LIBRERIA VITANOVA. Martedì 18 febbraio 2020 ore 18,00: Giacomo Casaula “Scie ad andamento lento”

Martedì 18 febbraio 2020 alle ore 18,00 nella libreria Vitanova (Napoli,  viale Gramsci, 19) presentazione del saggio di Giacomo Casaula “Scie ad andamento lento” (Mea). 
Dopo l’introduzione di Piero Antonio Toma, ne parleranno con l’autore l’attrice Annamaria Ackermann, che firma anche la prefazione  e che leggerà alcuni brani del libro, il vicecaporedattore del Mattino Gino Giaculli e la giornalista tv Anna Copertino.  Interventi del musicista Davide Trezza.
Risultato immagini per Giacomo Casaula “Scie ad andamento lento”“Stefano De Sanctis è un giovane scrittore. Il suo primo e unico romanzo si intitola ‘Scie ad andamento lento’. Dopo alcuni anni di monotona routine lavorativa in una rivista ed una relazione finita male, decide di ritornare a Cattolica, un luogo dove ha trascorso le estati della sua infanzia ed adolescenza e che lo ha decisamente segnato. Quel luogo gli serve per provare a scrivere di nuovo. Lì dove il Tirreno e l’Adriatico non sono mai stati così vicini, così complementari tanto da fondersi in un unico straordinario scenario di insenature, cale, spiagge a perdita d’occhio, scoscesi precipizi punteggiati di verde quale il Mediterraneo. Grazie alla conoscenza di Elena e ad un’altalena di vicende tra Napoli, sua città, e Cattolica, Stefano finalmente crea qualcosa di nuovo. I suoi dubbi, le sue paure fermeranno questa nuova fase della sua vita. La sensibilità creativa, artistica ed umana di Stefano De Santis trova finalmente la sua manifestazione, attraverso un viaggio fra i due mari che diventa il viaggio nel proprio intimo, nella propria coscienza, nei desideri cercati e non appagati, nelle frustrazioni e nei punti di partenza e di arrivo.”
Giacomo Casaula nasce a Napoli il 27/10/1992 da genitori napoletani e vive a Cava de’ Tirreni (SA).
Ha affiancato Annamaria Ackermann nello spettacolo Eduardo, da lei ideato e diretto, un medley di brani tratti dalla migliore produzione eduardiana, fornendo un’emozionale interpretazione di monologhi tratti da ‘Napoli milionaria’ e da ‘Questi fantasmi’.
Dal 2014 collabora con il Prof. Ettore Massarese, docente di Storia del Teatro presso la Facoltà di Lettere “Federico II”.
Dal 2016 tiene il corso di Storia del Teatro per il laboratorio teatrale del teatro “Totò” di Napoli, mentre nel 2017 ha collaborato al laboratorio di formazione teatrale permanente tenuto da Ettore Massarese presso il teatro Sancarluccio di Napoli.
È co-direttore artistico e protagonista, unitamente alla Ackermann, a Brunello Canessa e a Giuseppe Fontanella, della rassegna “Live in Villa Di Donato”, che dal 2015 si svolge all’interno della omonima prestigiosa cornice partenopea, nel cui ambito sono rappresentati spettacoli di prosa, di Teatro-canzone e di musica.
Da protagonista, si impegna con il suo gruppo musicale in spettacoli come “…e Berta filava”, spettacolo contro la violenza di genere incentrato sulla donna e sul suo ruolo in società rappresentato al Social Tennis Club di Cava de’ Tirreni, e come “Secondo me la donna…”, spettacolo per le donne messo in scena al Teatro Genovesi di Salerno in occasione della giornata internazionale a loro dedicata.
Ha dato corpo a una suggestiva e mistica interpretazione de “La buona novella” del cantautore Fabrizio De André.
Con Gianni Mauro ha dato vita a una brillante serata, dedicata al cantautore Rino Gaetano e intitolata “Mio fratello è figlio unico”.
Ha diretto e interpretato lo spettacolo di Teatro-canzone Il cappellaio magico con monologhi scritti da lui e canzoni di Rino Gaetano, con cui, sotto il patrocinio del MIBACT, della Regione Campania e del Comune di Salerno, ha aperto la stagione 2016/17 del Teatro delle Arti di Salerno.
Successivamente questo spettacolo ha partecipato alla quinta edizione del “Premio Li Curti” ed è stato inserito nel cartellone 2017/18 del Nuovo Teatro Sancarluccio di Napoli.
Ha ideato e interpretato Monologando, recital emozionale da Shakespeare a Pirandello passando per Gaber fino ad arrivare a Modugno e ai Baustelle.
Suo il singolo e il video, uscito a giugno, “Indie e De Gregori”, estratto dall’album e dall’omonimo spettacolo “Nichilismi e Fashion Week”.

