LIBRERIA VITANOVA. Martedì 28 gennaio 2020 ore 18,00, Marco Demarco, “Naploitation. La tradizione  e l’innovazione”

Martedì 28 gennaio 2020 alle 18,00 nella libreria Vitanova (viale Gramsci, 19) presentazione del saggio del giornalista, scrittore e già  direttore del quotidiano Corriere del Mezzogiorno,  Marco Demarco, “Naploitation. La tradizione  e l’innovazione” (Guida editori). Dopo l’introduzione di Piero Antonio Toma, ne parlerà  con l’autore la scrittrice Giuseppina De Rienzo. L’attore Matteo Mauriello leggerà alcuni brani del libro.  https://www.vitanova.bio/Naploitation. Napoli, la tradizione e l'innovazione - Marco Demarco - copertina

Editore: Guida
Anno edizione: 2019
In commercio dal: 21 ottobre 2019
Pagine: 130 p., Brossura
  • EAN: 9788868665821
Ci siamo persi la Piedigrotta e non abbiamo ancora il museo di Totò. C’era una volta la canzone napoletana classica e non c’è nulla per ricordare Enrico Caruso. Perfino Masaniello crea ancora disagio. Per non parlare di Achille Lauro, demonizzato più che studiato. Aver negato valore alla napoletanità, averla sacrificata sull’altare della lotta politica e aver sollevato steccati nei confronti di artisti come Gemito, di scrittori come Di Giacomo e addirittura di autori “piccoloborghesi” come De Filippo o “popolari” come De Crescenzo, ha privato Napoli di un patrimonio simbolico condiviso. Il risultato è un vuoto da colmare. Questo libro legge criticamente (ma anche autocriticamente) le teorie sulla napoletanità come vicolo cieco. E con ricordi, aneddoti e riflessioni avanza idee per viverla laicamente come un’opportunità. La Naploitation (Naples+exploitation) è tra queste”.  https://www.ibs.it/naploitation-napoli-tradizione-innovazione-libro-marco-demarco/e/9788868665821

LIBRERIA VITANOVA. Giovedì 23 gennaio 2020 ore 18:00, “A frittura alla napoletana”, Lejla Mancusi Sorrentino

Giovedì 23 gennaio, alle ore 18, 00 presso la Libreria Vitanova viale Gramsci, 19, Napoli appuntamento con la frittura.
Tutto ciò che si frigge è buono da mangiare“.
Dal noto proverbio popolare il tema del volumetto “A frittura alla napoletana”, pubblicato da Lejla Mancusi Sorrentino per le edizioni Intra Moenia.
Un viaggio tra storia, versi, pagine di letteratura e ricette dedicati agli sfizi partenopei: dalla pizza alle frittelle, passando al tradizionale ‘cuoppo’, carne, pesce, verdure, fino ai dolci, senza tralasciare le specialità provenienti da altri Paesi, che sempre più spesso compaiono sulle nostre tavole. Con l’autrice ne parleranno Vittorio Alongi, Claudio Novelli e Salvatore Landolfi.
Infine… una zeppolina per tutti.Risultati immagini per "A frittura alla napoletana", pubblicato da Lejla Mancusi

Dalla pizza alle frittelle, passando dal tradizionale “cuoppo” alle verdure, alla carne e al pesce fino ai dolci: sono praticamente infinite le applicazioni della frittura, il sistema di cottura dei cibi che fin dall’antichità ha il magico potere di rendere tutto più gustoso e che nelle sua declinazione napoletana raggiunge apici di gusto particolarmente elevati. Questo volume non è un semplice prontuario di cucina, ma un vero e proprio viaggio tra storia, ricette, versi e pagine di letteratura dedicati agli sfizi partenopei, senza tralasciare le specialità che, pur provenendo da altri Paesi, ritroviamo sempre più spesso sulle nostre tavole. Perché sarà pur vero che tutto ciò che si frigge è buono da mangiare, ma ‘a frittura alla napoletana non ha eguali al mondo.
LEJLA MANCUSI SORRENTINO attenta studiosa della tradizione gastronomica, è autrice di numerosi libri in cui all’appassionata ricerca sulla storia del cibo e al recupero di antiche ricette unisce l’esperienza pratica di una lunga attività in cucina che le consente incursioni nelle più attuali tendenze gastronomiche. Prestigiosa esponente dell’ “Accademia Italiana della Cucina”, è una colta e attenta ricercatrice di ricette d’epoca, aneddoti e riferimenti letterari della gastronomia tradizionale napoletana.

