Copricerchi

Ci ho faticato un poco, perché i copricerchi universali possono non adattarsi bene al cerchione specifico del nostro camper. Quelli che avevo prima stavano fermi anche senza fascette, però dai e dai ne ho perso uno. Questi li ho ricomprati, però devono stare su fermati con le fascette, che peraltro avevo già in casa.  Lo stemma Ford l’ho acquistato su Amazon. Ci hanno messo un po’ ad arrivare, ma alla fine eccoli qui; hanno un biadesivo, ma io ho messo anche un po’ di silicone universale per una più tenace aderenza. A me sembra che il lavoro sia venuto bene

Il filtro del gasolio

Pur essendomi recato a comprare il filtro del gasolio con la carta di circolazione del mio camper me lo hanno dato sbagliato. Questo perché di base hanno preso l’anno di immatricolazione del camper e non il numero di telaio. Il mio camper è del 2005 ma è l’anno in cui la Ford ha cambiato il modello del Transit. Quindi mi hanno dato il filtro del successivo Transit e non il mio. La cosa migliore da fare è fotografare il filtro che ha stampato un numero seriale, perché quello vi dice di sicuro la verità. 

 

Eccolo e questo è il numero seriale che definisce in modo univoco il filtro. circa la sua sostituzione è più semplice di quanto potesse sembrare. Basta travasare il gasolio contenuto nel vecchio filtro nel nuovo, avendo cura di travasarlo dal foro superiore, quello che sta attaccato al motore; questo perché se travasate dal foro inferiore trasferirete anche  tutto lo sporco che il filtro è chiamato a trattenere. Travasate sul nuovo filtro fino a riempirlo e quindi assicuratelo in posizione. Questa operazione assicurerà che il motore non pompi aria con conseguente mancata accensione. Lasciate dunque girare il motore al minimo per alcuni minuti ed il gioco è fatto.

Dopo aver cambiato olio motore, filtro dell’olio, filtro dell’aria e filtro del gasolio il mio motore fa le fusa come un gatto. E’ una cosa che consiglio a tutti di fare periodicamente. Noterete anche una riduzione dei consumi

Filtro del gasolio

L’ho già scritto, credo, ma “repetita juvant” è bene ripeterle certe cose. Da qualche anno nei carburanti, per legge, c’è una percentuale di componente “bio”. Non si può scegliere di prenderla, c’è e basta. Questo dai e dai sporca coi depositi il filtro del gasolio; non che si rompa nulla, ma voi andate ad accendere il motore e lui se ne frega: non si avvia. Ve lo dico perché mi è già successo. Siccome il filtro del gasolio costa poco è bene cambiarlo periodicamente. Oggi pomeriggio provvedo. Per il suo montaggio bisogna aver cura di mettere del gasolio nel filtro prima di montarlo o si rischia di far pompare aria al motore, Se non vi sentite pronti per questo andate da un meccanico che ne sa certo più di tutti noi, me compreso

Riparare a costo zero

Un problema che mi trascinavo da anni è questo gancio in plastica che deve trattenere il portabici quando è chiuso. A me dopo un poco non mi ha trattenuto più. Ma non gli avevo dato peso. Quest’anno ero al camper e parlando con un amico mi chiede come mai non tenesse il gancio. Ed allora l’ho tolto e l’ho portato a casa per capire. Mi sono reso conto che ha due spessori sui ganci. Se ne vede uno a sinistra che è grigio ed un altro a destra che è trasparente. Quello di destra mancava e quindi senza spessore non faceva tenuta. Ecco il perché non funzionava. Ho cominciato a pensare: dove trovo questo spessore? Se sono fortunato trovo a comprare tutto il gancio doppio… per prima cosa l’ho lavato bene con acqua e sapone e poi l’ho trattato con un prodotto rinnova plastiche, facendolo tornare nuovo. Poi mi sono messo a cercare in casa finché ho trovato, pensate un po’, una maniglietta di plastica della confezione delle capsule di caffè che compro online.  E’ fatta di plastica morbida ed ultraresistente, Guarda il caso era della stessa altezza che serviva a me. Ce l’ho provata, poi l’ho tagliata a misura e quindi con un po’ di colla cianoacrilica  l’ho fissato ai due estremi, rifilando il taglio a misura precisa. Ecco perché il gancio di destra è di plastica trasparente! Però guardate come regge bene, sembra il suo. Ecco dunque come, con voglia di fare ed un poco di fortuna si può fare una riparazione a costo zero.