LIBRERIA VITANOVA. Martedì 11 febbraio 2020: Giuseppe Ferraro “Nostalgia del desiderio. La filosofia che nasce a Napoli”

Martedì 11 febbraio 2020 alle ore 18, 00 presso libreria Vitanova (Napoli, viale Gramsci, 19) presentazione del saggio di Giuseppe Ferraro “Nostalgia del desiderio. La filosofia che nasce a Napoli”, edito da Castelvecchi. 
Dopo l’introduzione di Piero Antonio Toma, ne parleranno  con l’autore Nino Daniele e  Simona Marino, docente di filosofia all’Università Federico II. https://www.vitanova.bio/Dalla scuola virgiliana di Posillipo – ispirata all’epicureo piacere del vivere –, la filosofia che nasce a Napoli segue le vie del Centro Storico fino alla casa di Metronatte, dove Seneca non mancava una lezione. Passando per la biblioteca di Tommaso d’Aquino, s’incrociano Giambattista Vico e Benedetto Croce che discutono di dignità e istituzioni seduti in un caffè di piazza San Domenico Maggiore, mentre per via Toledo Giacomo Leopardi è assorto nella sua amarezza. Nostalgia del desiderio ripercorre la storia del pensiero che Napoli ha prodotto, andando oltre i confini della città per assumere una forza politica ed educativa, che parla di relazioni affettive e sentimento. Parallelamente, è anche il racconto della filosofia della “napoletanità”, del nascere (o diventare) napoletani, perché mai come in questa città è vero e decisivo il legame tra il modo in cui si è e il luogo che si abita, con tutta la sua bellezza e tutte le sue problematiche. E allora «siano perdonati», come scriveva Goethe, «tutti coloro che a Napoli escono di senno».Risultato immagini per Giuseppe Ferraro “Nostalgia del desiderio. La filosofia che nasce a Napoli",Giuseppe Ferraro
Già professore di Filosofia Morale alla Federico II di Napoli, tiene corsi di filosofia nelle carceri e nei luoghi d’eccezione, “nei quartieri del buon Dio” delle periferie del mondo e nelle scuole cosiddette “a rischio”. È responsabile di “Filosofia fuori le mura”, scuola d’arte e filosofia. Ha insegnato alla Ludwigsuniversität di Friburgo. Ha curato edizioni e traduzioni di testi di Husserl e Nietzsche. Tra le sue ultime opere: La porta di Parmenide (2018), Bambini in filosofia e Imparare ad amare (2015).

LIBRERIA VITANOVA NAPOLI. Giovedì 30 gennaio 2020 ore 16,30: “Scritti di questi tempi”, Ovunque io sia” di Romana Petri.

