“Planet”, Lucia Ausilio alla Reggia di Caserta dal 15 novembre al Bosco Vecchio e alla Castelluccia

Il Parco reale della Reggia di Caserta accoglie la mostra ‘Planet’ di Lucia Ausilio. L’inaugurazione si terrà sabato 15 novembre alle ore 11,30 nel Bosco vecchio.
L’esposizione, a cura di Alessandra Pacelli, è stata selezionata dal Comitato scientifico del Museo nell’ambito del Bando di valorizzazione partecipata.
L’arte contemporanea sarà ospitata nel Bosco vecchio e nella Castelluccia accompagnando i visitatori in una inedita narrazione. Con “Planet” l’artista napoletana espone insetti dipinti in stile street-art su superfici metalliche negli spazi dell’antico fortino, mentre sculture di grande e piccolo formato sono installate tra piante e alberi, quasi celate nella fitta vegetazione, in un percorso che idealmente fonde la natura al gesto creativo in un legame indissolubile. Le opere – teste monumentali e minuscoli volti in terracotta con lo sguardo rivolto verso il cielo – estrapolate dai consueti contesti spazio-temporali – si fanno portatrici di una nuova potenza onirica ma anche di un inedito discorso ecologista in difesa di un pianeta in affanno. “Il bosco sembra così animarsi di apparizioni inattese ed enigmi poetici – spiega la curatrice – assecondando la convinzione di Lucia Ausilio secondo cui le componenti naturali vanno ascoltate fino a farle diventare parte integrante dell’opera d’arte”.
 “La mostra diventa occasione per rinnovare lo sguardo sui luoghi della Reggia di Caserta, invitando a coglierne la vitalità, la forza evocativa e la capacità di rigenerarsi nel tempo – scrive il direttore Tiziana Maffei – La presenza del Terzo Paradiso di Michelangelo Pistoletto, ormai parte integrante del paesaggio del Parco, testimonia l’apertura della Reggia al contemporaneo come occasione di dialogo e condivisione. In questa cornice, Planet si inserisce con naturale armonia”.

L’esposizione sarà visitabile, con biglietto/abbonamento al Museo, tutti i giorni di apertura del Parco reale.  

Reggia di Caserta

POMPEI SI ESPLORA CON TUTTI I SENSI – Accessibilità e nuove tariffe di ingresso dal 12 gennaio

