Con tutto quello che abbiamo da pensare…aiutiamo la memoria

Certo, ognuno di noi ha mille pensieri, tante cose da ricordare: date, scadenze…così finisce che, persi in questo ginepraio, dimentichiamo qualcosa. A me capita,ad esempio, di non ricordare con precisione quando ho cambiato la batteria o gli pneumatici. Gli pneumatici, ad esempio, ho già scritto che mi ricordavo che avevano quattro anni, invece ne avevano già cinque, e qui non ci aiuta l’aspetto, dal momento che gli pneumatici di un camper non si consumano come quelli di una autovettura…ma la batteria, ad esempio, quella no. Ad un certo punto non ricarica più, e capisci che è andata. Una cosa però è importante capire: la batteria ha avuto una usura normale, o è durata meno del previsto? Perchè possono venir fuori problemi, e dobbiamo capire se è la marca della batteria che non ci soddisfa, o se magari abbiamo qualche anomalia sul nonstro camper che fa si che il cosumo della batteria sia maggiore del previsto. Certo, il dilemma lo può risolvere l’elettrauto. Lui è in grado di vedere quanto è vecchia una batteria, come un gommista sa leggere l’anno di fabbricazione di un pneumatico., ma noi poveri comuni mortali…che ne possiamo sapere? Cosa ho pensato, allora? Intanto sono ormai anni che temngo una agenda nel camper dove annoto tutto, sia i viaggi che i rifornimenti, i chilometri e tutti i cambi vari: olio, filtro, flitro gasolio, pneumatici, bomble di gas…però quando è possibile metto una etichetta adesiva sul pezzo con scirtta la data del cambio, in modo da avere rapidamente in vista quando l’ho messo su. Non si può fare sugli pneumatici, certo, perchè dopo poci chilometri l’etichetta è sparita, ma per esempio, sulla batteria si può fare. Per il cambio olio, anche se ve lo fate da soli, è bene metere la classica etichetta adesiva sull’interno del montante della portiera. E così tutto diventa più facile.

Perchè dobbiamo cerare il camper all’esterno

In ottobre ho documentato con cosa cerare il camper e come. Oggi vorrei documentere i risultati. Stamattina sono andato a lavare il camper: poco sforzo davvero perchè lo sporco è venuto via facilmente, e solo con acqua. Andando ad asciugare, ho notato come il panno in microfibra scivolasse morbido…e la carrozeria si asciugava facilmente. Una favola. Le parti in cui rimaneva un’ombra di sporco, alla seconda passata più energica ritornavano pulite. Perfetto ! Certo io non dico di cerare ad ogni lavaggio, sarebbero soldi e fatica sprecati. Ma due volte l’anno, in autunno ed in primavera sarebbe una cosa perfetta. Tutto l’esterno rimane lucido e protetto, ma anche dopo ogni lavaggio riesce fuori la lucentezza e pulire diventa un gioco da ragazzi. Io non dico altro , ma passare la cera è una cosa vermente azzeccata. E’ un investimento per il futuro prossimo, credetemi, Ripeto, non serva fare i maniaci e lucidare ad ogni piè sospinto, ma avere regolarità nell’applicarla due volte l’anno quello si. Il camper si mantiene lucido ad ogni lavaggio, e questa è una soddisfazione, ma non solo: la carrozzeria rimane protetta, perchè non permette agli agenti atmosferici ed inquinanti di attaccare la vernice; è come se stendessimo un scudo protettivo, che però abbellisce anzichè ingombrare. A me sembra una ideona, e visto che costa poco come spesa, un po’ di più come fatica, se uno se la sente, credetemi che se lo ritrova col tempo.

Il “ferro a T” ovvero il Sarchiapone

La storia va raccontata per bene, per mettere chi legge sull’avviso di non arrendersi di fronte ad una dichiarazione che vi spiazza. E mi spiego meglio: quando a ottobre vado per il cambio degli pneumatici, e chiedo di mettere lo pneumatico nuovo, comprato in viaggio, come ruota di scorta, il gommista non trova il verso di tirare giù la ruota di scorta. E mi sentenzia: qui ci manca un ferro a T.  Non avendo mai sentito parlare di tale attrezzo, domando: “E dove lo trovo? E perchè mi manca?” Certo, lui non poteva sapere perchè mi mancasse, ma era sicuro che si trovasse, se lo cercavo.

Bene.