Giovedì 30 gennaio 2020 alle ore 16,30 presso la Libreria Vitanova in Napoli, viale Gramsci, 19, ritorna l’appuntamento mensile con “Scritti di questi tempi“, il circolo di lettura ideato e condotto da Donatella Schisa.
Oggetto di discussione sarà il libro “Ovunque io sia” di Romana Petri, edizioni Beat. A seguire, come di consueto, alle 18,00 interverrà l’autrice.
Risultati immagini per Ovunque io sia" di Romana Petri>>>>>>>
Ofelia, Margarida e Maria do Ceu sono le tre donne di una travolgente saga familiare che parte negli anni Quaranta e finisce ai giorni nostri. Sullo sfondo di una Lisbona dalla bellezza magica, ma anche oppressa da una dittatura che finirà solo con la rivoluzione del 1974, i loro tragici destini si incroceranno per sempre. Manuel, Carlos e Tiago sono gli uomini che, dopo le false promesse, le porteranno verso il dolore, il sacrificio e l’annientamento. Romanzo di amori mancati e sbagliati, “Ovunque io sia” è anche la storia della forza di una maternità senza confini, la frase lascito che ogni madre, prima di morire, affida ai figli nel desiderio di non abbandonarli del tutto. Romana Petri dipinge l’affascinante affresco di un Portogallo chiuso, dolente e tragicamente arretrato. Il lungo cammino umano di un popolo che, dopo il forzato silenzio, troverà il coraggio di essere moderno scegliendo la libertà.

Se avesse saputo come fare, avrebbe desiderato stare sempre almeno a tre passi dalla vita, che ormai almeno di questo era convinta, il segreto stava nel riuscire a guardarla sempre da una certa distanza e con una partecipazione mai completa. 
Pag. 425
 

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Scrittrice italiana, Romana Petri vive tra Roma e Lisbona. Editrice, traduttrice e critica letteraria, collabora con «La Stampa», il «Venerdì di Repubblica», «Corriere della Sera» e «Il Messaggero».
Considerata dalla critica come una delle migliori autrici italiane contemporanee, ha scritto tra romanzi e raccolte di racconti nove libri. Ha ottenuto prestigiosi premi e riconoscimenti, tra i quali il Premio Mondello, il Rapallo-Carige e il Grinzane Cavour.  È stata inoltre finalista due volte al Premio Strega.
Tra le sue opere ricordiamo Alle Case Venie (Marsilio, 1997), I padri degli altri (Marsilio, 1999), La donna delle Azzore (Piemme, 2001), Dagoberto Babilonio, un destino (Mondadori, 2002), Esecuzioni (Fazi, 2005), Ovunque io sia (Cavallo di ferro, 2008), Ti spiego (Cavallo di ferro 2010), Tutta la vita (Longanesi 2011), Figli dello stesso padre (Longanesi 2013), Le serenate del Ciclone (Neri Pozza 2015, vincitore del premio Super Mondello 2016 e del Mondello Giovani), Il mio cane del Klondike (Neri Pozza 2017) e Pranzi di famiglia (Neri Pozza 2019).
Le sue opere sono tradotte in Olanda, Germania, Stati-Uniti, Inghilterra, Francia e Portogallo.

LIBRERIA VITANOVA. Martedì 28 gennaio 2020 ore 18,00, Marco Demarco, “Naploitation. La tradizione  e l’innovazione”

Martedì 28 gennaio 2020 alle 18,00 nella libreria Vitanova (viale Gramsci, 19) presentazione del saggio del giornalista, scrittore e già  direttore del quotidiano Corriere del Mezzogiorno,  Marco Demarco, “Naploitation. La tradizione  e l’innovazione” (Guida editori). Dopo l’introduzione di Piero Antonio Toma, ne parlerà  con l’autore la scrittrice Giuseppina De Rienzo. L’attore Matteo Mauriello leggerà alcuni brani del libro.  https://www.vitanova.bio/Naploitation. Napoli, la tradizione e l'innovazione - Marco Demarco - copertina

