Sabato 3 dicembre 2022 – Napoli – Salotto letterario Vitanova, presentazione del libro “LA NASCITA DELLA NATURA MORTA IN EUROPA – Contributo alla definizione delle origini del genere” di Giuseppe Elio Barbati, Kairòs Edizioni.

Sabato 3 dicembre 2022 alle ore 11:30 a Napoli, presso il Salotto letterario Vitanova in Viale Gramsci 19, sarà presentato il libro “LA NASCITA DELLA NATURA MORTA IN EUROPA – Contributo alla definizione delle origini del genere” di Giuseppe Elio Barbati, edito da Kairòs Edizioni.

  • Dopo l’introduzione del “padrone di casa”  Salvatore Landolfi, ingegnere e promotore culturale,
  • ne parleranno con l’Autore 
  • Yvonne Carbonaro, Storica dell’arte e scrittrice
  • Lejla Mancusi Sorrentino, Scrittrice di gastronomia
  • Piero Antonio Toma – Giornalista e scrittore
  • Saluti dell’Editore Kairós Giovanni Musella
  • Intermezzi di musica del ‘600 a cura del Maestro Filidei Catalano

Il libro – L’autore esamina i periodi storici e i motivi che diedero inizio alla produzione di dipinti di nature morte, fermandosi agli anni ’30-’40 del ‘600, quando il nuovo genere pittorico si era ormai affermato. Per chi pensa che la natura morta sia nata nelle Fiandre, sarà forse una sorpresa scoprire che, contemporaneamente verso la fine del ‘500 vi fu una produzione anche a Francoforte, Toledo, Milano e Roma, ognuna con diverse modalità iconografiche. Il volume termina con una disamina dei motivi che determinarono la definizione dispregiativa di “natura morta” volta a indicare un genere pittorico inferiore, nonché con l’analisi del linguaggio simbolico che all’epoca caratterizzava tali dipinti.

L’autore – Giuseppe Elio Barbati vive e lavora a Napoli. Medico radiologo, da sempre attratto dalla pittura, con predilezione per le opere di natura  morta, ha da molti anni dedicato studi approfonditi a tale argomento, appassionandosi in particolare alle prime opere del genere.

Questo libro scaturisce da tale passione e dal desiderio di riordinare le idee sul tema, ma anche dalla speranza di offrire a critici e storici dell’arte spunti e suggestioni utili affinché continuino nell’approfondimento di questo periodo storico.

Venerdì 25 novembre 2022 – Salotto letterario Vitanova, Napoli – AMORE è #Raccontare la #Bellezza – dire Donna, dire Amore, Sempre

Venerdì 25 novembre 2022, ore 17,30 a Napoli, presso il Salotto letterario Vitanova in Viale Gramsci 19, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne,

  • AMORE è #Raccontare la #Bellezza – dire  Donna, dire Amore Sempre.
  • Interverranno:
  • il “padrone di casa”  Salvatore Landolfi, ingegnere e promotore culturale,
  • Giuseppe Ferraro, professore di Filosofia Morale, Etica Sociale, Etica dell’Ambiente presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II e ideatore della pratica educativa “Filosofia fuori le mura”,
  • Piero Antonio Toma, giornalista e scrittore
  • Silvana Guida, promotrice culturale
  • “con l’amichevole partecipazione, “a titolo di quasi sorpresa”, di Dina Bochicchio.

L’incontro/dibattito è dedicato alla narrazione dell’Amore e del suo intrinseco significato di Rispetto, di Libertà e di Cura dell’altro, e quale motore propulsivo di ogni azione quotidiana e della formazione della Persona.

AMORE quale massima espressione del NOI inteso quale Io e Te, Tu ed Io INSIEME, quale CONDIVISIONE e SCELTA che si rinnova OGNI GIORNO e NEL TEMPO, divenendo EDUCAZIONE e MEMORIA di ogni individuo: Nuovo orizzonte da costruire e rinnovare.

Amore è #Raccontare la #Bellezza 

Nessuno è libero da solo, la libertà è fatta di legami. Giuseppe Ferraro

Professore di Filosofia Morale per l’Università “Federico II” di Napoli, Giuseppe Ferraro è Responsabile del Polo Universitario per le Carceri in Campania, denominato gli Studi Universitari negli Istituti Penitenziari, afferente al SINAPSI della “Federico II”.

Ideatore e docente corsi di filosofia negli Istituti Penitenziari (Bellizzi Irpino, Carinola, Nisida Poggioreale, Rebbibia, Secondigliano, Sulmona, Spoleto), insegna filosofia nelle periferie e nei quartieri dolenti ai confini della città.Impegnato nello sviluppo della filosofia come etica dei legami e dell’educazione ai sentimenti, è membro del Comitato Etico della Fondazione Umberto Veronesi ed ideatore di diversi progetti e pratiche educative fra i quali «Bambini in Filosofia» e «Filosofia Fuori Le Mura».

Nel 2019 ha avviato a Napoli una Scuola pubblica di politica. Molti i suoi interventi in occasione di festival e convegni.

