Semina
La semina diretta è conveniente e semplice, ma il prodotto è tardo e non possiamo controllare le condizioni ambientali;
la coltivazione di piantine permette di controllare l’ambiente e seminare singole piante contemporaneamente, l’acquisto è più semplice, ma anche più costoso.
La resistenza della pianta diminuisce lo stress durante la germogliazione o all’inizio della crescita.
Su una germogliazione di successo influisce l’età del seme, quello giovane contiene una maggiore scorta di cibo.
Dobbiamo provvedere che la pianta spunti velocemente e con meno problemi possibile.
Se vogliamo utilizzare semi vecchi, dobbiamo farlo in condizioni buone e non per le prime semine primaverili difficili nella terra fredda.
Per una germinazione di successo della lattuga, del pisello, delle fave, del ravanello, della rucola la terra deve avere minimo 5°C, per le altre piante almeno 10°C.
In primavera controlliamo la nostra scorta di semi.
Quelli più vecchi di quattro anno vanno buttati via, se le buste sono aperte le buttiamo via.
Testiamo la germinazione del seme: mettiamo più strati di tovaglioli di carta su un piatto e bagniamo con acqua (versiamo l’acqua superflua). Posizioniamo il seme su tutta la superficie uniformemente.
Avvolgiamo il piatto con pellicola alimentare, la luce è importante solo per i semi che per la germogliazione ne hanno bisogno.
Aspettiamo qualche giorno perché crescano le prime fogliette (massimo 10-14 giorni). Perché il seme germogli con successo all’aperto, deve avere le radici e le fogliette.
Possiamo disinfettare i semi mettendoli a mollo per 20 minuti in tè di camomilla (freddo), possiamo accelerare la germogliazione lasciandoli una notte.
Trattiamo i semi con prudenza, conserviamoli in ambiente asciutto, fresco e buio (il calore e l’umidità provocano la perdita di sostanze nutrienti).
Sono nocivi per i semi:
- esposizione al sole (anche i semi in busta sono esposti al sole),
- colpi (in fondo a una busta della spesa pesante …),
- umidità (mentre lavoriamo in orto non poniamo la busta sulla terra).
All’acquisto leggiamo attentamente le informazioni sulla busta.
Dobbiamo stare attenti alla quantità nel pacchetto e all’anno di produzione.
Varietà
Le piante coltivate sono frutto di lavoro lungo dell’uomo che tra le piante selvatiche cercava, selezionava e seminava quelle che più gli andavano bene in un determinato periodo.
Così nei millenni si sono formati gruppi di piante che sono tra di loro totalmente uguali almeno quando si raccoglie il loro prodotto – maturità tecnologica.
I discendenti assomigliano molto ai loro genitori.
Un tale gruppo di piante viene chiamata varietà (oggi per la varietà è importante anche che un tale gruppo di piante sia ufficialmente testato e possieda il certificato delle istituzioni governative che può chiamarsi varietà).
Ibrido
È un fenomeno naturale quando certe volte due piante del tutto non interessanti di una specie danno un buon discendente.
Questo è stato presto sfruttato dall’industria dei semi: hanno coltivato apposta “linee pure” di alcune specie di piante e cercato tali combinazioni che hanno dato buoni discendenti.
La coltivazione di tali piante aiuta a prevenire sorprese, ad ottenere un prodotto maggiore e un’immunità maggiore alle malattie.
Ma si tratta di piante più esigenti e in mancanza di nutrienti o acqua possono non farcela.
A causa della preparazione più complicata i semi sono anche più costosi.
Le buste sono indicate con lettera F1 presso il nome della pianta.
Semina all’aperto
Per una semina di successo sono importanti le seguenti condizioni:
- terra ben preparata (senza grandi pezzi o crosta dopo la pioggia, umida, ma non troppo bagnata – non deve restare attaccata sugli attrezzi),
- profondità adeguata per la semina (2-3-volte più in profondità rispetto allo spessore del seme, d’inverno meno in profondità, d’estate più in profondità),
- temperatura della terra (la temperatura adatta per la germogliazione è indicata nella descrizione delle singole piante oppure sulle buste dei semi, la semina d’estate deve essere all’ombra, di primavera possiamo riscaldare la terra con telo nero),
- distanze tra file e nelle file (secondo le descrizioni delle piante o sulla busta dei semi),
- zappatura e dissodamento della terra (quando la terra dopo una pioggia forte si asciuga abbastanza,e forma la crosta),
- direzione delle file (in direzione nella direzione nella quale più di frequente soffia il vento d’estate, soprattutto quello dopo la pioggia).
La profondità della semina dipende dalla grandezza dei semi.
Le radici, i semi di cipolla, le crucifere e la verdura a foglia va seminata sopra la terra e i semi lievemente ricoperti con un rastrello.
I legumi e gli ortaggi a frutto vanno seminati in buchi profondi 3-5 cm e ricoperti con terra.
Le patate vanno seminate in solchi profondi 10-20 cm e ricoperti con terra. Le cipolle e l’aglio vanno piantati almeno 5 cm in profondità.
