Il pezzo di ricambio per il bagno è finalmente arrivato. La prossima settimana ho programmato di andare a ritirarlo, perchè il concessionario non è nelle mia città, ma vicino. Nel frattempo sgombro tutto il pensile e mi attivo per vedere come si smonta. Ad una prima ricognizione fatta, dovrebbe trattarsi di quattro viti, due per lato. Altro non si vede , e non è logico che ci siano fermi nascosti, altrimenti come si farebbe a smontarlo? L’unica cosa da ricordarsi è che l’armadietto pensile arriva dalla casa senza lo specchio, e mi devo ricordare di andare dal vetraio prima di montarlo nel camper, perchè sarà più facile portare solo il pensile che poi andare dal vetraio con tutto il camper. E’ anche vero che lo specchio l’ho già cambiato una volta, perchè l’orginale si era rovinato. Però per montare uno specchio occorre un silicone speciale, che peraltro si trova facilmente in commercio, ma non va bene il silicone comune, occorre quello apposta per gli specchi; quello normale col tempo si mangia il rivestimento posteriore dello specchio, facendolo tornare vetro com’è all’inizio. Comprare un tubo di silicone per specchi per metterne quattro gocce e poi tenerli lì inutilizzato non mi piace, preferisco farmi montare lo specchio. Comnunque da qui alla prossima settimana ci penso, perchè alla fine potrei anche riutilizzare lo specchio che avevo, e che è nuovo… Dipende tutto dalla facilità con cui si staccherà lo specchio dal vecchio sportello: se verrà via facilmente, mi conviene comprare solo il silicone per specchi, se invece farò fatica a toglierlo, beh…al diavolo lo specchio e lo prendo nuovo. E’ solo questione di trovare del tempo libero per fare queste valutazioni, il che non è sempre facile…però non bisogna disperarsi, si riesce a far tutto comunque. Bisogna solo aver fiducia in sè stessi e rimanere tranquilli.
Work in progress – Armadietto del bagno
Un camper genera sempre work in progress, perchè vuoi una cosa, vuoi l’altra, c’è sempre da smontare, da pulire, da riparare…come tutto, del resto. Terminata la fase di ricerca dell’armadietto rotto, la richiesta al concessionario di zona, l’invio del bonifico per il pagamento, sono ora in attesa dell’arrivo dell’armadietto, che mi arriverà senza lo specchio. La mia idea è però di metterne uno nuovo, perchè sarò fatto male ma a me, quando una cosa si rompe, preferisco sempre voltare pagina e guardare avanti, voglio chiudere tutto con una cosa che mi ha creato un, seppur limitato, disagio. Si, perchè venivamo dalla esperienza della foratura, dalla ricerca di un posto per fermarci nella notte, e quando sembrava che si fosse calmato tutto, giunti sul lago di Garda, la mattina mi viene giù lo sportello dell’armadietto nel bagno. Ma come puoi non prendertela con la sfiga? Ma poi pensi, l’armadio è di plastica, la plastica è soggetta a rompersi, il camper quando si muove è soggetto a vibrazioni e sollecitazioni se per caso ( caso?) prendi una buca sulla strada… la probabilità che un pezzo in plastica ceda sono elevate. E poi pensi: ma se avessi un camper da 150.000 euro queste cose non succederebbero. Si, può darsi, ma io preferisco pensare che se ho quello che ho va bene così. Perchè diversamente non vorrei vivere. Mi accontento di quello che ho, e, all’occorrenza, riparo quello che si rompe. Avrò piacere di documentare il lavoro passo passo, sperando di poter risultare utile per qualcun altro; non sarà certo un lavoro difficile e nel documentare le fasi di lavoro spero che chi legge possa prendere spunto per realizzare qualche piccolo lavoro anche lui. Tanto siamo molti di più noi camperisti che non abbiamo camper da 150.000 euro, e poi quelli che ce l’hanno, se per caso hanno un problema, vanno in officina e si fanno mettere a posto tutto. Noi, invece, ci rimbocchiamo le maniche.
Non bisogna mai trascurare il frigorifero
Non bisogna mai trascurare il frigorifero. Io stavolta l’ho fatto…sarà stato il caldo, le molte ore di guida che procurano stanchezza oppure la tristezza di aver concluso le vacanze, sta di fatto che al nostro arrivo, nel ripredere questo e quell’altro, mi sono dimenticato di lasciare aperta la porta del frigorifero. E si che lo faccio sempre! Ma purtroppo stavolta no, ed allora, a causa di questa mia deplorevole dimenticanza è comparsa la muffa. Per forza di cose, se spegnamo il frigo che sta lavorando e lo svuotiamo da quanto in esso è contenuto, resterà sempre del ghiaccio e delle piccolissime particelle organiche. Le due cose insiemo,se lasciamo chiusa la porta del frigo, nel giro di pochi giorni producono delle muffe. Non sono particolarmente difficili da levare, ma va fatta una azione decisa.
Ma come pulire il frigo dalla muffa?
Scartiamo subito i prodotti a base chimica, di quelli che comunemente usiamo per la pulizia della cucina; questi prodotti potrebbero lasciare dei residui sulle pareti del frigo, e questo proprio dove successivamente riporremo gli alimenti. Meglio usare del comunissimo, volgarissimo, aceto di vino. Non prodotti a base di aceto, ma proprio l’aceto, che, tra parentesi, costa davvero poco. Aiutandoci con della carta cucina, strofiniamo ben bene l’interno del frigo dopo averci spruzzato un po’ di aceto. Le muffe si staccheranno subito ed il frigo tornerà sia pulito che deodorato. Per quanto possa sembrare strano, dato che l’aceto ha un odore pungente, vedrete che vi deodorerà il frigo che è un piacere. Dopo questa operazione, ed essendoci assicurati che non ci sia più traccia di muffa, lasciamo il frigo spalancato, e facciamogli prendere aria qualche giorno almeno, in modo che possa arearsi ben bene. Se avremo un po’ di pazienza e lasceremo fare, il nostro frigorifero tornerà presto ad essere il nostro compagno di vacanze come prima