio e del suo Cristo per tutta l’eternità. 63 Sono questi che egli condurrà seco, quando verrà nelle nubi del cielo per regnare in terra sul suo popolo. 64 Sono questi che parteciperanno alla prima risurrezione. 65 Sono questi che prenderanno parte alla risurrezione dei giusti.

Il mondo teleste.

Sì, esiste anche un mondo teleste, oltre al mondo celeste e a quello terrestre.

Da “Dottrina e Alleanze” 76:

81 E di nuovo, vedemmo la gloria del mondo teleste, la cui gloria è minore, come la gloria delle stelle differisce dalla gloria della luna nel firmamento. 82 Sono coloro che non accolsero né il Vangelo di Cristo, né la testimonianza di Gesù. 83 Sono coloro che non rinnegano lo Spirito Santo. 84 Sono coloro che sono precipitati in inferno. 85 Sono coloro che non saranno redenti dal diavolo fino all’ultima risurrezione, quando il Signore, cioè Cristo l’Agnello, avrà compiuta la sua opera. 86 Sono coloro che non ricevono della sua pienezza nel mondo eterno, ma dello Spirito Santo, tramite il ministero di quelli che stanno nella gloria terrestre; 87 e questi ricevono mediante il ministero del mondo celeste. 88 E i celesti ricevono tramite il ministero degli angeli incaricati di servirli o nominati spiriti servitori in loro favore; poiché essi pure erediteranno la salvezza.

98 E la gloria del mondo teleste è una, come la gloria delle stelle è una, poiché come una stella differisce da un’altra stella in gloria, così differiscono in gloria l’uno dall’altro nel mondo teleste. 99 Poiché questi sono coloro che sono di Paolo, di Apollo e di Cefa.

100 Sono coloro che dicono gli uni di appartenere all’uno e gli altri all’altro: alcuni a Cristo ed alcuni a Giovanni, alcuni a Mosè e alcuni ad Elias, altri a Esaias, altri a Isaia ed altri a Enoc, 101 ma che non accettarono il Vangelo né la testimonianza di Gesù, né i profeti né l’alleanza eterna. 102 Infine, sono tutti coloro che non saranno riuniti con i santi per essere portati nella chiesa del Primogenito ed essere ricevuti nella nube[2].

103 Sono questi i mentitori, stregoni, adulteri, fornicatori e quelli che amano e praticano la menzogna. 104 Sono coloro che soffrono l’ira di Dio sulla terra. 105 Sono coloro che soffrono la vendetta del fuoco eterno. 106 Sono coloro che sono precipitati in inferno e soffrono l’ira del Dio Onnipotente, finché si adempia il tempo in cui Cristo avrà soggiogato tutti i suoi nemici sotto i suoi piedi ed avrà compiuto la sua opera, 107 quando consegnerà il Regno al Padre e lo presenterà senza macchia, dicendo: – Ho vinto ed ho calpestato il torchio da solo, il torchio dell’ira impetuosa dell’Onnipotente. –

108 Allora egli sarà coronato della corona della sua gloria per sedersi sul trono della sua potenza, ove regnerà in eterno.

109 Ma ecco, noi vedemmo la gloria e gli abitanti del mondo teleste, ed essi erano altrettanto numerosi quanto le stelle nel firmamento o la sabbia sulla spiaggia del mare. 110 E udimmo la voce del Signore che diceva: – Tutti questi piegheranno il ginocchio ed ogni lingua confesserà a colui che è seduto sul trono per sempre e in eterno; 111 poiché saranno giudicati secondo le loro opere ed ogni uomo riceverà secondo le sue opere il proprio dominio nelle dimore che sono preparate; 112 ed essi saranno servi dell’Altissimo, ma là dove Dio e Cristo dimorano, essi non potranno mai venire, nei secoli dei secoli. –

Alcune spiegazioni sul libro dell’Apocalisse.

Da “Dottrina e Alleanze” 77 (sezione completa):

1 Domanda: Che cosa è il mare di cristallo di cui parla Giovanni nel quarto capitolo e sesto versetto dell’Apocalisse?

Risposta: E’ la terra nel suo stato santificato, immortale ed eterno.

2 D.: Che dobbiamo intendere con le quattro bestie di cui è parlato nello stesso versetto?

R.: Sono espressioni figurative, usate dal Rivelatore, Giovanni, per descrivere il cielo, il paradiso di Dio, la felicità dell’uomo, degli animali e dei rettili, come pure degli uccelli dell’aria; ciò che è spirituale essendo all’immagine di ciò che è temporale, ed il temporale a somiglianza di ciò che è spirituale; lo spirito dell’uomo essendo all’immagine della sua persona, come pure lo spirito delle bestie e di ogni altra creatura che Iddio ha creato.

3 D.: Le quattro bestie si limitano a rappresentare bestie singole oppure rappresentano classi e ordini?

R.: Sono quattro singole bestie che furono mostrate a Giovanni per rappresentare la gloria delle classi di esseri godenti la loro felicità eterna, il loro ordine predestinato o la loro sfera di creazione.

4 D.: Che dobbiamo intendere con gli occhi e le ali che avevano le bestie?

R.: Gli occhi sono l’immagine della luce e della conoscenza, cioè essi sono pieni di conoscenza; e le loro ali sono l’immagine del potere di muoversi, di agire, ecc.

5 D.: Che cosa dobbiamo intendere con i ventiquattro anziani, di cui parla Giovanni?

R.: Questi anziani, che vide Giovanni, erano anziani che erano stati fedeli nell’opera del ministero ed erano morti, che appartenevano alle sette chiese ed erano allora nel paradiso di Dio.

6 D.: Che cosa dobbiamo intendere con il libro che vide Giovanni e che era suggellato con sette sigilli?

R.: Dobbiamo comprendere che esso contiene la volontà rivelata, i misteri e le opere di Dio, le cose celate del suo piano per tutto quanto riguarda questa terra, durante i settemila anni della sua durata o della sua esistenza temporale.

7 D.: Come dobbiamo interpretare i sette sigilli con cui è stato sigillato?

R.: Dobbiamo comprendere che il primo sigillo contiene le cose dei primi mille anni, il secondo pure dei secondi mille anni, e così via fino al settimo.

8 D.: Che cosa significano i quattro angeli di cui si parla nel settimo capitolo e nel primo versetto dell’Apocalisse?

R.: Si tratta di quattro angeli mandati da Dio, ai quali è dato il potere sulle quattro parti della terra, per salvare le vite o per distruggerle; sono quelli che hanno il Vangelo eterno da trasmettere ad ogni nazione, tribù, lingua e popolo, ed hanno il potere di chiudere i cieli, di suggellare alla vita o di precipitare nelle regioni tenebrose.

9 D.: Che cosa dobbiamo intendere della descrizione dell’angelo che ascende da levante, settimo capitolo e secondo versetto dell’Apocalisse?

R.: L’angelo ascendente da levante è colui al quale è dato il sigillo dell’Iddio vivente sulle dodici tribù d’Israele, pertanto egli grida ai quattro angeli che detengono il Vangelo eterno, dicendo: – Non arrecare danno alla terra, né al mare, né agli alberi fino a che abbiamo sigillato i servitori del nostro Iddio sulle loro fronti. –

E se voi volete riceverlo, questo è Elias, che doveva venire per radunare le tribù d’Israele e restaurare ogni cosa.

10 D.: In che epoca dovranno compiersi le cose di cui si parla in questo capitolo?

R.: Dovranno compiersi nel sesto millennio o all’apertura del sesto sigillo.

11 D.: Che cosa dobbiamo intendere con il suggellamento dei centoquarantaquattromila componenti di tutte le tribù d’Israele, dodicimila di ogni tribù?

R.: Dobbiamo intendere che coloro che sono suggellati sono sommi sacerdoti, ordinati al santo ordine di Dio per amministrare il Vangelo eterno; poiché sono quelli che sono ordinati da ogni nazione, tribù, lingua e popolo dagli angeli a cui è dato potere sulle nazioni della terra per condurre quanti vorranno alla chiesa del Primogenito.

12 D.: Come dobbiamo intendere il suonar delle trombe, menzionato nell’ottavo capitolo dell’Apocalisse?

R.: Dobbiamo intendere che, come Iddio creò il mondo in sei giorni e nel settimo terminò la sua opera e la santificò e formò anche l’uomo dalla polvere della terra, così, al principio del settimo millennio il Signore Iddio santificherà la terra, compirà la salvezza dell’uomo e giudicherà ogni cosa e riscatterà ogni cosa, eccetto quelle che non ha soggiogate sotto il suo potere, quando avrà sigillato ogni cosa alla fine di tutte le cose; ed il suono delle trombe dei sette angeli è la preparazione e il compimento della sua opera, all’inizio del settimo millennio, la preparazione della via prima del tempo della sua venuta.

13 D.: Quando si produrranno le cose che sono menzionate nel nono capitolo dell’Apocalisse?

R.: Debbono compiersi dopo l’apertura del settimo sigillo, prima della venuta di Cristo.

14 D.: Come dobbiamo intendere il piccolo libro che fu ingoiato da Giovanni, come è detto nel decimo capitolo dell’Apocalisse?

R.: Dobbiamo intendere che si trattava di una missione, di un’ordinanza per radunare le tribù d’Israele; ecco, questo è Elias che, come è scritto, deve venire a restaurare ogni cosa.

15 D.: Come dobbiamo intendere con i due testimoni nell’undicesimo capitolo dell’Apocalisse?

R.: Essi sono due profeti che debbono essere suscitati alla nazione ebraica negli ultimi giorni, all’epoca della restaurazione, per profetizzare agli Ebrei, dopo che saranno stati radunati ed avranno costruito la città di Gerusalemme nella terra dei loro avi.

Al versetto 14 si parla del libriccino ingoiato da Giovanni, che io ho identificato col mio libro “Religioni a confronto – Il Vangelo del 2000”. Lì è sicuramente contenuta un’ordinanza per radunare tutti i credenti, non solo le tribù d’Israele. Ma sappiamo che anche i Gentili credenti saranno annoverati tra i figli d’Israele… Elias prenderà spunto da quel libriccino?

Essere eguali.

E’ di fondamentale importanza essere consapevoli dell’eguaglianza, di non sentirsi né superiori né inferiori al prossimo, di non cercare di avere più degli altri né potere sugli altri.

Da “Dottrina e Alleanze” 78:

6 Poiché, se voi non siete eguali nelle cose terrestri, non potete essere eguali nell’ottenere le cose celesti.

Da “Dottrina e Alleanze” 82:

16 Ecco, qui sta la mia saggezza per il vostro bene. 17 E voi dovete essere eguali o, in altri termini, dovrete avere diritti eguali sulle proprietà per regolare gli interessi dei vostri ministeri, ogni uomo secondo i suoi desideri e i suoi bisogni, in quanto i suoi desideri siano giusti. 18 E tutto ciò per il beneficio della chiesa del Dio vivente, affinché ogni uomo possa aumentare i suoi talenti e guadagnarne altri, sì, anche al centuplo, per essere messi nel magazzino del Signore, perché divengano la proprietà comune di tutta la chiesa; 19 ogni uomo cercando l’interesse del suo prossimo e facendo ogni cosa con occhio rivolto unicamente alla gloria di Dio. 20 Questo ordine io l’ho creato per essere un ordine eterno per voi e per i vostri successori, se voi non peccate.