Chiaja Hotel de Charme, Giovedì 23 gennaio alle ore 18.30: Poetè presenta il libro “Come un delfino” di Gianluca Pirozzi

Le nostre fragilità possono diventare una risorsa?
Giovedì 23 gennaio alle ore 18.30, in Napoli, presso il Chiaja Hotel de Charme, in Via Chiaia 216, Poetè presenta il libro “Come un delfino” di Gianluca Pirozzi, edito da L’Erudita.
Dialoga con l’autore Claudio Finelli. Letture di Andrea Finelli.Vanni fugge dalle proprie origini, dalle complicate dinamiche familiari e dalle perdite strazianti che segnano la propria infanzia nella Napoli degli anni Settanta. Riesce così, faticosamente, a costruirsi una nuova dimensione esistenziale. A Roma, la ricerca della propria identità e dell’amore lo legano a Tiago, col quale matura il sogno di costituire una famiglia. Col tempo questo desiderio prende forma grazie all’amicizia con Amandine. Tuttavia, una nuova scossa minerà l’assetto della vita di Vanni, mettendolo di fronte a una scelta cruciale per il proprio futuro. Attraverso le pagine, anche quelle più difficili, dell’esistenza di Vanni e dei suoi cari, emerge il suo inesauribile amore per la vita. La felicità diviene così un traguardo, raggiungibile solo accettando il proprio dolore. Gianluca Pirozzi, con uno stile incisivo, scandaglia nel profondo la vita intima di tutti i personaggi, mostrando come anche le fragilità possano rivelarsi una risorsa.

LIBRERIA VITANOVA. Martedì 21 gennaio 2020 ore 18,00, Antonella Orefice “Eleonora Pimentel Fonseca. L’eroina della Repubblica Napoletana del 1799”