Numerose le sue pubblicazioni, tra le quali: Filosofia in carcere (2009), La filosofia spiegata ai bambini (2010), La scuola dei sentimenti (2011), L’anima e la voce (2013), Lettere tra un filosofo e un ergastolano (2016), Imparare ad amare (2015), Bambini in filosofia (2015), Etica dei legami (2018), Nostalgia del desiderio. La filosofia che nasce a Napoli (2019), La memoria dell’amore. Sull’imparare le cose che non si possono insegnare (2020), La ripresa della vita. Pratiche di resilienza e forme di esistenza per una religione senza confessione di una comunità interiore (2021), Conversazioni penitenziarie. Il carcere tra nuove emergenze e antiche esigenze, con Carmelo Cantone (18 novembre 2022).

Filosofia fuori le mura è una pratica educativa ideata da Giuseppe Ferraro che opera sui luoghi d’eccezione, sui confini interni alla città, confini di voci, escluse o recluse e perdute. Un fuori chiuso dentro. Filosofia fuori le mura è l’ordine dell’escluso dentro l’inclusione. È il momento di una nuova alleanza dei luoghi di sapere, perché la città intera si faccia scuola in una comunità di partecipazione di voci.

Il manifesto – Semmai la filosofia sia stata un privilegio è il momento che diventi un diritto, quello per ognuno di potersi chiedere del senso del proprio esistere e vivere, delle proprie scelte e azioni. Sarà come il diritto di un privilegio necessario.

Se poi la filosofia si occupa di questioni ultime ed estreme è sui luoghi estremi ed ultimi che deve essere portata per sentire se ha qualcosa da dire o se non debba essere invece abbandonata come un giocattolo rotto. È il momento in cui l’autodisciplina degli studi si apra al fuori delle vicissitudini.

Filosofia fuori le mura è una pratica educativa sui luoghi d’eccezione, sui confini interni alla città, confini di voci, escluse o recluse e perdute. Un fuori chiuso dentro. È questo il momento di una nuova alleanza dei luoghi di sapere, perché la città intera si faccia scuola in una comunità di partecipazione di voci. Fuori è sempre là dove un luogo aspetta di essere cambiato. Fuori è dove c’è sempre dell’altro, un’altra, un altro, che aspetta di prendere la parola.

I luoghi sono le persone che li abitano, vivono delle abitudini, di gesti di parole, di  progetti e di intese. Sono difficili quando vi domina una normalità incomprensibile alla serenità, all’invenzione, all’attivazione di nuove relazioni e modificazioni, spesso invocate troppo tardi. Luoghi sono le aziende, i circoli, ovunque si sta insieme per un’azione comune che spesso sfugge al senso che ne ha reso possibili le condizioni.

La pratica della filosofia è nelle cose che riguardano il dentro, l’ethos. La pratica della filosofia è l’etica. Non una somma di principi inagibili, ma la ricerca della felicità.

La pratica della filosofia è l’esercizio della sua disciplina, in una relazione di genere, di generazioni, generativa, non di duplicazioni né di accanimento storiografico, né di replica amministrativa di ruoli e professioni che legittimino l’esistente così com’è.

La filosofia è l’unica espressione di sapere che porta un sentimento nella sua denominazione, si dice amore, ma è filia, il legame che sostiene ogni altro.

Bisogna prenderla sulla sua parola: la filosofia è il sapere saggiante il legame più importante. Il sapere del sentire.  Associazione culturale Filosofia fuori le mura

La memoria dell’amore. Sull’imparare le cose che non si possono insegnare (Chiarelettere, 2020)

“L’amore si manifesta.
E sul manifesto della libertà
c’è la sola scritta ‘amore’.”
“L’amore è un possesso senza proprietà.
Sei mia, non di me. Sei mia di te in me.
Sei mia come nemmeno tu
sai di essere veramente come sei.”

La memoria è la stanza dei sentimenti. È fatta di nostalgia e desiderio, procede per salti e voli. Le parole che l’arredano colpiscono e sorprendono con la perentorietà del vissuto di chi porta un’esperienza da condividere. Se non riusciamo a trovare le parole è perché non viviamo i sentimenti, quindi nemmeno li ricordiamo. Una memoria senza ricordi. Non bastano i database che ci fanno ricordare tutto ma non quello che abbiamo sentito dentro, come vissuto.
Siamo lontani dal saggio “filosofico” argomentato secondo una sintassi rigida e conosciuta, secondo un sistema di pensiero chiuso. Qui no. Le parole escono fuori dagli schemi e vanno da sole come tante frecce, ognuna delle quali ne contiene molte altre, svelando e rivelando sensi presenti e inattesi.
Il testo che le raccoglie può sembrare un cruciverba senza schema, ma nel suo avanzare c’è un metodo rigoroso, che consente di fissare la memoria dell’amore da moltissime angolazioni. “Bisogna restituire l’amore alla vita e la vita all’amore” è l’affermazione più rivoluzionaria che si possa fare. Un libro sovversivo. Diversi sono i riferimenti al carcere, alla scuola, al quotidiano. In nessun altro testo di filosofia la vita entra così tanto dentro le parole e l’amore ci arriva in tutta la sua urgenza. Perché l’amore non si ripete ma ritorna, basta riconoscerlo. Affinché l’altro non sia soltanto un pericolo di contagio, ma un’offerta d’amore da cogliere in tutta la sua bellezza. GIUSEPPE FERRARO
LA MEMORIA DELL’AMORE

Sabato 26 novembre 2022 – Napoli – Salotto letterario Vitanova, presentazione del libro ‘Fare scuola a Scampia, Buone pratiche digitali per la coesione’ di Nicola Cotugno, Erickson Live

Sabato 26  novembre 2022 alle ore 11:30 a Napoli, presso il Salotto letterario Vitanova in Viale Gramsci 19, sarà presentato il libro ‘Fare scuola a Scampia, Buone pratiche digitali per la coesione’ di Nicola Cotugno edito da Erickson Live, prefazione di Eraldo Affinati e postfazione di Marco Rossi Doria.  EVENTO ANNULLATO

  • Dopo l’introduzione del “padrone di casa”  Salvatore Landolfi, ingegnere e promotore culturale,
  • Dialogheranno con l’autore:
  • Maria Teresa Sarpi, Dirigente tecnico MIUR,
  • Pier Antonio Toma, giornalista e scrittore.
  • Interverrà: Mariarca Battimiello, studentessa ITI Ferraris dal 2010 al 2015.

