ERGONOMIA SCOLASTICA – POSTURA

POSTURA SUI BANCHI DI SCUOLA

                                  Corretta postura a scuola, i dieci consigli
Una cattiva postura può contribuire a uno sviluppo inadeguato della muscolatura che sostiene la colonna vertebrale, con conseguente minor elasticità, dolore e a volte atteggiamento di dorso curvo. Proprio negli anni scolastici possono presentarsi patologie della colonna vertebrale come la scoliosi.
La protezione della schiena del bambino si inserisce nel percorso dell’educazione alla salute e alla promozione di corretti stili di vita, primi tra tutti una sana alimentazione e una buona attività fisica. Controllare poi la crescita del bambino e del suo apparato muscolare e scheletrico, dai denti ai piedi, contribuisce a proteggere la schiena e a diagnosticare ed eventualmente trattare precocemente patologie a carico della colonna.
Ecco le dieci regole del Ministero della Salute per difendere la schiena dei più piccoli.
1. Insegnare ai bambini ad assumere una corretta postura appena iniziano ad andare a scuola, sia in posizione eretta che da seduti.
2. Quando il bambino è seduto deve mantenere una posizione dritta della colonna vertebrale. L’altezza di banchi e sedie deve essere proporzionata al bambino che li usa, per evitare una posizione forzatamente curva della colonna vertebrale.
3. Correggere la postura anche quando il bambino utilizza apparecchi elettronici. L’uso sempre più frequente di monitor, videogiochi, tablet anche al di fuori delle ore scolastiche, può favorire una prolungata posizione scorretta e inadeguata.
4. L’attività fisica, fuori e dentro la scuola, è importante, perché nella fase della crescita (in altezza e peso) contribuisce ad allenare la muscolatura del dorso, che sostiene la colonna vertebrale del bambino.
5. Alleggerire gli zaini. Il peso dello zaino non dovrebbe superare il 10-15% del peso corporeo del bambino che lo indossa. È consigliabile scegliere un modello adeguato all’età e al peso del bambino, con bretelle ampie e imbottite, con un rinforzo schienale e una cintura addominale.                          6. Indossare lo zaino in maniera corretta. Il carico deve essere ripartito simmetricamente sul dorso e non su un solo lato: l’asimmetria comporta un carico aumentato per la colonna in atteggiamento posturale non fisiologico. Lo zaino deve aderire alla schiena e le bretelle devono essere ben regolate. Non portare mai lo zaino su una spalla sola o con la parte inferiore troppo scesa sul bacino.
7. Non sovraccaricare i trolley. Anche se dotati di ruote, questi zaini potrebbero rendere necessari movimenti bruschi e sollevamenti, anche se per brevi tratti. Il carico comunque eccessivo per un bambino può provocare strappi e contratture lombari.
8. Educare a un corredo scolastico essenziale. I docenti sono parte attiva nella promozione della salute e della sicurezza dei bambini, anche attraverso l’organizzazione della didattica. Già da qualche anno, le case editrici hanno iniziato a stampare i testi scolastici in fascicoli, proprio per consentire di alleggerire il peso degli zaini, in attesa degli ebook.
9. Prestare attenzione a segnali di possibili problemi alla schiena. Nel periodo tra la quinta elementare e la prima media i ragazzi si trovano in quella fase dell’età evolutiva in cui possono manifestarsi alcune patologie della colonna vertebrale. Si tratta principalmente della scoliosi idiopatitica, del dorso curvo, del mal di schiena (causato a volte da spondilolistesi). Sono patologie poco frequenti per le quali è però necessaria una diagnosi precoce e corretta.
10. L’ingresso nell’adolescenza può rendere difficile l’individuazione del problema alla schiena. Spesso una deformità in ipercifosi della colonna vertebrale viene erroneamente scambiata da genitori e insegnanti per una postura assunta per timidezza.

CORSO INTERNET SICURO

Sono passati oltre 25 anni  da quando internet è entrato per la prima volta nelle nostre case, cambiando le nostre vite.

Dimostriamo che se usato bene internet è sicuro e pieno di potenzialità capaci di semplificarti e arricchirti la vita.

Una rivoluzione che ha portato tanti vantaggi, ma anche tanti dubbi e preoccupazioni.

Sarà sicuro aprire un conto corrente online, usare i social network o utilizzare la carta di credito per fare un acquisto in rete?

Navigando tra le pagine del web metto a rischio i miei dati?