Pompei si esplora con tutti i sensi. Il Parco archeologico di Pompei amplia i servizi di accessibilità per un’esperienza di visita più coinvolgente per tutti. Un supporto tattile che racconta la storia di Pompei, posto all’ingresso di Piazza Anfiteatro, introduce al percorso. Supporti tattili con bassorilievi ad alta definizione corredati da didascalie in Braille, modelli 3D e QR code, che rimandano ad audio descrizioni e video in LIS, sono ora disponibili in diversi luoghi del sito. Una mappa progettata graficamente e linguisticamente per la lettura non visiva e una mappa concettuale, con i modelli dei luoghi più iconici riprodotti in 3D, favoriscono l’orientamento per una visita in piena autonomia.
I nuovi supporti si inseriscono nel progetto “Pompei tra le mani”, un percorso multisensoriale per consentire a tutti di esplorare l’antica città anche attraverso i sensi. Il progetto è promosso dal Parco Archeologico di Pompei e realizzato con il sostegno del Ministero della Cultura attraverso i fondi del PNRR – Investimento “Rimozione delle barriere fisiche e cognitive nei luoghi della cultura”, che include anche altre azioni e strumenti quali video accessibili in Lingua dei Segni Italiana (LIS) e International Sign (IS), sottotitolati e con voice-over; tour virtuali e audiodescrizioni inclusive, fruibili anche da remoto; una postazione sensoriale per scoprire forme e profumi della Pompei antica; segnaletica interattiva con QR code; e con le visite guidate con interprete LIS, oltre a una formazione specifica per il personale del Parco.
L’implementazione dell’accessibilità al sito procede di pari passo con una serie di altre attività che il Parco sta portando avanti per far sì che la fruizione del sito risulti la più completa possibile, ma anche sempre più accogliente e confortevole per ogni visitatore.
Vogliamo che da Pompei parta una visione fresca dell’accessibilità, che non si limiti a giornate dedicate o a percorsi ad hoc. L’accessibilità, infatti, riguarda ciascuno di noi. Ciascuno di noi funziona in modo diverso, ciascuno di noi invecchia e basta avere un neonato in una carrozzina per rendersi conto di quante barriere ostacolino la vita di ogni giorno. I nuovi percorsi si pongono come facilitatori per tutti, a partire dai bambini che esplorano il mondo con tutti i sensi. Come Parco archeologico ci impegniamo ogni giorno, affinché l’accessibilità diventi un servizio e un principio insito in ogni attività di fruizione, tutela, ricerca, restauro.” dice al riguardo il Direttore Gabriel Zuchtriegel. 
C’è un investimento notevole di risorse del Ministero per garantire l’accoglienza e la fruizionei servizi di pulizia e la cura del verde. Inoltre, dal 2024, per la prima volta nella storia degli scavi, si procede a un monitoraggio sistematico e periodico di tutta la città (più di 13mila ambienti), supportato da una nuova piattaforma digitale dove confluiscono tutti i dati sullo stato di conservazione del patrimonio e finalizzato alla programmazione degli interventi di manutenzione e di cura del patrimonio.  “La manutenzione è essenziale non solo per il decoro e per l’apertura di aree finora non fruibili al pubblico, ma anche per garantire la sopravvivenza e l’accessibilità del patrimonio di Pompei alle future generazioni”, sottolinea il Direttore.
Al fine di migliorare i suoi standard di fruizione, è previsto un adeguamento della tassa d’ingresso del Parco, che sarà in vigore dal 12 gennaio 2026.
Il biglietto base per Pompei passa a 20€, mentre quello che include anche la visita alle ville suburbane (villa dei Misteri e villa di Diomede), villa Regina a Boscoreale e l’Antiquarium sarà di 25€. Sono previsti anche l’adeguamento del costo del biglietto di 3 giorni a 30€ e quello della card di abbonamento a 45€. Resteranno invariati gli ingressi agli altri siti del Parco (Boscoreale, Oplontis, Museo archeologico di Stabia), le gratuità (gratuite le Ville di Stabia, gratuito sotto i 18 anni, ingresso libero per tutti la prima domenica del mese) e le riduzioni (2 Euro dai 18 ai 25 anni).

Pompeii – Parco Archeologico

Reggia di Caserta | Il 2 e 4 novembre ingresso gratuito

Il 2 e 4 novembre ingresso gratuito alla Reggia di Caserta per la Domenica al Museo e per l’apertura straordinaria  di martedì in occasione della Festa dell’Unità nazionale e delle Forze armate

