“Widows – Eredità criminale” un thriller tutto al femminile che lascia col fiato sospeso
Titolo: Widows – Eredità criminale
Titolo originale: Widows
Regia: Steve McQueen
Soggetto: Dalla serie televisiva Widows (anni ‘80)
Sceneggiatura: Steve McQueen, Gillian Flynn, LYnda La Plante
Musiche: Hans Zimmer
Produzione Paese: UK, USA, 2018
Cast: Viola Davis, Michelle Rodriguez, Elisabeth Debicki, Cynthia Erivo, Colin Farrell, Brian Tyree Henry, Daniel Kaluua, Jacki Weaver, Robert Duvall, Carrie Coon, Liam Neeson, Manuel Garcia-Rulfo, Jon Bernthal, […]
I nostri mariti non torneranno! Siamo sole! dice Veronica (Viola Davis), ad Alice Gunner (Elisabeth Debicki) e a Linda Perelli (Michelle Rodriguez) anche loro rimaste vedove, dopo che i rispettivi mariti sono rimasti uccisi dalla polizia in seguito ad una rapina. Ed aggiunge Mio marito mi ha lasciato i piani per il prossimo colpo, mi serve una squadra per realizzarlo! … La cosa migliore da fare è essere noi stesse! … Perché nessuno pensa che abbiamo le palle per andare fino in fondo!
Dialoghi e azioni, tutti al femminile, che evidenziano come le donne anche quando rimangono sole o perché vedove (windows), come nel caso del film, o abbandonate dai rispettivi mariti, acquistano il vigore necessario per reagire alla situazione sfortunata e spiacevole in cui si sono venute a trovare. Così come sostiene lo scrittore inglese Chris Bradford nel romanzo Young Samurai: Chiunque può arrendersi, è la cosa più semplice del mondo. Ma resistere quando tutti gli altri si aspettano di vederti cadere a pezzi, questa è la vera forza. È questo che dimostrano le tre vedove orientate e risolute a risolvere il loro problema che altrimenti le porterebbe a morte sicura.
Al di là del racconto e dei suoi risvolti imprevedibili e fluidi che fanno presa sullo spettatore, il regista utilizza questo film per descrivere, realisticamente con sagace sottigliezza e attraverso un mescolamento eterogeneo delle diverse situazioni che si vengono a presentare, i pochi pregi ma soprattutto i gravi difetti della società americana attuale, quali l’uso incontrollato e indiscriminato delle armi da parte dei cittadini, il sacrificio dei valori umani fondamentali per fini reconditi, le uccisioni gratuite commesse dalla polizia al minimo sospetto infondato, il ricatto psicologico e fisico ma anche il riscatto, la violenza assurda e il comportamento cinico dei criminali, l’assenza di significato della vita, le compromissioni politiche e tutto il marcio che c’è dietro: le correlazioni tra politica e crimine, tra potere politico e potere religioso, la strategia populista per ottenere il consenso, e l’apprezzamento della donna continuamente vilipesa e violentata dall’uomo, e così via. Tutto in assenza di quei valori antropici che conferiscono dignità e onore all’essere umano, uomo o donna che sia.
Steve McQueen, premio Oscar 2014 per il Miglior film 12 anni schiavo, dimostra la sua verve artistica e la sua interpretazione della società nel racconto drammatico che questa volta mostra in un thriller che lascia col fiato sospeso, perfetto nella scenografia e nell’uso delle musiche ceh ben si adattano al susseguirsi delle azioni.
Il film è stato presentato Al Toronto International film Festival 2018
Filmografia
Hunger (2008), Shame (2011), 12 anni schiavo (2013).
Francesco Giuliano
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