“Un nemico che ti vuole bene” è una disamina briosa sul bene che alla fine prevale sul male
Titolo: Un nemico che ti vuole bene
Regia: Denis Rabaglia
Sceneggiatura: Heidrun Schleef, Denis rabaglia, Diego Abatantuono, Luca de Benedittis, David McWater, Krzysztof Zanussi
Musica: Andrea Farri
Produzione Paese: Italia, 2018
Cast: Diego Abatantuono, Antonio Folletto, Mirko Trovato, Sandra Milo, Roberto Ciufoli, Annabella Calabrese, Antonio Catania, Massimo Ghini, Ugo Conti, Gisella Donadoni, Andrea Preti, Ernesto Lama, […]
Un nemico che ti vuole bene è la storia di Enzo Stefanelli (Diego Abatantuono), un professore universitario di astrofisica, onesto, altruista e anche coraggioso, che, in una notte di pioggia, ritornando a casa con la sua auto, lungo la strada soccorre Salvatore (Antonio Folletto), un giovane con una ferita al petto da arma da fuoco.
Lo vorrebbe portare all’ospedale, ma Salvatore, che si rivela essere uno che per campare uccide, ovviamente si rifiuta e costringe Enzo ad estrargli la pallottola sotto la minaccia di una pistola. L’operazione riesce perfettamente tant’è che la mattina seguente Enzo si accorge non solo della scomparsa del killer ma anche della sua auto.
Enzo non sa che fare. Indeciso se andare alla polizia a denunciare l’accaduto, chiede consiglio al fratello Gregorio (Roberto Ciufoli), prete, che glielo sconsiglia per evitare grane: E dire cosa? Che hai aiutato un delinquente? Tant’è che dopo qualche giorno Salvatore ricompare con un’auto dello stesso modello ma con un colore diverso, e, in aggiunta, gli rivela di essersi fidanzato con la figlia Ivana (Annabella Calabrese). Per Enzo si prospetta una situazione difficile sia perché ha continuamente in mezzo ai piedi il killer sia perché si sente ricattato psicologicamente da costui. Arriva al punto di offrirgli del denaro per farlo andare via: Se ti do trenta mila euro vai via o no?
Ma Salvatore non molla. Al contrario, gli vuole ricambiare il grande favore di avergli salvato la vita e gli propone di indicargli una persona qualunque che vi rende la vita impossibile. Un parente, un collega, chiunque. Noi lo troviamo e poi lo uccidiamo! Ovviamente senza alcun costo.
Enzo, in un primo momento è riottoso ma, in un secondo momento, la proposta gli risulta allettante e incomincia a indagare sulla vita di ogni persona che gli sta vicino sia in famiglia che nel lavoro. Incomincia a compilare una graduatoria con tanto di nomi ma tenendo lontana da sé l’idea di fare uccidere qualcuno perché Enzo ha una levatura culturale e morale straordinaria, non comune perche quella che si calpesta, la terra, è solo luce riflessa. Si accorge, allora, che la madre Antonietta (Sandra Milo) gli rema contro, che la moglie Angela (Gisella Donadoni) lo tradisce con il suo ex marito Pietro (Massimo Ghini), che il rettore dell’Università (Ugo Conti) è un porcellone che gli nega i soldi per la ricerca perché li spende divertendosi con le escort, che il suo collega Claudio Petrazzi (Antonio Catania) ha utilizzato una sua ricerca per fare carriera come astrofisico all’estero, che suo fratello Gregorio è un lestofante, e così via.
Si accorge, in definitiva, che non sono tutti come lui e che l’apparenza umana molto spesso inganna. Andando in profondità sulle azioni delle persone si accorge che l’immoralità, la corruzione, la depravazione, la disonestà sono comportamenti molto comuni e che un killer come Salvatore non può essere biasimato per quello che fa nel marciume della società.
Il regista Denis Rabaglia, alla sua prima opera cinematografica, non riesce a destare nello spettatore con continuità l’interesse e l’originalità della storia espressi all’inizio del film.
Francesco Giuliano
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