Fonte: turtledove.wikia.com |
Ho letto per la prima volta di Fra’ Marco da Nizza nello stesso romanzo storico – una lunga saga sul Texas – in cui ho appreso di Cabeza de Vaca. Va da sé che mi ha colpito molto sapere di un personaggio nato non lontano dalle mie parti.
Fonte: ww.psi.edu |
Fra’ Marco, disgustato, cercò ed ottenne altre incombenze, che lo portarono in Messico e che gli fecero passare gli ultimi anni della sua non lunga vita in diverse avventure e contingenze, non tutte di facile lettura e non semplici a riassumere. Il Viceré, in seguito ai racconti delle peripezie di Cabeza de Vaca, lo mandò in una spedizione a nord, attuale New Mexico, alla ricerca delle sette città d’oro (Cibola).
La fallace convinzione di averle intravviste fu la premessa alla sua partecipazione al famoso viaggio di esplorazione di Coronado, concluso con un fallimento di scopo, attribuito di conseguenza a Fra’ Marco.
Le fonti attestano che questo frate francescano (di cui ci rimangono solo i titoli delle sue diverse opere e, oltre quanto già detto, una sola lettera) rimase incantato dalla bellezza di quelle terre, al punto da dedicarle a San Francesco. Non era certo così per i conquistadores che un mito certo lo inseguivano, ma era solo quello di El Dorado nelle sue tante varianti.
Vennero coinvolti quasi tutti, però, crudeli avventurieri e uomini di religione, con gli scarsi mezzi dell’epoca in avventure incredibili, che furono anche – contraddizioni della Storia! – grandi tappe delle scoperte geografiche.
La firma di Fra’ Marco da Nizza nel Canyon di Gila – Fonte: Wikipedia |
A me, poi, sembra di ricordare che, nel romanzo citato all’inizio, di Fra’ Marco si mettano in evidenza anche azioni umanitarie compiute a favore degli indiani nelle zone più meridionali dell’attuale Texas. Il che porta a gettare un po’ di luce sulle missioni francescane, i cui componenti, almeno in una fase iniziale, dimostrarono, mentre già realizzavano le singolari costruzioni viste in tante pellicole western, qualche sprazzo di umanità verso i nativi.