Napoli – Salotto culturale Vitanova | Sabato 2 novembre 2024 | Presentazione dei libri “Il daimon comico. Filosofia e storia di Pulcinella, patrimonio dell’umanità” di Nino Daniele, e “Le idee cadono dal cielo. La Riforma di Giordano Bruno e l’Amore di Platone” di Giuseppe Ferraro,

Sabato 2 novembre 2024 alle ore 11:00 a Napoli, presso il Salotto culturale Vitanova – Viale Gramsci, 19 – presentazione dei libri

  • Il daimon comico. Filosofia e storia di Pulcinella, patrimonio dell’umanità di Nino Daniele, edito da Giannini editore
  • Le idee cadono dal cielo. La Riforma di Giordano Bruno e l’Amore di Platone di Giuseppe Ferraro, edito da Iod Edizioni

Dopo il saluto di

  • Sasà Landolfi, ingegnere e promotore culturale
  • e l’introduzione di
  • Silvana Guida, promotrice cultuale attraverso la Blu Parthenope eventi e comunicazione
  • ne parlerà  con gli Autori
  • Piero Antonio Toma, giornalista e scrittore
  • L’attrice Adriana Carli leggerà brani tratti dai due libri
  • Il cantautore  Lino Blandizzi interpreterà  brani musicali ispirati  a Pulcinella, all’amore e alla vita.

Il libro Il daimon comico. Filosofia e storia di Pulcinella, patrimonio dell’umanità di Nino Daniele, Giannini editore

Un breve ma ambizioso saggio sulla figura ed i molteplici significati filosofici ed antropologici di Pulcinella, per la quale è stata avanzata la richiesta di riconoscimento da parte dell’Unesco di “Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità”.  Pulcinella è una metafora dell’animo umano e delle sue tradizioni storiche e pagane. Non è la fuga dalla realtà perché essa ci è già sfuggita.

L’autore Nino Daniele è un noto politico, intellettuale militante, scrittore originario di Napoli. È stato assessore alla cultura e al turismo del Comune di Napoli. È conosciuto per il suo impegno nella promozione della cultura universale di Napoli e per le riflessioni sulla società contemporanea. Autore di svariati libri di approfondimento storico, filosofico e impegno civile. https://www.gianninispa.it/prodotto/il-daimon-comico/

Il libro Le idee cadono dal cielo. La Riforma di Giordano Bruno e l’Amore di Platone di Giuseppe Ferraro, Iod Edizioni

In questo stimolante saggio, l’autore, Giuseppe Ferraro, intreccia il dialogo sulle forme di amore di Platone nel “Simposio”con la visione cosmologica di Giordano Bruno, esplorando come le idee, simili a meteore luminose, impattino e si trasformino nell’incontro con la realtà umana. Dalla concezione platonica dell’amore come elevazione verso un ideale di verità e bellezza, al radicalismo di Bruno con un universo infinito senza centro, questo libro offre una profonda riflessione sulla naturatrasformativa delle idee e sul loro potere di modellare la società attraverso i secoli. Le idee cadono dal cielo è un viaggio attraverso la storia del pensiero, che rivela come le visioni filosofiche possano ancora oggi illuminare e ispirare la nostra realtà. https://iodedizioni.eu/products/le-idee-cadono-dal-cielo?_pos=1&_sid=414c736fe&_ss=r

L’autore Già Professore di Filosofia Morale per l’Università “Federico II” di Napoli, Giuseppe Ferraro è Responsabile del Polo Universitario per le Carceri in Campania, denominato gli Studi Universitari negli Istituti Penitenziari, afferente al SINAPSI della “Federico II”.

Ideatore e docente corsi di filosofia negli Istituti Penitenziari (Bellizzi Irpino, Carinola, Nisida Poggioreale, Rebbibia, Secondigliano, Sulmona, Spoleto), insegna filosofia nelle periferie e nei quartieri dolenti ai confini della città.

Impegnato nello sviluppo della filosofia come etica dei legami e dell’educazione ai sentimenti, è membro del Comitato Etico della Fondazione Umberto Veronesi ed ideatore di diversi progetti e pratiche educative fra i quali  «Bambini in Filosofia» e «Filosofia Fuori Le Mura».  Nel 2019 ha avviato a Napoli una Scuola pubblica di politica. Molti i suoi interventi in occasione di festival e convegni.

“Sanremo Giovani” 2025

Oltre 560 adesioni per accedere all’Olimpo dell’Ariston a febbraio

Inizia il conto alla rovescia per Sanremo Giovani dopo la decisione del direttore artistico Carlo Conti di riportare al Festival di Sanremo la categoria Nuove Proposte, scelta approvata dalla Direzione Intrattenimento Prime Time.
Quest’anno ai nastri di partenza si sono presentati in 564 e tra questi si segnala il netto incremento della partecipazione femminile.