Nel “Vangelo di Tomaso” (61):

Gesù disse: – Due riposano su di un letto: uno morirà e l’altro vivrà. – Salome gli domandò: – Tu chi sei, uomo? Come colui che è dall’Uno sei salito sul mio lettuccio e hai mangiato alla mia mensa. – Gesù rispose: – Io sono colui che proviene dall’Uguale: a me fu dato ciò che è del Padre mio. – [Salome disse:] – Io sono tua discepola! – E Gesù a lei: – Perciò io dico: quando uno sarà uguale sarà riempito di luce, ma quando è diviso sarà riempito di tenebre. –

In “Luce delle sacre scritture” (6:165, 166), testo indù:

Alla fine di tal periodo, moltiplicato per cento trilioni, egli poi si dissolve nel piano dell’Eguale, chiamato col nome di “eguaglianza”. Questo tempo, chiamato col nome di “eguaglianza” è permanente, immensurabile, materiato di potenza. La natura propria della Eguale è in effetti l’eguaglianza, il brahman onnipresente.

I due sacerdozi, superiore e inferiore.

Da “Dottrina e Alleanze” 84:

19 E questo sacerdozio superiore amministra il Vangelo e detiene la chiave dei misteri del Regno, cioè la chiave della conoscenza di Dio. 20 Pertanto, nelle sue ordinanze, il potere della divinità è manifesto. 21 E senza le sue ordinanze e l’autorità del sacerdozio, il potere della divinità non è manifesto agli uomini nella carne; 22 poiché senza questa, nessun uomo può vedere la faccia di Dio, vale a dire il Padre, e vivere. 23 Ora, questo fu chiaramente insegnato ai figlioli d’Israele nel deserto da Mosè, che cercò diligentemente di santificare il suo popolo, affinché potesse contemplare la faccia di Dio. 24 Ma essi indurirono i loro cuori e non poterono sopportare la sua presenza, pertanto il Signore, nella sua ira, poiché la sua ira era accesa contro di loro, giurò che essi non sarebbero entrati nel suo riposo mentre erano nel deserto, riposo che è la pienezza della sua gloria. 25 Perciò egli prese Mosè da frammezzo ad essi ed il santo sacerdozio pure; 26 ed il sacerdozio minore continuò, sacerdozio che detiene la chiave del ministero degli angeli e del Vangelo preparatorio; 27 il cui Vangelo costituisce il Vangelo del pentimento e del battesimo, e della remissione dei peccati, e la legge dei comandamenti carnali, che il Signore, nella sua collera, fece continuare con la casa di Aaronne fra i figli d’Israele fino a Giovanni, che Iddio suscitò e che fu riempito dello Spirito Santo fin dal seno di sua madre. 28 Poiché egli fu battezzato mentre era ancora nella sua infanzia e fu ordinato dall’angelo di Dio all’età di otto anni a questo potere, per rovesciare il regno degli Ebrei e addirizzare la via del Signore dinanzi alla faccia del suo popolo, per prepararlo alla venuta del Signore, entro le cui mani è dato ogni potere.

Nella sezione 107:

1 Vi sono nella chiesa due sacerdozi, ossia il sacerdozio di Melchisedec e il sacerdozio di Aaronne, che include il sacerdozio levitico.

2 Il primo è chiamato il sacerdozio di Melchisedec per il fatto che Melchisedec era un sommo sacerdote eminentissimo. 3 Prima di lui era chiamato il santo sacerdozio secondo l’ordine del Figliol di Dio, 4 ma per rispetto o riverenza per il nome dell’Essere supremo, per evitare la troppo frequente ripetizione del suo nome, la chiesa nei tempi antichi chiamò questo sacerdozio con il nome di Melchisedec, o sacerdozio di Melchisedec. 5 Tutte le altre autorità o uffici della chiesa sono  appendici a questo sacerdozio.

13 Il secondo sacerdozio è chiamato sacerdozio di Aaronne perché fu conferito ad Aaronne e ai suoi posteri in tutte le loro generazioni. 14 Esso è chiamato sacerdozio inferiore perché è un’appendice a quello superiore di Melchisedec ed ha il potere di amministrare le ordinanze esteriori.

18 Il potere e l’autorità del sacerdozio superiore o di Melchisedec è di detenere le chiavi di tutte le benedizioni spirituali della chiesa, 19 di avere il privilegio di ricevere i misteri del Regno dei cieli, di vedere i cieli aprirsi dinanzi ad essi, di comunicare con l’assemblea generale e la chiesa del Primogenito, di godere della comunione e della presenza di Dio Padre e di Gesù, il mediatore della nuova alleanza.

20 Il potere e l’autorità del sacerdozio inferiore o sacerdozio di Aaronne è di detenere le chiavi del ministero degli angeli e di amministrare le ordinanze esteriori, la lettera del Vangelo, il battesimo di pentimento per la remissione dei peccati, in modo conforme alle alleanze e ai comandamenti.

La profezia della guerra civile americana.

Da “Dottrina e Alleanze” 87 (sezione completa):

1 In verità, così dice il Signore in merito alle guerre che avverranno fra poco, a cominciare dalla ribellione della Carolina del Sud, che termineranno finalmente con la morte e la miseria di molte anime; 2 verrà il giorno in cui la guerra si spargerà su tutte le nazioni, a cominciare da questo luogo. 3 Ecco, infatti, che gli Stati del Sud saranno divisi contro gli Stati del Nord e gli Stati del Sud faranno appello ad altre nazioni, ovvero alla nazione della Gran Bretagna, come è chiamata, e faranno appello ad altre nazioni pure, per difendersi contro altre nazioni; e così la guerra si spargerà su tutte le nazioni.

4 E dopo molti giorni avverrà che gli schiavi insorgeranno contro i loro padroni e saranno esercitati e disciplinati per la guerra. 5 Ed accadrà pure che i resti degli indigeni di questa terra si armeranno e diverranno eccessivamente adirati ed opprimeranno i Gentili con dure afflizioni. 6 E così, con la spada e lo spargimento di sangue, gli abitanti della terra si lamenteranno; e con la carestia, le piaghe, i terremoti e il tuono del cielo, e i lampi terribili pure, gli abitanti della terra dovranno risentire l’ira, l’indignazione e la mano castigatrice del Dio onnipotente, fino a che la distruzione decretata annienti completamente tutte le nazioni; 7 affinché il grido dei santi e del sangue dei santi cessi di salire dalla terra alle orecchie del Signore degli eserciti per reclamar vendetta sui loro nemici.

8 State, dunque, in luoghi santi e non muovetevi, fino a che giunga il giorno del Signore, poiché sappiate che viene presto, dice il Signore. Amen.

Capire Dio.

Da “Dottrina e Alleanze” 88:

49 La luce brilla nelle tenebre e le tenebre non la comprendono, ciònondimeno verrà il giorno in cui comprenderete perfino Iddio, essendo vivificati in lui e da lui. 50 Allora saprete che mi avete visto, che io sono e che io sono la vera luce che è in voi, e che voi siete in me, altrimenti non potreste abbondare.

Consigli dietetici.

Da “Dottrina e Alleanze” 89:

7 Ed ancora, le bevande forti non sono per il ventre, ma per lavare i vostri corpi.

8 Ed inoltre, il tabacco non è per il corpo né per il ventre, e non è buono per l’uomo, ma è un’erba per le contusioni e per tutto il bestiame ammalato, da essere usata con giudizio e abilità.

9 Ed ancora, le bevande calde non sono per il corpo né per il ventre.

10 Ed ancora, in verità io vi dico, tutte le erbe salutari Iddio le ha ordinate per la costituzione, la natura e l’uso dell’uomo. 11 Ogni erba nella sua stagione ed ogni frutto nella sua stagione, tutti per essere usati con prudenza e gratitudine.

12 Sì, come pure la carne delle bestie e degli uccelli dell’aria, io, il Signore, l’ho ordinata per l’uso dell’uomo, con gratitudine; ciònondimeno deve essere usata con parsimonia. 13 E mi è gradevole che essa venga usata solo in inverno o in stagione fredda o in tempo di carestia.

14 Tutti i cereali sono destinati per nutrimento principale dell’uomo; non solo per gli uomini, ma anche per le bestie dei campi e gli uccelli del cielo e tutti gli animali selvaggi che corrono o strisciano sulla terra. 15 E questi Iddio li ha destinati all’uso dell’uomo soltanto in tempi di carestia o di fame eccessiva.

16 Ogni cereale è buono per nutrimento dell’uomo, come pure il frutto della vigna, tutto ciò che produce frutto, sia nella terra che sopra la terra; 17 ciònondimeno il frumento è per l’uomo, il granoturco per il bue, l’avena per il cavallo, la segale per i volatili e per il maiale e per tutte le bestie del campo, l’orzo per tutti gli animali utili e per fare bevande leggere, come pure gli altri cereali.

18 E tutti i santi che si rammenteranno d’osservare e di mettere in pratica queste parole, camminando in obbedienza ai comandamenti, riceveranno la salute nel loro ombelico e il midollo nelle loro ossa; 19 ed essi troveranno saggezza e grandi tesori di conoscenza, pure dei tesori nascosti. 20 E correranno e non saranno stanchi, e cammineranno senza venir meno. 21 Ed io, il Signore, do loro una promessa, che l’angelo distruttore passerà accanto a loro, come ai figli d’Israele, e non li farà morire. Amen.

Questi consigli furono dati nel 1800, ma molti possono essere ancora validi. Già in quell’epoca Dio consigliò di mangiare animali solo in caso di carestia o in stagione fredda.

Interessante l’uso del tabacco per curare gli animali.

Gli alcolici forti sono consigliati solo per l’igiene del corpo. In caso di difficoltà digestive, però, in piccola quantità possono essere utili.

Quanto alle bevande calde, qui sconsigliate, possono essere utili nelle stagioni fredde. Io gradisco cibi e bevande calde quando sento freddo.

La scuola dei profeti.

Da “Dottrina e Alleanze” 90:

7 Ed anche, tramite la tua amministrazione, le chiavi della scuola dei profeti, che ho comandato di organizzare, 8 affinché per mezzo di questa essi possano perfezionarsi nel loro ministero, per la salvezza di Sion e delle nazioni d’Israele e dei Gentili, di quanti vorranno credere; 9 affinché per vostro tramite essi possano ricevere la parola, e per la loro amministrazione la parola possa giungere fino alle estremità della terra, ai Gentili dapprima, e poi, ecco, guardate, essi si volteranno agli Ebrei.

Dunque, dopo Joseph Smith, ci sono stati profeti tra i mormoni e sarà interessante e utile, secondo quanto è detto qui, conoscere anche queste profezie.

I libri apocrifi.

Da “Dottrina e Alleanze” 91 (sezione completa):

1 In verità così vi dice il Signore riguardo ai libri apocrifi: vi sono molte cose ivi contenute che sono vere e per la maggior parte sono tradotti correttamente. 2 Vi sono molte cose ivi contenute che non sono vere e che sono interpolazioni delle mani umane.