Il libro – Venti  anni di esperienze innovative a Scampia raccontate attraverso le testimonianze di ragazzi e ragazze che le hanno vissute nell’iti Galileo Ferraris di Napoli. Il libro è del loro professore, Nicola Cotugno, “storico” docente di Scampia. Prefazione di Eraldo Affinati e postfazione di Marco Rossi Doria per sugellare il tema: la scuola come potente strumento di crescita e di riscatto sociale.

“Arrivo un po’ casualmente nel 1986 come docente di Disegno tecnico nell’arrugginita succursale di un istituto tecnico in via Vittorio Veneto a Piscinola, periferia nord di Napoli, tanto anonimo da non avere neanche un nome. Tutto qui — le aule disadorne, l’assenza di laboratori, la palestra sgarrupata — restituisce un senso di svogliata sciattezza che sembra quasi stia lì per contagiare chiunque lo frequenti”. Il preside Antonio Gulisano però ha un asso nella manica: l’assegnazione di una sede nuova di zecca a Scampia, dove la scuola si trasferirà nel 1993, con la denominazione di Istituto Tecnico Industriale Statale «Galileo Ferraris».

Inizia cosi la storia di Nicola Cotugno, che Marco Rossi Doria nella postfazione definisce amico di tante battaglie. Ed enuclea il punto: “Al suo arrivo Nicola Cotugno si pone una domanda: ‘Ma chi sono veramente i ragazzi che arrivano all’ITI Galileo Ferraris di Scampia?’” Questa domanda determina ogni scelta successiva e colloca Nicola e questo libro entro una tradizione. E’ la tradizione della scuola attiva e cooperativa italiana, nata, appunto, subito dopo la guerra e radicata in centinaia di buone pratiche, ovunque”. Lavorare a Scampia, per Nicola Cotugno, è un lavorare “a più strati”, attraversandoli guardando a come crescono i ragazzi fuori dalle aule, a tutta la società che ogni mattina entra nella scuola insieme ai ragazzi. E così, facendo squadra con i ragazzi, la scuola adotta il monumento di Castel Capuano, crea un portale sulle meraviglie archeologiche partenopee, costruisce un video a partire da Vista con granello di sabbia della Szymborska. “Facendo insieme”, la scuola conquista la fiducia dei ragazzi di Scampia e li guida nell’esperienza conoscitiva, portandoli fino all’aula bunker di Palermo, sino a sfiorare il viaggio premio a Quantico, negli Stati Uniti, alla base operativa dell’FBI.

Commenta Rossi Doria: “Questo universo – il libro lo mostra a ogni passo – contiene tutte le componenti della crisi educativa che attanaglia i quartieri poveri del mondo, anche in Occidente e anche in Italia. Non basta guardare a quei ragazzi o trovare nuove vie per la didattica. Non vi può essere un diaframma tra vita e scuola. La scuola sì è luogo protetto e deputato all’apprendimento ma il flusso con tutto il resto è potente e ha un carattere “multi-strato”, appunto, che va affrontato nel lavoro di insegnamento. Si tratta di una urgenza ulteriore che va indagata, compresa, attraversata da un esame economico, sociologico, antropologico, psicologico, ecc. Il docente deve avere o reperire più sguardi. Deve riprendere a studiare per acquisirli. Deve continuamente cercare confronti con altri mestieri e altri saperi per comporre la sua azione in classe con la comprensione del contesto che sta contribuendo a voler trasformare”.

E così Nicola trasforma il suo ingresso in quella scuola in un’occasione straordinaria per generare una pedagogia che nasce dall’urgenza del riscatto dalla povertà e dall’esclusione sociale e culturale. Il libro racconta con estrema lucidità i tentativi messi in campo, le sperimentazioni, motivandone la genesi e raccontandone i risultati.

Le esperienze didattiche raccontate, sviluppatesi all’inizio con spirito del tutto pionieristico, usano le tecnologie digitali, dal videogioco didattico alla costruzione di siti web, per attrarre la passione dei giovani e tradurla in competenze per percorsi professionali in cui realizzare sogni e aspirazioni.  Un uso umanistico  delle tecnologie.  www.tuttoscuola.com  

L’autore Nicola Cotugno vive a Napoli, dove è nato; architetto, già docente di Tecnologia presso l’ITI «G. Ferraris» di Napoli, formatore docenti in ambito nazionale (Future Labs, ImparaDigitale), è esperto in tecnologie didattiche e progetta ambienti di apprendimento multimediali  www.ericksonlive.it 

Sabato 19 novembre 2022 – Napoli – Salotto letterario Vitanova, presentazione del romanzo ARTEMISIA E I COLORI DELLE STELLE di Raffaele Messina, Colonnese editore

Sabato 19 novembre 2022 ore 11:30 
Salotto letterario Vitanova, Napoli
Presentazione del romanzo 
ARTEMISIA E I COLORI DELLE STELLE 
di Raffaele Messina, Colonnese editore

Sabato 19 novembre 2022 alle ore 11:30 a Napoli, presso il Salotto letterario Vitanova in Viale Gramsci 19, sarà presentato il romanzo ARTEMISIA E I COLORI DELLE STELLE di Raffaele Messina, edito da Colonnese editore

  • Dialogheranno con l’autore
  • il “padrone di casa”  Salvatore Landolfi, ingegnere e promotore culturale,
  • Piero Antonio Toma, giornalista e scrittore. 