Coltivazione di piantine
gli ortaggi da luoghi caldi richiedono una temperatura maggiore per la germogliazione;
- il caldo estivo può essere troppo forte per le giovani piante;
- semi gracili in terra cattiva, pesante, non germogliano bene;
- in un ambiente controllato i semi si sviluppano più semplicemente in una piantina forte chedà prodotti migliori;
- prezzo dei semi (minore consumo di semi);
- possiamo coltivare piantinequasi per ogni ortaggio
Possiamo seminare i semi in semenzai e trapiantarle (picchettare) di seguito in vasetti più grandi, oppure possiamo seminarli direttamente in campo (senza picchettare). I contenitori dell’anno scorso vanno sterilizzati con acqua bollente, in fondo devono avere un buco perché l’acqua superflua scorra via.
Se li seminiamo in vasetti grandi otteniamo piantine con pane di terra della radice.
Se invece picchettiamo in serre, le piantine prima del trapianto vanno sradicate – tali piantine senza il pane di terra nella radice smettono di crescere per un po’, perciò il raccolto avviene più tardi.
Seminiamo più semi contemporaneamente perché non tutti i semi germogliano.
L’ambiente non necessita di luce ma di una temperatura più costante possibile.
Quando il seme germoglia, spostiamo immediatamente il tutto alla luce.
Se necessario diradiamo le piante germogliate.
In alcuni casi picchettare va bene (gli ortaggi a frutto sviluppano un apparato radicale migliore), in altri no.
Se picchetteremo, non abbiamo bisogno di una terra con molti nutrienti, perché le piante vi rimarranno per breve tempo.
Picchettiamo quando le foglie di germogliazione sono in posizione orizzontale.
Acquisto di piantine
A cosa dobbiamo stare attenti all’acquisto:
- alla qualità: foglie omogenee di colore verde scuro, le foglie delle piantine di una varietà devono essere tutte dello stesso colore (foglie più chiare appartengono al pomodoro e ai peperoni con frutti gialli e ad alcune varietà di cavolo);
- compriamo dove conosciamo la qualità delle piantine (buona cura e resistenza);
- controlliamo se l’apparato radicale sia forte (radici chiare e ben cresciute);
- è meglio che le piante siano più piccole e con un apparato radicale più ramificato invece che l’opposto;
- controllo delle foglie (soprattutto inferiori), che non soffrano di malattie o non abbiano animali nocivi ;
- controlliamo che le piante non siano troppo tirate (grande distanza tra foglie, ad eccezione di alcune specie di lattuga che sono tali di per sé);
- le piante acquistate presto, indipendentemente dal tempo, vanno sempre poste fuori in un luogo riparato dal vento (adattamento alle condizioni esterne);
- alta umidità dell’aria e troppo annaffiamento sono i nemici maggiori delle piantine, perciò arieggiamo ogni giorno, quando le temperature sono sopra 0°C;
- possiamo acquistare anche piantine innestate che hanno un apparato radicale migliore – un tale acquisto è sensato soprattutto in caso di angurie, meloni e pomodori.
Cura delle piantine e trapianto
Per la germogliazione abbiamo bisogno di temperature più alte, poi spostiamo il tutto in un ambiente più freddo per ottenere piantine forti. Vanno annaffiate con spruzzatori .
Fino alla picchettatura le piante non necessitano di concimazione, dopodiché possiamo.
Prima del trapianto all’aperto rafforziamo le piantine: 10 giorni prima le lasciamo durante il giorno davanti ad una finestra aperta, tranne in caso la temperatura esterna sia al di sotto di 0°C, 3 giorni prima del trapianto invece gli ambienti devono essere aperti anche durante la notte.
Le piantine acquistate sono già rafforzate, non dobbiamo metterle in un ambiente chiuso.
Trapiantiamo in terra umida e non sotto il sole forte (meglio di sera). Durante il trapianto facciamo un buco profondo almeno quanto è lunga la radice.
Gli ortaggi a frutto (pomodoro e melanzana) durante il trapianto vanno piantati un po’ più profondi, poiché sullo stelo sviluppano radici laterali.
Gli altri ortaggi vanno piantati nella stessa profondità (è importante soprattutto per il sedano rapa, la lattuga, l’indivia e il radicchio).
Per le piantine innestate, il punto d’innesto deve essere sempre sopra la terra sennò fa le radici.
Non dobbiamo essere precipitosi con il trapianto degli ortaggi a frutto, poiché hanno bisogno di terra calda, la terra fredda blocca la crescita.
Dopo il trapianto bisogna annaffiare bene le piante e provvedere finché le radici non crescono oltre il pane di terra (circa 10 giorni).
I cetrioli, le zucchine, i meloni e le angurie non sopportano la picchiettatura, ma possiamo formare un forte apparato radicale riempiendo il vasetto di terra solo fino alla metà, uno o due giorni dopo la germinazione (quando la pianta cresce) aggiungiamo la terra fino al bordo.