Editore: Guida
Anno edizione: 2019
In commercio dal: 21 ottobre 2019
Pagine: 130 p., Brossura
  • EAN: 9788868665821
Ci siamo persi la Piedigrotta e non abbiamo ancora il museo di Totò. C’era una volta la canzone napoletana classica e non c’è nulla per ricordare Enrico Caruso. Perfino Masaniello crea ancora disagio. Per non parlare di Achille Lauro, demonizzato più che studiato. Aver negato valore alla napoletanità, averla sacrificata sull’altare della lotta politica e aver sollevato steccati nei confronti di artisti come Gemito, di scrittori come Di Giacomo e addirittura di autori “piccoloborghesi” come De Filippo o “popolari” come De Crescenzo, ha privato Napoli di un patrimonio simbolico condiviso. Il risultato è un vuoto da colmare. Questo libro legge criticamente (ma anche autocriticamente) le teorie sulla napoletanità come vicolo cieco. E con ricordi, aneddoti e riflessioni avanza idee per viverla laicamente come un’opportunità. La Naploitation (Naples+exploitation) è tra queste”.  https://www.ibs.it/naploitation-napoli-tradizione-innovazione-libro-marco-demarco/e/9788868665821

LIBRERIA VITANOVA. Giovedì 23 gennaio 2020 ore 18:00, “A frittura alla napoletana”, Lejla Mancusi Sorrentino

Giovedì 23 gennaio, alle ore 18, 00 presso la Libreria Vitanova viale Gramsci, 19, Napoli appuntamento con la frittura.
Tutto ciò che si frigge è buono da mangiare“.
Dal noto proverbio popolare il tema del volumetto “A frittura alla napoletana”, pubblicato da Lejla Mancusi Sorrentino per le edizioni Intra Moenia.
Un viaggio tra storia, versi, pagine di letteratura e ricette dedicati agli sfizi partenopei: dalla pizza alle frittelle, passando al tradizionale ‘cuoppo’, carne, pesce, verdure, fino ai dolci, senza tralasciare le specialità provenienti da altri Paesi, che sempre più spesso compaiono sulle nostre tavole. Con l’autrice ne parleranno Vittorio Alongi, Claudio Novelli e Salvatore Landolfi.
Infine… una zeppolina per tutti.Risultati immagini per "A frittura alla napoletana", pubblicato da Lejla Mancusi

Dalla pizza alle frittelle, passando dal tradizionale “cuoppo” alle verdure, alla carne e al pesce fino ai dolci: sono praticamente infinite le applicazioni della frittura, il sistema di cottura dei cibi che fin dall’antichità ha il magico potere di rendere tutto più gustoso e che nelle sua declinazione napoletana raggiunge apici di gusto particolarmente elevati. Questo volume non è un semplice prontuario di cucina, ma un vero e proprio viaggio tra storia, ricette, versi e pagine di letteratura dedicati agli sfizi partenopei, senza tralasciare le specialità che, pur provenendo da altri Paesi, ritroviamo sempre più spesso sulle nostre tavole. Perché sarà pur vero che tutto ciò che si frigge è buono da mangiare, ma ‘a frittura alla napoletana non ha eguali al mondo.
LEJLA MANCUSI SORRENTINO attenta studiosa della tradizione gastronomica, è autrice di numerosi libri in cui all’appassionata ricerca sulla storia del cibo e al recupero di antiche ricette unisce l’esperienza pratica di una lunga attività in cucina che le consente incursioni nelle più attuali tendenze gastronomiche. Prestigiosa esponente dell’ “Accademia Italiana della Cucina”, è una colta e attenta ricercatrice di ricette d’epoca, aneddoti e riferimenti letterari della gastronomia tradizionale napoletana.