Il libro  – Artemisia Gentileschi (1593-1653 ca.) fu la prima donna a essere ammessa all’Accademia del Disegno di Firenze e destinata a divenire una pittrice di rilievo europeo. Questo romanzo, liberamente ispirato alla sua vita, riprende due momenti fondamentali di quella eccezionale quanto tormentata esperienza artistica e privata: la giovinezza a Roma, segnata da uno stupro seguito da un pubblico processo e poi da un matrimonio senza amore; e gli anni della maturità a Napoli, a metà del secolo, quando, raggiunto ormai il successo, Artemisia ripercorre la propria esistenza e ricerca in sé, oltre l`artista, la moglie, la madre, la donna. Il romanzo ci restituisce, dunque, il ritratto ricco e complesso di una figura femminile di straordinario valore, sullo sfondo di due città barocche, Roma e Napoli, vivide e ferali.

L’autore Raffaele Messina (Catania, 1959) è docente, autore di testi scolastici, saggista e critico letterario. Dottore di ricerca in Italianistica, ha ricoperto gli incarichi di professore a contratto di Letteratura italiana contemporanea presso l’Università degli Studi di Salerno e di Supervisore di Tirocinio presso la S.I.C.S.I – Università degli Studi “Federico II” di Napoli. Attualmente insegna presso il Liceo linguistico “Mario Pagano” e collabora con la rivista L’Espresso Napoletano. Ha pubblicato i saggi “Il continuo e il discreto nella scrittura di Pirandello” (Loffredo, 2009); “Letti d’un fiato. Frammenti di 2013); “L’educazione letteraria nella scuola riformata” (Loffredo, 2003). Ha curato il recupero di novelle pirandelliane (Alla zappa! Una storia di prete pedofilo, Savarese) e delle opere giovanili di Luigi Compagnone (Gli ultimi paladini e altri racconti, Le avventure della famiglia De Gregorio). Ha esordito nella narrativa con i racconti “Prestami la penna!” (Premio Rolando 2010) e “Muschillo al tempo della crisi” (Premio Megaris 2012) ai quali hanno fatto seguito altri racconti apparsi in volumi collettanei. Ha curato le raccolte di racconti “Scrittori per la pace” (Guida editori, 2017), “Le donne di Napoli” (Homo Scrivens, 2017), “Vecchio sarai tu!” (Homo Scrivens, 2018); ha pubblicato il romanzo “Ritrovarsi” (Guida editori, 2018), il racconto “Nella bottega di Caravaggio” (Colonnese, 2019), la raccolta “Con la coda dell’occhio. Storie di adolescenze rubate (Homo Scrivens, 2019),  “Masaniello innamorato e altri racconti” (Colonnese, 2021) e, da ultimo, il romanzo “Artemisia e i colori delle stelle” (Colonnese, 2022).

Sabato 12 novembre 2022 – Napoli – Salotto letterario Vitanova, presentazione del libro “Nel giardino degli esperidi. Gli agrumi. Leggenda – Storia – Virtù terapeutiche e Cinquanta ricette originali” di Lejla Mancusi Sorrentino, Grimaldi & C. Editori

Sabato 12 novembre 2022 alle ore 11:30 a Napoli, presso il Salotto letterario Vitanova in Viale Gramsci 19, sarà presentato il libro “Nel giardino degli esperidi. Gli agrumi. Leggenda – Storia – Virtù terapeutiche e Cinquanta ricette originali” di Lejla Mancusi Sorrentino, edito da Grimaldi & C. Editori.

  • Dialogheranno con l’autrice
  • il “padrone di casa” Sasà Landolfi, ingegnere e promotore culturale,
  • Yvonne Carbonaro, scrittrice, giornalista e critica d’arte,
  • Piero Antonio Toma, giornalista e scrittore.

Nel giardino degli esperidi. Gli agrumi. Leggenda, storia, virtù e cinquanta ricette originali - Lejla Mancusi Sorrenti - Libro - Grimaldi & C. - | IBS

Colorati, succosi, profumati, gli agrumi contano una varietà di frutti ben più numerosa di arance, mandarini, limoni, pompelmo, ed i tanti altri che allietano le nostre tavole. Ottimi alleati del benessere salutare grazie alla presenza di antiossidanti e micronutrienti, possiamo gustarli a spicchi o sotto forma di spremute, di marmellate, di centrofugati anche insieme ad altri frutti o ortaggi, ed in numerose ricette. Ma da dove provengono gli esperidi? A cosa devono il loro nome? Quali le loro virtù terapeutiche? 

L’autrice Lejla Mancusi Sorrentino, attenta studiosa della tradizione gastronomica, è autrice di numerosi libri in cui all’appassionata ricerca sulla storia del cibo e al recupero di antiche ricette unisce l’esperienza pratica di una lunga attività in cucina che le consente incursioni nelle più attuali tendenze gastronomiche.

