Concimazione

La Concimazione

La concimazione per un forte apparato radicale e per formare i fiori le piante necessitano di fosforo, per la qualità dei frutti e la resistenza,

il potassio, le piante con parti verdi invece necessitano di un po’ più di azoto.

Aggiungere concimi sbagliati può provocare un apparato radicale più debole, una crescita troppo veloce e una resistenza minore contro le malattie.

Non concimiamo senza pensare, innanzitutto verifichiamo quali sostanze mancano nel terreno.

Innanzitutto sfruttiamo tutte le possibilità dei concimi preparati in casi, solo successivamente, se necessario, utilizziamo concimi minerali.

Se le analisi mostrano una chiara mancanza di uno degli elementi, aggiungiamo il concime minerale necessario.

Se le piante mostrano segni di mancanza di un qualsiasi elemento, lo aggiungiamo con concimi fogliari – questi agiscono più velocemente.

Se le analisi mostrano un’eccedenza di uno degli elementi, non lo utilizziamo nella concimazione per alcuni anni.

Per i concimi acquistati bisogna attenersi alle istruzioni sull’imballo, non superiamo le quantità indicate.

Siamo moderati nella concimazione – una quantità troppo grande danneggia le piante, anche l’ambiente.

Sulla nuova località per il giardino piantiamo innanzitutto le piante per la concimazione verde, vale lo stesso per la nuova zona verde o per la località degli alberi da frutta nuovi.

I legumi quasi non hanno bisogno di concimazione ulteriore, gli ortaggi a bulbo e la verdura a foglia sono mediamente esigenti, i più esigenti sono invece gli ortaggi a frutto, le crucifere, le radici e la verdura a bulbo.

Concimi minerali

Sono dissolubili in acqua e artificiali, si trovano in forma liquida e dura (polveri, grumi).

Troviamo anche concimi fogliari, che agiscono più velocemente, poiché le piante li ricevono dove ne hanno bisogno.

I complessi contengono una miscela di diversi nutrienti, i semplici solo un nutriente.

Lentamente si legano alle particelle nel terreno perciò una concimazione superflua provoca l’ingresso del concime nell’acqua sotterranea.

Concimi organici

Vi fanno parte lo stallatico, il compost, la cenere…

Questi concimi rilasciano i nutrienti lentamente e non danneggiano le acque sotterranee.

Per l’azione di questi concimi è importante che il terreno abbia a disposizione aria, sia umido e vivo.

Concimi organici acquistati sostituiscono bene il letame, ma manca loro la parte di humus permanente che erpica la terra.

Lo stallatico

Basta che concimiamo ogni tre anni, poiché i nutrienti si rilasciano lentamente.

Lo sotterriamo nello strato superiore del terreno perché non emani odori spiacevoli e non perda nutrienti importanti.

Utilizziamo letame che ha riposato per circa 6 mesi.

Nell’utilizzo di letame fresco dobbiamo stare attenti che non contenga animali nocivi e semi di malerbe.

Evitiamo l’utilizzo contemporaneo di calce e letame poiché la calce annulla alcuni effetti positivi del letame.

Il letame di cavallo e bovino hanno una composizione simile, quello dei maiali contiene più potassio e azoto (e meno calcio), quello del pollame, delle pecore, capre e conigli invece è ricco di fosforo e azoto.

È bene conoscere l’agricoltura nella fattoria dalla quale otteniamo il letame.

Il compost

È il modo migliore di concimare – senza spese utilizziamo in un modo utile gli ortaggi e i rifiuti di cucina.

È utile già dopo qualche mese – prendiamo il compost maturp dalla parte inferiore.

Il compost va posto all’ombra (o mezzombra) e in modo tale che durante le precipitazione non vi si accumuli acqua superflua.

La parte inferiore deve essere aperta, tra le tavole dei lati invece deve esserci abbastanza spazio per l’arieggiamento.

Evitiamo le località lungo il confine con i vicini e quelle troppo vicine all’orto perché non diventi rifugio per le lumache e i grillotalpidi.

Sul fondo poniamo un cumulo di rami per permettere la circolazione dell’aria, continuiamo con strati di elementi non troppo spessi: rifiuti misti, stallatico, erba tagliata, terra dall’orto …

Perché si degradi correttamente il compost deve avere una buona circolazione d’aria e deve essere umido (se necessario la annaffiamo), inoltre deve essere consentito l’accesso ai lombrichi.

Sul compost poniamo erba tagliata, erbe, malerba (senza semi), lo stallatico, la segatura, foglie, paglia, carta non colorata, rifiuti di cucina (verdura e frutta, pane, gusci d’uova, bustine da tè …).

Non poniamo sul compost parti malate o ammuffite di piante, rifiuti non decomponibili, rami non tagliati, bucce di frutta (agrumi) chimicamente trattati, malerba con radici, assenzio (scaccia i lombrichi), escrementi di animali domestici e galline, resti di carne o ossa, fiori dai negozi di fiori …

Concimazione verde

È utile sull’orto nuovo o in caso volessimo utilizzare concimi organici acquistati invece dello stallatico.

Piantiamo le piante per la concimazione verde per le aiuole, possiamo tagliarle più volte e utilizzarle come pacciame.

Le piante più adatte per il dissodamento e la circolazione dell’aria nel suolo sono il rafano oleifero e la senape bianca, poiché germogliano velocemente, anche d’autunno, e non svernano – la massa congelata va sotterrata in primavera.

