“La casa dei libri” dove il potere squallido e arrogante urta violentemente contro la Cultura

“La casa dei libri” dove il potere squallido e arrogante urta violentemente contro la Cultura

Postato di su Ott 5, 2018 in Cinema

Titolo: La casa dei libri

Titolo originale: La libreria

Regia: Isabel Coixet

Soggetto: Penelope Fitzgerald (dal suo romanzo La libreria, 1978)

Sceneggiatura: Isabel Coixet

Musiche: Alfonso de Vilallonga

Produzione Paese: Spagna, UK, Germania, 2017

Cast: Emily Mortimer, Bill Nighy, Patricia Clarkson, Honor Kneafsev, James Lance, Harvey Bennett, Michael Fitzgerald, Jorque Suquet, Hunter Tremayne, James Murphy, Frances Barber, Gary Piquer, Lucy Tilett, Reg Wilson, Charlotte Vega, Nick Devlin, […]

Florence Green (Emily Mortimer), una donna volitiva, sensibile e perspicace, rimasta vedova in seguito alla morte del marito in guerra, vive in solitudine nel piccolo paese di provincia  Hardborough. Sottoscrive un prestito presso la locale banca per recuperare l’Old House, un fatiscente edificio abbandonato, dove decide di aprire una libreria. Inizialmente, motivata dall’enigmatico e saggio signor Edmund Brundish (Bill Nighy) e con l’aiuto materiale della bambina Christine (Honor Kneafsev), riesce ad avere un discreto favore del pubblico per la sua caparbietà: di sicuro il successo arriva solo se ce la metti tutta. Dopo poco tempo, però, in seguito alla richiesta di acquisto dell’edificio dell’ipocrita e ambigua borghese Violet Garmat (Patricia Clarkson), che ne vuole fare la Casa della Cultura, le vendite diminuiscono. Malgrado ciò, Florence è risoluta perché in una libreria non ci si può sentire soli e non accetta l’offerta ricevuta perché La casa dei libri non è in vendita. L’ambiziosa e arrogante signora Garmat, mostrando tutto il suo carattere prepotente e da piccola borghese, non si dà per vinta perché non può, per il prestigio e per la ricchezza di cui gode, farsi sopraffare da una modesta donna di basso rango come Florence. ed utilizza non solo le strategie più subdole e infide, coinvolgendo alcuni abitanti perniciosi della piccola cittadina e l’avvocato stesso di Florence, per osteggiare l’incremento della libreria, ma anche riesce ad avere l’approvazione di una legge nazionale con l’aiuto del nipote parlamentare, che dà ai Comuni la facoltà di utilizzare gli edifici storici se lasciati disabitati per cinque anni.

La casa dei libri è un film, in cui cinema e letteratura mostrano uno straordinario connubio attraverso le citazioni di romanzi famosi come Fahrenheit 415 di Ray Bradbury, in cui la lettura e il possesso di libri è considerato un reato, o come Lolita di Vladimir Nabokov, libro quest’ultimo scandaloso per i moralisti della cittadina che ne vedono esposte alcune copie, delle 250 comprate, nella vetrina del negozio. Un film al femminile che vede contrapposte due donne, metafore dei due aspetti della nostra società: da una parte,l’ambiziosa e ricca Violet Garmat che per le sue miserabili e meschine azioni appare come una nana e, dall’altra, la semplice ma dolce Florence che, per la sua risolutezza e per la sua ineccepibile onestà, si erge come un gigante insuperabile e vincitore morale di una lotta impari. E non si sbagliava il filosofo greco Platone che ne “La Repubblica” sosteneva che “Gli uomini (nel film Le donne, ndr) senza esperienza di saggezza e di virtù, senza posa dediti ai banchetti e ai piaceri del genere, sono trascinati, com’è naturale, verso il basso, e così vanno errando attraverso la vita; e non hanno mai volto lo sguardo verso l’alto, verso la verità, né mai hanno gustato un piacere durevole e puro, anzi, a guisa di bestie, e curvi verso terra e le tavole, si pascono riempiendosi la pancia e dando sfogo alle loro brame …”. Di tal misura, infatti. appare  la tremenda e biasimevole Violet.

La casa dei libri è un film ben diretto dalla brava regista Croixet che con precisa sottigliezza dà sacralità ai libri e fa cogliere allo spettatore sia i connotati degli abitanti di una piccola cittadina rurale sia l’atmosfera adatta in cui si svolge la storia raccontata. Ella mostra con chiara evidenza lo spirito indagatore di un recente passato che non si discosta da quello attuale, mettendo a nudo i sentimenti elementari o comportamenti, quali l’odio, l’amore, l’invidia, la sopraffazione, il potere, il coraggio, che dominano la vita umana da sempre.

E il messaggio che offre allo spettatore è connesso con la lettura dei libri che concorrono senza dubbio alla crescita personale e culturale di ogni persona della quale ampliano l’angolo con il quale possono vedere e interpretare la realtà.

Emergono gradualmente, infatti, come i colori naturali che si fanno sempre più intensi e chiari dal sorgere del sole in poi, i comportamenti ipocriti, maliziosi e ciarlieri della gente comune che fa da ottima cornice a chi gestisce il potere a proprio piacimento. E, al tempo stesso, si elevano la fermezza, la forza d’animo, la bellezza e il senso della libertà che fanno grande una donna semplice come Florence e un uomo ricco sia materialmente che interiormente come l’illuminato signor Edmund.

Il film ha ottenuto il Premio Goya per il Migliore film, per la Migliore Sceneggiatura non originale a Isabel Coixet e per il Migliore regista a Isabel Coixet.

Filmografia

Troppo vecchio per morire giovane (1989), Le cose che non ti ho mai detto (1996), A los que aman (1998), La mia vita senza me (2003), Viaje al corazón de la tortura (2003), jHay motivo (2004) per l’episodio La insoportable levedad del carrito de la compra, La vita segreta delle parole (2005), Pars, je t’aime (2006), per l’episodio Bastille, Invisibles (2007) per l’episodio Cartas a Nora, Lezioni d’amore (2008), Map of the Sounds of Tokyo (2009), Another Me (2013), Ayer no termina nunca (2013), Guida per la felicità (2014), Nadie quiere la noche (2015).

Francesco Giuliano

 

“La casa dei libri” dove il potere squallido e arrogante urta violentemente contro la Culturaultima modifica: 2018-10-05T10:21:04+02:00da francesco.giulianolt

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