Con l’avanzare di un nuovo Medio Evo, la Scienza assume un’importanza fondamentale per arginare il dannoso fenomeno
La Terra è piatta, la caccia alle streghe, le scie chimiche e la teoria del complotto, l’antivaccinismo o no-vax, e quant’altro, sono concezioni obsolete che stanno ricomparendo negli ultimi tempi tra la gente comune e che fanno presagire l’avanzare di un nuovo Medio Evo. Questo fa pensare che l’ignoranza della Scienza sia dilagante, oggi più che mai, non solo a livello nazionale ma anche internazionale. E questa ignoranza, che porta all’alienazione, apre le porte alla distruzione della democrazia e alla rinascita del totalitarismo tanto deleterio per l’umanità.
Scrive il chimico polacco Roald Hoffmann, premio Nobel 1981 per la Chimica, nel suo saggio La chimica allo specchio, che “L’ignoranza della chimica configura una barriera al processo democratico. Io credo profondamente che ‘la gente comune’ deve essere preparata a prendere decisioni … I cittadini possono ricorrere ad esperti per farsi spiegare i vantaggi e gli svantaggi, le scelte, i benefici e i rischi. Ma la responsabilità di prendere decisioni non compete agli esperti, bensì ai cittadini e ai loro rappresentanti”. Per ciò che riguarda l’istruzione, egli aggiunge che “… se non conosciamo i comportamenti basilari della realtà che ci circonda, e in particolare di quei componenti che gli esseri umani hanno aggiunto al mondo, diventiamo degli ‘alienati’. L’alienazione dovuta alla mancanza di conoscenza è un impoverimento. Essa ci fa sentire impotenti, incapaci di agire. Non comprendendo il mondo possiamo inventare misteri o nuovi dei, un po’ come fece l’uomo in passato quando volle trovare spiegazioni per il fulmine e le eclissi, per il fuoco di sant’Elmo e le emissioni di zolfo vulcanico.”
Tutto fa pensare che il progresso della Scienza sia inversamente proporzionale al progresso culturale di un popolo: più la Scienza progredisce con scoperte e invenzioni straordinarie, che poi esso si ritrova applicate in molti strumenti tecnologici di uso comune, più il popolo si rifugia nell’ignoranza e nel rifiuto della conoscenza mettendone in dubbio i risultati, con tante sofferenze e fatiche enormi.
Allora, per questo, la “Scienza non può tacere, perché essa per sua natura è rivoluzionaria” come sostiene il chimico Vincenzo Balzani e, come ha scritto lo scrittore britannico George Orwell, “In un’epoca dove si diffondono bugie, dire la verità è rivoluzionario”.
È necessario, quindi, portare alcuni chiarimenti di natura storica al fine di dire la verità e di rendere consapevoli coloro che consapevoli non sono sulle opinioni e concezioni sopra accennate.
Gli antichi Greci, vissuti più di duemilaseicento anni fa, ritenevano che la Terra fosse piatta. Soltanto sul finire del VI secolo a.C., i filosofi greci disquisiscono sulla sfericità della Terra che, in seguito, nel periodo ellenistico (dalla fine del IV secolo fino al I sec. a.C.), diventa invece un risultato concreto. Tant’è che le missioni spaziali lo hanno verificato e provato ampiamente.
La cosiddetta Caccia alle streghe, che nasce alla fine del ‘400 e si protrae fino all’inizio del ‘700, è la persecuzione di donne che sono sospettate di compiere sortilegi e malefici o di avere poteri diabolici che riversano, danneggiandole, su persone o cose. Successivamente, e soprattutto nella nostra era, la Caccia alle streghe indica la persecuzione di persone conseguente al fanatismo ideologico che nega il diritto alla difesa del malcapitato. Si vedano, come esempio, i fenomeni di razzismo negli USA, dagli anni cinquanta agli anni settanta e, oggi, nell’era trumpiana. O, anche, quelli di casa nostra in diverse zone d’Italia.
Il termine antivaccinismo indica l’errata opinione di quelle persone che manifestano contrarietà alla somministrazione dei vaccini e quindi alla comunità scientifica che, invece, ne difende l’efficacia verificata e provata sulla maggioranza degli individui e la salvaguardia della salute della maggior parte della popolazione.
La teoria del complotto connessa con le scie chimiche create dagli aerei nel cielo le considera non costituite da “vapore acqueo” ma da sostanze chimiche o agenti biologici per finalità nocive o indubbie sulla popolazione.
Come asserisce Marco Biffi, componente della Consulenza Linguistica dell’Accademia della Crusca, in un suo intervento dal titolo ‘Viviamo nell’epoca della post-verità?’: “La rete ha senza dubbio delineato i connotati fondamentali di questa dimensione oltre la verità. ‘Oltre’ è il significato che qui sembra assumere il prefisso post-(invece del consueto ‘dopo’): si tratta cioè di un ‘dopo la verità’’ che non ha niente a che fare con la cronologia, ma che sottolinea il superamento della verità fino al punto di determinarne la perdita di importanza. E, analizzando le modalità in cui il superamento si concretizza di volta in volta, colpisce la vocazione profetica che la parola nasconde tra le sue lettere: la post-verità, infatti, spesso finisce per scivolare nella verità dei post (come è successo spesso sulla rete proprio in relazione alle campagne politiche legate alla Brexit o alle elezioni americane).”
Francesco Giuliano
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