Museo Duca di Martina Conversazioni in Floridiana tra arte, letteratura, teatro e musica. Preziosi usignoli e altri animali.

Museo Duca di Martina
Conversazioni in Floridiana tra arte, letteratura, teatro e musica

Natura e Arti
ottobre 2019 – maggio 2020
Secondo sabato del mese, ore 11.00L'immagine può contenere: notteSabato 12 ottobre 2019 alle ore 11,00 inizia il nuovo ciclo di incontri Conversazioni in Floridiana tra arte, letteratura, teatro e musica.

Il progetto, promosso dal Polo museale della Campania, ideato e curato da Mariateresa Sarpi, dirigente tecnico MIUR e ispettore onorario MiBAC, con il coordinamento tecnico scientifico di Luisa Ambrosio, direttore del Museo Duca di Martina, è giunto alla VIII edizione e prevede un ciclo di conversazioni, tenute da docenti universitari ed esperti per favorire la conoscenza del patrimonio culturale come bene comune.

Natura e arti è un miniciclo biennale  dedicato al fascino e alle suggestione che la Natura ha evocato in tutti gli artisti: poeti, scrittori, musicisti, pittori e scultori, ma anche in autori cinematografici e scienziati . Nella scorsa edizione il motivo ispiratore era dettato dal mondo vegetale, quest’anno dal mondo animale. Le Conversazioni si propongono di approfondire il contesto culturale nel quale si inscrivono le eleganti decorazioni  o le preziose composizioni  in porcellana del Settecento e dell’Ottocento esposte al Museo, rappresentanti  soggetti del mondo animale, e di mettere in evidenza come il grande libro della Natura abbia fornito alla scienza e alle arti spunti di ricerca e di nuove scoperte. Si avrà inoltre occasione di cogliere   la persistenza e le varianti di alcuni temi e motivi, dall’età classica  alle manifestazioni artistiche e culturali del mondo  moderno. 

La partecipazione agli incontri è con il biglietto ridotto del museo (euro 2).

Il C.I.D.I., ente accreditato per la formazione presso il MIUR, rilascia ai docenti e agli studenti, che ne facciano richiesta, attestato di partecipazione valido ai fini dell’aggiornamento e del riconoscimento di crediti formativi.

Info: Museo Duca di Martina | via Cimarosa 77 | via A. Falcone 171 | 80127 Napoli
orario: lun.–dom.8.30-17.00 (ultimo ingresso ore 16.15)|- martedì chiuso
Biglietto € 4,00 (intero); 2 (ridotto); tel. 0812294700 – 0815788418
www.polomusealecampania.beniculturali.it

https://www.facebook.com/museoducadimartina/

Prossimo appuntamento:
Sabato 9 novembre 2019, ore 11.00 – L’arca di Noè del Duca di Martina – Maia Confalone, storica dell’arte

 

Libreria Vitanova, giovedì 10 ottobre 2019: “Scritti di questi tempi” animato da Donatella Schisa. Titti Marrone “La donna capovolta”

Al via il primo appuntamento con “Scritti di questi tempi”, il circolo di lettura della libreria Vitanova (viale Gramsci, 19) ,
animato da Donatella Schisa.
A inaugurare la serie di incontri, che durerà con cadenza mensile fino a giugno, sarà Titti Marrone con il libro “La donna capovolta”, Iacobelli edizioni, già segnalato al Premio Strega 2019. I lettori si riuniranno alle 16,30 presso la Libreria Vitanova per parlare del libro e alle 18,00 incontreranno l’autrice.
Mi piace pensare che lo spirito che animerà gli incontri sarà lo stesso che aleggiava sulla Setta dei poeti estinti, guidati dallo straordinario Robin Williams ne L’ attimo fuggente, perché parlare di letteratura oggi è atto ad alto tasso di eversione.
La letteratura è vita, si muove dalle pagine, ci viene incontro e ci stana, interrogandoci di continuo e fornendoci un osservatorio privilegiato della realtà fuori e dentro di noi.
E perché no, dal confronto con le vite degli altri, per similitudine o differenza, possono nascere risposte. http://www.vitanova.bioEleonora è una filosofa, insegna studi di genere, frequenta amici intellettuali e progressisti, ha un marito narciso e una figlia all’estero. Tutto bene? No, non proprio, perché – complice l’età che avanza – Eleonora si trova in preda a una sorta di spaesamento interiore. Forse perché ha un’anziana madre demente da accudire. Alina è una efficientissima badante moldava ingaggiata per alleviare Eleonora dalle incombenze di cura della madre. Il confronto tra le due donne – che fanne entrambe perno sulla terza, la vecchia madre – è come una deflagrazione: si specchiano l’una nell’altra e si detestano per questo. Pensano di essere diversissime e invece sono legate da una reciproca dipendenza che non riescono a tollerare. Entrambe si trovano d’un tratto, a essere tradite, deluse dove meno se l’aspettavano. E nello scritto di Titti Marrone ciascuna racconta la sua esistenza direttamente, per la sua parte, in brevi, spietati e a volte ironici lampi di coscienza contrapposti: un susseguirsi di personaggi e d’involontaria feroce comicità sulla vecchiaia, la malattia, i piccoli trucchi per fuggire dalle responsabilità.  https://www.iacobellieditore.it/catalogo/la-donna-capovolta/