Mi metto in moto, vado in un centro recuperi e chiedo. Nulla, però potevo riprovare tra un po’ di tempo, non si sa mai. L’addetto aveva capito cos’era, ma al momento niente da fare. Mi rincuoro. Già in due mi dicono che esiste il “ferro a T” quindi sarà questione di trovarlo. Passa del tempo, e le vicissitudini della vita mi distraggono e sottraggono tempo alla mia ricerca. Finchè giorni addietro mi trovo il tempo per ripriendere la mia ricerca. Ritorno al centro recuperi, e parlo con un addetto proprio degli autocarri; gli chieso del “ferro a T”, ma lui scuote la testa: “Non capisco cosa cerchi, dimmi almento quanto è grosso, come è fatto…” Io non lo so, mi dispiace, non so di che si tratta, so solo che mi hanno detto che mi manca. Ma lui mi dice che non esiste. E’ sicuro. Non mi resta che recarmi all’officina Ford.

Lì parlo col capo officina, gentilissimo, e gli spiego che mi manca un pezzo per tirare giù la ruota di scorta. Lui sorride e mi guarda “No, non ti manca nulla, andiamo a vedere” Andiamo al camper e mi fa tirare fuori il blocco del cric da sotto il sedile lato passeggero. “Vedi questi? Sono tre pezzi: uno è il cric, l’asta pieghevole (per stivarla megli nella cabina) serve da manovella, e il terzo pezzo è uno svita bulloni da un lato, e dall’altro è fatto come un grosso giravite a taglio. Ecco, con questo puoi allentare la slitta che contiene la ruota di scorta”. Ero quindi andato alla fonte della notizia.

Ora, è chiaro che la storia del “Ferro a T” era stata  messa su da chi voleva coprire la sua “non sapienza”, cioè il fatto che non sapeva cosa dire. Praticamente era “il Sarchiapone”.Meditate su questo, e capiamo che si deve andare sempre alla fonte della notizia che vogliamo sapere.

L’operazione 4 agosto si è conclusa, finalmente!

Il 4 agosto scorso siamo partiti per le vacanza estive; dopo tre ore di viaggio ho bucato! Il calvario che ne è seguito è consistito nel aver chiamto il 116 ACI e l’assistenza che è arrivata puntuale, mi ha però voluto cambiare il pneumatico, anzichè provare a ripararlo. Morale, mi ritrovo un pneumatico nuovo di cui non so che fare, perchè a novembre ho sostituito tutti e quattro gli pneumatici.  Allora ho pensato di metterlo come ruota di scorta, visto che la mia ruota di scorta è vecchia e ormai inservibile. Tuttavia il gommista mi aveva detto che mancava un pezzo per poter togliere la ruota di scorta da sotto il pianale. Io sulle prime mi sono fidato, ma visto che non trovavo in commercio questo famigerato pezzo, di cui non sapevo nulla perfino, stamattina mi sono recato con tutto il camper presso la concessionaria Ford della mia città. Il capo officina, gentilmente, ha controllato che non manca assolutamente nulla. Il gruppo attrezzi per smontare la ruota fornito di serie dalla Ford per il Transit ( il mio è un 2005), contiene tutto quanto serve. Situato sotto il sedile del passeggero, è composto di tre pezzi: davanti c’è il corpo centrale del cric di sollevamento; sotto c’è un’asta pieghevole con un estremo a gancio, che serve per agganciarsi sul cric e fare da manovella, e poi c’è una chiave per svitare i bulloni, che è fatta ad L e sulla parte lunga termina come un giravite piatto. Ecco: con quell’attrezzo si svita il fermo della ruota di scorta e la si libera in modo da poterla utilizzare. Io non mi ci davo pace: era impossibile che una casa automobilistica non fornisse il necessario per cambiare una ruota. Del resto io ho comprato il camper, anche se praticamente nuovo, ma di seconda mano: era ben possibile che il precedente proprietario avesse dimenticato di lasciare un pezzo: ma dove dovebbe essere allogiato? Io non avevo spazi vuoti, il kit di smontaggio della ruota era tutto pieno, quindi cosa mancava? Così ho praticamente concluso la disavventura occorsami il 4 agosto scorso!