Prestigiosa esponente dell’“Accademia Italiana della Cucina”, è una colta e attenta ricercatrice di ricette d’epoca, aneddoti e riferimenti letterari della gastronomia tradizionale napoletana.

È la signora della cucina napoletana, trait d’union tra la popolare e l’aristocratica, da lei raccontata con passione e filologica competenza, frutto di un attento studio degli scritti di indiscussi maestri quali Vincenzo Corrado, autore de “Il cuoco galante” ed Ippolito Cavalcanti duca di Buonvicino a cui si deve il volume “Cucina teorico pratica”. Entrambi riproposti con successo in edizione da lei curate per Marzio Alfonso Grimaldi, suo storico editore ed amico, ed arricchite dall’introduzione e da un glossario che permette ai lettori di conoscere l’evoluzione della storia del cibo al tempo dei Borbone, quando il regno di Napoli era annoverato tra le più importanti monarchie europee.

Possiamo tranquillamente affermare che ha raccolto il testimone da Jeanne Carola Francesconi, altra grande depositaria della sapienza alimentare napoletana. Come è nato in lei questo interesse? “Cinque figli ed un marito: mi sono sposata a ventidue anni e quando devi cucinare ogni giorno per una famiglia numerosa, è normale che cerchi di variare il menu settimanale e di accontentare i gusti di tutti che non sempre coincidono. Non era una fatica, lo facevo con piacere: mi ero abbonata a diverse riviste del settore per essere aggiornata e non pensavo affatto a diventare giornalista, a scrivere libri. Ho iniziato a cinquant’anni, quasi per caso, anche perché i miei progetti erano diversi…”  Lejla Mancusi Sorrentino di Alfonso Sarno

Sabato 29 ottobre 2022 – Napoli – Salotto letterario Vitanova, presentazione del libro Capri, un mosaico – Memorie isolane  di protagonisti e comprimari di Ernesto Mazzetti, prefazione di Carlo Knight, Edizioni La Conchiglia. 

Sabato 29 ottobre 2022 ore 11:30  Presentazione del libro  Capri, un mosaico – Memorie isolane  di protagonisti e comprimari di Ernesto Mazzetti, prefazione di Carlo Knight, Edizioni La Conchiglia. 

Salotto letterario Vitanova, Napoli

Sabato 29 ottobre 2022 ore 11:30  Presentazione del libro  Capri, un mosaico – Memorie isolane  di protagonisti e comprimari di Ernesto Mazzetti, prefazione di Carlo Knight, Edizioni La Conchiglia.   

  • Dialogheranno con l’autore
  • il “padrone di casa”  Sasà Landolfi, ingegnere e promotore culturale,
  • Ermanno Corsi, giornalista e scrittore,
  • Piero Antonio Toma, giornalista e scrittore.

Il libro  Nel suo libro Mazzetti crea un nostalgico quadro raffigurante la Capri d’altri tempi e, senza accorgersene, inventa un nuovo genere artistico-letterario. I sessantacinque personaggi, che hanno incrociato la sua vita caprese, sono tutti scomparsi.  Ma i veloci tratti biografici schizzati nel libro sono un piccolo capolavoro. E diventano delle tessere musive. Non è tutto. La medesima composizione, osservata da un altro punto di vista, assume un diverso significato. Quel mosaico di pietruzze colorate rivela anche involontariamente i gusti e le passioni dell’autore. Trasformandosi allora in un autoritratto.

Mazzetti, oltre ad essere un bravo giornalista, è pure uno scienziato, eminente nelle discipline geografiche. Forse mi sbaglio, ma credo che non deve essere stato facile, per una persona concreta come lui, navigare in un oceano di sentimenti accompagnati dalla malinconia. […] L’anima analitica dello scienziato riappare invece nel capitolo intitolato Dal mito alla metropoli, dove Capri viene psicanalizzata e messa a nudo con preciso rigore. In poche righe, Mazzetti descrive magistralmente le trasformazioni del territorio, l’evoluzione della popolazione e la crescita dell’economia.(Dalla Prefazione) Protagonisti e Comprimari  – Biagio AGNES, Fernando ALVAREZ DE TOLEDO, Lucio AMELIO, Claudio ANGELINI, Pinuccio ARDIA, Arturo ASSANTE, Guido e Marzia AZZOLINI, Marino BARENDSON, Corrado BEGUINOT, Teodorico BONIELLO, Bice BOWINKEL, Massimo CAPRARA, Giorgio CASTRIOTA SCANDERBEG, Gianni CERAMI, Augusto CESAREO, Achille CICCAGLIONE, Roberto CIUNI, Francesco COMPAGNA, Mario e Paola CONDORELLI, Stefano DE ANDREIS, Luciano DE CRESCENZO, Diana DE FEO, Cecè DEL VECCHIO, Mario DEL VECCHIO, Ornella DE MARTINO, Alberto D’ERRICO, Luca DI SCHIENA, Norman DOUGLAS, Francesco DURANTE, Giuseppe GALASSO, Luigi GIAMPAOLINO, Ugo GRIPPO, Gianpaolo LEONETTI, Pietro LEZZI, Dorotea LIGUORI, Francesco LUCARELLI, Attilio MAGRÌ, Marilena MARINIELLO, Augusto ed Elena MAZZETTI WITTING, Raffaele MINICUCCI, Mariolina MIRRA DE GAUDIO, Alberto MORAVIA, Toto PARISE, Mario PERLINGIERI, Vittorio PESCATORI, Massimo PIROZZI, Massimo PREZIOSI, Mario PUTATURO DONATI, Guglielmo RULLI, Attila e Lucy SALLUSTRO, Ettore SETTANNI, Adriana SETTANNI DI FIORE, Maurizio SINISCALCO, Pupetto SIRIGNANO, Alfonso STILE, Libera TESSITORE, Marinella TORIELLO, TOTÒ, Pasquale TRISORIO, Ferdinando VENTRIGLIA, Teodoro WITTING, Marisa ZANICHELLI, Giuliano ZINCONE.

