Abitare l’Opera, la Cavalleria Rusticana di Pietro Mascagni nel cuore dei Sassi.

Abitare l’Opera è il progetto nato dalla coproduzione con uno dei teatri più antichi del mondo, il Teatro di San Carlo di Napoli, con cui porteremo in scena dal 2 all’11 agosto la Cavalleria Rusticana di Pietro Mascagni nel cuore dei Sassi.

Nella realizzazione coinvolgeremo i cittadini sperimentando un nuovo modello di produzione e fruizione della cultura, fortemente incentrato sul rafforzamento della cittadinanza culturale, sulla partecipazione diretta e sul coinvolgimento dell’intera comunità.

L’opera sarà realizzata interamente en plein air e il pubblico verrà coinvolto nell’ideazione della drammaturgia dell’opera, riattualizzata nel contesto contemporaneo.

Lo spettacolo itinerante sarà diviso in due momenti: una prima parte vedrà i partecipanti protagonisti con cori, danze corali e azioni teatrali in un Prologo sui Sassi dal titolo “I SETTE PECCATI CAPITALIsti. I disastri del neoliberismo”; ed una seconda parte nella quale si allestirà la messa in scena vera e propria dell’opera di Mascagni, con la regia di Giorgio Barberio Corsetti, da realizzare nel suggestivo scenario di Piazza San Pietro Caveoso sovrastata dalla Chiesa di Santa Maria di Idris.Per allestire il prologo, cerchiamo attori, danzatori, praticanti di parkour e street dancers da coinvolgere nella creazione dell’opera lirica.

I candidati dovranno inviare il proprio curriculum e un video di presentazione entro il 7 aprile. I provini per i candidati scelti si terranno il 13 e il 14 aprile al Teatro San Carlo di Napoli. Gli artisti selezionati parteciparanno a due laboratori a Matera: il primo, con una seconda fase di selezione, dal 22 al 30 aprile e il secondo dal 17 al 22 giugno.

Gli artisti selezionati che avranno seguito entrambi i laboratori saranno impegnati nelle prove e per lo spettacolo dal 3 luglio all’11 agosto.

Per conoscere le modalità per inviare la propria candidatura è possibile consultare la call in amministrazione trasparente.

I dettagli della prestazione artistica saranno definiti dal regista in fase di audizione. https://www.matera-basilicata2019.it/

Matera 20 marzo 2019 ore 19:00 in piazza Duomo: Sotto lo stesso manto azione scenica di Mariano Bauduin

L'immagine può contenere: 1 persona, testoMariano Bauduin firma per la La Silent Academy un’azione scenica corale ispirata ad un’antica icona dimenticata della città di Matera. Il talento dei migranti porterà sotto il manto di Matera capitale europea della cultura 2019 migranti, anziani, disabili e bambini, grazie ai percorsi di inserimento e integrazione costruiti con il Terzo Settore.

L’evento è il primo degli esiti artistici dei laboratori artigianali della Silent Academy, progetto di Matera 2019, prodotto dalla cooperativa sociale il Sicomoro insieme alla Fondazione Matera-Basilicata 2019. Nei laboratori, guidati dai maestri migranti e aperti alla cittadinanza, sono stati realizzati gli abiti firmati dallo stilista d’alta moda Eloi Sessou, che saranno indossati il 20 marzo e daranno vita alla Madonna del Terzo Settore, accompagnati da un moderno “poema sinfonico” composto per l’occasione da Mariano Bouduin ed eseguita dalla Orchestra di fiati di Grottole e dalla corale napoletana “per San Giovanni”.

http://Silent Academy. Laboratori di sartoria in corso per l’evento del 20 marzo

La celebrazione della diversità che va alla ricerca di una sua armonia, è il tema della composizione di Bauduin che tiene insieme diversi brani, da una tammurriata per la Madonna, a una riorchestrazione della “Missa Luba”, concepita in forma afro-americana.

Sullo sfondo la grande tela seicentesca a cui è ispirato l’evento: la Madonna del Gonfalone, una madonna del manto speciale, icona materana dell’omonima confraternita. Sotto il manto in questo dipinto trovano spazio da un lato i confratelli, dall’altro i “raccomandati”: i poveri, gli ultimi, che la confraternita aiuta e “raccomanda” alla Madre.

Le confraternite, antesignane dell’impegno civico che oggi descrive il terzo settore, attraverso quest’icona ci ricordano che i poveri non si salvano da soli. L’icona diventa così simbolo del terzo settore impegnato a costruire percorsi per l’autonomia delle persone che altrimenti resterebbero ai margini della società, rendendo effettiva la loro cittadinanza sotto quel mantello simbolo della Città di Matera.

Un allestimento che rievocherà l’azione scenica “sotto lo stesso manto” sarà installata e visitabile fino al 24 marzo nella Chiesa di Santa Maria di Costantinopoli, nel complesso del Museo diocesano, dove sarà anche possibile vedere la tela originale a cui è ispirato l’evento.

L’evento darà il via al restauro della grande tela della “Madonna del Gonfalone”, finanziato dalla cooperativa sociale il Sicomoro.L'immagine può contenere: 14 persone, persone che sorridono, persone in piedi, tabella e spazio al chiuso http://Il Sicomoro