In dettaglio si tratta di 529 cantanti singoli (290 uomini, pari al 54,82%, e 239 donne, pari al 45,18 per cento) e 35 gruppi. La maggior parte delle richieste di partecipazione (203, di cui 189 singoli e 14 gruppi) giungono dal Nord, segue, distaccato di misura il Sud con 189 (181 singoli e 8 gruppi), fanalino di coda il Centro con 153 (141 singoli e 12 gruppi). Il Centro però si riscatta a livello regionale vedendo in testa il Lazio con ben 96 partecipanti (89 singoli e 7 gruppi). Seguono appaiate la Campania con 73 partecipanti (70 singoli e 3 gruppi) e la Lombardia con 72 partecipanti (70 singoli e 2 gruppi). Gli artisti nati in un altro Paese che hanno fatto pervenire la propria adesione sono 19. I minori che hanno presentato un brano sono stati 38 (di cui 33 singoli e 5 all’interno di gruppi).

La Commissione Musicale presieduta da Carlo Conti in veste di Direttore Artistico, e composta dal Vicedirettore della Direzione Intrattenimento Prime Time Claudio Fasulo, e da Ema Stokholma, Carolina Rey, Manola Moslehi, Enrico Cremonesi e Daniele Battaglia, dopo gli ascolti ha selezionato i primi 46 artisti che parteciperanno alle audizioni dal vivo a Roma, il 23 ottobre, nella Sala A di via Asiago. Al termine delle audizioni saranno scelti 24 artisti tra gruppi e singoli che parteciperanno ai “gironi eliminatori”, nelle prime 4 puntate di “Sanremo Giovani”, in onda in seconda serata su Rai 2 e in simulcast su Rai Radio2, il 12, 19, 26 novembre e 3 dicembre, condotte da Alessandro Cattelan.

Ema Stokholma, Carolina Rey, Manola Moslehi, Enrico Cremonesi e Daniele Battaglia (insieme a Carlo Conti e Claudio Fasulo, giurati fuori onda) avranno il compito di scegliere i 12 finalisti (3 per ognuna delle 4 serate) che prenderanno parte alla “semifinale” del 10 dicembre, sempre condotta da Cattelan su Rai 2 (in simulcast su Rai Radio2 con il commento di tutti gli appuntamenti a cura di Giulia Nannini, Julian Borghesan e Giorgiana Cristalli).

Sempre attraverso il meccanismo delle sfide dirette, 6 di loro (a cui si aggiungeranno i 2 artisti provenienti da Area Sanremo) accederanno alla finale del 18 dicembre, dal vivo in prima serata su Rai 1, dal Teatro del Casinò di Sanremo, con la doppia conduzione di Carlo Conti e di Alessandro Cattelan, e commentata su Rai Radio2.E sarà sempre la Commissione Musicale a decretare le 4 “Nuove Proposte” che parteciperanno a febbraio 2025 al 75mo Festival di Sanremo 

  1. Aaron, “Grandine” – Udine
  2. Alex Wyse, “Rockstar” – Lombardia
  3. Angelica Bove, “La nostra malinconia” – Lazio
  4. Angie, “Scorpione” – Sardegna
  5. Arianna Rozzo, “J’Adore” – Campania
  6. Befire, “Naftalina” – Veneto
  7. Bosnia, “Vengo dal sud” – Campania
  8. Cainero, “Aria” – Lazio
  9. Caleydo, “Banlieu” – Veneto
  10. Ciao sono Vale – “Una nuvola mi copre” – Lombardia
  11. Cosmonauti Borghesi, “Aurora tropicale” – Lazio
  12. Dea Culpa, “Nuda” – Lombardia
  13. Gin, “Tornare al mare” – Lazio
  14. Giorgio Galimberti, “Milano” – Lombardia
  15. Grandine, “Sayonara” – Marche
  16. Grelmos, “Flashback” – Lombardia
  17. Heartman, “Inguaribile romantico” – Costa d’Avorio
  18. Helen Aria, “Affogo nell’alba” – Valle D’Aosta
  19. Leimannoia, “Virginia” – Lazio
  20. Lisa, “Soli per errore” – Germania
  21. Martina, “Tu salvami il cuore” – Lazio
  22. Martina Attili, “Eva e Adamo” – Lazio
  23. Martina Beltrami, “Scappi da me” – Piemonte
  24. Mazzariello, “Amarsi per lavoro” – Campania
  25. Mew, “Oh my God” – Veneto
  26. Moska Drunkard, “Trinacria” – Sicilia
  27. Nahaze, “Titoli di cosa” – Puglia
  28. Nicol, “Come mare” – Veneto
  29. Orion, “Diamanti nel fango” – Lazio
  30. Orlvndo, “La prima volta che ci incontrammo” – Veneto
  31. Principe, “Camilla!” – Emilia-Romagna
  32. Questo e quello, “Bella balla” – Liguria
  33. Rea, “Cielo aperto” – Emilia – Romagna
  34. Samuele Di Nicolò, “Non tornare più” – Marche
  35. Sea John, “Se fossi felice” – Friuli-Venezia Giulia
  36. Selmi, “Forse per sempre” – Toscana
  37. Settembre, “Vertebre” – Campania
  38. Sickteens, “Due sigarette” – Emilia-Romagna
  39. Sidy, “Tutte le volte” – Senegal
  40. Silvia Carrino, “Fai pace con me” – Puglia
  41. Synergy, “Fiamma” – Emilia-Romagna
  42. Tancredi, “Standing ovation” – Lombardia
  43. Vale LP e Lil Jolie, “Dimmi tu quando sei pronto a fare l’amore” – Campania
  44. Ventivoltemario, “Gocce” – Lombardia
  45. Wax, “7 vite” – Lombardia
  46. Yans, Fulgur & Kunai – “Mary” – Puglia

