“Un figlio all’improvviso” e la risata è assicurata con sagacia e gusto
Titolo: Un figlio all’improvviso
Titolo originale: Momo
Regia: Vincent Lobelle, Sébastien Thiery
Sceneggiatura: Sébastien Thiery
Produzione Paese: Francia, 2017
Cast: Christian Clavier, Catherine Frot, Sébastien Thiery, Pascale Arbillot, Eric Larkin, Hervé Pierre, Benoit Tachoires, Claudine Vincent, Jeanne Rosa, […]
Un figlio all’improvviso è una esilarante commedia tratta da una divertente pièce teatrale dal titolo “Momo” di Sébastien Thiery, che è anche interprete fondamentale del film nelle vesti di Patrick, un giovane sordo e quasi muto, che scombina la vita abitudinaria, ordinata e tranquilla di una coppia benestante di mezza età, senza figli: lui, Andrè (Christian Clavier) è il proprietario di un negozio di mobili, mentre lei, Laurence (Catherine Frot) è capo del personale. Un giorno, infatti, mentre Andrè e Laurence fanno la spesa al supermercato, Patrick si presenta ad André con consolidata naturalezza come se fosse suo figlio, così all’improvviso. Ovviamente, Andrè rimane allibito ma non lo prende in considerazione perché non gli risultano figli con altre donne, e cerca di toglierselo dai piedi. Sembra che ci sia riuscito e ne parla successivamente alla moglie che ritiene quell’intruso probabilmente un truffatore, in quanto lei essendo sterile non può essere la madre, pur avendolo desiderato tanto. Le viene, tuttavia, il sospetto che Andrè potrebbe essere il padre di quell’individuo in seguito alla relazione segreta con un’altra donna. I due coniugi, fatta la spesa, arrivando a casa vi trovano quel giovane che si comporta con grande naturalezza come se fosse uno di famiglia e da quel momento inizia un susseguirsi di imprevisti e di fastidi che alterano l’equilibrio tra Andrè e Laurence, che si era consolidato nel tempo. Quella coppia che sembrava essere in grande armonia e in una normale corrispondenza di amorosi sensi, incomincia a scombinarsi per il manifestarsi, in parte di diffidenze coniugali, in parte di desideri mai realizzati come quello di essere madre da parte di Laurence: Mi ha chiamato mamma! ti ha chiamato papà! – dice al marito, aggiungendo: Non hai voglia di dargli tanto amore?
La sostanza di Un figlio all’improvviso contiene, infatti, tramite un equilibrato intreccio di desideri inibiti e di disagi incitati, un’acuta riflessione senza moralismo sulle angosce degli individui e utilizza con gusto e con acribia critica una situazione paradossale che mette a nudo, anche se con una fine e sagace ilarità, certe manchevolezze e inadeguatezze della società moderna dovute all’abitudine e alla rassegnazione. Al tempo stesso, evidenzia la perdita di equilibrio psichico dei personaggi di fronte a situazioni che ne alterano la costanza, e mette in luce non solo il conformismo scialbo, ma anche la stupidità e l’insincerità dei comportamenti che lo alimentano. Il tutto coinvolge lo spettatore con una pacata ma costante ilarità che lo diverte, ma al tempo stesso lo fa riflettere sulla vita e sul suo senso.
Francesco Giuliano
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GRAZIE!
Mi sono divertita
OTTIMO!