CASO DI EMERGENZA IN UN AMBIENTE SCOLASTICO

                                           CHE COS’È UNA EMERGENZA???                                               È una situazione, un fatto o una circostanza imprevista di pericolo che costringe quanti la osservano e quanti per disgrazia eventualmente la subiscono, a mettere in atto misure di reazione a quanto accade, dirette alla riduzione dei danni possibili ed alla salvaguardia delle persone.

Familiarizzate con le procedure di prevenzione e protezione
ed abituatevi a:

—localizzare  le vie di fuga e uscite di emergenza così come riportato nelle piantine poste a fianco delle porte di ogni ambiente scolastico;

— non ostruire le vie di fuga o le uscite di emergenza;

—disporre i materiali facilmente infiammabili lontani da ogni possibile fonte di calore;

— gettare i fiammiferi e i mozziconi di sigaretta negli appositi cestini solo DOPO esservi ATTENTAMENTE assicurati che siano spenti;

— NON sovraccaricare le prese di corrente;

—leggere e rispettare quanto riportato nelle cartellonistica esposta e nel presente opuscolo;

— tenere in ordine il vostro posto di lavoro in modo tale che non possa rappresentare fonte di rischio;

— NON FUMARE né usare fiamme libere di alcun tipo dove vi è pericolo di incendio;

—segnalare sempre tempestivamente il cattivo stato di apparecchiature elettriche o di prese di corrente;

— segnalare sempre tempestivamente ai docenti o ai preposti qualsiasi fatto che riteniate possa costituire un pericolo, anche quando vi sembra trascurabile.

L’incontro prosegue con indicazioni per affrontare correttamente l’emergenza

Ecco alcuni esempi sui quali coinvolgere gli allievi e farli compilare correttamente i quesiti che vengono posti :

Quando squilla il segnale di pericolo devo:                                                                           1 – Gridare                                                                                                                                      2 – Interrompere immediatamente ogni    attività,mantenere la calma ed ascoltare l’insegnante                                                                                                              3 – Chiamare aiuto

In caso di terremoto devo :                                                                                                          1 – Ripararmi sotto il banco, l’architrave della porta o un muro portante      2 – Uscire fuori subito                                                                                                             3 – Chiamare aiuto

Quando l’insegnante ci dice di uscire :                                                                                    1 – Prima raccolgo  le mie cose per portarle con me                                                  2 – Finisco di fare il compito e poi esco                                                                           3 – Devo interrompere immediatamente ogni attività e lasciare tutto sul banco

Chi deve dare l’ordine di fare la fila e uscire ?                                                                        1 – L’aprifila                                                                                                                                   2 – L’insegnante                                                                                                                        3 – Nessuno: quando sento il segnale devo uscire senza che qualcuno me lo dica

QUESTI SONO SOLO ALCUNI ESEMPI CHE VENGONO ESPOSTI AGLI INCONTRI SULLA SICUREZZA INERENTE AD UNA EMERGENZA


                                                                                                     

 

Il nuovo D.V.R.: strumento di gestione della prevenzione e di miglioramento continuo

