Facciamo la pulizia della cabina di guida

Ogni tanto ci vuole: diamo una bella pulita alla cabina di guida! Per farlo consiglio di munirsi di uno spray per pulizie generico, due panni in microfibra, un pennello a setole morbide e  una spugna magica, di quelle che si trovano nel reparto pulizia dei supermercati, bianche con il centro rosa. Cominciamo con levare via i tappetini, che puliremo a parte: a secco se la stagione non ne consente l’asciugatura. Poi spruzziamo bene il cruscotto: una volta spruzzato, passiamo con il pennello, con movimenti circolari, a portare via lo sporco; con il pennello raggiungeremo anche le più piccole fessure, le bocchette di areazione e gli spazi difficili. Una volta passato il pennello, usiamo il panno in microfibra per asciugare e, una volta asciugato, passiamo la spugna magica a rifinire la pulizia. Vi assicuro che il lavoro sarà più che soddisfacente. Non trascuriamo la plasica trasparente del quadro comandi:  puliamola per bene con lo stesso sistema, e vi accorgerete che il quadro sarà molto più visibile, ora che lo abbiamo pulito a fondo. Per la parte interna dei vetri, usiamo un altro sistema. Procuriamoci dell’alcol isopropilico, che è di colore trasparente e, in genere, profumato. Spruzziamo sul vetro interno un po’ di alcol isopropilico, e quindi passiamo con la spugna magica a pulire strofinando prima con movimenti circolari e quindi prima in su e poi in giù. Terminata questa operazione, prendiamo uno spray per vetri, sia in schiuma che normale e spruzziamo di nuovo il vetro. Ora passiamo il panno in microfibra e puliamo a fondo. Vedrete cone in questo modo il cristallo anteriore, se pulito adeguatamente anche all’esterno, vi garantirà una visuale perfetta e si appannerà di meno. Facciamo la stessa cosa per gli specchi retrovisori, esterni ed interni, e non trascuriamo i cristalli dei finestrini, sia dentro che fuori. Vi assicuro che il risultato vi soddisferà!

Adesso è, finalmente, completo. Un buon lavoro, vero?

Adesso è finalmente completo, con lo specchio in posizione. Mi sento veramente soddisfatto. Vediamo insieme i passaggi per aggiungere lo specchio: prima di tutto dobbiamo misurare con precisione l ‘area dello sportello. In questo caso siamo  a misura 40 x 30, come già detto nei post precedenti. Come potete vedere, per quanto si voglia leggero è sempre meglio uno specchio di vetro che uno specchio in plastica, che sarà leggero, però non riflette come lo specchio in vetro; sa tanto di “vorrei, ma non posso“. Meglio una cosa vera. Per i calcoli circa il peso dello specchio vi rimando ai post sottostanti, ma qui voglio insistere sulla necessità di tenersi il più basso possibile con il peso. Guardate il lato in basso a destra dell’immagine dello sportello: vedere quelle specie di rondellina bianca? Quello è il perno su cui gira lo sportello. Se guardate di sopra vedrete l’altro perno. Pensiamoci un attimo. Qualsivoglia peso dello sportello andrà ad insistere sul perno in basso, essendoci la forza di gravità. Più peso mettiamo sullo sportello e più forza si genera sul perno in basso. Non vorrei aprire una polemica sullo stato del manto stradale nelle varie strade della nostra Italia, però pensate voi quante piccole o grandi buche o imperfezioni sulla strada incontriamo quando andiamo in giro. Ognuna di queste genera un sobbalzo per tutto il veicolo, al punto che perfino le viti  nei mobili del camper necessitano di essere serrate, ogni tanto. Ognuno di questi sobbalzi fa alzare di poco lo sportellino che, di necessità, ricade ed il perno batte sulla base. Di volta in volta, questi colpetti martellano la plasica sottosatante e più pesa lo sportello, più forte sarà il colpo.

Comunque, appena sarà pronto, andiamo al camper con il nostro specchio. Se ci fosse bisogno, puliamo per bene la superficie dello sportello, poi prendiamo il silicone neutro, o per specchi, e mettiamo quattro generose porzioni di silicone agli angoli, ma un po’ verso l’interno, per evitare che una volta in posizione il silicone possa fuoriuscire dei bordi. Quindi posizioniamo lo specchio sul suo alloggimento, premiamo un poco per far aderire per bene il silicone e magari prendiamo una zeppetta sul bordo di sotto, per evitare che lo specchio scenda verso il basso. Per sicurezza mettiamo quattro pezzi di nastro in carta a trattenere lo specchio, e poi andiamo pure via. In una oretta il silicone si fissa, e se torniamo l’indomani siamo sicuri che si sarà asciugato per bene.

Ho cambiato gli pneumatici ed ho avuto una sorpresa

Finalmente ho cambiato gli pneumatici, ma ho avuto una sorpresa. Quelli posteriori erano ovalizzati…non si sentiva nulla, nessuna vibrazione o, forse si percepiva appena, ma io ho sempre pensato che fosse il carico del camper. Ho provato già la senzazione del pneumatico ovalizato, e quindi la conosco. Comprato il Roller Arno, che era stato fermo per molto tempo, nel guidarlo sentivo come un leggero sobbalzo sull’avantreno. Che è sparito quando ho messo gli pmeumatici nuovi. In effetti adesso avverto una conduzione più fluida, più facile…smooth, come dicono gli inglesi, anche se prima non ho mai avverito sobbalzi, anche perchè erano quelli posteriori ad essersi ovalizzati, e non gli anteriori. Questa, se ce ne fosse bisogno, è la prova che sul camper gli pneumatici non si giudicano dal loro consumo, ma dalla loro età. I miei avevano 4 anni, e per il camper è una data limite, visto che, per lo più, stanno fermi.