3 In verità io vi dico, non è necessario che i libri apocrifi siano tradotti. 4 Pertanto chiunque li legge comprenda, poiché lo Spirito manifesta la verità 5 e chiunque è illuminato dallo Spirito ne trarrà beneficio, 6 e chiunque non riceve dallo Spirito non può trarne beneficio. Perciò non è necessario ch’essi vengano tradotti. Amen.

Questi versi fanno sorgere dei dubbi sull’interpretazione delle “molte parti chiare tolte dal Vangelo”, di cui si parla nel “Primo libro di Nefi” (13:24, 26, 27):

“E l’angelo del Signore continuò: Hai visto che il libro uscì dalla bocca d’un Ebreo. E dopo che furono passate per mani dei dodici apostoli dell’Agnello, dagli Ebrei ai Gentili, hai visto la fondazione della grande e abominevole chiesa, la più abominevole di tutte le chiese; vedi infatti, essa ha tolto dal Vangelo dell’Agnello molte parti chiare e preziosissime, ed ha tolto molte alleanze del Signore.”

Era logico pensare che queste parti fossero contenute nei testi apocrifi e, probabilmente, è così, però qui si dice che la traduzione dei libri apocrifi non è necessaria, anche se molte cose contenute sono vere. D’altra parte molte cose contenute non sono vere e sono interpolazioni umane, perciò per prudenza viene sconsigliata anche la traduzione.

Spero che le parti che ho considerato valide, lo siano effettivamente. D’altra parte le conseguenze che ne ho tratte sono convalidate anche da altri testi non cristiani. E viene pure detto che chi è illuminato dallo Spirito trarrà beneficio dai libri apocrifi.

Probabilmente alcune parti chiare tolte dal Vangelo sono contenute nel “Libro di Mormon”, ma sappiamo che esso non è ad oggi interamente disponibile e, quindi, nemmeno tutte le parti chiare tolte dal Vangelo.

La testimonianza di Giovanni.

Da “Dottrina e Alleanze” 93:

5 Io fui nel mondo e ricevetti da mio Padre, e le sue opere furono apertamente manifeste. 6 E Giovanni vide e portò testimonianza della pienezza della mia gloria, e la pienezza della testimonianza di Giovanni sarà rivelata qui di seguito. 7 Ed egli portò testimonianza, dicendo: – Io vidi la sua gloria, che egli era nel principio, prima che fosse il mondo; 8 pertanto, nel principio fu la Parola, poiché egli era la Parola, ossia il messaggero della salvezza, la luce e il redentore del mondo, lo Spirito di verità che venne nel mondo, perché il mondo fu fatto da lui ed in lui era la vita degli uomini e la luce degli uomini. 10 I mondi furono creati da lui, gli uomini furono da lui creati, tutte le cose furono da lui create, per lui e di lui.

11 Ed io, Giovanni, porto testimonianza che vidi la sua gloria, come gloria dell’unigenito Figliolo del Padre, pieno di grazia e di verità, ossia lo Spirito di verità, che venne e dimorò nella carne e abitò fra noi.

12 Ed io, Giovanni, vidi ch’egli non ricevette la pienezza fin dal principio, ma ricevette grazia per grazia; 13 ed egli non ricevetta la pienezza fin da principio, ma continuò di grazia in grazia fino a che ricevette la pienezza; 14 e così fu chiamato il Figliol di Dio, perché non ricevette la pienezza fin dal principio.

15 Ed io, Giovanni, porto testimonianza ed ecco, i cieli furono aperti e lo Spirito Santo scese su di lui in forma di colomba e si soffermò su di lui, ed una voce venne dal cielo, dicendo: Questo è il mio diletto figliolo.

16 Ed io, Giovanni, porto testimonianza ch’egli ricevette la pienezza della gloria del Padre[3]; 17 ed egli ricevette ogni potere, tanto in cielo quanto in terra, e la gloria del Padre fu con lui, poiché egli dimorò in lui. –

18 Ed avverrà che se voi siete fedeli, otterrete l’intera testimonianza di Giovanni.

19 Io vi do queste parole perché possiate comprendere e sapere come adorare, e che sappiate che cosa adorare, affinché possiate venire al Padre in nome mio e al tempo debito ricevere della sua pienezza. 20 Poiché, se voi osservate i miei comandamenti, voi riceverete della sua pienezza e sarete glorificati in me, come io sono tale nel Padre; perciò io vi dico, voi riceverete grazia per grazia.

21 Ed ora, in verità io vi dico, io fui all’inizio col Padre e sono il Primogenito. 22 E tutti coloro che sono generati per mezzo mio partecipano alla gloria del Padre e sono la chiesa del Primogenito.

23 Voi foste pure all’inizio col Padre; ciò che è Spirito, ossia lo Spirito di verità; 24 e la verità è la conoscenza delle cose come sono, come furono e come saranno. 25 E quanto è in più o in meno di questo, è lo spirito di quel malvagio che era un mentitore fin dal principio.

26 Lo Spirito di verità è di Dio. Io sono lo Spirito di verità e Giovanni portò testimonianza di me, dicendo: – Egli ricevette una pienezza di verità, sì, anzi di tutta la verità. –

27 E nessun uomo riceve una pienezza, a meno che non osservi i suoi comandamenti. 28 Colui che osserva i suoi comandamenti riceve verità e luce fino a che sia glorificato nella verità e conosca ogni cosa.

29 L’uomo era pure al principio con Dio. L’intelligenza o la luce di verità non fu creata né fatta, né invero può esserlo.

30 Ogni verità è indipendente in quella sfera ove Iddio l’ha posta per agire da se stessa, come pure ogni intelligenza, altrimenti non v’è esistenza.

31 Ecco, qui sta il libero arbitrio dell’uomo e qui sta la sua condanna, perché ciò che era fin dall’inizio è chiaramente manifesto ed essi non ricevono la luce. 32 Ogni uomo il cui spirito non riceve la luce è sotto condanna, 32 poiché l’uomo è spirito. Gli elementi sono eterni, e spirito ed elementi, uniti inseparabilmente, ricevono una pienezza di gioia. 33 E quando sono separati, l’uomo non può ricevere una pienezza di gioia. 34 Gli elementi sono il tabernacolo di Dio, sì, l’uomo è il tabernacolo di Dio, il tempio stesso; ogni tempio che sia profanato sarà distrutto da Dio.

36 La gloria di Dio è l’intelligenza o, in altre parole, la luce e la verità. 37 La luce e la verità si allontanano da quel malvagio.

38 Ogni spirito umano era innocente nel principio e, avendo Iddio riscattato l’uomo dalla caduta, l’uomo ridiventò, nel suo stato infantile, innocente dinanzi a Dio.

39 E quel malvagio viene e toglie la luce e la verità per la disobbedienza dei figli degli uomini, per via delle tradizioni dei loro padri[4]. 40 Ma io vi ho comandato di allevare i vostri figli nella luce e nella verità.

Il significato di “Signore degli eserciti”.

Da “Dottrina e Alleanze” 95:

7 …Signore degli eserciti, che per interpretazione significa il creatore del primo giorno, il principio e la fine.

Si tratta, evidentemente, di eserciti di cose create, non di eserciti di uomini armati.

La conoscenza finale portata da Cristo.

Da “Dottrina e Alleanze” 101:

32 Sì, in verità io vi dico, in quel giorno, quando il Signore verrà, egli rivelerà tutte le cose, 33 cose passate e cose nascoste, che nessun uomo conosceva, cose della terra, dalle quali fu costituita, e lo scopo ed il fine di questa, 34 cose preziosissime, cose che sono in alto e cose che sono in basso, cose che sono nella terra e sulla terra e in cielo.

Nei Libri di Dio si parla di tutte quelle cose, se uno sa vederle.

Come Dio intende provvedere ai suoi santi.

Da “Dottrina e Alleanze” 104:

15 Ed è mio intento di provvedere ai bisogni dei miei santi, poiché tutte le cose sono mie. 16 Ma ciò deve farsi nella mia maniera; ed ecco, questa è la maniera in cui io, il Signore, ho decretato di provvedere ai bisogni dei miei santi, cioè che i poveri saranno elevati, mentre i ricchi saranno umiliati. 17 Poiché la terra è piena e contiene a sufficienza ed anche troppo; sì, io ho preparato ogni cosa ed ho accordato ai figli degli uomini la loro libertà di agire da sé. 18 Se, dunque, un uomo trae profitto dell’abbondanza che ho creato e non impartisce la sua porzione, secondo la legge del mio Vangelo, ai poveri e ai bisognosi, egli leverà  i suoi occhi in inferno con i malvagi, in preda ai tormenti.

E nella sezione 105:

1 In verità io vi dico, a voi che vi siete radunati per conoscere la mia volontà in merito alla redenzione del mio popolo afflitto. 2 Sì, io vi dico, se non fosse per le trasgressioni del mio popolo, e parlo della chiesa e non degli individui, essi sarebbero stati riscattati fin d’ora. 3 Ma ecco, essi non hanno imparato a essere ubbidienti alle cose che ho richiesto da loro, ma sono pieni d’ogni sorta d’iniquità e non distribuiscono i loro beni ai poveri e agli afflitti fra loro, come conviene ai santi. 4 E non sono uniti secondo l’unione che è richiesta dalla legge del regno celeste; 5 e Sion non può essere edificata, se non sui princìpi della legge del regno celeste, altrimenti io non posso riceverla nel mio seno. 6 Ed il mio popolo deve essere castigato fino a che apprenda l’obbedienza, se necessario, dalle cose che soffre.

Lo scopo delle scritture.

Da “Dottrina e Alleanze” 104:

58 E a questo scopo io vi ho comandato di organizzarvi, ovvero di stampare le mie parole, la pienezza delle mie scritture, le rivelazioni che io vi ho dato e che io vi darò d’ora in avanti, di tanto in tanto. 59 Allo scopo di edificare la mia chiesa e regno sulla terra e di preparare il mio popolo al tempo in cui io dimorerò con lui, tempo che è ormai prossimo.

Le dispensazioni.

E’ da notare che ho trovato il termine dispensazione, riferito alle rivelazioni divine, solo nei testi bahà’i e in “Dottrina e Alleanze”. Allo stesso modo, ho trovato il termine beneamato, riferito a Cristo, solo in “Spigolature”, testo bahà’i, e in “Dottrina e Alleanze”. Tutti questi testi sono stati rivelati nel 1800.

Da “Dottrina e Alleanze” 112:

30 Poiché a voi, i dodici, e alla prima presidenza e a quelli che sono stati nominati con voi per essere vostri consiglieri e vostri dirigenti, è dato il potere di questo sacerdozio per gli ultimi giorni e per l’ultima volta, nella quale è la dispensazione della pienezza dei tempi. 31 Potere che voi detenete insieme a tutti quelli che hanno ricevuto una dispensazione in qualsiasi tempo dal principio della creazione, 32 poiché in verità io vi dico che le chiavi della dispensazione che avete ricevuto, sono state tramandate dai padri e infine vi sono state mandate dal cielo.

Interpretazione di parti del libro di Isaia.