Il Documento di Valutazione dei Rischi è stato istituito dal D.Lgs. 626/94 e successivamente arricchito nelle sue funzioni dal D.Lgs. 81/2008. I decreti hanno applicato la direttiva europea sulla prevenzione dei rischi professionali. Dunque il DVR (con denominazioni diverse ma con analoghe funzioni) è un adempimento valido per tutti i paesi della Unione Europea.
Cosa è?
Il DVR è la trasposizione, per iscritto, della valutazione dei rischi resa obbligatoria per ogni datore di lavoro.
Il DVR è obbligatorio per tutte le imprese o associazioni con più di un lavoratore. L’assenza del documento, in caso di controllo degli organismi di vigilanza sul lavoro, può essere sanzionata.
L’analisi e la valutazione dei rischi riguarda “tutti” i rischi che possono nuocere alla salute e alla sicurezza di ogni lavoratore (e le loro interrelazioni) e le azioni tese a ridurli o eliminarli.
Il Documento di Valutazione dei Rischi registra l’analisi dei rischi e le azioni da eseguire per prevenirli (a loro volta sintetizzate e organizzate nel Piano di Azione).
Il DVR non è solo un documento obbligatorio, ma uno strumento di gestione necessario della prevenzione dei rischi.
Questo documento deve essere costantemente aggiornato. In ogni caso deve essere aggiornato in occasione di ogni mutamento importante che modifichi le condizioni di igiene o di sicurezza del lavoro, al fine
di precisare un programma di azione di prevenzione che deriva direttamente dalle analisi e dalle valutazioni effettuate e di determinare il loro livello di efficacia e di attuare le azioni e le buona pratiche per prevenire i rischi.
Il documento deve dunque divenire un vero strumento di prevenzione.
La validità del documento non deriva pertanto da un controllo statico, quanto dalla capacità che la struttura
e le informazioni del documento ha di accompagnare il processo continuo di prevenzione.

                                      I passi del sistema di gestione attraverso il DVR :
La parte più impegnativa e che richiede più competenze professionali è quella iniziale, in cui si pongono le basi per un efficace sistema di gestione.
Il DVR, per essere efficace e divenire uno strumento dinamico, va costruito insieme alle persone dell’azienda in base alle loro competenze e conoscenze.
1) Il primo passo è la costruzione dell’ossatura del documento che è costituita dalla identificazione, all’interno dell’azienda e del suo insediamento, della struttura aziendale (dei luoghi di lavoro, delle fasi di lavoro e dei macchinari e delle attrezzature – unità aziendali);
2) Esame della documentazione aziendale e suo eventuale completamento a partire dalle planimetrie: dichiarazioni di conformità, autorizzazioni (periodiche o meno), procedure di collaudo o controllo (periodici o meno), schede di sicurezza dei materiali predisposte dai fornitori (eventualmente da richiedere se mancanti o non aggiornate o non conformi), manuali operativi, procedure operative e di buona pratica esistenti (da verificare durante l’analisi), metodi e contenuti in essere della formazione e
dell’apprendimento (da verificare durante l’analisi);
3) Questo permette di collocare fisicamente il flusso di produzione nella struttura aziendale e di identificare l’organizzazione del lavoro (le mansioni) che operano;
4) All’organizzazione del lavoro partecipano lavoratori, la cui storia lavorativa va registrata e correlata alle possibili sorgenti di
rischio;
5) Ogni unità aziendale è quindi oggetto di analisi per tutti gli aspetti di rischio intrinseci o prodotti in condizioni di normale attività o che possono
derivare dallo svolgimento del lavoro o ancora che possono relazionarsi alle caratteristiche delle unità più prossime. Nell’analisi si tiene
conto anche dei dati ricavati dal Registro Infortuni, dalla conoscenza o registrazione di eventi potenzialmente pericolosi e dalle indicazioni emergenti dai dati anonimi e collettivi dei controlli sanitari. Ove necessario
si dovrà procedere alla rilevazione di misurazioni ed agli opportuni calcoli di esposizione. Dalla analisi descrittiva ne discende una valutazione che è una espressione ragionata sull’esistenza o meno e sulla natura degli eventuali rischi residui riscontrati;
6) In ogni situazione in cui l’analisi fa presumere possano esistere rischi residui è necessario prevedere azioni correttive: esse possono essere di tipo meccanico, logistico, organizzativo, inerenti l’organizzazione del lavoro, la formazione, le procedure da rispettare e le buone pratiche;
7) Se sono stati individuati rischi residui e sono state quindi definite azioni correttive è necessario definire l’urgenza della loro attuazione (se la mancata applicazioni di misure correttive può avere effetti probabilmente gravi o molto gravi può anche essere opportuno sospendere l’esecuzione di
determinate operazioni o l’uso di determinate attrezzature);
8) Sulla base dell’approfondimento precedente è necessario riesaminare e completare contenuti e metodi della formazione e dell’apprendimento, identificando ciò che è necessario per lo svolgimento di ciascun lavoro, definendo in tal modo un piano formativo a partire dall’assunzione e dal
cambio campione e le carenze esistenti;
9) Sempre su questa base vanno completate e rese funzionali le procedure operative e di buona pratica nei diversi ambiti del flusso lavorativo, da tutti i punti di vista utili per la prevenzione (assunzione e cambio mansione, controlli delle misure di prevenzione, manutenzione, prevenzione incendi e
emergenza, misurazioni) valutandone le necessità di periodicità e di straordinarietà, verificando le difficoltà di traduzione in comportamenti costanti, condensando ciò in un manuale in modo da facilitarne la costante
verifica e il progressivo adeguamento;
10) Si dovrà anche valutare con il medico competente gli eventuali protocolli sanitari definiti in base ai rischi, le procedure di sorveglianza sanitaria e l’applicazione delle cautele che ne possono derivare.
Il risultato del lavoro descritto comporrà il Documento di Valutazione dei Rischi e il Piano di Azione.
                                                                          Metodo:
L’unico metodo efficace per completare questa prima fase che, ripetiamo, è la base fondamentale per il sistema di gestione, è saper unire la competenza della/e persona/e che la sviluppano con l’esperienza e la conoscenza delle persone che operano in azienda. Per meglio spiegare non sarà efficace una analisi dei rischi che non contenga l’esperienza dei lavoratori, né efficace una misura correttiva o una procedura che non venga esaminata e discussa con le persone interessate o che possa, nella pratica, essere ostacolata dal
comportamento di altri settori aziendali.