Billboard Italia

immagine in copertina: Festival di Sanremo

Caterpillar Radio2 Live | Venerdì 4 ottobre 2024 – ore 18

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Caterpillar Radio2 Live

Venerdì 4 ottobre ore 18
Museo della Radio e delle Televisione
Via Giuseppe Verdi 16 Torino

Ci ricordiamo chi ci ha insegnato ad andare in bicicletta, ma chi ci trasmettere l’amore per la radio?
In una puntata speciale all’interno del programma del Prix Italia a Torino, dentro il Museo della Radio e delle Televisione, festeggiamo 100 anni di radio con chi ce l’ha fatta scoprire. Uno zio? La mamma? Una vicina di casa? Portala con te!  Massimo Cirri, Sara Zambotti e Paolo Labati con la Bandakadra, il poeta Guido Catalano e altre ospiti vi aspettano per una puntata live di Caterpillar venerdì 4 ottobre dalle 18 alle 20, al Museo della Radio e delle Televisione, Torino.

Salotto letterario Vitanova, via Belsito 4 | 9 marzo 2024 – presentazione del libro Fattoidi. Giochi di parole non senso modi di dire di Massimo Conte Schächter, disegni di Clara Fiorillo, edito da Giannini Editore

Sabato 9 marzo 2024 alle ore 11:00 a Napoli, presso il Salotto Vitanova (Via Belsito, 4 – nei pressi di Piazza Salvatore Di Giacomo – Posillipo), presentazione del libro Fattoidi. Giochi di parole non senso modi di dire di Massimo Conte Schächter, disegni di Clara Fiorillo, edito da Giannini Editore

  • Dopo l’introduzione di Salvatore Landolfi, ingegnere e promotore culturale
  • e la presentazione di Silvana Guida, operatrice culturale attraverso Blu Parthenope eventi e comunicazione 
  • ne parleranno con l’Autore 
  • Piero Antonio Toma, giornalista e scrittore
  • Dora Francese, professore ordinario di Tecnologia dell’architettura presso il dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II”

 

Sono andato scovando negli anni in una vetrina fantasiosa della parola composizioni linguistiche di uso comune portatrici inconsapevoli di una divaricazione tra un significato ad litteram ed uno ad sensum. Sono dei modi di dire con cui gli individui reciprocano la realtà sociale ‘come se’ la condividessero convenendo di accordarsi sul senso simbolico delle parole da attribuire ad una realtà fattiva e codificata d’uso comune. I fattoidi sono in tutto 87 (di cui gli ultimi 12 hanno una matrice napoletana). Il filo rosso conduttore è stato quello di fare ricorso ai fattoidi, cioè una “rottura di senso”, ovvero un “fatto che non esiste prima di apparire in una rivista o in un giornale. Così “ho stirato in modo volutamente improprio ed esteso quella nozione di fattoide alle frasi fatte, in una forma allusiva nell’approssimazione ai detti popolari. Accostabili ai giochi linguistici in Ludwig Wittgenstein, a parole di senso comune, ai motti di spirito elaborati da Sigmund Freud”. Alcuni esempi rendono evidente l’apparente paradosso. Quando si chiede a qualcuno “Come butta?” per vedere come gli vanno le cose e la vita, la risposta non convenzionale di apparente astrusità prende la strada del significato “Dove cade” il cui aggancio si lega al verbo “butta”. Ancora, “Se si sta in una botte di ferro”, l’affermazione fa pensare ad essere protetti, avere coperture, ragion per cui appare improbabile rispondere con un letterale “Assicurarsi che ci sia il condizionatore”. Questo agile libro è intelligente ed arguto, un piccolo gioiello letterario.

Massimo Conte Schächter è un affermato sociologo autore di testi significativi quali L’acciaio dei caschi gialli. Lavoro, conflitto, modelli culturali: il caso Italsider di Bagnoli (Angeli, Milano, 1990, Pref. A. Touraine) e di ricerche ante litteram sulla diffusione dei femminicidi e sulla crescita delle immigrazioni, ma soprattutto studioso dedito ad analizzare a fondo le dinamiche della fiducia, come testimonia il suo triplice contributo in merito: Sociologia della fiducia. Il giuramento del legame sociale (Edizioni Scientifiche Italiane, Napoli, 2009), Fiducia 2.0. Legami sociali nella modernità e postmodernità (Giannini, Napoli, 2012) e Fiducia e tradimento. In web we trust. Traslochi di società dalla realtà diretta alla virtualità della network society (Armando, Roma, 2014). Ha diretto con ‘Unione Europea e Ministero Pari Opportunità’ le prime indagini in Italia sulle violenze contro le donne: Violenza contro le donne (Napoli 2001); Oltre il silenzio. La voce delle donne (Caserta 2005). È Vice Presidente e Direttore Scientifico di M.U.N.I., Movimento Unione Nazionale Interetnica, curatore di ricerche su migrazioni globali, mercato del lavoro e diritti umani. Nel febbraio del 2017 ha dato alle stampe la raccolta di poesie Verba Mundi, Edizioni Divinafollia, Collana Trasversalia, Bergamo. https://www.adfnews.it/posillipo-ecco-fattoidi/

