Tre anni fa, a Firenze, la commemorazione della morte del chimico italo-tedesco Hugo Schiff
Mi piace ricordare che tre anni fa, in occasione del centenario della morte del chimico italo-tedesco Hugo Schiff avvenuta l’8 settembre 1915, fu organizzata il 14 dicembre 2015, presso il Palazzo Panciatichi, Via Cavour 4, a Firenze, una giornata di studio per commemorare l’opera e la vita di questo grande scienziato.
Allievo presso l’Università di Gottinga del tedesco Friedrich Wöhler, chimico famoso per aver sintetizzato l’urea, sostanza fino ad allora considerata organica, partendo invece da composti inorganici, e per avere scoperto l’elemento chimico Berillio, Hugo Schiff si può considerare per i suoi studi e per le sue scoperte uno dei padri della Chimica ed è stato anche il fondatore del quotidiano socialista “Avanti”. Nato a Francoforte sul Meno nel 1834, dovette abbandonare la Germania per le sue origine ebraiche e per avere abbracciato le idee socialiste derivate dalla corrispondenza con Karl Marx. Si trasferì prima a Firenze e poi a Torino e poi di nuovo a Firenze, due città in cui insegnò ‘Chimica generale’. Effettuò studi approfonditi sui glucosidi (fonti di immagazzinamento di zuccheri) e sul furfurolo (oggi, ottenuto dai cascami vegetali, è molto impiegato al posto della formaldeide, nella produzione di resine fenoliche e ureiche) scoprì le immine secondarie, sostanze stabili ottenute dalla condensazione di ammoniaca o di un’ammina primaria con un aldeide o un chetone, note appunto come ‘basi di Schiff’, e un reattivo, a base di fucsina, che porta il suo nome per individuare le aldeidi.
Cofondatore della Gazzetta Chimica Italiana con Stanislao Cannizzaro e Emanuele Paternò istituì una delle più importanti scuole di chimica favorita anche dal suo libro “Introduzione allo studio della chimica” pubblicato nel 1876.
Hugo Schiff morì nel 1915.
Francesco Giuliano
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