L’orto autunnale regala tanti ortaggi salutari e buoni da mangiare. Inoltre, è più facile da gestire rispetto all’orto estivo, ma solo se viene preparato con cura e nei tempi giusti.
La preparazione inizia in piena estate, e non bisogna farsi cogliere impreparati. La raccolta degli ortaggi, invece, avviene già a partire dai mesi autunnali.
Quando preparare l’orto autunnale
L’orto autunnale si fa nel periodo estivo. La cosa migliore è che nelle rotazioni colturali d’inizio stagione si sia lasciata una parte del terreno da dedicare solo agli ortaggi autunnali.
Facciamo un esempio pratico:
Se nell’orto ho piantato pomodori, zucchine, melanzane e zucca forse avremo pochi spazi per mettere a dimora piantine dell’orto autunnale. Tutti gli ortaggi appena elencati, infatti, hanno un ciclo colturale lungo, che si esaurisce di solito dopo settembre. Se considerate il tempo per ripulire e preparare il terreno, capite bene che andiamo troppo in là nei tempi.
In campo aperto, infatti, piantare ortaggi a ottobre significa rischiare di non avere abbastanza tempo per far maturare i frutti.
Ad ottobre e soprattutto a novembre, le ore di luce a disposizione sono sempre di meno. La vegetazione cresce in maniera molto lenta, perciò è necessario avere sul campo piante già avviate nei mesi estivi.
Per noi il tempo limite per mettere a dimora le piante autunnali in campo aperto è il 15/20 di settembre. L’ideale è metterle a dimora tra la seconda metà di agosto e la prima settimana di settembre.
Una volta che le piante hanno superato il periodo critico della crescita vegetativa, e le condizioni meteo lo consentono, la loro raccolta si protrae per tutto l’autunno e oltre (diciamo fino a metà gennaio).
Un semplice esempio
Vediamo un esempio del ciclo autunnale.
Una pianta di cavolo verza, dal momento della messa a dimora, necessita di circa 80-100 giorni per la piena maturazione. Se noi decidessimo di piantare il 1 ottobre, dovremmo considerare la fine di dicembre per arrivare a raccolta. Il rischio di gelate e intemperie varie, rappresentano quindi un rischio concreto per la buona riuscita del raccolto. Inoltre, come detto prima, da ottobre a novembre la crescita della pianta è molto lenta. Quindi il ciclo di maturazione potrebbe arrivare anche a 120 giorni, con raccolta in gennaio.
Un consiglio per fare al meglio l’orto autunnale
Per fare al meglio l’orto autunnale, quindi, è opportuno lasciare libera una zona dalle colture estive. Un terreno ben nutrito, che non abbia avuto lo stress della coltura durante l’estate, è l’ideale. Questo anche per preservare la complessiva struttura del terreno, che dopo un intenso ciclo estivo ha bisogno di riposare.
Quali ortaggi piantare in autunno
Veniamo ora all’elenco degli ortaggi che si possono piantare in autunno per avere ottime verdure di stagione.
Innanzitutto ci sono quelli a ciclo breve e medio, quali:
- bietola;
- rucola;
- vari tipi d’insalata;
- radicchio;
- scarola riccia;
- puntarella;
- indivia a foglie lisce;
- insalata valeriana;
- spinaci.
Vi sono poi gli ortaggi autunnali con un ciclo medio-lungo quali:
- rapa rossa;
- carote;
- cime di rapa;
- finocchi;
- cavolo verza;
- cavolo cappuccio;
- cavolfiore;
- cavolo nero;
- cavolo rapa;
- broccolo;
- rafano;
- ravanelli;
- sedano.
Come curare le piante nell’orto autunnale
Le coltivazioni dell’orto autunnale hanno bisogno di meno cure di quelle dell’orto estivo. Ma necessitano comunque di diverse attenzioni.
Innanzitutto, hanno bisogno di una buona concimazione di fondo in fase di preparazione del terreno. Questa si può fare ammendando alla terra del letame maturo, del compost domestico o dell’humus di lombrico.
In secondo luogo, molta attenzione va all’irrigazione. Se stiamo piantando in agosto/settembre è probabile che non avremo precipitazioni naturali. L’acqua però non deve mai mancare all’inizio del ciclo, momento in cui le piante sono più delicate. E’ necessario che sviluppino un robusto apparato radicale. Quindi serve un’irrigazione costante nel primo mese di crescita. Andando avanti con il tempo ci sarà meno bisogno d’acqua, soprattutto considerando l’aumento naturale delle precipitazioni. Ad ogni modo, visti gli attuali cambiamenti climatici è oramai sempre più difficile fare questo tipo di previsioni.
Bisogna poi stare attenti alla presenza di erbe infestanti, soprattutto per le colture a ciclo breve e medio. E’ consigliabile effettuare un buon lavoro di sarchiatura. Infine, per gli ortaggi a ciclo medio-lungo, l’operazione colturale più importante è quella della rincalzatura.
I parassiti dell’orto autunnale
Le piante dell’orto autunnale sono meno soggette agli attacchi di parassiti; questo perché la maggior parte degli insetti, in questo periodo, completa il ciclo di vita ed entra nella fase svernante.
Un insetto da tenere sotto controllo è però la cavolaia.
Il sistema naturale migliore gestire questo parassita è il macerato di foglie e femminelle di pomodoro.
Approfittate dunque della potatura delle piante di pomodoro nel periodo estivo per preparare questo rimedio naturale. Perché vi sarà molto utile nei mesi successivi.
Altri parassiti molto comuni sulle colture autunnali sono le lumache e le limacce.