Il 2 e il 4 novembre ingresso con biglietto gratuito alla Reggia di Caserta.
La Reggia di Caserta aderisce all’iniziativa del Ministero della Cultura di accesso gratis nei musei e nei parchi archeologici statali per la prima domenica del mese e per la Festa dell’Unità nazionale e delle forze armate. Il Complesso vanvitelliano sarà quindi straordinariamente visitabile anche di martedì.
Aperti gli Appartamenti reali e il Parco reale. Chiusi le Sale Vanvitelli e la Sala Amelio, il Teatro di Corte, la Gran Galleria, il Giardino Inglese e le Serre di Graefer.
 Per agevolare le procedure di ritiro dei biglietti e ridurre la fila in piazza Carlo di Borbone, una quota dei biglietti è destinata alla distribuzione online sulla piattaforma TicketOne, per entrambe le date, da lunedì 27 ottobre, fino a esaurimento. Il numero massimo che ciascun account può ritirare è pari a 5 (misura antibagarinaggio). Un’altra quota dei biglietti sarà disponibile in sede, presso la biglietteria in piazza Carlo di Borbone, a partire dalle 8.30 della giornata di gratuità, fino al termine delle disponibilità. Tutti i visitatori, anche i minori a partire dai 2 anni di età, devono essere muniti di titolo di accesso.
I biglietti hanno una fascia oraria di accesso dall’esterno al Monumento. Non è possibile l’ingresso prima e dopo tale orario, neanche al solo Parco reale. Il visitatore, già in possesso del titolo, dovrà recarsi al cancello centrale di piazza Carlo di Borbone oppure a quello di corso Giannone nell’orario indicato sul proprio ticket. Al fine di non creare disagi è opportuno non stazionare prima davanti ai cancelli. Agli abbonati ReggiaCard2025, che non hanno bisogno di prenotare, si chiede di entrare dal cancello di corso Giannone.
All’ingresso dovrà essere esibito, in formato cartaceo oppure dal proprio smartphone, il codice a barre del titolo d’ingresso. Non è consentito riaccedere al Complesso vanvitelliano una volta usciti. Il biglietto viene, infatti, annullato.
Al fine di migliorare la gestione dei flussi, verranno create due file distinte: l’una per i possessori del biglietto “Solo Parco (no Giardino Inglese)”, l’altra per quelli del biglietto “Parco+Appartamenti”. I titolari di questi ultimi saranno tenuti a un percorso fisso: prima gli Appartamenti e poi il Parco nelle fasce orarie di accesso dall’esterno comprese tra le 8.30 e le 12.30; prima il Parco e poi gli Appartamenti dalle 12.30 fino all’orario di chiusura del Museo verde.
E’ possibile che per visitare gli Appartamenti reali sia, in alcuni orari, necessario attendere in fila al Vestibolo superiore.
Gli orari di apertura e chiusura del Museo:
Appartamenti reali dalle 8.30 alle 19.15 con ultimo accesso alle 18.15;
Cappella Palatina dalle 8.30 alle 18.15 con ultimo accesso alle 18.10;
Parco reale dalle 8.30 alle 15.30 con ultimo accesso alle 14.30.
Disponibili i servizi di ristorazione (presso la caffetteria/buvette nel Cannocchiale e al chiosco e al ristorantino “Diana e Atteone”, nei pressi della Fontana al culmine della Via d’acqua nel Parco reale) e di noleggio bici, navetta e golf car (all’ingresso del Parco reale). Aperto anche il bookshop al piano terra dell’ala ovest del Palazzo reale (III cortile). Ed esclusivamente il 4 novembre sarà aperto lo shop delle Serre di Graefer nell’ex casa di guardia di Ercole, all’inizio della Via d’acqua.

CONFERENZA INTERNAZIONALE “IL TRIONFO DEL TIASO: DIONISO IN ITALIA”

Il 30 e il 31 ottobre 2025 il Parco Archeologico di Pompei ospiterà la Conferenza Internazionale dal titolo “Il Trionfo del Tiaso: Dioniso in Italia”.

L’evento, organizzato in collaborazione con il Ministero della Cultura e l’Università Paris Cité, si propone di esplorare in profondità la figura e il culto di Dioniso (Bacco) nel contesto italiano e mediterraneo, partendo dal ritrovamento della “Stanza del Tiaso” nei recenti scavi.

La conferenza si articolerà su due giornate ricche di interventi e dibattiti, con la partecipazione di eminenti studiosi provenienti da istituzioni accademiche italiane e internazionali.

Programma della Conferenza

La giornata inaugurale di giovedì 30 ottobre sarà dedicata ai saluti istituzionali e a una serie di interventi che esploreranno la figura di Dioniso da differenti prospettive, analizzandone la diffusione del culto e il suo rapporto con il mondo femminile.

La seconda giornata di venerdì 31 invece sarà dedicata all’esplorazione dell’immagine del dionisiaco e ai festeggiamenti in onore del dio dal punto di vista dell’iconografia, dell’archeologia, dell’epigrafia, al fine di tracciarne un quadro interdisciplinare.Un’ occasione per studiosi e appassionati di archeologia classica e storia delle religioni per approfondire la complessa e affascinante figura di Dioniso nel contesto culturale e artistico dell’antica Italia. L’ingresso è libero su prenotazione.

Per iscrizioni: iscrizioni@epcongressi.it

Ingresso libero su prenotazione fino ad esaurimento posti

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Pompeii – Parco Archeologico

Riparte Maestri alla Reggia la rassegna dell’Ateneo Vanvitelli

IL CINEMA ITALIANO TORNA PROTAGONISTA ALLA REGGIA DI CASERTA

RIPARTE MAESTRI ALLA REGGIA LA RASSEGNA DELL’ATENEO VANVITELLI

Torna Maestri alla Reggia, la rassegna dell’Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli” dedicata agli incontri di cinema alla Reggia di Caserta.

