Un piccolo danno, ma c’è la soluzione

Per ogni danno c’è la soluzione, non bisogna perdersi d’animo.

Come si vede dalla foto, in viaggio mi  si è rotto il pezzo del mobile del bagno in basso a destra.Proprio lì cè il perno che sostiene lo sportello con lo specchio, e quindi è  caduto giù, e per fortuna non si è rotto lo specchio…. Nell’immediatezza  l’ho retto imperniandolo con una vite un bel po’ lunga, ma è una soluzione posticcia, da viaggio, se così mi passate il termine. Volendo procedere per una soluzione duratura, guardiamo il da farsi.  A ben vedere questo mobiletto è semplicemente avvitato sulle pareti, e non presenta problemi di smontaggio. Le soluzioni sono due:

  1. smontiamo il mobiletto e poi lavoriamo dal didietro con i fogli di vetroresina in modo da rinforzare la parte; poi con un trapano relizziamo il foro per il pernetto e rimontiamo lo sportello.
  2. Oppure c’è la sostituzione del pezzo. Sono fortunato perche la Rimor produce ancora questo mobiletto, per cui tramite la rete dei concessionari lo ordino e me lo rimonto pari pari.

A mio avviso la soluzione migliore è la seconda: spiego il perchè.

Nell’operare con la vetroresina andiamo si a riempire il buco che si è creato, ma dopo si vedrà la differenza di colore e qualche sbavatura sul piano. Pace per le sbavature, che si possono carteggiare, ma non riusciremo a colorare la vetroresina visibile come il mobile, a meno di non colorarlo tutto… e poi se carteggiamo , la plasica che è lucida in origine perderà la sua proprietà. Vero è che riguardo alla resistenza, con la vetroresina la parte diviene molto più solida.

Il pezzo sostituito in toto invece è nuovo, pertanto io opterei par la riparazione  solo nel caso in cui il pezzo non sia più reperibile, nè nella rete di ditribuzione del marchi, nè sufando nelle rete cercando negli annunci.

Nel mio caso conviene prendere il pezzo nuovo, quattro viti e la paura è passata. Ah, dimenticavo che il mobiletto arriva senza lo specchio, ma possiamo sempre riutilizzare il vecchio specchio…sempre che non si sia rotto cadendo!

A presto con la descrizione delle fasi di ripristino

Il rientro in Italia dopo una vacanza all’estero

Se andate all’estero e poi fate  rientro in Italia,  appena passate la frontiera ve ne accorgete anche senza i cartelli. Per me quest’anno era la quarta volta che rientravo in Italia proveniendo dalla Carinzia e diretto a Vipiteno. Ci sono due possiilità. O salite in autostrada fino a Salisburgo, entrate in Germania fino a Rosenheim e da lì scendete verso Innsbruck, rientrando dunque in Austria, e quindi in Italia, oppure prendete la statale che vi conduce a Lienz (occhio, non a Linz, è un altra città , in Stiria), da lì proseguite per Silian e poi entrate in val Pusteria da Prato alla Drava. Ecco: arrivati lì vedete l’inferno in terra: subito appena il confine, in Italia c’è un area di sosta per camper, dove il camperista medio si acquatta, si blocca perchè non vuole passare il confine. Ma li’ in agosto  , sono messi tutti a 50 cm l’uno dall’altro! Stretti come le sardine in scatola, e non c’è un posto manco a pagarlo tanto oro quanto pesa il camper!  E, mentre prima il traffico era sostenibile, rientrato in Italia deve essare un po’ caotico, sennò non vale. E’ come le pizzerie appena il confine: siamo in Italia, ecco la pizza!  E così tutti in fila, procediamo verso l’autostrada A22,  ma per raggiungerla dobbiamo percorrere per intiero la Ss 49 della Val Pusteria. Che, per uno che viene da Roma forse sembrerà ordinata, ma vi assicuro che se rientrate dall’Austria, vi farà venire in mente ciò che dice Dante “Ahi serva Italia, di dolore ostello/nave sanza nocchiere in gran tempesta/ non donna di Provincie, ma bordello” (Purgatorio, canto VI). Ma la ciliegina sulla torta ve la metto subito. Eravamo arrivati in fila indiana a Vandoies, uno degli ultimi centri abitati prima dell’autostrada; vedo sulla sinistra in sosta tre camper, e subito dopo vedo che due macchine davanti a me il conducente inchioda e l’altro di rimando: subito mi attacco al freno, facendo fischiare gli pneumatici ma mi fermo in tempo. Vedo sulla destra il responsabile di tutto ciò, che aveva la faccia di chi ha rubato le caramelle e vuole fare l’indifferente. Ti saluto amico, se ti riconosci in queste righe. Era il venerdì 17 agosto, circa la 10 del mattino… se sei tu, lasciami un commento, io non ce l’ho con te…però potevi causare un danno di niente! Ma potevi farti male tu… Insomma, alla fine a Vipiteno c’eravamo alle 10,45

Proprio di pneumatici vi parlo al ritorno

Perchè proprio di pneumatici vi parlo al ritorno?

Perchè ho bucato! L’unica cosa che non si può prevedere, la foratura dello pneumatico è una cosa giacobina, capace di capitare al ricco ed al povero con la stessa facilità. E’ cosa comune, ma fate caso che capita sempre quando meno dovrebbe. Insomma volete sapere che mi è successo? Eravamo in viaggio sulla Variante di Valico della A1, usciamo a Badia, e poi saliamo su per Castigione dei Pepoli (BO) per proseguire verso il bacino del Brasimone, dove c’è una area sosta camper. Dentro il paese le indicazioni stradali sono messe malino davvero, e mi fanno girare in una strada sbagliata. Dopo poco trovo delle persone ed un area sterrata dove si poteva fare manovra. Chiedo dove fosse il Brasimone, mi dicono che dovevo ritornare indietro, e cosi facendo manovro per girarmi nell’area sterrata. Tac! Foro lo pneumatico posteriore destro, probabilmente per un chiodo o un pezzetto di ferro lasciato in terra. Fortuna che ho la tessera ACi perchè era sabato 4 agosto. L’assistenza è venuta subito e mi hanno risolto il problema. Proseguiamo dunque per l’area di sosta, ma qui vengono le note dolenti. E’ un area aperta solo di estate, ma non è controllata da nessuno: c’è solo una sbarra che si alza se volete entrare e non vi fa uscire se prima non pagate presso la cassa automatica. Il nostro popolo, in assenza di regole, sappiamo che  si allarga. E così quelli che c’erano dentro si erano messi alcuni in modo da occupare due posti, risultando così occupata. Secondo voi , dopo aver forato di sabato pomeriggio di agosto, col camper carico, mi metto pure a litigare? Sono ritornato in autostrada ed ho proseguito fino a Modena, dove c’è un’area per camper del locale Camper Club, chiamata “La Mutina”. Tranquilla, con molto verde, allacci per la corrente comodissimi, perfino docce, lavapiatti e WC. E per proseguire il viaggio il casello autostradale di Campogalliano a pochi chilometri. Trovata col Portolano di PleinAir.  Se potete, evitate di programmare la sosta al Brasimone; se cercate su internet trovate dei numeri di telefono, ma chi vi risponde non si trova lì e non vi sa dire nulla di come stanno le cose.

Aprite Portolano e cercate altrove, date retta!