Dalla redazione
Nell’ultimo bollettino di pagamento della quota consortile abbiamo letto il commento in allegato ed abbiamo rilevato una notizia decisamente inquietante; testualmente:
“omissis..anche alla presente vi rimettiamo i 4 bollettini RAV nei quali è compreso il servizio di sorveglianza/portierato. Per coloro che a suo tempo si sono dissociati, si è in attesa di un parere Pro Veritate a seguito del quale la quota verrà estesa anche a quest’ultimi, tramite un ruolo suppletivo (bollettini) ecc…”
A beneficio di tutti spieghiamo cosa è la procedura Pro-Veritate :
Il parere pro veritate è un parere con il quale il legale, esaminata la questione, indica al cliente che paga l’onorario, gli scenari e le soluzioni giuridiche per la risoluzione della fattispecie, sia in senso favorevole che in senso sfavorevole alla richiesta del cliente. Il parere è pro veritate, infatti, in quanto sia redatto non nell’interesse del cliente, ma nell’interesse della verità. Il parere pro veritate, quindi, è tale solo se non è di parte.
La redazione del parere pro veritate implica la necessità di svolgere approfondimenti giuridici, di dottrina e di giurisprudenza. Ogni questione, fattispecie o controversia deve essere infatti analizzata e risolta seguendo certamente la tesi più favorevole al cliente per raggiungere l’obiettivo prefissato, ma anche tenendo in considerazione la tesi contraria, al fine di conoscere a priori le conseguenze della tesi prescelta. Di conseguenza, il parere pro veritate consente, a monte, una conoscenza approfondita strumentale alle scelte da prendere; altresì, è idoneo a limitare al minimo il rischio di controversie giudiziarie pregiudizievoli agli affari del cliente.
- (da un articolo dell’Avv. Gianfranco Annino)
Grazie per l’attenzione ed un saluto a tutti
Consonus esto lupis cum quibus esse cupis. (Devi essere come i lupi se vuoi vivere con loro)