NavigAttori, Santi (Forse), Poeti: Pensieri Dedicati– 13 dicembre 2021

Bestie da soma è un dipinto di Teofilo Patini del 1886.
Scena tanto realista quanto esplicita della dura vita condotta dalle donne della seconda metà dell’Ottocento abruzzese, il dipinto rappresenta il momento di riposo di tre donne, una delle quali in piedi in evidente stato di gravidanza, intente a trasportare legna raccolta quale provvista per l’inverno. Dai costumi si ipotizza l’appartenenza delle due donne, vestite allo stesso modo in marrone e verde con gli abiti da lavoro caratteristici, al paese di Rocca Pia, situato alle porte dell’attuale altopiano delle Cinquemiglia, mentre la terza ragazza in primo piano indossa un abito più elegante, abbigliamento tipico dei momenti di festa di Castel di Sangro, paese natale del Patini.
L’opera si caratterizza per il forte contenuto di denuncia sociale delle condizioni di vita femminili, come del resto il titolo del dipinto descrive. Nel quadro la scena non presenta orizzonte, non è visibile il cielo, quasi ad indicare che per queste persone non c’è speranza di futuro. Da notare la donna alla sinistra del dipinto; la più stanca delle tre. È seduta, che sta riposando, stremata dal lavoro e dalla fatica. Sul sentiero che va verso la vetta del monte, altre tre donne continuano il cammino.
Il dipinto fa parte delle Collezioni dell’Arte dell’amministrazione provinciale e fino al 2009 era esposto nel Palazzo del Governo in L’Aquila. Salvatosi miracolosamente dal terremoto del 6 aprile, è attualmente collocato temporaneamente nella Pinacoteca Patiniana di Castel di Sangro.
Questa opera insieme a Vanga e latte, e L’erede, forma la cosiddetta “trilogia sociale”, ispirata alla dura vita del mondo contadino dell’epoca. La sequenza temporale è inversa a quella con cui le tre tele furono prodotte dall’autore. https://it.wikipedia.org  
Richard Ashcroft – A Song for the Lovers [Live / Acoustic / Festivalbar / 2000]

La #Bacheca: #STORIEalFEMMINILE
Charlotte Horse Riding: un maneggio speciale 

“Un cavallo è poesia in movimento” è il significativo motto che muove questo particolare centro equestre di Campitello nel cuore della Val di Fassa, gestito da Carlotta: un istruttrice di equitazione che per educare e domare i propri cavalli usa il “Metodo Gentile”. Questa tecnica si basa sull’approccio delicato e comprensivo del cavallo, infatti il centro nasce dalla volontà di salvare e recuperare cavalli con problemi o vittime di violenza e questo metodo è perfetto per rassicurare il cavallo vittima di violenze e a insegnargli con la gentilezza ad essere un compagno affidabile e tranquillo, eliminando gradualmente ogni trauma. In primavera ed estate ci sono lezioni con pony, pony per bambini, cavalcate di un’ora o due ore e trekking a cavallo (mezza giornata a cavallo comprensiva di bibita e prodotti culinari della Val di Fassa, giornata intera a cavallo (comprensiva di bibita e pranzo). Per i più esigenti si può prendere parte anche a una due giorni a cavallo con pernottamento in rifugio al Friedrich August oppure all’escursione romantica un regalo perfetto per il partner grazie ad un’esperienza unica e indimenticabile (solo su prenotazione).

#Narrazioni a Sipario Chiuso  “Il sollievo più grande è quello di non dover più incontrare altri esseri umani sul marciapiede, di non essere più costretto a guardarli camminare grassi e corpacciuti, con i loro occhietti da topo, le loro facce crudeli, la loro animalesca robustezza. Che sogno: non dover più guardare in faccia un altro essere umano.”  

A sud di nessun nord – Bukowski  
#AnniNOVANTA

Copertina di Mercury Falling (Album)

Sting – Mercury Falling

Etichetta: A&M Records – 540 486 2
Formato:
CD, Album
Paese: Europe
Uscita: Mar 11, 1996
Genere: Rock
Stile: Country RockSoft RockPop Rock

