“Il grande spirito” è quello che parla col cuore all’uomo del destino
Titolo:Il grande spirito
Regia: Sergio Rubini
Soggetto: Carla Cavalluzzi, Angelo Pasquini, Sergio Rubini, Diego Silva
Sceneggiatura: Carla Cavalluzzi, Angelo Pasquini, Sergio Rubini
Musiche: Ludovico Einaudi
Produzione Paese: Italia, 2019
Cast: Rocco Papaleo, Sergio Rubini, Ivana Lotito, Bianca Guaccero, Geno Diana, Alessandro Giallocosta, Ilaria Cangialosi, Antonio Andrisani, Cosimo Attanasio, Antonio Basta, Corallo Pierluigi,Totò Onnis, […]
Tonino Cipriani (Sergio Rubini), un ex galeotto che non sa cosa sia la rettitudine e il vivere civile in quanto è privo di qualità umane, ha un colpo di fortuna, per caso. Riesce, infatti, a sottrarre una borsa che contiene una grossa refurtiva di soldi e gioielli sottratti con astuzia alla banda di cui faceva parte in una rapina come autista. E scappa. Tonino Cipriani è tornato il numero uno! – esclama a Milena (Bianca Guaccero), la sua fidanzata che l’aveva lasciato.
Inseguito dai suoi compagni che rivogliono la borsa, fugge precipitosamente e nella fuga rocambolesca, tra vicoli, scale e terrazze di fabbricati fatiscenti di Taranto, sovrastate dall’ingente fumo che si sprigiona dalla grande ciminiera dell’acciaieria, Tonino incontra Renato (Rocco Papaleo), un demente o quasi, che si è dato l’appellativo di Cervo nero perché è convinto di essere un indiano del Canada tant’è che ha la testa adornata da una fascia rossa indiana e crede al Grande Spirito. Egli crede che questa volta il Grande Spirito gli abbia mandato l’uomo del destino che lo solleverà dalla situazione indigente in cui si trova. Renato che abita in uno sgabuzzino lurido, sporco, senza luce e senza acqua, sito all’ultimo piano di un palazzo, accoglie e protegge con grande piacere e grande ospitalità l’uomo che gli era stato destinato, perché il Grande Spirito vuole che aiuti l’uomo del destino …
Ovviamente, Tonino, non appena le acque si sono calmate, cerca di andarsene ma strada facendo cade, si ferisce gravemente ad una gamba e perde la borsa. Renato che lo aveva seguito lo soccorre, lo riporta nel suo rifugio e lo cura, dicendogli: Tu non te ne puoi andare, sei l’uomo del destino…
Povertà, emarginazione, squallore e degrado ambientale, assenza di valori umani, furberia, violenza, e chi più ne ha più ne metta, sono i caratteri più salienti e più evidenti delineati dalla penna filmica sagace e sottile di Sergio Rubini, pugliese doc, che utilizza due grandi istrioni del cinema italiano: se stesso, alias Tonino, e Rocco Papaleo, alias Renato. Ambedue indossano rispettivamente i vestiti di un ladro senza scrupoli e di un demente, che appaiono diversi sia emotivamente che umanamente, ma hanno un carattere in comune: sono ambedue frutto degenerato di un ambiente povero culturalmente e irreversibilmente (forse) imbastardito. Le loro strade, come le strade di tanti altri come loro, si sono però diversificate a causa delle condizioni familiari e ambientali circoscritte, in cui sono cresciuti e hanno vissuto, e della rispettiva sensibilità personale che li ha caratterizzati. Tonino è stato costretto per necessità e per sopravvivenza a delinquere, mentre Renato ha perso completamente la ragione, ma non la sensibilità umana, per non capire ciò che gli succedeva intorno affidando la sua essenza vitale all’immaginazione di un capo indiano.
Il contatto con Renato, tuttavia, riesce a fare ritrovare a Tonino e a fargli riemergere quella umanità che aveva accantonato, come la borsa della refurtiva che aveva perduto. A quella borsa Tonino aveva assegnato quei valori che inconsapevolmente corrispondevano ai suoi valori di grande umanità latenti nella sua personalità.
Filmografia
La stazione (1990), La bionda (1993), Prestazione straordinaria (1994), Il viaggio della sposa (1997), Tutto l’amore che c’è )22000), L’anima gemella (2002), L’amore ritorna (2004), La terra (2006), Colpo d’occhio (2008), L’uomo nero (2009), Mi rifaccio vivo (2013), Dobbiamo parlare (2015).
Francesco Giuliano
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