Articolo fatto in ottobre, 2020


La Cellula Eucariotica

La Cellula Eucariotica


Postato Da on 18 Ott, 2020

La Cellula Eucariotica_parte due 

Lisosomi, proteasomi e perossisomi: demolizione e riciclaggio.

Tra le vescicole che vengono prodotte dell’apparato di Golgi ci sono i lisosomi; essi racchiudono gli enzimi coinvolti nelle razioni di idrolisi. La funzione dei lisosomi è quella di demolire le molecole complesse.

Demoliscono liquidi, carboidrati e proteine → i materiali vengono liberati nel citosol (parte liquida del citoplasma) per poi essere riutilizzati dalla cellula.

I globuli bianchi che attaccano i batteri, appena catturati, vengono racchiusi in vacuoli con i quali si fondono i lisosomi.

I cloroplasti: fabbriche cellulari di glucosio.

Gli autotrofi fotosintetici catturano l’energia radiante del sole e la trasformano in energia chimica immagazzinata in molecole organiche (la fotosintesi) per fare tutto questo c’è bisogno di speciali pigmenti, il più comune la clorofilla.

Negli organismi eucarioti la fotosintesi ha luogo solamente quando le molecole di clorofilla sono inserite nel cloroplasto. Questo sistema di membrane forma un sistema di sacchetti appiattiti e collegati chiamati tilacoidi, immersi in una sostanza gelatinosa chiamata stroma, le pile di tilacoidi formano i grani. Nello stroma può avvenire la sintesi luminosa.

I mitocondri: fabbriche cellulari di energia.

Tutte le cellule eucariotiche possiedono i mitocondri. I mitocondri hanno il compito di far respirare la cellula e ricavare energia, utilizzata per “ricaricare” le molecole di ADP in ATP. Hanno un proprio DNA e la loro riproduzione è indipendente.

La membrana cellulare.

È costituita da due strati di molecole fosfolipidiche (disposti con le code verso l’interno). Sono presenti in piccola parte anche i glicolipidi, nelle cellule animali anche gradi quantità di colesterolo. Contiene anche numerose molecole proteiche, alcune di esse note come proteine integrali di membrana attraversano tutto lo spessore della membrana sporgendo da entrambi i lati. Sul lato citoplasmatico si trovano altre molecole chiamate proteine periferiche di membrana che aderiscono ad alcune proteine integrali sporgenti.

In molte cellule, lo strato esterno è particolarmente ricco di glicolipidi.

Sul lato esterno della membrana, ad alcune proteine integrali, dette glicoproteine, sono legate corte catene di carboidrati; costituiscono un rivestimento di carboidrati sulla superficie esterna. I carboidrati hanno un ruolo importante nell’adesione delle cellule e nel riconoscimento delle molecole che interagiscono con le cellule (ormoni, anticorpi e virus).

Trasporto passivo.

Processo automatico, niente energia

Diffusione semplice.

Se versiamo alcune gocce di colorante nell’acqua, piano piano l’acqua si colorerà; questo dipende dal gradiente di concentrazione, dalla temperatura, … per fare tutto questo non c’è bisogno di energia.

Diffusione facilitata.

Molecole più grandi che si muovono secondo gradiente utilizzano delle proteine canale

  • Proteine di trasporto

es.: amminoacidi, zuccheri.

  • canali ionici

strutture cilindriche, permettono il passaggio degli ioni (NA+, K+, CA++)

Trasporto attivo.

Proteine di trasporto

Consumo di energia (ATP). Le molecole si muovono contro gradiente e hanno bisogno di pompe.

Trasporto mediato da vescicole.

Il trasporto di grandi materiali avviene attraverso la formazione di vescicole tale processo si chiama endocitosi ed è sempre attivo anche radiente, perché per formare vescicole si consuma energia.

Endocitosi: pinocitosi= cellula che beve

fagocitosi= cellula che magia (stato solido) amebe (inglobare)

INFO:

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Ti sei Perso l’articolo dove parlavamo della cellula ecariotica parte uno cliccla qui per vederlo: la cellula ecariotica parte uno

Spero che questo riassunto sia stato di tuo gradimento. Per qualsiasi domanda o modifica non esitare a chiedere ti risponderò subito.

Buono studio da Mappe e Relazioni.

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La CELLULA EUCARIOTICA

La CELLULA EUCARIOTICA


Postato Da on 18 Ott, 2020

La Cellula Eucariotica_parte uno

Il nucleo.

