Sono passati 18 anni da quella che è stata una delle bolle speculative più importanti avvenuta e sviluppata tra il finire del 1997 e il 2000: la bolla delle Dot-com negli Stati Uniti d’America. L’indice tecnologico americano Nasdaq è lo strumento che ci aiuta a capire sinteticamente cosa è accaduto: ad inizio 1997 aveva un valore di circa 1.300 punti, in tre anni l’indice e i titoli sottostanti sono cresciuti fino ad un massimo di 5.130 punti (+294% la crescita in percentuale nel triennio); a Settembre del 2001 l’indice è ritornato sui suoi passi toccando il minimo di 1.380 punti.
Con il termine dot-com si identificavano tutte quelle aziende venute al mondo grazie a fondi di venture capital e finanziate da azionisti e quotate sul Nasdaq l’indice tecnologico americano che operavano nel settore tecnologico e prevalentemente sul mondo di internet grazie al rapido sviluppo in quel periodo del web. L’avvento del 2000 è stato l’inizio per molte delle grandi imprese tecnologiche di oggi per affermarsi ed espandersi, economicamente vennero influenzati da 3 fattori principali:
Tra il 2000 e il 2001 la bolla speculativa cominciava a gonfiare e il 10 marzo 2000 ecco cosa accade: in un solo giorno sul Nasdaq si bruciarono oltre 84 punti (circa -1,60%), aziende come pets.com chiusero i battenti, “Cisco” uno dei leader del ramo networking perse circa l’86% del valore delle proprie azioni, in un anno oltre 200 compagnie (210 siti specializzati in vendita on-Line e altri servizi fallirono) chiusero e dovettero sbattere contro ai NO dei finanziatori che fino a qualche giorno prima auspicavano in profitti costanti per il loro futuro.
Quanto è stato il peso della finanza e quanto è stato il demerito delle strategie dei manager investiti dalla bolla della Net-economy che ha segnato l’inizio del secondo millennio? A distanza di circa venti anni il nostro modo di vivere il quotidiano è cambiato e sempre più connesso alla tecnologia, le password sono le nostre chiavi di casa, le chat sullo smartphone i nostri luoghi di lavoro e di svago, il power bank la nostra ricarica….
La mission del mio blog è quella di collegare il più possibile le informazioni finanziarie e le notizie tecnologiche dei global player che per molti di noi migliorano la nostra attività lavorativa, i nostri hobby o che per altri magari rappresentano dei veri e propri stili di vita (il gamer fanatico non potrà fare a meno di avere ancora in cantina sigillata una console Sega Mega Drive con Sonic e un piccolo tv a tubo catodico per poterla collegare). Ma in modo particolare, dovremo aspettarci una nuova bolla speculativa figlia dell’Intelligenza artificiale I.A. o della realtà aumentata, oppure il bitcoin controllerà e governerà le scelte strategiche e i conti economici di multinazionali tecnologiche che con la loro capitalizzazione sono ai primi posti al mondo come imprese capitalizzate?
Angelo D’Amico
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