Categoria: Biblica

Il Museo Ipiranga

Un edificio storico conosciuto come nome di Museo Ipiranga. E’ una istituzione scientifica e culturale, orientata nel campo della storia Brasiliana, la cui attività è di mantenere vive le tradizioni di un passato tanto complesso quanto enigmatico delle proprie origini. L’insieme delle attività sono orientate nella formazione e l’acquisizione di collezioni, che permette di approfondire le tematiche di un passato ancora sconosciuto.
Nel 1884, l’architetto italiano Tommaso Gaudenzio Bezzi era stato scelto di progettare un edificio per l’utilizzo di un Museo, da costruire nel luogo dove era stata proclamata l’Indipendenza Brasiliana. Il palazzo lungo 123 mt. era sta ispirato come esempio dell’Architettura eclettica. Il Museo è stato aperto al pubblico il 7 settembre 1895, sei anni dopo la Proclamazione della Repubblica.
Nel 1909 l’architetto Arsenio Puttermans progettava i giardini intorno all’edificio principale, successivamente ridisegnato da Reinaldo Dierberger nel 1920. Una riorganizzazione della collezione fu istituita nel 1922, al tempo del Centenario Indipendenza del Brasile, sulla storia di San Paolo. Dipinti e sculture relative alla storia del Brasile venivano collocate nella grande scala del museo e nell’immensa sala a questi riservati.
Un satellite Museo, aperto il 18 aprile 1923 in Itù, una cittadina all’interno dello Stato di San Paolo. Il Museo si trova nella casa famiglia di Almeida Prado, in occasione della fondazione del Partito Repubblicano di San Paolo del 1873. Il Museo Itù resta alle dipendenze dell’Amministrazione del Museo Paulista, con una collezione che si concentra sulla storia del Brasile tra la fine del 19º e 20º secolo.

                                               Monumento Indipendenza del Brasile

Chiamato anche monumento dell’Ipiranga, fu costruito a partire dal 1884, dallo scultore italiano Ettore Ximenes , con l’apporto dell’architetto Manfredo Manfredi. I lavori terminarono nel 1926, con l’inaugurazione in occasione del 100°anniversario dell’indipendenza del Brasile dal Regno del Portogallo.

Prologo.-

L’Angelo inviato da Dio, rivela a Giovanni, come parola di Dio e testimonianza di Gesù, le cose che accadranno alla fine dei tempi.

Saluto alle sette chiese.-

Giovanni, invia alle sette chiese dell’Asia,  il saluto da parte di Dio e dei sette Spititi, che stanno davanti al suo trono e da parte di Gesù Cristo, colui che con il sangue versato ha liberato tutti noi, suoi figli dai nostri peccati; sia lode e gloria nei secoli e dei secoli, Amen!

LETTERE ALLE SETTE CHIESE
Cristo, in visione a Giovanni ordina di scrivere alle sette Chiese.-

Io Giovanni, trovandomi relegato nell’isola di Patmos, a causa del vangelo, fui rapito in estasi, nel giorno del Signore; Udii dietro di me una voce potente, come di tromba, che diceva: Quello che vedi scrivilo in un libro e mandalo alle sette Chiese: a Efeso, a Smirne, a Pergamo, a Tiatira, a Sardi, a Filadelfia, a Laodicea. Mi voltai per vedere da dove proveniva la voce e vidi sette candelabri d’oro, e in mezzo ai candelabri  Uno che somigliava al Figlio dell’uomo vestito di una lunga veste e cinto di una fascia d’oro sul petto. Nella destra teneva sette stelle; e dalla sua bocca usciva una spada a due tagli; la sua faccia era come il sole quando risplende in tutta la sua potenza. Quando l’ebbi vedut0 caddi ai suoi piedi come morto. Ma egli posandomi la sua destra mi disse:Non temere; Io sono il Primo e l’Ultimo, il Vivente. Ho subito la morte, ma ecco, ora sono vivo nei secoli dei secoli e tengo le chiavi della morte e dell’inferno. Ecco il senso delle sette stelle che tenevo nella mia destra e dei sette candelabri d’oro: le sette stelle sono i sette Angeli delle sette Chiese, e i sette candelabri sono le sette chiese.

 

 

 Il Punto Zero

E’ l’avvio della nascita nell’Universo, in quel punto era concentrato tutta l’energia che ha un dato vita alla materia esistente nel Cosmo. Ad un certo momento una grande esplosione “il Big Bang“. Siamo a 13 miliardi e 720 milioni di anni fa, da questo momento si possono ipotizzare i processi verificatesi in seguito alla suddetta esplosione e nulla sappiamo di cosa è avvenuto prima. All’atto dell’esplosione, nel primo miliardesimo di secondo, avvengono tre cose fondamentali: lo Spazio , il Tempo e la Forza di Gravità, cioè quella forza che ci tiene vincolati al terreno e che plasmerà la materia in Galassie , Stelle e Pianeti.

Poco dopo la Forza di Gravità, un’onda d’urto fa espandere l’Universo ad una velocità superiore a quella della luce e in pochi istanti passa dalle dimensioni di un atomo a quella della Terra. Questo processo, dai fisici è chiamato “Inflazione“. Non è ancora passato un miliardesimo di secondo, che iniziano a formarsi particelle subatomiche e dopo circa un secondo appaiono Protoni, Neutroni e Elettroni ( i mattoni familiari della materia). L’Universo è sempre un concentrato d’energia a temperature e pressioni altissime. L’espansione continua e cominciano a formarsi i primi nuclei atomici “Idrogeno, Elio, e tracce di Litio” , sono trascorsi appena tre minuti dall’inizio del Big Bang,  e si è passati da un Universo infinitamente piccolo ad un Universo di anni e anni luce, tutti i processi di rilievo si sono formato in questi tre minuti.

Una curiosa osservazione è quella che, se un’ipotetico testimone fosse presente a questa manifestazione, non avrebbe visto nulla, il tutto si è svolto nel buio, la luce infatti, è apparsa molto più tardi in quanto, la nuvola densissima, dove la materia e l’energia continuano a trasformarsi, era talmente densa, da impedire al raggio di luce di attraversarla. Questo primo lampo di luce che ha illuminato l’Universo ha impiegato circa 380 mila anni a uscire da questa densa nuvola.

La prova che il Big Bang sia effettivamente avvenuto, è dovuto a due ingegneri americani, Arno Penzias e Robert Woodrom Wilson, che nel 1964 intenti a sistemare un’antenna per comunicazione radio, si accorgono di una interferenza ( uno strano ronzio che proveniva da tutte le direzioni ), all’inizio pensano ad un problema dell’attrezzatura, quando scoprono che una coppia di piccioni aveva fatto il nido all’interno di questa.Tolto il nido e pulita la zona interessata, il ronzio rimane. Da ulteriori accertamenti si accorgono che il ronzio proveniva da tutte le direzioni, si capì in seguito, che era dovuto all’Eco del Big Bang (Radiazione Cosmica di fondo). In seguito L’eco fu ripreso da apparati più sofisticati, come il Cobe della Nasa lanciato nel 1989 e il Plank Surveyor lanciato nel maggio del 2009.