Martedì 21 gennaio alle 18,00 in Napoli, viale Gramsci, 19, presso la libreria Vitanova sará presentato il saggio della scrittrice Antonella Orefice “Eleonora Pimentel Fonseca. L’eroina della Repubblica Napoletana del 1799” (Salerno editrice).
Dopo l’introduzione di Piero Antonio Toma, ne parleranno con l’autrice i docenti universitari e storici Luigi Mascilli Migliorini e Renata De Lorenzo.Risultati immagini per Antonella Orefice “Eleonora Pimentel Fonseca. L’eroina della Repubblica Napoletana del 1799”Portoghese di nascita e napoletana di adozione, Eleonora Pimentel, da acclamata poetessa e bibliotecaria della corte borbonica, erede del riformismo culturale del Genovesi e del Filangieri, aderì alla causa rivoluzionaria di fine secolo, assumendosi un impegno civile nuovo per una donna del suo tempo. Nominata compilatrice del Monitore Napoletano, organo di stampa del Governo Provvisorio del 1799, con la restaurazione borbonica pagò con la vita l’impegno profuso nella divulgazione delle idee libertarie.Risultati immagini per Monitore Napoletano, organo di stampa del Governo Provvisorio del 1799Il volume, oltre ad offrire al lettore una chiara esposizione del complesso periodo storico, fa emergere la biografia della Pimentel in tutti i risvolti drammatici del suo vissuto, dalla separazione dal marito, alle gravidanze mancate, intrecciandola all’evolversi di idee e avvenimenti politico-sociali che caratterizzarono il panorama dell’Italia e particolarmente del Mezzogiorno alla fine del XVIII secolo. Considerata nelle sue vicissitudini umane, oltre che nell’impegno civile, la figura della Pimentel viene raccontata nel suo percorso cronologico e soprattutto nella sua integrità di ‘persona’ e non di ‘personaggio’. L’autrice ripercorre le tappe fondamentali che determinarono le scelte di questa eroina rivoluzionaria e il drammatico epilogo della sua esistenza.
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Antonella Orefice, storica e scrittrice, è nata a Napoli nel 1967. Laureata in Filosofia nel 1990 lavora a studi di ricerca sul XVIII sec. napoletano. Nel 1995 ha pubblicato un romanzo metastorico Eleonora, (ed. T. Maretta, Napoli) e nel 1998 un saggio Eleonora de Fonseca Pimentel e la rivoluzione partenopea: qualche precisazione (ed. Studium, Roma). La monografia Eleonora de Fonseca Pimentel: il mistero del/a tomba scomparsa e gia’ stata pubblicata nel Volume III dell’Archivio per la Storia delle Donne (Fondazione Pasquale Valerio ed. Il Pozzo di Giacobbe, Trapani 2007) e dall’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici nella collana Momenti della Storia di Napoli e del Mezzogiorno d’Italia, 2009. L’autrice è la consulente storica del sito Internet www.repubblicanapoletana.it ed è associata alla Societa’ Napoletana di Storia Patria. Attualmente è impegnata a continuare le ricerche sui fatti ed i protagonisti della Repubblica Napoletana del 1799 con l’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici.

LIBRERIA VITANOVA. Giovedì 16 gennaio 2020 ore 18:00, “Nozioni e cognizioni gastronomiche” di Germana Militerni Nardone

Giovedì 16  gennaio 2020 alle ore 18, nella Libreria Vitanova, Viale Gramsci 19, presentazione del  libro di Germana Militerni Nardone “Nozioni e cognizioni gastronomiche” in cui l’autrice ha raccolto consigli per attrezzare in modo funzionale la cucina e per apparecchiare la tavola, regole di bon ton per una perfetta ospitalità e ha svelato ai lettori le ricette della scuola di cucina, diretta da Jean Carola Francesconi, che negli anni 80/90 appassionò e fu frequentata da molti aspiranti gastronomi. Dopo l’introduzione di Lejla Mancusi Sorrentino, con Germana Militerni Nardone  ci saranno Sergio Corbino e Salvatore Landolfi a ripercorrere i fasti in quei tempi lontani dell’Accademia Italiana della Cucina, delegazione di Napoli.

Editore: Guida
Anno edizione: 2019
In commercio dal: 1 gennaio 2019
Pagine: 180 p., Brossura
EAN: 9788868666064

Nozioni e cognizioni gastronomicheConsigli per attrezzare la cucina in modo funzionale. Un poco di bon ton nell’apparecchiare la tavola e sistemare gli invitati, così da impreziosire l’ospitalità. Tante ricette classiche e fantasiose, ma sempre di facile esecuzione in linea con i tempi attuali.

LIBRERIA VITANOVA. Martedì 14 gennaio 2020 ore 18,00, Gigi Di Fiore “Napoletanità: Dai Borbone a Pino Daniele, viaggio nell’anima di un popolo”

Martedì 14 gennaio 2020 ore 18,00 presso la libreria Vitanova (Napoli, viale Gramsci, 19) sarà presentato il saggio del giornalista e scrittore Gigi Di Fiore “Napoletanità: Dai Borbone a Pino Daniele, viaggio nell’anima di un popolo” (Utet).
Dopo l’introduzione di Piero Antonio Toma, ne parlerà con l’autore lo studioso e docente italoamericano Tony Quattrone. 
Un viaggio attraverso la storia, i miti e la cultura della capitale partenopea: da Masaniello a san Gennaro, da Totò a Sofia Loren, da De Crescenzo a Troisi. Un appassionato atto d’amore verso Napoli.