Le piante per la concimazione verde: trifoglio bianco, nero, sotterraneo, persico e alessandrino, incarnato, senape bianca, rafano oleifero, erba medica, ginestrino, grano saraceno, grano, orzo.

Per la concimazione verde nelle serre sono adatti il grano e l’orzo.

Per disinfettare la terra in caso di malattie micofite seminiamo su tutte le aiuole il tagete, la calendola e il nasturzio.

Sull’orto devono esserci sempre un po’ di queste piante.

Dopo i trifogli seminiamo l’anno successivo le crucifere, il peperone, la melanzana, le zucchine, le angurie, i meloni e i cetrioli.

Dopo i trifogli i due anni seguenti non piantiamo legumi.

Per arricchire la terra con azoto utilizziamo trifogli e legumi. Tagliamo le piante e le utilizziamo come pacciame, lasciamo invece le radici nel terreno.

Per aggiungere fosforo aggiungiamo il farinello comune, la portulaca, la vicia e la datura.

Li utilizziamo come pacciame, ma stiamo attenti: si tratta di malerbe perciò non devono ancora fiorire.

Per aggiungere potassio utilizziamo il radicchio, l’indivia, il centocchio comune, il plantago, la vicia.

Per aggiungere il calcio utilizziamo il grano saraceno, il dente di leone, le foglie di melone.

Aggiungiamo il silicio tramite il pacciame di ortiche, banane, gramigna o code di cavallo.

Per aggiungere zolfo utilizziamo ortaggi a bulbo, brassicaceae, il farinello comune e la portulaca.

D’autunno possiamo utilizzare per la concimazione i semi di legumi prima della scadenza del termine di germogliazione e li lasciamo durante l’inverno.

Gli effetti della concimazione verde non si vedranno immediatamente ma in alcuni anni.

Concimi organici acquistati

Controlliamo di quale materiale è fatto il concime.

Se vogliamo un concime di qualità, lo cerchiamo nel catalogo dei preparati rilasciato da organizzazioni di controllo in Slovenia.

Rispettiamo minuziosamente le istruzioni d’utilizzo.

Il loro vantaggio è che sono trattati termicamente e perciò non contengono semi di malerbe o uova di animali nocivi.

Intrugli vegetali

Mettiamo a mollo le parti verdi delle piante per alcuni giorni (finché il preparato non smetta di fare schiuma) per ottenere concimi liquidi.

Rilasciano un odore spiacevole, perciò stiamo attenti dove li prepariamo.

Non vanno preparati in contenitori di metallo.

La parte dura va buttata sulla composta, il liquido invece può essere conservato più a lungo in contenitori chiusi bene al freddo e al buio.

Testiamo il liquido su una parte più piccola dell’aiuola – forse deve essere diluita.

Annaffiamo con gli intrugli di pomeriggio, di sera o nei giorni nuvolosi.

Non annaffiamo sulle foglie, inoltre la terra non deve essere asciutta.

L’intruglio di ortiche (1 kg di piante fresche per 10 l d’acqua) contiene molto azoto e microelementi, possiamo utilizzarlo per tutte le piante, ma è il meglio per le crucifere e le composite.

L’intruglio di consolida (1 kg di piante fresche per 10 l d’acqua) contiene molto potassio e azoto, possiamo utilizzarlo per tutte le piante, annaffiamo una volta alla settimana.

Se mescoliamo ambedue gli intrugli (quando sono già pronti), otteniamo il concime più universale.

Lasciamo l’intruglio di erbe a mollo durante l’inverno e prima della semina primaverile lo utilizziamo per annaffiare l’orto.

Utilizziamo la coda di cavallo, la camomilla, la valeriana, il dente di leone, la maggiorana, le foglie d’aglio/di cipolla …

Possiamo annaffiare anche con l’intruglio compostato: cospargiamo la composta con acqua e lasciamo che le particelle dure cadano sul fondo. L’acqua sarà un concime leggero.

Cenere di legna

Contiene molto potassio e scaccia le lumache, i bruchi e i pidocchi.

D’estate la cospargiamo in quantità moderate intorno alle piante.

È utile soprattutto alle crucifere, alle composite, alle radici e al sedano.

Pacciame di piante

Lo utilizziamo per coprire il terreno perché non sia nudo e con ciò riduciamo i fastidi provocati dal maltempo nonché la risciacquatura.

I pacciami mantengono l’umidità nel terreno e una terra leggera, rallentano la crescita delle malerbe, rilasciano nella terra i nutrienti e sono utili ai microorganismi nella terra.

Devono essere spessi minimo 3 cm, se necessario ne aggiungiamo.

Quando il tempo è umido controlliamo che sotto il pacciame non si accumulino lumache.

Possiamo utilizzare come pacciame la paglia ( 3 cm), l’erba tagliata (asciugata almeno per un giorno, 15 cm), la corteccia ( 7 cm), i giornali (7 strati), la composta, la lana e il cotone.

Per scacciare le lumache utilizziamo il pacciame di sambuco, della senape bianca o della felce boschiva.

Alle crocifere, per prevenire l’arrivo di bruchi e del altica, è utile il pacciame di foglie di pomodoro o assenzio.

Erbe molto profumate (anice, il finocchio …) scacciano le mosche delle piante.

Le foglie di rabarbaro eliminano la malerba e scacciano i pidocchi e il altica.

Concimazioneultima modifica: 2020-04-27T20:07:44+02:00da orto.contadino

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