Libreria Vitanova, martedì 8 ottobre 2019: Pietro Treccagnoli Salva con nome (Polidoro editore). 

Martedì 8 ottobre 2019 alle 18,00 nella libreria Vitanova (viale Gramsci, 19) presentazione del libro di Pietro Treccagnoli  Salva con nome (Polidoro editore). 

Dopo l’introduzione di Piero Antonio Toma, ne parlerà con l’autore  Marco Lombardi, critico letterario e docente universitario alla Federico II. Il santo. Il rifugio. L’orco. Il poeta e il contadino. Sono alcuni di questi racconti.  Qualcuno è stato pubblicato su Il Mattino, giornale per cui Treccagnoli ha lavorato per quasi 40 anni, altri sui social. Tutti gli altri sono inediti e li lega un filo nascosto che il lettore non faticherà a trovare. Una lettura da viaggio che può accompagnarvi sul treno o in metropolitana, per recuperare ogni tanto il valore della carta e farvi riporre tablet e cellulari in tasca per alcuni minuti

https://www.facebook.com/events/398956340787817/

Titolo: Salva con nome
Autore: Pietro Treccagnoli
Editore: Alessandro Polidoro Editore
Collana: MiniPerkins
Pagine: 128
Prezzo: 8,00€
Formato: 11×16
Uscita: marzo 2019
ISBN: 9788885737211

Pietro Treccagnoli vive a Napoli. Giornalista, ha lavorato per quasi un quarantennio a Il Mattino dove si è occupato di cronaca, cultura, spettacoli, politica, costume. Ha pubblicato: I paradisi del peccatore (Stamperia del Valentino, 2005), Non lo chiamano veleno (Avagliano, 2006), Non sono mai partito (Cento Autori, 2008), Elogio di san Gennaro (Pironti, 2010), Rapporti confidenziali (Cento Autori, 2011), Il Lungomare (Rogiosi, 2015), La pelle di Napoli (Cairo, 2016), I Quartieri Spagnoli (Rogiosi, 2017) e L’Arcinapoletano (Guida, 2017).

Libreria Vitanova, giovedì 3 ottobre 2019: “Nel cratere delle delizie” di Germana Militerni Nardone

Giovedì 3 ottobre 2019 nella libreria Vitanova, Viale Gramsci 19, alle ore 18,00 per i pomeriggi gastronomici Lejla Mancusi Sorrentino incontrerà Germana Militerni Nardone autrice del libro “Nel cratere delle delizie” edito da Guida, per conversare sulle tradizioni, la cucina, le produzioni tipiche dei Campi Flegrei.
L’area flegrea è una zona dinamica, riscaldata e scossa dal magma che la percorre. La sua cucina ora tempestosa, ora delicatissima, conserva le tracce di abitudini antiche, profondamente radicate nell’animo del popolo. Il libro, diviso per aree geografiche, è un delizioso vademecum che ripercorre le storie e le consuetudini che hanno contribuito a conferire un carattere così marcato alla cucina della zona. Diviso per aree geografiche, questo volume è un delizioso vademecum per gli appassionati della buona tavola o per chi, più semplicemente, cerca una chiave di lettura pratica e originale per orientarsi nella Caldera della storia flegrea.

Napoletana, giornalista pubblicista e docente di Tecnologie turistiche e alberghiere, delegata dell’Accademia italiana della cucina per l’area flegrea, l’autrice indaga le tradizioni della cucina di questa zona, ripercorre le storie e le consuetudini che hanno contribuito a conferire un carattere e delle caratteristiche ancora più marcati alla cucina flegrea. Il libro è un vademecum per gli appassionati della buona tavola.

