“A Star is Born” insegna che c’è un vuoto nell’anima che non potrà mai essere riempito
Titolo: A Star is Born
Regia: Bradley Cooper
Soggetto: Robert Carson, William A. Wellman (dal film “È nata una stella” di William A. Wellman)
Sceneggiatura: Bradley Cooper, Will Fetters, Eric Roth, Irene Mecchi, Christopher Wilkinson, Stephen J. Rivele, Dorothy Parker
Produzione Paese: USA, 2018
Cast: Lady Gaga, Bradley Cooper, Sam Elliot, Dave Chapelle, Andrew Dice Clay, Anthony Ramos, Bonnie Somerville, Rafi Gavron, Michael Harney, Greg Grunberg, Eddie Griffin, William Belli, […]
“A Star is Born”, il quarto remake del film ““È nata una stella” (1937) di William A. Wellman, dopo quello del 1954 di George Cukor e quello del 1976 di Frank Pierson, trasmette un profondo e intimo significato: né il successo né l’ammirazione né la realizzazione dei sogni né l’amore vero e sconfinato possono riempire il vuoto dell’anima.
Un esempio di ciò è offerto da Jackson Maine (Bradley Cooper), detto Jack, un cantante rock molto famoso, seguito da numerosi fans. Al termine di un affollato concerto, una sera mentre l’autista lo accompagna a casa, si fa lasciare in un night club, dove viene attratto dalla voce suadente e attraente di Ally (Lady Gaga), una giovane songwriter , timida e sconosciuta, che canta per passione, tant’è che quella sera si esibisce magnificamente con “La vie en rose” di Edith Piaf. Jackson si emoziona profondamente e fa di tutto per conoscerla, perché se ne innamora intensamente alla prima nota uscita dalla sua bocca. Apprezzandone le doti sia canore che poetiche ma anche umane, Jack userà ogni artificio per farle acquisire il coraggio di cantare davanti ad una grande folla finché la porterà ad un grande successo. «Diciamo che, in pratica, tutti mi dicono la stessa cosa: “mi piace la tua voce, ma non mi piace il tuo aspetto”» risponde Ally a Jack che, a sua volta le dice «Io ti trovo bellissima … ti devi solo fidare di me. Non devi fare altro. … devi essere te stessa, metterti a nudo.»
Tutto procederebbe per il verso giusto tra i due innamorati se non fosse che Jack incomincia ad isolarsi, ad assumere un comportamento strano. Infatti ricorre spesso all’uso di alcool e di droga estraniandosi dal mondo. E, mentre Ally si avvia verso un grande successo insperato, Jack peggiora sempre di più e si allontana dalla sua innamorata che, oltretutto, sposa in un baleno dopo aver litigato col fratello Bobby (Sam Elliot) che gli ha fatto da balia fino a quel momento.
Litigio che fa scoprire il senso della mancanza di affetto, anzi di amore materno, in Jack, maturata sin dai primi vagiti: la madre muore nel momento in cui lo partorisce e rimane orfano del padre all’età di tredici anni. Si tratta di quell’affetto, che gli antichi greci chiamavano agape, l’amore volontario e assoluto dei genitori verso i figli, che non pretende nulla in cambio, e che è univoco, irreversibile, in un sol senso. Amore, dunque, che non potrà mai essere sostituito dall’eros, quell’Eros che scioglie le membra e coinvolge l’anima fino in fondo e che richiede biunivocità, reversibilità. Quell’eros che esiste intensamente tra Jack e Ally.
Due sentimenti dalle potenzialità diverse, inadattabili tra di loro e che coesistono in ogni essere umano, ma che non coesistono in Jack perché in lui è assente la sua innata richiesta di agape. Ed è questa mancanza che, pur amando Ally, induce Jack ad estraniarsi dal mondo reale attraverso l’alcool e la droga.
A Star is Born, interpretato brillantemente sia da Bradley Cooper, alla sua prima prova da regista, sia dalla cantante Lady Gaga, alla sua prima esperienza di attrice, è un bellissimo film, immagine figurata delle dodici note che separano un’ottava dall’altra, sentimentalmente accattivante e dal profondo significato che scuote l’animo dello spettatore e lo lascia confuso. Con una straordinaria dolcezza del ritmo narrativo autentico nel suo sentimentale realismo, A Star is Born mette a nudo, infatti, un problema esistenziale che lo coinvolge.
Francesco Giuliano
Commenti recenti