«La napolitudine ormai è diventata troppo scontata, si è prostituita. Sono stati sfruttati proprio i canoni napoletani per fare soldi.» Così si sfogava già quarant’anni fa Pino Daniele in un’intervista in cui spiegava il suo difficile rapporto con il capoluogo campano. In un suo studio, Benedetto Croce, napoletano d’adozione, aveva invece definito la città, approfondendo una convinzione medioevale, «un Paradiso abitato da diavoli». Durante il suo Grand Tour, un Goethe estasiato appuntava nei suoi diari: «vedi Napoli e poi muori», mentre due secoli dopo Lucio Dalla le dichiarava tutto il suo amore: «Napoli è il mistero della vita, bene e male si confondono». Metropoli che trasuda energia vitale e creatività artistica, scenario ricorrente per la cronaca nera, Napoli come nessun altro luogo al mondo riesce a spaccare in due i giudizi sul suo conto: amore assoluto o odio incondizionato. Ma qual è l’anima profonda di questa città, caotica e sempre più affollata di turisti, oggetto misterioso e bersaglio di tanti pregiudizi? Napoli non è solo antichi palazzi e bellezze naturali, leggende e abitudini popolari: a formare la “napoletanità” contribuiscono la sua storia millenaria, il susseguirsi di speranze tradite e sogni irrealizzati, i suoi riferimenti culturali, i suoi artisti, scrittori, attori, musicisti. Partendo dal lungo dominio Borbone per arrivare fino a oggi, Gigi Di Fiore, storico e giornalista partenopeo, scava nel ventre della Napoli cafona e sguaiata, vittima di se stessa e di giudizi preconfezionati, seguendo racconti personali e testimonianze di napoletani illustri e non; il risultato è un viaggio appassionato alla ricerca di una napoletanità orgogliosa della sua storia e della sua cultura: un atto d’amore privato e collettivo.

Prologo. Il mal di Napoli
PRIMA TAPPA. L’ORGOGLIO DEL PASSATO
1. Il sogno di Carlo
2. Lazzari e lazzaroni
3. Il Banco di re Ferdinando
SECONDA TAPPA. L’IDENTITA’ SCIPPATA
1. Lo spazio del “Mattino”
2. Il Banco perde
3. Le fabbriche di Partenope
TERZA TAPPA. L’ANSIA DI RISCATTO
1. Le storie di don Benedetto
2. Il Tesoro di san Gennaro
3. Penne e volgarità
Appendice 1
Napoli e la napoletanità (Hanno detto e scritto)
Appendice 2
Napoli e i napoletani visti da lontano
Note
Bussole per il viaggio (Fonti selezionate)
Sitografia
Filmografia
Indice dei nomi

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Gigi Di Fiore, storico, già redattore al “Giornale”, è inviato del “Mattino” di Napoli Vincitore di numerosi premi, gli sono stati conferiti il Premio Saint Vincent per il giornalismo nel 2001, il Premio Pedio per la ricerca storica, il Premio Melfi per la saggistica, il Premio Guido Dorso per gli studi sul Mezzogiorno e il Premio Marcello Torre per l’impegno civile. Nelle sue pubblicazioni si occupa prevalentemente di criminalità organizzata e di Risorgimento in relazione ai problemi del Mezzogiorno. Tra le sue ultime opere: I vinti del Risorgimento. Storia e storie di chi combatté per i Borbone di Napoli (2004, 2014), La Camorra e le sue storie. La criminalità organizzata a Napoli dalle origini alle paranze dei bimbi (2005, 2016), Controstoria dell’unità d’Italia. Fatti e misfatti del Risorgimento (2007, 2010), Gli ultimi giorni di Gaeta. L’assedio che condannò l’Italia all’unità (2010, 2015), La Nazione napoletana. Controstorie borboniche e identità suddista (2015), Briganti! Controstoria della guerra contadina nel Sud dei Gattopardi (2017), L’ultimo re di Napoli. L’esilio di Francesco II nell’Italia dei Savoia (2018) e Napoletanità. Dai Borbone a Pino Daniele, viaggio nell’anima di un popolo (2019).

