Come rinasce un viaggiatore

Ecco la nuova edizione del mio primo libro “Come rinasce un viaggiatore. Piccole correzioni e un nuovo formato per adeguarlo alla collana “In viaggio” .

Inizio anni ’90. Un uomo e la sua Montagna, quella con l’iniziale maiuscola, quella che lui stesso vede da casa: il Monviso. Poi la scalata. Poi il volo nel vuoto. Poi una gamba strappata dal corpo. Poi l’ospedale: un calvario di anni e interventi. Poi quel pensiero, che la vita potrebbe finire anche lì, oltre un davanzale: un secondo volo nel vuoto, stavolta l’ultimo.                                                            La fine dunque? Non esattamente. Non per Carlo.                                                                          Carlo si rialza, inizia a girare il mondo, in bicicletta e non solo; in più, dopo quasi trent’anni da quel momento, mette su pagina il suo dolore, e ci fa toccare con mano cosa siano forza e ottimismo. Carlo parte e ci narra della sua Italia, di un giro del Monte Bianco, delle tante volte a Santiago de Compostela, del Nepal.       Un vero libro di viaggio non è mai solo un libro di viaggio, e Come rinasce un viaggiatore, infatti, è la testimonianza di una vita, di come si possa realmente riadattare la propria esistenza dopo un evento traumatico: rinunciando a qualcosa, certo, per continuare però a perseguire gli stessi obiettivi. L’obiettivo di viaggiare, appunto. L’obiettivo di vivere felice. L’obiettivo di risalire quella Montagna e sentirla amica.

I Presepi di Carlo

Il presepe, o presepio, è la rappresentazione della nascita di Gesù, ha origine da tradizioni antiche e medievali; l’usanza di allestire il presepe in casa nel periodo natalizio, inizialmente italiana, è ora diffusa in tutti i paesi cattolici del mondo.

Per me sta a significare sinonimo di “Famiglia”

Ne ho realizzati tanti e in materiali e legni diversi