Salotto letterario Vitanova, via Belsito 4 | 2 marzo 2024 – presentazione del libro “Nient’altro che la vita” di Giovanna Mozzillo, edito da  Franco Di Mauro Editore

Sabato 2 marzo 2024 alle ore 11:00 a Napoli, presso il Salotto Vitanova (Via Belsito, 4 – nei pressi di Piazza Salvatore Di Giacomo – Posillipo), presentazione del libro “Nient’altro che la vita” di Giovanna Mozzillo, edito da  Franco Di Mauro Editore

  • Dopo l’introduzione di
  • Salvatore Landolfi, ingegnere e promotore culturale
  • ne parlerà con l’autrice
  • Piero Antonio Toma, giornalista e scrittore

 

Il libro  Da un lato un romanzo di formazione: in cui la protagonista racconta, sempre dal suo punto di vista, l’impatto nelle utopie del ’68 (di cui tuttavia intuisce contraddizioni ed equivoci), l’innamoramento per il ragazzo che gliele ha fatte scoprire, il dolore, a causa di un aborto subito ma non accettato, la delusione, per la mancata realizzazione del mondo sognato. E poi il laborioso recupero della fiducia nella positività del reale: per approdare alla consapevolezza che, malgrado tutto, la vita è “preziosa”. Ma al tempo stesso il libro è un affollato “come eravamo” partenopeo. Perché intorno alla protagonista c’è Napoli: Napoli con la sua borghesia di cui son indagate miopie, chiusure, riti, manie e vezzi, e il suo popolo, dolente, umiliato, corruttibile, e tuttavia capace di contagiosa saggezza.

L’autrice  Dunque mi presento: son napoletana, ho da poco perso mio marito, ho due figlie adulte e due nipoti adolescenti. Tanti anni fa (non diciamo quanti) mi son laureata in lettere classiche, ma poi, essendo stata travolta dal vento del ’68 e avendo (a torto) maturato la convinzione che, come professoressa di latino e greco (lavoravo al ginnasio), mi fosse impossibile “attualizzare” adeguatamente le mie lezioni, a un certo punto ho chiesto il trasferimento in un istituto tecnico di frontiera dove fino alla pensione ho insegnato italiano e storia. E devo dire che, tutto sommato, si è trattato di una bella esperienza sia perché con gli studenti ho sempre avuto un rapporto stimolante di dialogo e confronto sia perché mi è stato possibile far attivamente politica scolastica, organizzando dibattiti, concerti, cineforum.

Per il resto, che tipo di donna sono? Ecco: amo il mare, il cinema, il teatro, i fumetti, le arti figurative, sono laica, relativista, appassionatamente europeista, ambientalista senza fanatismi, un po’ animalista, e forse pure animista, perché non escludo che piante e oggetti abbiano un’identità e una consapevolezza di sé.

A scrivere ho iniziato tardi ma in risposta a un’esigenza che da sempre mi portavo dentro: quella di catturar la realtà, di possederla, di appropriarmela, di penetrarla con le parole. Infatti, della realtà io sono innamorata. Ne son innamorata perché, vedete, mi sembra di percepirne a pieno potenzialità d’emozione e componente magica. E, sì, non son un’autrice minimalista: amo costruire una trama con imprevisti e colpi di scena e affiancare ai protagonisti personaggi secondari e comparse. Che più? Beh, mi piace pure utilizzar la scrittura come una macchina del tempo con cui tornare al passato. Perché, pur sapendo che non è certo stato migliore del presente, io del passato avverto potentemente la nostalgia (credo che, a infondergli ai miei occhi un’infinita capacità d’ammaliamento, sia proprio il fatto di esser perduto, fuggito, svanito). Inoltre, poiché non riesco a non vedere, accanto agli orrori, anche la messe inesauribile di stupori e incanti che l’universo sciorina, mi riesce impossibile non instillar speranza in quello che scrivo, e, essendo illuminista (come mia madre), spesso faccio in modo che nel corso della vicenda i personaggi scoprano la tolleranza e i valori dell’etica laica. Al tempo stesso però avverto il fascino dell’irrazionale e lo ritengo ingrediente indispensabile nell’alchimia del romanzo.