#Lebelleitalie

Il Lago Avostanis è un piccolo lago alpino, posto a 1.936 m s.l.m., nelle Alpi Carniche (Catena carnica orientale), in Friuli-Venezia Giulia (ex-provincia di Udine), in Carnia, all’interno del territorio del comune di Paluzza (Timau), nel gruppo montuoso della Creta di Timau: si tratta di un lago montano d’altura di origine glaciale, che riceve cioè le sue acque dallo scioglimento primaverile delle nevi, compreso all’interno di un circo glaciale del gruppo montuoso, facilmente raggiungibile per via escursionistica dal fondovalle carnico passando per il Rifugio Casera Pramosio. Estensione e profondità sono variabili in funzione della stagione e degli accumoli nevosi sulle creste circostanti, ghiacciando durante il periodo invernale. #Sport 12.12.2021 Doppietta azzurra nel super-G di St.Moritz. Federica Brignone, alla diciassettesima vittoria della carriera (azzurra più vincente di sempre), si è imposta davanti ad Elena Curtoni.

Libreria Vitanova, giovedì 10 ottobre 2019: “Scritti di questi tempi” animato da Donatella Schisa. Titti Marrone “La donna capovolta”

Al via il primo appuntamento con “Scritti di questi tempi”, il circolo di lettura della libreria Vitanova (viale Gramsci, 19) ,
animato da Donatella Schisa.
A inaugurare la serie di incontri, che durerà con cadenza mensile fino a giugno, sarà Titti Marrone con il libro “La donna capovolta”, Iacobelli edizioni, già segnalato al Premio Strega 2019. I lettori si riuniranno alle 16,30 presso la Libreria Vitanova per parlare del libro e alle 18,00 incontreranno l’autrice.
Mi piace pensare che lo spirito che animerà gli incontri sarà lo stesso che aleggiava sulla Setta dei poeti estinti, guidati dallo straordinario Robin Williams ne L’ attimo fuggente, perché parlare di letteratura oggi è atto ad alto tasso di eversione.
La letteratura è vita, si muove dalle pagine, ci viene incontro e ci stana, interrogandoci di continuo e fornendoci un osservatorio privilegiato della realtà fuori e dentro di noi.
E perché no, dal confronto con le vite degli altri, per similitudine o differenza, possono nascere risposte. http://www.vitanova.bioEleonora è una filosofa, insegna studi di genere, frequenta amici intellettuali e progressisti, ha un marito narciso e una figlia all’estero. Tutto bene? No, non proprio, perché – complice l’età che avanza – Eleonora si trova in preda a una sorta di spaesamento interiore. Forse perché ha un’anziana madre demente da accudire. Alina è una efficientissima badante moldava ingaggiata per alleviare Eleonora dalle incombenze di cura della madre. Il confronto tra le due donne – che fanne entrambe perno sulla terza, la vecchia madre – è come una deflagrazione: si specchiano l’una nell’altra e si detestano per questo. Pensano di essere diversissime e invece sono legate da una reciproca dipendenza che non riescono a tollerare. Entrambe si trovano d’un tratto, a essere tradite, deluse dove meno se l’aspettavano. E nello scritto di Titti Marrone ciascuna racconta la sua esistenza direttamente, per la sua parte, in brevi, spietati e a volte ironici lampi di coscienza contrapposti: un susseguirsi di personaggi e d’involontaria feroce comicità sulla vecchiaia, la malattia, i piccoli trucchi per fuggire dalle responsabilità.  https://www.iacobellieditore.it/catalogo/la-donna-capovolta/

Libreria Vitanova, viale Gramsci 18 giugno alle 18,00. Presentazione del libro “Le due lune” di Rosi Selo (Guida editore).

Martedì 18 giugno alle 18,00 Viale Antonio Gramsci, 19, Napoli NA presentazione del romanzo “Le due lune” di Rosi Selo (Guida editore). Le due luneDopo l’introduzione di Piero Antonio Toma, ne parlerà con l’autrice la scrittrice Chiara Tortorelli. La vita di tre giovani donne, Alice, Anna e Adele, ruota intorno a quella di Leonardo, un bambino di dieci anni che si è chiuso in un mutismo ostinato. Adele Gardelli è la sua maestra. Trova per caso un inquietante biglietto sul quale Leonardo palesa l’intento di uccidere sua madre Anna. Sconvolta da quanto ha letto, la donna chiede aiuto all’amica e psicologa Alice Caracciolo. La tragica storia di Leonardo si trasforma così in una vera ossessione, un’affannosa ricerca della verità nascosta tra i silenzi di madre e di figlio. Un delicato puzzle da ricostruire, come uno specchio rotto di cui rimettere insieme i pezzi.