Chiaja Hotel de Charme, Giovedì 23 gennaio alle ore 18.30: Poetè presenta il libro “Come un delfino” di Gianluca Pirozzi

Le nostre fragilità possono diventare una risorsa?
Giovedì 23 gennaio alle ore 18.30, in Napoli, presso il Chiaja Hotel de Charme, in Via Chiaia 216, Poetè presenta il libro “Come un delfino” di Gianluca Pirozzi, edito da L’Erudita.
Dialoga con l’autore Claudio Finelli. Letture di Andrea Finelli.Vanni fugge dalle proprie origini, dalle complicate dinamiche familiari e dalle perdite strazianti che segnano la propria infanzia nella Napoli degli anni Settanta. Riesce così, faticosamente, a costruirsi una nuova dimensione esistenziale. A Roma, la ricerca della propria identità e dell’amore lo legano a Tiago, col quale matura il sogno di costituire una famiglia. Col tempo questo desiderio prende forma grazie all’amicizia con Amandine. Tuttavia, una nuova scossa minerà l’assetto della vita di Vanni, mettendolo di fronte a una scelta cruciale per il proprio futuro. Attraverso le pagine, anche quelle più difficili, dell’esistenza di Vanni e dei suoi cari, emerge il suo inesauribile amore per la vita. La felicità diviene così un traguardo, raggiungibile solo accettando il proprio dolore. Gianluca Pirozzi, con uno stile incisivo, scandaglia nel profondo la vita intima di tutti i personaggi, mostrando come anche le fragilità possano rivelarsi una risorsa.

LIBRERIA VITANOVA. Martedì 21 gennaio 2020 ore 18,00, Antonella Orefice “Eleonora Pimentel Fonseca. L’eroina della Repubblica Napoletana del 1799”

Martedì 21 gennaio alle 18,00 in Napoli, viale Gramsci, 19, presso la libreria Vitanova sará presentato il saggio della scrittrice Antonella Orefice “Eleonora Pimentel Fonseca. L’eroina della Repubblica Napoletana del 1799” (Salerno editrice).
Dopo l’introduzione di Piero Antonio Toma, ne parleranno con l’autrice i docenti universitari e storici Luigi Mascilli Migliorini e Renata De Lorenzo.Risultati immagini per Antonella Orefice “Eleonora Pimentel Fonseca. L’eroina della Repubblica Napoletana del 1799”Portoghese di nascita e napoletana di adozione, Eleonora Pimentel, da acclamata poetessa e bibliotecaria della corte borbonica, erede del riformismo culturale del Genovesi e del Filangieri, aderì alla causa rivoluzionaria di fine secolo, assumendosi un impegno civile nuovo per una donna del suo tempo. Nominata compilatrice del Monitore Napoletano, organo di stampa del Governo Provvisorio del 1799, con la restaurazione borbonica pagò con la vita l’impegno profuso nella divulgazione delle idee libertarie.Risultati immagini per Monitore Napoletano, organo di stampa del Governo Provvisorio del 1799Il volume, oltre ad offrire al lettore una chiara esposizione del complesso periodo storico, fa emergere la biografia della Pimentel in tutti i risvolti drammatici del suo vissuto, dalla separazione dal marito, alle gravidanze mancate, intrecciandola all’evolversi di idee e avvenimenti politico-sociali che caratterizzarono il panorama dell’Italia e particolarmente del Mezzogiorno alla fine del XVIII secolo. Considerata nelle sue vicissitudini umane, oltre che nell’impegno civile, la figura della Pimentel viene raccontata nel suo percorso cronologico e soprattutto nella sua integrità di ‘persona’ e non di ‘personaggio’. L’autrice ripercorre le tappe fondamentali che determinarono le scelte di questa eroina rivoluzionaria e il drammatico epilogo della sua esistenza.
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Antonella Orefice, storica e scrittrice, è nata a Napoli nel 1967. Laureata in Filosofia nel 1990 lavora a studi di ricerca sul XVIII sec. napoletano. Nel 1995 ha pubblicato un romanzo metastorico Eleonora, (ed. T. Maretta, Napoli) e nel 1998 un saggio Eleonora de Fonseca Pimentel e la rivoluzione partenopea: qualche precisazione (ed. Studium, Roma). La monografia Eleonora de Fonseca Pimentel: il mistero del/a tomba scomparsa e gia’ stata pubblicata nel Volume III dell’Archivio per la Storia delle Donne (Fondazione Pasquale Valerio ed. Il Pozzo di Giacobbe, Trapani 2007) e dall’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici nella collana Momenti della Storia di Napoli e del Mezzogiorno d’Italia, 2009. L’autrice è la consulente storica del sito Internet www.repubblicanapoletana.it ed è associata alla Societa’ Napoletana di Storia Patria. Attualmente è impegnata a continuare le ricerche sui fatti ed i protagonisti della Repubblica Napoletana del 1799 con l’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici.