Da “Dottrina e Alleanze” 113 (sezione completa):

1 Chi è il tronco d’Isai, di cui si parla nei versetti 1, 2, 3, 4 e 5 dell’undicesimo capitolo di Isaia?

2 In verità, così dice il Signore: – E’ Cristo. –

3 Che cosa è il ramo, di cui è parlato nel primo versetto dell’undicesimo capitolo di Isaia, che sarebbe uscito dal tronco di Isai?

4 Ecco, così dice il Signore: – E’ un servitore nelle mani di Cristo, che è in parte discendente di Isai e anche di Efraim, o della casa di Giuseppe, sul quale riposa un grande potere. –

5 Che cosa è la radice di Isai, di cui è parlato nel decimo versetto dell’undicesimo capitolo?

6 Ecco, così dice il Signore: – E’ un discendente tanto d’Isai quanto di Giuseppe, al quale appartiene di diritto il sacerdozio, come pure le chiavi del Regno, per servire da stendardo per il raduno del mio popolo negli ultimi giorni. –

7 Domande di Elias Higbee: – Che significa il comandamento che si trova nel primo versetto, cinquantaduesimo capitolo di Isaia, che dice: “Rivestiti della tua forza, o Sion!”, e a che popolo si riferiva Isaia? –

8 Si riferiva a coloro che Iddio avrebbe chiamato negli ultimi giorni e che avrebbero detenuto il potere del sacerdozio per ristabilire Sion e riscattare Israele; e “rivestirsi della sua forza” significa rivestirsi dell’autorità del sacerdozio, al quale essa, Sion, ha diritto per lignaggio, ed anche ritornare a quel potere che essa aveva perduto.

9 Che cosa dobbiamo intendere con la frase nel secondo versetto: “Sciogli le catene dal collo, o Sion.”?

10 Dobbiamo intendere che i resti dispersi sono esortati a ritornare al Signore, dal quale si sono distolti; e se lo fanno, la promessa del Signore è che egli parlerà loro o darà loro delle rivelazioni. Vedete i versetti 6, 7 e 8. Le catene del collo sono le maledizioni di Dio su di lei, o i resti d’Israele nel loro stato di dispersione fra i Gentili.

La punizione dei persecutori e le rivelazioni finali.

Da “Dottrina e Alleanze” 121:

12 E inoltre Dio ha steso la sua mano e apposto il suo sigillo per mutare tempi e stagioni, per accecare la loro mente, perché non comprendano le sue opere meravigliose, affinché possa metterli alla prova e prenderli nel loro stesso tranello. 13 Ciò anche perché i loro cuori sono corrotti e perché le cose che essi desiderano infliggere agli altri possano sopraffare essi stessi fino all’estremo, 14 affinché diventino pure disillusi e le loro speranze vengano annientate 15 ed affinché fra non molti anni essi e i loro posteri siano spazzati via da sotto il cielo, dice Iddio, perché nessuno di loro sia lasciato in piedi presso il muro.

16 Maledetti sono tutti coloro che leveranno il loro tallone contro quelli che ho unto, dice il Signore, e che gridano che essi hanno peccato, mentre non hanno peccato dinanzi a me, ma hanno compiuto ciò che era opportuno ai miei occhi e che io avevo comandato loro. 17 Ma coloro che gridano trasgressione, lo fanno perché sono essi stessi i servitori del peccato e i figli della disobbedienza.

18 Quanto a coloro che giurano falsamente contro i miei servitori per condurli alla schiavitù e alla morte, 19 guai a loro; poiché hanno offeso i miei piccoli, essi saranno privati delle ordinanze della mia casa.

23 Guai a tutti coloro che affliggono il mio popolo, che lo cacciano, lo uccidono e portano contro di esso falsa testimonianza, dice il Signore degli eserciti; una generazione di vipere non sfuggirà alla dannazione dell’inferno.

26 Iddio vi darà la conoscenza per il suo Spirito Santo, sì, mediante il dono ineffabile dello Spirito Santo, di cose che non sono state rivelate da quando il mondo fu creato fino ad ora, 27 che i nostri progenitori hanno sperato di veder rivelate con ansiosa aspettativa negli ultimi giorni, verso cui le loro menti erano protese per profezie di angeli, e tenute in serbo per la pienezza della loro gloria, 28 per un tempo a venire, in cui nulla sarà tenuto celato, se ci sia un Dio o molti dèi saranno manifestati. 29 Tutti i troni e i domini, i principati e i poteri saranno rivelati ed esposti a tutti coloro che hanno lottato coraggiosamente per il Vangelo di Gesù Cristo. 30 Come pure se vi sono limiti ai cieli o ai mari o alla terraferma, o al sole, alla luna o alle stelle. 31 Tutti i perché delle loro rivoluzioni, tutti i giorni, tutti i mesi e gli anni fissati, e tutta la durata dei loro giorni, dei loro mesi e dei loro anni, e tutte le loro glorie, leggi e tempi fissati saranno rivelati nel giorno della dispensazione della pienezza dei tempi, 32 secondo quanto fu ordinato nel concilio dell’eterno Iddio di tutti gli altri dèi, prima che il mondo fosse e che avrebbe dovuto essere riservato per la fine di questo mondo, quando ogni uomo entrerà nella sua eterna presenza e nel suo riposo immortale.

L’inferno per i giusti.

Da “Dottrina e Alleanze” 122 (sezione completa):

1 Le estremità della terra chiederanno il tuo nome e i folli ti derideranno e l’inferno si scatenerà contro di te, 2 mentre i puri di cuore, i saggi, i nobili e i virtuosi cercheranno costantemente consiglio, autorità e benedizioni dalle tue mani. 3 E il tuo popolo non si rivolgerà mai contro di te per la testimonianza dei traditori. 4 E sebbene la loro influenza ti getterà nell’afflizione e dietro muri e inferriate, il tuo nome sarà onorato e tutto ciò non durerà che un momento, e poi la tua voce sarà più terribile in mezzo ai tuoi nemici che il fiero leone, per via della tua giustizia; e il tuo Dio ti sarà accanto per sempre e in eterno.

5 Se tu sei chiamato a soffrire le tribolazioni e sei in pericolo fra falsi fratelli, se corri pericoli in mezzo ai predoni, se corri pericoli per terra o per mare, 6 se sei vittima di ogni sorta di false accuse, se i tuoi nemici ti piomberanno addosso, se ti strappano dalle braccia di tuo padre e di tua madre, dei tuoi fratelli e delle tue sorelle; e se con spada sguainata i tuoi nemici ti strappano dal seno di tua moglie e dai tuoi figli, e se il tuo figlio maggiore, benché non abbia che sei anni, si attacca alle tue vesti e ti dice: – Padre mio, padre mio, perché non puoi restare con noi? O padre mio, che cosa ti faranno quegli uomini? – E se allora sarà separato da te con la spada e tu sarai trascinato in prigione, e i tuoi nemici si aggireranno attorno a te come lupi assetati del sangue dell’agnello; 7 e se tu fossi gettato nella fossa o nelle mani degli assassini e la sentenza di morte venisse passata su di te; se tu sei gettato nell’abisso, se le onde ruggenti cospirano contro di te, se i venti feroci divengono tuoi nemici, se i cieli si ottenebrano e tutti gli elementi si uniscono per ostruire il cammino, e soprattutto se le fauci stesse dell’inferno si spalancano per inghiottirti, sappi, figlio mio, che tutte queste cose ti daranno esperienza e saranno per il tuo bene.

8 Il Figliol dell’uomo è sceso più in basso di tutto questo. Sei tu più grande di lui?

9 Prosegui, dunque, per il tuo cammino e il sacerdozio ti resterà, poiché i loro limiti sono fissati ed essi non possono oltrepassarli. I tuoi giorni sono conosciuti ed i tuoi anni non saranno diminuiti; non temere, dunque, quanto può far l’uomo, poiché Iddio sarà teco per sempre e in eterno.

Il dovere di manifestare i crimini subiti.

Da “Dottrina e Alleanze” 123 (sezione completa):

1 Vorremmo, inoltre, sottomettere alla vostra considerazione quanto sia opportuno che i santi raccolgano tutti i fatti di cui hanno conoscenza, le sofferenze e gli abusi inflitti loro dal popolo di questo Stato; 2 ed anche tutte le perdite di proprietà e l’ammontare dei danni che hanno dovuto subire, tanto alle offese inflitte al carattere quanto alle persone, come pure le perdite inflitte ai beni immobili; 3 ed anche i nomi di tutte le persone che hanno prestato man forte nelle loro oppressioni, per quanto potranno ricordarsene e scoprirli.

4 E forse si potrebbe nominare un comitato per scoprire questi fatti e per raccogliere testimonianze e attestazioni, ed anche per riunire le pubblicazioni diffamatorie che circolano; 5 e tutte quelle che si trovano nelle riviste, nelle enciclopedie e tutte le storie infamanti che vengono pubblicate e i loro autori, e presentare così tutta la concatenazione di diabolica bricconeria e le violenze abominevoli e micidiali che sono state inflitte a questo popolo, 6 affinché possiamo pubblicarle non solo a tutto il mondo, ma presentarle ai capi di governo in tutto il loro colore oscuro e infernale, come supremo sfrorzo che ci viene richiesto dal nostro Padre celeste, prima di potere pienamente rivendicare la promessa che lo farà uscire dal suo nascondiglio[5]; ed anche al fine di lasciare la nazione intera senza scuse, prima che egli faccia sentire tutta la potenza del suo braccio possente.

7 E’ un dovere imperativo che abbiamo verso Iddio e gli angeli, con i quali noi saremo chiamati a stare, ed anche verso noi stessi, verso le nostre mogli e i nostri figli, che hanno dovuto chinarsi con dolore, afflizione ed ansia sotto la più infame mano dell’omicidio, della tirannia e dell’oppressione, sostenuta, spinta e mantenuta dall’influenza di quello spirito che ha così fortemente ribadito le credenze dei padri, che hanno ereditato menzogne, nel cuore dei loro figli e ha riempito il mondo di confusione, aumentando sempre più in forza, fino a divenire la fonte di tutte le corruzioni, mentre la terra intera geme sotto il peso della sua iniquità.

8 E’ un giogo di ferro, un legame solido; sono le vere e proprie manette, catene, ceppi e i ferri dell’inferno.

9 E’, dunque, un dovere imperativo che noi abbiamo, non solo nei confronti delle nostre mogli e dei nostri figli, ma anche nei confronti delle vedove e degli orfani, i cui mariti e padri sono stati massacrati dalla sua mano di ferro.

10 Questi misfatti oscuri e tenebrosi sono sufficienti per far fremere l’inferno stesso, per farlo tremare e impallidire d’orrore, e per far tremare e paralizzare anche le mani del diavolo in persona.

11 E’ pure un dovere imperativo che abbiamo nei confronti di tutta la generazione nascente e di tutti i puri di cuore; 12 poiché ve ne sono ancora molti sulla terra, fra tutte le sette, fra i partiti e le denominazioni, che sono accecati dagli artifici sottili degli uomini, i quali stanno in agguato per ingannare, e che sono separati dalla verità soltanto perché non sanno ove trovarla.

