Un camper genera sempre work in progress, perchè vuoi una cosa, vuoi l’altra, c’è sempre da smontare, da pulire, da riparare…come tutto, del resto. Terminata la fase di ricerca dell’armadietto rotto, la richiesta al concessionario di zona, l’invio del bonifico per il pagamento, sono ora in attesa dell’arrivo dell’armadietto, che mi arriverà senza lo specchio. La mia idea è però di metterne uno nuovo, perchè sarò fatto male ma a me, quando una cosa si rompe, preferisco sempre voltare pagina e guardare avanti, voglio chiudere tutto con una cosa che mi ha creato un, seppur limitato, disagio. Si, perchè venivamo dalla esperienza della foratura, dalla ricerca di un posto per fermarci nella notte, e quando sembrava che si fosse calmato tutto, giunti sul lago di Garda, la mattina mi viene giù lo sportello dell’armadietto nel bagno. Ma come puoi non prendertela con la sfiga? Ma poi pensi, l’armadio è di plastica, la plastica è soggetta a rompersi, il camper quando si muove è soggetto a vibrazioni e sollecitazioni se per caso ( caso?) prendi una buca sulla strada… la probabilità che un pezzo in plastica ceda sono elevate. E poi pensi: ma se avessi un camper da 150.000 euro queste cose non succederebbero. Si, può darsi, ma io preferisco pensare che se ho quello che ho va bene così. Perchè diversamente non vorrei vivere. Mi accontento di quello che ho, e, all’occorrenza, riparo quello che si rompe. Avrò piacere di documentare il lavoro passo passo, sperando di poter risultare utile per qualcun altro; non sarà certo un lavoro difficile e nel documentare le fasi di lavoro spero che chi legge possa prendere spunto per realizzare qualche piccolo lavoro anche lui. Tanto siamo molti di più noi camperisti che non abbiamo camper da 150.000 euro, e poi quelli che ce l’hanno, se per caso hanno un problema, vanno in officina e si fanno mettere a posto tutto. Noi, invece, ci rimbocchiamo le maniche.