L’ottava edizione dell’evento, nato per avvicinare la comunità accademica e il grande pubblico al nostro cinema, riparte con un prestigioso calendario di quattro appuntamenti, da novembre a dicembre 2025, con il consolidato format che vede registi e attori del cinema italiano intervistati da celebri firme del giornalismo, all’interno dello scenografico vestibolo superiore della Reggia di Caserta.La manifestazione, divenuta negli anni un appuntamento molto atteso dal pubblico di appassionati e studenti, in occasione delle passate edizioni ha ospitato nomi illustri come Gianni Amelio, Pupi Avati, Marco Bellocchio, Margherita Buy, Sergio Castellitto, Carolina Crescentini, Paola Cortellesi, Pierfrancesco Favino, Isabella Ferrari, Matteo Garrone, Paolo Genovese, Mario Martone, Riccardo Milani, Gabriele Muccino, Ferzan Ozpetek, Gianfranco Rosi, Gabriele Salvatores, Tony Servillo, Vanessa Scalera, Giuseppe Tornatore, Carlo Verdone, Giovanni Veronesi, Paolo Virzì.

Il programma di Maestri alla Reggia sarà annunciato prossimamente.

Info su: maestriallareggia.it

La partecipazione a Maestri alla Reggia è gratuita, previa prenotazione fino a esaurimento posti disponibili.

Maestri alla Reggia nasce come momento di approfondimento culturale per i docenti e gli studenti dell’Ateneo e pertanto verrà data priorità d’ingresso a queste due categorie.

Le informazioni sulle modalità di prenotazione verranno comunicate alla pagina maestriallareggia.it

Dal 22 ottobre al 24 novembre la mostra “Tutto torna! Nuove acquisizioni e restituzioni alle collezioni della Reggia di Caserta”

Dal 22 ottobre al 24 novembre la mostra “Tutto torna! Nuove acquisizioni e restituzioni alle collezioni della Reggia di Caserta”

L’esposizione che amplia il patrimonio del Museo del Ministero della Cultura è nelle retrostanze della Sala del Trono degli Appartamenti reali

Dal 22 ottobre al 24 novembre è aperta al pubblico la mostra Tutto torna! Nuove acquisizioni e restituzioni alle collezioni della Reggia di Caserta. Curatrici Tiziana Maffei e Valeria Di Fratta.

L’esposizione nelle retrostanze della Sala del Trono mette in luce le opere rientrate da diversi luoghi di cultura o acquisite negli ultimi anni alle collezioni del Museo del Ministero della Cultura.

La restituzione di beni è un processo fondato sulla collaborazione con altri istituti che risponde alla logica di ridare coerenza narrativa e integrità storica al patrimonio del Complesso vanvitelliano. La mostra racconta il percorso di riconsegna di dipinti, oggetti d’arredo e statue che, pur appartenendo alla Reggia di Caserta, si trovavano in prestito altrove.

Sono tornate al loro posto dal Palazzo reale di Napoli due sculture appartenenti alla Collezione Farnese: Talia e Melpomene, Muse della Commedia e della Tragedia; è stato riallestito il grande quadro Cimabue scopre le abilità di Giotto del pittore Tommaso de Vivo, concesso nel 2014 alla Prefettura di Caserta; sono rincasate, dopo aver fatto il giro del mondo, le due tele Allegoria della Sapienza e Allegoria della Storia, rispettivamente di Carlo Brunelli e Desiderio De Angelis.

Il Museo ha nuovamente esposto, poi, dopo settant’anni, il Centrotavola con vedute dei Palazzi Reali di Napoli, Capodimonte e Caserta, di Raffaele Giovine, omaggio della città di Napoli al re Ferdinando II. Infine nelle sale è esposta la serie dei ritratti borbonici con gli ovali raffiguranti Carlo di Borbone, Maria Amalia di Sassonia, Ferdinando IV e Maria Carolina d’Asburgo di Lorena, provenienti dal Museo di Capodimonte.

Le nuove acquisizioni della Reggia di Caserta ricostruiscono la realizzazione dell’apparato decorativo e figurativo del Palazzo reale, avviato da Luigi Vanvitelli e portato avanti dal figlio Carlo.

