Eccoci al calendario lunare di marzo e vediamo quali sono le semine e i lavori da fare tra orto e frutteto durante questo mese.
Oltre alla consuete fasi lunari cerchiamo di tenere in considerazione anche il Sole.
Nel mese di marzo, infatti, è previsto il cambio di stagione segnato dall’equinozio di primavera.
Il mese di febbraio è stato particolarmente anomalo dal punto di vista meteorologico, con temperature quasi primaverili, sopra la media del periodo.
Pioggia e freddo non si sono praticamente mai visti.
Ciò sta creando non pochi problemi alla normale fisiologia delle piante, soprattutto quelle da frutto.
Molte fioritura stanno anticipando i tempi, con il rischio che un eventuale ritorno di freddo tra marzo e aprile, comprometta la produzione di frutta dell’anno.
Il mese di marzo inoltre, si preannuncia molto difficile per il nostro Paese, impegnato a fronteggiare l’emergenza sanitaria del coronavirus, che sta mettendo a dura prova l’intero sistema Italia.
Ad ogni modo, vediamo cosa ci dice la luna per questo mese, dove i lavori tra orto e frutteto saranno molto intensi.
Capiamo come procedere correttamente con le semine seguendo il ciclo lunare, con le scelte di programmazione e progettazione del nuovo orto primaverile.
Le fasi lunari nel mese di marzo 2020
Vediamo come si susseguono le fasi lunari nel mese di marzo 2020, rivolgendo, come sempre, il nostro sguardo alla Luna:
- Il mese di marzo si apre con una fase residua di luna crescente, fino al giorno 8.
- La luna piena questo mese è prevista per il giorno 9, con una superluna che dà il via ad una fase di luna calante (mancante).
- L’ultimo quarto si compie il 16 marzo.
- La luna nuova (novilunio) è il giorno 24 e dà inizio alla fase di luna crescente, fino a fine mese
- Il primo quarto si compie il 1 aprile 2020.
Calendario solare del mese di marzo 2020
Nel mese di marzo cambia la stagione. Precisamente il giorno 20 del mese avremo l’equinozio di marzo che segna la fine dell’inverno e l’inizio della primavera.
Il termine equinozio deriva dal latino aequinoctium=notte uguale. In pratica l’equinozio è il punto della rivoluzione terrestre intorno al Sole, in cui questo si trova allo zenit dell’equatore.
Da ciò ne consegue che nel giorno dell’equinozio le ore di luce e quelle notturne hanno la stessa durata. L’irradiazione solare giunge in maniera perpendicolare rispetto all’asse di rotazione terrestre.
L’equinozio si ripete due volte durante l’anno, per il 2020 le date sono il 20 marzo e il 22 settembre.
Dal giorno seguente all’equinozio di primavera le giornate diventano sempre più lunghe.
La diretta conseguenza è la forte ripresa vegetativa di piante, alberi e fiori.
Altra nota del mese di marzo è il ritorno all’ora legale.
Nella notte tra sabato 28 e domenica 29 le lancette dell’orologio andranno avanti di un’ora. La conseguenza è quella di avere a disposizione un’ora di luce in più. Ma un’ora di sonno in meno.
Le semine in semenzaio di ortaggi a foglia
Durante le fasi di luna crescente, dal 1 all’8 marzo e dal 24 marzo in poi, si possono effettuare le semine di ortaggi a foglia da trapiantare nel terreno in aprile-maggio.
Stiamo parlando di ortaggi quali: insalata romana e canasta, rucola, bietola, scarola, puntarella, indivia, basilico, prezzemolo, sedano da foglia.
Questo tipo di ortaggi, che possiamo seminare utilizzando il semenzaio in polistirolo, hanno un ciclo di semina continuo che si sussegue di mese in mese.
La differenza, nel mese di marzo, è data dal posizionamento del semenzaio.
Nei mesi scorsi vi abbiamo consigliato di sistemarlo in un luogo protetto e riparato dal freddo, o magari in una serra da balcone.
Ora, invece, possiamo progressivamente spostarlo all’aperto. In questo caso dobbiamo attentamente valutare la condizioni pedoclimatiche della nostra zona geografica.
Occhio alle temperature e quindi ai ritorni di freddo, frequenti e temuti in questo periodo.
In linea generale temperature al di sotto dei 5-8 °C nelle ore notturne, ci suggeriscono di mantenere i semenzai in un luogo protetto, o magari di spostarli prontamente al variare delle temperature.
Le semine in semenzaio o vasetti di Cucurbitacee e Solanacee
Nel mese di marzo bisogna iniziare a pensare alla semina di ortaggi di una certa consistenza.
Questi verranno messi a dimora in maniera scalare durante la primavera. In questo caso bisogna valutare il periodo di germinazione del seme e della formazione della piantina che poi andrà trapiantata.
Stiamo parlando di ortaggi appartenenti alla famiglia delle Cucurbitacee, come zucchine e cetrioli, luffa e a quella delle Solanacee, quali pomodori, peperoni e melanzane e peperoncini.
Cucurbitacee
Di solito si parte con le zucchine, che sono tra i primi ortaggi del periodo primaverile-estivo che possono essere messi a dimora all’aperto. Considerate che dal momento della semina una zucchina impiega circa 20-25 giorni per essere formata e pronta per il trapianto.
Quindi se il trapianto nell’orto è programmato per il mese di aprile, il periodo iniziale di luna crescente del mese di marzo è ideale per la semina.
Solanacee
Le solanacee invece, hanno bisogno di più tempo a disposizione, dai 35 ai 45 giorni.