#LAlberodelleIdeeWinter2020

#InChiaiaTrattieRitratti

LIBRERIA VITANOVA. Giovedì 9 gennaio 2020 ore 17:00, presentazione del libro “Renato Caccioppoli – L’enigma” di Piero Antonio Toma

Giovedì 9 gennaio 2020 alle 17,00 nella libreria Vitanova (viale Gramsci, 19) presentazione del libro “Renato Caccioppoli – L’enigma” di Piero Antonio Toma (Edizioni Scientifiche Italiane, seconda edizione). Ne parleranno con l’autore Gherardo Mengoni e Salvatore Landolfi.

Renato Caccioppoli. L'enigma - Piero A. Toma - copertina

Questo libro (biografia? romanzo? pamphlet?) su Renato Caccioppoli, il geniale e stravagante maitre-à -penser morto suicida a Napoli venerdì 8 maggio 1959, vuole essere un tentativo di accostarsi ad una vita per molti aspetti diversa. L’Autore ha prima ascoltato le persone che lo hanno frequentato, incontrato, stimato, avversato, esaltato, temuto, ridicolizzato, amato. Dopo si è calato autonomamente dentro il personaggio. Nel libro sono cucite addosso a Caccioppoli situazioni, dialoghi, impressioni, giudizi che possono avere verosimiglianza, ma sono soprattutto il frutto della libertà e della fantasia dell’Autore. Chi era dunque Caccioppoli: grande matematico, dissennato alcolista, appassionato polemista politico, musicista e concertista di straordinario talento, nottambulo dalle dubbie compagnie, finissimo cultore delle letterature europee, suicida da sempre, marxista senza peli sulla lingua, acuto esegeta di cinematografia, incallito tombeur de femmes, assiduo partigiano della pace, borghese illuminato, esaminatore protervo, beffardo fustigatore delle banalità e delle prevaricazioni, cultore delle memorie. E altro ancora. Insomma genio e sregolatezza. Nel centenario della nascita (1904-2004) vede la luce la seconda edizione aggiornata del viaggio intorno alla sua personalità , punto irrinunciabile di impegno scientifico, civile e politico. Dopo un silenzio stampa seguito alla sua morte e durato all’incirca un trentennio, prima il film di Martone e poi questo volume (entrambi nel 1992), hanno aperto la stura delle rivisitazioni. Fra queste ultime la pubblicazione di un carteggio inedito che lo riguarda (Renato Caccioppoli a 100 anni dalla nascita a cura di Angelo Guerraggio e Pietro Nastasi, Pristem/Storia, nn. 8-9, Centro Eleusi Università Bocconi, Springer, Milano 2004). In queste lettere si scopre che non sempre gli riusciva di varcare la frontiera a causa della occhiuta polizia di Scelba che lo controllava perchè «sospettato a torto o a ragione di contrabbando di idee», come egli stesso lamenta in una lettera inviata il 19 luglio 1954 al suo maestro Mauro Picone. Questa seconda edizione è dedicata alla cara memoria di Carlo Ciliberto, scomparso il 3 agosto 2004, che lo ebbe anche docente, e che, nel reggere l’Università Federico Il per quattro mandati (1981-1993), contribuì a modernizzarla profondamente.
Prima del dibattito la proiezione  di alcune scene del film “Morte di un matematico napoletano” di Mario Martone, premiato col David di Donatello. https://www.edizioniesi.it/pubblicazioni/libri/varia-1-20/varia-1-01/renato-caccioppoli-lenigma.html

