Prologo.-
L’Angelo inviato da Dio, rivela a Giovanni, come parola di Dio e testimonianza di Gesù, le cose che accadranno alla fine dei tempi.
Saluto alle sette chiese.-
Giovanni, invia alle sette chiese dell’Asia, il saluto da parte di Dio e dei sette Spititi, che stanno davanti al suo trono e da parte di Gesù Cristo, colui che con il sangue versato ha liberato tutti noi, suoi figli dai nostri peccati; sia lode e gloria nei secoli e dei secoli, Amen!
LETTERE ALLE SETTE CHIESE
Cristo, in visione a Giovanni ordina di scrivere alle sette Chiese.-
Io Giovanni, trovandomi relegato nell’isola di Patmos, a causa del vangelo, fui rapito in estasi, nel giorno del Signore; Udii dietro di me una voce potente, come di tromba, che diceva: Quello che vedi scrivilo in un libro e mandalo alle sette Chiese: a Efeso, a Smirne, a Pergamo, a Tiatira, a Sardi, a Filadelfia, a Laodicea. Mi voltai per vedere da dove proveniva la voce e vidi sette candelabri d’oro, e in mezzo ai candelabri Uno che somigliava al Figlio dell’uomo vestito di una lunga veste e cinto di una fascia d’oro sul petto. Nella destra teneva sette stelle; e dalla sua bocca usciva una spada a due tagli; la sua faccia era come il sole quando risplende in tutta la sua potenza. Quando l’ebbi vedut0 caddi ai suoi piedi come morto. Ma egli posandomi la sua destra mi disse:Non temere; Io sono il Primo e l’Ultimo, il Vivente. Ho subito la morte, ma ecco, ora sono vivo nei secoli dei secoli e tengo le chiavi della morte e dell’inferno. Ecco il senso delle sette stelle che tenevo nella mia destra e dei sette candelabri d’oro: le sette stelle sono i sette Angeli delle sette Chiese, e i sette candelabri sono le sette chiese.