LIBRERIA VITANOVA. Giovedì 16 gennaio 2020 ore 18:00, “Nozioni e cognizioni gastronomiche” di Germana Militerni Nardone

Giovedì 16  gennaio 2020 alle ore 18, nella Libreria Vitanova, Viale Gramsci 19, presentazione del  libro di Germana Militerni Nardone “Nozioni e cognizioni gastronomiche” in cui l’autrice ha raccolto consigli per attrezzare in modo funzionale la cucina e per apparecchiare la tavola, regole di bon ton per una perfetta ospitalità e ha svelato ai lettori le ricette della scuola di cucina, diretta da Jean Carola Francesconi, che negli anni 80/90 appassionò e fu frequentata da molti aspiranti gastronomi. Dopo l’introduzione di Lejla Mancusi Sorrentino, con Germana Militerni Nardone  ci saranno Sergio Corbino e Salvatore Landolfi a ripercorrere i fasti in quei tempi lontani dell’Accademia Italiana della Cucina, delegazione di Napoli.

Editore: Guida
Anno edizione: 2019
In commercio dal: 1 gennaio 2019
Pagine: 180 p., Brossura
EAN: 9788868666064

Nozioni e cognizioni gastronomicheConsigli per attrezzare la cucina in modo funzionale. Un poco di bon ton nell’apparecchiare la tavola e sistemare gli invitati, così da impreziosire l’ospitalità. Tante ricette classiche e fantasiose, ma sempre di facile esecuzione in linea con i tempi attuali.

LIBRERIA VITANOVA. Martedì 7 gennaio 2020 ore 18,00, PieroAntonio Toma “Il giornalista che si fece notizia” (Homo Scrivens)

 Martedì 7 gennaio 2020 ore 18,00 nella libreria Vitanova (viale Gramsci, 19) presentazione del romanzo  del giornalista e scrittore PieroAntonio Toma, “Il giornalista che si fece notizia” (Homo Scrivens). Ne parleranno con l’autore il giornalista Ermanno Corsi, lo scrittore Mauro Giancaspro e l’editore Aldo Putignano.  L’attrice Annamaria Ackermann leggerà alcune pagine e il cantautore Lino Blandizzi interpreterà alcune canzoni ispirate al libro.Risultati immagini per Il giornalista che si fece notizia

Gianluigi è uno che si dà da fare: dirige il telegiornale di un’emittente televisiva locale, organizza inchieste e dibattiti, si è anche inventato un oroscopo cui è il primo a non credere. Un uomo di successo, dunque, omaggiato da tutti e specialmente dalle donne con qualche (inevitabile?) strascico extraconiugale. Finché la sua vita in tv rivela una smodata voglia per i più sofisticati processi della Rete. Ne derivano alcuni comportamenti da giustiziere del web, fino a trasformarlo in un vero e proprio hacker. Ma quali sono davvero i suoi scopi? E qual è questo scoop che gli sta tanto a cuore? https://www.homoscrivens.it/product-page/il-giornalista-che-si-fece-notizia-piero-antonio-toma

Venerdì 3 gennaio 2020 Libreria del Cinema e del Teatro Napoli. Massimiliano Amatucci, “In nome del  Padre”

Scontro tra religioni e lotta all’integralismo islamico nella spy story scritta da Massimiliano Amatucci, “In nome del  Padre”, che si presenta venerdì 3 gennaio 2020 alla Libreria del Cinema e del Teatro a Napoli

 Una originale spy story sulla guerra tra religioni dove prevalgono i sentimenti personali e la fallibilità della natura umana. Trama coinvolgente, argomenti di attualità, realismo pungente che trabocca tra le pagine di un romanzo che ambisce a trasmettere una concezione laica del bene e del male, e si staglia contro ogni forma d’integralismo. Questo è il thriller di Massimiliano AmatucciIn nome del Padre, 252 pagine, 15 euro, edito da Kairòs Edizioni, che si presenta venerdì 3 gennaio 2020 alle ore 18,00 alla libreria del Cinema e del Teatro al Parco Margherita 35, Napoli.