Per concludere voglio aggiungere che finora per me scrivere è stata la più gratificante delle emozioni, in quanto ha significato ribaltarmi nel cuore, nella mente e nella fisicità del personaggio, per poi proceder con lui: di avventura in avventura. http://www.giovannamozzillo.it

Franco Di Mauro Editore
La casa editrice nasce nel 1983 prendendo nome dal suo fondatore Franco Di Mauro.
I primi approcci nel mondo dell’editoria sono coronati da successi di vendita, i volumi pubblicati pur rivolgendosi alle tradizioni e alla storia napoletana, diventano in pochi mesi best-sellers. Grazie all’economia sana per queste scelte editoriali, la casa editrice, più avanti comincia a costruire un catalogo di preziosità culturali con le collane: “Cocumella”, “Cocumella Arte”,“Neapolitana Elegans” e “Il Presepe Napoletano nel mondo”, riscuotendoapprezzamenti unanime dalla critica ufficiale. È dal 1993 che rivolge l’attenzione a volumi in-folio a tiratura limitata… http://www.francodimauroeditore.it/storiacasaeditrice.htm

Salotto letterario Vitanova, via Belsito 4 | 20 febbraio 2024 – “I martedì letterari di Piero Antonio Toma” | Presentazione del libro Lunario minimo di Donatella Schisa (Affiori, 2023)

“Il mio eterno problema con le cose che finiscono, la mia difficoltà a lasciar andare oggetti, persone, situazioni, perché il solo pensiero di non poterle più ritrovare mi genera disagio; quel problema è stato aggirato e imbrogliato, accantonato per il tempo di quest’avventura.”

Martedì 20 febbraio 2024 alle ore 17:30, a Napoli, presso la nuova sede del Salotto letterario Vitanova in Via Belsito, 4 (nei pressi di Piazza Salvatore Di Giacomo a Posillipo), nuovo appuntamento con “I martedì letterari di Piero Antonio Toma” per la presentazione del libro Lunario minimo di Donatella Schisa, edito da Affiori (2023).

  • Dopo i saluti di
  • Salvatore Landolfi, ingegnere e promotore culturale
  • ne parleranno con l’autrice 
  • Piero Antonio Toma, giornalista e scrittore
  • Luisa Somma, docente di lettere

Il libro – Lunario minimo raccoglie diversi racconti scritti dall’autrice tra il 2016 e il 2023. Si tratta di ventisette racconti da sfogliare e leggere come un almanacco letterario, uno per ogni giorno del mese siderale che nel calendario lunare dura appunto ventisette giorni, sette ore, quarantatré minuti e undici secondi, il tempo necessario perché la Luna compia la sua orbita intorno alla Terra e a questa si riallinei.

Lunario minimo, questo il titolo, perché, a differenza dei lunari tradizionali che coprono un arco temporale di dodici mesi, questo accompagna il lettore per il tempo che necessita alla Luna a compiere solo uno dei suoi cicli di trasformazione.

Al suo interno, pertanto, i racconti sono suddivisi secondo le varie fasi lunari: i racconti della Luna nuova, della Luna crescente, della Luna piena e della Luna calante, ciascuno dei quali con le caratteristiche proprie della corrispondente fase lunare, per quanto diversissimi gli uni dagli altri.

Perché esiste un tempo per fare o non fare, per procedere o stare fermi, per agire o aspettare, esattamente come insegnavano gli antichi.

L’autrice  – Donatella Schisa è un avvocato pentito che da anni si occupa di libri. Lettrice appassionata, conduce da anni un circolo letterario: “Scritti di questi tempi”, in cui autori e lettori si incontrano dal vivo tra le pagine dei libri.

È autrice di racconti e di due romanzi: Il posto giusto (L’Erudita, 2017) e La nebbia quando sale – Lettere a mia madre e non solo (L’Erudita, 2019), e curatrice di antologie per Giulio Perrone. –  Lunario minimo

Salotto letterario Vitanova, via Belsito 4 | 23 novembre 2023 – Presentazione del libro “Pompeii. Una storia proibita. Amore e morte all’ombra del Vesuvio. Eutychis, la prostituta greca si faceva pagare 2 assi. Dimorava nella casa dei Vettii. Aulus Vettius Restitutus e Aulus Vettius Conviva” di Anna Maria Ghedina, De Nigris Editori

Giovedì 14 dicembre 2023 alle ore 18:00 a Napoli, presso il Salotto Vitanova – via Belsito 4 – presentazione del libro  “Pompeii. Una storia proibita. Amore e morte all’ombra del Vesuvio. Eutychis, la prostituta greca si faceva pagare 2 assi. Dimorava nella casa dei Vettii. Aulus Vettius Restitutus e Aulus Vettius Conviva” di Anna Maria Ghedina, edito da De Nigris Editori.

  • Dopo i saluti di Salvatore Landolfi, ingegnere e promotore culturale,
  • dialogheranno con l’autrice:
  • Maresa Galli, giornalista e scrittrice
  • Antonio D’Addio, docente e giornalista
  • Modererà l’incontro:
  • Yvonne Carbonaro, scrittrice

Il libro – Una storia bella, avvincente, coinvolgente, insolita e drammatica: un amore tormentato, non convenzionale, tra una prostituta e un comandante militare, amico dell’imperatore Tito Flavio Vespasiano. L’autrice, Anna Maria Ghedina, è riuscita in un’impresa molto ardua, quella di costruire una vicenda appassionante e realistica, da una semplice e scarna iscrizione trovata incisa all’ingresso della Casa dei Vettii, ubicata nel Parco Archeologico di Pompei, riaperta al pubblico dopo il recente restauro, di proprietà dei liberti Aulus Vettius Restitutus e Aulus Vettius Conviva, divenuti ricchi grazie al commercio. Introduzione a cura di Nino Daniele.

