Giovedì 19 settembre alle 18,00 nella libreria Vitanova (viale Gramsci, 19) presentazione del volume di poesie “I canti dell’estasi” di Enzo Cappiello. Dopo l’introduzIone di Piero Anrtonio Toma, ne parleranno con l’autore Antonio Filippetti e Angelo Calabrese.
Coerente con la sua immagine di autore provocatorio e trasgressivo, Enzo Cappiello ha pubblicato un’appassionata celebrazione della vita e dell’eros colto nelle sue infinite sfumature. I versi, privi di schema metrico e di rima, si traducono in un’esaltazione dell’esistenza umana, intesa come esperienza estatica. In quanto sinonimo di libertà, l’estasi annulla ogni barriera, cancellando ostacoli apparentemente insormontabili come la bruttezza (“Il gobbo”) o la vecchiaia (“Schopenhauer”, “La vecchia mendicante”).Bisogna godere “del tempo presente e non dell’assente” è l’invito del poeta in “Sonia”, frammento incentrato su una vedova che, succube di un nipote pretenzioso, accetta, dopo l’iniziale ritrosia, il corteggiamento di un coetaneo sull’autobus. Saranno le donne del futuro, meno prevedibili e razionali di quelle attuali, a comprendere l’essenza dell’amore e forse, come Belzebù, il diavolo tentatore punito con la crocifissione, potranno pure morire felici. http://www.vitanova.bio
[…] I protagonisti di Enzo Cappiello non sono certo cerimoniosi: le loro eccitate richieste sollecitano immediate risposte; tutt’al più pazientano per il breve intervallo che intercorre tra la domanda inattesa, quindi sconcertante, diretta, poco cerimoniosa, e la decisione partecipativa, che non tarda a venire, per dare ai sensi consenzienti, fervore d’intesa, decisa e corrisposta , in piena libertà. […]
[…]Cappiello nutre la sua ossessione d’artista con il vitalismo estatico, eletto a scelta di vita/pensiero. I suoi Canti, nella visibile espressività, non sono dissimili dalle opere di artisti come Morandi o Vespignani, tanto per fare qualche esempio, che propongono quadri che sono sempre lo stesso quadro, senza mai ripetersi, perché frutti della medesima ossessione di libertà, di rivolta, di tentativo ennesimo di porre nella giusta luce storica il dramma sociale che si perpetua da lontano e persiste, nonostante tutte le promesse delle rivoluzioni tentate, realizzate in fallimento, erose in circostanze ostili […]
[…]Cappiello si è votato alla vita estetico-estatica, affermando:sic me vivere, sic iuvat perire. I suoi scritti, conservano una linearità che non lascia dubbi, specie quando si diverte a sognare, e sperare, in una ideale e favolosa vendetta, totalmente estatica, quando i ribelli alle leggi della codificata consuetudine, ossequiosa alle mortificazioni della libertà del corpo e della mente, si ritrovano con i santificati e beatificati del paradiso. I pensatori eretici, gli artisti, i poeti diventano aquile reali del paradiso, alate irriverenti bombardiere, che compiono azioni tali da far inorridire la non nobile schiatta dei falsi benpensanti, puritani e baciapile, che lucidano la facciata, ma solamente quella. Nei loro armadi segreti, nei cassetti serrati come forzieri, custodiscono intanto il fiore dei libri proibiti libertini, osceni ed ostentatamente volgari[…] Angelo Calabrese https://www.icantidellestasi.it/
Enzo Cappiello è il più grande poeta e scrittore vivente!
A Cuba ci ha estasiati leggendo i suoi capolavori letterari!
Un libro interessante e facile da leggere.
Un libro sconvolgente,ma bello.
Un libro originale e sincero come questo non l’ho mai letto.
Questo libro mi ha cambiato la vita!
Libro originale e molto trasgressivo
Un libro eccezionale.
Un libro profetico che dà alle donne il giusto e naturale diritto di godere al di là del bene e del male.
Ho letto e sono rimasto soddisfatto dalla semplicitá della forma e dalla bellezza dei contenuti.
Nando