LIBRERIA VITANOVA. Martedì 7 gennaio 2020 ore 18,00, PieroAntonio Toma “Il giornalista che si fece notizia” (Homo Scrivens)

 Martedì 7 gennaio 2020 ore 18,00 nella libreria Vitanova (viale Gramsci, 19) presentazione del romanzo  del giornalista e scrittore PieroAntonio Toma, “Il giornalista che si fece notizia” (Homo Scrivens). Ne parleranno con l’autore il giornalista Ermanno Corsi, lo scrittore Mauro Giancaspro e l’editore Aldo Putignano.  L’attrice Annamaria Ackermann leggerà alcune pagine e il cantautore Lino Blandizzi interpreterà alcune canzoni ispirate al libro.Risultati immagini per Il giornalista che si fece notizia

Gianluigi è uno che si dà da fare: dirige il telegiornale di un’emittente televisiva locale, organizza inchieste e dibattiti, si è anche inventato un oroscopo cui è il primo a non credere. Un uomo di successo, dunque, omaggiato da tutti e specialmente dalle donne con qualche (inevitabile?) strascico extraconiugale. Finché la sua vita in tv rivela una smodata voglia per i più sofisticati processi della Rete. Ne derivano alcuni comportamenti da giustiziere del web, fino a trasformarlo in un vero e proprio hacker. Ma quali sono davvero i suoi scopi? E qual è questo scoop che gli sta tanto a cuore? https://www.homoscrivens.it/product-page/il-giornalista-che-si-fece-notizia-piero-antonio-toma

Libreria Vitanova, Napoli. Sabato 21 dicembre ore 11,00 cerimonia di premiazione dei vincitori della prima edizione del Premio di narrativa Lucio Rufolo

Sabato 21 dicembre  alle ore 11,00 nella libreria Vitanova (viale Gramsci 19) si svolgerà la cerimonia di premiazione dei vincitori della prima edizione del Premio di narrativa Lucio Rufolo, il medico-scrittore scomparso nel luglio scorso. Organizzato e finanziato dalla libreria Vitanova, il Premio si è anche avvalso  del contributo di alcuni suoi frequentatori. La  giuria,  coordinata dal segretario Piero Antonio Toma,  è  composta da Edgardo Bellini, Mauro Giancaspro, Pino Imperatore, Salvatore Landolfi, Raffaele Messina, Gianni Puca. I premi verranno consegnati da Nino Daniele, già assessore alla Cultura del Comune di Napoli.  Il cantautore Lino Blandizzi interpreterà una canzone su testi di Rufolo. Nel corso dell’incontro verrà anche presentato il suo ultimo romanzo Piaveide uscito in questi giorni per i tipi di Homo Scrivens https://www.vitanova.bio

.Piaveide - Lucio Rufolo

In un momento in cui sono con impegno valorizzate le straordinarie bellezze artistiche e paesaggistiche di Napoli, Lucio Rufolo si cimenta nel recupero di uno dei luoghi più suggestivi ma poco noti della città.
In Piaveide elementi storici e leggendari, equamente improbabili, fanno finalmente luce su un angolo nascosto di Napoli che vide, in un lontanissimo passato, l’arrivo e la permanenza della sirena Partenope e addirittura di alcuni ingegneri egizi, che avevano smarrito la via del ritorno.
Sconosciuta addirittura agli abitanti dei quartieri vicini, la storia del laghetto di via Piave ci insegna, con le vicende di tre suoi residenti (un barbiere, un fruttivendolo e un contrabbandiere) come ogni periferia cittadina possa essere illuminata dai colori della scrittura umoristica. https://www.homoscrivens.it/product-page/piaveide-lucio-rufolo

LIBRERIA VITANOVA 19 Dicembre 2019 ore 18,00. Yvonne Carbonaro  UN MONDO DI GATTI