L’autrice  Scrittrice con all’attivo un numero elevatissimo di pubblicazioni e giornalista molto stimata, Anna Maria Ghedina è una donna che ha fatto, fin da giovanissima, della scrittura la sua stessa vita. Ama definirsi una sognatrice ma nel contempo una donna con i piedi ben ancorati a terra. Persona colta e ricca di tanti interessi, ci ha condotto per mano in un mondo fatto di belle opere e di un infinito amore per la Scrittura, per la Letteratura e per la Lettura.

Annamaria, come ti descriveresti a chi non ha ancora avuto il piacere di conoscerti? “Una sognatrice con i piedi per terra.”

 Come è nato il tuo amore per la Comunicazione, il Giornalismo e la Scrittura? “Da ragazzina. Ho sempre amato la lettura e la scrittura, ed alla fine, dopo aver lavorato in azienda per tanti anni, ho deciso di dare una svolta, quindi ho mollato tutto e ho iniziato a collaborare, prima mandando delle novelle ad un giornale e poi mi hanno chiesto di fare degli articoli. Diciamo che è iniziato tutto da lì.”

 Tu oggi hai all’attivo tantissimi libri, ti consideri dunque una scrittrice e non più solo autrice? “Scrittrice, perché mi piace e mi diverte da matti scrivere, da sempre.”

 In che modo è cambiato con il trascorrere inevitabile del tempo? “Non è cambiato. Certamente da quando ho iniziato a scrivere, a 17 anni, la scrittura è diventata più sciolta. Io leggo tantissimo ed il leggere affina ed amplia le tue conoscenze anche della lingua.”… ANNA MARIA GHEDINA, UNA DONNA PROFONDA, UNA SCRITTRICE ATTENTA E SOPRAFFINA. – LF Magazine

LA CASA DEI VETTII riapre al pubblico dopo 20 anni: grande bellezza e triviale realtà nella casa simbolo di Pompei

Riapre la casa simbolo di Pompei, la casa dei Vettii, che non manca in nessuna guida del sito UNESCO campano e in nessun manuale sull’arte antica, grazie ai suoi straordinari affreschi e alle sculture che adornavano il suo ampio giardino.

Viene restituita al pubblico una domus che per la prima volta, dopo 20 anni di chiusura e una parziale riapertura nel 2016 – relativa all’ambiente di ingresso dell’atrio e a quelli circostanti- si può finalmente ammirare in tutta la sua articolazione e complessità architettonica, grazie ai recenti interventi…

Scavata tra il 1894 e il 1896, la casa dei Vettii apparteneva a Aulus Vettius Conviva e Aulus Vettius Restitutus, probabilmente due liberti, divenuti ricchi con il commercio del vino. Lo sfarzoso arredo pittorico e scultoreo della casa, dunque, riflette anche la ricchezza del territorio della città, dove si produceva il vino per l’esportazione in tutto il Mediterraneo, e la mobilità sociale, che consentiva a due ex schiavi di salire ai livelli più alti della società locale.

Non mancano tracce della vita degli ultimi, tra le quali spicca un ambiente adiacente alla cucina, nel quartiere servile, decorato con quadretti erotici.  L’ambiente, in passato, fu dotato di una porta di ferro per consentirne l’accesso ai soli uomini adulti, barriera rimossa solo pochi giorni prima della riapertura della casa. Si è ipotizzato che l’ambiente servisse per la prostituzione, ipotesi che sembra trovare riscontro nel rinvenimento, sulla parete sinistra del vestibolo, di un’iscrizione in cui una donna di nome Eutychis, “greca e di belle maniere”, veniva offerta per due assi (Eutychis Graeca a(ssibus) II moribus bellis). Una testimonianza che Pompei offre, oltre alla bellezza dell’arte e dell’architettura antica, della società dell’epoca con le sue stratificazioni e costumi…

“La casa dei Vettii è la storia del mondo romano rinchiusa in una casa, la ‘casa museo’ della romanità per così dire: ci troviamo affreschi mitologici e sculture in bronzo e in marmo, di eccezionale qualità artistica, che parlano del rapporto complesso tra modelli greci e rielaborazioni romane, ma anche la vita economica e sociale della città. I proprietari, liberti e dunque ex schiavi, sono espressione di una mobilità sociale che due secoli prima sarebbe stata impensabile. Diventano ricchi con il commercio di prodotti agricoli del territorio intorno a Pompei, ma quanto pare nella loro casa fu esercitata anche la prostituzione, da parte di una schiava greca, che apparteneva ai gruppi più deboli della società.” sottolinea Gabriel Zuchtriegel, Direttore del Parco archeologico di Pompei. LA CASA DEI VETTII riapre al pubblico dopo 20 anni: grande bellezza e triviale realtà nella casa simbolo di Pompei – COMUNICATI STAMPA – Parco archeologico di Pompei 

Salotto letterario Vitanova, via Belsito 4 | 8 dicembre 2023 – Omaggio a Vittorio Gassman con la proiezione del film “La famiglia” di Ettore Scola (Italia, 1986).

