Siderno (RC) il 29 maggio 1987; è residente in Caulonia (RC) fin dalla sua nascita. Diplomatosi al Liceo Classico “Ivo Oliveti” di Locri, si è poi laureato in Tecniche di Radiologia Medica il 18 novembre 2009 presso l’Università Magna Grecia di Catanzaro ed anche in Canto lirico presso il Conservatorio “F. Torrefranca” di Vibo Valentia il 18 giugno 2020. Lavora attualmente come professionista sanitario, ma coltiva la passione della poesia e della scrittura, nonché del canto e della musica e, di recente, ha iniziato anche un percorso come sindacalista.
Ha all’attivo tre pubblicazioni, due raccolte di poesie in vernacolo: “Quandu torna u Signuri supa a terra!” (Tipolitografia Diaco, Bovalino, 2005) e “Tû ndavìa dittu eu…” (Tipolitografia Diaco, Bovalino, 2008), ed un libro autobiografico dedicato a suo padre, il compianto prof. Orazio Raffaele Di Landro, illustre letterato di Caulonia scomparso prematuramente a causa di problemi di salute, dal titolo “Lèvati e jamunindi” (Edizioni L’Àncora – Grafiche Àncora, Viareggio, 2022). Nel 2010 ha conseguito il secondo premio al “Premio letterario Nazionale Cittanova -il Fondaco di Casalnuovo” con la poesia “A genti”. Nella sua vita ha avuto modo anche di coltivare la sua passione per il canto lirico, laureandosi in Conservatorio e prendendo parte anche ad importanti eventi, tra questi il 06 settembre 2015 partecipa come tenore corista all’importante evento svoltosi a Reggio Calabria e connesso all’Expo di Milano dal titolo: “Sulle note del bergamotto”, sotto la direzione del Maestro Riccardo Frizza, direttore di fama internazionale; il 21 novembre 2015 si esibisce come tenore solista all’interno della XII edizione del prestigioso “Premio Letterario Città di Siderno” a Siderno, cantando alcune tra le più celebri arie d’opera del melodramma italiano. Attualmente ha un po’ ridotto il suo impegno nell’ambito della musica e del canto, concentrandosi maggiormente sulla produzione poetica. Si interessa di tradizioni locali ed ha una vasta raccolta di poesie inedite che ha intenzione di pubblicare in futuro.