Per questo motivo conviene seminarle con un po’ di anticipo, tenendo sempre presente l’epoca di trapianto prevista.
Ad esempio se la mia zona geografica mi consente di trapiantare i pomodori in pieno campo già nel mese di aprile, bisogna partire nei primi di marzo con la semina.
Se invece bisogna aspettare il mese di maggio (come di solito avviene), conviene aspettare aprile per iniziare a seminare in semenzaio.
Ci teniamo molto a sottolineare questo aspetto, in quanto spesso capita di fare degli errori di programmazione, anticipando o posticipando troppo le semine.
Per questi ortaggi, soprattutto quando operiamo in ambito domestico, un’alternativa al semenzaio in polistirolo è quella dell’utilizzo di piccoli vasetti in plastica, del diametro di 10-12 cm.
In questo modo le giovani piantine avranno più spazio e tempo a disposizione per crescere prima del trapianto. Questo permetterà di correggere eventuali valutazioni errate sui tempi di messa a dimora all’aperto.
La luna per la semina di questi ortaggi è quella crescente.
Semine dirette in luna crescente
Il mese di marzo, dopo aver effettuato i lavori di preparazione del terreno, è il periodo ideale per la semina diretta in campo di alcuni ortaggi quali:
- Ceci
- Lenticchie
- Spinaci
- Fagiolini
Questi ortaggi non necessitano del passaggio in semenzaio. Anche in questo caso il momento migliore per operare è la luna crescente.
Semine e trapianti in luna calante
La fase di luna calante del mese di marzo, dal 9 al 23, è l’ideale per la semina diretta di: patate, carote, ravanelli, barbabietola rossa, sedano rapa.
Sempre con la luna calante e se i terreni sono sufficientemente asciutti, può iniziare il trapianto di porri e cipolle.
Trapianti del mese
Se la nostra attività di semina ha avuto inizio nei mesi precedenti, poiché avete usato il semenzaio protetto, marzo è il mese dei trapianti di tutte quelle piantine che in questo periodo si sono bene formate.
Ad esempio, se abbiamo seminato bietola e insalata tra gennaio e febbraio, marzo è il momento della messa a dimora nell’orto.
Piante officinali e aromatiche in vasetto
Il mese di marzo è quello per eccellenza dedicato alla semina e alla riproduzione delle piante aromatiche e officinali.
Tra queste le più usate sono:
- Salvia
- Menta
- Timo
- Origano
- Lavanda
- Maggiorana
- Aneto
Per la semina di queste piante vi consigliamo di utilizzare i vasetti in plastica con un terriccio fine.
Questo perché si tratta di semi di piante che hanno un lungo periodo di germinazione e che, se seminate a spaglio direttamente nel terreno, potrebbero soffrire la concorrenza delle erbe infestanti.
Marzo è inoltre un ottimo mese per la riproduzione del rosmarino per talea.
La progettazione dell’orto
L’orto primaverile ed estivo per essere sano e rigoglioso deve seguire alcune regole di progettazione e programmazione.
Fondamentali sono le rotazioni colturali e le corrette distanze tra gli ortaggi, soprattutto per chi ha poco terreno a disposizione. Una prima regola fondamentale è quella che sconsiglia di mettere a coltura nella stessa porzione di terreno la medesima cultivar.
Ad esempio, se l’anno precedente abbiamo coltivato pomodori nella porzione di terreno X, sicuramente nell’anno in corso, per piantarli, dovremo scegliere un’altra zona dell’orto.
Altra regola è quella che prevede la rotazione tra solanacee e non solanacee. Le colture appartenenti a questa famiglia botanica consumano molto il terreno, e sono soggette alla stessa tipologia di malattie.
Tra queste citiamo ad esempio la peronospora.
Quindi, ritornando all’esempio dei pomodori, non solo non potrò ripiantare pomodori nella stessa porzione di terreno dell’anno precedente, ma non potrò nemmeno coltivarvi melanzane, peperoni o patate.
Il consiglio in questo caso è di usare quel terreno per una cultivar della famiglia delle leguminose come ad esempio i fagiolini.
Capite bene come già questa limitazione influenzi molto le scelte di divisione fisica del terreno dell’orto.
Altro parametro che influenza le scelte di progettazione dell’orto è quello della conduzione del terreno.
Ossia, se un pezzo di terra, per un certo periodo di tempo, è stato tenuto a riposo, e magari ha usufruito di una buona concimazione organica con il sovescio, per la coltivazione primaverile ed estiva converrà scegliere quella zona per le colture pesanti, come le solanacee o le cucurbitacee.
Quindi riserveremo i terreni più poveri per quelle colture che hanno meno bisogno di apporto di nutrimento organico.
Tra queste, ad esempio, abbiamo le leguminose o gli ortaggi a foglia.
Queste appena descritte sono regole agronomiche di buon senso. Cercheremo di approfondire il discorso di volta in volta parlando delle singole cultivar.
La concimazione dell’orto
A marzo siamo ancora in tempo per concimare l’orto, prima dell’inizio dell’orto primaverile ed estivo.
Si possono ancora usare concimi organici auto-prodotti come la cenere di legna e il compost domestico.
L’ideale sarebbe l’utilizzo di letame animale maturo, ma questo, purtroppo, non sempre è facilmente reperibile.
In alternativa al letame maturo si può usare lo stallatico pellettato, che si acquista in sacchi da 25 kg.
Un’alternativa allo stallatico pellettato e l’humus di lombrico, ideale per concimare in maniera equilibrata particelle di terreno non troppo estese.
E’ molto importante fornire in anticipo il giusto nutrimento alle nostre piante, ammendando i diversi concimi al terreno, nella fase preparatoria.