La prima in ordine di tempo è stata, alla fine del 2023, la coppia di modelli preparatori realizzati intorno al 1787 dal pittore siciliano Mariano Rossi per la volta della Sala di Alessandro. I due bozzetti raffigurano la Prosperità e la Forza. Appartenuti per oltre un secolo alla famiglia siciliana dei Messina, i dipinti furono molto probabilmente portati dallo stesso pittore in Sicilia al seguito del re Ferdinando nel 1801. Furono poi ceduti alla famiglia degli Imbornone e di lì trasferiti in eredità alla famiglia Messina.

La seconda acquisizione è Apoteosi della dinastia borbonica, opera di Fedele Fischetti del 1772. Destinata in origine alla Sala del Baciamano (corrispondente all’attuale Sala del Trono), essa permette di comprendere il progetto originario per l’affresco della volta voluto da Luigi Vanvitelli. Di fatto Fischetti non eseguì mai tale decorazione. Essa fu intrapresa solo diversi decenni dopo, per volontà di Ferdinando II di Borbone, da Gennaro Maldarelli che realizzò la Cerimonia della posa della prima pietra della Real Palazzo di Caserta. L’olio su tela è stato acquistato presso la casa d’aste Kunsthaus Lempertz di Colonia, grazie al finanziamento della Direzione Generale Musei.Nel 2025, infine, il Museo ha recuperato un’altra significativa testimonianza del coinvolgimento di Fedele Fischetti nel programma decorativo degli Appartamenti reali della Reggia di Caserta. Si tratta dello studio preparatorio per gli affreschi della volta del Gabinetto degli Stucchi della regina Maria Carolina. Il disegno acquerellato rappresenta Venere adornata dalle tre Grazie, in omaggio alla stessa regina e alle sue virtù. L’opera è stata comprata presso la galleria Pandora Old Master Paintings di New York.

“Il patrimonio è uno strumento della narrazione del Museo e le acquisizioni sono una testimonianza della storia della Reggia di Caserta – afferma il direttore della Reggia di Caserta Tiziana Maffei – Il lavoro in questi anni è stato orientato al recupero, valorizzazione e conservazione degli spazi del Complesso vanvitelliano ma anche alla salvaguardia e all’arricchimento delle sue collezioni. Accrescere il patrimonio dell’Istituto è una responsabilità che richiede competenze interdisciplinari. Un impegno tecnico corale per il settore della cultura”.

L’esposizione è visitabile negli orari di ordinaria apertura degli Appartamenti reali con biglietto/abbonamento al Museo. Chiusa nelle giornate di gratuità.

Reggia di Caserta

“Luce di Iside” | Nuovo appuntamento al Tempio di Iside, mercoledì 23 e giovedì 24 ottobre 2025

Nuovo appuntamento di fruizione meditativa del patrimonio archeologico, ispirato alla figura di Iside, presso il tempio dedicato alla dea nell’antica città di Pompei.
L’iniziativa in programma mercoledì 2,3 e giovedì 24 ottobre, in due turni di visita alle 17,00 e alle 18,00 su prenotazione fino a esaurimento posti su www.ticketone.it, ripropone, dopo il positivo riscontro del primo appuntamento di settembre, un percorso attraverso suoni sacri e “magici” con strumenti musicali antichi ricostruiti, per un’esperienza sensoriale psicoacustica.
I visitatori saranno accolti dagli esperti musicisti del gruppo Synaulia che da diversi anni studiano e ripropongono musica e danze tipiche dell’antica Roma Imperiale e parteciperanno a un percorso all’interno del santuario, accompagnati da musiche, danze, oltre che da profumi di incensi, utilizzati durante gli antichi riti.
Il culto di Iside, divinità egizia dispensatrice di vita, si diffuse nel Mediterraneo dal III secolo a.C. e trovò a Pompei un terreno fertile, coinvolgendo ogni ceto sociale. Il tempio, scavato nel 1764 e ritrovato quasi intatto, ha ispirato artisti come Mozart, che lo visitò nel 1770, influenzando le scenografie del “Flauto Magico”.
L’esperienza non intende ricostruire filologicamente una cerimonia dell’epoca; piuttosto, si pone come un tentativo di ricreare l’incanto racchiuso nella musica antica quale chiave ritualizzata all’inconscio individuale e collettivo nelle sue accettazioni storiche.
L’evento su prenotazione è incluso nel prezzo del biglietto di ingresso. Accesso da Piazza Esedra.
 I “Synaulia”, nati come gruppo di lavoro finalizzato alla ricostruzione di strumenti musicali dell’antichità a scopo didattico, hanno ampliato il loro raggio d’azione anche proponendo la musica e le danze tipiche dell’antica Roma Imperiale.
L’ensemble nasce nel 1994 nel Parco Archeologico Archeon in Olanda dall’incontro tra Walter Maioli, Luce Maioli e Natalie Van Ravenstein. Si sviluppa così l’idea di approfondire il patrimonio musicale antico e il potere psicoacustico delle sonorità derivanti da esso.
L’attività della compagnia – che propone uno speciale connubio di musica e danza di forte valore simbolico, fondato sul carattere rituale dell’esibizione – ha attraversato diverse fasi artistiche che hanno permesso di coprire un’ampia gamma di strumenti musicali antichi, il cui recupero, uso e reintroduzione in epoca moderna rinsalda il sentire emotivo con il nostro passato. Ritroviamo infatti un uso sapiente di strumenti a fiato come la syrinx, a corda come la lyra, integrati al loro volta da percussioni come il tympanon ed i cymbala.