L’autore  Ernesto Mazzetti si definisce giornalista e geografo: per oltre sessant’anni ha lavorato come redattore, direttore ed opinionista in quotidiani, riviste e Rai e, parallelamente, in un cinquantennio di vita universitaria ha insegnato e scrit­to oltre duecento tra libri e saggi di ge­ografia umana. Ha studiato problemi di metropoli, specie del Sud Italia. E isole. Soprattutto Capri, dove risiede per meno del tempo che vorrebbe e alla quale ha dedicato libri ed articoli. Accumulando memorie di persone e di sentimenti.
Nella prefazione al libro Carlo Knight scrive ancora: “credo che non deve essere stato facile, per una persona concreta come lui, navigare in un oceano di sentimenti accompagnati dalla malinconia. L’anima analitica dello scienziato riappare invece nel capitolo intitolato «Dal mito alla metropoli», dove Capri viene ‘psicanalizzata’ e messa a nudo con preciso rigore. In poche righe, Mazzetti descrive magistralmente le trasformazioni del territorio, l’evoluzione della popolazione e la crescita dell’economia“.

Sabato 22 ottobre 2022 – Napoli – Salotto letterario Vitanova, presentazione del libro “Le nuove strade del racconto. Vent’anni di libri (2001-2021)” di Piero Antonio Toma, De Frede Editore.

Salotto letterario Vitanova, Napoli

Sabato 22 ottobre 2022 alle ore 11:30 a Napoli, presso il Salotto letterario Vitanova in Viale Gramsci 19, sarà presentato il libro Le nuove strade del racconto. Vent’anni di libri (2001-2021) di Piero Antonio Toma, edito da De Frede Editore.

 

  • Dialogheranno con l’Autore
  • il “padrone di casa”  Sasà Landolfi, ingegnere e promotore culturale,
  • Silvana Guida, promotrice  culturale attraverso la Blu Parthenope eventi e comunicazione,
  • Marco Lombardi, giornalista
  • Il cantautore Lino Blandizzi eseguirà brani ispirati al libro.

Il libro – In queste pagine sono ospitati vent’anni di presentazioni e recensioni di opere di 121 autori che sono elencati qui di seguito. Un libro che, come scrivo nella prefazione, sin dal titolo parla di libri e con i quali ho convissuto in questi due decenni come lettore, autore, editore, e critico nel parlarne e nello scriverne. Nella prima parte ho raccolto un po’ di presentazioni effettuate in librerie e centri culturali. Nella seconda sono raccolte alcune recensioni pubblicate in questi anni sulle pagine di Repubblica e che qui conservano il mio titolo originario e non quello uscito sul giornale. Per ragioni di spazio non ho potuto ospitare tutti gli autori di cui mi sono occupato – e me ne scuso – .
Vincenza Alfano – Dora Celeste Amato – Raffaele Aragona – Angiolina Arru – Sergio Attanasio – Carmine Aymone – Mariano Bàino – Lino Blandizzi – Isabella Bossi Fedrigotti – Patrizia Bove – Andrea Camilleri – Giuseppe Campolieti – Massimo Capaccioli – Ruggero Cappuccio – Luigi Caramiello – Yvonne Carbonaro – Marosia Castaldi – Carlo Castellaneta – Andrea Caterini – Angelo Cirasa – Mirella Cordone – Ermanno Corsi – Fabrizio Coscia – Matteo Cosenza – Antonella Cilento – Ugo Cundari – Bianca d’Antonio – Roberto d’Antonio – Claudio d’Aquino – Roberto Defez – Daniela de Filippis – Maurizio de Giovanni – Vittorio Del Tufo – Marco Demarco – Francesco D’Episcopo – Giuseppina De Rienzo – Giuseppe De Salvin – Gigi Di Fiore – Carlo Di Lieto – Francesco Durante – Giuseppe Ferraro – Antonio Filippetti Angelo Forgione Lorenza Foschini Fiorella Franchini – Bruno Frattasi – Maria Gaito – Bruno Galluccio – Gino Giaculli – Mauro Giancaspro – Roberto Giordano – Matilde Iaccarino – Riccardo Iacona – Pino Imperatore – Luigi Incoronato – Michelangelo Iossa – Luigi Lamberti – Pina Lamberti Sorrentino – Sergio Lambiase – Peppe Lanzetta – C. Maria Laudano – Ugo Leone – Amedeo Lepore – Gabriella Liberati – Dacia Maraini – Wanda Marasco – Stefano Marfellotti – Maria Marmo – Titti Marrone – Aldo Masullo – Ernesto Mazzetti – Raffaele Messina – Aurelio Musi – Roberto Napoletano – Gennaro Oliviero – Ernesto Paolozzi – Valeria Parrella – Bruno Patanè – Carmen Pellegrino – Marco Perillo – Angelo Petrella Salvatore Pica – Andrea G. Pincketts – Ugo Piscopo – Annella Prisco – Michele Prisco – Angela Procaccini – Folco Quilici – José Vicente Quirante Rives – Michele Rak – PierLuigi Razzano – Miriam Rebhun – Gino Rivieccio – Franco Roberti – Mario Rovinello – Lucio Rufolo – Edoardo Sant’Elia – Roberto Santi – Giuseppe Scalera – Claudio Scamardella – Luciano Scateni – Donatella Schisa – Giuseppina Scognamiglio – Michele Serio – Mario Sirpettino – Antonio Spagnuolo – Emmanuela Spedaliere – Paolo Speranza – Justin Stares – Lucia Stefanelli Cervelli – Maria Stella – Lina Stinco – Vincenzo Strino – Chiara Tortorelli – Pietro Treccagnoli – Vincenzo Trombetta – Donatella Trotta – Lucio Varriale – Serena Venditto – Marcello Veneziani – Athos Zontini.