Le due lune di Maria Rosaria Selo 

“Le due lune”, è un libro lieve, ma non leggero. La storia è narrata in prima persona da Alice e in terza dalle altre protagoniste, rendendo più facile l’immedesimazione nei vari personaggi. La lettura è scorrevole, veloce, appassionante, ma i temi trattati sono duri, moderni e fanno riflettere. Tre donne sole, per motivi diversi; tre donne poste dalla vita di fronte a un bivio, per scelta o per imposizione del destino. Leggendo il romanzo di Maria Rosaria Selo, mi è tornato in mente un film del 1992 di Luis Malle, “Il danno”. La frase che mi colpì all’epoca, pronunciata dalla protagonista Anna Barton, interpretata da Juliette Binoche è: Ricordatelo, chi ha subìto un danno è pericoloso: sa di poter sopravvivere…”. Risultati immagini per libreria vitanovaAnche Alice, Adele, Anna e il piccolo Leo sopravvivranno al loro personale danno, perché la vita, in fondo, lancia sempre un salvagente a chi annaspa, sta poi a ognuno di noi scegliere se afferrarlo o abbandonarsi alla corrente. E, a differenza di quanto accaduto alla cinica Anna Barton di Luis Malle, Maria Rosaria Selo, ci fa intravedere la luce, in fondo a un tunnel chiamato dolore.

Maria Rosaria Selo, scrittrice e sceneggiatrice (Rai Sat – Sat 2000), ha pubblicato Iosonodolore (2013) tradotto in Francia (Je suis douleur, J.M. Desbois Edition), La donna immaginaria (2014), La logica del Gambero (2015) e Doppio Nero con Francesco Costa (2017). Per Guida ha curato Non una di più (2017). Collabora con la rivista letteraria «Achab-scritture solide in transito» e con il laboratorio di scrittura “Cafè Culturel Italiennes” a Bouc Bel Air, in Francia.

Summer Universiade 3 luglio 2019. Mariafelicia Carraturo, la Sirena Partenope.

Mariafelicia Carraturo, apneista profondista napoletana record del mondo, interpreterà la Sirena Partenope.

La Carraturo sarà la protagonista del segmento d’apertura nella Cerimonia inaugurale della 30^ Summer Universiade allo Stadio San Paolo il 3 luglio, ideata e prodotta da Balich Worldwide Shows. Dalla pinna con cui raggiunge – con il battito del suo cuore e la forza dei suoi polmoni – le profondità del mare alla pinna della Sirena Partenope: l’apneista napoletana avanzerà, con una coda argentata lunga 60 metri, in un San Paolo che, per una notte, grazie a uno spettacolare gioco di luci ed effetti speciali, si trasformerà nel Golfo di Napoli, con il mare che invaderà il terreno di gioco.

Mariafelicia Carraturo,  erede dell’omonima dinastia di pasticcieri partenopei,  lo scorso 25 agosto ha stabilito a Sharm el Sheikh il nuovo record del mondo Cmas (Confederazione Mondiale Attività Subacquee) di apnea in assetto variabile con la monopinna, scendendo a una profondità di 115 metri in 3 minuti e 4 secondi. 
Risultati immagini per Mariafelicia Carraturo
“Mi sento onorata – afferma entusiasta – di rappresentare Partenope. Scegliere me significa offrire un messaggio molto forte per i giovani atleti, uno sprone a tutti coloro che hanno una meta, un sogno o un obiettivo”. 

“Ho trasformato un momento negativo della mia vita – racconta la Carraturo – in un’opportunità: il mio viaggio dall’abisso alla rinascita mi porta a diventare atleta a 40 anni, dopo una separazione e già madre di due figli. Un percorso complesso in cui però ho trovato la mia dimensione con slancio e forza di volontà. Anche per l’Universiade sarà così, niente è impossibile e Napoli può vincere questa sfida. Sono orgogliosa di rappresentare la rinascita della mia città e spero di essere fonte di ispirazione, con la mia storia, per tutti i giovani che hanno voglia di mettersi in gioco”.

L’atleta napoletana, infatti, a 36 anni frequenta il primo corso di apnea e a 40 vi si dedica con passione e determinazione, scoprendo una vera e propria predisposizione per questo sport. Da allora inanella record su record: finora sei italiani e uno mondiale in 4 discipline diverse. Non solo. Mai nessuna donna italiana della sua età è riuscita ad omologare un record mondiale.