Intensa è l’attività in Olanda, Germania, Spagna e Portogallo, presso istituzioni museali. I Synaulia possono vantare, inoltre, la partecipazione anche a produzioni di successo internazionale come film e documentari, in veste di compositori: le loro produzioni musicali sono infatti presenti in film come “Il Gladiatore”, pluripremiata pellicola di Ridley Scott e serie televisive di grande successo come “Roma”.

Pompeii – Parco Archeologico

Alba è la nuova Capitale italiana dell’Arte Contemporanea 2027

Alba è la nuova Capitale italiana dell’Arte Contemporanea 2027. L’annuncio è stato dato oggi, venerdì 17 ottobre 2025, dal Ministro della Cultura, Alessandro Giuli, nel corso della cerimonia che si è svolta nella Sala Spadolini del Ministero della Cultura, alla presenza della Giuria della selezione e dei rappresentanti delle città finaliste.

A conquistare il titolo è stato il progetto “Le fabbriche del vento” con cui Alba ha saputo convincere la Giuria presieduta da Lorenza Baroncelli al termine della procedura di selezione, ottenendo la seguente motivazione:“Il progetto si distingue per l’eccellente capacità di coniugare rigenerazione territoriale, innovazione artistica e partecipazione diffusa, attraverso un programma culturale di altissimo profilo. Si radica in una tradizione d’avanguardia che negli anni ha trasformato il territorio in laboratorio creativo, proiettandosi verso il futuro con iniziative destinate a diventare appuntamenti fissi nel panorama artistico nazionale e internazionale.

Il piano integrato coniuga mostre, installazioni e interventi nello spazio urbano e paesaggistico, valorizzando talenti emergenti e attivando reti interistituzionali. La dimensione diffusa trasforma l’intero territorio in una piattaforma espositiva che promuove non solo la conservazione ma anche la sperimentazione. Particolarmente rilevanti sono gli interventi di rigenerazione urbana, accompagnati da percorsi formativi innovativi rivolti a giovani e a scuole con un’attenzione costante all’accessibilità e all’inclusione sociale, a testimonianza di una forte sensibilità verso le comunità locali.

Il modello di governance partecipativa, rafforzato da un partenariato pubblico-privato e dal coinvolgimento di realtà impegnate nel sociale, garantisce sostenibilità economica e continuità progettuale oltre l’anno di designazione. Il dossier aggrega esperienze già attive – residenze, festival, esposizioni – costruendo una rete policentrica sul territorio e favorendo sinergie tra amministrazioni, istituzioni culturali, associazioni e comunità. L’armonico equilibrio tra interventi di lungo periodo e iniziative specifiche per l’anno della Capitale sottolinea la visione strategica e la concretezza esecutiva dell’intero progetto”.

Con la Capitale dell’arte contemporanea abbiamo, ancora, messo in moto le energie delle forze sociali, delle strutture e dei territori che hanno voglia di emergere, di farsi notare o anche solo di essere riconosciuti per la loro esperienza e la loro creatività”, ha dichiarato il Ministro della Cultura, Alessandro Giuli.

