Due sommesse parole e qualche fotografia circa la passione di un tempo per il ciclismo

Nizza- Genova del 20 marzo 1960 in transito sul cavalcavia di Nervia a Ventimiglia (IM)

Faccio seguire piccole note sulla mia passione, del bambino e dell’adolescente che fui, per il ciclismo professionistico, certo, a questo dunque, di un tempo molto passato, passione i cui echi compaiono spesso sui miei blog: in una pagina del sito tutto ciò meritava una sorta di punto fermo.

La Parigi-Roma, in effetti una Parigi-Nizza, che nel 1959, in via straordinaria si era allungata sino alla Città Eterna.  E fece tappa a Ventimiglia (IM): mio padre con mia grande emozione mi aveva portato a vedere l’arrivo. Wikipedia parla, invece, più tecnicamente di una Mentone-Roma ad inviti, prolungamento una tantum della classica corsa francese a tappe di marzo. Ma quella volata di gruppo a Ventimiglia io la ricordo benissimo.

Nizza-Genova del 1 marzo 1964 mentre il gruppo attraversa il ponte sul torrente Nervia tra Ventimiglia e Camporosso.

Genova-Nizza a Bordighera il 16 marzo 1961.

Il Giro d’Italia a Diano Marina (IM). Quel giorno io non c’ero, come non c’ero in altre occasioni in cui mio padre scattava queste immagini.

Discesa del cavalcavia di Nervia per il Giro d’Italia, tappa Torino-Sanremo del 21 maggio 1961, vinta dal velocista spagnolo Poblet.

Due sommesse parole e qualche fotografia circa la passione di un tempo per il ciclismoultima modifica: 2019-10-01T13:16:56+02:00da maini.adriano