“Lo sport è un valore – conclude la campionessa napoletana – da portare avanti fin da giovanissimi. Mi farebbe piacere che venisse colto il significato dell’Universiade dove si coniugano studio e sport. Laddove spesso le istituzioni non arrivano, lo sport unisce, in un unico abbraccio, un po’ come il Golfo di Napoli”. https://www.universiade2019napoli.it

Elisa Sighicelli – Storie di Pietròfori e Rasomanti. Villa Pignatelli NAPOLI

Gli artisti come Elisa Sighicelli lavorano su riserve invisibili di domande classiche

#BluParthenopeBluLife

Elisa Sighicelli si concentra da anni su una miniera di questioni aperte piuttosto classiche: cosa distingue un’immagine fotografica da un’immagine, in un cosmo di un milione di immagini ribattute da schermi, in un cosmo fisico che fondamentalmente si è ridotto a uno schermo? Perché l’illusione è così importante quando ci troviamo di fronte un’opera? Cosa succede quando la pelle delle cose ospita un’icona? Moltiplicare, ridurre, amplificare il recinto in cui si muove l’anima della rappresentazione.
Se non ti poni domande del genere, o non te le poni con sufficiente radice quadrata, forse devi imparare da Elisa Sighicelli. http://Learning from Elisa Sighicelli. Lettera a un giovane artista By Gianluigi Ricuperati – 27 maggio 2019‒ Gli artisti devono saper barcollare nello spazio fisico. Se non soffrono una passione spaziale, perdono una parte fondante della loro vocazione.La mostra a Villa Pignatelli è un intenso esempio di come un artista coltivato e ambizioso oggi riesca a pensare come un curatore, come l’architetto nascosto nel cuore segreto del curatore.L’infilata di stanze si sussegue con una potenza di camminata pensante che va aldilà della qualità di una villa ottocentesca stupenda. Se non pensi l’installazione come una coreografia, forse potresti imparare qualcosa dalla quieta esperienza di Elisa Sighicelli.Elisa Sighicelli, Untitled (9684), 2019, 140 x 140 cm, fotografia stampata su raso

Nome evento Elisa Sighicelli – Storie di Pietròfori e Rasomanti
Vernissage 29/05/2019 ore 18
Durata dal 29/05/2019 al 22/09/2019
Autore Elisa Sighicelli
Curatore Denise Maria Pagano
Generi arte contemporanea, personale
Spazio espositivo VILLA PIGNATELLI
Indirizzo Riviera Di Chiaia 200 – Napoli – Campania

 

Amore 12 – Blu profondo ad Inter-mittenza, la personale di Chiara Anaclio

La Mapils Gallery propone Amore 12 – Blu profondo ad Inter-mittenza, la personale di Chiara Anaclio (Bologna, 1979) inaugurata a Napoli il 28 maggio 2019. A cura di Maria Pia De Chiara, la mostra sarà visibile fino al 20 settembre 2019 a Palazzo Serra di Cassano, in via Monte di Dio, 14.Il titolo della personale è dettato dal tempo, 12 ore come 12 sono i mesi in cui immergersi e aprirsi al mondo. Amore 12 è un percorso da sentire, come il sentimento romantico che nasce dalla capacità di stupirsi per le semplici e piccole cose.
Ogni opera, realizzata in acrilico, polveri pure di colore, matita e pastelli a cera, è accompagnata da una poesia che definisce l’hic et nunc dello stato d’animo di Chiara Anaclio. Forme e colori sono ispirati alla rivoluzione creativa della vita quotidiana della Wander Society ispirata a Walt Whitman e l’artista racconta così l’inedita produzione costituita da 17 lavori, a metà tra la natura e filosofia.“In Amore 12 esprimo la mia vita. Concludo con Amore 12, un percorso artistico avviato con le due mostre precedenti – Evapora ed  Ephemera – . La galleria – aggiunge Chiara Anaclio – mi ha dato la fiducia per manifestare una storia intima di me e raccontare l’intermittenza della vita abbracciandola come una notte d’estate in un bosco. Ritengo che la connessione con la natura sia molto importante, come è importante la sua bellezza che non sempre vediamo e sentiamo”

#BluLifeCampania2019 

Chiara Anaclio è un’artista poliedrica. Una formazione maturata nel teatro in qualità di attrice e scenografa poi, dal 2006 ricopre il ruolo di art director per aziende, enti pubblici e privati. È nella mostra Amore 12 che lascia convergere la sua maturità artistica nonché interiore, nella positività dei colori e nei racconti avvolti dalla caduca magia della natura.