Il vantaggio di disporre di un sistema informativo come “Sistema Ambiente” aiuta ad essere analitici e a utilizzare bene l’interattività con l’azienda e le
sue persone: seguendo il metodo la ricostruzione della realtà, anche se complessa, fluisce in modo lineare. Per evitare che l’acquisizione dei dati e la loro correzione sia lunga ed in molti casi difficoltosa il sistema dà la possibilità di introdurre i dati in modo progressivo e flessibile, risparmiando molte difficoltà. È poi un vantaggio molto importante
la possibilità di utilizzare l’organizzazione del database ed i suoi archivi per registrare in modo guidato, coordinare e relazionare efficacemente tutti i dati (aumentandone l’efficacia) che diversamente si dovrebbe gestire in modo dispersivo o farraginoso e senza il necessario riferimento alla organizzazione del lavoro.
                                                 Il Piano di Azione dinamico
Il Piano di Azione è un elenco delle azioni correttive ricavate durante l’analisi con l’indicazione della urgenza e della data prevista di
esecuzione. Il Piano di Azione non è però un documento che si
chiude in un cassetto: va costantemente tenuto sotto controllo nelle sue scadenze, deve essere aggiornato qualora le date di effettuazione
dovessero subire una proroga e quando l’azione correttiva ha attuazione (in tutto o in parte).
L’attuazione della misura correttiva dà origine anche ad una integrazione del DVR: va infatti verificato che l’intervento è realizzato (ove
necessario anche con fotografie prima e dopo la sua realizzazione) e soprattutto va verificata l’efficacia dell’intervento: ciò comporta o il
rifacimento della scheda di analisi e valutazione dell’unità in esame (possibile in tempo reale solo con “Sistema Ambiente”) o la stesura di un verbale descrittivo. È certo che dopo l’intervento le condizioni di rischio saranno modificate (e se non sono modificate significa che l’intervento non era appropriato). Va quindi scritta una integrazione al documento, sulla base di un riesame della precedente analisi e valutazione, che memorizzi
l’intervento già compiuto e analizzi e valuti i rischi tuttora residui, prevedendo, se necessario, ulteriori misure correttive.
Ecco quindi che sia il DVR che il PdA verranno arricchiti di elementi di analisi, di valutazione e di azione che si aggiungono o modificano i
precedenti.
Questo processo continuerà fino alla valutazione che non esistono rischi residui (quanto meno prevedibili ma non annullati).
Quando le azioni correttive sono ripetitive (ad es. aspetti di formazione o procedure operative) non sarà sufficiente prendere atto del loro avvio, ma
sarà necessario prevedere una loro verifica periodica con le persone interessate che permetta di comprendere la validità della impostazione o la
necessità di miglioramento.
Anche in questo caso l’utilizzo di uno strumento come “Sistema Ambiente” permette di effettuare il controllo delle scadenze e la registrazione delle
modifiche e degli aggiornamenti con grande facilità e rapidità producendo la documentazione opportuna in tempo reale.
                                   DVR e Modifiche delle condizioni di rischio
Tutte le realtà aziendali si modificano costantemente, oggi molto più frequentemente a causa della flessibilità dei mercati e delle necessità
produttive.
Quando ci sono modifiche che cambiano anche l’organizzazione del lavoro e le condizioni di rischio in modo significativo, è necessario aggiornare
l’analisi e la valutazione del rischio e l’eventuale
                                                               Piano di Azione.
Il mancato aggiornamento può essere considerato come assenza del DVR per quel settore aziendale e quindi sanzionabile.
Ma al di là della sanzione, si inizia ad avere segmenti dell’azienda privi di analisi corretta e gradatamente nel corso dei mesi il lavoro iniziale
che abbiamo compiuto perde la sua aderenza con la realtà in cui dobbiamo gestire la prevenzione.