Questa iniziativa – ha continuato il Ministro – non è soltanto una gara, ma uno strumento per incoraggiare tutti i territori a mettersi in gioco, con la loro forza ereditata attraverso la stratificazione storica. Ogni identità esprime un carattere profondo, che trova modo di interagire nel rapporto tra l’uomo e il paesaggio, secondo un canone che si eredita e si trasmette. La città riceve il titolo in quanto laboratorio aperto che ha una prospettiva. Non si riceve un premio alla carriera cittadina, si riceve un premio per ciò che si vuole fare e donare. Questo è il senso di questo riconoscimento”.

Alba riceverà un contributo di un milione di euro, destinato alla realizzazione delle iniziative previste nel dossier di candidatura.

Per ulteriori approfondimenti
https://capitaleartecontemporanea.cultura.gov.it

– Foto © Ministero della Cultura

Un tempo decisivo per la vita della Campania

Le prossime elezioni regionali rappresentano un tempo decisivo per la vita della Campania. Non sono un mero passaggio formale, ma un momento che interpella la coscienza di ciascuno di noi. Partecipare non è un gesto opzionale: è il segno che crediamo ancora nella possibilità di costruire insieme una terra più giusta, più libera, più fedele alla propria vocazione. Ogni voto esprime fiducia nella vita comune, riafferma la responsabilità verso chi ci sta accanto e verso le nuove generazioni.
Se la partecipazione è luce che illumina il futuro della nostra terra, l’indifferenza è l’ombra che lo oscura. Non prendere parte al voto non è un gesto neutrale: indebolisce il tessuto democratico e consegna a pochi le decisioni che riguardano l’intera comunità. Restare a casa significa rinunciare a quella porzione di futuro che ciascuno può costruire, lasciando che siano altri a determinare il destino della nostra regione. In un tempo in cui sfiducia e rassegnazione rischiano di spegnere l’energia civile, ricordiamo che ogni cittadino è portatore di valore e responsabilità. Ogni assenza pesa sul bene comune; ogni partecipazione, invece, diventa seme di speranza, fiducia e impegno condiviso.La 50ª Settimana Sociale dei Cattolici in Italia, celebrata a Trieste, ci ha ricordato che la democrazia non è un meccanismo astratto, ma un tessuto vivo che si nutre di partecipazione e di attenzione reciproca. Come ricordava Giorgio La Pira, «i destini di una città sono i destini dell’uomo che vi abita». Ogni voto è quindi un atto di fiducia e di responsabilità verso la comunità di appartenenza e verso chi verrà dopo di noi. La politica non è solo gestione del potere, ma cura delle persone e dei luoghi, investimento sul futuro comune.
A quanti si candidano, specialmente a coloro che si riconoscono nei va lori del Vangelo, chiediamo coerenza, coraggio e visione. La Dottrina sociale della Chiesa non offre ricette immediate, ma indica principi esigenti: mettere al centro la dignità della persona (dal concepimento fino alla morte); promuovere la giustizia sociale nella garanzia del lavoro e dei servizi; diritto alla salute; custodire il creato; cura delle aree interne; orientare le politiche al bene comune. La libertà senza responsabilità è vuota; la responsabilità senza coscienza morale rischia di tradire il bene comune.
Come Pastori della Campania, ci impegniamo a collaborare, nel rispetto delle diverse competenze, con chi sarà chiamato dalla volontà popolare a guidare la Regione. La nostra disponibilità non è formale: la Chiesa desidera essere alleata di ogni processo che ridia speranza ai giovani, dignità al lavoro, sostegno alle famiglie e cura ai più fragili. Vogliamo che nessun territorio resti ai margini, che nessuna comunità si senta esclusa dal cammino comune: la Campania intera, in tutte le sue differenze, merita futuro, attenzione e protagonismo.
Invitiamo tutti i cittadini a recarsi alle urne con rinnovata fiducia, entusiasmo, lucidità e senso di responsabilità. Non lasciamo che prevalgano cinismo o rassegnazione: il nostro voto è un atto di speranza e di fraternità, capace di costruire relazioni, città e comunità più solide. È tempo di credere che, insieme, possiamo scrivere una pagina nuova di democrazia, partecipazione e bene comune.”

Pompei, 14 ottobre 2025 I vescovi della Conferenza Episcopale Campana

Chiesa di Napoli