Venerdì 8 dicembre 2023 alle ore 11:00 a Napoli, presso il Salotto Vitanova – via Belsito 4 – omaggio a Vittorio Gassman, con la proiezione del film “La famiglia” di Ettore Scola (Italia, 1986).

Interventi:

  • Salvatore Landolfi, ingegnere e promotore culturale
  • Lejla Mancusi Sorrentino, scrittrice e storica della gastronomia
  • Seguirà una breve conversazione con il pubblico presente in sala

Storia di una famiglia, attraverso i ricordi di Carlo, professore di italiano in pensione.

Riconoscimenti:

  • 1 candidatura al Premio Oscar, 6 Nastri d’Argento, 7 candidature e 6 vittorie al David di Donatello.

Roma. Quartiere Prati 1907-1987. Questo è l’arco temporale in cui si svolgono le vicende di una famiglia borghese narrate da Carlo. Si parte dal suo battesimo e si giunge sino alla festa per il suo ottantesimo compleanno. Si assiste alla sua crescita con il fratello Giulio, ai suoi studi al suo formarsi una famiglia, al diventare genitore e poi nonno.
Ettore Scola ci propone un film che non si limita a narrare fatti privati anche se praticamente non si esce mai dalle mura della casa che vede scorrere i decenni, passare persone, confrontare idee, nascere amori e contrasti. La famiglia di Carlo non può nascondersi al mondo né opporre più che tanto resistenza diretta a una società che cambia inesorabilmente. Scola però non vuole indicarci un’unica chiave di lettura e quindi si affida con consapevolezza alla complessità della vita dei singoli e di quel soggetto sociale, la famiglia appunto, che in Italia ha ancora un suo valore simbolico al di là delle trasformazioni socio economico culturali. Scola arriva a questo film dopo aver sperimentato la coralità di altre narrazioni (vedi La terrazza che può essere messo proficuamente in parallelo con La grande bellezza di Sorrentino per riflettere sul tempo che è passato e Ballando ballando. Qui si avvale di un cast ad altissimo livello che raccoglie il meglio delle generazioni che si sono avvicendate sul grande schermo per il cinema italiano ma non si limita a mettere in scena, quasi teatralmente, una sceneggiatura scritta con grande senso della narrazione insieme a Ruggero Maccari e Furio Scarpelli.
Le lunghe carrellate che scandiscono, con diverse durate e modalità, lo scorrere del tempo si connotano come un elemento linguistico-narrativo esemplare. Riescono allo stesso tempo a ricordarci come la famiglia di Carlo possa in fondo essere sempre diversa ma anche sempre uguale a se stessa quasi fosse impermeabile a quanto accade al di fuori. Ne esce un ritratto della nostra società vista ‘da dentro’, da una di quelle case in cui Gaber ci ricordava “non c’è niente di buono quando una porta si chiude dietro un uomo” e che Scola osserva con rigore ma anche, in fondo, con comprensione. (Giancarlo Zappoli). LA FAMIGLIA   

 

Salotto letterario Vitanova, via Belsito 4 | 23 novembre 2023 – Presentazione del nuovo libro di di Lejla Mancusi Sorrentino “LA PATATA – Storia – Leggende – Ricette con illustrazioni di antiche stampe” Grimaldi e C. Editori, 2023

La patata giunse in Europa importata insieme ad altri prodotti dal Nuovo Mondo scoperto da Cristoforo Colombo. Inizialmente disprezzata, si diffuse poi, contribuendo a salvare le popolazioni europee da fame e carestie. È un vegetale versatile e adatto a tutte le mense e a tutte le cotture, con un apporto nutritivo importante e un basso contenuto calorico.

Giovedì 23 novembre 2023 alle ore 18:00 a Napoli, presso il Salotto Vitanova – via Belsito 4 – presentazione del nuovo libro di di Lejla Mancusi Sorrentino “LA PATATA – Storia – Leggende – Ricette con illustrazioni di antiche stampe” Grimaldi e C. Editori, 2023

  • Dialogheranno con l’autrice
  • Salvatore Landolfi, ingegnere e promotore culturale
  • Yvonne Carbonaro, scrittrice, giornalista e critica d’arte

Il libro – Fra tutti i prodotti vegetali la patata è il più versatile, è adatta alla mensa del ricco quanto a quella del povero; ideale per tutte le cotture, adoperata sia come contorno che come elemento principale del pasto, con un apporto calorico modesto, inferiore a quello del pane e della pasta…

L’autrice Lejla Mancusi Sorrentino, attenta studiosa della tradizione gastronomica, è autrice di numerosi libri in cui all’appassionata ricerca sulla storia del cibo e al recupero di antiche ricette unisce l’esperienza pratica di una lunga attività in cucina che le consente incursioni nelle più attuali tendenze gastronomiche.

