di Filippo Pavone
Questa avventura ha avuto inizio esattamente due anni fa …
Il Maestro Shin Dae Woung ci aveva appena lasciato un vuoto incolmabile e Shi Yanti si era da poco trasferito a Ragusa, insegnava Kung Fu nel giardino di casa ad un nugolo di ragazzi entusiasti ed illuminati dalla sua energia.
Gli scrissi, chiedendogli di accettarmi come suo allievo e lui mi rispose “ti accetto, non come allievo ma come nuovo amico”. Unica condizione: allenarmi con lui cinque giorni la settimana e in tutte le discipline (Shaolin Chuan, Sanda, Tai Chi, Wu Shu).
Accettai e da allora ho cercato di onorare il mio nuovo Maestro facendo del mio meglio, nonostante l’età, nonostante il peso del nuovo impegno che si andava ad aggiungere al mio già consistente carico di pratica. Ma Kung Fu significa duro lavoro e questa foto ritrae coloro che nonostante la complessità delle vicende umane e le difficoltà della vita, non hanno rinunciato.
Un fraterno abbraccio a tutti i ricercatori che, come me, non si arrendono.