È per questo che una gran parte delle aziende, dopo aver effettuato l’analisi dei rischi con l’entrata in vigore del D.Lgs 626/94 ha dovuto con il              D.Lgs 81/2008 in pratica rifare il documento da zero.
Il DVR è invece un riferimento costante per tenere sotto controllo e guidare la prevenzione: se l’RSPP non è messo in grado di esaminare preventivamente le modifiche e non procede successivamente a aggiornare gli elementi utili, la gestione della prevenzione diviene rapidamente
una cosa formale e viene percepita dai settori operativi dell’azienda come corpo estraneo.
Ecco dunque la necessità di una integrazione del DVR e se necessario del Piano di Azione o come diretto arricchimento del documento (nel caso si
utilizzi “Sistema Ambiente”) o come verbale di integrazione: sarebbe opportuno che il verbale descrittivo fosse esaminato e controfirmato dai
preposti e dagli RLS interessati. Ciò documenta che l’attività di prevenzione è stata coinvolta nella modifica e l’ha verificata e nello stesso tempo dà
modo alle funzioni di prevenzione di coordinarsi in modo positivo con le altre funzioni aziendali.
Anche in questo caso l’utilizzo di uno strumento come “Sistema Ambiente” permette di effettuare la registrazione delle modifiche e degli aggiornamenti con grande facilità e rapidità producendo la documentazione opportuna in tempo reale.
                                  L’aggiornamento periodico e organico del DVR
In certi paesi europei l’aggiornamento completo del documento è previsto con cadenza almeno annuale.
In Italia, poiché il documento è visto purtroppo unicamente formale, questa esigenza non viene avvertita.
Eppure è un po’ come il bilancio annuale o gli inventari: se la nostra gestione economica e finanziaria non fosse vincolata ad una chiusura e
verifica annuale gli squilibri di gestione sarebbero molto più gravi e diverrebbero rapidamente ingestibili.
                                           Il DVR è invece uno strumento di lavoro:
periodicamente e in modo programmato dobbiamo riprenderlo in mano con tutte le integrazioni che man mano abbiamo fatto e riesaminare tutte le
analisi, i problemi di sicurezza che sono insorti, gli infortuni che sono avvenuti, gli eventi potenzialmente pericolosi che si sono verificati, le
indicazioni elaborate dal medico competente sulla base della sorveglianza sanitaria.
Compiere questo aggiornamento ci permette anche di comprendere gli errori di valutazione che sono stati fatti in precedenza (è proprio questo il senso della valutazione: essere in grado di capire se e perché abbiamo giudicato bene o male una condizione di rischio, seguendo il metodo del
sbagliando si impara) oppure i limiti e le insufficienze di formazione di prassi operative..
Questo permette anche di arricchire l’efficacia del piano di azione e di giudicare quanto ci siamo avvicinati all’obbiettivo di ridurre e eliminare i rischi.
                                                                      Metodo:
Molto più che nella fase iniziale è efficace unire le competenze con l’esperienza dei lavoratori: infatti in questa fase ci troviamo con degli elaborati che possono essere arricchiti e corretti in modo positivo
e costruttivo.
Se preposti e lavoratori interessati hanno la possibilità di verificare e ragionare sulla parte di DVR che li riguarda, fornendo anche proposte,
l’aggiornamento periodico diventa una occasione di adeguamento importante della cultura aziendale.
Si tratta di un processo continuo di miglioramento che è efficace se esiste informazione distribuita.
L’utilizzo di “Sistema Ambiente” permette come sempre in questa occasione di procedere rapidamente all’aggiornamento dei dati, per quanto corposo e di fornire la documentazione opportuna.
Ma la funzione più importante la svolge con le sue funzioni interattive di informazione distribuita e di validazione dei dati.