Libreria Vitanova, Martedì 1° ottobre ore 18,00. “4.0. Il futuro è già  qui” curato da Roberto Giuliani e Paolo Carotenuto,

Martedì 1° ottobre  2019 libreria Vitanova il nuovo saggio  libro di Roberto Giuliani  Martedì 1° ottobre alle ore 18,00 nella libreria Vitanova (viale Gramsci,19)   presentazione del saggio 4.0. Il futuro è già  qui curato da  Roberto Giuliani (Livingston edizioni), presidente dell’associazione Prospettiva Europea, e da Paolo Carotenuto, direttore della rivista Europalab.  Dopo l’introduzione di Piero Antonio Toma, ne parlerà con i due curatori  il giornalista e critico d’arte Angelo Calabrese. Il  volume  raccoglie 20 differenti punti di vista per analizzare questo futuro che è già qui, sottolineando la trasversalità e multisettorialità delle trasformazioni avvenute e quelle in divenire, in una società sempre connessa in cui infinite reti si generano ed entrano in relazione coinvolgendo persone, imprese, processi. Spunti di riflessione e di stimolo verso una nuova cultura del lavoro, dell’innovazione, del fare rete e del fare impresa in una dimensione europea, lo spazio minimo per una piena efficacia dei nuovi modelli produttivi e di business.

Il sentiero dei figli orfani romanzo di Giovanni Capurso, edito da Alter Ego Edizioni

Il sentiero dei figli orfani romanzo di formazione del pugliese Giovanni Capurso, edito da Alter Ego EdizioniÈ la casa editrice Alter Ego, fondata nel 2012 a Viterbo da Danilo Bultrini e Luca Verduchi, a pubblicare il terzo romanzo dell’autore pugliese Giovanni Capurso, Il sentiero dei figli orfani (euro 14), che nelle sue 204 pagine narra la storia di un ragazzo, Savino Chieco, ma affresca anche il ritratto di un’epoca, facendo luce in particolare sulla vita e le abitudini di un paesino della Lucania, San Fele, dove appunto Savino vive.
Il libro, che è il racconto del passaggio dalla fanciullezza all’adolescenza, vissuto da un giovane che si vede imprigionato in un’esistenza a cui sente di non appartenere, in un luogo in cui non si prospetta cambiamento, né futuro, ricorda agli adulti quali sogni splendevano nei loro giovani cuori. Un’opera che riflette sulla situazione ancora attuale dei ragazzi costretti ad emigrare dai loro paesi per potersi costruire un avvenire dignitoso.
Attraverso gli occhi, il cuore e i pensieri di Savino, i capitoli prendono forma e contenuto, si animano dell’entusiasmo della giovinezza, dei suoi turbamenti d’amore (i primi per una ragazza), della preoccupazione di vivere, dell’ansia di dovere fare scelte sulla propria sorte. E, infine, del desiderio di evadere, di andare alla scoperta del mondo. Cosa che farà da adulto per poi ritornare.
E sarà proprio il ripercorrere quelle strade che in un lontano passato lo hanno visto crescere e lo hanno fatto sentire orfano nel suo territorio a causa di una realtà opprimente, che Savino sentirà di aver compreso il senso del suo viaggio interiore e fisico.Per tale motivo il romanzo è anche una riflessione sul tempo che passa, sui desideri sfumati e sull’importanza di ritornare sui propri passi per chiudere un cerchio e comprendere il proprio percorso senza sentirsi più orfani della propria terra.
Il sentiero dei figli orfani si apre in un’estate torbida degli anni Novanta, quando Savino è al fiorire della sua giovinezza, un’età che deve fronteggiare come si affrontano gli irti sentieri del suo paese, che si inerpicano tanto in cima da far sembrare gli altri “presepi accartocciati”.
Da principiante della vita scruta senza troppa curiosità il carattere malinconico del padre Michele, quello singolare e bizzarro dello zio Gaetano, da cui ha ereditato il “demone del dubbio”, e si lascia rasserenare dai modi placidi e rassicuranti della madre Carmela, mentre è in lotta con le esuberanze del fratello maggiore Aldo.
Tutto pare procedere secondo una calma apparentemente piatta, in verità l’intera trama prende la via del giallo intimistico con un finale inimmaginabile, eppure realistico, lucido.
A urlare tra le righe non sono soltanto le turbolenze interiori di Savino, spesso accompagnato dall’amico Radu, detto l’Anguilla, un ragazzo schivo e di poche parole, ma anche i sentimenti e le ombrosità di un personaggio misterioso, Adamo.
Adamo è un forestiero con alle spalle una figlia perduta e il buio della galera, nel libro è un personaggio da non sottovalutare. Sarà proprio lui ad accelerare e orientare il processo di crescita dell’acerbo protagonista.
Savino, ormai adulto, ripensa con nostalgia al suo passato, alla semplicità di San Fele in cui la vita scorreva al ritmo della natura tra passeggiate nei boschi e tuffi nel fiume, e ripercorre un’estate fondamentale per la sua maturità: per la prima volta conosce da vicino la morte e l’amore.
Su uno sfondo pietroso, ma vivido, e tra atmosfere ancestrali, si apre uno scorcio di vita che è quella degli orfani della Lucania, di coloro che, dopo un’adolescenza passata a chiedersi cosa sia il futuro, lasciano la loro terra ma non abbandonano le proprie radici.
Giovanni Capurso è nato a Molfetta nel 1978. È docente di Filosofia e Storia, giornalista e scrittore. Ha pubblicato i romanzi di formazione Nessun giorno è l’ultimo (Curcio Editore, 2015), La vita dei pesci (Manni Editori, 2017) e Il sentiero dei figli orfani (Alter Ego Edizioni, 2019). Scrive regolarmente per vari periodici e blog.