L’autore  – Piero Antonio Toma, giornalista professionista, laurea con 110/110 all’Università di Napoli in Scienze Politiche con la prima tesi in Italia sulla Cina comunista. Ha lavorato per «Il Sole 24 Ore». Attualmente collabora con «La Repubblica». Ha fondato e diretto l’agenzia stampa “Informedia”, alcuni periodici e una casa editrice. Ha scritto una quindicina di libri di narrativa, poesia e saggi meta-storici tra i quali: Il silenzio dei giusti. Napoli 1943. Il ritorno degli Ebrei (Grimaldi 2004, per il quale è stato premiato in Israele e nel 2015 ha ricevuto la cittadinanza onoraria del Comune di Tora e Piccilli), La ragazza che leggeva Gesualdo Bufalino (Editori Riuniti, 2013). Per l’editore Guida ha scritto Dal Mezzogiorno al Mediterraneo, il lungo tempo della rinascita (2015), per il quale nel 2017 ha ricevuto il Premio internazionale Francesco Saverio Nitti. Altri riconoscimenti: Trofeo Chinnici, Premio Pompei, Premio Palizzi, Premio Megaris. Da qualche anno scrive testi di canzoni sui temi di attualità per il cantautore Lino Blandizzi.

Salotto letterario Vitanova, Napoli – 15 ottobre 2022. Presentazione del libro Nostalgia del desiderio. La filosofia che nasce a Napoli di Giuseppe Ferraro

Salotto letterario Vitanova, Napoli Sabato 15 ottobre 2022 ore 11:30 Presentazione del libro Nostalgia del desiderio. La filosofia che nasce a Napoli di Giuseppe Ferraro, Castelvecchi

«I LUOGHI NON SONO MAI INDIFFERENTI, LE PERSONE LI DIVENTANO, SE LI PORTANO DENTRO. VIVENDOLI LI IMMAGINANO, DIPINGENDOLI DI DESIDERIO E NOSTALGIA. LE CITTA’ SONO INTERIORI. L’UTOPIA HA LUOGO NELL’INTIMITA’, QUI S’IMPARA LA GIOIA DI VIVERE E LA DISPERAZIONE DI ESISTERE. NAPOLI È UNA CITTÀ RIBELLE. NON SI GOVERNA. IL POTERE LE È SEMPRE STATO ESTRANEO E STRANIERO».

Sabato 15 ottobre 2022 alle ore 11:30 a Napoli, presso il Salotto letterario Vitanova in Viale Gramsci 19, sarà presentato il libro “Nostalgia del desiderio. La filosofia che nasce a Napoli” di Giuseppe Ferraro, edito da Castelvecchi.

  • Dialogheranno con l’autore
  • il “padrone di casa”  Sasà Landolfi, ingegnere e promotore culturale,
  • Nino Daniele, Presidente del Premio Nazionale ‘Amato Lamberti’, già Sindaco di Ercolano ed ex Assessore alla Cultura del Comune di Napoli,
  • Piero Antonio Toma, scrittore e giornalista.

Il libro – Dalla scuola virgiliana di Posillipo – ispirata all’epicureo piacere del vivere -, la filosofia che nasce a Napoli segue le vie del centro storico fino alla casa di Metronatte, dove Seneca non mancava una lezione. Passando per la biblioteca di Tommaso d’Aquino, s’incrociano Giambattista Vico e Benedetto Croce che discutono di dignità e istituzioni seduti in un caffè di piazza San Domenico Maggiore, mentre per via Toledo Giacomo Leopardi è assodo nella sua amarezza. “Nostalgia del desiderio” ripercorre la storia del pensiero che Napoli ha prodotto, andando oltre i confini della città per assumere una forza politica ed educativa, che parla di relazioni affettive e sentimento. Parallelamente, è anche il racconto della filosofia della “napoletanità”, del nascere (o diventare) napoletani, perché mai come in questa città è vero e decisivo il legame tra il modo in cui si è e il luogo che si abita, con tutta la sua bellezza e tutte le sue problematiche. E allora «siano perdonati», come scriveva Goethe, «tutti coloro che a Napoli escono di senno».. Nostalgia del desiderio. La filosofia che nasce a Napoli 

