“Sogno di una notte di mezza età- Amoreux de ma femme” un film brioso sotto l’egida dello “Zio Vanja” di Cechov
Titolo: Sogno di una notte di mezza età
Regia: Daniel Auteil
Sceneggiatura: Florian Zeller
Musiche:Thomas Dutronc
Produzione Paese: Francia, 2018
Cast: Daniel Auteil, Gérard Depardieu, Sandrine Kiberlain, Adriana Ugarte, […]
Nelle sale cinematografiche il 18 ottobre il film Sogno di una notte di mezza età – Amoreux de ma femme di Daniel Auteil, che ne è anche il protagonista.
Daniel (Daniel Auteil) ama sua moglie Isabelle (Sandrine Kiberlain), una donna raffinata, intelligente e bella, ed è caratterizzato da un’appassionata e vivace immaginazione, da cui emerge il lato infantile che continua a vivere anche in un adulto e la capacità intatta di sognare ancora. Egli deve sopportare il suo miglior amico Patrick (Gérard Depardieu) che, talvolta, risulta troppo imbarazzante per l’insistenza delle sue richieste e anche per la mole corporea che mostra, resa leggera dalla sua verve recitativa. Quando Patrick gli propone di organizzare una cena a quattro perché vuole fargli conoscere la sua nuova e giovane fidanzata Emma (Adriana Ugarte), un’attrice emergente, Daniel si viene a trovare imbarazzato perché sua moglie, dopo che quel bastardo ha lasciato la sua migliore amica senza nessun rimorso, non ne vuole sapere di invitarlo. Ella, infatti, non capisce come abbia potuto lasciare Laurence, una donna straordinaria, per una cozza di venticinque anni, riferendosi ad Emma, che ancora non conosce. Successivamente, in seguito ad un ripensamento per una questione di coscienza, Isabelle cede alla richiesta del marito e dà via libera all’invito, a cena, un sabato notte. Daniel, nel vedere la formosa e sensuale Emma incomincia a dare, sin da subito, sfogo alle sue fantasie erotiche. A questo punto, inizia una specie di diatriba shakespeariana del sogno o son desto, che come un gioco a ping-pong tra realtà e immaginazione porta, ad un certo punto, lo spettatore a fare confusione se ciò che sta vedendo è reale o immaginario. Daniel, spinto dal fatto che Emma vorrebbe fare l’attrice, immagina che essa reciti in teatro nello “Zio Vanja” di Anton Cechov e il riferimento appare lecito perché il tema del film è proprio quello di vedere sia la vita che si svolge in maniera noiosa e poco piacevole, sia l’incapacità dell’essere umano di essere felice perché esso si rifiuta di vedere la propria anima. Ma se la vita che si vive non piace perché è monotona, senza senso, squallida e vuota, si può tentare di cambiarla e inventarsene una nuova. Tant’è che il regista afferma che Daniel ha il coraggio e l’audacia di cambiare le abitudini della sua vita per un nuovo futuro, un passo non sempre possibile da fare o un’ambizione che molti di noi non osano mettere in pratica.
Una divertente e spassosa commedia, dunque, piena di malizia ma anche foriera di un importante messaggio: arrivati alla mezza età affidarsi all’immaginazione aiuta a vivere. Dice il regista-attore che questo film è un vagabondare in cui ci rendiamo conto che le nostre vite sono piene di debolezze, di confusione, di paesaggi senza una linea dritta, in cui è interessante raccontarsi delle favole per riuscire a vivere una vita che assomiglia un po’ a un sogno.
Sogno di una notte di mezza età- Amoreux de ma femme, senza perdere il tratto umoristico e spassoso, è un susseguirsi di gag straordinarie tra due magnifici e magistrali attori, come Daniel Auteuil e Gérard Depardieu, i quali si sfidano, per tutta la durata del film, in un esilarante duello, tra il comico e il drammatico ma non troppo, con le loro appuntite armi del dialogo.
Francesco Giuliano
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