Martedi 24 settembre 2019 alle ore 18,00, libreria Vitanova. Nando Vitali, Polvere di scarafaggi

Polvere per scarafaggiMartedi 24 settembre alle ore 18,00 nella libreria Vitanova (viale Gramsci, 19) presentazione dell’ultimo romanzo di Nando Vitali Polvere di scarafaggi. Dopo la introduzione di PieroAntonio Toma, ne parleranno con l’autore gli scritori Luigi Bartalini, Emilia Santoro e Annella Prisco. Il cantautore Lino Blandizzi interpreterà alcuni brani ispirati al libro. Da Chiodi storti a I morti non serbano rancore, da Bosseide a Ferropoli, e ora questi 26 affreschi dove c’è tutto Nando Vitali con il suo peregrinare di sempre e un più di visionarietà dolorosamente postindustriale e di magia della parola. E anche la miseria, la crudeltà e soprattutto il rincorrersi della vendetta, che dapprima, per dirla con Kundera, “allargano le ferite”, e poi si vedono sublimate da una trasfigurazione surreale, stregata e talvolta grottesca.

Autore: Nando Vitali
Editore: Ad est dell’equatore
Anno di Pubblicazione: 2019
ISBN: 9788899381677 L'immagine può contenere: occhiali

“Quella degli scrittori è una memoria infedele. Non è molto affidabile. Ha criteri tutti suoi, e seleziona i ricordi come gli pare. In altre parole è una risorsa molto confusa di ciò che siamo stati. Ma è una risorsa preziosa se vogliamo sapere quello che siamo. In particolare, la mia memoria, non solo è bugiarda, ma anche piena di buchi. Come le strade di Napoli. Dove spesso, se ci finisci dentro, sono guai seri.”
Nando Vitali

Napoli c’è, è presente in questi racconti, come in tutta l’opera di Vitali, ma, come dice giustamente de Core, «della napoletanità fa un uso parco, e comunque funzionale alle storie…». Come nei romanzi, anche in questi racconti – i vivi e i morti sembrano abitare mondi non del tutto separati, e ogni tanto fra le crepe le fessure i varchi essi comunicano, in modi anche enigmatici, misteriosi. Così come il sogno e la realtà convivono spesso in una rappresentazione anche onirica, visionaria. Sono racconti attraversati dal male, dalla morte, dalla violenza anche sadica, ma anche dalla pietas, e poi dall’amore, che nasce, può nascere, anche fra i detriti, presso la massicciata della ferrovia, fra esseri imperfetti, marginali, malati che per qualche miracoloso incantesimo si piacciono, si trovano meravigliosi. Mi piace molto la scelta dell’epigrafe di David Cronenberg: «La maggior parte degli artisti sono attratti da ciò che è nascosto, proibito, tabù ecc.». Con la sua Mosca evocata in copertina, Cronenberg è un cineasta/scrittore poliedrico, fra i più grandi in circolazione, attratto dalle lacerazioni del corpo, dalle ferite, dalla violenza, dal post-umano in molte sue declinazioni (biotecnologie, informatica ecc.)… mentre i personaggi di Nando Vitali – lascio la parola al critico: «sono residui, scarti di una società complessa e involuta […] storie di vita e di morte nel ventre gonfio della marginalità…». Andrea Carraro

NAPOLI: Museo Duca di Martina e Parco della Villa Floridiana. 21-22 settembre 2019.