                                                Iniziare al meglio                                  

Sicurezza in rete

Gestire un account Google

Gestire un account Outlook

 Un pc a prova di virus

                                                Cercare nella rete

 Cercare senza paura

 Ricerche di testo

 Ricerche per immagini

  Ricerche per luoghi

Trovare le applicazioni (APP)                                                                                              Internet è una realtà vastissima, in cui, come vedremo nella pagine seguenti, si può trovare davvero di tutto.

Rinunciare a utilizzarlo è impensabile.

E non bisogna nemmeno lasciarsi intimorire.

I metodi per rendere la tua esperienza online serena e sicura ci sono e in queste pagine te ne diamo una panoramica.

L’importante è cominciare con il piede giusto

Le tue informazioni personali

Per gestire i dati del tuo account, fai clic sul tuo nome in alto a destra nella pagina della posta. Verrai indirizzato alla Home page (schermata A), dove sono riepilogati i tuoi dati, a cui puoi apportare alcune personalizzazioni.

Dalle tue info puoi modificare le informazioni di carattere personale, aggiungere o rimuovere una foto e gestire gli account collegati per altri servizi Microsoft (nell’esempio, all’account è collegato anche un profilo Skype e uno per accedere ai servizi online della console Microsoft Xbox).

Dalla sezione Sicurezza e privacy (schermata B) puoi cambiare la password del tuo account, impostare i filtri famigliari, le autorizzazioni per i bambini e limitare i risultati delle ricerche effettuate con il motore di ricerca Bing (almeno finché avrai eseguito l’accesso con un account Microsoft).

Sotto la voce Marketing, facendo clic su Preferenze di marketing per l’account puoi decidere di autorizzare Microsoft a inviare pubblicità.

Sotto la voce Pubblicità facendo clic su Preferenze per la pubblicità puoi decidere di accettare e gestire la pubblicità mirata, cioè quei messaggi promozionali che vengono scelti in base alle informazioni che l’utente decide di condividere con Microsoft.

Infine, da App e servizi puoi autorizzare app e servizi Microsoft a trattare certi dati.

Spostandoti alla sezione Servizi e abbonamenti puoi vedere i servizi in abbonamento attivati e che puoi attivare dal portafoglio di Microsoft. Alcuni di questi (per esempio One- Drive e Skype) hanno una componente gratuita e una a pagamento.

Le modalità di pagamento attive, la cronologia degli acquisti e lo stato del tuo conto sono invece disponibili nella sezione Pagamento e fatturazione

Un pc a prova di virus

Come abbiamo visto, le aziende che gestiscono i servizi online che utilizziamo, in primis la posta elettronica, ci danno una mano per mantenere i nostri dati sicuri.

Ma per poter accedere a internet senza pensieri è fondamentale anche avere un computer aggiornato e protetto, così da prevenire eventuali problemi

Essere presente sui social è una scelta personale, che però non deve essere condizionata dalla paura.

Facebook e gli altri non sono luoghi pericolosi. L’importante è riflettere su quello che si fa ed essere consapevoli delle proprie scelte. Ecco i nostri consigli: stabilisci le impostazioni sulla privacy adatte a te e mantieni il controllo dei tuoi dati personali.

Con Google puoi farlo dalla pagina Informazioni personali e privacy (https://myaccount.google.com/privacy) di Account personale; prima di condividere qualcosa pensa a quale sarà il suo impatto in chi la vedrà; valuta di separare il profilo personale da quello professionale

Quando pubblichi la foto di tuo figlio (sconsigliato!), fai in modo che possano visualizzarla solo gli amici;

Quando qualcuno che non conosci ti chiede l’amicizia, rifletti prima di accettarla;

Rispetta la privacy altrui e, prima di pubblicare contenuti che coinvolgono altre persone, assicurati che siano d’accordo;

Se qualcuno pubblica contenuti in cui ci sei anche tu che non ti piacciono, chiedigli di rimuoverli.

Altri concetti di vitale importanza per la nostra sicurezza per la navigazione in Internet vengono correttamente espletati durante il corso

STORIA DELLA LEGISLAZIONE SULLA SICUREZZA SUL LAVORO IN ITALIA

STORIA – CRONISTORIA LEGGI SULLA SICUREZZA DEL LAVORO

L’INCONTRO SULLA CRONISTORIA DELLE LEGGI SULLA SICUREZZA SI PROPONE DI FAR CAPIRE QUALI SIANO STATE LE DIFFICOLTA’ NORMATIVE A CAUSA DI FORTI PRESSIONI NEGATIVE DA PARTE DI ISTITUZIONI E DATORI DI LAVORO

L’avvento della grande industria e la formazione del capitalismo.