13 E’ dunque un dovere, ripeto, che noi usiamo e consacriamo la nostra vita a portare alla luce tutte le opere segrete e tenebrose di cui abbiamo conoscenza; ed esse ci sono manifestate dal cielo. 14 Dobbiamo, dunque, occuparcene con grande serietà. 15 Che nessuno la consideri come cosa di poca importanza, poiché molto dell’avvenire dei santi dipende da questo.

16 Voi sapete, fratelli, che un grandissimo vascello può trarre grande beneficio da un piccolissimo timone, durante un uragano, per mantenersi nella direzione del vento e delle onde. 17 Per cui, miei diletti fratelli, facciamo di buon animo tutto ciò che è in nostro potere; ed in seguito potremo starcene tranquilli, con la più grande fiducia, a vedere la salvezza che Dio ci riserba e la manifestazione del suo braccio.

I libri del giudizio.

Da “Dottrina e Alleanze” 128:

6 E per di più voglio rammentarvi che Giovanni il rivelatore contemplava questo stesso argomento, a proposito dei morti, quando dichiarò, secondo quanto è scritto nell’Apocalisse 20:12: “E vidi i morti, grandi e piccoli, che stavan ritti davanti al trono; e i libri furono aperti; e un altro libro fu aperto, che è il libro della vita; e i morti furon giudicati dalle cose scritte nei libri, secondo le opere loro.”

7 Voi scoprirete in questa citazione che i libri furono aperti; ed un altro libro fu aperto, che era il libro della vita; ma i morti furono giudicati da quelle cose che erano scritte nei libri, secondo le loro opere; per conseguenza, i libri di cui si parla debbono essere i libri che contenevano il rapporto delle loro opere, e ci si riferisce ai registri che sono tenuti sulla terra. E il libro, che era il libro della vita, è il registro che è tenuto in cielo; il principio, dunque, si accorda perfettamente con la dottrina che vi è comandata, nella rivelazione contenuta nella lettera che io vi scrissi prima di lasciare la mia dimora, cioè che tutto ciò che voi registrate sulla terra possa essere registrato in cielo.

8 Ora, l’essenza stessa di questa ordinanza consiste nel potere del sacerdozio, per rivelazione di Gesù Cristo, la quale stipula che tutto ciò che voi legate sulla terra sarà legato in cielo e tutto ciò che voi sciogliete sulla terra sarà sciolto in cielo. O, in altri termini, parafrasando la traduzione, tutto ciò che voi registrate in terra sarà registrato in cielo, e tutto ciò che voi non registrate in terra non sarà registrato in cielo; poiché i morti saranno giudicati in base ai libri, secondo le loro opere, se essi abbiano compiuto le ordinanze di propria persona, o mediante i loro agenti, per procura, secondo l’ordinanza che Iddio ha preparato per la loro salvezza fin da prima della fondazione del mondo, secondo gli archivi che saranno stati tenuti riguardo ai loro morti.

La dispensazione della pienezza dei tempi.

Da “Dottrina e Alleanze” 128:

18 … poiché è necessario all’avvento della dispensazione della pienezza dei tempi, dispensazione che sta cominciando ora, che abbia luogo un’intera, completa e perfetta unione e fusione delle dispensazioni, delle chiavi, delle potenze e delle glorie, e che queste siano rivelate dai giorni di Adamo fino al tempo presente. E non solo questo, ma le cose che non furono mai rivelate dalla fondazione del mondo, ma che sono state tenute celate ai saggi e ai prudenti, saranno rivelate ai fanciulli e ai lattanti in questa, la dispensazione della pienezza dei tempi.

Come riconoscere angeli, anime di uomini giusti e il Diavolo.

Da “Dottrina e Alleanze” 129 (sezione completa):

1 Vi sono due generi di esseri in cielo, cioè: gli angeli, che sono personaggi risuscitati, con corpi di carne e ossa.

2 Per esempio, Gesù disse: – Palpatemi e guardate, perché uno spirito non ha carne e ossa come vedete che ho io. –

3 In secondo luogo: gli spiriti degli uomini giusti resi perfetti, che non sono ancora risuscitati, ma che ereditano la stessa gloria.

4 Quando un messaggero viene dicendo che ha un messaggio da Dio, offritegli la mano e chiedetegli di stringervi la mano; 5 se è un angelo, egli lo farà e voi sentirete la sua mano; 6 se è lo spirito di un uomo giusto reso perfetto, egli apparirà nella sua gloria, poiché è la sola maniera in cui possa apparire. 7 Domandategli di stringervi la mano, ma non si muoverà, poiché è contrario all’ordine del cielo che un giusto inganni, ma egli comunicherà il suo messaggio.

8 Se è il diavolo, sotto le apparenze di un angelo di luce, quando gli chiederete di stringervi la mano, egli vi offrirà la mano e voi non sentirete nulla; potrete così smascherarlo.

9 Ecco le tre grandi chiavi dalle quali potrete conoscere se una manifestazione proviene da Dio.

La pietra bianca e altre informazioni.

Da “Dottrina e Alleanze” 130:

1 Quando il Salvatore apparirà, noi lo vedremo com’egli è. Vedremo che è un uomo come noi. 2 La stessa socievolezza che esiste fra noi qui, esisterà fra noi là, ma accoppiata con la gloria eterna, gloria di cui ora non godiamo.

3 Giovanni 14:23: l’apparizione del Padre e del Figlio, di cui si parla in questo versetto, è un’apparizione personale e l’idea che il Padre e il Figlio dimorano nel cuore di un uomo è una vecchia nozione settaria ed è errata.

4 In risposta alla domanda: il modo di contare il tempo di Dio, d’un angelo, di un profeta e d’un uomo non corrisponde forse al pianeta su cui risiedono?

5 Rispondo: sì. Ma non v’è nessun angelo che eserciti il suo ministero su questa terra, se non quelli che appartengono o che hanno appartenuto alla terra.

6 Gli angeli non risiedono su un pianeta come questa terra, 7 ma essi risiedono alla presenza di Dio, su un globo simile a un mare di cristallo e di fuoco, dove tutte le cose sono manifeste per la loro gloria, passate, presenti, future; ed essi sono continuamente in presenza del Signore.

8 Il luogo ove risiede Iddio è un grande Urim e Thummim.

9 Questa terra, nel suo stato santificato e immortale, sarà resa simile a un cristallo e sarà come un Urim e Thummim per gli abitanti che vi abitano, grazie al quale tutte le cose che concernono un regno inferiore, o tutti i regni di un ordine inferiore, saranno manifeste a coloro che vi abitano; e questa terra apparterrà a Cristo.

10 Allora la pietra bianca menzionata in Apocalisse 2:17 diventerà un Urim e Thummim per ogni individuo che la riceverà, grazie alla quale saranno rivelate cose che concernono i regni di un ordine superiore. 11 E una pietra bianca è data a ognuno di coloro che vengono nel regno celeste, sulla quale è scritto un nuovo nome che nessuno conosce, salvo colui che lo riceve. Il nuovo nome è la parola chiave.

Io ho identificato la pietra bianca col pene e col clitoride: queste affermazioni contraddicono tale interpretazione? Gli organi sessuali possono diventare strumenti di conoscenza come l’Urim e il Thummim?

A botta calda molti potrebbero rispondere con una battuta volgare, ma avrebbero ragione?

Senza far ricorso a testi sacri, sicuramente gli organi sessuali fanno sperimentare a uomini e donne il massimo piacere fisico… e scusate se è poco! La sperimentazione è conoscenza pratica, il massimo della conoscenza.

Se vogliamo far ricorso a testi sacri, abbiamo delle conferme sugli organi sessuali come strumenti di conoscenza.

Nella stessa Bibbia “canonica”, quando un qualsiasi patriarca ebbe rapporti sessuali con la moglie e ne nacquero figli, viene detto che “conobbe” la moglie. Ciò significa che prima del rapporto sessuale la conoscenza era superficiale, mentre successivamente la conoscenza diventò profonda.

In Luce delle Sacre Scritture, testo indù:

In virtù di un’unione colle yogini uno raggiunge di necessità la conoscenza e perciò il giorno in cui essa si invera è considerato un giorno d’empimento. La stessa cosa può dirsi d’un’unione coi membri del proprio “continuo” [spirituale]. (Capitolo 28)

Questa ruota centrale è stata dal Signore stesso chiamata col nome di “bocca della yogini”. Questa linea spirituale si fonda su di essa. Da essa è ottenuta la conoscenza[6]. Questa conoscenza, secondo (quanto)§ si dice, non può essere messa per iscritto, ma passa di bocca in bocca; e la bocca, secondo ch’è stato spiegato, è la ruota principale. E quel ch’è la propria coscienza come potrebbe essere scritto? (29:124b-126a)

Quest’unione, secondo (quanto)§ si dice nello Yogasamcaratantra, è inoltre la mudra[7] suprema, cara alle yoghini. Nel loto che copre il mandala triangolare[8], sempre desideroso[9], v’è, mai scisso da esso, uno stelo[10], la cui salda radice è ornata da un fiore di loto di sedici petali. Il fondersi, in mezzo al detto loto tripetale[11], del seme e del sangue, quando confricandosi l’un l’altro, i due loti[12] che tiene stretti lo stelo di mezzo[13], i raggi splendidi e pieni della luna e del sole, che stanno in mezzo ad essi, si fondono nel fuoco – dà origine a un germoglio, il creato[14].

Colui che grazie a questa mudra, dove s’invera l’unione della luna, del sole e del fuoco[15], faccia suoi dentro di sé i processi di emissione [mansione e riassorbimento], stabile asilo d’un tratto prende nel quarto stato[16]. L’esperienza pensiero che attraverso otto fasi – l’immanifesto, il risuono, il rombo, l’erompere, la voce, il suono, la fine del suono ed un murmure continuo, l’inarticolato – sorge nella potenza e nel suo possessore[17], quand’essi, immersi in questa mudra eterea, l’un l’altro si baciano, godono, giocano, s’amano, ridono, quest’esperienza pensiero, ecco la forza dei mantra[18]. (29:150b-156a)

Nei riti erotici di cui si parla ci si riferisce sempre a yogini, non a prostitute o a donne mondane. La yogini tende all’unione con Dio, la prostituta tende al guadagno di denaro, la donna mondana ha in vista beni materiali nel concedere le sue grazie. Una prostituta può trasmettere la conoscenza? E’ più facile che trasmetta malattie veneree o l’AIDS. La donna mondana può trasmettere conoscenza? E’ più facile che trasmetta senso di possesso, aumento del senso dell’io, gelosia e, come conseguenze della gelosia, ira e violenza. Dunque la donna mondana, inibita, inibente, desiderosa di matrimonio, risulta ispiratrice di una serie di scelleratezze: quelle appena citate.

La yogini ama per amore dell’amore, per questo può insegnare amore anche con l’unione sessuale.

Dio ha un corpo fisico e lo spirito è materia.

Da “Dottrina e Alleanze” 130:

22 Il Padre ha un corpo di carne e ossa, altrettanto tangibile quanto quello dell’uomo; il Figlio pure; ma lo Spirito santo non ha un corpo di carne e ossa, ma è un personaggio di spirito. Se non fosse così, lo Spirito santo non potrebbe dimorare in noi. 23 Un uomo può ricevere lo Spirito santo, e questo può discendere su di lui e non rimanere con lui.