Tagliando fai da te

Ieri mattina alle 7 mi sono messo al lavoro cambiando olio, filtro dell’olio e filtro dell’aria, rimboccando alla fine il lavavetri. Non sono operazioni difficili e ci garantiscono che conosciamo la qualità dell’olio che mettiamo. L’unico problema è che dobbiamo assicurarci di avere il posto giusto per smaltire olio e filtro usati. Normalmente ogni città ha un centro raccolta rifiuti, informatevi dove e come si possono smaltire queste cose; io ho fatto così e non ho avuto problemi. Basta procurarsi un contenitore per raccogliere l’olio vecchio che scenderà dalla coppa dell’olio e poi una tanica per raccogliere l’olio ma che si chiuda bene a tenuta, perché dovremo portarla al centro di smaltimento. Una volta che il motore si è svuotato dell’olio vecchio, richiudiamo la coppa dell’olio, cambiamo il filtro dell’olio (occhio che è completamente intriso di olio motore e sporca a guardarlo).

Quindi procediamo a mettere l’olio nuovo ed al termine controlliamo l’asticella che segni i massimo. Ognuno controlli il suo mezzo, si informi di quanto olio tiene e la giusta gradazione per il suo motore; per il filtro basta andare in un negozio di autoricambi con la carta di circolazione del camper e vi potranno dare il filtro giusto. A seconda del tipo d’olio si può anche acquistare in offerta negli ipermercati. Però occhio: il mio Transit, ad esempio tiene 5 litri di olio 5W30. Negli ipermercati si trovano ad ottimo prezzo tanichette da 4 litri, per me non sufficienti e per di più non di quella gradazione. Quindi attenzione, perché l’impianto del motore riguardo all’olio è progettato per lavorare con quel tipo di olio: non dite: “Ma che vuoi che sia se prendo quest’altro: sempre olio é”

E per le plastiche rosse che si fa?

 

   Si lavano bene con acqua e sapone per piatti, per eliminare ogni sporco, quindi si verniciano con un primer per la plastica. Lasciamolo asciugare per un giorno intero, perché poi lo dovremo carteggiare con cartavetra fine. Quando lo avremo senza irregolarità, lo verniciamo a colore ed ecco il risultato. Buono mi sembra, vero?

Ecco cosa dobbiamo affrontare

Già nella precedente foto si può vedere come sia le plastiche che il neoprene (quello nero) abbiano conosciuto tempi migliori.  Anche questo fermo, nel dettaglio, si vede che è stato cotto al sole.  Per quanto riguarda gli altri pezzi, ovvero i bracci che fermano le bici assicurandole al portabici per mezzo della barra trasversale e le cinghiette che tengono ferme le ruote sulle canaline, quelle c’è poco da restaurare: vanno ricomprate. Ma dove si può risparmiare, tipo i terminali delle canaline, di questa stessa plastica come da foto sopra, e questi stessi fermi, le prime si trovano a comprare ma vengono 6€ l’una e me ne occorrono 8 mentre di questi e del neoprene nulla da fare.  Il tubolare in neoprene si compra nei negozi di idraulica. Io ci sono andato con tutto il camper e dopo aver fatto vedere cosa mi necessitava, mi è stato assicurato che hanno lo stesso prodotto solo in pezzi da due metri. Per fortuna un tubolare in neoprene dello stesso spessore e for centrale da 280 mm viene la folle cifra di 3,45€ e me ne avanza tantissimo. Si paglia con un taglierino a misura e si sostituisce sulla barra gettando i vecchi pezzi.

Cominciamo e vediamo il da farsi

Una volta spogliato il portabici dobbiamo pulire le parti di alluminio con aceto e bicarbonato. personalmente ho speso 1,30€ per aceto e bicarbonato e mi sono pure avanzati entrambi. Si fa sciogliere un poco di bicarbonato di sodio in polvere nell’aceto; si genererà una innocua reazione che farà una schiuma abbondante. Intingiamoci una spugna e poi strofiniamo per bene tutte le parti di alluminio. Alla fine laviamo via tutto con abbondante acqua e il portabici sarà lucido come nuovo

Rinnoviamo il portabici

Un portabici esterno ha delle parti in plastica, delle parti in alluminio e delle parti in neoprene. L’alluminio si opacizza, la plastica scolora ed il neoprene si sfalda con il sole fino ad avere una superficie con numerose crepe.

Diamoci pertanto da fare smontando tutte le plastiche. I terminali delle canaline sono messi ad incastro e la barra trasversale è fissata con due fermi in plastica stretti da una vite ed un bullone. Viene facile rimuovere ogni cosa.

 

L’immagine spiega meglio ciò che intendo dire: questo è lo stato del portabici da rinnovare