Già prestigiosa esponente dell’“Accademia Italiana della Cucina”, è una colta e attenta ricercatrice di ricette d’epoca, aneddoti e riferimenti letterari della gastronomia tradizionale napoletana.

Tra le più recenti pubblicazioni, “Il pomodoro. Storia avventure e miracoli del frutto più diffuso nel mondo. Con 100 ricette antiche e moderne” (Grimaldi e C., 2021); “La birra. Storia della bevanda più diffusa nel mondo. Dall’orzo al boccale. In fine La birra in cucina in 63 facili ricette con 16 illustrazioni (Grimaldi e C., 2020); “Sua Maestà il Limone. Alla scoperta del frutto della solarità tra aneddoti, ricette, canzoni, dolci e liquori” (Intra Moenia, 2019); ‘A frittura alla napoletana (Intra Moenia, 2019).

Grimaldi & C. Editori si è sempre distinta, nella sua produzione, per la ricercatezza e la raffinatezza delle sue opere.
La Casa editrice, che ogni anno pubblica da sei a dieci nuovi titoli, cura eleganti pubblicazioni di gran pregio bibliografico aventi per tema Viaggi, Cartografia, Grafica, Storia, Gastronomia, Arte, Cultura e Immagini: la selezione dei titoli è accuratissima ed è finalizzata alla riscoperta e al recupero di testi particolari e inesplorati su temi di cultura meridionalistica ma anche alla diffusione di pregevoli opere di ricerca sulle arti minori tanto importanti per la nostra storia.
La qualità di stampa di tutti i volumi è sempre di altissimo livello. Grimaldi & C. Editori, il cui catalogo ad oggi vanta circa cento titoli, rappresenta, dunque, un importante punto di riferimento per la cultura e la storia napoletana e le sue pubblicazioni sono apprezzate e ricercate da tutti i bibliofili non solo meridionali. Grimaldi & C. Editori 

Salotto letterario Vitanova (Via Belsito 4) | – 9 novembre 2023 – Presentazione del libro “Sulla Rotta di Enea – da Antandros alle sponde del Tevere”

Giovedì 9 novembre 2023 alle ore 18:00 a Napoli, presso il Salotto Vitanova – via Belsito 4 – presentazione del libro “Sulla Rotta di Enea – da Antandros alle sponde del Tevere” di Bruno Agolini (autore delle illustrazioni e delle didascalie) e Maria Teresa Moccia di Fraia (autrice dell’introduzione e dei versi), edito da Valtrend Editore (2023).

  • Saluti di benvenuto:
  • Salvatore Landolfi, ingegnere e promotore culturale
  • Introduzione:
  • Yvonne Carbonaro, scrittrice, giornalista e critica d’arte
  • Relatore:
  • Mimmo Grasso, poeta, saggista e critico d’arte
  • Nel corso dell’incontro saranno proiettate alcune immagini del libro.

Maria Teresa Moccia Di Fraia, archeologa, già docente di latino e assessora alla Cultura del Comune di Pozzuoli, ha collaborato con la Soprintendenza Archeologica a progetti e studi sull’archeologia dei Campi Flegrei e non solo. Il progetto più importante che attualmente sta seguendo è “La Rotta di Enea”. L’eroe troiano nel suo viaggio ha toccato 5 paesi del Mediterraneo: Turchia, Grecia, Albania, Tunisia, Italia. Si tratta pertanto di un progetto di respiro europeo che mira ad una maggiore e più attenta diffusione della conoscenza dell’Eneide.

É da tale motivazione che nasce questo libro in italiano e in inglese “Sulla rotta di Enea”, in cui le vivacissime tavole che illustrano le varie tappe mirano a consentire una nuova lettura per immagini del poema e a riscoprirne tanti interessanti aspetti. Due sono gli elementi di novità rispetto alle trattazioni tradizionali: i disegni audacemente visionari del fantasioso pittore Bruno Agolini e l’eco evocativa dei frammenti poetici simili ad haiku della Moccia.

Il sottotitolo “Da Antandros alle sponde del Tevere” ci ricorda che Enea, fuggito con i Troiani sulla spiaggia di Antandros, costruì una flotta di venti navi, utilizzando il legno del Monte Ida sacro alla dea Cibele. Come naturalmente sappiamo fin dalle scuole medie, i 12 libri del poema si dividono nei primi sei che parlano del viaggio, che è viaggio di rifondazione (e non di ritorno come quello di Ulisse) e gli altri sei, che trattano di guerra, guerra finalizzata alla costruzione di una nuova città (e non alla distruzione come nell’Iliade), e sono encomiastici nei confronti della fondazione di Roma e della casa Giulio-Claudia. Proprio in mezzo, però, il libro sesto è dedicato ai Campi Flegrei e alla Sibilla Cumana, cioè al viaggio nell’Ade, tappa centrale e fondamentale della Rotta di Enea, a cui si rifà sia il titolo del libro sia il progetto di cui si è detto.