Che Dio abbia un corpo di carne e ossa ci  sorprende, ma non dimentichiamo che l’uomo è stato creato a immagine e somiglianza di Dio, evidentemente non soltanto per i sentimenti e il modo di ragionare.

Non dimentichiamoci che, dopo la risurrezione, Gesù si mostrò ad alcuni discepoli in carne e ossa, tanto che Tommaso potè mettere il dito nella ferita al costato di Gesù, e in seguito mangiò con loro.

Certo, vien da chiedersi cosa serva un corpo fisico in cielo. In questo stesso testo abbiamo visto che anche gli angeli sono tangibili, non solo anime. Anche in cielo si fanno pranzi e cene? A questo punto tutto è possibile.

Da “Dottrina e Alleanze” 131:

6 E’ impossibile per l’uomo d’essere salvato nell’ignoranza.

7 Non esiste una materia immateriale. Ogni spirito è materia, ma più fine o pura, e non si può discernerlo che con occhi più puri; 8 noi non possiamo vederlo, ma quando i nostri corpi saranno purificati, vedremo che è tutto materia.

Esaminiamo queste frasi. Per poter essere salvato, un uomo deve prima ricevere la corretta conoscenza e aderirvi. Se uno crede in cose sbagliate, come potrà stare insieme a gente che ha giuste conoscenze? Litigherebbe con loro.

Non esiste una materia immateriale: questo ci può sorprendere, ma non si può pensare a uno spirito fatto di nulla, una qualche consistenza deve averla, pure se non misurabile.

A questo punto, se lo spazio è veramente infinito, forse si potrà dire che lo spirito ha un’infinità relativa, ossia, può occupare qualsiasi spazio voglia, ma dovrebbe esistere anche dello spazio vuoto. Si tratta di congetture.

Ricordate il discorso sull’infinità dell’inferno? Abbiamo scoperto che si trattava di infinità relativa. Allo stesso modo potrebbe essere l’infinità dello Spirito e l’infinità di Dio Padre, che avendo un corpo, è infinito solo in quanto in identità con lo Spirito.

La bestemmia contro lo Spirito santo.

Da “Dottrina e Alleanze” 132:

27 La bestemmia contro lo Spirito santo, che non sarà perdonata nel mondo né fuori dal mondo, consiste nel commettere omicidio, per il quale viene versato sangue innocente, e nel consentire alla mia morte, dopo aver ricevuto la mia nuova ed eterna alleanza, dice il Signore Iddio; e colui che non obbedisce a questa legge non può in alcun modo entrare nella mia gloria, ma sarà dannato, dice il Signore.

Finalmente ci viene detto qual è la bestemmia contro lo Spirito santo che non sarà perdonata. Io pensavo fosse la menzogna volontaria, non costretta, per avere vantaggi materiali, essendo lo Spirito santo chiamato anche Spirito di verità. Com’è difficile fare affermazioni corrette!

Contraddizioni apparenti.

Dal Libro di Giacobbe (2:23, 24), che fa parte del Libro di Mormon:

Ma la parola di Dio mi opprime per i vostri più gravi misfatti. Così dice infatti il Signore: Questo popolo comincia a moltiplicare le sue iniquità; essi non comprendono le scritture, poiché cercano di scusarsi nei loro peccati di lussuria con quanto è scritto in merito a Davide ed a suo figlio Salomone. Ecco, la verità è che Davide e Salomone ebbero molte mogli e concubine, il che mi era abominevole, dice il Signore.

E’ evidente che se un uomo tiene per sé centinaia di donne, priva altri del piacere della loro compagnia. Questo è un abominio.

Da “Dottrina e Alleanze” 132:

38 Davide pure ricevette molte mogli e concubine, ed anche Salomone e Mosè, miei servitori, ed anche molti altri dei miei servitori dal principio della creazione fino ad oggi; ed in nulla essi peccarono, se non in quelle cose che essi non ricevettero da me.

39 Le mogli e le concubine di Davide gli furono date da me, dalla mano di Nathan, mio servitore, e da altri profeti che detenevano le chiavi di questo potere; ed in nessuna di queste cose egli peccò contro di me, se non nel caso di Uria e di sua moglie…

In realtà Dio non proibì all’epoca di avere tante mogli e concubine, che potevano essere utili per il moltiplicarsi della specie sulla terra. Rimane però abominevole che un uomo solo possieda in esclusiva tante donne; ciònonostante quei patriarchi non furono colpevoli perché la cosa era consentita.

Uscire dalla Babilonia spirituale.

Da “Dottrina e Alleanze” 133:

14 Uscite, dunque, d’in fra le nazioni, sì, uscite da Babilonia, da frammezzo all’iniquità, che è la Babilonia spirituale.

Qui c’è l’interpretazione dell’invito contenuto nell’Apocalisse di uscire da Babilonia. Si tratta di uscire da una Babilonia di credenze diverse e spesso false per unirsi in una sola fede ed entrare nella camera nuziale, nell’unità con Dio. Infatti si parla di Babilonia spirituale.

Restituire, se possibile, cio’ che si trova.

Da “Dottrina e Alleanze” 136:

26 Se trovi ciò che il tuo prossimo ha perso, ne farai ricerca diligente fino a che tu possa restituirglielo.

Quanto maggiore è il valore della cosa trovata, tanto più sarebbe meglio restituirla al proprietario. Se la ricerca fosse laboriosa per restituire un oggetto di valore, il proprietario potrebbe pure dare una qualche ricompensa.

La predicazione ai morti.

Da “Dottrina e Alleanze” 138:

28 Ed io meditai sulle parole di Pietro, là dove dice che il Figlio di Dio predicò agli spiriti ritenuti in carcere, che un tempo erano stati disubbidienti, quando la pazienza di Dio aspettava, ai giorni di Noè, e mi chiesi come fosse stato possibile per lui predicare a quegli spiriti e svolgere tra di loro il lavoro necessario in così breve tempo. 29 E mentre meditavo, gli occhi mi furono aperti e la mia comprensione fu illuminata ed io mi resi conto che il Signore non era andato di persona tra i malvagi e i disobbedienti, che avevano rifiutato la verità, per istruirli; 30 ma ecco che tra i giusti egli aveva organizzato le sue forze e nominato messaggeri investiti di potere e di autorità, perché andassero a portare la luce del Vangelo a coloro che si trovavano nelle tenebre, sì, a tutti gli spiriti degli uomini; e il Vangelo fu così predicato ai morti.

31 Ed i messaggeri eletti andarono a proclamare il giorno di grazia dell’Eterno e ad annunciare la libertà per i prigionieri tenuti in catene e per tutti coloro che si fossero pentiti dei loro peccati ed avessero accettato il Vangelo. 32 Il Vangelo fu così predicato a coloro che erano morti nei loro peccati, sia per non aver conosciuto la verità e sia per aver respinto i profeti.

33 A questi spiriti venne insegnata la fede in Dio, il pentimento dal peccato, il battesimo per procura per la remissione dei peccati, il dono dello Spirito santo mediante l’imposizione delle mani, 34 nonché tutti gli altri princìpi del Vangelo che era necessario che essi conoscessero per qualificarsi per essere bensì giudicati secondo gli uomini quanto alla carne, ma per vivere secondo Dio quanto allo spirito.

35 E così fu reso noto tra i morti, sia tra i grandi che tra i piccoli, sia tra i giusti che tra i malvagi, che la redenzione era stata ottenuta mediante il sacrificio del Figlio di Dio sulla croce. 36 Fu così reso noto che il nostro Redentore aveva dedicato il tempo passato nel mondo degli spiriti all’istruzione ed alla preparazione degli spiriti fedeli dei profeti che avevano testimoniato di lui nella carne, 37 onde essi potessero portare il messaggio di redenzione a tutti i morti presso i quali egli non aveva potuto recarsi personalmente a causa della loro ribellione e trasgressione, affinché anch’essi, grazie al ministero dei suoi servi, potessero udire la sua parola.

 

47 Il profeta Elia doveva piantare nel cuore dei figli le promesse fatte ai loro padri, 48 preannunciando così il grande lavoro da svolgere nei templi del Signore nella dispensazione della pienezza dei tempi  per la redenzione dei morti ed il suggellamento dei figli ai loro genitori, onde la terra non fosse colpita da maledizione e completamente devastata alla sua venuta.

57 Vidi che i fedeli anziani di questa dispensazione, quando lasciano questa vita mortale, continuano le loro fatiche nella predicazione del Vangelo di pentimento e di redenzione, mediante il sacrificio dell’Unigenito Figlio di Dio, tra coloro che si trovano nell’oscurità e sono vittime del peccato nel grande mondo degli spiriti dei morti.

58 I morti che si pentono saranno redenti mediante l’obbedienza alle ordinanze della casa di Dio. 59 E dopo che essi avranno espiato per le loro trasgressioni e si saranno purificati, riceveranno la meritata ricompensa secondo le loro opere, poiché essi sono gli eredi della salvezza.

60 Fu così che la visione della redenzione dei morti mi fu rivelata; ed io ne porto testimonianza, e so che questa testimonianza è vera per benedizione del nostro Signore e Salvatore Gesù Cristo. Amen.

Al verso 57 si parla di fedeli anziani di questa dispensazione. Si tratta di predicatori mormoni, spesso anche giovani, ma chiamati anziani quanto alla fede, alla conoscenza dei testi mormoni.

La vita eterna dell’uomo e’ a gloria di Dio.

Dal Libro di Mosè 1, testo mormone:

36 Ed avvenne che Mosè parlò al Signore, dicendo: – Abbi compassione del tuo servitore, o Dio, e dimmi di questa terra, dei suoi abitanti e anche dei cieli, e allora il tuo servitore sarà contento. –

37 E il Signore Iddio parlò a Mosè, dicendo: – I cieli sono molti e non possono essere contati dall’uomo, ma io conosco il loro numero, poiché sono miei. 38 E quando una terra passerà con i suoi cieli, così ne verrà un’altra; e non v’è fine alcuna alle mie opere né alle mie parole, 39 poiché ecco, questa è la mia opera e la mia gloria: fare avverare l’immortalità e la vita eterna dell’uomo.

40 Ed ora Mosè, figlio mio, io ti parlerò di questa terra sulla quale tu stai; e tu scriverai le cose che io ti dirò. 41 E nel giorno in cui i figli degli uomini stimeranno le mie parole come fossero nulla e ne toglieranno molte dal libro che tu scriverai, ecco, io ne susciterò un altro simile a te e le mie parole saranno di nuovo fra i figli degli uomini, cioè fra tutti coloro che crederanno. –

42 [Queste parole furono dette a Mosè sul monte, il cui nome non sarà conosciuto fra i figli degli uomini. Ed ora esse vi sono rivolte. Non le mostrate a nessuno, se non a coloro che credono. Così sia. Amen.]

Tutta la creazione materiale fu prima creata spiritualmente.