SISTEMA AMBIENTE

DIGITALIS S.r.l. – Via Belfiore 24 – 10125 TORINO (Italia)                                      Tel 39,011,6688383 e-mail: digitalis@iride.to.it                                                             Contatti: www.sistemaambiente.net/Contatti.htm

metodo analitico                                                                                                                         reports trasparenti per qualsiasi controllo                                                   supporto per la ISO 14000, 18000, 22000                                                               utilizzo in rete, Intranet e Internet                                                                          disponibile in modalità multilingue                                                                            uno strumento per la corretta gestione della sicurezza sul lavoro            l’elaborazione della contabilità e del Bilancio ambientale alla portata di tutte le azienda                                                                                                                      uno strumento per la corretta gestione della sicurezza sul lavoro            l’elaborazione della contabilità e del Bilancio ambientale alla portata di tutte le aziende

                                           UNO STRUMENTO CHE:                                                                   Permette di organizzare i dati in modo più articolato                                         Rende la prevenzione più tecnica e meno burocratica                              Introduce conoscenza nell’azienda

                             PERMETTE DI ESEGUIRE IN MODO GUIDATO :                                     l’analisi e la prevenzione dei rischi lavorativi e di autocertificarla in tempo reale                                                                                                                                       pianificare e documentare le procedure                                                                            gestire la movimentazione dei rifiuti e la Igiene alimentare                              gestire la qualità ambientale e le emissioni di ogni unità aziendale             ottenere automaticamente la contabilità ambientale e elaborare il bilancio del sito e dei prodotti con utilizzatori di lingue diverse

La prevenzione deve essere trasparente e comprensibile a tutti      

                                           IMPORTANTE DA RECEPIRE :                                                          L’autocertificazione è il risultato della registrazione dei dati, non di operazioni di editing

  • Il nuovo D.V.R.: strumento di gestione della prevenzione e di miglioramento continuo
  • Il Documento di Valutazione dei Rischi è stato istituito dal D.Lgs. 626/94 e successivamente arricchito nelle sue funzioni dal D.Lgs. 81/2008. I decreti hanno applicato la direttiva europea sulla prevenzione dei rischi professionali.  Dunque il DVR (con denominazioni diverse ma con analoghe funzioni) è un adempimento valido per tutti i paesi della Unione Europea.
  • COSA E’ IL D.V.R. ?

    Il DVR è la trasposizione, per iscritto, della valutazione dei rischi resa obbligatoria per ogni datore di lavoro. Il DVR è obbligatorio per tutte le imprese o associazioni con più di un lavoratore. L’assenza del documento, in caso di controllo degli organismi di vigilanza sul lavoro, può essere sanzionata.

    L’analisi e la valutazione dei rischi riguarda “tutti” i rischi che possono nuocere alla salute e alla sicurezza di ogni lavoratore (e le loro interrelazioni) e le azioni tese a ridurli o eliminarli.