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L’autore ne discute con il giallista Giovanni Canestrelli Claudia Siano, moderati dal giornalista Pino Cotarelli, tra le letture dell’attore Lucio Allocca. L’evento è introdotto da Giovanni Musella, editore Kairòs.

La missione interiore del personaggio principale è quella di salvaguardare se stesso e i propri valori. Mentre quella che gli viene affidata, e attorno alla quale ruota il romanzo, sta nel salvare una certa visione del mondo. Un racconto crudo sulle dinamiche del terrorismo concepito secondo una lettura laica nello scontro tra religioni.

Perché un romanzo sull’integralismo islamico?

“Innanzitutto perché è un tema che negli ultimi anni ha dominato la scena internazionale, entrando nella case di tutti e lasciando un profondo senso d’insicurezza in gran parte del mondo occidentale. Spesso ha cambiato abitudini di vita, quando non ha letteralmente sconvolto esistenze colpite da attentati terroristici” chiarisce l’autore. “È un argomento che mi ha colpito molto mettendo anche in discussione alcune certezze della mia visione della storia e della cultura occidentale. Ho sentito così la necessità di esprime il mio di vista all’interno di un thriller”.

“In nome del Padre” equivale a “In nome di Dio” e i protagonisti di questo romanzo, pur su fronti contrapposti e con metodi diversi, combattono una cruenta battaglia ciascuno in nome del proprio Credo.

Storia di spionaggio con personaggi che si muovono nel contesto politico e sociale contemporaneo delle principali capitali occidentali. E se Napoli è il punto d’inizio e di arrivo dell’intera trama, sicuramente le città coprotagoniste sono Londra e Parigi.

“Ho scelto queste due città – spiega Amatucci – non solo perché per motivi personali sono le città europee che conosco meglio, ma anche perché trovo che simbolicamente siano perfette per lo svolgersi delle vicende che racconto. Ricche città multietniche in cui chi rimane ai margini può facilmente cadere vittima della propaganda integralista, benché nella gran parte dei casi sia l’integrazione e non l’integralismo a caratterizzarle positivamente”.

Accurata elaborazione dei personaggi, linguaggio asciutto, ritmo incalzante, non senza una certa dose d’ironia… Ecco i tratti distintivi di questo thriller.

L’AUTORE Massimiliano Amatucci nasce nel settembre del 1973 a Pomigliano D’Arco. Dopo gli studi classici al Genovesi di Napoli, si laurea in Giurisprudenza all’Università Federico II e diventa avvocato, professione che svolge tuttora. Cresciuto a Napoli, dopo un’esperienza londinese di un paio di anni, attualmente vive con la compagna a Torre Annunziata. Da sempre appassionato di letteratura, nel 2016 ha pubblicato il suo primo romanzo: “L’agnello di Dio” (Watson Edizioni – Roma), dando vita ad una serie poliziesca che vede come protagonista il commissario Profumo. È del 2018 “La catena dei santi” (Romanzi Nulla Die).

Massimiliano Amatucci
IN NOME DEL PADRE
Kairós Edizioni 2019
Collana Maigret
Pagine 252
 Prezzo € 15.00
Formato 15X21
Copertina Con alette
ISBN 9788832297089

Kairós Edizioni – Via San Filippo 24 – 80122 Napoli 081 19708743 – email kairosedizioni@virgilio.it – www.kairosedizioni.it
Ufficio stampa: Anita Curci