La questione operaia emerge in tutta la sua drammaticità sin dalla nascita del Regno d’Italia.

´Una panoramica sulla normativa attualmente vigente in materia di sicurezza ed igiene negli ambienti di lavoro porta a scomporre tale normativa in due grandi filoni:

´un filone di carattere e portata più generale (Costituzione, ´Codice Civile, Codice Penale)

´un filone più tecnico relativo a particolari situazioni di lavoro´(DPR 547/55, DPR 303/56, DPR 164/56, DPR 320/56)

L’industrializzazione permise un notevole progresso economico, accompagnato però da  un forte aumento del costo della vita, con conseguente crescita della miseria dei prestatori d’opera i cui salari erano insufficienti a soddisfare le più elementari esigenze di vita. Ciò portò i lavoratori all’ineluttabile necessità di associarsi per resistere alla “dittatura contrattuale” degli imprenditori.

Nella prima metà del secolo XIX, l’avvento della grande industria e la formazione del capitalismo determinarono da un lato la divisione tra il capitale ed il lavoro e dall’altro il distacco tra il lavoratore e l’imprenditore. Si delineò, quindi, quel complesso di fenomeni politico-economici individuati nell’espressione “questione sociale”.

I pubblici poteri, intanto, cominciavano ad avvertire l’urgenza di qualche intervento per assicurare più umane condizioni di lavoro. Veniva promulgata nel 1886 la legge di tutela del lavoro dei fanciulli negli opifici industriali, nelle cave e nelle miniere. Nel 1899 veniva assicurata  la tutela della integrità fisica  del prestatore d’opera  con il Regolamento generale per la prevenzione degli infortuni (R.D. 18 giugno 1899, n. 230).

QUESTI SONO SOLO ALCUNI PASSI SPIEGATI NEGLI INCONTRI PRESSO L’UNIVERSITA’ DELLE TRE ETA’ DI BUSSOLENO NEL PIANO DEI CORSI INERENTI ALLA SICUREZZA DEI POSTI DI LAVORO.

SE QUALCUNO FOSSE INTERESSATO A TUTTO IL CORSO, PUO’ CONTATTARMI ED INVIERO’, IN FORMATO PPTX, LE SLIDE.

 

SOSTANZE CHIMICHE PERICOLOSE

                                        CORSO SOSTANZE CHIMICHE PERICOLOSE                                  Il corso si prefigge di portare a conoscenza delle persone che usano o manipolano le sostanze chimiche nell’ambito domestico od hobbistico, quali possano essere i rischi a cui vanno incontro.

In particolar modo si insiste sulla corretta interpretazione dei simboli che ci sono sulle etichette, specificando le modifiche effettuate dalla nuova legislazione sulle figure dei simboli stessi.

                       

 

 

 

 

LA CRONOLOGIA NORMATIVA SULLA SICUREZZA AMBIENTI DI LAVORO

LA CRONOLOGIA DELLE NORMATIVA SULLA SICUREZZA SUL LAVORO L’avvento della grande industria e la formazione del capitalismo.                            La questione operaia emerge in tutta la sua drammaticità sin dalla nascita del Regno d’Italia.

L’industrializzazione permise un notevole progresso economico, accompagnato però da  un forte aumento del costo della vita, con conseguente crescita della miseria dei prestatori d’opera i cui salari erano insufficienti a soddisfare le più elementari esigenze di vita. Ciò portò i lavoratori all’ineluttabile necessità di associarsi per resistere alla “dittatura contrattuale” degli imprenditori.

Nella prima metà del secolo XIX, l’avvento della grande industria e la formazione del capitalismo determinarono da un lato la divisione tra il capitale ed il lavoro e dall’altro il distacco tra il lavoratore e l’imprenditore. Si delineò, quindi, quel complesso di fenomeni politico-economici individuati nell’espressione “questione sociale”.

I pubblici poteri, intanto, cominciavano ad avvertire l’urgenza di qualche intervento per assicurare più umane condizioni di lavoro. Veniva promulgata nel 1886 la legge di tutela del lavoro dei fanciulli negli opifici industriali, nelle cave e nelle miniere. Nel 1899 veniva assicurata  la tutela della integrità fisica  del prestatore d’opera  con il Regolamento generale per la prevenzione degli infortuni (R.D. 18 giugno 1899, n. 230).

´Nel nuovo Regno d’Italia i primi sindacati nacquero come “coalizioni di mutuo aiuto e difesa”, con lo scopo di regolare la concorrenza tra i lavoratori bisognosi di lavoro alleviando le condizioni di inferiorità degli stessi di fronte agli imprenditori.