LIBRERIA VITANOVA–  19 Dicembre 2019 ore 18,00
 Yvonne Carbonaro  UN MONDO DI GATTI  Ed. Apeiron
un libro  dedicato agli amici dei gatti di tutte le fasce d’età con l’invito a genitori e nonni a leggerlo insieme ai loro bambini nelle vacanze di Natale
Introduce Lejla Mancusi Sorrentino
ne parlerà con l’autrice lo scrittore Manlio Santanelli
letture dell’attore Cosimo Alberti
Performance della musicista Sara Gison Proiezione di quadri dei gatti del M° Gianni Pisani
Non solo i bambini ma anche gli adulti amano riamati questi animaletti domestici, che da cuccioli con i loro occhioni dolci e l’aspetto da morbidi peluche hanno il potere di intenerire i cuori più indifferenti. L’affetto di un gatto fa sì che perfino le persone più egoiste e ripiegate su se stesse, nel dedicare un poco di tempo e di attenzione al proprio animaletto, gli offrano qualche cosa di sé. Soriani, meticci o dotati di prestigioso pedigree, alcuni passano tra gli oggetti leggeri come nuvole altri causano un mare di danni, alcuni se ne stanno tranquilli e rispettosi della casa altri si affilano le unghie su mobili e sulle poltrone. I gatti parlano.  E si perdono nella notte dei tempi nebulose leggende sui gatti: misteriosi, divini, amici del diavolo, delle streghe e così via. Chi non ha con loro un rapporto abituale, anche avendoli abbastanza in simpatia, gira alla larga, li considera infidi o quanto meno opportunisti. Soriani, meticci o dotati di prestigioso pedigree, alcuni passano tra gli oggetti leggeri come nuvole, altri causano un mare di danni, alcuni se ne stanno tranquilli e rispettosi della casa altri si affilano le unghie su mobili e poltrone… Il gatto sa molto bene ciò che può fare e ciò che è vietato, dove ha libero accesso e dove gli è interdetto. E se trasgredisce alle regole lo fa con deliberata intenzione: per protesta, per dispetto. I gatti parlano. Sì, se il padrone-amico gli parla spesso, si stabilisce tra loro una forma di comunicazione, il gatto gli risponde con versi differenti e fusa che esprimono di volta in volta contentezza, affetto, disappunto, nervosismo, dolore fisico, si fa capire insomma. E quando vuole manifestare una reazione di gioia o di approvazione, oltre a fare le fusa emette un breve gorgoglio di gola molto espressivo… Introduzione di Manlio Santanelli.  

Il libro è arricchito, infatti, dalle riproduzioni delle opere di Gianni Pisani, artista che ha contribuito a un sostanziale rinnovamento della scena artistica napoletana, stabilendo un dialogo con correnti internazionali quali Pop Art, New Dada, Body Art, rimanendo, tuttavia, legato alle proprie radici geografiche e al proprio vissuto biografico come l’amore per i suoi gatti Siesto e Sinco, sempre presenti nei suoi ultimi lavori.
Colori accesi e raffinati racconti a pastello che non fanno da illustrazioni bensì aprono la porta a un tempo di tenerezza e di meraviglia. Ultima chicca, una deliziosa poesia in lingua napoletana del drammaturgo Manlio Santanelli che fa da Prefazione al libro, intitolata “Gattanapoli” e dedicata a una micia intraprendente che sfida Dio e Noè in nome della libertà. Parole e immagini per guardare con ironia e commozione ai piccoli, grandi fatti della vita, cantando anche sotto il diluvio universale:. “tra paccare d’acqua ‘nfaccia, onne e contronne, oilì oilà”. http://www.yvonnecarbonaro.com/

Un mondo di gatti, racconti domestici di Yvonne Carbonaro

Illustratore: Gianni Pisani
Editore: Apeiron Edizioni
Anno edizione: 2019
In commercio dal: 25 novembre 2019
Pagine: 80 p., ill. , Rilegato
EAN: 9788896884430