L'immagine può contenere: 2 persone, testo
Sabato sera alle 19:00  apertura serale ad 1€ nell’ambito delle Giornate Europee del Patrimonio 2019. Sarà anche l’occasione per rivivere insieme a tutti voi quanto di bello è accaduto durante quest’anno al Museo e presentarvi le numerose attività in programma per il 2019/2020.
Museo Duca di Martina
IN FLORIDIANA!
Sabato 21 settembre, ore 19.00
In occasione della manifestazione, si rinnova l’appuntamento serale per presentare il ricco programma delle attività, dedicate al pubblico dei grandi e dei più piccini , che si svolgeranno nel Museo e nel Parco fino alla prossima estate.
Il Museo Duca di Martina, aperto al pubblico fin dal 1931, conserva una importante e affascinante collezione di arti decorative, oltre seimila opere di manifattura occidentale e orientale.
A queste raccolte sono ispirati non soltanto cicli di Conversazioni e di incontri tematici, dedicati a particolari sezioni d’arte ma anche appuntamenti ispirati all’utilizzo antico e contemporaneo di alcuni manufatti, nelle pratiche quotidiane legate, per esempio, al cibo o alla bellezza.
A questi si aggiungono, mostre di arte ceramica antica e contemporanea (in corso di definizione) e performance di danza e rievocazioni storiche.
Hanno riscosso grande successo e verranno riproposti anche quest’anno gli appuntamenti dedicati al benessere fisico e psichico, che si svolgeranno sia negli ambienti della sezione orientale del Museo che nel Parco della Floridiana: lezioni gratuite di Yoga per adulti e bambini, Gyrokinesis, Taiji Quan, e incontri di meditazione, per stimolare un più corretto approccio con la natura e una maggiore consapevolezza tra attività fisica e ricerca spirituale.
In questa occasione, è prevista la partecipazione straordinaria dell’Ensemble con le attrici-cantanti Monica Assante di Tatisso e Patrizia Spinosi e il musicista Michele Boné, con un breve concerto, a cui seguirà un momento conviviale, con un “Aperi-tè”, gentilmente offerto da Il piacere di offrire il tè di Antonia Grippa.
Ingresso: 1 euro
Museo Duca di Martina
Tra dame, scacchi e carte da gioco
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Domenica 22 settembre, ore 11.00
I visitatori potranno partecipare a una visita guidata dedicata ai “giochi” nelle collezioni d’arte del museo: un percorso alla scoperta degli arredi e tavolini da gioco in ebano e madreperla di manifattura seicentesca fino ai briosi gruppi di giocatori di dama e alle scatole per carte da gioco, in porcellana tedesca del Settecento.
A cura del personale del Servizio educativo del museo.
Museo Duca di Martina e Parco della Villa Floridiana
Via Cimarosa, 77
80127 NAPOLI
Tel. 0812294701 – 0815788418
https://www.facebook.com/museoducadimartina/

Giovedì 19 settembre 2019 ore 18,00. Libreria Vitanova, “I canti dell’estasi” di Enzo Cappiello.

Giovedì 19 settembre alle 18,00 nella libreria Vitanova (viale Gramsci, 19) presentazione del volume di poesie “I canti dell’estasi” di Enzo Cappiello. Dopo l’introduzIone di Piero Anrtonio Toma, ne parleranno con l’autore Antonio Filippetti e Angelo Calabrese.

Coerente con la sua immagine di autore provocatorio e trasgressivo, Enzo Cappiello ha pubblicato un’appassionata celebrazione della vita e dell’eros colto nelle sue infinite sfumature. I versi, privi di schema metrico e di rima, si traducono in un’esaltazione dell’esistenza umana, intesa come esperienza estatica. In quanto sinonimo di libertà, l’estasi annulla ogni barriera, cancellando ostacoli apparentemente insormontabili come la bruttezza (“Il gobbo”) o la vecchiaia (“Schopenhauer”, “La vecchia mendicante”).Bisogna godere “del tempo presente e non dell’assente” è l’invito del poeta in “Sonia”, frammento incentrato su una vedova che, succube di un nipote pretenzioso, accetta, dopo l’iniziale ritrosia, il corteggiamento di un coetaneo sull’autobus. Saranno le donne del futuro, meno prevedibili e razionali di quelle attuali, a comprendere l’essenza dell’amore e forse, come Belzebù, il diavolo tentatore punito con la crocifissione, potranno pure morire felici. http://www.vitanova.bio