Dal Libro di Mosè 3:

4 Ed ora, ecco, io ti dico che queste sono le origini del cielo e della terra, quando furono creati, il giorno in cui io, il Signore Iddio, creai il cielo e la terra; 5 ed ogni pianta dei campi, prima che fosse sulla terra, ed ogni erba dei campi, prima che crescesse. Poiché io, il Signore Iddio, avevo creato tutte le cose di cui ho parlato spiritualmente, prima che fossero create naturalmente sulla faccia della terra. Poiché io, il Signore, non avevo fatto piovere sulla faccia della terra. Ed io, il Signore Iddio, avevo creato tutti i figli degli uomini; eppure non ancora un sol uomo per coltivare la terra; poiché li avevo creati in cielo e non v’era ancora carne sulla terra né nell’acqua né nell’aria; 6 ma io, il Signore Iddio, parlai e sorse un vapore dalla terra e adacquò tutta la superficie del suolo.

7 Ed io, il Signore Iddio, formai l’uomo dalla polvere della terra e soffiai nelle sue narici il soffio di vita; e l’uomo divenne un’anima vivente, la prima carne sulla terra ed anche il primo uomo; ciònondimeno tutte le cose furono create prima, ma furono create spiritualmente e fatte secondo la mia parola.

I giganti morirono col diluvio.

Sappiamo dalla Bibbia “canonica” dell’esistenza di giganti sulla terra in un certo tempo dell’antichità. Abbiamo visto in qualche trasmissione televisiva l’esistenza di qualche scheletro di giganti ritrovato, uomini alti 5 o 6 metri.

Dal Libro di Mosè 8:

18 E in quei giorni vi erano dei giganti sopra la terra ed essi cercarono di togliere la vita a Noè, ma il Signore era con Noè ed il potere del Signore era su di lui.

 

Ecco perche’ un giorno di Dio corrisponde a mille anni sulla terra.

Dal Libro di Abrahamo 3, testo mormone:

3 Ed il Signore mi disse: – Queste sono le stelle che governano; e il nome di quella grande è Kolob, perché mi è vicina, poiché io sono il Signore tuo Dio: ho posto questa a governare tutte quelle che appartengono allo stesso ordine di quella su cui tu stai. –

4 E il Signore mi disse, mediante l’Urim e il Thummim, che Kolob corrispondeva alla maniera del Signore, nei suoi tempi le sue stagioni e nelle sue rivoluzioni; che una rivoluzione, secondo il calcolo del Signore, era un giorno, che è mille anni, secondo il tempo prefisso al pianeta sul quale tu stai. Questo è il calcolo del tempo del Signore, secondo il calcolo di Kolob.

Quindi, Dio in carne e ossa sta vicino alla grande stella Kolob e questo causa un calcolo del tempo molto più dilatato rispetto a quello calcolato sulla Terra.

Nel capitolo 5:

2 E gli Dei dissero fra loro: – Il settimo tempo completeremo la nostra opera, così come l’abbiamo progettata, e ci riposeremo nel settimo tempo da tutta la nostra opera, che abbiamo progettata. –

13 Ora io, Abrahamo, vidi che ciò era secondo il tempo del Signore, che era secondo il tempo di Kolob; poiché gli Dei non avevano ancora fissato ad Adamo la misura del suo tempo.

Questo significa che la creazione avvenne in seimila anni.

Anche nella Bibbia “canonica” compare il termine Elohim, che significa Dei.

Una riflessione sui monaci  e sui vescovi rinnegatori del ritorno di Cristo.

Da “La Tavola più santa”, testo bahà’i, che fa parte delle Tavole di Bahà’u’llàh:

Pensa inoltre quanti monaci rinchiusi in questo tempo

nelle chiese, invocano lo Spirito, ma allorché Egli apparve

mediante il potere della Verità, non si accostarono a Lui e

sono annoverati fra coloro che hanno errato lungi dalla retta

via. Felice chi li ha abbandonati rivolgendo il viso verso Quei

Che è il Desìo di tutti coloro che sono nei cieli e sulla terra.

Essi leggono il Vangelo, ma si rifiutano di riconoscere il

Gloriosissimo Signore, nonostante che Egli sia venuto con la

potenza del Suo eccelso, possente e benevolo dominio. In

verità, per amor vostro siamo venuti, e abbiamo sopportato

le calamità del mondo per la vostra salvazione. Fuggite da

Colui Che ha sacrificato la vita perché possiate essere vivificati?

Temete Dio, o seguaci dello Spirito, e non camminate

sulle orme di ogni teologo sviato. V’immaginate ch’Egli

insegua i propri interessi, quando è sempre stato minacciato

dalle spade dei nemici; o che miri alle vanità del mondo, Lui

Che è imprigionato nella più desolata delle città? Siate equi

nel giudicare e non seguite le orme degli ingiusti.

Aprite le porte dei vostri cuori. In verità Colui Che è lo

Spirito sta innanzi ad esse. Perché mai vi tenete lontani da

Colui Che Si è proposto di attrarvi presso un Sito Risplendente?

Dì: in verità, vi abbiamo aperto i cancelli del Regno.

Vorrete voi sbarrarMi in faccia le porte delle vostre case?

Questo è certamente un doloroso errore. In verità, ancora

una volta Egli è disceso dal Cielo, come ne discese la prima

volta. Badate a non repugnare a ciò ch’Egli proclama, come

la gente prima di voi repugnò alle Sue parole. Così vi consiglia

l’Unico Vero, se solo lo capiste.

 

O accolta di vescovi! Siete le stelle del cielo della Mia

sapienza. La Mia misericordia non desidera che cadiate sulla

terra. Ma la Mia giustizia dichiara: «Questo è ciò che il

Figlio ha decretato». E qualsiasi cosa sia uscita dalla Sua

impeccabile, veritiera, fida bocca non potrà mai essere alterata.

Non ti addolorino le cose che hanno perpetrato. In verità,

sono come morti, non vivi. Lasciali ai morti, e volgi il viso

verso Colui Che è il Vivificatore del mondo.

Liete novelle.

Da Liete Novelle, testo bahà’i, che fa parte delle Tavole di Bahà’u’llàh:

“La prima Lieta Novella

che, in questa Somma Rivelazione, il libro Primigenio ha annunziato

a tutti i popoli del mondo è che la legge della guerra

santa è stata revocata.”

Vedete cosa comporta il rinnegamento da parte dei musulmani dei testi bahà’i?

“La seconda Lieta Novella.

Si dà licenza ai popoli e alle tribù del mondo di radunarsi

e stare assieme con gioia ed esultanza. O genti! Associatevi

con i seguaci di tutte le religioni in ispirito d’amicizia

e fratellanza.”

Vedete cosa comporta il rinnegamento da parte di tutte le religioni dei testi bahà’i? Per adesso l’unica decisione presa dai capi religiosi è d’incontrarsi una volta all’anno ad Assisi per pregare insieme. Che sforzo! E poi, il Cristo del secondo avvento ha mai invitato a pregare? No.

Nel Vangelo copto di Tomaso:

  1. Gesù disse: – Se digiunerete vi attribuirete un peccato, se pregherete vi condanneranno, se darete l’elemosina farete del male ai vostri spiriti.

Tranne i casi di digiuno terapeutico, si digiuna solo per espiare delle colpe e, quindi, chi digiuna si attribuisce un peccato.

Generalmente nelle preghiere sono contenute delle richieste, che spesso non vengono esaudite. Pregare senza che la preghiera venga esaudita equivale a nominare invano il nome di Dio; inoltre, se le cose ti vanno male e ti vedono pregare, gli altri pensano che tu abbia commesso degli errori e per questo ti trovi in una brutta situazione, e pensano che Dio stesso non ascolti le tue preghiere perchè non lo meriti. Questo è condannare colui che prega.

Cercate di salvarvi da voi stessi, non aspettate i miracoli di Dio, perchè, anche se nel mondo accadono continuamente miracoli, potreste avere delle brutte sorprese! Non è più tempo di preghiere. Se non agite correttamente, il mondo continuerà a essere dominato dal male; altro che preghiere! Quanti hanno pregato per essere liberati da dittatori sanguinari? Eppure costoro sono rimasti al potere per decenni. Se si vuole liberarsi del toro, bisogna tagliargli la testa: le preghiere non servono a nulla!

Fare l’elemosina fa male: nemmeno si vorrebbero vedere i questuanti che in ogni dove tendono la mano. Risolviamo i problemi alla radice, invece di fare elemosine! Eppure, anche nei posti di lavoro o di svago ci sono colleghi o conoscenti che tendono la mano per questa o quella iniziativa più o meno meritevole: nemmeno si rendono conto di essere dei rompiscatole.

L’elemosina implica un rapporto tra un superiore che dà e un inferiore che riceve. Chi è tanto stupido da ritenersi superiore a un altro? Eppure il mondo è pieno di stupidi! Lo spirito sa che non ci sono né superiori né inferiori: per questo soffre delle elemosine. I poveri neppure dovrebbero esistere, perchè parlare di elemosine?

“La terza Lieta Novella

riguarda lo studio dei diversi idiomi. Questo decreto

era già fluito dalla Penna dell’Altissimo: E’ necessario che i

sovrani del mondo – Iddio li assista – o i ministri della terra,

dopo essersi consultati adottino una delle lingue esistenti, o

una nuova, da insegnarsi ai bambini nelle scuole di tutto il

mondo e analogamente una scrittura. In tal modo la terra sarà

considerata un unico paese. Felice chi ascolta il Suo Appello

e osserva ciò che gli è stato ordinato da Dio, Signore del

Possente Trono.”

Io mi sono già espresso a favore dello studio dell’Esperanto come lingua unica nel mondo. È stata inventata proprio per questo! Se necessario, potrebbero essere fatti degli aggiornamenti.

“La quarta Lieta Novella

Se uno dei re – Iddio li assista – si leverà per proteggere

e aiutare questa gente oppressa, tutti devono gareggiare

nell’amarlo e nel servirlo: è un obbligo per ciascuno. Felice

chi vi si conforma.”

Aiutare chi si compora bene è un dovere.

“La quinta Lieta Novella

In qualunque paese risieda, questa gente deve comportarsi

verso il governo con lealtà, onestà e sincerità. Questo è ciò

che è stato rivelato per decreto di Colui Che è l’Ordinatore,

l’Antico dei Giorni.”

È ovvio che ciò si riferisce a governi che non opprimono il popolo, altrimenti… ciascuno è libero di tutelarsi contro questi governi come meglio crede.

“La sesta Lieta Novella

è l’instaurazione della Pace Minore, i cui dettagli la Nostra

Eccelsa Penna ha già rivelato. Grande è la benedizione di chi

la promuove e osserva quanto è stato disposto da Dio,

l’Onnisciente, il Sapientissimo.”

Non ho ancora letto cosa intenda Dio per Pace Minore, ma immagino si riferisca a una pace precedente l’instaurazione del paradiso terrestre, perché solo là si potrà avere la Pace Maggiore. Durante il regno di Cristo saranno ancora frammisti “giusti” e “ingiusti”, quindi non sarà possibile una pace completa.

“La settima Lieta Novella

Si lasciano alla discrezione degli uomini la scelta delle

vesti e il taglio e la foggia della barba. Ma badate, o genti, a

non farvi zimbello dei villani.”