L’autore  – GIUSEPPE FERRARO è responsabile della scuola “Filosofia Fuori le Mura”. Ha insegnato Filosofia morale all’Università Federico II di Napoli, ha tenuto corsi alla Albert-Ludwigs-Universität di Freiburg in Germania, alla UERJ in Brasile. Tiene corsi di Etica dei legami e di Educazione ai sentimenti nei luoghi d’eccezione, nelle carceri e nelle scuole di periferia. È ideatore dell’idea educativa “Bambini in Filosofia”. È membro del Comitato Etico della Fondazione Umberto Veronesi. Tra le sue pubblicazioni: Filosofia in carcere (2009), La filosofia spiegata ai bambini (2010), La scuola dei sentimenti (2011), L’anima e la voce (2013), Lettere tra un filosofo e un ergastolano (2016), Imparare ad amare (2015), Bambini in filosofia (2015), La Porta di Parmenide (2018), Etica dei legami (2018), Mio caro Platone (2018).Nostalgia del desiderio. La filosofia che nasce a Napoli(2019), La memoria dell’amore (2020), Fragilità.Cura della vita e legami di esistenza (2020) https://www.vastoweb.com/news/flash/1054995/giuseppe-ferraro-ospite-a-scrittori-in-piazza

Presentato il torneo ATP 250 Tennis Napoli Cup 2022 by Banca di Credito Popolare

  • Presentato il torneo ATP 250 Tennis Napoli Cup by Banca di Credito Popolare, in scena nel capoluogo campano dal 17 al 23 ottobre. Alla conferenza stampa hanno partecipato il presidente della Federazione Italiana Tennis e Padel Angelo Binaghi, del presidente del Tennis Club Napoli 1905 Riccardo Villari, del sindaco Gaetano Manfredi, del presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca e del presidente della Banca di Credito Popolare Mauro Ascione, title sponsor del torneo.
    Un palcoscenico importante quello dello storico circolo partenopeo, fra più antichi d’Italia, che in occasione del prestigioso evento ha convertito i propri campi in terra rossa in cemento e fatto allestire un’Arena da 4.000 posti sul lungomare che ospiterà i match di cartello, con il Centrale d’Avalos ed altri due campi destinati ai restanti incontri e agli allenamenti

    “Il binomio di bellezza e sport – ha dichiarato il Sindaco di Napoli Gaetano Manfredi – è un collegamento in cui noi crediamo molto e che è molto importante per la città. Quest’arena poi dà anche una utilizzazione innovativa allo spazio del Lungomare di cui si è discusso lungamente sulla vocazione a luogo per fare delle manifestazioni sportive di alto livello. Si tratta anche di una scelta politica e strategica perché abbiamo un lungomare di grande bellezza che però diventa anche teatro di grandi spettacoli sportivi come già avvenuto col Giro D’Italia e altre iniziative che abbiamo fatto e che faremo. Ci sono poi due aspetti fondamentali: da un lato la il nome di Napoli come grande capitale dello sport, Napoli è una città che ha una vocazione sportiva storica che stiamo riprendendo. Il circolo del tennis rappresenta una grande istituzione della città in un luogo di proprietà del Comune e rappresenta un fiore all’occhiello per la città. E poi c’è l’aspetto turistico, oggi non si trovano camere d’albergo e questo mi sembra una delle notizie più belle che potevamo ascoltare.” 

WORKSHOP SMARTLAND@POMPEI. Il progetto partecipato per la valorizzazione del territorio vesuviano.

Con il progetto SmartLand@Pompei viene realizzata l’idea, elaborata nel Piano Strategico per lo sviluppo delle aree comprese nel Piano di Gestione del sito Unesco “Aree archeologiche di Pompei, Ercolano e Torre Annunziata”, di un portale Open Data per il Sistema Turistico Culturale integrato, una piattaforma di servizi integrati per la valorizzazione delle espressioni culturali identitarie di questo territorio, con l’obiettivo di definire e applicare nuovi modelli di sviluppo economico e sociale attraverso soluzioni tecnologiche innovative.   L’intervento è attuato dall’Unità Grande Pompei grazie ai fondi del Piano Operativo “Cultura e Turismo”- Fsc 2014-2020 del Ministero della Cultura ed è realizzato in collaborazione con il Parco Archeologico di Pompei.

In tale quadro, il 26 maggio 2022, organizzato da Matter Solutions srl, si è tenuto il primo di tre incontri, programmati per promuovere il coinvolgimento attivo dei diversi attori che vivono e operano nel territorio, dalle Istituzioni pubbliche a tutte le componenti della società civile.

Fulcro del progetto è la comunità che vive nell’area vesuviana, alla quale è offerta l’opportunità, tramite i workshop, di condividere l’approccio allo sviluppo del progetto, mettere a punto le prime idee sull’applicabilità nel contesto sociale e produttivo, contribuire alla costruzione del modello di ecosistema sostenibile nel tempo per SmartLand@Pompei.

Il Generale Giovanni Di Blasio, direttore generale del Grande Progetto Pompei e rappresentante legale dell’Unità Grande Pompei ha colto l’occasione per sottolineare che «Il progetto SmartLand@Pompei coinvolge direttamente e contemporaneamente tutti i Comuni interessati dal Piano Strategico e per questo è emblematico degli obiettivi che il Piano stesso si prefigge: fare in modo che gli attrattori culturali di assoluto pregio presenti sul territorio ne favoriscano la riqualificazione e lo sviluppo». www.grandepompei.beniculturali.it