[…] I protagonisti di Enzo Cappiello non sono certo cerimoniosi: le loro eccitate richieste sollecitano immediate risposte; tutt’al più pazientano per il breve intervallo che intercorre tra la domanda inattesa, quindi sconcertante, diretta, poco cerimoniosa, e la decisione partecipativa, che non tarda a venire, per dare ai sensi consenzienti, fervore d’intesa, decisa e corrisposta , in piena libertà. […]
[…]Cappiello nutre la sua ossessione d’artista con il vitalismo estatico, eletto a scelta di vita/pensiero. I suoi Canti, nella visibile espressività, non sono dissimili dalle opere di artisti come Morandi o Vespignani, tanto per fare qualche esempio, che propongono quadri che sono sempre lo stesso quadro, senza mai ripetersi, perché frutti della medesima ossessione di libertà, di rivolta, di tentativo ennesimo di porre nella giusta luce storica il dramma sociale che si perpetua da lontano e persiste, nonostante tutte le promesse delle rivoluzioni tentate, realizzate in fallimento, erose in circostanze ostili […]
[…]Cappiello si è votato alla vita estetico-estatica, affermando:sic me vivere, sic iuvat perire. I suoi scritti, conservano una linearità che non lascia dubbi, specie quando si diverte a sognare, e sperare, in una ideale e favolosa vendetta, totalmente estatica, quando i ribelli alle leggi della codificata consuetudine, ossequiosa alle mortificazioni della libertà del corpo e della mente, si ritrovano con i santificati e beatificati del paradiso. I pensatori eretici, gli artisti, i poeti diventano aquile reali del paradiso, alate irriverenti bombardiere, che compiono azioni tali da far inorridire la non nobile schiatta dei falsi benpensanti, puritani e baciapile, che lucidano la facciata, ma solamente quella. Nei loro armadi segreti, nei cassetti serrati come forzieri, custodiscono intanto il fiore dei libri proibiti libertini, osceni ed ostentatamente volgari[…]  Angelo Calabrese  https://www.icantidellestasi.it/

Martedì 17 settembre 2019 ore 18,00. Libreria Vitanova, Antonio Carannante Via Flaubert, civico 11

Martedì, 17 settembre ore 18,00 nella libreria Vitanova (viale Gramsci, 19) presentazione del romanzo di Antonio Carannante Via Flaubert, civico 11 (collana Emersioni di Castelvecchi editore).

L'immagine può contenere: testo

Autore: Antonio Carannante
Editore: Emersioni
Anno di Pubblicazione: 2018
ISBN: 9788831924177

Antonio Carannante, avvocato, è nato a Napoli nel 1969. Collabora con il Laboratorio di scrittura creativa L’isola delle voci. Suoi racconti sono presenti in riviste, quotidiani e varie antologie tra cui L’Isola Nomade. Ha pubblicato due raccolte di racconti: Giallo tagliente e Materiale altamente resistente.

Dopo l’introduzione di Piero Antonio Toma, ne parlerà con l’autore la scrittrice Enza AlfanoIl cantautore Valerio Bruner interpreterà brani ispirati al libro.

Valerio Bruner è un cantautore, autore di teatro e uno scrittore napoletano

Giorgio è un quarantenne affermato e irreprensibile dirigente di un’azienda tessile della Brianza. Concentrato su se stesso, dalla calma perfetta, è abituato a vivere per obiettivi, e ad avere il continuo controllo su tutto ciò che lo riguarda, fino a sfiorare il cinismo. Veste Boggi, ama il bello, ricerca la perfezione. Convive da anni con Dori, laureata in Discipline delle Arti, della Musica e dello Spettacolo ma impiegata in una ditta di bulloni. Dori soffre di vertigini ed è amante della poesia. Non scrive perché rispetta troppo i poeti. Ha rinunciato alle proprie ambizioni di attrice per mancanza di coraggio. «Si fanno solo le cose che si vogliono fino in fondo», dice di sé. Si è innamorata di Giorgio proprio per la sua innata capacità di mantenere il controllo, e di sapere sempre le traiettorie lungo le quali muovere la propria vita.Risultati immagini per Via Flaubert, civico 11