´Con la costituzione della Confederazione generale del lavoro, nel 1906, prevalentemente orientata verso un socialismo riformista, il movimento sindacale cominciava ad operare per l’elevazione  del proletariato.

´All’entrata in vigore della Carta del lavoro fascista – la quale sancì l’obbligo per gli organi dello Stato di sorvegliare l’osservanza delle leggi sulla prevenzione degli infortuni e la polizia del lavoro – segui l’istituzione dell’Ispettorato corporativo, con il R.D. 28 dicembre 1931, n.1684, che ampliò grandemente il campo d’intervento assumendo la funzione di vigilanza per l’attuazione  di tutta la legislazione del lavoro nelle aziende industriali, commerciali, negli uffici, in agricoltura.

´Significative per la tutela della salute furono la legge 26 aprile 1934, n.653, sulla protezione delle donne e dei fanciulli, con precise disposizioni sul trasporto e sollevamento pesi.

L’INCONTRO prosegue con la spiegazione tramite slide della cronistoria delle leggi dai Savoia al D.Lgs. 81/2008, corretto ed integrato dal successivo D.Lgs. 106/2009, emanato dall’Esecutivo su delega del Parlamento, ha armonizzato, razionalizzato e coordinato la massa di disposizioni legislative che durante mezzo secolo si erano affastellate rendendo incerta l’applicazione puntuale delle misure di sicurezza nei luoghi di lavoro.

 

CORSO SICUREZZA DOMESTICA – Incidenti Domestici

CORSO SICUREZZA DOMESTICA – INCIDENTI DOMESTICI

Il corso si prefigge di elencare tutti i potenziali rischi ed incidenti domestici che ci possono essere in un ambiente domestico e precisamente :

1 – Cosa si intende per incidente domestico

2 – Statistiche sugli incidenti domestici

3 – Riconoscere i rischi domestici

4 – Fattori di rischio individuali

5 – Principali agenti di rischio

6 – Il rischio architettonico

7 – L’emergenza ed i numeri utili da ricordare

L’incidente domestico è caratterizzato da 3 fattori importanti : si tratta di un evento accidentale improvviso determinato da un fattore esterno involontario che si verifica in una abitazione o nell’ambito domestico e che comporta conseguenze temporanee o permanenti sulle condizioni di salute di una o più persone a causa di lesioni di vario tipo.

A chi accadono gli incidenti domestici, le fasce di età più esposte, gli incidenti domestici più frequenti, le attività più pericolose, gli ambienti più pericolosi, cause, condizioni e conseguenze.

Le statistiche indicano un’alta frequenza di incidenti domestici tra i bambini dagli 0 anni ai 5 anni, con prevalenza dei maschi, mentre nelle altre classi di età, le più esposte sono le donne, anche prescindendo dalla eventuale attività lavorativa fuori casa. Con l’avanzare dell’età aumentano le probabilità di incorrere in incidenti domestici, ma in misura doppia per le donne rispetto agli uomini.

I principali agenti di rischio sono :

  • Gli utensili od attrezzi domestici
  • Il fuoco
  • L’acqua
  • L’elettricità
  • Le sostanze chimiche
  • I veleni in casa
  • Il gas

RISCHIO ARCHITETTONICO :

  • Ingresso e corridoi
  • Scale
  • Porte e finestre
  • Balconi e terrazze
  • Cucina
  • Bagno
  • Soggiorno
  • Stanza dei bambini
  • Stanza degli adulti
  • Cantina e garage
  • Parti esterne e condominiali

In casi di un infortunio o di una emergenza, è opportuno conoscere le strutture sanitarie più vicine alla nostra abitazione, gli altri punti facilmente raggiungibili ed avere a portata di mano tutti i numeri telefonici che potrebbero essere utili.

In caso di emergenza,serve avere a portata di mano :

  • una torcia a batteria con batterie di scorta
  • fiammiferi
  • radiolina a batteria, con batterie di scorta, per essere informati sull’evoluzione della calamità, sui comportamenti da tenere e sulla situazione dei soccorsi
  • generi alimentari non deperibili
  • vestiario di stagione e coperte
  • eventuali medicinali specifici

Il kit di pronto soccorso, da tenere in un luogo nuoto a tutti e da rinnovare periodicamente, deve contenere :

  • disinfettanti
  • bende, garze e cerotti
  • tintura di iodio – acqua ossigenata
  • forbici, spille da balia
  • cotone emostatico
  • pomata per contusioni
  • pomata per punture di insetti