Cambiamo il lavandino del bagno – 4

 

   Ecco il lavoro finito. Il rubinetto è uguale al precedente. Per acquistare quello giusto io vi consiglio di fotografare il vecchio e di misurare la distanza tra la base e la punta del rubinetto, perchè troverete i nuovi di varie misure. Il rischio è di comprarlo troppo corto o magari troppo lungo, così che addirittura l’acqua vi andrebbe fuori…

Il montaggio si fa tutto con i pezzi fornti nella scatola di acquisto. Ghiere, guarnizioni, vite di fermo è tutto fornito col rubinetto. Vi consiglio di  non comprare un rubinetto per la casa: rischia di pesare troppo, ma soprattutto nel caso della baionetta potrebbero non essere compatibili gli attacchi. Se andate come ho fatto io ad una concessionaria di camper, sarete sicuri di acquistare un prodotto giusto. Mi sembra che, guardando la sequenza delle immagini in questi post, ne sia valsa la perna di fare questo lavoro, vero?

   Alla fine non ho più meso le viti per fissare il lavandino: ce ne erano tre lungo il bordo che si unisce al mobile e tre lungo quello che si unisce alla parete. Visto che non era predispsoto per le viti, l’ho fissato solo con del silicone bianco antimuffa. come si vede dalla foto, il bordo liscio è più bello senza le interruzioni delle viti. Il sospetto è che tutte queste viti siano state messe quando è stato fatto il maldestro lavoro di riparazione che ho descritto sotto…

Le uniche due viti le ho messe sotto, a sostenere il lavandino che ci si appoggia con i due lati che fannno angolo; sono nascoste alla vista e svolgono egregiamente il loro lavoro.

Cambiamo il lavandino del bagno – 3

 

   Una volta smontato il lavandino, bisogna togliere anche il mobiletto sottostante. E’ tenuto in posa da 4 viti, svitate le quali viene via agevolmente, come si vede in foto. Notare il tubo nero corrugato: quello è lo scarico del lavandino, mentre i due tubi,  uno rosso e l’altro blu sono quelli che portano acqua, calda e fredda, al rubinetto. Per ordinare il rubinetto nuovo bisogna prima controllare il tipo degli attacchi ai tubi di adduzione. Se li vedete come questo, l’attacco è detto “a baionetta”; in caso diverso sarà a vite. E’ importante controllare prima di ordinare, perchè il rubinetto viene con i tubi nuovi, e devono essere del tipo giusto per i tubi che sono nel camper. Lo scarico, invece, si fissa con una fascetta stringitubo alla piletta nuova. Io l’ho dovuta prendere nuova in quanto pure questa era stata incollata dal “Mago della colla”, così ho battezzato il precedente proprietario. La piletta è composta da due parti: una è quella che si vede a lavoro finito, e si infila nel buco apposito. Uscirà dall’altro lato del rubinetto, quello che non si vede, con un tubo filettato; a questo va avvitato l’altro pezzo, quello che poi connetteremo allo scarico

Cambiamo il lavandino del bagno – 2

 

   Ed ecco la situazione che abbiamo trovato una volta smontato il lavandino. Come si procede? Ho notato che il lavandino era assicurato al mobiletto sottostante con tre viti, coperte da un coperchietto a colore. Svitate quelle, e tagliato il bordo di silicone con un taglierino, il lavandino è venuto via senza problemi. La situazione che avevo era preoccupante. Sebbene non avessi perdite dentro il mobiletto, come detto perdeva un poco, ma veramente poco sul piano superiore del lavandino non mi ero mai accorto di cosa ci fosse sotto. In realtà la cosa era veramente degenerata. In più ho notato che il lavandino nuovo non ha viti di fissaggio, quindi le viti erano state messe dopo la rottura ed il fissaggio del rubinetto fatto mediante incollaggio a fare tenuta delle parti rotte che si vedono. Insomma, un vero “appiccico” o pecionata!

Cambiamo il lavandino del bagno – 1

 

   Partiamo dal lavandino vecchio: come si vede dalla foto il rubinetto, pur funzionante, è rovinato. Ma non si tratta di un fatto estetico soltanto. Da un po’ di tempo aveva evidenziato una leggera, ma costante, perdita d’acqua alla base, quando il rubinetto era in funzione. In più, un leggero cedimento faceva stare il rubinetto un poco in pendenza verso la parete, così che risultava un po’ “appoppato” ovvero guardava verso l’alto sul davanti.

   Il bello è venuto quando ho deciso di cambiare il rubinetto. Andando a vedere sotto il lavandino, pasando dal mobiletto sottostante, mi sono accorto che il piano dove è fissato il rubinetto era rotto, ed il rubinetto era stato incollato per far fare tenuta all’insieme. Quindi non mi è restato che ordinare il nuovo rubinetto ed il nuovo lavandino. Vediamo come procedere.

Ripariamo il pavimento del bagno

 

   Nessun pavimento del bagno, che è fatto di plastica, resiste al calpestio dell’equipaggio. Capita a  tutti prima o poi, ed io avevo cominciato con dello stucco plastico, perchè la fessura si era aperta proprio intorno allo scarico al centro. Ha retto alcuni anni, non dico di no, ma quest’anno si è ripresentata spaccandosi anche sul piano verso il fondo sulla foto. Ed allora è necessitato un intervento più massiccio e risolutivo. Come procedere dunque?

   Pulito bene che abbiamo il piano del nostro lavoro, muniamoci di un foglio di vetroresina e della resina col relativo indurente. Per prima cosa misuriamo e tagliamo il foglio di vetroresina a misura del nostro piano; poi prendiamo alcune striscette di vetroresina e bagnando prima la parte con la resina ed un goccio di indurente andiamo a riparare lo spacco che si è fatto. Non basterà, tuttavia e quindi procediamo a misurare il nostro ritaglio sul fondo del pavimento, ritagliamo con precisione il foro dello scarico, quindi cominciamo a pennellare la resina sul pavimento; quando avremo finito stendiamo tutto il ritaglio e pennelliamo di nuovo senza risparmi, avendo però cura, come si vede in foto, che la nostra vetroresina si attacchi un poco sul bordo, facendo miglior ancoraggio a tutto il foglio. Perchè non basta coprire il solo danno? Perchè la plastica, una volta rotta, o si interviene in modo risolutivo oppure staremo sempre a coprire spacco dopo spacco…

   Lasciamo asciugare per bene il tutto (almeno 24 ore) e, quando sarà indurito per bene procediamo a carteggiare il tutto. Io ho proceduto prima con una carteggiatrice elettrica, sgrossando di molto il lavoro, poi ho passato a mano prima una carta n. 240, carteggiando per bene tutto, comprese le pareti, poi ho rifinito con la carta n. 320 per levigare al meglio. Vi assicuro che è venuto un lavorone.

   Nel frattempo mi sono procurato una vernice prime di colore bianco, mi raccomando che sia idonea per il PVC, sennò non attacca; poi ho preso, per il mio caso specifico, una vernice bianco avorio anche quella per PVC, il tutto in un negozio di prottotti per il bricolage, della catena Bricocenter.

Della verniciatura parlerò nei prossimi post; intanto ho provato la resistenza al peso e vi assicuro che tiene come nuovo. Al prossimo post!