Montiamo il coprivolante

Eccolo qui. Come vedete in foto, serve da 37 a 39 com di diametro. Non parte da 35 cm, e questo mi dava più speranza. Adesso come operiamo? Saliamo in cabina di guida e togliamo il vecchio coprivolante. Quindi puliamo bene il volante, per quanto sia rimasto coperto val bene di pulirlo; Ora cominciamo e infilamo il coprivolante in posizione; ci avanzerà una parte che va tirata; a mano non è così semplice, perchè come cerchiamo di infilare la restante parte del coprivolante, il volante girerà quel poco che farà uscire la parte già in posizione.  Quindi bisogna bloccare il volante col bloccasterzo, di modo che nel tentativo di inserire  il coprivolante esso rimanga fermo. Il coprivolante farà resistenza, anchè perchè altrimenti non resterebbe ben tirato in posizione una volta piazzato. Se a mano nuda non si riesce a ottenere risultato,  prendiamo un giravite o un’altra comoda leva posizioniamolo tra il volante ed il coprivolante nella parte ancora non inserita ed operando una leva potremo allargare quel tanto che ci permetterà di poter inserire il rimanente coprivolante. Fate attenzione a non farvi male; non state con il viso troppo vicini alla leva che applicate, perchè c’è il rischio che si possa sfilare e scapparvi di mano. Se operate correttamente, il giravite non rovinerà il volante; se opertate con mano ferma, non vi scapperà via e non correrete il rischio di danneggiare il cruscotto o farvi del male. Però prestate attenzione ai vostri movimenti e siate decisi nel perseguire l’obbiettivo. Se potete, che sarebbe molto meglio, riscaldate il coprivolante in modo da ammormidirlo un poco e sarà più facile posizionarlo. Attenzione a non danneggiarlo con il calore però… Non è una cosa difficile, ma vi sto solo spiegando tutte le possibili criticità in mod da prevenire il peggio, che non si deve mai verificare. Attenzione!

Quando una cosa non convince troppo meglio non farla

Quando una cosa non convince troppo, meglio lasciar perdere; vale nelle piccole come nelle grandi cose, ma di certo per le grandi uno ci pensa su meglio. Spesso però spesso le piccole cose le tiriamo via di fretta, come quasi non ci importasse. La scorsa estate ho deciso di cambiare il coprivolante sul camper. Lo tengo su per non rovinare il volante e perchè mi piace avere una presa morbida, più consistente quando guido. Ne avevo uno in pelle, ma col tempo non mi piaceva più. Siccome il volante del Transit, seppure di poco, è più grande di quello delle autovetture, non potevo andare nella grande distribuzione, dove hanno prezzi più bassi, ma prodotti standard; ovvero tengono coprivolanti per le vetture più commerciali, che sono le medio piccole da città ed hanno volanti del diametro di 35 cm, per lo più. Il Transit ne ha uno da 39 cm. Eè poco di più, vero, ma quei 4 cm fanno la differenza. Seppure sul coprivolante commerciale c’è scirtto “Adatto per volanti da 34 a 39 cm”, uno ci prova, ma non arrivano fino alla dimensione massima; ve lo dico dopo averne rotti due nel tentativo di metterli sul volante del camper. Bisogna faticare un bel po’. Insomma tira di qua, tira di là, mi si sono rotti.

Quindi vado da un autoricambi, e qui spiego il problema. Mi fa vedere un coprivoante in silicone che si può tirare abbastanza senza paura di romperlo. Fantastico! Vado, lo monto in un attimo e poi, pian piano, scopro i difetti. Ovvero: intanto è estremamente sottile, quindi che ripara il volante è vero, ma al tatto è come se non l’avessi. Può essere un bene per tanti ma per me non lo é. Ma la cosa che da più fastidio è quando usi lo sterzo in manovra. Il silicone non ti permette di far scivolare il volante sotto la mano, perchè comunque fa aderenza. Troppa. Però ho sopportato per qualche tempo, finchè mi sono rotto le… e sono andato di nuovo in un negozio di autoricambi. “Voglio un coprivolante vero, per un volante da 39 cm” nel ho trovato uno della Good Year, famosa per gli pneumatici, meno per i coprivolante, che è fatto di un materiale elastico ma piacevole al tatto, sufficientemente imbottito di modo che quando guidi lo senti che c’è, e perfetto in manovra. Ma come lo montiamo?

Cambiamo la guarnizione Thetford

 