Ho così concluso la disavventura di questa estate, quando nel giro di tre giorni ho prima bucato e poi si è rotto il mobiletto del bagno. Ma non parlo di sfiga, semmai di cose che normalmente possono accadere. Oggi pomeriggio passo a ritirare lo specchio e me lo monto. Voglio proprio chiudere la disavventura che abbiamo avuto e quindi guardare avanti al fututo con fiducia.

Per quanto riguarda gli pneumatici, ho richiesto e montato gli stessi precisi di prima. Perchè cambiare se uno si è trovato bene? Non ne vedo il motivo. Ed anche per quanto riguarda il gonfiaggio, ho fatto rimettere l’azoto, per diversi motivi: anzitutto perchè ha una molecola più grande di quella della comune aria, e quindi passa moto meno attraverso la porosità della gomma: in una parola si sgonfia di meno stando fermo. Poi perchè non si surriscalda con il rotolamento, a differenza dell’ aria comune:  eviteremo il rischio di scoppio dello pneumatico. Non sono aspetti di poco conto, pertanto vi consiglio vivamente di fare altrettanto, e vi troverete bene.

Il lavoro compiuto: giudicate voi.

Solo per i possessori del Rimor Katamarano 1

Ed ecco qui il lavoro compiuto: giudicate voi come è venuto. Certamente si tratta del pezzo originale, quindi è perfetto per dove deve stare. Il fatto che anche lo sportello sia bianco e non azzurro come prima, mi sembra una miglioria. Azzurri sono gli sportelli del mobile sotto il lavandino e quello di lato, sopra il wc. Ma sono fatti a righe in rilievo, non sono lisci come questo. A me piace di più così, rispetto a com’era prima. Il pomello che vedete è quello originale, perchè Rimor vi fornisce il  ricambio con il foro giusto, ma non il pomello! Si tratta di un pomello a vite che si infila da dietro e si avvita tenendo fermo il pomello con una mano mentre con l’altra avvitate la vite dietro.

Il vano dello specchio misura al suo interno 40 x 30 cm e, come ho detto, ho ordinato uno specchio di uno spessore di 2 mm, il più fino in vetro che ho trovato . Come spiegavo prima, tra uno specchio da 5 mm ed uno di 2 mm c’è differenza di peso pari a 2/3. Ovvero quello più fino peserà 1/3 di quello più erto. Credetemi che c’è differenza, ed è quella che mi ha fregato, perchè, come vedete, quando lo sportello sta aperto, ma anche quando è chiuso e si viaggia, tutto il peso ricade sul perno, che a sua volta trasferisce la pressione sulla parte del mobile dove si impernia, Il mobile, come lo vedete, dietro è tutto vuoto, pertanto quando si viaggia, ogni pur piccola asperità del manto stradale, farà sobbalzare il mezzo e con lui quanto in essa è contenuto. Perfino lo sportello sobbalzerà e trasferirà il suo peso sul perno, ed esso sul mobile. Batti oggi, batti domani…la frittata, alla fine, è fatta. Però ricirdatevi sempre: non esistono problemi, esistono le soluzioni!

L’armadietto: più difficile a dirsi che a farsi

 

Tanta apprensione, ma infine il problema dell’armadietto è più difficile a dirsi che a farsi.Mezz’ora tra smontare e rimontare, mica di più…forse anche meno. Ma andiamo con ordine: avete anche voi un Rimor Katamarano del 2005, o suppergiù? Per ordinare il pezzo bisogna rivorgersi ad un concessionario Rimor, che avrà bisogno della foto della carta di circolazione da cui trarre il numero di telaio del vostro camper, per poi ordinare il pezzo giusto. Vi arriverà cosi, come lo vedete: l’armadietto con l’antina non colorata ( in origine era azzurra,  senza lo specchio e senza la manopola dello sportello. Quella la dovete svitare e riavvitare sul nuovo. Ma dov’era l’origine del danno? Lo specchio!

Eh, si…due anni fa l’ho cambiato perchè l’originale si era rovinato. Ho pensato: che ci vuole? Si predono due misure e via. Nossignore. Perchè ho preso uno specchio nuovo, senza curarmi del peso. Lo specchio che ho messo nuovo era troppo spesso, quindi troppo pesante; se guardate la foto del pensile rotto vi accorgete che ha ceduto proprio dove lo sportello fa perno e pesa. Pesa oggi, pesa domani…alla fine si è sfondato.

Sono quindi andato dal vetraio, e mi sono fatto spiegare: avevo preso uno specchio spesso 5 mm. su una superficie di 40 x 30 cm. Ho dunque chiesto il più sottile specchio che esista, e mi ha detto che è 2mm. Su una superficie di 40 x 30 cm, se vi fate due conti rapidi, il peso è pari ad 1/3 di quello spesso 5mm

Ho chiesto anche di uno specchio in plastica, ma mi ha detto che non sono il massimo, come riflettenza.

Insomma, domani mattina è pronto, ma per fissarlo bisogna usare un silicone per specchi, o silicone neutro, non uno comune, altrimenti vi mangerà la parte dello specchio che riflette, facendo le bruttisime macchie nere…

Se guardate bene la foto, dentro il pensile ci sono quattro bollini bianchi, due per parte. Quelli sono i cappellini delle viti; si tolgono con un giraviti a taglio piuttosto fino.

Una volta tolti, scopiramo le viti e relativa rondella. Svitate tutte e quattro il mobiletto viene via senz’altra operazione. Per rimontare il nuovo, segnate con un pennarello i quattro punti e poi, senz’altro utensile che un giravite a croce, avvitate una ad una le quattro viti, e poi rimettete a posto i cappellini delle viti. Non occorre fare altro.