    Il Documento di Valutazione dei Rischi registra l’analisi dei rischi e le azioni da eseguire per prevenirli (a loro volta sintetizzate e organizzate nel Piano di Azione).

    Il DVR non è solo un documento obbligatorio, ma uno strumento di gestione necessario della prevenzione dei rischi.

    Questo documento deve essere costantemente aggiornato.                                     In ogni caso deve essere aggiornato in occasione di ogni mutamento importante che modifichi le condizioni di igiene o di sicurezza del lavoro, dalle analisi e dalle valutazioni

    Va inserito un programma di azione di prevenzione che deriva direttamente dalle analisi e dalle valutazioni effettuate e di determinare il loro livello di efficacia e di attuare le azioni e le buona pratiche per prevenire i rischi.

    Il documento deve dunque divenire un vero strumento di prevenzione.

    La validità del documento non deriva pertanto da un controllo statico, quanto dalla capacità che la struttura e le informazioni del documento e le informazioni del documento ha di accompagnare il processo continuo di prevenzione.

    Il DVR, per essere efficace e divenire uno strumento dinamico, va costruito insieme alle persone dell’azienda in base alle loro competenze e conoscenze.

    Oltre al S.P.P. , alla stesura del documento debbono partecipare tutte le maestranze, dai dirigenti, dai capi e dagli operai stessi.

    Molto importante è il coinvolgimento dei rappresentanti dei lavoratori che il Dlgs 81/08 indica come RLS, perché anche loro hanno una responsabilità ben definita dalla legge stessa.

    PROTEZIONI DOCUMENTI

  • Protezioni: Chiavi a singoli archivi e records ; oscuramento dati sensibili     Documenti: Aggiornamento in tempo reale, stampe, testi word, tabelle excel, files pdf

    Analisi e Valutazione luoghi, fasi di lavoro, macchinari e componenti             Gestione del rischio chimico – Atmosfere esplosive                              Configurazione Mansioni                                                                                              Schede di Sicurezza Agenti chimici e Prodotti                                                Direttiva Macchina                                                                                                                  Prevenzione e classificazione rischio di Incendio                                                    Rischio in gravidanza                                                                                                                  Servizi e cantieri mobili                                                                                                              Igiene alimentare e Haccp

                                                           PIANO DI SICUREZZA

  • Gestione delle procedure (manutenzioni, prev.incendi, verifiche e misure)Pianificazione e Gestione del Piano di Azione.                                               Registro degli interventi                                                                                           Gestione autorizzazioni, collaudi e verifiche                                                    Registrazione e reports rilevazioni strumentali e misure                        Procedure di Qualità e Registro degli Eventi
  • Gli strumenti di prevenzione dei lavoratori
  • Anagrafica dei lavoratori dipendenti e di aziende in appalto            Storicizzazione della esposizione ai rischi                                                       Gestione assegnazione D.P.I.                                                                         Registrazione degli Infortuni e statistiche                                                                 Calcolo livello equivalente di esposizione(rumore, vibrazioni, agenti chimici)                                                                                                                                             Gestione della Formazione, Informazione, -e-learning                                             Analisi dei rischi ergonomici e della movimentazione dei carichi                        Carico di lavoro in ambiente ospedaliero                                                              Schede di valutazione del rischio da parte del gruppo interessato
  • Gestione Sanitaria
  • Configurazione e pianificazione dei protocolli                                                                Gestione di cartelle sanitarie, analisi cliniche e vaccinazioni                    Cartella di visita di medicina del lavoro ed elaborazione dati biostatistici
  • Gestione dei fattori ambientali
  • Emissioni in atmosfera                                                                                                           Scarichi idrici                                                                                                            Movimentazione dei Rifiuti                                                                           Movimentazione dei materiali                                                                                                Gestione del consumo energetico                                                                                     Modulo Industria Estrattiva                                                                                Configurazione del ciclo dei prodotti e bilancio ambientale per prodotto          Contabilità ambientale automatica e elaborazione del Bilancio ambientale