Nelle cellule eucariote risulta più visibile il nucleo, molto spesso sferico, circondato da una membrana nucleare costituita a sua volta da altre due membrane, ognuna è formata da un doppio strato di fosfolipidi. Le due membrane in alcuni punti si fondono insieme creando piccoli pori nucleari, qui avviene il passaggio di sostanze tra il nucleo e il citoplasma. Il nucleo contiene gli acidi nucleici, molecole che portano le informazioni ereditarie. Gli acidi nucleici si trovano sotto forma di cromatina, una massa di sottili filamenti, quando la cellula è in fase di divisione, all’interno del nucleo i filamenti si avvolgono su sé stessi: i cromosomi.

Nucleoli: sintetizzato il DNA-ribosomiale

All’interno del nucleo si può individuare una parte detta nucleolo, dove vengono assemblati piccoli organuli sferici: i ribosomi.

Il citoplasma.

Il citosol è la parte fluida del citoplasma, contente i ribosomi ed è anche una soluzione concentrata di ioni (come amminoacidi, zuccheri e ATP) e di grosse proteine. Fuori dalle cellule la maggior parte di questi soluti si trova con concentrazioni molto più basse.

Nelle cellule eucariote circa metà del citoplasma è occupato da piccoli organuli.

Il citoscheletro: sostegno strutturale e motilità.

Dentro al Citosol la maggior parte di organuli non ha la libertà di movimento perché sono ancorati ad una fitta rete di filamenti proteici che formano il citoscheletro.

Le fibre del citoscheletro mantengono la forma della cellula e tengono gli organuli all’interno; consentono pure il movimento alla cellula.

Sono stati identificati, i principali costituenti del citoscheletro, tre tipi diversi di filamenti: microtubuli, filamenti intermedi e filamenti di actina.

  • I microtubuli, i più grossi, sono dei tubi lunghi e stretti assemblati da due differenti tipi di subunità proteiche globulari, la tubulina α e tubulina β che si uniscono formando dimeri (molecole formate dall’unione di due monomeri). I microtubuli determina la posizione degli organuli e aiutano a dirigere il movimento sia degli organuli sia delle vescicole.
  • I filamenti intermedi sono composti da proteine fibrose. Non chiara la loro funzione, ma, oltre a mantenere fissa la struttura cellulare sembrano essere resistenti alla tensione; ne troviamo il grande quantità nelle cellule della pelle.
  • I filamenti di actina sono sottilissime fibre formate da molecole di una proteina globulare, l’actina (proteina più abbondante in molte cellule animali. Oltre al ruolo che hanno nel citoscheletro, essi partecipano al movimento della cellula stessa.

Vacuoli e vescicole: sostegno e trasporto.

Molte cellule eucariote contengono strutture dette vacuoli (è una cavità citoplasmatica delimitata da una membrana fosfolipidica e contenente acqua e soluti).

In alcuni protisti è presente un altro tipo di vacuolo: il vacuolo contrattile; ha la funzione di espellere l’acqua in eccesso.

Le vescicole (si trovano in tutte le cellule eucariotiche metabolicamente attive) funzione principale è il trasporto.

Ribosomi e reticolo endoplasmatico: sintesi di proteine e lipidi.

I ribosomi sono le strutture in cui vengono uniti tra loro gli amminoacidi per costruire le proteine. Queste strutture prive di membrana sono costituite per due terzi da RNA e per la restante da proteine.

Il reticolo endoplasmatico è costituito da un sistema di membrane che formano la cavità appiattite. Due tipi di reticolo endoplasmatico: rugoso (attaccati i ribosomi) e quello liscio (senza ribosomi).

  • Reticolo endoplasmatico rugoso (RER) è collegato allo strato esterno della membrana nucleare, la funzione è quella di sintetizzare le proteine.

  • Reticolo endoplasmatico liscio (REL) è abbondante nelle cellule specializzate nella sintesi o nel metabolismo (sintetizzare i fosfolipidi indispensabili alla costrizione di tutte le membrane della cellula), per esempio nelle cellule che danno origine agli ormoni steroidei. Altro compito importante demolizione sostanze tossiche (alcol).

Apparato di Golgi: elaborazione, imballaggio e distribuzione.

Ogni apparato di Golgi è costituito da quattro o più sacchi appiattiti, chiamati cisterne, disposti in pile.

Funzioni: ricevere le vescicole da reticolo endoplasmatico rugoso, di rielaborarle i contenuti di tali vescicole e di inglobare i prodotti finali in vescicole di trasporto per convogliarli le altre parti della cellula e, soprattutto, verso la superficie cellulare; quindi, in poche parole l’apparato di Golgi è un centro di elaborazione, imballaggio e distribuzione.

I prodotti più importati sono: quelli destinati alle membrane della cellula e degli organuli.

All’interno dei sacchi avviene l’assemblaggio finale dei carboidrati con le proteine (glicoproteine) e con i lipidi (glicolipidi). L’apparato di Golgi elabora e imballa i materiali che vanno portati fuori dalla membrana cellulare.

 

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