Direi che qui Dio abolisce l’obbligo del velo per le donne musulmane. Dovendo arrivare a togliere anche reggiseni e mutande, un primo passo nel 1800 doveva essere fatto.

“L’ottava Lieta Novella

Le pie opere dei monaci e dei preti fra i seguaci dello

Spirito[19] – la pace di Dio sia con Lui – sono ricordate al Suo

cospetto. Ma in questo Giorno smettano di vivere in clausura

e volgano i passi verso l’aperto mondo e si dedichino a ciò

che gioverà a loro e agli altri. Abbiamo dato loro il permesso

di unirsi in matrimonio, acciocché procreino chi faccia

menzione di Dio, Signore del visibile e dell’invisibile, Signore

dell’Eccelso Trono.”

Io ho abolito l’obbligo di sposarsi e di procreare, ma rimane il dovere di dedicarsi a ciò che giova a sé e al prossimo.

“La nona Lieta Novella

Il peccatore, quando si sente completamente distaccato

e libero da tutto fuorché Dio, deve implorare la Sua

indulgenza e il Suo perdono. La confessione di peccati e

colpe davanti a creature umane non è permessa, perché ciò

non ha mai comportato, né mai comporterà il perdono di

Dio. Inoltre la confessione innanzi a un uomo è motivo di

mortificazione e umiliazione e Dio – sia esaltata la Sua gloria –

non desidera l’umiliazione dei Suoi servi.”

Qui pare sconfessato il precetto cattolico della confessione a sacerdoti dei propri peccati e colpe.

Nel testo è anche presente una preghiera per chiedere perdono a Dio, ma forse, per non ripetere in continuazione le stesse parole, sarebbe meglio che ciascuno si rivolgesse a Dio come è capace. Per conoscere quella preghiera, si può leggere il testo di Liete Novelle  nelle Tavole.

Vorrei aggiungere, però, che confessare una colpa a chi ne è stato danneggiato, chiedergli perdono e cercare di rimediare al danno, è ottima cosa. D’altra parte, se il danneggiato scioglie sulla terra, Dio scioglierà in cielo.

“La decima Lieta Novella

In pegno di grazia da Dio, Rivelatore di questo Sommo

Annunzio, abbiamo rimosso dalle Sacre Scritture e dalle Tavole

Sante la legge che prescrive la distruzione dei libri.”

Facciamo un paio di esempi. La lettura di un libro scritto da atei a favore dell’ateismo può essere fatta, sia per conoscere le opinioni e le motivazioni degli atei, sia per poterle controbattere.

La lettura di un libro scritto da satanisti per prestare culto a Satana può essere fatta, sia per conoscere ciò che fanno i figli di Satana, sia per poter intervenire se vìolano le leggi dello Stato, come può accadere in caso di sacrifici animali.

L’undicesima Lieta Novella

E’ permesso studiare le scienze e le arti, ma quelle

scienze che siano di utilità e vantaggio al progresso e al

miglioramento dei popoli. Così ha decretato Colui Che è

l’Ordinatore, l’Onnisciente.

La dodicesima Lieta Novella

S’ingiunge a ciascuno di voi di dedicarsi a una forma di

occupazione, come mestieri, commerci e simili. Ci siamo degnati

d’innalzare il vostro impiego nel lavoro al rango dell’adorazione

a Dio, l’Unico Vero. Riflettete in cuor vostro

sulla grazia e sui doni di Dio e ringraziateLo all’alba e all’imbrunire.

 

Agli occhi di Dio, il più spregevole fra gli uomini è colui

che sta pigramente seduto e mendica.

Lo studio e il lavoro sono la conseguenza di una maledizione di Dio, di una punizione, ancora presente; perciò, chi accetta questa punizione fa cosa gradita a Dio.

Nel testo sono presenti quindici Liete Novelle, ma qui ho scelto le prime dodici.

Oramai i messaggi di Dio sono universali.

Nella Tavola del mondo, testo bahà’i contenuto nelle Tavole di Bahà’u’llàh:

Gli appelli e il messaggio che abbiamo lanciati non sono stati destinati a

raggiungere o a beneficare una nazione o un popolo soltanto.

L’umanità intera deve attenersi con fermezza a tutto ciò che

le è stato concesso e rivelato. Allora, e soltanto allora,

raggiungerà la vera libertà.

Le attività di miscredenti e infedeli.

Nella Tavola del mondo:

Verso quattro cose miscredenti e infedeli hanno rivolto la

mente: primo, versar sangue; secondo, bruciare i libri; terzo,

discriminare i seguaci di altre religioni; quarto sterminare le

altre comunità e gli altri gruppi. Ma ora, mercé la grazia

corroborante e la potenza della Parola di Dio, queste quattro

barriere sono state abbattute, queste chiare ingiunzioni sono

state cancellate dalla Tavola e queste spietate disposizioni

trasformate in attributi spirituali. Eccelso è il Suo intento,

glorificato il Suo potere, magnificato il Suo dominio!

 

 

[1] Guadagnare molto e onestamente pare difficile. Certo, avendo una catena di supermercati… si potrebbero fare parecchi soldi per acquistare territori e per le necessità dei santi…

Questi versi, apparentemente poco spirituali e molto concreti, fanno molto riflettere e, per questo, appaiono importanti.

[2] Si tratta di una nube di conoscenza. In Spigolature, testo bahà’i:

13:11 È evidente che i cambiamenti apportati in ogni

Dispensazione costituiscono le nubi oscure che si

frappongono tra l’occhio della comprensione umana

e il divino Luminare che risplende dall’alba

dell’ Essenza divina.

121:8 Avete mai sentito narrare dai vostri antichi

padri o dalle generazioni che li precedettero, fino al

primo Adamo, che uno che venga avvolto nelle nubi

della rivelazione, investito di palese e trascendente

sovranità, alla sua destra il Regno di Dio, alla sinistra

tutto il potere e la gloria del Suo dominio eterno,

preceduto dalle schiere di Dio, l’Onnipotente,

l’Assoluto, il Più Possente, che reciti di continuo

versetti il cui senso le menti dei più dotti e dei più

saggi fra gli uomini sono incapaci di sondare, possa

mai essere latore di un messaggio che non venga da

Dio?

Io avevo dato un’interpretazione diversa della nube, affermando trattarsi di nube d’ingiustizia nel cielo del potere, che faceva piovere guai sulla terra del popolo senza potere. A questo punto sarebbe facile dire che era un’interpretazione errata, ma io dico che è un’interpretazione diversa, per il semplice motivo che ciò che ho detto è vero, pure se Dio intendeva un’altra cosa col termine nube. Badate bene, non si tratta di arrampicarsi sui vetri stupidamente, ma di affermare che nella mia interpretazione c’è una visione corretta della realtà attuale che stiamo vivendo.

 

 

[3] La pienezza, quindi, venne con il rito del battesimo. Questo conferma ciò che è scritto nel Trattato tripartito: “Poiché non sono soltanto gli uomini terrestri ad avere bisogno della redenzione: gli stessi angeli hanno bisogno della redenzione e, con essi, l’immagine, anche le pienezze degli eòni e le meravigliose potenze illuminatrici; affinché non siamo nell’incertezza a proposito di alcuna cosa, lui stesso, il Figlio, che fu stabilito qual luogo di redenzione per il tutto, ebbe bisogno della redenzione: anch’egli [ne ebbe bisogno], in quanto è divenuto uomo, allorché diede se stesso per ogni cosa di cui necessitiamo, noi che siamo nella carne, noi che siamo la sua Chiesa.”

 

Il Figlio ebbe bisogno di redenzione in quanto diventò uomo con tutte le debolezze e le limitazioni della condizione umana, ereditate dagli errori di Adamo ed Eva. In realtà nell’incarnazione divina viene ereditata solo la debolezza della madre.

 

[4] Cfr. Spigolature, testo bahà’i:

13:11 Considerate come, per gene-

razioni, gli uomini abbiano ciecamente imitato i

loro padri e siano stati educati secondo le regole e

i principi stabiliti dai dettami della loro Fede. Perciò

se improvvisamente scoprissero che un Uomo

vissuto fra loro, il Quale, rispetto a ogni limitazione

umana, è stato loro eguale, Si è levato ad

abolire tutti i principi tradizionali imposti dalla

loro Fede – principi che li avevano disciplinati per

secoli, ogni avversario e negatore dei quali

s’erano abituati a considerare infedele, scellerato e

malvagio – sarebbero certamente ottenebrati e ostacolati

nel riconoscere la Sua verità. Queste cose

sono come «nubi» che velano gli occhi di coloro il

cui intimo essere non ha assaporato il Salsabíl del

distacco, né bevuto dal Kawthar della conoscenza

di Dio. Costoro, quando ne vengono informati,

sono così accecati che senza la minima esitazione

dichiarano la Manifestazione di Dio infedele e Lo

condannano a morte. Devi aver sentito dire che

simili cose sono accadute in tutte le epoche e le

vedi anche in questi giorni.

[5] L’ennesima conferma che Dio si cela, in attesa di manifestarsi quando lo riterrà opportuno.

[6] Baciando la yogini, il discepolo apprende l’amore: che altra conoscenza gli occorre? Se impara ad amare, cos’altro dovrà imparare?

[7] Posizione dello yoga.

[8] Tale loto, secondo Jayaratha, è il loto della matrice, tripetale. (Nota a Abhinavagupta – Ed. U.T.E.T.)

Mandala: disegno di varie forme che rappresenta simbolicamente il cosmo e che viene utilizzato come punto di partenza per la meditazione.

[9] In quanto la vagina tende a schiudersi naturalmente.

[10] Il clitoride.

[11] L’utero.

[12] Il pene e la vagina.

[13] Il clitoride.

[14] Interpretazione di questa frase molto complicata, sia per lo stile sia per i simbolismi: il fondersi nell’utero del seme e dell’ovulo (sangue), quando il pene e la vagina, tenuti stretti dal clitoride, si strofinano l’un l’altro, fondendosi nel fuoco (il calore sprigionato dal coito e, soprattuto, dall’orgasmo, che è il culmine del coito), dà origine al creato. I raggi della luna (l’oggetto della conoscenza) e del sole (il conoscitore) stanno in mezzo ad essi, cioè al pene e alla vagina. Nel fuoco dell’orgasmo si ha il massimo della conoscenza, il sole e la luna coi loro raggi, che sono tutta la loro luce, si fondono.

[15] Luna è la donna, sole è l’uomo, fuoco il calore del coito.

[16] Grazie al rapporto sessuale si raggiunge subitamente e stabilmente il quarto stato.

[17] Qui la potenza è la donna e il possessore della potenza l’uomo.

[18] Durante l’amplesso, dai preliminari all’epilogo, si verificano le otto fasi del suono e si fa un’esperienza pensiero. I suoni emessi durante l’amplesso rappresentano dei mantra, delle formule mistiche che sono espressione di un’esperienza pensiero, l’esperienza dell’unità dell’uomo e della donna. Superato il senso dell’io durante l’amplesso, è più facile superarlo anche al di fuori di esso. Sperimentata l’unità uomo-donna, è più facile sperimentare l’unità col tutto.

[19] Gesù

DISCUSSIONIultima modifica: 2019-04-02T14:05:36+02:00da ruggerorv


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