Quando dobbiamo cambiare la guarnizione Thetford sul wc del camper? Semplicememente quando ci accorgiamo che non fa più la necessaria presa sul tappo del wc.  Senza addentrarci in dettagli, basterà versare un bicchiere d’acqua nella tazza del wc e quindo controllare se rimane lì dove  l’abbiamo messa oppure si dilegua in pochissimo tempo. Con il tappo a ghigliottina chiuso, se la guarnizione è integra, l’acqua rimane per parecchio tempo lì . Ma cosa fa rovinare la guarnizione? Pare strano ma proprio i disgreganti liquidi che si usano nella cassetta danneggiano col tempo la guarnizione. Questo se siamo abituati, non appena svuotata la cassetta, a riposizionarla e quindi mettere il disgregante dalla tazza del wc. Dopo alcuni contatti tra la guarnizione ed il disgregante, la gomma si guasta ed il danno è fatto. Usate il tappo della cassetta come misurino dosatore del disgregante. In tal modo, riavvitando il tappo, il disgregante finirà dentro la cassetta senza entrare in contatto con la gomma.  Può tuttavia essere che, col tempo, la gomma si rovini da sola. Comunque dobbiamo sostituirla. Lavoro che non necessita di strumenti. E’ utile sapere che esistono due tipi di guarnizioni, reperibili nei negozi del settore o anche nei migliori campeggi: le guarnizioni sono quelle per cassette prima del giugno 2000 oppure dopo il giugno  2000. Semplice, no? Una vota acquistata, si procede togliendo la vecchia a mano, ovvero tirandola via dalla sua sede e poi reinserire , sempre a mano la guarnizione nuova, premendo per bene finchè tutto il bordo della stessa sia entrato in posizione.

E’ una operazione molto semplice, non necessita di attrezzi e vi farà tornare il wc del camper in perfetto ordine. Ricordate però di non mettere più il disgregante passando dal wc, ma rimetterlo sempre dentro la cassetta dopo il suo svuotamento e risciacquo. Così facendo la guarnizione vi durerà molto più a lungo.

Ripariamo le zanziariere dei tettini apribili

Ripariamo le zanzariere sui tettini apribili; io ho proceduto alla loro sostituzione dopo che in una di esse si era fatto un buco, proprio vicino all’anello che vedete in foto

Incollarla non era il caso perchè la zanzariera era già tirata e non veniva un bel lavoro. Vorrei chiarire che questi telai già fatti si trovano in commercio a 9/10 euro, 15 in qualche caso. Ma già che c’ero li ho cambiati tutti e due, e quindi fanno 20/30 euro. Io vi propongo di divertirvi  raggiungendo l’obiettivo con 1 euro di zanzariera più 3 euro di silicone. Vogliamo provare? Bene, incominciamo!

Dapprima smontiamo il telaio; come vedete ci sono solo sei viti, più una che regge la manovella del tetto, quella che esce dall’anello che vedete. Smontato che abbiamo i telai e le manovelle, mettiamo tutto al sicuro da una parte: per ora non ci servono più viti o manovelle. Ora stacchiamo via la zanzariera vecchia e stacchiamo anche l’anello in plastica, ma prima misuriamo bene la distanza tra il centro dell’anello ed il foro per la vite corrispondente sul telaio. Scriviamo questa misura da una parte perchè ci servirà poi. Puliamo dai residui di adesivo e fili di zanzariera l’anello e mettiamo da parte anche quello. Nel frattempo, ci saremo procurati un pezzo nuovo di zanzariera. A titolo di esempio i miei telai misurano 38 cm di lato, per cui ho preso una striscia di 50 cm su un rotolo di zanzariera alta 1 metro, dimodochè avessi sufficiente materiale per ritagliare due quandrati 38×38 cm. L’ho presa bianca, mentre prima era grigia; primo di tutto la zanzariera grigia sembra sporca a prescindere, poi rende più cupa la luce proveniente dal tettino. Realizzandola bianca la questione cambia radicalmente. Fin qui, comunque, la spesa ammonta ad 1 euro.  Relizziamo le due forme precise delle zanzariere, ricalcandole sui telai, ma esternamente, perchè lo spazio in più ci servirà per fissare bene la zanzariera al telaio. A questo punto segnamo, con l’aiuto di un righello, sulla zanzariera, il centro dell’anello che ci servirà per incollare  poi l’anello ala nuova zanzariera. Ricordiamoci che l’anello andrà incollato a rovescio, perchè guarnisce il lato della zanzariera che si vede da sotto, mentre la zanzariera andrà fissata sul lato opposto! Per posizionarla  sul telaio lasciamo pure un poco di avanzo, che si taglierà alla fine. La zanzariera è bucherellata per cui appoggiamola sul telaio e fissiamola con quattro  punti agli angoli, in modo che ci resti ferma, col silicone. Lasciamo asciugare, perchè il silicone si fissa dopo un po’ di tempo; per non sbagliarmi l’ho lasciato una notte intiera. Quando sarà fissato schermiamo i bordi del telaio con del nastro adesivo di carta, e procediamo a stendere il silicone lungo tutto il telaio in modo che la zanzariera si fissi al telaio; mi raccomando, la tenuta deve essere perfetta, perchè un insetto si può infilare anche in una piccola falla nel fissaggio. Dopo aver atteso congruo tempo di asciugatura, togliamo il nastro di carta e rifiliamo con un taglierino l’eventuale avanzo di zanzariera. Ora non ci resta che fissare sull’altra faccia l’anello, usando il segno che abbiamo fatto in precedenza come riferimento, e fissiamo con del silicone pure questo. Quando tutto sarà asciugato per bene, tramite il taglierino, tagliamo la zanzariera dentro l’anello rifilandola alla perfezione.  Non ci rimane che, tramite un giraviti,  rifare il foro per le viti di fissaggio, che avremo sicuramente coperto con la zanzariera ed il silicone. Così abbiamo terminato e possiamo rimontere i telai zanzariera sotto il tettino.

