Anassimandro

La filosofia dei Milesi

Anassimandro
Anassimandro

Allievo di Talete, in contrapposizione al suo pensiero sull’acqua, lo critica affermando che l’acqua essendo un elemento determinato e definito come l’aria il fuoco e la terra, anch’essi elementi originari, non può allo stesso tempo generare le cose ed essere generato.
Per Anassimandro l’archè di tutte le cose è l’apèiron (che significa il non limitato il non finito) una realtà indeterminata, quasi a dare l’idea di un concetto universale che da origine alle varie determinazioni. Anassimandro fornisce la cosmologia come un cerchio di fuoco dove all’interno di esso ci sono i quattro elementi: aria, acqua terra e fuoco senza nessuna distinzione tra loro in vorticoso movimento all’interno del quale si trova la Terra di forma cilindrica insieme ad altri infiniti mondi. Nella sua vorticosa rotazione provoca la separazione di una coppia di contrari, il caldo e il freddo nel quale si verifica la lotta dei contrari dove l’uno prevale sull’altro e viceversa. Da questa lotta di prevaricazione, si generano le distinzioni tra acqua, terra, aria e fuoco. Ad esempio quando prevale l’acqua, questa può generare il ghiaccio, il ghiaccio genererà la terra, la terra genererà la roccia e così di seguito. Quando prevarrà il caldo, questo genererà il fuoco e altri elementi inerenti alle qualità del fuoco quindi, dalla lotta dei contrari si generano i quattro elementi fondamentali che a loro volta generano tutti gli altri elementi naturali. Di Anassimandro rimane un frammento che così afferma: “dove gli esseri hanno origine, ivi hanno anche la distruzione secondo necessità, poichè essi pagano l’un l’altro la pena e l’espiazione dell’ingiustizia secondo l’ordine del tempo“. L’ardire di Anassimandro è stato quello di aver messo l’Archè al di fuori del mondo conosciuto,  nella dimensione del divino, eterno, ingenerato e immutabile in una realtà diversa dal mondo empirico dove le cose nascono e periscono,per questo l’apèiron non può essere elemento unificatore della molteplicità delle cose come lo era l’acqua per Talete la quale, era sì l’origine, ma, era ciò che permaneva in ogni essere vivente perché da essa dipendeva la vita. In che modo quindi, l’apeiron governa e da ordinamento a tutto ciò da esso stesso generato?  Con Anassimandro entra in gioco l’etica, la morale che si distingue dalle tradizioni mitiche dei premi e dalle punizioni degli dei. L’apeiron è legge di giustizia perché sottopone tutte le cose alla legge del tempo. Essa funziona come la legge del divenire. La generazione di una qualunque cosa con una sua qualità provoca il dissolvimento della qualità contraria, verso la quale commette un’ingiustizia, in quanto distrugge l’unità originaria alla quale appartengono, es.: la luce scaccia il buio la quale commette un’ingistizia nei suoi confronti, pagando la pena di questa prevaricazione, che poi a sua volta verrà scacciata dal buio.   Da questa lotta,  c’è la separazione di uno dei due elementi, che con la legge del tempo, la luce al termine del suo ciclo vitale come espiazione pagherà la colpa al ritorno del buio. L’apeiron diventa in questo modo un giustiziere morale che punisce ogni singola qualità che si distacca da esso.

Anassimandroultima modifica: 2018-06-12T17:16:46+02:00da l.netti41