Pulire il camper veramente a fondo

Quando puliamo il camper, lo puliamo veramente a fondo? Guardate cosa ho trovato smontando la barra su cui si fissa la dinette! Se vi pare poco… Quella che vedete è la parete laterale nel punto dove è fissata la barra  con cui si ferma la dinette; quello che vedete al centro è il foro per la vite centrale; in totale, almeno sul mio camper, ci sono 5 viti in tutto che sorreggono la barra. La dinette, ovvero il tavolino del camper, si blocca li tramite due fermi che sono sul tavolo e che si vanno ad incastrare sulla barra, a sezione ovale, che la tiene ferma. Questo meccanismo però lascia una fessura tra il tavolino e la parete, dove col tempo ci cadono molliche e quant’altro, visto che sul tavolino ci si fa colazione, pranzo e cena. Era un po’ di tempo che vedevo che dietro la barra  c’era qualcosa, ma non era per nulla facile da levare. Dal momento che  la scorsa settimana ero in giro col camper ed avevo una mattinata libera, mi sono messo a smontare la barra, dopo aver tolto la dinette; quando ho svitato l’ultima vite ecco, lo spettacolo che mi si è aperto davanti era quello che vedete in foto….nessun problema per pulire, visto che nulla era appiccicato alla parete, tutto è venuto via passandoci un panno asciutto. Quindi non è restato altro che rimettere la barra e fissarla con le viti. Pubblico questa foto per ricordare a tutti che per pulire veramente il camper, non basta la scopa e lo straccio per terra; visto che gli spazi interni sono risicati, può tornare utile, ogni tanto, smontare i pezzi più esposti al deposito di sporco e quindi liberarsi di un peso inutile da trascinarsi dietro. Fare il lavoro da sè, per di più, darà una soddisfazione immensa, credete a me!

 

 

Facciamo la pulizia della cabina di guida

Ogni tanto ci vuole: diamo una bella pulita alla cabina di guida! Per farlo consiglio di munirsi di uno spray per pulizie generico, due panni in microfibra, un pennello a setole morbide e  una spugna magica, di quelle che si trovano nel reparto pulizia dei supermercati, bianche con il centro rosa. Cominciamo con levare via i tappetini, che puliremo a parte: a secco se la stagione non ne consente l’asciugatura. Poi spruzziamo bene il cruscotto: una volta spruzzato, passiamo con il pennello, con movimenti circolari, a portare via lo sporco; con il pennello raggiungeremo anche le più piccole fessure, le bocchette di areazione e gli spazi difficili. Una volta passato il pennello, usiamo il panno in microfibra per asciugare e, una volta asciugato, passiamo la spugna magica a rifinire la pulizia. Vi assicuro che il lavoro sarà più che soddisfacente. Non trascuriamo la plasica trasparente del quadro comandi:  puliamola per bene con lo stesso sistema, e vi accorgerete che il quadro sarà molto più visibile, ora che lo abbiamo pulito a fondo. Per la parte interna dei vetri, usiamo un altro sistema. Procuriamoci dell’alcol isopropilico, che è di colore trasparente e, in genere, profumato. Spruzziamo sul vetro interno un po’ di alcol isopropilico, e quindi passiamo con la spugna magica a pulire strofinando prima con movimenti circolari e quindi prima in su e poi in giù. Terminata questa operazione, prendiamo uno spray per vetri, sia in schiuma che normale e spruzziamo di nuovo il vetro. Ora passiamo il panno in microfibra e puliamo a fondo. Vedrete cone in questo modo il cristallo anteriore, se pulito adeguatamente anche all’esterno, vi garantirà una visuale perfetta e si appannerà di meno. Facciamo la stessa cosa per gli specchi retrovisori, esterni ed interni, e non trascuriamo i cristalli dei finestrini, sia dentro che fuori. Vi assicuro che il risultato vi soddisferà!